DEAR JACK
105 Stadium
Lungomare Canepa 155, Genova
Sabato 15 novembre 2014– Ore 21
Biglietti:
Tribuna Nord e Sud Numerata: 51.50 euro
Parterre Est Numerato 46 euro
Tribuna Est Numerata 40 euro
Parterre in piedi 25 euro
Circuiti: www.ticketone.it
Per segnalare
tutti gli eventi,
inviare una mail
all’indirizzo
[email protected]
IL SECOLO XIX
DOMENICA
2 NOVEMBRE 2014
DOMANI ALLE 21
AL TEATRO DELL’ARCHIVOLTO
LA NOTTE
ALL’ALTROVE
NEI LOCALI
IL GRIGNOLINO
Domani alle 20.30 al Columbus Sea Hotel l’Onav organizza l’incontro “Il Grignolino: un vino da riscoprire”.
Per iscriverti visitare il sito
www.onav.it. All’evento partecipano due tra i migliori
produttori di Vignale Monferrato, Mauro Gaudio ed Ermanno Accornero che porteranno in degustazione i loro
vini. L’evento è aperto a tutti.
Il contributo di partecipazione è fissato in 5 euro per i
soci e,15 per i non soci. i ricorda di portare i bicchieri da
degustazione.
www.onav.it
DUE FILM CON GERMI
ATTORE NEGLI ANNI ’60
IN PRIMO PIANO
WILDE IN INGLESE
AL POLITEAMA
AL POLITEAMA genovese tornano gli spettacoli mattutiniinlinguaoriginale propostidaPalkettostage.Domani
andrà in scena “An Ideal Husband”, libero adattamento
dall’operadiOscarWilde,ininglese.Ilteatroinlinguaèrivoltosoprattuttoaglistudentieailoroinsegnantimaècomunque aperto a tutti gli interessati che vogliano assistere alle rappresentazioni che saranno due: la prima alle
8.30, la seconda alle 11.30. Biglietto unico: 11 euro (info:
0331 677300).
”An ideal husband” è una commedia tra le meno conosciute di Wilde, eppure capace di mettere in scena i peggiori difetti della borghesia londinese di fine Ottocento. È
inquestocontestocheinizialavicendadiSirRobertChiltern, stimato politico, e dei personaggi che gravitano attorno alla sua famiglia apparentemente felice e senza
scheletri nell’armadio. Le stanze opulente degli appartamenti borghesi, rappresentati attraverso pannelli mobili e trasparenti rivestiti di tendaggi e altri
dettagli, celano intrighi e disonorevoli segreti. Quanto gli abiti, i
gioielli, gli accessori e gli elementi
d’arredo appaiono splendenti e
privi di imperfezioni, tanto più le
trame ordite da questi esponenti
dell’elevata classe sociale risultanotorbidiefinalizzatiaunoscopo
non sempre nobile. Fondamenta”An ideal husband” le la presenza costante del sottofondomusicale.Ibraniaiutanogli
spettatori a calarsi completamente nell’atmosfera londinese di fine Ottocento, quando la capitale dell’Inghilterra
si trovava all’apice della sua potenza coloniale ed economica. Tradimenti e inganni vengono sottolineati con musiche dai toni drammatici, mentre l’amore, il perdono e i
momenti leggeri che preludono al meritato happy end si
leganotralorograzieamelodiepiùdolcierassicuranti.La
recitazionemarcataedespressiva rendedisemplicecomprensione un’opera di grande spessore e dai molteplici
piani di lettura, rendendo accessibile ai ragazzi una grande commedia dalle tinte ancora molto attuali.
Lospettacolo èprodottodaPalkettostage,sottoladirezioneartisticadiCettiFava,lescenografiesonorealizzate
nel laboratorio di Spazioteatro a cura di Alberto Caprioli.
Perché l’esperienza teatrale non resti fine a se stessa ma
diventi un momento di confronto culturale per tutti, al
terminediognispettacolo,saràincoraggiatoundibattito.
QUESTA sera al Teatro Altrove, in piazzetta Cambiaso 1, la rassegna “Pietro Germi regista - attore” proporrà due film in cui
Germi non dirige ma recita: alle ore 18.30 sarà proiettato ”Jovanka e le altre” un film del 1960 di Marin Ritt, coproduzione
italostatunitense, interpretata da Silvana Mangano e Jeanne
Moreau.CoprodottodaDinoDeLaurentiisedaParamountPictures, il film è ambientato all’epoca della seconda guerra mondiale ed è tratto dal romanzo “Jovanka e le altre” di Ugo Pirro.
