INDICE GENERALE Premessa La catena aurea delle incorporazioni - tra simbolo e realtà.................. Elmar Salmann OSB, Gerleve 5 Sigle e abbreviazioni..................................................................... 9 In tr o d u zio n e ................................................................................... 11 1. Storie intrecciate: Medioevo liturgico e società pluriereticale....... 11 2. Dalla difesa dell’Incarnazione alla venerazione dell'umanità di Cristo........................................................................................... 2.1 La veritas Christi è sempre una realtà dialogica tra Padre e Figlio, Dio e uom o................................................................. 2.2 II corpo di Cristo: La grande metafora teologica del Medioevo latino (sec. IX -X III)................................................ 3. La dialettica cristologico-trinitaria della “veritas Christi” e il culto eucaristico.......................................................................... 3.1 La veritas delle scuole altomedievali e la fine del linguaggio tipologico dei Padri................................................................... 3.2 La scoperta della dialettica cristologico-trinitaria di Cipriano Vagaggini................................................................................... 16 18 21 23 25 27 PRIMA PARTE FISICISMO EUCARISTICO E DIALETTICA CRISTOLOGICO-TRINITARIA (SEC. VIII-IX) Capitolo I. Temi e fonti del fisicismo eucaristico CAROLINGIO........................................................................................ 1.1 II corpo di Cristo dalla lotta iconoclasta al realismo eucaristico................................................................................. 1.1.1 Lo òpoq iconoclasta di Hierìa: «la sola immagine ammissibile di Cristo sono la croce e il sangue e ........... il corpo eucaristici»...................................................... 31 31 37 1.1.2 II realismo eucaristico bizantino come conseguenza della seconda crisi iconoclasta......................................... 1.1.3 « Se la carne non è reale, qual è la materia del sacramento?»: Il realismo cristologico di Niceforo di Costantinopoli e la dottrina eucaristica degli iconoduli.. 1.2 L’Occidente carolingio tra lotta iconoclasta ed eredità della chiesa mozarabica..................................................................... 1.2.1 Tre teologi della chiesa mozarabica tra adozionismo e iconoclasmo................................................................. 1.2.2 II sacramento dell’eucaristia nei Libri Carolini............ 1.3 Amalario di Metz: Un insolito cultore della tradizione liturgica bizantina nell’ultima fase dell’iconoclasmo.............. Capitolo II. L’eucaristia nell’A lto M edioevo latino : D all’allegorismo di A malario di Metz al fisicismo di Pascasio radberto ..................................................................... 2.1 Amalario di Metz e Rabano Mauro: Lo sfondo mistico dell’interpretazione eucaristica................................................ 2.1.1 La distinzione tra corpo storico e sacramentale di Cristo in Amalario di Metz e l’opposizione fisicista di Floro di L ione............................................................ 2.1.2 Rabano Mauro e la presenza mistica di Cristo nelle specie eucaristiche.......................................................... 2.1.3 La Cena del Signore nel De institutione clericorum di Rabano Mauro............................................................ 2.1.4 II pane e il vino eucaristizzati nel commento a Matteo di Rabano Mauro............................................................ 2.2 II fisicismo eucaristico di Pascasio Radberto tra opposizione aH’allegorismo di Amalario di Metz e cristologia antiadozionista.......................................................................... 2.2.1 « Omne quippe verum a ventate verum est» : La veritas cristologica di Pascasio R adberto.................. 2.2.2 L’opposizione di Pascasio Radberto all’allegorismo di Amalario..................................................................... 2.2.3 Tre categorie cristologiche alla base del primo trattato sull’eucaristia di Pascasio Radberto: Il naturaliter 39 41 48 49 51 56 60 61 61 71 72 79 85 85 94 di Ilario di Poitiers, il Christus totus di Agostino e il verum di Beato di Liebana........................................ 