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Pianificare una
gravidanza
PREPARARSI
Questo libro può rispondere a molte, se non a tutte,
le domande che possono sorgere quando si pianifica
una gravidanza. Tuttavia, per informazioni e consigli
specifici è opportuno rivolgersi a uno specialista per
una consulenza preliminare. Inoltre, un consulto specialistico è caldamente consigliato a chiunque presenti
patologie come il diabete o abbia una storia familiare
caratterizzata da malattie genetiche, come l’anemia
falciforme.
È meglio pianificare di avere un bambino piuttosto
che ritrovarsi incinte per caso, perché in questo modo
si può preparare il proprio corpo e metterlo nelle migliori condizioni fisiche e mentali per affrontare la gravidanza. Sebbene quasi la metà di tutte le gravidanze
sia imprevista, pianificare la gravidanza permette alla
madre di affrontare in modo positivo quello che le accade e dà al bambino maggiori possibilità di svilupparsi in modo sano.
Pianificare una gravidanza
7
MISURE GENERALI DI SALUTE
Il peso
Conoscere il proprio peso è molto importante, ma soprattutto è bene sapere quale dovrebbe essere quello
consigliato. A questo proposito esistono delle tabelle
che consentono di calcolare il cosiddetto “indice di
massa corporea” (o BMI, Body Mass Index) e mostrano il peso opportuno in relazione alla propria altezza.
Consultando la tabella della pagina accanto si può verificare se il proprio peso è eccessivo o insufficiente in
base a quanto si è alte. Ovviamente, la cosa migliore
è ricadere nella fascia di peso ideale. Essere in sovrappeso non solo accresce il rischio di complicanze durante la gravidanza, ma aumenta anche la probabilità
di avere un bambino sovrappeso e, di conseguenza,
un parto difficoltoso; viceversa, chi è sottopeso ha
maggiori probabilità di avere un bambino sottopeso,
o persino denutrito prima della nascita.
La dieta
È necessario prestare attenzione alla dieta e mangiare
cibi sani, di proprio gradimento: oggi non è difficile,
data l’ampia offerta dei negozi alimentari. Non serve
quindi spendere soldi in negozi specializzati per mantenere un regime alimentare sano e bilanciato; basta
sapere che per una dieta bilanciata sono necessarie
quattro categorie di alimenti:
< amidi (pane, patate, pasta);
< frutta e verdura;
< carne, pesce, uova, noci e legumi;
< latticini.
Ogni giorno si dovrebbe mangiare qualche alimento
di ciascuna di queste categorie, per acquisire la mag8
Gravidanza
QUANTO SI DOVREBBE PESARE?
< L’indice di massa corporea (BMI) è uno strumento utile per
determinare il peso forma
< Per trovare il proprio valore bisogna considerare la propria
altezza in metri e il proprio peso in chilogrammi
< Questa è la formula per calcolarlo:
BMI =
peso
altezza (m) x altezza (m)
< Il valore raccomandato del BMI è compreso tra 20 e 25
< Lo schema sottostante permette di calcolare facilmente il proprio BMI. Incrociando i valori di peso e altezza, si può determinare la fascia corrispondente
125
120
Fortemente obeso (> 40)
115
110
105
Obeso (30-40)
100
95
90
Sovrappeso (25-30)
85
80
75
Peso forma (20-25)
Peso in chilogrammi
70
65
60
Sottopeso (15-25)
55
50
45
40
Fortemente Sottopeso (<15)
1,40 1,45 1,50 1,55 1,60 1,65 1,70 1,75 1,80 1,85 1,90
Altezza in metri
Pianificare una gravidanza
9
gior parte delle vitamine e dei sali minerali necessari
per iniziare la gravidanza nel modo migliore.
