Volatilità: 10 messaggi chiave per gli investitori

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GENNAIO 2016
Volatilità: 10 messaggi chiave
per gli investitori
Di tanto in tanto i mercati azionari attraversano inevitabilmente fasi
occasionali di accentuata volatilità, in cui la fiducia del mercato può
risentire di incertezze economiche, cambiamenti in materia di politiche
monetarie o fiscali, contagi finanziari o tensioni geopolitiche. Di seguito
proponiamo 10 messaggi chiave e dati a supporto, corredati dalle
citazioni di investitori molto noti, che possono aiutare a riportare la
calma nei periodi di volatilità dei mercati.
1. LA VOLATILITÀ È PARTE INTEGRANTE DI OGNI INVESTIMENTO A LUNGO
TERMINE
Di tanto in tanto i mercati azionari sono interessati dalla volatilità come conseguenza
delle reazioni degli investitori ai cambiamenti economici, politici e societari. Per chi
investe l'impostazione mentale può fare la differenza. Se si è coscienti sin dall'inizio
che è possibile che nel corso di un investimento emergano fasi di volatilità, è meno
probabile che si venga colti di sorpresa e più probabile che si riesca a reagire
razionalmente. Se si accetta la volatilità come parte integrante dell'investimento, è più
facile assumere un atteggiamento razionale e restare concentrati sugli obiettivi di
lungo termine.
2. NEL LUNGO TERMINE IL RISCHIO AZIONARIO IN GENERE PREMIA
Gli investitori azionari affrontano rischi maggiori rispetto, ad esempio, a chi investe in
obbligazioni sovrane, ma sono premiati da rendimenti mediamente più alti nel lungo
termine. Non va inoltre dimenticato che rischio e volatilità non sono sinonimi. I prezzi
degli asset possono oscillare più del loro valore intrinseco durante gli alti e bassi dei
mercati, per cui la volatilità dei prezzi spesso crea opportunità. Nel lungo termine le
quotazioni azionarie sono trainate dagli utili societari e in genere sovraperformano gli
altri tipi di investimento in termini reali, ad esempio dopo l’inflazione (cfr. Grafici 4, 5, 6
e 7).
10 COSE DA RICORDARE
QUANDO LA VOLATILITÀ AUMENTA:










La volatilità è parte integrante di
ogni investimento a lungo termine
Gli investitori di lungo termine
sono in genere ricompensati per il
rischio azionario che assumono
Le correzioni di mercato possono
creare opportunità interessanti
Chiudere e riaprire posizioni in
genere non paga
I vantaggi degli investimenti
periodici tendono ad accumularsi
La diversificazione degli
investimenti aiuta a ottenere
rendimenti costanti
L'attenzione alle componenti di
reddito aumenta i rendimenti
complessivi
Investire in titoli di qualità sul
lungo termine paga
Non lasciarsi sviare dal sentiment
diffuso
Gli investimenti attivi possono
offrire vantaggi nei periodi
caratterizzati da un’elevata
volatilità.
3. LE CORREZIONI DI MERCATO POSSONO CREARE OPPORTUNITÀ
INTERESSANTI
Le correzioni sono ordinaria amministrazione nei mercati rialzisti; è infatti normale
assistere a più di una correzione nel corso di un mercato rialzista. Una correzione del
mercato azionario è spesso un buon momento per investire in azioni, perché le
valutazioni diventano più interessanti e gli investitori hanno così maggiori chance di
generare rendimenti al di sopra della media al momento del rimbalzo di mercato.
Alcuni dei peggiori ribassi a breve termine sui mercati azionari sono stati storicamente
seguiti da rimbalzi e nuovi massimi (cfr. Grafico 1).
4. CHIUDERE E RIAPRIRE POSIZIONI IN GENERE NON PAGA
Rimanere investiti consente di trarre beneficio dalla tendenza al rialzo dei mercati nel
lungo periodo. Le strategie di market timing, con continue chiusure e aperture di
posizioni, possono rischiare di pregiudicare i rendimenti futuri lasciandosi sfuggire i
giorni di recupero migliori nel mercato e le opportunità di acquisto più interessanti che
si presentano normalmente nei periodi di volatilità. Perdere anche solo cinque dei
giorni di migliore performance nel mercato può avere un impatto significativo sui
risultati a lungo termine (cfr. Grafico 2 e Tabella 2).
