Questo contenuto ti è offerto da: www.sipcam.it Articolo tratto da: Edizioni L’Informatore Agrario Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d’Autore e le sue successive modificazioni. Ogni utilizzo di quest’opera per usi diversi da quello personale e privato è tassativamente vietato. Edizioni L’Informatore Agrario S.r.l. non potrà comunque essere ritenuta responsabile per eventuali malfunzionamenti e/o danni di qualsiasi natura connessi all’uso dell’opera. DIFESA DELLE COLTURE ● DANNI RADICALI, ALLETTAMENTO E PERDITE PRODUTTIVE Monitoraggio diabrotica, quali soglie di intervento I dati ottenuti in questa ricerca rafforzano alcune indicazioni per la gestione del monitoraggio aziendale: una soglia di intervento di 5-6 adulti/trappola/giorno e una soglia di danno di 10 adulti/trappola/giorno. In appezzamenti con catture superiori, se seminati nuovamente a mais e non adeguatamente difesi alla semina, si evidenziano il rischio di comparsa di danni radicali e una perdita produttiva del 10-20% A di M. Blandino, G. Berrino, A. Reyneri, C. Ferracini, M.A. Saladini, A. Alma, I.E. Rigamonti, C. Jucker, M. Agosti, F. Amato, P. Stassi L e popolazioni di diabrotica (Diabrotica virgifera virgifera LeConte) sono ormai diffuse in tutti i principali areali maidicoli del Nord Italia, determinando in alcune campagne agrarie e aree significativi danni produttivi alla coltura (Furlan, 2009; Reyneri et al., 2009). Pertanto, per verificare la presenza e la consistenza delle popolazioni dell’insetto sono state predisposte reti di monitoraggio aziendale degli adulti attraverso l’uso di trappole cromotropiche in grado di attrarre gli adulti e di quantificarne la presenza (Furlan, 2007; Boriani, 2006). L’obiettivo del monitoraggio è quello di fornire indicazioni utili per predisporre adeguate strategie di controllo indiretto, o preventivo, e diretto, o di lotta, per la campagna agraria successiva, tra cui il ricorso all’avvicendamento colturale, sulla base delle curve di popolazione del fitofago a livello di appezzamento. D’altra parte, a fronte di un monitoraggio degli adulti diffuso, attualmente sono poche le informazioni che mettano in relazione il livello di popolazione con la presenza di danni osservati sul mais coltivato nell’anno successivo. Tale relazione dipende da numerosi fat- tori e non è di facile stima. Tuttavia è di primaria rilevanza per tradurre il numero di catture registrato in una stima reale di rischio. Queste indicazioni risultano inoltre importanti in quanto, a seguito dell’entrata in vigore delle norme di lotta integrata obbligatoria prevista nell’ambito dell’uso sostenibile degli agrofarmaci (direttiva 128/2009/Ce), la scelta delle tecniche e delle modalità di lotta si dovrà basare necessariamente sul monitoraggio delle infestazioni. Questo contributo, realizzato nell’ambito del progetto Idiam, si pone l’obiettivo di fornire alcune indicazioni per mettere in relazione le catture di adulti di diabrotica ottenute dal monitoraggio aziendale con i danni a livello radicale e i sintomi visibili in campo nell’anno successivo nel medesimo appezzamento, al fine di ottenere maggiori informazioni sui livelli di infestazione in grado di determinare potenziali danni per la coltura. Soglie di intervento e danni produttivi Dal monitoraggio aziendale condotto nell’ambito del progetto in appezzamenti in monosuccessione in Piemon- C B Adulto (5-6 mm) (A), larva (da 1 a 12 mm) (B) e pupa (4-5 mm) di diabrotica (C) te e Lombardia nell’ultimo triennio, è stata registrata un’incidenza più elevata di danni radicali e piante ginocchiate e allettate nelle campagne 2011 e 2012 (grafico 1). Nel 2013, probabilmente a seguito delle frequenti piogge primaverili e delle basse temperature del suolo che possono aver interferito con la sopravvivenza e l’attività larvale, i danni medi osservati sono stati inferiori. In media, l’applicazione del geoinsetticida nel solco di semina ha permesso una riduzione del 64% dei danni causati dalle larve alle radici, limitando in misura rilevante la percentuale di piante con