L’unica vitamina che si dovrà aggiungere alla propria
dieta è l’acido folico, che ha funzione preventiva. L’acido folico fa parte delle vitamine del gruppo B ed è
necessario per un sano sviluppo del feto durante la
gravidanza. Assumerlo prima e per alcune settimane
dopo l’inizio della gravidanza riduce notevolmente il
rischio che il bambino nasca con la spina bifida, una
grave malformazione neonatale (si veda a pag. 20).
L’acido folico si può acquistare in qualsiasi farmacia
senza prescrizione medica. Bisognerebbe prenderne
400 microgrammi ogni giorno nei tre mesi precendenti il presunto inizio della gravidanza e continuare
ad assumerlo fino alla dodicesima settimana dopo l’ultima mestruazione.
REGOLARE LA PROPRIA DIETA
Durante la gravidanza, la madre deve mangiare in modo sano
per fare in modo che il bambino riceva sostanze nutritive
fondamentali in quantità sufficienti. L’ideale sarebbe bilanciare l’apporto delle diverse categorie di alimenti secondo le
proporzioni illustrate nella figura.
1: pane, altri cereali,
patate e pasta
2: frutta e
verdura
3: carne, pesce
e altre proteine
5 e 6: zuccheri
e grassi
10
Gravidanza
4: latte e altri
prodotti caseari
La fecondazione e
lo sviluppo di feto
e placenta
IL CICLO MESTRUALE
La durata media di un ciclo mestruale è di 28 giorni e il primo giorno del periodo mestruale è definito
giorno 1 del ciclo. Il rilascio di un ovocita da parte
dell’ovaio (ovulazione) avviene normalmente intorno al giorno 14 e l’intervallo tra l’ovulazione e l’inizio
delle mestruazioni successive è di solito di 14 giorni.
Durante il ciclo mestruale vari ormoni agiscono per
stimolare l’ovaio a rilasciare l’ovocita, o cellula uovo, e
per preparare il rivestimento dell’utero (endometrio)
allo sviluppo di un embrione. Come spiegato di seguito, questo processo coinvolge numerosi ormoni.
L’ormone follicolo-stimolante
L’ormone follicolo-stimolante (FSH) è prodotto dall’ipofisi, o ghiandola pituitaria, che si trova alla base del cervello. Ogni mese l’FSH stimola la crescita e la maturazione
di 5-12 ovociti all’interno dei loro follicoli (rigonfiamenti pieni di liquido presenti nelle ovaie). La secrezione
dell’FSH raggiunge un picco in corrispondenza della
maturazione dell’ovocita. Questo picco favorisce il rilaLa fecondazione e lo sviluppo di feto e placenta
25
scio dell’ovocita nella tuba di Falloppio (ovulazione). Il
livello di ormone prodotto decade quindi velocemente
al livello basale. Al momento della pubertà ogni ovaia
contiene circa 20 mila ovociti, ma sono al massimo 12
quelli che vengono stimolati all’inizio di ogni ciclo mestruale. Di questi, generalmente soltanto uno si sviluppa in un follicolo maturo che rilascia un ovocita durante
l’ovulazione, a metà del ciclo mestruale.
L’ormone luteinizzante
Come l’FSH, l’ormone luteinizzante (LH) è prodotto
dall’ipofisi. Il picco del livello di LH nel sangue si registra
appena prima dell’ovulazione, come risultato della fine
della maturazione e del rilascio dell’ovocita dal follicolo.
Successivamente, l’LH agisce sulle cellule follicolari per
trasformarle nel corpo luteo, la struttura cava che rimane dopo la rottura del follicolo. Il corpo luteo secerne
estrogeni e progesterone, ormoni che preparano la superficie uterina ad accogliere l’uovo fecondato.