5. I VANTAGGI DEGLI INVESTIMENTI PERIODICI SI ACCUMULANO
A prescindere dall'orizzonte temporale dell'investitore, è buona prassi investire
periodicamente una certa quantità di denaro in un fondo, ad esempio ogni mese o ogni
trimestre, secondo un approccio noto come 'cost averaging'. Sebbene non prometta
profitti né protegga contro le crisi del mercato, permette realmente agli investitori di
evitare investimenti una tantum, riducendo il costo medio dei loro acquisti di fondi. E
per quanto i risparmi regolari in una fase ribassista del mercato possano sembrare
irrazionali agli investitori che vogliono limitare le perdite, è proprio in tali momenti che è
possibile fare alcuni dei migliori investimenti, perché i prezzi degli asset sono più bassi
e trarranno vantaggio da un rimbalzo del mercato. (Gli investitori dovrebbero sempre
sottoporre il proprio portafoglio a verifiche periodiche, apportando le necessarie
modifiche).
6. LA DIVERSIFICAZIONE DEGLI INVESTIMENTI AIUTA A OTTENERE
RENDIMENTI COSTANTI
Migliorare l'asset allocation può risultare difficile, soprattutto se i cicli di mercato sono
brevi e soggetti a episodi di volatilità. Nei periodi di volatilità dei mercati la leadership
può spostarsi rapidamente da un settore o da un mercato all'altro. Gli investitori
possono diluire il rischio associato a determinati mercati o settori investendo in diversi
segmenti, in modo da ridurre la probabilità di perdite concentrate. Detenere, ad
esempio, un mix di asset di “rischiosi” (azioni, titoli immobiliari e titoli di credito) e asset
difensivi (titoli di Stato, investment grade e monetari) nel proprio portafoglio può
aiutare a ottenere rendimenti constanti.
Investire in fondi multi-asset gestiti attivamente può rappresentare un’utile alternativa
per gli investitori dal momento che tali fondi offrono già di per sé diversificazione a
livello geografico e di asset. Questi fondi sono in genere costruiti sulla base dei
rendimenti strategici di lungo periodo degli asset, con una gestione tattica della relativa
ponderazione a seconda delle condizioni attese. Anche distribuire gli investimenti in
più paesi può aiutare a ridurre le correlazioni all’interno di un portafoglio e limitare
l'impatto del rischio di mercati specifici.
7. INVESTIRE IN TITOLI DI QUALITÀ CHE PAGANO DIVIDENDI PER GARANTIRSI
UN REDDITO REGOLARE
I dividendi sostenibili corrisposti da società di alta qualità con elevati flussi di cassa
possono essere particolarmente interessanti perché la componente reddituale tende a
restare stabile anche nei periodi di volatilità dei mercati. I titoli che staccano dividendi
elevati e sostenibilmente in crescita tendono ad assere meno volatili ed a
sovraperformare i mercati nel lungo periodo.
I titoli di alta qualità che generano reddito sono spesso marchi globali leader, che
possono registrare performance elevate nel corso dei cicli economici grazie a posizioni
consolidate a livello di quota di mercato, al forte potere di determinazione dei prezzi e
alla solidità degli utili. Queste società operano normalmente in più regioni, attenuando
gli effetti della disomogeneità delle performance regionali. Tale capacità di offrire
rendimenti complessivi allettanti nel corso dell'intero ciclo economico fa di queste
aziende un’utile componente per qualsiasi portafoglio.
8. REINVESTIRE IL REDDITO PER AUMENTARE I RENDIMENTI COMPLESSIVI
Reinvestire i dividendi può dare notevole impulso ai rendimenti complessivi nel corso
del tempo, grazie al potere dell'interesse composto (cfr. Grafico 3). Per raggiungere un
rendimento complessivo interessante, occorre essere pazienti e disciplinati. La
perseveranza è infatti forse l'ingrediente più importante, per quanto sottovalutato, di
questa formula vincente.
9. BENEFICIARE DEI TREND DI LUNGO PERIODO
Il sentiment degli investitori nei confronti dei mercati tende a registrare andamenti
incostanti. Con l'accentuazione dei rischi connessi a specifici paesi e settori, gli
investitori devono assumere un atteggiamento più selettivo. Ad esempio vi sono
società ben posizionate per beneficiare di fattori secolari positivi, come la crescita della
popolazione e l'espansione della domanda della classe media nel settore della sanità,
della tecnologia e dei beni e servizi al consumo.