portamento a «collo d’oca» o allettate. In tabella 1 sono riportati i danni radicali e i sintomi collegati, osservati sulla coltura nell’anno successivo a quello di monitoraggio degli adulti, suddividendo i casi osservati nel trien9/2014 • supplemento a L’Informatore Agrario © 2014 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l. 15 Come sono state impostate le prove Nel triennio 2011-2013 è stato valutato il danno radicale causato dalle larve di diabrotica in diverse condizioni pedoclimatiche e con una differente pressione dell’insetto, sulla base del monitoraggio degli adulti nell’anno precedente. Complessivamente, nei 3 anni di attività sperimentale, sono stati individuati 69 appezzamenti di mais della rete di monitoraggio istituzionale della diabrotica coordinata dai Servizi fitosanitari regionali, nei principali areali maidicoli del Piemonte e della Lombardia. Il monitoraggio degli adulti è stato condotto seguendo le indicazioni proposte dal Servizio fitosanitario della Regione Lombardia: utilizzo di trappole cromotropiche collanti (Pherocon® AM/NB) ( foto A), in numero di 3, posizionate a partire dalla comparsa dei primi adulti, controllate settimanalmente per 6 settimane, per complessivi 42 giorni di monitoraggio. Per valutare il rischio di danno per l’anno successivo, negli appezzamenti monitorati sono state considerate 4 classi in funzione delle catture totali per trappola per i 42 giorni di monitoraggio: ≤ 100 catture, tra 101 e 200, tra 201 e 300 e > 300 catture. Gli appezzamenti a mais monitorati nel corso della sperimentazione sono stati gestiti con le normali agrotecniche adottate dalle aziende agricole, in funzione della destinazione d’uso (granella o trinciato). Al fine di mettere in relazione le catture di adulti con i danni causati dalle larve nell’anno successivo, i campi individuati rispondevano I danni radicali e la percentuale di piante ginocchiate e allettate, nonché il vantaggio produttivo a seguito dell’impiego di geoinsetticidi rispetto al testimone, sono progressivamente aumentati al crescere delle catture di adulti dell’insetto nella campagna precedente. Catture ≤ 100. Con catture di adulti complessive inferiori o pari a 100 (media di 2,2 catture/trappola/giorno), il danno radicale è risultato compreso tra 0 e 0,53 16 Foto A Trappole cromotropiche utilizzate nel monitoraggio sivi attacchi di elateridi. L’entità del danno radicale è stata invece valutata scalzando 20 piante per parcella tra lo stadio di fine levata - fioritura e utilizzando l’indice Node-injury scale (Nis) (Oleson et al., 2005). L’incidenza delle piante ginocchiate, con portamento «a collo d’oca», e allettate è stata misurata in ciascuna parcella alla fioritura contando le piante con sintomi su 40 m lineari. Alla maturazione commerciale sono state calcolate la produzione di granella e l’umidità della stessa in seguito alla raccolta manuale e successiva sgranatura delle spighe prelevate per porzioni di fila della lunghezza complessiva di 8 m lineari per ciascuna parcella. • GRAFICO 1 - Effetto dei trattamenti su danni radicali e piante ginocchiate e allettate 0,6 Piante ginocchiate e allettate (%) Vantaggi del geoinsetticida RILIEVI SPERIMENTALI In ciascun appezzamento sono state delimitate delle parcelle di 20 m × 2 file (28 o 30 m2, a seconda dell’interfila), ripetute 3 o 4 volte all’interno di parcelloni non difesi e difesi con geoinsetticida, in cui sono stati eseguiti i seguenti rilievi sperimentali: densità di investimento, danni radicali, percentuale di piante ginocchiate e allettate, produzione di granella (quest’ultimo rilievo eseguito in 53 casi, con esclusione dei campi a mais trinciato). L’investimento colturale è stato misurato in ciascuna parcella in seguito al conteggio delle piante su 40 m lineari, in almeno due momenti del ciclo colturale, allo scopo di evidenziare le fallanze dovute a mancata emergenza delle plantule piuttosto che a succes- Danni radicali (Nis) (*) nio in 4 classi (vedi riquadro a pag. 17), ovvero in funzione del totale delle catture registrate nel