Economia e gestione delle imprese La gestione finanziaria:scelta dei progetti di investimento, rischio finanziario e strumenti di programmazione e controllo dott. Matteo Rossi Benevento, 2 maggio 2007 Il tempo di recupero • • • Il payback period (tempo di recupero) di un progetto è il numero di anni necessario affinché il valore cumulato dei flussi di cassa in entrata sia pari a quello dei flussi di cassa in uscita, Il metodo del payback period si applica accettando solo quei progetti il cui periodo di recupero rientra entro un limite prestabilito di anni, Questo metodo è decisamente poco accurato in quanto ignora tutto ciò che accade successivamente al pay back period. 2 Un esempio di tempo di recupero Esempio Esaminiamo tre progetti e constatiamo l’errore nel quale potremmo incorrere, adottando il criterio di investire solo in quei progetti il cui payback period non sia superiore a 2 anni. Progetto A B C C0 C1 C2 C3 - 2000 500 500 5000 - 2000 500 1800 0 - 2000 1800 500 0 Payback Period 3 2 2 1 Il valore attuale netto E’ la creazione netta di valore di un progetto. Si ottiene sottraendo al valore attuale dei flussi di cassa futuri il valore dell’investimento. Valore attuale Fattore di attualizzazione Il valore ad oggi di un flusso di cassa futuro Valore attuale di 1 € in futuro Tasso di sconto Tasso impiegato per attualizzare i flussi di cassa futuri 4 Valore attuale netto… come si calcola Valore attuale = VA VA = fattore di sconto × C1 FS = 1 (1+ r ) t Valore attuale netto… come si calcola VAN = VA - investimento iniziale VAN = C 0 + C1 1+ r 2 Esempio…valutiamo un progetto Step 1: Previsione dei flussi di cassa Costo di costruzione di una struttura alberghiera=C0=3500 Prezzo di vendita nell’anno 1 = C1 = 4000 Step 2: Stima del costo del capitale Per finanziare il nostro progetto il mercato chiede un rendimento del 7% Pertanto…costo del capitale = r = 7% Valutiamo il progetto di costruzione della struttura Step 3: Attualizzazione dei cash flows futuri VA = (1C+r1 ) = (1+4000 0, 07) = 3740 Step 4: Il progetto è accolto se il NPV (VAN) è positivo VAN = - 3500+ 3740= 240 Il tasso interno di rendimento E’ il tasso di sconto che dà un VAN=0. Per calcolare il TIR occorre andare per tentativi. Ad esempio calcoliamo il TIR di una impresa che può acquistare un nuovo impianto per €4,000. L’investimento produrrà flussi di cassa per €2,000 e €4,000 nei prossimi due anni. 9 3 Tasso interno di rendimento VAN = −4,000 + 2,000 4,000 + =0 1 (1 + TIR) (1 + TIR) 2 Tasso interno di rendimento Esempio L’impresa può acquistare un nuovo impianto per €4,000. L’investimento produrrà flussi di cassa per €2,000 e €4,000 nei prossimi due anni. Qual è il TIR? VAN = −4,000 + 2,000 4,000 + =0 1 (1 + TIR) (1 + TIR) 2 TIR = 28.08% Variabili incidenti sul fabbisogno finanziario OPERAZIONI DI INVESTIMENTO E DI ALIENAZIONE LIVELLO DELLE SCORTE CONDIZIONI DI PAGAMENTO APPLICATE AI CLIENTI CONDIZIONI DI PAGAMENTO APPLICATE AI FORNITORI LIVELLO DI LIQUIDITA’ 12 4 Caratteristiche della struttura finanziaria 1. OMOGENEITA’ TRA FONTI E IMPIEGHI: impiego di capitali omogenei rispetto al tipo di fabbisogno da coprire 2. FLESSIBILITA’ DELLA STRUTTURA: possibilità di modifica della struttura in rapporto all’evoluzione del fabbisogno 3. ELASTICITA’ DELLA STRUTTURA: opportunità di dilatare l’area di manovra delle scelte finanziarie 4. ECONOMICITA’ NEL BILANCIAMENTO FONTI/IMPIEGHI: l’ottimizzazione delle scelte finanziarie riposa sulla massimizzazione dei differenziali tra rendimenti dell’investimento e costosità del capitale. 13 Minimizzazione degli oneri e del rischio La gestione finanziaria dovrebbe essere orientata alla minimizzazione degli oneri finanzari e alla minimizzazione del rischio finanziario. La minimizzazione deglio oneri finanziari potrebbe essere subordinata ad elementi di giudizio estranei alla gestione di impresa. 14 Il rischio finanziario … … è rappresentato dall’incapacità di alimentare, sotto il profilo finanziario, i processi di gestione caratteristica. Può assumere un carattere strutturale o congiunturale. Il primo può essere definito come rischio di insolvenza, il secondo come rischio di illiquidità. 