Maentre però nel romanzo l’esercito occupante era l’italiano,
nella versione cinematografica, per non incorrere nella censura
italiana, si modificò la trama. Germi interpretò il ruolo di un comandante partigiano jugoslavo. Alle 21.15 sarà proiettato “Il
rossetto” di Damiano Damiani, un altro film del 1960 in cui Pietro Germi è il commissario Fioresi (nella foto) che indaga sull’omicidodiunaprostitutaesullostranorapportochesiècreato
tra una bambina tredicenne, Silvana (Laura Vivaldi), e Gino
(PierreBrice), unuomomoltopiùgarndedileiechelaragazzina
ha visto uscire daslla casa della donna uccisa.
TEATRO DELLA CORTE
CYRANO DE BERGERAC
L’ULTIMA REPLICA
ULTIMA replica oggi alle 16 al Tetro della Corte del “Cyrano de
Bergerac” di Edmond Rostand nell’allestimento della Compagnia Gank e del teatro de Gli Incamminati. La regia è di Carlo
Sciaccaluga e Matteo Alfonso. Il “Cyrano” andò in scena per la
prima volta il 27 dicembre 1897, a Parigi, quando il suo autore
non aveva ancora compiuto i trent’anni ed era poco più che uno
sconosciuto nell’ambiente letterario parigino. Il successo fu
clamoroso prima in Francia, e quindi sui teatri di tutta Europa.
Ispirato alle gesta del poeta, spadaccino e libero pensatore Savinien Cyrano de Bergerac, realmente vissuto nel Seicento, la
commedia di Rostand ne è uno dei testi teatrali più “popolari”
del Novecento che ha trovato subito in Italia una intramontabilespondanellatraduzionediMarioGiobbe.Lastessachevciene
riproposta nello spettacolo in scena alla Corte. Antonio Zavatteri interpreta Cyrano, Silvia Biancalana è una Rossana civettuola e di carattere, Filippo Dini è invece De Guiche. Con loro in
scena anche Davide Gagliardini, Sarah Pesca, Lorenzo Terenzi,
Matteo Alfonso, Cristiano Dessì, Roberto Serpi, Vincenzo Giordano. Il teatro è in piazza Borgo Pila 42. Info: 0105342200.
HOW LONG IS NOW
Ultima serata di rappresentazione, al Teatro della Tosse
stasera alle 18.30, di “How
long is now”, regia e coreografie di Michela Lucenti con
musica originale eseguita dal
vivo e con la partecipazione
di un gruppo di anziani residente della Rsa Villa Duchessa di Galliera.
Info: 0102470793
TEATRO IN GENOVESE
Oggi alle 16 al Teatro Govi di
Bolzaneto va in scena la
commedia in genovese “Stagion de caccia”, a cura della
compagnia “Misci e ma acciapae”. Con Roberto Migliacci,
Denise Garibaldi e la regia di
Sergio Lagomarsino.
Piazza Oriani 7
GATTI
E ALTRE
BESTIE
OGGI alle 16 il Teatro dell’ortica propone, sul palco
di via Allende, lo spettacolo per bambini “Storie di
gatti, topi e altre bestie”.
Tratto dal fortunato libro
di Luis Sepulveda “Storia
di una gabbianella e del
gatto che le insegnò a volare”, lo spettacolo di e e con
conCarlottaCuratoeMartina Fochesato è adatto ai
bambinidai4ai10anni efa
parte della
stagione
dedicata
alle famiglie.
I personaggi sul
palco sono
Mattia,
una scimCurato
e Fochesato mia che vive in un
bazar, o meglio, che vende
gli oggetti del bazar, e Olivio, un bel gattone e diventa papà di Lella , una piccola gabbiana. Lo spettacolo
narra le avventure di alcuni gatti che legheranno le
loro vicissitudini a gabbiani, topi, scimmie e anche
umani, per ricordarci che
l’amicizia è un bene prezioso che non distingue
razzeecolori.Ingressocon
tessera Nuovo CIEP 5 euro. Intero 8; ridotto 6.
Info: 0108380120.
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PROSSIMAMENTE
DOMANI A VILLA CROCE
BONAMI SVELA VIZI E VIRTÙ
DEL MONDO DELL’ARTE
ROBERTA OLCESE
«I CURATORI? Narcisi e gelosi».
