Maxine Live Srl Comune di Cogoleto L.E.S.I.A. Produzioni Associazione Culturale Coloriamo @ Musica Notturno d’Autore Poesia in Musica Progetto Cogoleto Gennaio - Giungno 2008 1. Obiettivi Notturno d’Autore intende costituire una raccolta di ispirazioni, soprattutto di origine e sintesi musicale, con il duplice obiettivo di comporre una proposta culturale di rilievo e – al tempo stesso – di designarsi come forma di valorizzazione del territorio in cui essa va a collocarsi. Obiettivo principe del progetto è dunque la realizzazione di spettacoli dal vivo che abbiano per tema centrale la musica d’autore, da coniugarsi (ove possibile) agli aspetti territoriali/paesaggistici di maggior rilievo offerti dalle località designate: oltre a promuovere manifestazioni di piacevole interesse, lo scopo è anche quello creare un’attrattiva turistica di valore caratterizzante ed identificabile. Fine ultimo è dunque l’attivazione di un incoming, che nascendo da un’attenzione diffusa per i contenuti culturali dell’iniziativa, possa integrarsi e coordinarsi con altri aspetti di rilevanza presenti sul territorio. L’evento trova la sua naturale collocazione in auditorium e sale concerto, ma anche – con gli opportuni adattamenti – in centri storici, complessi monumentali, marine, luoghi di interesse storico, naturale e paesaggistico. È bene sottolineare come la rassegna non costituisca un insieme disomogeneo di spettacoli dal vivo, bensì una proposta organizzata e coerente, basata sulla volontà comune di organizzatore ed ente locale per fornire un incentivo al territorio, attraverso una opera profonda di sensibilizzazione culturale. La cultura, nello specifico la musica, è qui designata come oggettivo qualificante, capace di attrattiva, e strumento nobile di promozione turistica: un aspetto senz’altro inedito, se riferito alla località in cui Notturno d’Autore andrà in scena. L’ottica culturale e programmatica di Notturno d’Autore insegue la pura essenza della poetica musicale, contenuta in produzioni artistiche di vivo concetto e profondo sentimento. Secondo richiesta della Civica Amministrazione, Notturno d’Autore avrà luogo nel Comune di Cogoleto, durante l’inverno e la primavera 2008. Notturno d’Autore può essere designata, per quantità e qualità dell’intervento, manifestazione di punta nel cartellone delle manifestazioni culturali invernali e primaverili del Comune di Cogoleto. Gli artisti sono selezionati in base alla varietà di esperienze, al repertorio ed alla capacità di esprimersi in diversi generi musicali. Grazie alle qualità sopraindicate ed al supporto concreto della Civica Amministrazione, che garantirà all’evento diffusione mediatica, piena collaborazione logistica e opportune strutture di ospitalità, Notturno d’Autore dichiara l’intendimento di raggiungere una media di 400 spettatori per ogni appuntamento in programma. La manifestazione, tuttavia, dovrà anche favorire rapporti di scambio con i media locali, con le associazioni culturali e con gli operatori economici del territorio. Valorizzazione del territorio, promozione e ricerca artistica, incentivo al turismo culturale sono le coordinate valoriali su cui si orienta Notturno d’Autore. L’iniziativa è già designata come evento dotato di continuità, a scadenza annuale. Amore Sacro, Amor Profano si terrà a Cogoleto fra Gennaio e Giugno 2008 e prevede la collaborazione di artisti del circuito musicale nazionale ed internazionale. Notturno d’Autore detiene il patrocinio del Comune di Cogoleto. 2. Contenuti Notturno d’Autore è strutturato in un calendario di sei concerti programmati fra gennaio e giugno 2008, il secondo weekend di ogni mese. La manifestazione avrà luogo a Cogoleto. Gli appuntamenti invernali saranno realizzati presso l’Auditorium B. Berellini, mentre per gli eventi primaverili saranno scelte strutture attrezzate in esterno, in località Isorella o nel centro storico del paese. Notturno d’Autore intende dunque rispondere a un’esigenza di qualità, originalità, crescita e scambio fra le culture. Istanze che contraddistinguono la creazione di un percorso musicale affascinante e di richiamo, che sappia ottemperare all’impegno culturale mantenendo un occhio di riguardo per gli aspetti indispensabili dell’intrattenimento. Inoltre, per allargare ulteriormente il panorama dell’offerta, si aggiunge l’evento speciale Tarantella Tarantata (da programmasi a parte, eventualmente, per il cartellone estivo), una notte di canti popolari, danze e sonorità inusitate, calate nei riti originari del tarantismo. I progetti musicali selezionati per la manifestazione non solo rispondono ad elevati canoni qualitativi, ma