10. LA GESTIONE ATTIVA PUÒ DARE GRANDI RISULTATI
Quando aumenta la volatilità, la flessibilità di investire in maniera attiva può rivelarsi
particolarmente remunerativa rispetto alle rigide allocazioni degli investimenti passivi.
In particolare, la volatilità può creare opportunità per gli esperti nella selezione dei titoli
di tipo bottom-up, soprattutto in periodi di turbolenza del mercato. In Fidelity, crediamo
fermamente nella gestione attiva e possiamo contare su uno dei più ampi team di
ricerca buy-side nel settore della gestione patrimoniale a sostegno di questa attività.
Analizzando le società in un'ottica bottom-up, abbiamo tutte le carte in regola per
selezionare i titoli con il miglior potenziale di apprezzamento ed evitare quelle
maggiormente esposte a rischi. Non bisogna dimenticare che i titoli che non si
detengono contano quanto i titoli in portafoglio. In ogni mercato azionario esistono
società gestite in maniera poco efficiente o caratterizzate da prospettive difficili in
termini di fondamentali; con le strategie attive, questi titoli possono essere del tutto
trascurati, a tutto vantaggio della performance dell’investimento.
GUARDARE OLTRE LA VOLATILITÀ
I dati storici possono fornire agli investitori un contesto utile a guardare oltre la volatilità
e ad assumere un approccio non emotivo e di lungo termine ai propri investimenti.
I grafici e le tabelle che seguono forniscono prove convincenti a favore di un approccio
di lungo termine, dimostrando, ad esempio, per quale motivo adottando un approccio
basato sul market timing si rischia di perdere alcuni dei periodi migliori per i
rendimenti.
Grafico 1. Le emozioni possono portare fuori strada
500
Boom immobiliare prima del tracollo
Scoppio della bolla IT
450
'Esuberanza irrazionale'
–
il boom tecnologico
Euforico
400
350
Euforico
Eccitato
Sorpreso
Fiducioso
Eccitato Incoraggiato
Incoraggiato
Speranzoso
Sorpreso Positivo
300
Fiducioso
Positivo
Nervoso
250
Fiducioso
200
150
Nervoso
Speranzoso
In preda al panico
Positivo Incoraggiato Boom immobiliare USA
100
Attentati 11 settembre
Indice MSCI AC World
50
0
1987
Reflazione da QE
Indice MSCI AC World
1989
1991
Fonte: Datastream, gennaio 2016
1993
1995
1997
1999
2001
2003
2005
Crisi finanziaria del 2008
2007
2009
2011
2013
2015
Tabella 1. I trimestri migliori sono in genere più frequenti dei peggiori
Numero di trimestri con guadagni
del 10% o superiori
Numero di trimestri con perdite
del 10% o superiori
CAC 40
16
12
DAX
24
11
FTSE 100
9
9
Hang Seng
22
11
Nikkei 225
16
19
S&P 500
15
8
T1 1992 - T4 2015
Fonte: Datastream, gennaio 2016. Tutti i calcoli si basano sui rendimenti complessivi in valuta locale, fatta eccezione per il Nikkei 225 i cui calcoli si basano sull’indice dei
prezzi.
PREVEDERE È IMPOSSIBILE, MEGLIO PERSEVERARE
L'inerzia può essere una forza positiva, una volta presa la decisione di investire:
perdere i giorni migliori del mercato, che spesso seguono quelli peggiori, può influire
notevolmente sul rendimento complessivo degli investimenti.
Grafico 2. Rendimento complessivo e impatto nel caso in cui si perdano 5 o 30 dei giorni migliori dell'S&P 500 (19922015), USD
Restando investiti Remaining
fully invested
697%
Perdendo i 5 giorni migliori Missing the five best days
429%
Perdendo i 30 Missing
the best 30 days
64%
giorni migliori 0%
100%
200%
300%
400%
500%
600%
700%
800%
Fonte: Datastream, Fidelity International, gennaio 2016
Tabella 2. Impatto sul lungo termine nel caso in cui si perdano 5 o 30 dei giorni migliori
Rendimento complessivo
per l'intero periodo
Rendimento complessivo meno i 5
giorni di migliore performance
Rendimento complessivo meno i
30 giorni di migliore
performance
CAC 40
452%
244%
-15%
DAX
581%
329%
2%
FTSE 100
486%
294%
28%
Hang Seng
1055%
495%
11%
Nikkei 225
-17%
-47%
-87%
S&P 500
697%
429%
64%
dal 01/01/1992 al 31/12/2015
Fonte: Datastream, gennaio 2016. Tutti i calcoli si basano sui rendimenti complessivi in valuta locale, fatta eccezione per il Nikkei 225 i cui calcoli si basano sull’indice dei
prezzi.
