2 La finalità della Carta Servizi (in applicazione alla legge 328/2000) è di presentare agli interlocutori pubblici e privati e ai destinatari diretti ed indiretti, i principi, la metodologia, l’organizzazione i tempi e i modi di verifica dei processi e dei servizi promossi dalla cooperativa Futuro Prossimo ONLUS. Essa è un vero e proprio strumento di conoscenza, verifica e controllo condiviso tra gli attori che concorrono a vario titolo al raggiungimento degli obbiettivi della Cooperativa. La Carta Servizi è uno strumento dinamico sottoposto a verifica una volta l’anno e revisionato ogni volta che si ritiene necessario. Potete trovarla presso la nostra sede, scaricarla sul sito www.futuroprossimoonlus.it, o richiederla all’indirizzo e-mail [email protected]. 3 La realtà associativa nasce dall'incontro tra assistenti sociali, psicologi, pedagogisti, educatori, esperti di intercultura che a partire dal confronto e dalla condivisione di esperienze, strategie e obiettivi si propongono la realizzazione e il sostegno di processi sociali ed educativi attraverso un “sistema integrato”. La dimensione operativa, entro la quale la cooperativa si muove, si inquadra come azione sistemica di integrazione di servizi, attività ed interventi specifici volti a favorire lo sviluppo personale dei destinatari, e in generale dell'intera comunità. La metodologia, trasversale a tutte le attività e i servizi proposti, mantiene la centralità del destinatario decostruendo la modalità Servizio/Utente e proponendo una progettualità che si basi sull'interazione funzionale tra gli attori del processo. In generale si mira alla formazione di una nuova consapevolezza socio-educativa, quella di essere attori principali dei propri percorsi di vita all'interno di un sistema condiviso con operatori visti più come mediatori di processo che come elargitori di servizi. Mission “Futuro Prossimo” nasce con l'obiettivo di creare una rete integrata di interventi a sostegno dei processi di promozione umana e sociale della persona e della comunità”. Principi fondamentali eguaglianza: garantire uguaglianza ed equità di trattamento nel rapporto tra gli attori del processo. Senza nessuna distinzione per motivi riguardanti sesso, età, razza, lingua, religione ed opinioni politiche. imparzialità: operare con criteri di obiettività, giustizia e imparzialità nei confronti degli gli attori del processo. diritto di scelta: l’attore del processo esercita il diritto di scelta. continuità: garantire la regolarità e la continuità del processo riducendo il più possibile le conseguenze dell’interruzione. partecipazione: promuovere la partecipazione e la collaborazione degli attori del processo. efficienza ed efficacia: definire il processo attivato in modo da garantire l'efficienza ed efficacia, valutando e confrontando attentamente: risorse impiegate e risultati raggiunti - risultati raggiunti ed obiettivi prestabiliti. In particolare la cooperativa 4 Metodologia Integrazione, prevede una metodologia educativa trasversale a tutte le attività che sviluppi la personalità del minore puntando su progettualità, lavoro comune, di gruppo, sull’integrazione e interazione reciproca. Informalità, intesa come modalità che consente di abbassare la soglia e di esprimere vicinanza, rinunciando a posizioni di potere che rischiano di creare incomunicabilità e rifiuto; l’approccio informale, inoltre, facilita l’aggancio iniziale e riduce il rischio di atteggiamenti di difesa e di “copertura” da parte della famiglia e le possibili resistenze del giovane. Elasticità, prevede una metodologia flessibile ed in grado di adattarsi costantemente alle esigenze dei diversi ragazzi o a quelle dello stesso giovane, nei diversi momenti del suo percorso educativo. Territorialità, Il territorio è visto come agente complementare dell’azione educativa in quanto consente quello scambio osmotico naturale tra i luoghi e il processo socio-educativo che ne deriva. Continuità, nel senso di promuovere un’azione educativa che inneschi un processo educativo continuo e permanente. Multidimensionalità, nel senso di farsi carico delle esigenze educative connesse alle diverse dimensioni della vita del minore in difficoltà (famiglia, formazione, lavoro, socializzazione, tempo libero, etc.). Temporalità, le attività per quanto strutturate, prevedono nell’accompagnamento di processo una flessibilità di applicazione oraria in funzione delle esigenze dei destinatari. Multidisciplinarietà, che si basa sul coinvolgimento e sull’integrazione delle varie figure coinvolte nel progetto educativo (operatori istituzionali, del privato sociale, del volontariato, etc) con formazione, cultura ed appartenenze differenti. 