CHIAVE CLASSICA 2016 Quarta stagione di concerti al Teatro Accademico di Castelfranco a cura del Conservatorio Agostino Steffani Venerdì 1 aprile 2016 ore 20.45 Teatro Accademico (Castelfranco Veneto) L'arte elitaria del Trio in scena a Chiave Classica Andrea Vio, violino Luigi Piovano, violoncello, Pietro de Maria, pianoforte Ogni appuntamento sarà preceduto alle ore 20.15 da una presentazione del concerto nel foyer del Teatro. Tre grandi cameristi per un concerto dedicato a due tra i capolavori per trio in epoca romantica. Andrea Vio, storico primo violino del quartetto di Venezia, Luigi Piovano e il pianista Pietro de Maria, arrivano a Chiave Classica con due capolavori del genere: il Trio degli Spettri di L. van Beethoven e il Trio op. 8 in si maggiore di J.Brahms. Il concerto sarà preceduto da una due giorni di masterclass in cui gli artisti ospiti, Piovano e De Maria (invitati da Vio che è docente di violino a Castelfranco), incontreranno gli studenti dello Steffani.Il Trio in re maggiore op. 70 n°1 “Geister-Trio”, meglio conosciuto con il nome “degli spettri” o “degli spiriti”, è stato composto da Ludwig van Beethoven nel 1808 e pubblicato a Lipsia l’anno seguente. Il 1808 fu un anno di straordinaria fertilità, nel quale Beethoven ultimò la Quinta e la Sesta Sinfonia e compose la grande Sonata per violoncello e pianoforte in La maggiore op. 69, con la quale alcuni hanno ravvisato delle affinità in particolare nel modo di trattare il violoncello.Il periodo che vede la nascita del Trio in si maggiore op. 8 fu uno dei più intensi della vita di Johannes Brahms, segnata da incontri ed eventi centrali per la sua produzione. Il giovane Brahms cominciò la partitura nell’estate del 1853, dopo aver fatto la conoscenza del grande violinista Joseph Joachim con il quale inizierà una lunga e proficua collaborazione, e la ultimò nel gennaio successivo, tre mesi dopo essere stato indicato da Robert Schumann come musicista del futuro nel suo celebre articolo Neue Bahnen (“Vie nuove”) pubblicato sulla Neue Zeitschrift für Musik; nel marzo 1854 presentò la composizione all’amica Clara Wieck Schumann che fu la prima interprete a Breslavia. Il Trio op. 8 è la prima vera composizione cameristica di Brahms e pone le basi del successivo sviluppo creativo dell’autore. L’interesse nutrito nel tempo da Brahms verso quest’opera si concretizzò in una complessa revisione, realizzata nel culmine del suo percorso creativo, 35 anni dopo, che comportò una drastica riduzione di molte sezioni e un riassetto degli equilibri formali. "Con “Chiave Classica”- sottolinea il direttore Paolo Troncon- il Conservatorio sperimenta una modalità forse unica sul territorio nazionale. Il Conservatorio crea un marchio che identifica fortemente, attraverso una direzione artistica chiara, le proposte della stagione. La gestione in proprio, infatti, include anche l'aspetto della contrattualistica e della comunicazione. Chiave Classica è oggi un'interessante realtà di produzione a Nordest: un marchio di qualità che identifica quella particolare produzione musicale che si svolge nel Teatro Accademico, il Conservatorio mira a rendere il Teatro non un semplice contenitore di eventi, ma il luogo di un univoco progetto culturale". L'apertura di stagione è affidata al duo composto da Domenico Nordio e Nazareno Carusi che propone un concerto per violino e pianoforte con musiche di Johannes Brahms e Richard Strauss giovedì 21 gennaio 2016. A Chiave Classica torna in cartellone la lirica. Il 26 e il 27 febbraio sarà in scena al Teatro Accademico L’Elisir d’amore di G. Donizetti. Nei ruoli principali gli studenti dello Steffani. Coro diretto da Roberta Paraninfo e e orchestra diretta da Roberto Zarpellon. Regia di Renata Baldisseri. La grande musica da camera, la tradizione viennese vedrà venerdì 12 febbraio in scena il quartetto formato da Michele Lot, Gianpiero Zanocco, Anna Serova e Filippo Faes con musiche di J. Brahms. Insolito itinerario giovedì 3 marzo quello che mette insieme saxofono, quintetto d’archi e pianoforte. Musiche di Piazzolla e autori contemporanei per Luis Lanzarini e Damiano Lazzaron con Eleonora De Poli e Stefano Pagliari (violini), Mario Paladin ( viola) Walter Vestidello (violoncello) Andrea Dominijanni (contrabbasso). Il grande ritorno dei Sonatori de la Gioiosa Marca è firmato Chiave Classica. Il celebre complesso barocco, che ha portato il barocco veneto in tutto il mondo, torna nelle sale di casa con un concerto l’11 marzo. Tra gli autori Tarquinio Merula, Andrea Falconiero, Vivaldi e Corelli. Un recital pianistico dedicato alla musica russa è proposto da Massimiliano Ferrati venerdì 18 marzo: in programma musiche di Prokofiev e Musorgskij. Chiave classica 2015 chiude con due concerti sinfonici. Venerdì 22 aprile è di scena l’orchestra sinfonica del conservatorio Agostino Steffani diretta da Roberto Zarpellon, mentre il 6 maggio la stagione propone musiche di Mozart e Haydn con l’orchestra d’archi Agostino Steffani diretta da Alberto Vianello e i solisti Alessandra Penitenti (arpa), Giovanni Mugnuolo (flauto) Michele Lot (violino) e Mario Paladin (viola) Ogni appuntamento sarà preceduto alle ore 20.15 da una presentazione nel foyer Teatro curata da giornalisti, studiosi, critici musicali. info www.conscfv.it www.chiaveclassica.it fb/chiaveclassica info per la stampa STUDIO OTIUMPRESS 335.7173597