Estrogeni
Questi ormoni sono prodotti dalle cellule follicolari e dal
corpo luteo e sono responsabili dei cambiamenti che
avvengono nell’endometrio. Nella prima metà del ciclo,
il livello degli estrogeni sale e scende, poi raggiunge un
secondo picco, più lieve, nella seconda metà. Durante
la prima metà, gli estrogeni provocano l’inspessimento
dell’endometrio, mentre nella seconda metà, insieme al
progesterone, lo mantengono spugnoso nella sua fase
secretoria: in questa fase, infatti, le ghiandole dell’endometrio si gonfiano e cominciano a produrre elementi
nutritivi per il possibile embrione.
26
Gravidanza
IL CICLO MESTRUALE
Ogni mese, dalla pubertà fino alla menopausa, nel corpo della
donna avviene il ciclo mestruale, processo controllato dall’interazione di quattro ormoni, che influenzano le ovaie e il rilascio di
ovociti maturi, ma anche il rivestimento dell’utero (endometrio).
Mestruazione Pre-ovulazione Ovulazione Post-ovulazione
Principali cambiamenti ormonali durante il ciclo mestruale
L’FSH stimola
lo sviluppo di
un follicolo
all’interno
dell’ovaio
Gli estrogeni favoriscono l’inspessimento della parete
dell’utero. Il picco
massimo si raggiunge appena prima
dell’ovulazione
Circa a metà
del ciclo, un
picco di LH
promuove
l’ovulazione
Il progesterone
continua a favorire
l’inspessimento della
parete uterina per
consentire l’impianto
dell’uovo fecondato
Gli ovociti si sviluppano nelle ovaie prima di essere rilasciati nelle tube di
Falloppio e di muoversi verso l’utero
L’uovo si
L’ovocita
comincia a cre- sviluppa
scere nel follicolo, stimolato
dall’FSH
Il follicolo si rompe Dal follicolo
Il corpo luteo
e l’ovocita maturo vuoto si forma degenera e
viene rilasciato
il corpo luteo muore
nella tuba di
Falloppio
Cambiamenti del rivestimento dell’utero durante il ciclo mestruale
Flusso di san- L’uovo non fecondato
gue mestruale durante l’ultimo ciclo
mestruale lascia l’utero
Il rivestimento uterino
(endometrio) si inspessisce
per effetto degli ormoni
La fecondazione e lo sviluppo di feto e placenta
27
Alla ricerca di
anomalie nel feto
LE ANOMALIE NEL BAMBINO
La possibilità che un bambino presenti delle anomalie è circa 1 su 50. Per anomalie si intendono sia
quelle maggiori, come gravi malformazioni cardiache, sia quelle che possono essere curate dopo la
nascita, come il labbro leporino. Tutti vorrebbero
un bambino perfettamente sano, ma purtroppo
non sempre è così. Esistono molti test che consentono di diagnosticare specifiche anomalie, per quanto
nessuno di questi esami, comunque, garantisca il
risultato al 100%.
TEST EMATICI
L’alfafetoproteina per i difetti del tubo neurale
Questo esame del sangue viene eseguito alla 16esima settimana per valutare il rischio di difetti del tubo
neurale, anomalie che riguardano le ossa del cranio e
il cervello (anencefalia), oppure il midollo spinale e la
colonna vertebrale (spina bifida). L’anencefalia porta
alla morte del feto.
Alla ricerca di anomalie nel feto
63
La colonna vertebrale è costituita da una serie di
ossa chiamate vertebre, che avvolgono il midollo
spinale. La spina bifida si verifica quando le vertebre
non avvolgono completamente il midollo spinale;
può esserci anche un difetto nella pelle, che espone
alle infezioni le membrane che avvolgono il midollo
spinale. Il numero di vertebre coinvolte può variare
come anche la porzione di midollo spinale esposta.
Ad ogni modo, se una porzione del midollo spinale è
esposta, si può rischiare la paralisi. I difetti più comuni si riscontrano nella porzione inferiore della colonna, per cui risultano danneggiati più frequentemente
gli arti inferiori. Nei casi più gravi è compromesso
anche il controllo della vescica e dell’intestino.