Francesco Bonami, è curatore internazionale, ha diretto nel 2003
la Biennale di Venezia «il progetto
più importante che ho seguito, lo
rifarei ma sarebbe un errore», direttore artistico fino a poco tempo
fa della Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo. A quasi sesssant’anni ha deciso di svelare con una certadosediironia,divertimentoecinismo nel libro “Curator” (Marsilio Editore, 143 pagine) aneddoti e
retroscena della sua vita nel mondo dell’arte. Lo presenterà con Ilaria Bonacossa domani alle 18 al
museo di Villa Croce.
“Curator” può sembrare un regolamento di conti con dichiarazioni al vetriolo che si abbattono
sui colleghi, da Achille Bonito Oliva«ilnarcisismogliimpediràdidiventare un grande critico e curatore internazionale», a Germano
Celant, ideatore dell’Arte Povera,
dicuiscrive:«haavutolafortunadi
essere li circondato da certi artisti.
(...) Tuttavia sarebbe bastato che
fosse nato cinque anni dopo o primaeforsel’ArtePoveranonsarebbe mai esistita». E oggi aggiunge:
«Celant ha bruciato il potenziale
dei suoi artisti, dovrebbero avere
quotazioni più alte».
Gli artisti restano però i bersagli
preferiti. «Sono la maledizione dei
curatori (…). Tutti con le loro incontrollabili paranoie». Tra questi
figura l’amico Maurizio Cattelan,
l’artista italiano vivente più celebrato al mondo. L’intesa tra i due
vaavantidaanni,Bonaminehacurato l’ultima mostra alla Fondazione Beyeler a Basilea e scrive:
«Non posso immaginare la mia
carriera senza Cattelan anche se,
(...)mihamollatopiùfregatureche
capolavori. Quelli sono stati quasi
sempre destinati ad altri, per la
strana regola del “Ti amo, ma preferisco fare sesso con un altro”». E
ancora: «Cattelan è un artista che
anche quando ti sta fregando ti re-
Francesco Bonami
gala qualcosa». Eccolo salvato in
corner grazie al “teorema Bonami”. La vendetta del curatore si
compie quando la vittima non potràessereutileperlesortidellanostra vita e carriera. E Cattelan serve ancora, eccome. Chi non gli serve a nulla è invece Anish Kapoor.
Angloindianodisuccessoneglianni ’90, ebbe la colpa di rifiutargli in
modo scortese un testo per il catalogo. Bonami gliel’ha ampiamente
resaescrive:«Poichéilsuodeclino
estetico è irreversibile, essendosi
luitramutatoinunasortadiArnaldo Pomodoro dell’arte globale, allora la mia mannaia critica ha potuto abbattersi senza pietà». In un
colpo solo ne punisce due.
Tra i favoriti c’è l’artistar Rudolf
Stingel, uno degli artisti collezionati dai potenti Larry Gagosian e
Francois Pinault. «Con Stingel sono stato costante, avevo capito che
era un grande artista, anche quando c’erano segnali esterni non ho
mai mollato». Ma “Curator” non è
solo questo. Il critico si mette a nudo come fosse sul lettino dello psicanalistaeinfondononsalvanemmenosestesso.«Ilcuratoreèdisolito un artista non bravissimo, un
collezionista senza soldi, un romanziere così così».
DOMANI A PALAZZO DUCALE
MEMORIA IN CHIAROSCURO
IL DIARIO DI FRIDA KAHLO
DOMANI a Palazzo Ducale, nella
Sala del Camino, alle 18, la scrittrice Olivia Casares presenta il suo libro “Memoria in chiaroscuro. Diario apocrifo di Frida Kahlo”. Con
l’autrice intervengono Esther
Cuesta Santana, Console dell’EcuadoraGenovaeSilviaNeonato, giornalista.
“Memoriainchiaroscuro.Diario
apocrifo di Frida Kahlo” è un libro
diviso in 23 capitoli in ognuno dei
quali la pittrice messicana parte da
un proprio quadro e ne racconta la
genesi al lettore, intrecciando all’opera la propria vita privata e
pubblica. Questa è la finzione letteraria inventata dalla scrittrice e
storica dell’arte di origine ecuadoriana Olivia Casares per parlarci
dell’artista messicana e, naturalmente, di Diego Rivera, suo maestro, suo amore e compagno di mi-
La pittrice Frida Kahlo
litanzanellasinistrainternazionalista della prima metà del ’900. Insomma, Il ritratto di una donna
“normale” che ebbe una vita eccezionale, dall’infanzia al momento
in cui si ammalò di poliomielite,
dai giorni di scuola all’incidente
che la lasciò menomata.