VINCENZO SCARAMUZZA Vincenzo Scaramuzza, pianista italiano

VINCENZO SCARAMUZZA
Vincenzo Scaramuzza, pianista italiano
naturalizzato argentino, nasce a Crotone il 19
giugno 1885. Spinto allo studio del pianoforte
dal
padre
Francesco,
cominciò
a
dare
pubblicamente concerti a partire dall'età di
sette
anni
e
si
iscrisse
al
prestigioso
Conservatorio di San Pietro a Macella di
Napoli studiando con Florestano Rossomandi.
Emigrò in Argentina nel 1907 e proseguì gli
studi presso l'Accademia Santa Cecilia di
Buenos Aires.
Si sposò con una studentessa, Sara Bagnati e con lei costituì l'Accademia di
musica Scaramuzza" nel 1912. Riprese, quindi, la sua carriera di pianista
concertista, dando concerti non soltanto in Argentina, ma anche in Europa.
Scaramuzza si dedicò all'insegnamento dal 1923 in poi e fra i suoi numerosi allievi
vanno annoverati alcuni tra i più grandi pianisti classici argentini, quali Martha
Argerich, Bruno Gelber, Daniel Levy, Mauricio Kagel, Fausto Zadra, Emilio
Rabaglino (pianista e direttore che attualmente vive a Roma) ed Enrique
Barenboim, padre del direttore Daniel Barenboim e Edith Murano.
Vincenzo Scaramuzza fu anche insegnante del rinomato pianista di tango
Horacio Salgán. Tra le sue poche composizioni vanno ricordate Bosco Incantato e
Amleto, entrambe opere di musica da camera. Scaramuzza non lasciò traccia del
suo metodo di insegnamento in specifiche opere didattiche, ma una sua
studentessa, Maria Rosa Oubiña de Castro, riuscì a farne una ricostruzione sulla
base di note e appunti da lui scritti nel corso della sua vita: ne trasse un libro,
"Enseñanzas de un gran maestro", pubblicato nel 1927. E' stato didatta
apprezzato in tutto il mondo per avere elaborato un nuovo metodo di tecnica
pianistica basato sulla muscolatura, sui tendini e centrato sull'anatomia del
pianista.
Paragr.
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Apprezzato anche come compositore ed esteta, è sicuramente uno dei
personaggi calabresi che ha reso onore alla sua terra, contribuendo a tenere alto il
prestigio dei crotonesi. Muore a Buenos Aires il 24 marzo del 1968.
Paragr.
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