2.2.4 II commento alle parole dell7istituzione nelVExpositio in Matthaeum e nc\YEpistola ad Fredugardum: Nel sacramento è presente non la virtus carnis ma la veritas Christi.............................................................. 2.2.5 «Quibus modis dicitur corpus Christi»: Il «corpus Christi historici», il «corpus Christi in mysterio», e il «corpus Christi mysticum»....................................... 2.3 Ratramno de Gorbie e il corpo mistico di C risto .................. 2.3.1 «Negant quodajfirmare credunt, et quod credunt destruere comprobantur» : Il corpo e il sangue di Cristo in figura, l'altra realtà del sacramento.................. 2.3.2 «De corporea visione ad intelligentiam invisibilem»: Dalla visione spirituale del corpo e sangue di Cristo alla realtà del suo corpo mistico..................................... 97 106 113 119 122 126 Capitolo III. Il particolare caso della natura corporea DEL M ALE ............................................................................................. 3.1 II mistero eucaristico in Godescalco di Orbais e Giovanni Scoto Eriugena.......................................................................... 3.1.1 «Illudaliud istud» : Il tentativo di Godescalco di creare un ponte tre Pascasio e Ratramno....................... 3.1.2 II ritorno all’interpretazione tipologica dell'eucaristia.. 3.2 La controversia sulla predestinazione: Il male come corruptio del b ene.................................................................................... 3.2.1 La cosmologia dal Bene di Giovanni Scoto Eriugena: Il male nella tradizione di Agostino, Ps.-Dionigi e Massimo il Confessore............................................. 3.2.2 II Defide sancte et individue Trinitatis di Alenino in Giovanni Scoto: L'unica predestinazione al bene sommo e l’unità della substantia trinitaria..................... 133 133 134 140 141 143 147 SECONDA PARTE IL CRISTO DEGLI INTELLECTUALES TRA SVILUPPO DEL SACRAMENTO IN GENERE E NICHILISM O CRISTOLOGICO (SEC. X X II) Capitolo IV. I sec. X XL L’eredità della prima CONTROVERSIA EUCARISTICA E LA SVOLTA DI BERENGARIO d i To u r s ............................................................................................. 4.1 II mistero eucaristico interpretato da Raterio di Verona ed Erigerio di Lobbes............................................................... 4.1.1 «Panem nostrum consubstantivum da nobis hodie» : L’interpretazione di Mt 6,11 in Raterio di Verona....... 4.1.2 II De corpore et sanguine Domini di Erigerio di Lobbes: Un’opera per tre autori..................................... 4.2 II sec. XI: L’ingresso della res nel discorso sacramentale e la svolta berengariana............................................................... 4.2.1 All’origine della seconda controversia eucaristica: Berengario discepolo di Fulberto di Chartres e lettore di Ratramno di Gorbie................................................... 4.2.2 Alenino e la fortuna dell’interpretazione agostiniana di Gv 6,50 in Berengario................................................ 4.2.3 Le reazioni all’interpretazione eucaristica di Berengario di T ours................................................... 4.3 La natura umana del Cristo tra pane azzimo e pane lievitato nell’Adversus Graecorum calumnias.......................................... 4.3.1 I termini della controversia sul pane azzimo.................. 4.3.2 Umberto di Silvacandida e l’accusa di apollinarismo ... 4.3.3 Anseimo d’Aosta e l’opuscolo De sacrificio azymi et fermentati: «Quod non solum ojfertur in specie sed in rei ven ta te» ............................................................... 153 156 156 160 168 169 171 176 197 198 199 205 Capitolo V. Il nichilismo cristologico dei sec. XI-XII E LE SUE CONSEGUENZE SULLA DOTTRINA EUCARISTICA ............ 5.1 II nichilismo cristologico che accompagna il secondo periodo della Scolastica.......................................................................... 5.1.1 Pietro il Venerabile e Pietro di Bruys.............................. 5.1.2 Pietro Abelardo e il sinodo di Sens del 1140.................. 