15 5 Articolazione del rischio finanziario Strutturale Rischio finanziario Congiunturale Rischio di insolvenza Rischio di illiquidità Fonti di fin. < impieghi di capitale Saldo cassa e banche <uscite monetarie 16 Classificazione del fabbisogno finanziario Nella scelta delle fonti di finanziamento riveste particolare importanza l’analisi del fabbisogno finanziario e la conoscenza dell’offerta dei capitali. FABBISOGNO STRUTTURALE FABBISOGNO CORRENTE FABBISOGNO STRAORDINARIO FABBISOGNO OCCASIONALE Di lungo termine permanente Di breve termine permanente Di lungo termine non permanente Di breve termine episodico 17 Qual è livello di indebitamento ottimale? La scelta oltre che da fattori qualitativi (rischiosità e rigidità) deve tener conto del presumibile effetto del fattore leva finanziaria. Il concetto di leva finanziaria viene usato per indicare la capacità dell’indebitamento di ampliare la redditività aziendale. Se il costo dell’indebitamento risulterà inferiore alla redditività del capitale investito si parla di effetto leva positivo. 18 6 Classificazione delle fonti di finanziamento Scadenza Fonte Tipo di fabbisogno coperto Strutturale Capitale proprio Lunghissima Autofinanziamento Lunghissima Strutturale Finanziamento soci Medio-breve Occasionale Obbligazioni Lunga Mutuo bancario Lunga Leasing Straordinario Straordinario Media Straordinario e occasionale Credito bancario a breve Breve Corrente ed occasionale Factoring Breve Corrente Forfaiting Breve Corrente Prestiti dipendenti Medio-breve Corrente 19 Il leasing • • • • E’ un contratto di locazione con diritto di riscatto che permette all’impresa di poter ottenere il bene di cui necessita senza sopportare inizialmente l’intero costo del bene. I vantaggi di questa operazione sono: utilizzo immediato del bene, pagamento di canoni periodici, possibilità di procedere al riscatto , deducibilità degli oneri finanziari. 20 Le varie tipologie di leasing • Leasing finanziario: è attuato da società finanziarie che acquistano il bene oggetto di leasing, • Leasing operativo: è realizzato dalle società produttrici del bene e rappresenta un finanziamento di tipo mercantile, • Sale and lease-back: consiste nel vendere ad una società di leasing un bene posseduto, richiedendolo contestualmente in leasing alla società acquirente. 21 7 Il factoring E’ una particolare forma di finanziamento che consente di rendere liquidi i crediti verso la clientela non suffragati da titoli di credito scontabili commercialmente. Ha luogo su fatture o titoli di credito imperfetti (tratte non accettate). Il factoring può assumere la forma pro-soluto o pro-solvendo (il rischio di insolvenza è condiviso tra il debitore e il cedente del credito stesso). 22 Gli strumenti per programmazione e controllo L’assoluta importanza di salvaguardare le condizioni di liquidità e solvibilità, esige un controllo costante ed assiduo e la necessità di realizzare una pianificazione finanziaria. • • • I documenti fondamentali, ai fini del controllo, sono: il prospetto delle fonti e degli impieghi, il quadro generale dei movimenti monetari, il piano di cassa. 23 Il prospetto delle fonti e degli impieghi • • • • • Costruito per periodi biennali o triennali. Riporta l’andamento dei flussi finanziari con l’indicazione specifica degli impieghi (o usi) e delle fonti di capitale. Le fonti sono distinte in tre gruppi: della gestine, correnti e non correnti. Gli impieghi sono distinti in due gruppi: correnti e non correnti. Consente di determinare tre saldi: quello finanziario, quello corrente e quello complessivo. 24 8 PROSPETTO FINANZIARIO DELLE FONTI E DEGLI IMPIEGHI Fonti e usi 2003 2004 2005 2006 Utile netto Ammortamenti netti Accantonamenti netti Fonti della gestione Investimenti tecnici Investimenti finanziari Rimborso finanziamento soci Rimborso debiti a m/l termine Dividendi - Usi non correnti Aumento capitale Alienazioni patrimoniali Nuovi debiti a m/l termine Contributi in c/capitale + Fonti non correnti SALDO FINANZIARIO 25 PROSPETTO FINANZIARIO DELLE FONTI E DEGLI IMPIEGHI Fonti e usi Fonti della gestione - Usi non correnti + Fonti non correnti SALDO FINANZIARIO 2003 2004 2005 2006 Incremento consistenza di magazzino Aumento crediti a breve Aumento liquidità - Usi correnti Aumento debiti fornitori Aumento debiti finanziari a breve Aumento altri debiti a breve + Fonti correnti SALDO COMPLESSIVO 26 9