5 Ethos è una comunità alloggio per minori di sesso maschile dal 14° anno di età. Essa nasce come sistema educativo integrato di tipo residenziale. In questo senso, pur mantenendo le funzioni socio-assistenziali previste, essa adotta un modello socioeducativo che amplia i requisiti oggettivi con una proposta progettuale integrata. La struttura non si concepisce come semplice luogo di bisogno primario casa-famiglia ma come struttura complementare al processo educativo e la sua progettazione tiene conto di questo fondamentale obiettivo. Il sistema educativo proposto mira al superamento dell’integrazione che si realizza mediante la trasmissione di saperi, conoscenze, abilità e presentazione di interpretazioni privilegiando invece un processo di integrazione educativa che accompagna il minore alla scoperta e al confronto di significati, al confronto costruttivo e partecipativo e alla consapevolezza del proprio progetto di vita. Il piano di intervento è trasversale alle attività strutturate ed informali e si applica elasticamente con l’obiettivo di promuovere un contesto educativo “fluido”, una dimensione di cittadinanza attiva, e di capacità integrate funzionali al processo individuale e sociale. La Struttura La comunità è un appartamento di circa 200 mq situato in un palazzo di inizi '900. La struttura è stata adeguata e resa funzionale agli standard strutturali previsti dalla normativa specifica tramite uno studio di adeguamento finalizzato a preservarne il valore culturale e artistico. Con una progettazione specifica si è resa funzionale e fruibile con elevati standard di sicurezza e abitabilità. Dal connubio tra la matrice culturale e identitaria del luogo e un arredamento dalle linee moderne e giovanili, nasce il setting educativo che riproduce gli ambienti domestici con ampi spazi per la vita comune e per le attività strutturate, oltre che con confortevoli camere. La comunità ospita fino a 10 minori, di sesso maschile dal 14° anno di età. 6 Destinatari La struttura si propone, come obiettivo primario, la presa in carico e la tutela di ragazzi provenienti da diverse situazioni valutate dagli organi competenti come lesive dei diritti del minore. La comunità condivide la presa in carico e gli obiettivi con il servizio inviante declinandoli in un progetto educativo condiviso e prevedendo percorsi specifici nelle seguenti aree d’intervento: Interventi specifici per giovani di età compresa tra i 14 e i 25 autori di reato, sottoposti al provvedimento del collocamento in comunità, quale misura cautelare non detentiva, e a quello un provvedimento di “sospensione del processo con messa alla prova”. Provvedimenti di allontanamento temporaneo o permanente dal nucleo familiare; Provvedimenti di sostegno assistenziale ed educativo in situazioni di disagio economico, culturale, sociale e psicologico, Provvedimenti di tutela di minori abusati o maltrattati; Tutela e presa in carico di minori stranieri non accompagnati. In ogni caso la comunità conformemente alla modalità professionale dei percorsi differenziati opera tenendo conto di processi specifici. In questo senso l’eterogeneità del bisogno effettivo del destinatario dell’intervento prescinde dalla motivazione dell’inserimento in quanto l’equipe è professionalmente specializzata sull’azione Azioni sistemica integrata che prevede il seguente piano educativo: 7 Le azioni trasversali rivolte all’intero gruppo comunità hanno come finalità la prevenzione e la promozione. In quanto preventive tengono conto della circostanza contestuale che ha determinato l’inserimento in comunità e in una logica di promozione tengono conto delle potenzialità di ogni singolo minore. I tre assi contestuali dell’intervento sono: Contrasto del processo di emarginazione sociale e culturale cercando di colmare i gap cognitivi e sociali; Promozione delle risorse individuali e di gruppo, valorizzare la persona nelle sue caratteristiche uniche ed originali, potenziandole e rispettando la diversità in quanto ricchezza e non limite; Adozione di uno stile educativo che, rispettoso delle tappe evolutive del minore, offra parametri di riferimento che lo aiutino a crescere nella direzione del rispetto personale ed altrui. Percorsi Individualizzati Le azioni sono volte a favorire percorsi di promozione personale, nella definizione degli