Articolo pubblicato su Fondi Online il 13 settembre 2012 http://www.fondionline.it/indicecms.php?idpagina=art&idart=39663 Le buone notizie sono sempre gradite Parla Alfonso Maglio, gestore del fondo AcomeA Europa Cosa si aspetta nell’immediato futuro in conseguenza alle rilevanti dichiarazioni di Draghi? Crede realmente che sia stato fatto un passo avanti per superare la crisi europea? Le dichiarazioni di Draghi hanno evidenziato una decisa presa di posizione da parte della ECB la quale porrà in essere tutti strumenti di politica monetaria (anche non convenzionali) necessari ad impedire la frammentazione dell’euro. Si tratta di un passo nella giusta direzione, anche se piccolo, ed al quale ne dovranno seguire degli altri per renderne più credibile l’azione. L’accentramento ad una istituzione sovranazionale europea della funzione di sorveglianza bancaria ad esempio è un altro importante appuntamento che, a seconda del proprio esito, può rafforzare o indebolire il giusto cammino intrapreso per risolvere la crisi. Le dichiarazioni di Draghi sembrano avere messo le ali alle principali Borse europee, specie al listino milanese. Quali sono le prospettive, nel medio e lungo termine, invece, delle altre economie pericolanti (Spagna e Portogallo e Irlanda)? Il sistema economico spagnolo a differenza di quello italiano è appesantito da una forte bolla immobiliare i cui effetti sui bilanci delle banche (mutui che non rientreranno più) devono ancora manifestarsi. Per i colleghi iberici pertanto il cammino è ancora lungo. Il Portogallo per l’esiguità del proprio GDP (circa il 10% di quello italiano) difficilmente potrà costituire un problema. L’Irlanda, come evidenziato anche dalla performance dell’indice di borsa (+11% da inizio anno all’11 settembre) è sulla buona strada. Si tratta comunque di mercati azionari che sebbene non si possano definire cari sono meno convenienti di quello italiano, come dimostrano i dati sul price to book: IBEX spagnolo 1,05, PSI 20 portoghese 0,98, ISEQ irlandese 1,51, FTSE MIB italiano 0,77. Il 13 settembre la Federal Reserve molto probabilmente comunicherà la 3 manovra di aiuti per l’economia statunitense. Crede che questa nuova politica monetaria avrà degli impatti anche sul Vecchio Continente? Ultimamente sono gli sviluppi politico istituzionali europei che impattano sul resto del mondo e non il contrario, anche se notizie di politiche economiche espansive sono sempre gradite d parte degli operatori dei mercati finanziari.