Il test ematico dell’alfafetoproteina (AFP) è un esame
di screening, non un test diagnostico preciso. L’AFP
è prodotta normalmente dal fegato del feto durante
la gravidanza; di conseguenza, una piccola quantità
di AFP nel sangue materno è del tutto normale. Nella
fase avanzata della gravidanza, i livelli materni di AFP
crescono fisiologicamente, ma qualche volta sono
alti anche negli stadi più precoci.
Se i livelli di AFP sono eccessivamente elevati – cosa
che può essere comunque dovuta a diverse cause (si
veda l’elenco al termine del paragrafo) – c’è una probabilità su 20 che il feto sviluppi un difetto del tubo
neurale. Per approfondire l’indagine si consiglierà di
sottoporsi a un’ecografia.
Attualmente il test dell’AFP è poco utilizzato e si preferisce effettuare un’ecografia dettagliata intorno alla
18-20esima settimana, visti i progressi tecnici raggiunti in questa metodologia diagnostica.
64
Gravidanza
FATTORI CHE INNALZANO I LIVELLI DI
ALFAFETOPROTEINA
I livelli di alfafetoproteina (AFP) possono essere determinati grazie a un test ematico. Valori eccessivamente alti possono dipendere da:
< Date sbagliate (perché i livelli variano durante la
gestazione)
< Gravidanza multipla (più di un feto)
< Minaccia di aborto
< Morte intrauterina (morte del feto)
< Gravidanza molare (o mola idatiforme, patologia
rara caratterizzata da un tumore della placenta)
< Spina bifida, anencefalia
< Anomalie rare
< Nessuna anomalia, ma semplicemente un valore
di AFP superiore al normale.
Test biochimici per la sindrome di Down
Alcuni marcatori biochimici possono essere misurati
nel sangue per individuare i casi in cui è più probabile
che il feto sia affetto da sindrome di Down. In questi
casi è possibile accertare l’anomalia tramite amniocentesi. Tra la 15esima e la 17esima settimana si può effettuare un test per la ricerca dell’AFP e della gonadotropina corionica (HCG), noto per questo come “Bi-test”.
Un basso livello di AFP, insieme a un aumento del livello di HCG (si veda “La conferma di gravidanza e i test
di routine”, a pag. 43), è stato associato a un aumento
del rischio di sindrome di Down.
Per quantificare meglio il rischio, il risultato del test viene valutato in relazione all’età della madre. Se il rischio
è maggiore di 1 su 250, si può valutare se effettuare
un’amniocentesi (descritta più avanti nel capitolo). Il
Alla ricerca di anomalie nel feto
65
Il travaglio
e il parto
L’INIZIO DEL TRAVAGLIO
L’inizio del travaglio è quel momento emozionante che
preannuncia la nascita del bambino, il momento tanto
atteso e programmato. Una donna alla prima gravidanza sarà comprensibilmente ansiosa e preoccupata
che tutto vada per il meglio. Normalmente il travaglio
ha luogo tra la 38esima e la 42esima settimana dall’ultima mestruazione, spontaneamente o indotto da un
intervento medico.
Il travaglio spontaneo
Il travaglio è preannunciato da precisi segni clinici (si
veda a pag. 122), che possono presentarsi singolarmente o in combinazione.
Il primo segno, solitamente, è la comparsa di un tappo
di materiale gelatinoso o mucoso che viene espulso
attraverso la vagina, talvolta insieme a sangue. Questo
muco viene prodotto dalle ghiandole della cervice e si
pensa che funga da barriera contro le infezioni esterne
(si veda la figura a pag. 122).
Il travaglio e il parto 121
L’ESORDIO DEL TRAVAGLIO
Ci sono tre principali segni clinici che indicano l’inizio del travaglio:
1 Emissione del tappo cervicale
2 Rottura spontanea delle membrane (“rottura delle acque”)
3 Inizio di contrazioni regolari
IL TAPPO
Durante la gravidanza la cervice è “tappata” da una massa
di materiale gelatinoso o mucoso, che si pensa contribuisca a
prevenire le infezioni. Il primo segno dell’inizio del travaglio è
la comparsa di questo tappo, che passa attraverso la vagina.