ambiti di interesse e del bisogno del ragazzo nel rispetto del suo percorso di crescita e tenendo conto del rapporto sociale tra pari e con il mondo adulto. Sono inoltre L’azione di promozione personale si avvale dei seguenti strumenti; Piano generale d’intervento educativo declinato in un progetto quadro; PEI: piani educativi individuali: Progetto di vita- piano generale educativo su obiettivi specifici dello sviluppo personale e sociale. Tutte le agenzie educative, sociali pubbliche di circuito che hanno la presa in carico del minore. COS: Centro di orientamento socio-lavorativo. Individualizzazione e presa in carico Intervento diretto con il minore: Sviluppato attraverso la predisposizione di progetti educativi personalizzati che utilizzano un approccio educativo di tipo “maieutico” e tecniche educative quali il colloquio educativo, l’ascolto attivo, l’orientamento personale 8 e professionale, la promozione della socializzazione, la peer education, la mediaeducation, svolgendo un ruolo di sostegno, di rafforzamento e di intermediazione nelle varie sfere della vita del ragazzo. Intervento con la famiglia Finalizzato innanzitutto al sostegno delle funzioni educative della famiglia, ma anche alla ricerca di un consenso, di una condivisione e di un sostegno (ove possibile) rispetto al lavoro educativo da svolgere. Intervento con il gruppo dei pari Proiettato all’attivazione di processi di sviluppo spontaneo attraverso il passaggio di conoscenze, di emozioni e di esperienze, facendo leva sulla comunicazione tra i vari componenti del gruppo dei pari. Intervento con la rete secondaria non istituzionale Finalizzato a sensibilizzare la comunità alla percezione e al riconoscimento reciproco di capacità e competenze. Il lavoro con la rete secondaria contribuisce a far crescere il senso di comunità aperta, stimolando occasioni di incontro, fornendo aiuto e sostegno ad iniziative finalizzate all’integrazione di gruppi di persone appartenenti alle fasce più deboli della popolazione. Intervento con la rete istituzionale Il “cuore” dell’intervento, fondato sul rapporto di stretta collaborazione (integrazione) fra educatore e servizi sociali e mira alla creazione e al mantenimento di canali di collaborazione con le istituzioni che si occupano a vario titolo dei giovani accolti. La promozione di gruppo prevede assi di intervento specifici all’interno delle quali si snodano le attività progettuali strutturate. Il connubio tra le attività strutturate di gruppo, l’azione individuale, il lavoro e la strategia di rete costituiscono il PEII (Progetto Educativo Integrato). Progetto Educativo Integrato La valenza del progetto educativo integrato fa proprio una metodologia educativa trasversale a tutte le attività che sviluppi la personalità del minore puntando su progettualità, lavoro comune, di gruppo, sull’integrazione e interazione reciproca. Oltre ai percorsi individuali la comunità attua un progetto generale basato sulle seguenti aree d’intervento educativo: 9 Tempo Libero Aree di intervento Attività Accompagnamento sociale Attività di promozione personale finalizzate alla socializzazione, all’integrazione e alla cittadinanza attiva. Libera aggregazione Piano di inserimento in luoghi di aggregazione a forte impatto educativo. Autonomia e auto Promozione dei percorsi di uscita autonoma mirata ad progettualità obiettivi specifici. Integrazione Piano di partecipazione ad iniziative culturali, interculturali, e di media education. Attiviità esterne Piano di visite guidate, gite escurioni etc. Innovazione tecnologica Percorsi di mediaeducation Creatività e arte Percorsi artistico espressivi Sport Attività sportiva Scuola e Lavoro Aree d’intervento Attività sostegno Piano di sostegno al percorso formativo scolastico programmazione integrata con le scuole del territorio. Piano formativo integrato con le istituzioni in rete Percorso specifico di educazione parentale Sostegno scolastico Sostegno linguistico Italiano L2 e interculturalità Orientamento orientamento personale, sociale, culturale, formativo e lavorativo scolastico individualizzato e di gruppo per preadolescenti, adolescenti e professionale giovani; riattivazione processi di istruzione e di formazione per i giovani inadempienti; Partecipazione ad iniziative di formazione al lavoro e sul lavoro; incontri con lavoratori, imprenditori, personaggi pubblici. 