la microbiologia agraria a firenze

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Università degli Studi di Firenze
Dipartimento di Biotecnologie Agrarie
a cura di Riccardo Materassi
L’insegnamento della microbiologia agraria e tecnica a Firenze ebbe inizio nella seconda metà degli
anni Trenta del secolo scorso, in coincidenza con la trasformazione del Regio Istituto di Scienze
agrarie e forestali in Facoltà di Scienze agrarie e forestali. Nel periodo 1939-1950, l’insegnamento
fu tenuto per incarico da Onorato Verona, il quale è stato il fondatore dell’Istituto di Microbiologia
agraria e Tecnica dell’Università di Firenze. Nell’immediato dopoguerra, Renato Perotti, allora
titolare della cattedra di Microbiologia agraria a Pisa, concludeva un articolo, nel quale descriveva
con toni altamente pessimistici lo stato dell’Università italiana all’indomani del secondo conflitto
mondiale, con questa frase, che faceva riferimento proprio alla sede fiorentina: “…e che dire di un
Istituto di Microbiologia agraria il quale dispone di una sola stanza di 25 metri quadri e di una
dotazione annua di 3 sterline?”
A partire dal 1950, l’insegnamento della Microbiologia agraria passò a Gino Florenzano, che negli
anni precedenti aveva collaborato con Onorato Verona, con cui aveva stabilito un intenso rapporto
di amicizia. Egli tenne l’insegnamento della Microbiologia agraria fino alla vigilia del collocamento
fuori ruolo allorchè, nell’aprile del 1986, venne improvvisamente a mancare.
Florenzano dette un forte impulso allo sviluppo della microbiologia, sia per quanto riguarda la
creazione dei laboratori, sia nei riguardi degli indirizzi di ricerca. Per quanto attiene questi ultimi,
accanto alle tradizionali tematiche di microbiologia del suolo e del vino, Florenzano dette avvio ad
un nuovo settore di ricerca, inteso allo studio del possibile sfruttamento biotecnologico dei
microrganismi fotosintetici.
Fra gli anni 1955-1960 si costituì il primo nucleo di allievi, comprendente Waldemaro Balloni,
Franco Favilli e Riccardo Materassi. Essi collaborarono attivamente con il loro Maestro allo
sviluppo della ricerca nei settori sopra menzionati. Le indagini sulla biotecnologia dei
microrganismi fotosintetici ebbero notevole impulso a partire dal 1963 con l’istituzione, da parte del
CNR, del Centro di Studio dei Microrganismi Autotrofi, associato all’Istituto di Microbiologia
agraria e tecnica, di cui Florenzano fu Direttore fino alla sua scomparsa; la creazione del Centro
rese possibile sviluppare e dare continuità alle ricerche nel campo dei microrganismi fotosintetici,
settore totalmente nuovo per il nostro paese. Da allora, gli studi sullo sfruttamento biotecnologico
dei microrganismi fotosintetici hanno rappresentato una caratteristica distintiva della ricerca
microbiologica a Firenze, pur rimanendo molto attivi anche gli studi nel campo della microbiologia
del suolo e della microbiologia enologica.
Per quanto riguarda la didattica, alla fine degli anni Sessanta nella Facoltà di Agraria di Firenze
vennero attivati, accanto al corso di Microbiologia agraria tenuto da Gino Florenzano nell’ambito
del Corso di Laurea in Scienze Agrarie, altri due insegnamenti: il corso di Microbiologia forestale,
destinato a coprire le necessità formative degli studenti del Corso di Laurea in Scienze Forestali, ed
il corso di Ecologia microbica, affidati rispettivamente a Waldemaro Balloni e a Franco Favilli. Nel
contempo, presso la Facoltà di Farmacia venne attivato l’insegnamento di Chimica delle
fermentazioni e microbiologia industriale, affidato a Riccardo Materassi.