Cordone
ombelicale
Placenta
Feto
Utero
Liquido
amniotico
Ossa
pelviche
Cervice
Sacco
amniotico
Sede
Tappo di
muco
Vagina
122
Gravidanza
IL MONITORAGGIO DELLA FREQUENZA
CARDIACA FETALE
Durante il travaglio le condizioni del bambino vengono tenute sotto controllo. Se si sospetta un’anomalia nella frequenza cardiaca
o se c’è il rischio di sofferenza fetale, la frequenza cardiaca del feto
viene registrata continuamente. La misurazione può essere effettuata esternamente, attraverso l’addome della madre, oppure attaccando un elettrodo alla testa del bambino (metodo più accurato).
Frequenza
cardiaca
fetale
Contrazioni
Questo grafico ottenuto
dall’apparecchio che misura la frequenza cardiaca
fetale mette a confronto la
frequenza cardiaca del feto
e le contrazioni materne,
per controllare che il
bambino stia rispondendo
come atteso
Monitoraggio esterno
Rilevatore sensibile
alla pressione che
rileva le contrazioni
Apparecchio che
misura la frequenza
cardiaca fetale
Monitoraggio
interno
Trasduttore che
rileva il battito
cardiaco del
feto
Feto
Elettrodo sulla
testa
Filo di
collegamento
144
Gravidanza
Una misura più
accurata della
frequenza cardiaca
fetale si ottiene
applicando un
elettrodo alla testa
del bambino, fissato
con una pinzetta.
Punti chiave
< L’esordio del travaglio può essere spontaneo o
indotto
< Il travaglio ha tre stadi: nel primo si assiste alla
dilatazione della cervice e alla discesa della
testa; nel secondo, le contrazioni e la spinta
della madre fanno uscire completamente il
bambino; nel terzo si ha l’espulsione della
placenta
< Normalmente, al momento del parto la testa si
presenta per prima
< Il parto può essere assistito tramite ventosa,
forcipe o taglio cesareo
< Generalmente la placenta è espulsa entro
mezz’ora dal parto e la perdita di sangue non
supera i 250 ml
< La preparazione al parto è importante
per ridurre l’ansia e la necessità di terapie
antidolorifiche
156
Gravidanza
Indice analitico
A
aborto 73, 76, 101, 115, 173,
174, 175, 177
aborto spontaneo 76
acidità 88
acido gastrico 88
agopuntura 139
alfafetoproteina 76
allattamento 157, 168
amniocentesi 102,124
analgesici 159
anemia 63, 67, 116
anencefalia 138
anestesia
epidurale 141
spinale 155
anestesia epidurale 143,
149, 155
anestesia generale 80, 175
anestesia spinale 92, 117, 118
ano 91, 158, 159
anomalie 110, 174, 177
antibiotici 97, 160, 180
anticorpi 116, 141
anticorpi anti-Rh 115
antidepressivi 162
antistaminici 139
assistenza prenatale 181
B
batteri 108
batteriuria asintomatica 114
Bi-test 65
bruciore di stomaco 87
C
calcio 96
calze elastiche 96
canale del parto 102, 137, 146,
148
canale spinale 141
candida 96
capezzoli 86
catetere 149, 154
caviglie 94
centili 112
cervello 63
cervice 96, 71, 121, 123, 124,
128, 146, 174
ciclo mestruale 160
circonferenza addominale 112
clamidia 97
cloasma 86
coagulazione 159
coaguli 154, 162
codeina 159
colonna vertebrale 64
colostro 86
contrazioni 124, 112
di Braxton Hicks 87, 128
controlli ecografici 69
cordone ombelicale 96, 168
corion 115
Indice analitico 189
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