Tabella 3. I migliori trienni e quinquenni in termini di rendimento tra il 1988 e il 2015
Miglior rendimento in un
triennio
Fino al
Miglior rendimento
in un quinquennio
Fino al
CAC 40
175%
1999
261%
1999
DAX
141%
1999
230%
1999
FTSE 100
89%
1997
168%
1999
Hang Seng
293%
1993
342%
1993
Nikkei 225
106%
2014
86%
2015
S&P 500
126%
1997
251%
1999
Fonte: Datastream, gennaio 2016. Tutti i calcoli si basano sui rendimenti complessivi in valuta locale, fatta eccezione per il Nikkei 225 e l’Hang Seng i cui calcoli si basano
sull’indice dei prezzi.
Grafico 3. Il potere di reinvestire i dividendi
1200
1000
Rendimento
complessivo
(dividendi inclusi)
dal 1990 = 1007%
S&P 500 price return
S&P 500 total return
800
Rendimento del
capitale (dividendi
esclusi) dal 1990 =
600
578%
400
200
0
1989 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015
Fonte: Datastream, gennaio 2016. Indice riportato a 100 a fine 1989.
Nel lungo termine il rischio azionario premia:
Grafico 4. Rendimenti d'investimento reali USA per
asset class (% annue)
Grafico 5. Valore a fine 2014 di US$ 100 investiti alla fine del
1925, con il reddito lordo reinvestito (in termini reali)
8
35,000
7
30,000
Equities
$31,134
6
25,000
5
20,000
4
3
15,000
2
10,000
1
0
5,000
-1
10 years
20 years
Equities
50 years
Government bonds
* Campione intero. Fonte: Barclays Equity Gilt Study 2015
89 years*
Cash
Cash
$156
0
Fonte: Barclays Equity Gilt Study 2015
Bonds
$1,016
LEZIONI DI FINANZA COMPORTAMENTALE
Grafico 6. Perché le decisioni non sono sempre razionali
Thinking Fast: System 1
Thinking Slow: System 2
Quick, automatic,
intuitive and emotional.
Slow, conscious, more
deductive and logical.
Default option for
information processing.
Deliberate effort
required means we
often defer to System 1.
Quick
Intuitive
Practical
Automatic
Emotional
Examples:
Slow
Rational
Logical
Deductive
Structured
Examples:
Parking in a narrow
space.
Detecting hostility in
someone’s voice.
Multiplying several
numbers.
Judging which object is
more distant
Fonte: Fidelity Worldwide Investment; Daniel Kahneman ‘Pensieri lenti e veloci’
Nei momenti di stress e di
incertezza, tendiamo
automaticamente a ricorrere
al Sistema 1, automatico e
influenzato dalle emozioni,
invece di affrontare il carico
maggiore richiesto
dall'elaborazione cognitiva del
Sistema 2, controllato e
calcolato.
Gli esperimenti di finanza comportamentale hanno dimostrato come gli investitori
agiscano in modo tutt'altro che razionale. Infatti, i test convergono nel segnalare che
davanti alla complessità e all'incertezza l'investitore ricorre a regole generali o a
scorciatoie decisionali. Secondo le ricerche condotte, il cervello umano presenta due
sistemi cognitivi e decisionali: il Sistema 1 dei pensieri veloci e il Sistema 2 dei pensieri
lenti. Automatico e spesso inconscio, il Sistema 1 rappresenta la parte più vecchia del
cervello in termini evolutivi, preposta al controllo della reazione di attacco o fuga e
risponde all'ambiente il più rapidamente possibile, soprattutto nei momenti di
percezione del pericolo. Il Sistema 2 costituisce la parte più recente del cervello che
viene invece coinvolto nei problemi più impegnativi che richiedono calcolo e
riflessione. Nei momenti di stress e di incertezza, gli investitori tendono a ricorrere al
Sistema 1, automatico e influenzato dalle emozioni, invece di usare il Sistema 2,
razionale e riflessivo.