10 Sostegno Psicologico La struttura si avvale di uno psicologo e psicoterapeuta in convenzione che accompagna il minore nelle fasi di crescita personale, esercita sostegno psicologico individuale ed interviene in situazioni di crisi. I colloqui, individuali e di gruppo, hanno luogo all’interno della struttura, in un ambiente accogliente e confortevole, e sono basati sulla costruzione di una relazione di fiducia e collaborazione tra il professionista e il soggetto in questione, che può manifestare le proprie difficoltà, libero da giudizi e pregiudizi; tale rapporto ha il fine di far emergere le risorse positive del minore, di renderlo consapevole di esse e di insegnargli ad utilizzarle per raggiungere una condizione di equilibrio psicofisico e di serenità nelle relazioni interpersonali. Lo psicologo, inoltre, evidenzia le situazioni a rischio e propone progetti di intervento specifici ed individualizzati per gli ospiti della struttura; somministra test, quando necessario; partecipa alle riunioni dell’equipe per individuare strategie di lavoro comuni che possano essere utili a fronteggiare efficacemente eventuali difficoltà; offre sostegno agli operatori in contesti prestabiliti o richiesti; pianifica le attività riabilitative per i minori in collaborazione con il Coordinatore e gli operatori. 11 La struttura residenziale garantisce l’ospitalità durante tutto l’anno, 24 ore su 24. Il processo di accoglienza e presa in carico viene curato dal Responsabile della struttura in concerto con la rete istituzionale, la rete secondaria non istituzionale e l’equipe educativa. Il processo di inserimento è quindi su tre livelli collaborativi: 1- Processo Istituzionale 2- Processo di attivazione della rete secondaria 3- Processo di condivisione e patto educativo con il minore Processo Istituzionale Proposta di inserimento della rete istituzionale Verifica della compatibilità con il progetto educativo Definizione degli obiettivi e delle linee progettuali Compilazione del PEI e presa in carico L’ammissione avviene su proposta del la rete istituzionale che ha in carico il minore, sull’inquadramento preliminare della sua condizione. Verificata la compatibilità del minore al Progetto Educativo Quadro (P.E.Q.) della Comunità si procede alla delineazione di un Progetto Educativo Individualizzato (P.E.I.) concordato in modo sinergico con il la rete istituzionale. La progettazione educativa individuale andrà a costituire le finalità e gli obiettivi di processo e delle attività. Essa si sviluppa insieme al Servizio inviante. Nella fase di accoglienza verranno individuati ed approfonditi gli aspetti che hanno determinato la collocazione presso la struttura con la rete istituzionale si definiscono gli obiettivi e le linee progettuali. Intervento con la rete secondaria non istituzionale Attivazione della rete secondaria non istituzionale integrazione del PEI con il progetto educativo integrato Semplificazione del PEI per la condivisione con il minore L’intervento con la rete secondaria non istituzionale consente di attivare delle sinergie esterne alla comunità nella definizione di un progetto educativo integrato e di semplificare sul piano dell’attività la proposta al minore. 12 Processo di condivisione e patto educativo con il minore Aggancio educativo relazionale attraverso l'abbassamento della soglia di formalità Condivisione del pei e del progetto educativo integrato semplificato integrazione e ridefinizione del progetto educativo integrato con il minore Patto Educativo Parallelamente l’equipe educativa favorirà le condizioni di aggancio, di condivisione e di partecipazione del minore al progetto educativo fino ad arrivare al patto educativo. Modalità di dimissioni Raggiungimento degli obiettivi del PEI; Decorrenza dei tempi previsti; Trasferimento del minore. L’équipe educativa può valutare e chiedere le dimissioni nei seguenti casi: eventi non dipendenti dalla propria volontà e precedentemente non prevedibili che determinano l’incompatibilità dell’ospite con il percorso proposto; Incompatibilità dell’ospite con la vita comunitaria; Gravi condizioni di salute per le quali è previsto il supporto di figure specializzate. Rapporti con le Famiglie I rapporti con la rete parentale saranno definiti nel PEI conformemente alle indicazioni del servizio inviante. Interventi Sanitari Gli ospiti della comunità sono assegnati ad un medico di base ai sensi della normativa vigente. Documentazione Il Responsabile della comunità è tenuto a custodire la seguente documentazione: Cartella personale aggiornata costantemente dall’equipe educativa. La cartella personale del minore sarà formata dalle