periodo di monitoraggio. a determinate esigenze: monosuccessione di mais da più anni, assenza di trattamenti insetticidi per il controllo degli adulti di diabrotica o della piralide nella campagna maidicola precedente. A tal fine, in ogni appezzamento è stata mantenuta un’area testimone non difesa pari a 8-12 file per la lunghezza del campo, mentre nella parte rimanente è stato distribuito il geoinsetticida. Ciò ha permesso di operare un confronto tra una coltura difesa con questo trattamento e un testimone non difeso. I prodotti geodisinfestanti utilizzati (s.a. tefluthrin, clorpyrifos etile, clothianidin, z-cipermetrina) sono stati applicati ai dosaggi ordinariamente indicati in etichetta. 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0 2011 2012 2013 Campagna agraria Non difeso 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 2011 2012 2013 Campagna agraria Geoinsetticida alla semina Le barre rappresentano l’errore standard. (*) Vedi riquadro a pag. 17. Nelle campagne 2011-2012 l’incidenza di danni alle radici e di piante allettate e ginocchiate è risultata maggiore rispetto al 2013, caratterizzato da frequenti piogge primaverili e basse temperature del suolo. supplemento a L’Informatore Agrario • 9/2014 © 2014 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l. TABELLA 1 - Danni da diabrotica nella campagna successiva al monitoraggio < 100 101-200 201-300 > 300 Casi aziendali (n.) Catture medie/ trappola (adulti/ giorno) (1) Danno radicale NIS (2) 8 17 13 15 2,2 3,5 6,0 11,9 0,16 ± 0,13 0,25 ± 0,14 0,27 ± 0,16 0,55 ± 0,31 Vantaggio Piante Piante produttivo ginocchiate allettate (3) geodisin(%) (3) (%) festazione (4) (%) 0,6 ± 0,3 0,2 ± 0,3 5,8 ± 6,1 9,1 ± 7,1 0,0 ± 0,0 0,0 ± 0,0 0,4 ± 0,7 4,6 ± 5,6 5,9 ± 3,1 11,4 ± 3,7 15,0 ± 5,8 22,8 ± 9,3 I dati riportati si riferiscono alla media dei casi aziendali osservati nel triennio 2011-2013 riferiti a ciascuna classe di catture totali ± la deviazione standard. (1) Monitoraggio degli adulti con trappole cromotropiche collanti (Pherocon® AM/NB), numero medio di adulti/trappola/giorno per i campi aziendali appartenenti a ciascuna classe di catture totali di adulti nei 42 giorni di monitoraggio. (2) Rilievi effettuati su 20 piante per parcella nel testimone non difeso con geo-insetticida. (3) Rilievo effettuato su 40 metri lineari per parcella nel testimone non difeso con geo-insetticida. (4) Calcolato sulla base della produzione di granella al 14% di umidità nelle parcelle in cui è stato distribuito il geoinsetticida alla semina rispetto al testimone non difeso. (scala Nis) e la presenza di piante con portamento a «collo d’oca» è risultata sporadica, mentre con catture comprese tra 101 e 200 adulti i danni radicali sono risultati in media pari a 0,25, con un vantaggio sulla produzione di granella del trattamento geoinsetticida alla semina superiore al 10%. Catture tra 201 e 300. Questo valore è corrisposto in media a 6 catture giornaliere per trappola sul periodo di 6 settimane monitorate, il danno radicale osservato nelle parcelle testimone è stato di 0,27, con un’incidenza di piante ginocchiate e allettate del 6% e un vantaggio produttivo del geoinsetticida del 15%. Catture > 300. Salendo a livelli di catture elevati, pari in media a circa 12 esemplari per trappola/giorno, il danno radicale e la percentuale di piante presentanti i sintomi visibili di attacco raddoppiano, con una perdita produttiva calcolata, rispetto al trattamento difeso con geodisinfestanti, del 23%. COS’È IL NIS Indice Node-injury scale: scala utilizzata per valutare i danni radicali da diabrotica. Da 0 = nessuna rosura/danno a 3 = tre o più nodi radicali distrutti. Valori intermedi alle unità indicano la percentuale del nodo mancante. Ad esempio 0,5 = metà nodo danneggiato, 0,25 = un quarto di nodo danneggiato. • Fattori che influiscono sullo sviluppo larvale Sebbene la relazione tra danni radicali e livello di infestazione passato (presenza di adulti) si manifesti nella media dei casi con grande chiarezza, nell’ambito di ciascuna classe di infestazione