Negli corso degli anni Ottanta si produssero notevoli cambiamenti nel corpo docente, causati in
primo luogo dalle scomparse premature di Gino Florenzano, nel 1986, e di Waldemaro Balloni, nel
1988, ed in secondo luogo dalle nuove esigenze didattiche determinate dalle modifiche degli
ordinamenti didattici. Questi eventi favorirono il ricambio generazionale ed un considerevole
incremento del numero dei docenti delle discipline microbiologiche. Inoltre, nel 1990, l’Istituto di
Microbiologia Agraria e Tecnica confluì, insieme all’Istituto di Industrie Agrarie, nel neocostituito
Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari e Microbiche (DiSTAM). A partire dal gennaio
2000, il DiSTAM è andato a sua volta a costituire, insieme all’Istituto di Patologia vegetale e a
gruppi di docenti e ricercatori di Genetica agraria e di Biologia strutturale, il Dipartimento di
Biotecnologie Agrarie (DiBA).
Attualmente, il corpo docente della Sezione di Microbiologia del Dipartimento di Biotecnologie
Agrarie risulta composto da nove unità: Riccardo Materassi, professore fuori ruolo dal 1.11.2003,
Luciana Giovannetti, Mario Tredici e Massimo Vincenzini, professori di I fascia, Roberto De
Philippis e Iolanda Rosi, professori di II fascia, Lisa Granchi, Anna Messini e Carlo Viti, ricercatori
universitari di ruolo.
Nell’attuale anno accademico (a.a. 2003-2004), l’insegnamento della microbiologia viene impartito,
articolato in undici corsi diversi, nell’ambito dei seguenti corsi di laurea di I livello della Facoltà di
Agraria: CdL in Scienze Forestali ed Ambientali, CdL in Scienze e Tecnologie Agrarie, CdL in
Scienze e Tecnologie Agrarie Tropicali e Subtropicali, CdL in Scienze e Tecnologie Alimentari,
CdL in Tecnica Vivaistica, CdL in Tutela e gestione delle risorse faunistiche, CdL in Viticoltura ed
Enologia, e nel CdL interfacoltà in Biotecnologie. Inoltre, l’insegnamento della microbiologia viene
impartito nei corsi di laurea di II livello in Gestione della qualità dei prodotti alimentari, in
Enologia ed in Agrozootecnica sostenibile, nel Master di I livello in Qualità alimentare e benessere
e nel Dottorato di ricerca in Biotecnologie microbiche agrarie.
Le attività di ricerca che si svologono presso la sezione di Microbiologia del Dipartimento di
Biotecnologie Agrarie vertono principalmente sui seguenti argomenti:
MICROBIOLOGIA E BIOTECNOLOGIA DEI MICRORGANISMI FOTOSINTETICI:
Biopolimeri microbici di interesse biotecnologico
Microrganismi fotosintetici per la biorimozione di metalli pesanti.
Microrganismi fotosintetici per la riduzione delle emissioni di CO2.
Molecole bioattive da microrganismi fotosintetici
Produzione fotobiologica di idrogeno
Sviluppo di fotobioreattori per la coltura di microrganismi fotosintetici.
MICROBIOLOGIA DEL SUOLO:
Applicazione e sviluppo di tecniche per lo studio della comunità microbica del suolo.
Biodiversità microbica e qualità del suolo.
Caratterizzazione e selezione di ceppi resistenti al cromato.
Comunità microbica del suolo ed inquinamento da metalli pesanti
Effetti di stress naturali ed antropici sulla comunità microbica del suolo.
Effetto del compost sulla comunità microbica della rizosfera.
MICROBIOLOGIA ENOLOGICA ED ALIMENTARE:
Biodiversità di lieviti e batteri per impiego nei processi di produzione degli alimenti fermentati.
Controllo e gestione della qualità microbiologica degli alimenti.
Ecofisiologia dei microrganismi probiotici.
Interazioni tra microrganismi nelle fermentazioni alimentari.
Marker microbiologici e shelf life degli alimenti.
Selezione di lieviti e batteri per impiego nei processi di produzione degli alimenti fermentati.
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