Notiziario fitosanitario per l`area del Campidano di Cagliari

Notiziario fitosanitario per l’area del
Campidano di Cagliari
N. 23/2013 - Valido per il periodo:
dal 1 al 10 novembre 2013
Consigli colturali arboree
Vite
Olivo
Fase fenologica: post vendemmia
Fase fenologica: maturazione
Concimazione
Subito dopo la vendemmia è consigliata una concimazione in quanto le radici della
pianta sono ancora in attività e possono assorbire elementi nutritivi dal terreno che
andranno ad arricchire le riserve nelle parti legnose permanenti della pianta. Queste
verranno utilizzate nella primavera successiva al momento della ripresa vegetativa.
In termini pratici le dosi consigliate sono le seguenti: azoto 15 – 30 Kg/ha; fosforo
da 25 a 30 Kg/ha; potassio da 60 a 100 Kg/ha. Questi valori sono intesi come unità
fertilizzanti, la quantità di concime va calcolata in base al loro contenuto percentuale
di elemento fertilizzante.
È consigliato sotterrare i concimi con le lavorazioni, in situazioni di terreno umido o
poco prime delle piogge, per questo fare affidamento alle previsioni del tempo,
oppure ancora meglio, dove possibile, si possono distribuire in fertirrigazione.
Potatura
Le consuete operazioni di prepotatura consistenti nell'asportazione del capo a frutto
sono sconsigliate perchè i tagli si fanno preferibilmente solo quando la pianta è
entrata in pieno riposo vegetativo, per aspetti legati al recupero delle sostanze di
riserva e cicatrizzazione dei tagli.
Laore Sardegna. Sportello Unico Territoriale del Campidano di Cagliari
via Risorgimento 48, San Sperate tel. 070 9600074, 070/238636
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Mosca dell'olivo (Bactrocera olee)
Per coloro che intendono eseguire la raccolta nell'arco dei prossimi trenta giorni si
consiglia di sospendere i trattamenti.
Solo coloro che possiedono varietà tardive e che intendono procedere alla raccolta
fra un mese e più si consiglia un nuovo trattamento larvicida a tutta chioma con
insetticidi a base di dimetoato (Rogor, Aragol e simili) o fosmet (Spada, Suprafos,
Imidan e simili), o imidacloprid (Confidor O-TEQ) con l'aggiunta di un prodotto a
base di rame per il controllo delle patologie fogliari e di un prodotto bagnante per
migliorane l'efficacia. Il Confidor O-TEQ non è ammesso per le olive da mensa, sulle
olive da olio si può usare una volta all'anno.
Occhio di pavone (Spilocea oleagina)
Negli oliveti che hanno subito degli attacchi importanti di occhio di pavone o
piombatura, è consigliato, dopo la raccolta, un trattamento con prodotti a base di
rame, per favorire il distacco delle foglie infette e risanare la pianta.
Raccolta
Per ottenere un olio di qualità è buona norma rispettare alcune importanti
indicazioni. Primo, non raccogliere le olive cadute spontaneamente a terra. Secondo,
evitare di procurare delle lesioni ai frutti durante le operazioni di raccolta e porre le
olive su delle cassette rigide e mai sui sacchi. Terzo, eseguire la frangitura entro il
giorno successivo alla raccolta. Quarto, l'olio deve essere conservato in recipienti
adatti al di fuori del contatto con l'aria e la luce alla temperatura costante di 12 –
16°C.
Consigli colturali erbacee
Carciofo
Fase fenologica: sviluppo vegetativo – raccolta
Nottue: (Heliotis armigera)“Bremi bidri” - (Agrotis spp.)“ Bremi burdellu ”
Alla fine della terza decade di ottobre 2013 nei carciofeti dell'agro di Decimoputzu,
Nuraminis e Villasor, sono state osservate larve di Heliotis e in misura minore di
Agrotis su 5% – 15% delle piante. A causa del perdurare del clima caldo l'attività di
ovideposizione della Heliotis a. si mantiene su livelli elevati.
Le trappole attivate con feromoni specifici hanno rivelato catture generalizzate di
adulti di Heliotis a. e Gortyna xanthenes e mediamente diffuse di Agrotis spp.
