Teatro del Cerchio - Comunicato stampa del 14 e 15

Teatro
del
Cerchio
Comunicato stampa del 14 e 15
gennaio
Comunicato stampa del 14 e 15 gennaio 2017 – Teatro del
Cerchio, via Pini 16/a (Parma)
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Sabato 14 – “Cyrano dans la lune” – storeia di un
naso che voleva arrivare sulla luna – ore 21.00
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Domenica 15 – Stagione ragazzi – “Il sogno di
Biancaneve” ore 17.00
Un naso rosso per cominciare l’anno? Perché no? Ma questa
volta non si tratta di uno spettacolo di teatro ragazzi ma una
produzione prestigiosa rivolta a un pubblico adulto per
iniziare l’anno con un sorriso e con un classico della
letteratura francese.
Una Luna, un marchingegno a rotelle, una valigia, una
spada, due attori-clown (un poco attori ed un poco clown) ed
una storia: quella di Cyrano de Bergerac. Una storia dai
risvolti a volte comici, altre volte tristi. Una storia che ha
l’urgenza di essere raccontata, ancora oggi. Perché Cyrano è
uno spadaccino, un fanfarone, con il naso di un clown e
l’animo di un poeta. Un cavaliere coraggioso, ma che arde per
amore e soffre per il suo invadente naso.
La storia di Cyrano de Bergerac è qui osservata attraverso il
personalissimo sguardo dei due protagonisti. Una coppia di
attori-clown, che in un continuo gioco di teatro nel teatro,
si muove con disinvoltura dal ruolo di narratori a quello dei
personaggi interpretati, ed ancora attori di se stessi che nei
loro rocamboleschi conflitti tentano di portare avanti il
racconto come nelle più classiche coppie clown (bianco e
augusto). Attraverso continui cambi di registro, lo spettacolo
scivola dalla prosa al gioco clown, dalla parodia al
melodramma e ben presto la narrazione sposta il piano del
racconto dall’opera teatrale alla figura di Hercule Savinien
Cyrano De Bergerac: l’uomo che ispirò la popolare opera di
Edmond Rostand. Un uomo realmente esistito (poeta, libero
pensatore, filosofo, fisico, scrittore e drammaturgo del
seicento francese), non un personaggio di fantasia come spesso
si crede.
Così, tra aneddoti della vita reale di Cyrano e spunti tratti
dal suo romanzo “Viaggio sulla Luna”(o “L’altro mondo”), il
testo si intreccia inevitabilmente con l’opera teatrale di
Edmond Rostand. Quest’UOMO, Hercule Savinien Cyrano de
Bergerac, sostituito nella realtà dal personaggio romanzato,
ha una storia affascinante tutta da scoprire. Uno spirito
libero ed un coraggioso ma con un gran numero di nemici a
causa del suo carattere impulsivo e della sua propensione a
combattere (a suon di spada e testi) qualsiasi ingiustizia.
Il mix dell’elemento clownesco con un testo “archetipo” del
teatro non sminuisce mai i valori originali dell’opera, che
invece si arricchiscono di una visione capace di cogliere
aspetti inediti. Il gioco nell’azione scenica, tra spontaneità
e improvvisazione, è ben architettato e trascina il pubblico
nella sensazione che tutto accada nel “qui e ora”. La quarta
parete cade subito per lasciare spazio ad una relazione intima
con lo spettatore che si lascia trasportare nelle atmosfere
poetiche generate da una messa in scena fatta di azioni, mezzi
semplici e pezzi musicati dal vivo con chitarra.
La giornata di domenica, dedicata alle famiglie, vedrà, in
sostituzione per infortunio dell’attrice dello spettacolo “Va
dove ti porta il piede”, in scena lo spettacolo che tanto ha
riscosso successo negli anni precedenti “Il sogno di
Biancaneve” con Mario Aroldi e Gabriella Carrozza per la regia
di Mario Mascitelli.
Chi non ha visto o letto la favola di Biancaneve e dei sette
nani almeno una volta nella vita? Sicuramente anche i più
piccoli avranno sentito parlare della perfida regina, col suo
specchio magico, che con un incantesimo addormenta Biancaneve
fino a che un principe azzurro non venga a risvegliarla con un
bacio.
Il nostro spettacolo, invece, comincia proprio durante quel
sonno. Biancaneve è nel regno onirico che aspetta di essere
risvegliata dal Principe azzurro che…non arriva. Anche lui,
infatti, sarà addormentato e in attesa di essere svegliato.
Nel regno del sogno, intanto, Biancaneve incontra il
cacciatore punito dalla matrigna per non averla uccisa, un
naso in fuga dalla sua faccia e principesse di altre fiabe
anch’esse addormentate che, in quel mondo tutto grigio, si
chiederanno: ma i Principi azzurri, esistono ancora?
E’ gradita la prenotazione
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