sono frutto di un lungo lavoro ricerca etnomusicologica, che l’Associazione Coloriamo@Musica si è assunta come autentica vocazione fin dal suo atto costitutivo. Notturno d’Autore si articola quindi in proposte complementari, incentrate su: Tradizioni italiane, folclore, musica d’autore, contaminazioni etno-jazz, recupero di repertori popolari, canzone in lingua romanza o neolatina. Fra gli artisti opzionati, al vaglio dell’Ente Promotore: Riccardo Tesi & Banditaliana – tradizione popolare e folclore Claudio Sanfilippo Quartet – canzone d’autore Cristina Mauro – canzone in lingua romanza (friulano) Paola Lombardo, Betti Zambruno, Valeria Benigni – canzone in lingua romanza (occitano) Alberto Capelli & Alkord Quintet – contaminazione ethno-jazz Marco Cambri + band – canzone d’autore in genovese Marco Stella + band – canzone d’autore Bluedolls – canzone jazz italiana Belzer – musica d’autore Un’antologia sui retaggi della musica italiana: un ventaglio di proposte focalizzate sul cantautorato e sulla tradizione popolare, ma anche sul jazz e sulla riscoperta dialettale. L’ente promotore (Comune di Cogoleto) potrà avvalersi di scegliere gli artisti che ritiene di maggior interesse. La proposta non è da intendersi quindi come pacchetto vincolante, bensì come manifestazione aperta a più ipotesi di intervento, articolata a stretto contatto con l’Amministrazione Locale. In tal senso non si escludono manifestazioni a latere di diversa tipologia, ma tuttavia coerenti con l’intenzione culturale primaria, quali: conferenze e dibattiti, momenti conviviali, serate gastronomiche, mostre fotografiche ed altro. Come altresì è prevista la partecipazione di musicisti stranieri (secondo la formula day off), conformemente con gli intenti e le opportunità che si presenteranno in fase realizzativa del progetto. Promozione: • • • • • • • Manifesti: stampa digitale in quadricromia, formato cm 70 x 140, tiratura 1000 esemplari, affissione nei Comuni di Genova, Arenzano, Cogoleto, Varazze, Celle e Savona. L’esposizione avrà luogo quindici giorni prima l’inizio della rassegna (500 unità in concomitanza del primo appuntamento in cartellone) e quindici giorni prima del quarto appuntamento (restanti 500 unità). Depliants e locandine: stampa digitale in quadricromia su carta patinata, formato cm 21 x 29,7, tiratura 3000 esemplari, distribuzione presso esercenti e pubblici esercizi del Comune di Cogoleto e Arenzano; librerie, negozi di musica, luoghi di pubblico interesse (es. IAT, alberghi principali, esercizi pubblici selezionati) di Genova e del ponente genovese. La distribuzione sarà avviata un mese prima della rassegna. Comunicati stampa e press kit: distribuzione presso i quotidiani locali e le riviste specializzate, con segnalazione e descrizione approfondita dell’evento. È previsto l’acquisto di spazi pubblicitari sui quotidiani e su testate giornalistiche a distribuzione gratuita (“Metro”) in conformità con l’attività culturale del Comune di Cogoleto. Diffusione radio: programmazione di redazionali sulle radio locali durante la settimana precedente l’inizio e nei giorni della manifestazione. Internet: segnalazione all’interno di siti del settore musicale, culturale, turismo/tempo libero e su siti affini. Newsletter: invio di comunicati dell’Associazione Culturale Coloriamo & Musica e del Comune di Cogoleto. Pubblicazioni del settore turistico/tempo libero: le esibizioni compariranno nel numeri relativi di “Passport” della Provincia di Genova. 3. Destinatari L’eterogenea natura musicale di “Notturno d’Autore” permette di abbracciare ampie tipologie di pubblico di tutte le fasce d’età. Segnatamente, gli stili proposti dagli artisti coinvolti possono contare su una folta schiera di appassionati, sia residenti locali che provenienti dalla Liguria e dalle regioni più prossime, e possono creare motivo di attrattiva per il consueto turismo stagionale. 4. Modalità dell'iniziativa L’iniziativa si è designata come evento dotato di continuità, a scadenza annuale, secondo precisa richiesta della Civica Amministrazione del Comune di Cogoleto. Modalità di realizzazione del progetto Il progetto sarà realizzato direttamente dal soggetto richiedente, con la partecipazione dei partners Maxinelive srl e Lesia produzioni Struttura/Sede della realizzazione del progetto. I concerti invernali si terranno presso l’Auditorium B. Berellini, messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale: teatro con 400 posti a sedere, totalmente attrezzato, dotato di un palco di 30 mq circa. Gli appuntamenti primaverili potranno essere programmati all’aperto, in località Isorella o nel centro storico del