seguenti sezioni: Amministrativa: documentazione anagrafica per gli atti dell’ente inviante concernenti l’affidamento; Sociale e Psicologica: per le relazioni prodotte dai servizi che hanno proposto l’ammissione (relazioni e relativi aggiornamenti); 13 Educativa: per la documentazione del lavoro espletato dal servizio residenziale (osservazioni, progetto educativo individuale, evoluzione del soggetto e della situazione familiare ed ambientale, verifiche del progetto educativo quadro); Sanitaria: per la documentazione prevista dal protocollo degli accertamenti sanitari e per la tessera sanitaria individuale. Registri Diario di Bordo Registro delle presenze degli ospiti. Registro delle presenze di familiari e/o figure parentali. Registro delle presenze di volontari e/o tirocinanti. Registro personale delle presenze degli operatori. Visite I parenti dei minori accolti potranno accedere secondo quanto stabilito nel progetto educativo, previa autorizzazione dei soggetti competenti, in accordo con la Comunità, a seguito di appuntamento di norma fissato nei pomeriggi dei giorni festivi. I volontari e/o altro personale in servizio civile volontario potrà accedere secondo modalità stabilite dal Coordinatore della struttura e previa adeguata formazione interna. Diritti del Minore I minori nella fruizione dei servizi vengono garantiti nei seguenti diritti: 1. Diritto all’informazione: il minore ha il diritto ad essere informato con indicazioni complete e comprensibili su i suoi diritti, sulle prestazioni cui può accedere, sui tempi e le procedure che lo riguardano. Ha inoltre il diritto a poter identificare immediatamente gli operatori con cui si relaziona. 2. Diritto all’equità nel trattamento: il minore ha diritto ad un equo ed imparziale trattamento 3. Diritto alla privacy: il minore ha il diritto ad un trattamento dei propri dati personali che rispetti le disposizioni vigenti in materia di tutela della riservatezza. 14 Responsabile Pedagogista Assistente Sociale Psicologo Educatore Educatore Educatore Personale a supporto dell'equipe educativa Educatore Personale con funzioni Socio Assistenziali Ausiliare Educatore specializzato in Italiano L2 e Interculturalità con funzioni di mediazione Infermiere con reperibilità Animatori Volontari 15 L’Equipe Educativa è composta come segue: 1 Responsabile 1 Psicologo 1 Assistente Sociale 4 Educatori Professionali 1 Educatore con funzioni di educazione L2 e Interculturalità 1 Ausiliario 1 Infermiere Professionale Volontari Il Responsabile: Pedagogista con esperienza decennale nel terzo settore. Ha il ruolo di coordinamento generale del servizio. L’ Educatore deve essere: Attore di processo educativo e mediatore di processo relazionale, sociale, pedagogico. Facilitatore di processo Figura di riferimento in termini relazionali. Definitore della dimensione spazio-temporale nella vita quotidiana; Garante del progetto educativo e figura di tutela e protezione; Deve garantire: La supervisione del servizio La continuità della riunioni d’equipe La partecipazione ad attività formative specifiche La partecipazione ad attività di aggiornamento L’Aggiornamento del Personale Per le specifiche finalità del servizio, la Cooperativa garantisce ed organizza l’aggiornamento del personale, in collaborazione con istituzioni ed enti culturali locali. 16 Standard strutturali ed organizzativi Rispetto integrale delle seguenti normative. L.r.22/86; D.P.R.S. 29/06/1988; D.P.R.S. 158/96; L.328/2000. Sicurezza sul Lavoro Rispetto integrale del Documento di valutazione dei rischi e D,Lgs. 81/08 e s.m.i. procedure di sicurezza. Coperture assicurative Polizza a copertura degli infortuni dei minori esterni ed interni alla comunità. Danni arrecati dai minori esterni e interni la comunità Tutela della Privacy Rispetto integrale della Legge n. 196/03 Superamento delle barriere architettoniche D.P.R. 380/2001 17 Osservazioni, suggerimenti e reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax, a mezzo posta elettronica e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. La Cooperativa dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito, risponde, sempre in forma scritta, con celerità e, comunque, non oltre quindici giorni, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo. Qualora il reclamo non sia di competenza della Cooperativa, al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario. La Cooperativa si impegna a informare dei reclami pervenuti, delle risposte rese e dei provvedimenti adottati. 18