Il premio "tartufo dell`anno"

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PREMIO “TARTUFO DELL’ANNO”: ECCO I CELEBRI PERSONAGGI
CHE HANNO FATTO GRANDE IL NOME DI ALBA NEL MONDO
Regalare il migliore esemplare di tartufo bianco di Alba ad un personaggio illustre
del panorama internazionale: una geniale intuizione del grande Giacomo Morra per
promuovere il nome di Alba nel mondo e rendere la Fiera del tartufo un fenomeno
mondiale. La prima di una lunga serie di autorevoli personalità ad essere omaggiata
con il premio “tartufo dell’anno” è stata la famosissima attrice americana Rita
Hayworth nel lontano 1949. Non fu un episodio isolato, perché da allora in poi quasi
tutti gli anni verranno inviati preziosi tartufi a personaggi di rilievo internazionale della
politica, dello sport e dello spettacolo. Solo per citarne alcuni: i presidenti americani
Harry Truman, John Kennedy e Ike Eisenhower, il capo del Cremlino Nikita Krushev,
l’attrice Marylin Monroe, lo statista inglese Winston Churchill, l’imperatore d’Etiopia
Hailé Selassié. E ancora Papa Paolo VI, Sofia Loren, Alfred Hitchcock, Papa Giovanni
Paolo II, Ronald Regan, Mikhail Gorbaciov, Gianni Agnelli, Luciano Pavarotti, e
Valentino.
La maggior parte dei personaggi premiati hanno sempre mostrato di gradire molto il
gentile omaggio. Marylin Monroe, in una lettera di ringraziamento inviata a Morra,
scrisse di “non aver mai assaggiato niente di più gustoso ed eccitante”. Mentre una
fotografia tratta dal libro “I Signori del Tartufo” ritrae il Presidente americano Harry
Truman che sorride compiaciuto dietro un enorme tartufo.
Al di là del premio, l’amore per il tartufo e la città di Alba da parte di illustri
personaggi parte da molto lontano. Dobbiamo risalire al poeta Giovenale che ne
individuò l’origine in un fulmine scagliato da Giove. Nel Settecento poi il tartufo
piemontese era considerato presso tutte le corti europee un alimento tra i più ghiotti.
Il compositore Gioacchino Rossini lo definì “Il Mozart dei funghi”, mentre Lord Byron
lo teneva sulla scrivania, perché riteneva che il suo inconfondibile profumo lo
aiutasse a stimolare la creatività, e Alexandre Dumas lo definì il Sancta Sanctorum
della tavola. Il Conte Camillo Benso di Cavour poi, durante la sua attività politica,
utilizzò il tartufo quale mezzo diplomatico. Mentre nel secondo novecento il "re dei
thriller" Alfred Hitchcock, in visita ad Alba, fu talmente impressionato dal fascino del
tartufo e da ciò che lo circondava, che ne ricavò la sceneggiatura di un suo telefilm
intitolato, appunto, “Il Tartufo”….
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