paese, in luoghi con notevole capacità di accoglienza per il pubblico. Data la natura gratuita degli spettacoli, la rassegna Notturno d’Autore non prevede bigliettazione. Risorse umane e strumentazione utilizzati per la realizzazione dell’iniziativa Notturno d’Autore è retto dall’attività congiunta di tre organizzazioni culturali: Associazione Culturale Coloriamo@Musica: principale interlocutore nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, si occupa di intraprendere e coordinare i rapporti di collaborazione per la programmazione dell’evento. È diretta emanazione degli operatori di seguito riportati. L’Associazione Culturale Coloriamo@Musica opera sul territorio dal 2001, collaborando con i maggiori festival di musica d’autore e jazz presenti in tutta Italia, eleggendo ad aspetti irrinunciabili della sua attività la ricerca artistico/culturale, la qualità della proposta e la professionalità nella messa in opera; detiene altresì la direzione artistica di eventi musicali in alcuni comuni liguri, nonché l’organizzazione e la direzione del festival Amore Sacro, amor Profano – le giornate della musica d’autore, che ha luogo in Arenzano nel mese di agosto. Maxine Live Srl: si occupa del management con gli artisti, della logistica e degli aspetti tecnici inerenti audio, luci, servizi di palco. Lesia produzioni: detiene la direzione e la produzione artistica dell’evento, curando altresì l’ufficio stampa ed i rapporti con tutte le parti coinvolte nel progetto e gli operatori sul territorio. ArteMusica services – Genova: avrà il compito di allestire gli spazi scenici, di fornire le attrezzature audio/luci ed il backline. Date e tempi di realizzazione del progetto Notturno d’Autore avrà luogo a Cogoleto durante l’inverno e la primavera 2008, un appuntamento ogni secondo weekend del mese da gennaio a giugno. Artisti Tradizioni Italiane, Folclore, Canzone d’Autore, Contaminazioni etno-jazz Riccardo Tesi - Banditaliana Compositore, strumentista, ricercatore: queste le anime della complessa e poliedrica personalità artistica di Riccardo Tesi, autentico pioniere dell’etnica in Italia. Dagli esordi decisamente folk nel 1978 al fianco di Caterina Bueno, alle odierne collaborazioni, la storia musicale del pistoiese Tesi vive di una preziosa continuità fatta di passione e di curiosità onnivore, che dalla tradizione toscana lo ha accompagnato al confronto con quelle italiane, basche, inglesi, francesi e malgasce, con il jazz, il liscio e la canzone d’autore. In perfetta simbiosi con la sua poetica della memoria, il suo strumento: l’organetto diatonico, antenato della fisarmonica, al quale per primo in Italia, ha consacrato un intero disco intitolato “Il ballo della lepre” (1981). Ciò che colpisce di Tesi è lo stile, chiaramente riconoscibile, attraverso il quale riesce a far parlare all’organetto una lingua arcaica e nuova, dilatando il vocabolario e la tecnica di uno strumento rimasto a lungo patrimonio esclusivo della tradizione; una scelta “splendidamente inattuale” che lo iscrive, per lirismo e virtuosismo, al circolo di quanti, a tutte le latitudini hanno ridato dignità alla fisarmonica e ai suoi affini, in virtù del quale nel 2002 ha ricevuto a Castelfidardo il premio “La voce d’oro”. Le esperienze musicali con il gruppo sardo-toscano Ritmia, il duo con Patrick Vaillant, lo spettacolo di canzoni occitane “Anita, Anita” ancora con Vaillant e Jean Marie Carlotti, il trio di organetti Trans Europe Diatonique con John Kirkpatrick, Marc Perrone, Kepa Junkera, il trio jazzistico col mandolinista nizzardo e Gianluigi Trovesi, hanno allargato i confini geografici e le frontiere musicali di Riccardo Tesi, insieme ad altre collaborazioni di grande prestigio come quella col malgascio Justin Valì, con la cantante sarda Elena Ledda, con il gruppo siciliano Dounia, la portoghese Amelia Muge, con l’arpista Vincenzo Zitello, con il clarinettista Gabriele Mirabassi, il tamburellista Carlo Rizzo, con il pianista Rocco de Rosa, il flautista lusitano Rao Kyao, con il jazz partenopeo di Maria Pia de Vito, con i chitarristi Beppe Gambetta, Reno Brandoni e Peppino D’Agostino, con l’etnojazz di Daniele Sepe, con artisti dell’area rock come Francesco Magnelli, Ginevra di Marco (ex CSI e PGR), Piero Pelù e con il DJ Ominostanco fino alla grande canzone d’autore italiana con Ivano Fossati, Fabrizio De Andrè, Ornella Vanoni, Gianmaria Testa, Giorgio Gaber, Carlo Muratori, Tosca, Luca Nesti, Cisco. Dal 1992 è il leader fondatore di Banditaliana, che attualmente è considerata una delle formazioni più importanti del panorama world internazionale. Fin dal suo esordio nel 1992, sono