Grafico 7. "Terzo strike, battitore eliminato"
Una delle implicazioni più
gravi nel seguire la massa
nelle scelte d'investimento è
che l'investitore finisce per
comprare quando i prezzi
sono alti e vendere quando i
prezzi sono bassi.
2100
1900
Strike 1
1700
Strike 2
1500
Strike 3
1300
1100
900
Sell zone
700
S&P 500 equities composite index
500
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
Fonte: Datastream, gennaio 2016
E ancora, due sono i principali bias comportamentali che intervengono nei momenti di
stress del mercato, portando gli investitori a capitolare (quando a decidere è il Sistema
1) e convincendolo a vendere nel momento sbagliato per i motivi sbagliati: la tendenza
a seguire la massa e l'avversione alle perdite. La spinta a imitare il comportamento
altrui è un bias particolarmente forte del comportamento umano che ha aiutato lo
sviluppo sociale, ma non sempre ciò risulta utile quando si tratta di investire. Ma
soprattutto seguire la massa significa che l'investitore finisce per comprare quando i
prezzi sono alti e vendere quando i prezzi sono bassi. Si tratta della cosiddetta
tendenza a ‘inseguire il mercato’, una pessima strategia d'investimento. In realtà è
generalmente opportuno fare l'esatto contrario, ossia comprare quando gli altri sono
intimoriti e i prezzi sono bassi e vendere quando gli altri sono baldanzosi e i prezzi
sono alti. I migliori investitori lo sanno bene ma il problema è che per i più risulta molto
Inoltre, si evitano le perdite
poiché il dolore della perdita è
circa due volte più intenso
rispetto alla gioia del
guadagno.
difficile andare controcorrente, proprio perché occorre combattere le proprie emozioni.
Passando al secondo bias, l'avversione alle perdite è uno dei principali bias
comportamentali che può influire sugli investimenti. Alcuni esperimenti hanno
dimostrato come le persone optano per la scelta più sicura nelle scommesse che
riguardano i guadagni, mentre assumono il rischio in quelle che riguardano le perdite;
inoltre il dolore della perdita risulta essere due volte più intenso rispetto alla gioia del
guadagno.
COSA DICONO GLI ESPERTI
Le citazioni che seguono, tratte da alcuni degli investitori di maggior successo,
esemplificano come investire nei mercati azionari possa essere un'impresa difficile ma
remunerativa, che richiede notevoli capacità di ricerca, una mentalità razionale e
imparziale, un orizzonte di lungo termine e pazienza in egual misura.
“È più il denaro perso nel tentativo di prevedere e
proteggersi dalle correzioni che
quello perso per effetto di esse.”
Peter Lynch
"Il prezzo che si paga per stime di consensus
allegre è molto alto. Non sarà l'economia a
rovinare gli investitori, saranno gli investitori
stessi. È proprio l'incertezza la migliore amica
di chi acquista titoli per tenerli a lungo
termine.”
Warren Buffett
“I mercati rialzisti nascono dal pessimismo,
crescono con lo scetticismo, maturano con
l'ottimismo e muoiono di euforia.”
Sir John Templeton
“Se investire vi dà piacere, se vi state
divertendo, probabilmente non state
guadagnando nulla. Gli investimenti sono
redditizi quando sono noiosi."
George Soros
“Il mercato azionario è la storia dei cicli e del
comportamento umano responsabile delle reazioni
eccessive in entrambe le direzioni.”
"Nel breve periodo il mercato è una macchina
per votare, ma nel lungo periodo si rivela in
realtà una bilancia."
Seth Klarman
Benjamin Graham
"Tutti hanno il cervello per fare denaro con i titoli.
Purtroppo però non tutti hanno lo stomaco per
riuscirci. Se avete la tendenza a vendere tutto in
preda al panico, fareste meglio a evitare del tutto
le azioni."
"La prima regola dell'investimento è 'acquistare a
prezzo basso e vendere a prezzo alto', purtroppo
però molte persone hanno paura di acquistare a
prezzi bassi, perché temono un ulteriore ribasso dei
titoli. Ci si potrebbe quindi chiedere: 'Qual è quindi
il momento giusto per acquistare a prezzi bassi?'
Ovviamente quando il pessimismo è al massimo.”
Peter Lynch
Sir John Templeton
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