l’entità di tali danni per la coltura è risultata molto variabile, come si può osservare dai valori di deviazione standard riportati a fianco dei valori medi (tabella 1). Una parte di questa variabilità è legata al differente andamento meteorologico che ha caratterizzato le diverse campagne agrarie oggetto di studio: le condizioni di temperatura e umidità del terreno influenzano infatti sia la sopravvivenza delle uova svernanti sia le fasi di sviluppo delle larve e la loro attività trofica (Boriani et al., 2006). Come già ricordato, elevate precipitazioni e basse temperature del terreno nella tarda primavera (maggio) possono sfavorire l’attività delle larve e limitare i danni per la coltura. Al contrario, inverni miti e piovosi, che riducono la mortalità delle uova per disidratazione, e una riduzione delle piogge in corrispondenza della comparsa delle larve (maggio-giugno) favoriscono lo stabilirsi di popolazioni larvali più consistenti e una maggiore manifestazione dei danni. Oltre all’andamento metereologico, anche altre caratteristiche ambientali, quali la struttura del terreno, nonché le pratiche colturali adottate, influenzano la relazione tra la presenza di adulti e i danni osservati a Con catture superiori a 10 adulti/trappola/giorno l’entità dei danni radicali è elevata e la perdita produttiva compresa tra il 10 e il 20% carico dell’apparato radicale nell’anno successivo. Alcune prime indicazioni lasciano supporre che l’aratura autunnale, esponendo maggiormente le uova svernanti al freddo invernale e alla disidratazione, potrebbe contribuire a ridurre la popolazione dell’insetto, così come l’attività larvale potrebbe essere maggiormente frenata nei terreni di tessitura più pesante. Inoltre, una maggiore fertilità del terreno, per la disponibilità irrigua e la presenza di concimazioni organiche, sembrano contribuire a ridurre le perdite produttive conseguenti ai GRAFICO 2 - Relazione tra catture di adulti e vantaggio produttivo del geoinsetticida alla semina Vantaggio produttivo del campione geodisinfestato rispetto al non difeso (%) Catture totali adulti (n.) 35 30 25 20 15 10 5 0 < 100 101-200 201-300 > 300 (2) (3,5) (6) (12) Catture totali adulti diabrotica nell’anno precedente (n.) (*) (*) Tra parentesi catture medie giornaliere. Il vantaggio produttivo è del 7, 15 e 25% con catture medie rispettivamente di 3,5-6-12 adulti/trappola/giorno. 9/2014 • supplemento a L’Informatore Agrario © 2014 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l. 17 DIFESA DELLE COLTURE danni radicali e alla stabilità traverso una valorizzazione delle piante, favorendo una dell’attività di monitoraggio maggiore emissione di radici degli adulti. avventizie e un migliore reVista la variabilità delle cupero della pianta dannegcondizioni e dei risultati, ocgiata (Blandino et al., 2010). corre proseguire e ampliare la Allo stesso modo la rincalzasperimentazione per acquisitura, contribuendo a un mire maggiori informazioni sui glior ancoraggio delle piante fattori climatici e meteorolocolpite, riduce l’esposizione gici, pedologici e agronomici della coltura al danno. che possono influenzare la reSi deve inoltre ricordalazione tra presenza dell’inre che la distribuzione del setto e danni alla coltura, per geoinsetticida alla semina la messa a punto di modelconsente un controllo, oltre li predittivi efficaci, in grado che delle larve di diabrotidi guidare le scelte e le straca, anche di altri fitofagi, tegie per il controllo di queprincipalmente gli elateristo fitofago. di, o ferretti, (Agriotes spp.) Il geoinsetticida nel solco di semina ha permesso Massimo Blandino che possono determinare una riduzione del 64% dei danni radicali causati da larve Giovanni Berrino una riduzione dell’investi- e ha limitato in maniera rilevante le piante allettate Amedeo Reyneri mento colturale. Nel grafico Chiara Ferracini 2 è riportata la relazione tra catture ma molto elevata con catture supeMatteo A. Saladini, Alberto Alma di adulti di diabrotica e il vantaggio riori a 10 adulti/trappola/giorno, con Dipartimento scienze