elementi portanti della band Maurizio Geri voce solista e chitarrista funambolico il cui stile fonde le tematiche legate alla musica mediterranea con l’improvvisazione swingmanouche, Claudio Carboni sassofonista dotato di un fraseggio secco e preciso, cresciuto nella migliore tradizione del liscio e il percussionista vibrafonista Ettore Bonafé a suo agio nella musica etnica e nel jazz. Dal caleidoscopio di suoni di Banditaliana nasce una musica senza frontiere, fresca e solare, innovativa ma legata alle proprie radici, una sintesi di ampio respiro tra forme e riti della tradizione toscana, profumi mediterranei, improvvisazioni jazz e canzone d’autore. Composizioni originali, virtuosismi strumentali, preziosi incastri ritmici ed arrangiamenti raffinati costituiscono la cifra stilistica del gruppo che nel corso degli anni si è imposto come una delle formazioni più interessanti nel panorama internazionale della world music ed ha riscosso un grande successo nel corso delle tournees in tutta Europa e in Canada dove ha partecipato ad alcuni tra i più importanti folk&jazz-festivals. Banditaliana ha al suo attivo tre album: il primo “Banditaliana” del 1998, prodotto da Stefano Melone (collaboratore di I.Fossati), ha ottenuto ampi consensi dalla stampa specializzata di tutto il mondo ed è stato eletto album dell’anno dal referendum di Folk Bullettin. Il secondo “Thapsos” del 2000 è stato eletto disco del mese da Jam e Rockstar, in Francia ha ricevuto il “Bravo” di Trad Magazine, “Choc de la Musique” e la segnalazione di Repertoire. Il terzo “Lune” del 2004 (Edizioni del Manifesto) con la partecipazione di M.Fadda alle percussioni, D.Mencarelli al contrabbasso, M.Guerrini alle tastiere, P.Vaillant al mandolino, il quartetto d’archi Archea e gli ospiti speciali Ginevra di Marco e Francesco Magnelli (ex CSI e PGR) ha ottenuto nel 2005 il Premio Città di Loano per la musica tradizionale italiana come “miglior album italiano di world music”. Numerosi i musicisti che hanno collaborato nei dischi e nei concerti di Banditaliana: G. Mirabassi al clarinetto, Daniele Sepe al sax, Claudio Fossati alla batteria, Silvano Lobina e Daniele Mencarelli al basso, Damiano Puliti al violoncello, le voci di Nando Citarella, Lucilla Galeazzi, i Fratelli Mancuso e Ginevra di Marco, Carlo Muratori per i testi di alcune canzoni, Francesco Magnelli al piano, Marco Fadda e Valerio Perla alle percussioni. Nel 2001 Banditaliana è stata eletta miglior live band dalla rivista specializzata tedesca Folker. Nel 2002 in Canada si è piazzata al sesto posto nella Top Ten di CKUA Music Network e in Inghilterra è stato l’unico gruppo italiano in lizza per i World Music Awards della BBC. Nel 2004 ha trionfato al Mantova Music Festival classificandosi al primo posto sia per il miglior repertorio che per la migliore interpretazione nella categoria “Proposte del festival”. Claudio Sanfilippo Quartet Legge Hemingway, Steinbeck, London, Melville, Wodehouse, Villaggio, ascolta i dischi di Dylan, Cohen, De André, Coltrane. Dal 1974 si professa gaberiano e breriano (anche se il Gioannbrerafucarlo lo farà soffrire nel ridurre Rivera a mero "prodigio stilistico"). Il suo comico preferito è: "Cochi e Renato". Pratica un po' di milanese in casa, ascolta Jannacci e Svampa. Non sempre coglie l'essenza di tutto ciò che legge e ascolta ma, parafrasando Jack London, avverte "il richiamo della foresta". A sedici anni frequenta un corso di chitarra "di gruppo" in un circolo culturale, il suo maestro è un giovane Marco Ferradini, lo affascina il suo modo di suonare finger-picking. Si appassiona allo strumento, ci dà dentro di brutto, ha un certo talento per le tecniche arpeggiate, è abbastanza intonato: comincia il filotto giardinetti - spiaggia - corriera - osteria. Nel 1985 Antonio Silva, lo storico presentatore del "Tenco", lo ascolta per caso suonare in un locale sui navigli e un mese dopo squilla il telefono, è "il patron" Amilcare Rambaldi che lo invita a partecipare alla rassegna. Pierangelo Bertoli incide la sua "Casual Soppiatt Swing" (dedicata al gruppo) nell'album "Canzone d'Autore". Collabora con "Cantare in Italiano", un gruppo di giovani cantautori nato da un'idea di Edoardo De Angelis. All'inizio degli anni novanta, dopo una lunga serie di vani tentativi per registrare il primo album comincia a pensare che la discografia continuerà a evitarlo con cura ma, siccome "al cuor non si comanda", continua a scrivere canzoni finchè la Sony Music Publishing gli offre un contratto come autore. Mina incide la sua "Stile Libero" nell'album "Lochness" e contemporaneamente si presenta la possibilità di realizzare l'album: "Stile Libero", dall'omonima canzone, uscirà alla fine del 1995. Gli arrangiamenti sono affidati a Francesco Saverio Porciello, detto Savè, l'amico e chitarrista col quale forma un sodalizio quasi ventennale. Scrive quattro canzoni per l'album "Occhi" di Eugenio Finardi e per Cristiano De Andrè per l'album "Sul Confine". Ezio Guaitamacchi gli offre di scrivere un libro sul comune amico Eugenio Finardi che uscirà nel 1996 ("Allo Specchio", Arcana Editore). Nell'autunno del 1996 "Stile Libero" si aggiudica la Targa Tenco come "migliore opera prima". Il disco ospita Rossana Casale, Eugenio Finardi, Carlo Marrale nonché un quartetto d'archi arrangiato da Piero Milesi. Nel 1998 decide di giocarsi tutti i risparmi (pochi, è un gaudente riconosciuto) per produrre "Isole nella Corrente", il suo secondo album. Lo realizza insieme a Rinaldo Donati, da lui soprannominato "coach", che ne cura gli arrangiamenti. Partecipa con quattro canzoni a "Radio Pesci Fuor d'Acqua", una produzione indipendente di Massimo Javicoli e Andrea Vagnoni. Nel 2002, ancora insieme a Rinaldo Donati, registra un album in milanese di canzoni originali intitolato "I Paroll Che Fann Volà", che contiene un brano cantato con Nanni Svampa. Incontra un nuovo amico, il poeta Filippo Davoli, che con Giovanni Cara ha fondato la rivista "Ciminiera". Fin dal primo numero della rivista, diretta da Filippo Davoli, Claudio scrive di argomenti musicali e dal 2004 ne è vicedirettore. Nel 2004 esce anche la sua prima raccolta di poesie in milanese e in italiano "Nel Sangh Che Rusa'l Vent" (Biblioteca di Ciminiera). Nell'eccesso di "notti in bianco" inizia a comporre canzoni per bambini, suoi brani escono per i dischi di Geronimo Stilton. Scrive alcuni testi per "Duetto", l'album dei tenori Salvatore Licitra e Marcelo Alvarez, su brani di Rachmaninoff, Bach, Faurè. Questo album, arrangiato e prodotto da Steve Wood, verrà presentato al Colosseo di Roma e al Central Park di New York. Sanfilippo nel frattempo esplora l'Oltrepò pavese per approfondire le conoscenze in tema di vini e specialità culinarie. Presenta uno spettacolo di poesia e canzone in milanese insieme al grande poeta Franco Loi. Insieme a Massimo Gatti, Ugo Binda e Stefano Cavalloni, forma "Ilzendelswing", una band acustica di ispirazione country-swing. Nel 2004 due sue canzoni sono inserite nell'album "L'uovo di Colombo" di Lu Colombo. Cristina Mauro “Da mille anni la nostra gente parla il friulano. Potrei cantare in un'altra lingua, ma non sarei più la stessa. Credo non ci sia nessuna contraddizione nel rivendicare la propria cultura e operare contro le chiusure e i confini, parlare la propria lingua ed essere internazionalisti. Vorrei essere parte di un'umanità dove le lingue siano porte d'accesso verso l'interiorità profonda dell'essere umano. Canto in marilenghe perché sono profondamente convinta del valore delle culture "minoritarie", per essere vicina a realtà che spesso vengono standardizzate in modelli da consumare”. Non c’è una giustificazione per cantare in friulano: da mille anni la nostra gente parla questa lingua. Non lo facciamo per non essere capiti: lo facciamo perché siamo diversi. Perché tutti sono diversi da ognuno - insostituibili. La diversità non è una moda. È un pensiero. L'essere stesso degli uomini. Paola Lombardo, Betti Zabruno, Valeria Benigni Paola Lombardo, Valeria Benigni e Betti Zambruno. Il repertorio attinge in gran parte al patrimonio di musica popolare occitana e piemontese, ma vuole anche accogliere stimoli ed esempi di musicalità di altri territori e culture, nella convinzione che nella trasmissione di valori universali come l'amore, l'impegno e la passione, appunto, le donne hanno avuto ed hanno un ruolo fondamentale di conservazione e riproposta, anche attraverso il canto, al di là di confini spaziali e temporali. Valeria Benigni studia jazz al conservatorio di Alessandria, unisce la passione per il canto tradizionale allo studio del repertorio jazzistico moderno. Nel 2000 collabora con numerose formazioni italiane, approfondendo il repertorio del sud Italia, e nel contempo svolge un’intensa attività concertista come membro delle Elle in Tones, quartetto vocale al femminile che ripercorre le tracce di Duke Ellington. Recentemente il quartetto è stato invitato a New york dall’Istituto Italiano di Cultura. Paola Lombardo, nonostante la giovane età, ha al suo attivo collaborazioni con Charta de Mar, Compagnons Roulants, Tri Muzike, le Vijà. Betti Zambruno ha iniziato come ricercatrice e cantante folk, collaborando con il Centro di Cultura Popolare "G. Ferraro" ed il suo direttore Franco Castelli; si è poi