Consuntivo fitosanitario Olivo da olio 2008 Negli oliveti della provincia di Bari, seguiti dai tecnici del CODIBA, le infezioni di Occhio di Pavone sono state rare in estate per le alte temperature e siccità estiva, mentre si sono susseguite, dall’autunno inoltrato alla primavera a causa di un periodo abbastanza piovoso e umido. Durante il periodo invernale, da gennaio in poi, come consuetudine si è opportunamente provveduto alla potatura per aerare la chioma, abbassando la carica dell’inoculo del patogeno fungineo, mantenendo così in buono stato fitosanitario le piante, per il distacco dei rami con le foglie infette. In alcune zone con elevata incidenza della malattia è stato necessario effettuare trattamenti fitosanitari, in particolare, un solo trattamento, durante l’autunno oppure un secondo trattamento, prima della fase fenologica della prefioritura, con prodotti a base di rame, causando così anche la caduta delle foglie infette dovuta alla azione fitotossica del rame. Per limitare una notevole caduta delle foglie, con ripercussioni sulla fioritura, si è consigliato un unico intervento primaverile impiegando opportunamente la dodina. Questi trattamenti hanno avuto, indirettamente, una azione correlata contro la Cercospora; comunque la cercosporiosi, in alcuni impianti intensivi ed in particolari irrigui, seguiti dal CODIBA, ha evidenziato una presenza maggiore. La difesa integrata si è basata sul suggerimento di tenere le piante in un buono stato vegetativo, con una buona aerazione della chioma, dove gli stessi trattamenti per l’occhio di pavone, soprattutto se effettuati verso novembre, hanno avuto indirettamente buoni effetti contro la lebbra. La Fumaggine, con una buona pratica fitosanitaria contro la cocciniglia mezzo grano di pepe, non ha prodotto infezioni. Per la stessa cocciniglia mezzo grano di pepe, da luglio si è effettuato, nei campi seguiti, il solito monitoraggio, con campionamenti delle foglie infestate, prelevando dalla parte bassa della chioma di 10 piante, a caso, almeno 100 foglie e determinando l’infestazione(nei vari stadi) sulle foglie prelevate; ossia da 5 a 10 neanidi per foglia, che causano sottrazione di linfa agli organi vegetativi. In alcuni oliveti, dell’agro di Binetto/Bitetto, avendo superato la soglia, si è valutato e consigliato l’opportunità di intervenire, una sola volta, con prodotti specifici di difesa integrata del tipo olio bianco attivato con estere fosforico (fosmet). Le neanidi di prima età sono state osservate con lente di ingrandimento, mentre le neadidi di età maggiori ad occhio nudo sulla pagina inferiore delle foglie. Sui due oliveti giovani seguiti, nell’agro di Binetto e Monopoli, si è monitorato il grado d’infestazione del Rodilegno Giallo, con trappole specifiche attivate per la cattura massale, dove la curva di volo degli adulti è stata molto bassa rispetto agli anni precedenti. Pertanto non si è intervenuti chimicamente. Sempre nel pieno rispetto dei principi della buona pratica agricola e di difesa integrata, dalla prima decade di marzo alla fine di giugno 2008, la Tignola, è stata monitorata nei campi d’osservazione, con l’istallazione di trappole innescate con feromoni sessuali. Tracciando la curva di volo degli adulti della generazione antofaga, anche nel 2008 si sono avute, notevoli catture già dai primi giorni di Maggio, con media di 80 per trappola. Negli oliveti della zona costiera di Monopoli, i campionamenti settimanali effettuati, anche quest’anno, hanno evidenziato un numero d’olive attaccate, con presenza d’uova e larve, che ha superato la soglia d’intervento, ed è stato consigliato un trattamento insetticida alla fine della curva di volo e comunque prima dell’indurimento del nocciolo. Mentre nelle zone più interne del nord barese, nel periodo della generazione carpofaga dell’insetto e, comunque, prima dell’indurimento del nocciolo, si è avuto una notevole cattura nelle trappole, con olivine, con larve e uova in fase di penetrazione, infatti nell’ultima decade di giugno è stato consigliato un trattamento fitosanitario a base di triclorfon o dimetoato. Come tutti gli anni, negli oliveti della zona di Bitonto e Palo del colle, le catture nelle trappole si sono evidenziate fino a metà Luglio. Dal modello di validazione l’inizio del volo si è avuto il 10 maggio 2008, il picco del volo si è avuto il 21.6.2008, mentre il fine volo si è avuto il 12 luglio 2008. A fine giugno sono state installate le trappole cromotropiche per monitorare la Mosca delle Olive, che attraggono in maniera indistinta maschi e femmine; il periodo d’osservazione delle catture oltre che di campionamento delle drupe, per osservare le punture fertili di uova e larve, è stato dai primi di luglio a tutto novembre 2008; in questo periodo di osservazione, le prime catture si sono avute dopo il 20 di Luglio, anche quest’anno, con poche catture di femmine rispetto al totale (maschi e femmine). Nelle trappole cromotropiche di colore giallo con attrattivo ammoniacale, le catture erano circa 300 nell’agro di Monopoli zona mare; mentre nell’agro del Barese (Bitetto, Binetto,Palo del Colle, Bitonto e Sannicandro di Bari) e del nord barese, verso la fine del mese di Luglio si e monitorato un numero inferiore di catture nelle trappole, tra femmine e maschi (da 20 a 30). Non si è osservato, previo campionamento e controllo delle olive, un alto grado d’infestazione, di punture fertili (uova e larve) che, non superava il 4/6 %. A seguito di un Settembre fresco rispetto agli altri anni, nelle zone olivicole con scarsa produzione, non è stato consigliato l’opportunità di trattamenti fitosanitari. Nei campi osservati, la soglia d’intervento del 10% di infestazione attiva (sommatoria di uova e larve nelle olive), dal mese di Ottobre a tutto Novembre 2008, ha evidenziato, quindi, poche catture di femmine con una bassa % di drupe infestate. Nel 2008 gli attacchi di Margaronia sono stati trascurabili; per l’Oziorrinco, sulle piante giovani e anche adulte, sono state collocate delle fasce di resinato per impedire la salita degli adulti nel periodo di massima attività dell’insetto (maggiogiugno e settembre ottobre). In conclusione, l’annata agraria olivicola è stata ottima sotto l’aspetto fitosanitario, con bassa % di infestazione della mosca, mentre le produzioni finali, sono state di buona qualità. Dott.agr.Antonio PISCOPO