agrarie, forestali produttivo del geoinsetticida distri- perdite produttive comprese tra il 20 e alimentari buito alla semina, escludendo quelle e il 35%. Con questi livelli di infestaUniversità di Torino località nelle quali è stata riscontrata zione, la sola difesa indiretta abbinata Ivo E. Rigamonti, Costanza Jucker una significativa riduzione dell’inve- al controllo delle larve con insetticidi Dipartimento di scienze per gli alimenti, stimento colturale nelle parcelle te- potrebbe non risultare sufficiente a lila nutrizione e l’ambiente stimone non difese rispetto alla tesi mitare le perdite produttive. Nel caso Università di Milano difesa con geodisinfestante. in cui in base alle indicazioni del moMauro Agosti Si può infatti osservare una maggio- nitoraggio nelle prime settimane non Servizio tecnico Condifesa, Brescia re linearità nella relazione tra catture sia stato effettuato un intervento miFrancesco Amato, Paolo Stassi di adulti ed efficacia dell’applicazione rato di controllo delle femmine ovideAgenzia 4A Coldiretti, Cuneo delle strategie di difesa diretta contro ponenti, potrebbe essere necessario il le larve. Il vantaggio produttivo, tra- ricorso all’avvicendamento colturale. I risultati presentati sono stati ottenuti nell’ambito del progetto «Idiam - Strategies scurabile con i più bassi livelli di preI dati raccolti confermano ed evito reduce the spread and damage by Western senza dell’insetto, è pari a 7, 15 e 25% denziano che anche con livelli di catCornRootworm (WCR Diabrotica virgifera con catture medie di 3,5, 6 e 12 adulti/ ture inferiori alla soglia di intervento virgifera) in maize Italian crop». trappola/giorno. proposta, e compresi tra 3 e 5 adulti/ Ricerca finanziata da Mipaaf e coordinato dal CRA - Mac di Bergamo (Carlotta Balconi). trappola/giorno nell’anno precedente, Le foto dell’articolo sono pur in assenza di sintomi visibili per di Massimo Blandino. il mais (piante ginocchiate e allettate), in alcune situazioni possono essere I dati ottenuti nell’ambito di questa presenti danni a carico dell’apparato Per commenti all’articolo, chiarimenti ricerca confermano e rafforzano alcune radicale che possono dare luogo a non o suggerimenti scrivi a: indicazioni suggerite per la gestione del trascurabili perdite produttive. [email protected] Nelle condizioni attuali condizioni monitoraggio aziendale, per cui veniPer consultare gli approfondimenti va individuata una soglia indicativa di generali di infestazione è sempre nee/o la bibliografia: intervento di 5-6 adulti/trappola/gior- cessario pianificare la coltivazione del www.informatoreagrario.it/ no e una soglia di danno di 10 adulti/ mais in monosuccessione adottando rdLia/14ia09_7364_web trappola/giorno (Boriani, 2006; Furlan et quelle buone pratiche colturali (semial., 2011). Negli appezzamenti con cat- na tempestiva, concimazioni localizALTRI ARTICOLI SULL’ARGOMENTO ture medie superiori a questa soglia di zate alla semina, pronte concimazioni • Strategie integrate di difesa intervento, se seminati nuovamente a in copertura, sarchiatura e/o rincalzaper controllare la diabrotica. mais e non adeguatamente difesi alla tura, e più in generale riduzione degli Pubblicato su L’Informatore Agrario semina, si evidenzia infatti il rischio stress) che permettano alle piante di n. 8/2013 a pag. 12. di comparsa di danni radicali e alletta- far fronte più rapidamente ai danni su• Strategie innovative di difesa menti di diversa gravità ed estensione, biti (Blandino et al., 2010 e 2013). dalla diabrotica del mais. Il lavoro svolto è un ulteriore cone una perdita produttiva della coltura Pubblicato su L’Informatore Agrario n. 4/2014 a pag. 43. tributo per fornire ad agricoltori e ai compresa tra il 10 e il 20%. L’entità dei danni alle radici e la tecnici indicazioni più precise per gewww.informatoreagrario.it/bdo presenza di allettamenti si confer- stire la problematica diabrotica, at- Prevenire i livelli di infestazione 18 supplemento a L’Informatore Agrario • 9/2014 © 2014 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.