avvicinata al jazz ed alla musica celtica, lavorando con i Kyle-na-no. Alberto Capelli – Alkord Quintet Estrazione jazzistica e grande preparazione tecnica alla chitarra. Muove la sua ricerca musical-culturale nel jazz come nella musica latino-americana, nell'improvvisazione radicale e nella tradizione gitano-andalusa della musica Flamenca. Ha collaborato con Carla Bley, Steve Swallow, Bruno Tommaso, Steve Coleman, Ernst Reijseger, Steve Noble, Claude Deppa, Roberto Bellatalla, Ikram Khan e Deobrath Mishra. Ha recentemente approfondito la relazione con il Flamenco suonando tra gli altri con: El Londro, David Sanchez, Antonio Rodriguez "el Chupete", Manuel Perez, Alberto Rodriguez. La musica del suo ensemble, Alkord, tradizioni e stili diversi; filtrata da un’esperienza spontanea, è aperta a classiche consonanze, all'improvvisazione jazzistica, al patrimonio del Flamenco, a suggestioni minimali e contemporanee, senza che nessuno di questi linguaggi possa esaurirla. Un'idea di musica originale, altra, centrata con discrezione ma intensità sul talento di uno tra i tanti nuovi cittadini italiani, il giovane violinista albanese Eugjen Gargjola, e sulla ricchezza culturale delle tradizioni della sua area di provenienza. L'accostamento di musicisti classici a musicisti jazz esalta la possibilità di curare il dettaglio espressivo insieme a quello emozionale, in una dimensione cameristica che lascia ampio spazio all'interplay tra i musicisti. Eugjen Gargjola: violinista, nato a Shkoder (Albania). Dal 1992 in Italia, dove prosegue gli studi al conservatorio di Mantova. Si diploma nel 1998 sotto la guida del M° Carlo Fabiano con il massimo dei voti e la lode. Suona regolarmente con l'Orchestra da Camera di Mantova; collabora con le orchestre U.E.C.O. e Balcan Simfonjeta; svolge attività cameristica in duo con chitarra e con il quartetto d'archi Rozafa, nonché attività jazzistica con l'Exit Jazz Conversation. Marco Stella Musicista ligure contraddistinto da un’impronta delicata ed intensa, Stella nasce nel 1966 ed è in attività dalla fine degli anni ’80. Dopo le prime esperienze come cantante in formazioni pop-rock locali, inizia a comporre e a proporsi nella nuova veste di cantautore. Nel 1993 partecipa a due Cd compilation: “Oltre l’hit parade” (Bmg Ariola – Radio Babboleo) e “Saranno radiosi” (Radio Italia – Anagrumba). 1997: primo Cd autoprodotto “Canzoni disperse” e partecipazione al Premio Tenco con un brano di Mario Panseri, “Ci siamo lasciati così”. 2000: l’IMAIE (istituto per la tutela dei diritti degli artisti interpreti), al termine di una selezione effettuata da autori e compositori di prestigio, lo invita alla manifestazione romana “L’Altra Musica”. Nel 2001 esce “Un piccolo circo italiano”, Cd promozionale, benevolmente accolto dalla critica, che vanta passaggi su Radio Uno Rai (nel palinsesto di “Hobo”, programma di Massimo Cotto). Il produttore artistico di questo lavoro è il chitarrista Marco Cravero, con il quale inizia una proficua collaborazione che sfocerà nella scrittura di nuove canzoni cofirmate. Nel frattempo riprende l’attività dal vivo in duo e, in occasioni speciali, con la band. Nell’estate 2004 la finale a Roma per il Premio De Andrè. Durante l’estate 2007 sarà impegnato nel tour promozionale di “Mio nonno era Pertini”, uno splendido album di inediti, pubblicato da Egea music, nuovamente prodotto e cofirmato con Marco Cravero. Marco Cambri Marco Cambri è un cantautore genovese che con le sue poesie in musica riesce a trasmettere vibrazioni che arrivano subito al cuore di chi le ascolta. L'uso del dialetto gli permette di dipingere con i colori più adatti quadri suggestivi che riflettono senza nulla di scontato un'umanità universale. Le sue canzoni a metà fra realtà e favola evocano un mondo sospeso fra la terra e il mare, fra il profumo dell'erba tagliata e quello del sale, scandito dal ritmo della pietra che affila la falce. Anche chi non comprende il dialetto rimane incantato dalla musicalità, in grado di abbracciarlo, ninnarlo, riportarlo nella dimensione antica ma sempre viva, di una storia raccontata davanti al fuoco. I testi delle sue canzoni sono apparsi in un convegno su arte e tradizioni etniche a Palazzo Ducale di Genova. Blue Dolls Il Blue Dolls Trio nasce a Torino nel 2005. Il Trio è composto da Erika Celesti, soprano, Federica Pallante, soprano, e Viviana Dragani, contralto. Le Blue Dolls sono accompagnate da una sezione ritmica formata da Paolo Volante (piano), Marco Parodi (chitarra), Riccardo Vigorè (contrabbasso) e Luca Rigazio (batteria). Il repertorio delle Blue Dolls varia dagli arrangiamenti vocali anni '40 