5.1.3 Gilberto de la Porrée e il sinodo di Reims del 1 1 4 8 __ 5.1.4 Alessandro III e Terrore di Pietro Lombardo sull’umanità di Cristo in due lettere indirizzate a Guglielmo di Reims del 1170 e del 1177....................... 5.1.5 La scuola di San Vittore di Parigi e la praesentia corporalità..................................................................... 5.2 La devozione all'umanità di Cristo.......................................... 215 217 218 221 232 239 248 255 TERZA PARTE DOTTRINA DELLA PRESENZA REALE E DIFFUSIONE DELL’ETERODOSSIA CATARA (SEC. XIII) Capitolo VI. D all'uso magisteriale del termine realtà C orpus D o m in i .................. 6.1 II papato dei movimenti eterodossi: Genesi della dottrina eucaristica di Innocenzo III...................................................... 6.1.1 La dottrina della transustanziazione di Innocenzo III : La ricerca di un equilibrio tra Xinteger Christus e Xintegrum corpus............................................................. 6.1.2 II berengariano sacramentum et res nell’opera di Innocenzo I I I ................................................................. 6.2 II commento al Padre nostro nel trattato De missarum mysterii: chiesa ed eterodossia catara a confronto............. all'istituzione della festa del Capitolo VII. La controversa genesi della bolla Transiturus (1264): L’eresia catara ad O rvieto tra Innocenzo III e U rbano I V .......................................................... 7.1 La travagliata genesi della bolla Transiturus di Urbano IV --7.1.1 La sacramentale commemorazione che salva e rende 261 263 266 283 287 291 294 realmente presente il corpo del Salvatore....................... 7.1.2 II legno dell’incarnazione e il cibo della vita................. 7.2 II primo nucleo della teologia eucaristica di Tommaso d'Aquino durante la sua permanenza ad Orvieto (1261-1265).............................................................................. 7.2.1 II mistero di Cristo e il sacramento eucaristico nella Superprimam Decretalem e nel De ecclesiae sacramentis...................................................................... 7.2.2 L’Ufficium defesto Corporis Christi (1264).................... 297 299 302 303 311 QUARTA PARTE IL REALE CORPO DI CRISTO E LA REALTÀ DEL SUO CORPO M ISTICO (SEC. XIV-XV) Capitolo Vili. Realiter e realis nei sec. XIV-XV: Raimondo Lullo e Jan H u s .......................................................... 8.1 Raimondo Lullo e Jan Hus: Due eredità a confronto.............. 8.2 La scienza della realtà in Raimondo Lullo................................ 8.2.1 «Iesus Christus est homo ubique» : La distinzione tulliana tra «ens reale», «ens rationis», e il «realiter individuatus» rispetto al qui spazio-temporale............ 8.2.2 «Demostratum est ergo, quod corpus estgenus, et ens reale»: Il dibattito intorno alla circoscrivibilità del corpo di Cristo all'origine dello sviluppo del concetto di realtà............................................................ 8.3 Jan Hus, gli Hussiti e l'eredità degli U traquisti..................... 8.3.1 Hus e la condanna a C ostanza....................................... 8.3.2 Gli Utraquisti nel movimento bussita............................ C onclusioni...................................................................................... 1. Il discorso di Karl Rahner sulla presenza di Cristo nel sacramento della cena del Signore 50 anni d o p o ................................................ 2. Cristologia trinitaria e festa del Corpus Domini.............................. 3. Corpo sacramentale e «dispensano Christi»: Materia e forma nell ' interpretazione eucaristica anselmiana..................................... 319 319 323 323 326 329 330 333 335 335 339 341 Bibliografia .................................................................................... 343 1. Fonti................................................................................................. 2. Studi................................................................................................. 343 349 Indice dei n o m i ................................................................................. 363 Indice tematico ............................................................................... 367 Indice generale ............................................................................... 371