CAMPIONATO GIORNALISMO GIOVEDÌ 28 MAGGIO 2015 9 •• SCUOLA MEDIA «SANTA FILOMENA», SAN GIOVANNI Kayla, l’americana prigioniera dell’Isis La giovane uccisa in Siria a febbraio: «Persino in prigione uno può essere libero» IL PAPA ‘Dobbiamo dire ciò che pensiamo’ LA DICHIARAZIONE Universale dei Diritti dell’Uomo afferma nell’articolo 18: «Ogni individuo ha il diritto alla Libertà di pensiero, di coscienza e di religione...». Esistono tanti tipi di libertà da quella di movimento a quella religiosa, ma una delle più discusse è sicuramente quella di pensiero.Questo particolare tipo di libertà è la capacità di ragionare scegliendo ciò che riteniamo giusto senza che nessun altro ci guidi o ci indirizzi. A differenza di molte altre è l’unica che ci appartiene completamente e che nessuno ci potrà mai togliere. E’ una cosa che non può essere negata, a nessun individuo. Ma può succedere che noi stessi ci priviamo di questo privilegio quando decidiamo di seguire gli altri senza esprimere le nostre opinioni. Noi ragazzi molte volte ricalchiamo come vecchie carte copiative, ciò che è considerato alla moda diventando così, solamente parte di un gregge e mettendo da parte la nostra identità e originalità. Fortunatamente però ci sono persone che non si lasciano influenzare e rimangono se stesse, pur contro tutti, dando la giusta importanza a ciò che dicono gli altri. Dobbiamo imparare da loro a guardare con rispetto la propria e l’altrui libertà perché, come ha detto Papa Francesco: «Ognuno ha non solo la libertà e il diritto ma anche l’obbligo di dire ciò che pensa per aiutare il bene comune». Classe III B PER COMINCIARE partiamo da dove tutto ha avuto inizio: la lettera di Kayla Mueller, l’americana prigioniera dell’Isis dal novembre 2014 e uccisa in Siria all’inizio del febbraio scorso, che la nostra prof d’italiano ci ha letto in classe: «Persino in prigione uno può essere libero. Ne sono grata. Sono arrivata a vedere che c’è del buono in ogni situazione, qualche volta dobbiamo soltanto cercarlo…». E’ stata subito una grande provocazione. Da che cosa nasce il desiderio di libertà? Di che cosa si tratta? Come si può essere liberi in catene? Quante volte pronunciamo la parola libertà? Abbiamo fatto tra amici e familiari queste domande e tentato anche noi di rispondere: libertà è quel momento in cui si può essere se stessi senza pensare al giudizio altrui, senza pensare se ciò che stiamo facendo sia giusto o sbagliato, senza pensare a ciò verrà dopo, solo essere felici nel momento in cui puoi dire «mi sento libero». Significa autonomia, saper decidere e scegliere, saper fare della nostra vita qualco- Kayla Mueller, l’americana prigioniera dell’Isis e uccisa in Siria sa di importante, senza l’aiuto di nessun altro; fare ciò che realmente si desidera ed esprimere senza paura le proprie opinioni e pensieri; avere coraggio di spiegare le ali, di trovare la propria identità, sentirsi se stessi e non costretti ad essere tutti uguali. Quante definizioni ma tutte, proprio tutte, nascono dalla necessità di sentirsi ac- cettati, amati, abbracciati gratuitamente, senza secondi fini. Nel mondo si hanno e si avranno sempre segregazione, oppressione e un’immensa mancanza di libertà perché, la storia ce lo insegna, c’è sempre qualcuno che vuole imporsi sugli altri per affermare sè. E’ triste guardarsi intorno ed osservare come la libertà, in ogni suo aspetto, ancora oggi sia violata, piegata, sottomessa al potere e alla mentalità del mondo. Vedere poi che ci mettiamo gli uni contro gli altri, uomini contro uomini, fratelli contro fratelli, dimostra benissimo come possiamo essere schiavi di noi stessi, perché l’oppressore e l’oppresso sono entrambi derubati della loro umanità. Alla fine l’uomo crede di volere la libertà, in realtà forse ne ha quasi paura: la libertà comporta decisioni, responsabilità e forse, a volte, anche troppa libertà può dare alla testa e stordire. Ma nel nostro cuore il desiderio di libertà brilla come una stella perché è di stelle che siamo fatti. «Un mondo libero splende in noi!» canta Raphael Gualazzi quasi incoraggiandoci e sostenendoci nella nostra ricerca di libertà, nella speranza di poterla sperimentare davvero un giorno vicino. «Liberi o no dalle polemiche, dall’abitudine, dal convenevole, dal controllabile, io voglio credere nell’impossibile». Anche noi vogliamo dire le parole di Kayla. Classe III A DALLA CANZONE DI BOB MARLEY SI COMPRENDE L’ESIGENZA UMANA DI ESSERE LIBERI «Meglio morire combattendo che vivere da schiavi» Il cantante Bob Marley che cantava la libertà PRIMA DI TUTTO la libertà è un esigenza umana irresistibile. «Meglio morire combattendo per la libertà che vivere da schiavi» scrive Bob Marley in una delle sue canzoni. Nessun essere umano può vivere normalmente senza godere della libertà nelle sue infinite forme, nei suoi molteplici aspetti. Molte volte per sentirci liberi non rispettiamo la libertà degli altri, quando invece dovremmo imparare ad ascoltare anche i pensieri altrui, quindi anche le loro libertà. La libertà non è un dono che si riceve a un’età precisa o una volta per sempre, ma è una conquista che dura tutta la vita, perché la vita umana rimane legata a tanti limiti di ogni tipo; una conquista importante che non accade senza una maturazione e si ha bisogno anche dell’aiuto degli altri, qualcuno che ce ne faccia comprendere il significato e ci renda più liberi. Libertà non significa solo fare quello che ci piace, significa anche seguire delle regole. Ma, quindi, se ci sono delle regole, esiste veramente la libertà assoluta? Sicuramente se la libertà fosse senza confini diventerebbe astratta e di scarsa utilità. LA LIBERTÀ è un concetto articolato che richiama anche la responsabilità: essa non può essere solo attesa, ma ricercata con continue scelte di vita. Libertà non significa essere ciò che si vuole essere, ma essere come si deve essere, secondo il compito che ci è stato affidato nella storia. Finchè il cuore non è libero di amare e di perdonare, finchè non ci libereremo dal nostro orgoglio, non saremo mai liberi. Tutti noi abbiamo nel cuore il desiderio di libertà che può essere considerato un sinonimo del desiderio di felicità, perché nello stesso momento in cui noi ci sentiamo liberi siamo automaticamente felici, dato che libertà è poter aspirare al destino ultimo dell’uomo che è il destino eterno. Classe III B TUTTO CI PARLA DI LIBERTÀ SARÀ per il nostro temperamento, l’età, la curiosità di scoprire e conoscere, ma tutto in quest’ultimo anno a scuola ci è parso parlasse di libertà. Molti artisti hanno cercato di rappresentarla: poeti, pittori, cantanti, ballerini. In particolare Dante, a cui la libertà è ‘sì cara’ o Jackson Pollock, attraverso l’incondizionato sgocciolare di colore su te- la e Steve Jobs con il motto ‘stay foolish, stay hungry’ ci hanno rilanciato i desideri più veri del cuore. Classe III A