stile Andrews Sisters a quelli italiani in stile Trio Lescano, ai brani anni '50, stile The Chordettes. Le tre Blue Dolls non sono soltanto cantanti, ma anche ottime ballerine jazz e tip-tap; per questo il loro spettacolo è un "All Sing, All Dance Show", perfetto per i teatri. D'altro canto il suono complessivo del gruppo è molto soft (il batterista suona esclusivamente con le spazzole e utilizza solo rullante e charleston); questo fa delle Blue Dolls la soluzione perfetta per accompagnare feste e cene di gala. Gli arrangiamenti vocali sono originali, scritti dal maestro Roberto Andriollo, tenore e trombonista che spesso è ospite del trio. Dal loro debutto le Blue Dolls hanno suonato nei maggiori jazz club italiani, dalle Scimmie di Milano al JazzOnLive di Brescia, il Louisiana Jazz Club di Genova, il Cotton Club di Roma, la Cantina Bentivoglio di Bologna e in teatri prestigiosi come il Teatro Carignano di Torino, il Teatro Coccia di Novara, il Teatro Carlo Felice di Genova, etc. Il Trio delle Blue Dolls lavora anche nell'ambito di numerosi musical prodotti dalla Città del Jazz, come "Cotton Club", "The Ghost of Charleston", "Cartoonia", etc. Le Blue Dolls hanno recentemente partecipato alla trasmissione “Markette” di Piero Chiambretti su La7. Belzer Belzer è il nome del progetto che unisce quattro artisti provenienti da svariate esperienze, mossi dall'intento di creare una musica che sappia comunicare emozioni, pensieri, stati d'animo che nascono da situazioni personali, ma che possono toccare tutti. Giulio Belzer (voce, chitarra, tastiere), Fabrizio Cosmi (chitarra), Saverio Malaspina (batteria) e Guido Bruzzone (basso, cori), dopo aver speso un lungo periodo in studio in cui hanno messo a fuoco e costruito il loro sound, influenzato dal pop rock di matrice inglese, ma caratterizzato da una sensibilità italiana nella stesura dei testi e nella composizione delle melodie, hanno iniziato a proporre dal vivo il frutto di questa ricerca. I quattro musicisti genovesi, partecipando a festival (Lorca 2005), concorsi (Arezzo Wave 2005, finalisti regionali) ed esibendosi spesso anche in versione acustica, continuano a far evolvere il loro repertorio, tenendo sempre presente lo scopo principale dei loro brani: quello di entrare in risonanza con le corde più' profonde di chi ascolta. . Evento Speciale: “Tarantantella Tarantata” Antonio Infantino e i Tarantolati Un’intera notte di canti popolari, danze e sonorità inusitate, calate nei riti originari del tarantismo. Maestro di cerimonie, l’araldo del folklore lucano Antonio Infantino: un “mago, mistico, e scienziato rinascimentale", come lui stesso si definisce; un filosofo della musica che ricompone tutte le discipline apprese nel suo appassionante vissuto in un'unica dimensione organica: si arriva così a cogliere una nuova astrazione del concetto artistico, da lui inteso come ponte tra "animo individuale" e "anima del mondo". Questo approccio, così eclettico eppure non contraddittorio, gli ha valso, nel 1991, la Laurea Honoris Causa all'Accademia Reale Belga di Scienze, Letteratura e Belle Arti. E, nel 2003, il prestigioso invito alla Biennale delle Arti di Venezia, con un Evento Speciale di collegamento tra Arti visive, Musica, Teatro e Danza: “Tara'n'Trance”. Infantino ha assimilato i moduli musicali della sua terra e, fin da piccolo, è stato iniziato ai principi della scuola Orfica-Pitagorica del tarantismo. Nella ricerca da lui sviluppata in oltre trent’anni di attività, viene messa in particolare evidenza la relazione tra colore-musica-danza, che caratterizza il fenomeno della musica terapeutica nella tradizione del Sud. Con il suo ensemble, in concerto, riesce a creare veri e propri stati di trance estatica con una forza espressiva sconcertante, fatta di urla, pianti, giochi, movimenti: un insieme di tredici elementi (fra voci, chitarre e danzatori) che fa rivivere l’antica e misteriosa atmosfera della taranta, talvolta sino alle estreme conseguenze. Il gruppo è una travolgente macchina percussiva e poliritmica, impegnata in una performance iterativa e rituale, con un palcoscenico ingombro di strumenti e di musicisti accalorati. Un doppio viaggio nello spazio e nel tempo: frammenti di Lucania e Salento con la loro musica popolare traboccante di strumenti percussivi (sei musicisti impegnati con tamburi, piatti e pelli, un tastierista e tre danzatrici), riti di possessione e trance: un ritorno al recente passato musicale. Il gruppo risale al 1975 e negli anni oltre centociquanta musicisti ne hanno fatto parte; del vecchio organico rimane lui, con la sua voce abrasiva e roca e la chitarra battente; gli altri sono giovani musicisti estremamente talentuosi, che raccolgono (e tramanderanno) gli insegnamenti del maestro. Coloriamo @ Musica: un meltin' pot di culture, un crocevia di esperienze ed influenze artistiche. Nel 2001, con Coloriamo & Musica nasce un patto, non solo di collaborazione, ma soprattutto di condivisione fra le parti. E fra le arti, della visione e dell'ascolto. Coloriamo & Musica crede nell'opera d'arte "in divenire": secondo noi infatti, il "farsi" dell'opera non si estingue nel prodotto e nella proposta dell'artista, ma prosegue nell'evento della sua esposizione al pubblico, nel suo manifestarsi al giudizio critico. È l'artista a conferire ad un oggetto, un qualsiasi oggetto, lo statuto artistico di opera: ma è la passione del pubblico a tributargli la sua traccia storica. E massima aspirazione è il poter trattare di un'opera non solo "bella", ma anche duratura nella memoria. Per questo si impone l'importanza dell'evento: uno spettacolo, considerato a sua volta oggetto d'arte "visibile", ma valutato non solo con gli occhi, bensì nella pienezza dei propri sensi. Lo spettacolo e la sua organizzazione è per noi una specie di atto d'amore verso chi, attraverso la sua arte ha saputo emozionarci, e verso il pubblico che -partendo dalla nostra emozione- da noi vuole essere coinvolto ed affascinato. L'evento spettacolare diventa così qualcosa di unico, frutto della compresenza di artista e spettatore, volendo bandire quel senso di unilateralità di cui spesso è colpevole la manifestazione culturale. In questo senso, ancora una volta: condivisione, perché il miglior concerto non sia quello in cui il musicista si esprima al massimo della sua perizia, ma quello in cui il pubblico sia maggiormente rapito dalla sua musica. Un evento unico, si diceva, ma ripetibile, riproposto in varie cornici, poiché siamo consapevoli che oltre al pubblico e all'artista, è comunque il contesto il terzo grande artefice dello spettacolo. L'evento d'arte è qualcosa di intangibile. Non è fisicamente un opera, ma ne racchiude in sé l'impronta. Si pensi ad una mostra di quadri: le tele incarnano la sostanza dell'oggetto artistico, ognuno con le sue specifiche qualità estetiche, eppure attraverso la loro esposizione, la ragionata disposizione nello spazio, lo studio dell'illuminazione e dell'ambiente, si origina una nuova opera d'arte il cui messaggio rappresenta qualcosa di più della somma dei messaggi delle singole opere. In questo senso la psicologia dell'arte ci suggerisce un'immagine che si sintetizza con il concetto di mise en abime: opera d'arte che racchiude al suo interno altre opere, altre tracce storiche, nuove suggestioni sia della medesima natura, sia frutto della contaminazione fra generi. Un gioco di scatole cinesi che non cerca l'inganno, ma il disvelamento della pura essenza del messaggio artistico-culturale. Per questo nasce Coloriamo, per diventare nel tempo un contenitore assolutamente dinamico di svariate suggestioni e contributi culturali; un luogo insieme fisico e ideale in cui promuoversi ed arricchirsi. Sono molteplici le vie che confluiscono sotto il principio fondativo del nostro progetto, che si raccoglie sotto "artisti per gli artisti", si originano in punti lontani eppure sempre mentalmente vicini, distese di chilometri che non rappresentano un ostacolo, ma che anzi arricchiscono di nuove suggestioni le nostre culture: i confini e le distanze diventano assolutamente trascurabili se si parla con il linguaggio comune del fare d'arte. Le bellezze che ci affascinano giungono dall'esterno delle circostanze in cui viviamo, arrivano a noi con gli artisti che associano il proprio nome alla nostra realtà, ma si dipanano direttamente all'interno del nostro ambiente, attraverso la compartecipazione di personalità multiformi, sempre tese ad allargare i propri orizzonti. Coloriamo & Musica si impegna da diversi anni nell'organizzazione di eventi artistici, sviluppando due attività distinte: - Organizzazione Eventi (concerti, workshop, eventi puntuali) - Organizzazione Tour Artisti (booking, logistica, produzione) Coloriamo & Musica detiene altresì l’organizzazione e la direzione artistica dei seguenti Festival a cadenza annuale: - “Amore Sacro, Amor Profano” - Le giornate della canzone d’autore (Arenzano, Agosto) - “Il Canto della Terra”- Voci tra ricerca e tradizione (Genova, Marzo/Aprile) ASSOCIAZIONE CULTURALE COLORIAMO @ MUSICA Via Leopardi 28c/3 16011 Arenzano (Genova) Tel/fax: 0106119004 cell: 3472634117 - 3472117805 web: www.coloriamo.it mail: [email protected] C.F. 95112560107 Per informazioni: Roberto Lo Crasto – [email protected] – cell. 3472117805