In qualche carciofeto sono state rilevate larve delle nottue Spodoptera litoralis e
Spodoptera exigua.
Contro questi parassiti si consiglia trattare tempestivamente alla schiusura delle
uova e/o comunque nelle prime fasi larvali con prodotti registrati su carciofo a base
dei seguenti principi attivi: Bacillus thuringiensis, Spinosad, Emamectina benzoato,
Indoxacarb, Piretroidi (Deltametrina, Lambda cialotrina, Cipermetrina), Olio
minerale, Clorpirifos da scegliere in base alle nottue rilevate nei carciofeti, tenendo
conto che i prodotti a base di indoxacarb non sono consentiti contro Agrotis spp. e
Heliotis a., i prodotti a base di spinosad e a base di clorpirifos non sono consentiti
contro Heliotis, i prodotti a base di emamectina non sono consentiti contro Agrotis.
Per evitare fenomeni di resistenza agli insetticidi da parte dei parassiti e per una
migliore efficacia della strategia di difesa è consigliabile mantenere protetta la
coltura alternando prodotti appartenenti a famiglie chimiche differenti e con diverso
meccanismo d'azione.
Nella difesa integrata contro (Heliotis + Spodoptera spp.) sono consentiti al
massimo tre trattamenti per ciclo colturale escluso l'impiego del Bacillus t.
I prodotti a base di clorpirifos possono essere utilizzati solo una volta per ciclo
colturale e dal 2013 sono ammessi anche per la difesa integrata contro la
Spodoptera litoralis trattando entro il 15 ottobre e contro Agrotis spp si possono
utilizzare esclusivamente formulati esca.
Per stabilire l'inizio dell'infestazione da parte di parassiti lepidotteri utilizzare
trappole attivate con feromoni specifici per la cattura dei maschi adulti.
Afidi (Aphys fabae, Brachycaudus cardui, Dysaphis cynarae, Myzus persicae, Capitophorus elaeagni).
Se nella pagina inferiore delle foglie basali sono presenti colonie di afidi si consiglia
trattare con prodotti a base di Pirimicarb, Imidacloprid (solo su Brachycaudus cardui e
Myzus persice), Olio Minerale, Deltametrina, Lambda cialotrina, Piretro naturale.
(prediligere prodotti specifici a base di: Imidacloprid, Pirimicarb).
Nella difesa integrata contro gli afidi è consentito un solo trattamento per ciclo
colturale.
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Mosca minatrice (Liriomyza spp, Agromyza andalusiaca, Agromyza aphelbechi)
In caso di forte attacco da parte di questi ditteri trattare con prodotti a base di alfacipermetrina (solo contro Agromyza andalusiaca), deltametrina, olio minerale.
Altica (Sferoderma spp.)
In caso di forte presenza di adulti di questo insetto coleottero trattare con prodotti a
base di Deltametrina o Piretro naturale.
Oidio (Leveillula taurica f.sp. cynarae – Ovulariopsis cynarae)
Trattare contro l'oidio, dove presente nelle foglie basali a contatto con il terreno,
con prodotti a base di: Triazoli (Ciproconazolo, Miclobutanil, Penconazolo,
Propiconazolo, Tebuconazolo,Tetraconazolo), alternati a prodotti a base di:
Azoxistrobin, (Pyraclostrobin + Dimetomorf), Quinoxifen e Zolfo. Per migliorare
l'efficacia si possono utilizzare i triazoli o il quinoxifen abbinati con lo zolfo. Non
miscelare lo zolfo con olio minerale.
Nella difesa integrata contro l'oidio sono consentiti al massimo quattro trattamenti
per ciclo colturale escluso l'impiego dello zolfo.
Peronospora (Bremia lactucae)
In seguito a periodi piovosi e/o con prolungata bagnatura della vegetazione con
temperature comprese tra 10 e 20 ° C, trattare preventivamente con prodotti a
base di: Rame, Fosetil Alluminio, (Pyraclostrobin + Dimetomorf), Cimoxanil,
Metalaxil M, Metalaxil, Azoxistrobin. Nella difesa integrata contro la bremia sono
consentiti al massimo due trattamenti per ciclo colturale escluso l'impiego del rame.
I prodotti a base di (Pyraclostrobin + Dimetomorf) non sono ammessi nella difesa
integrata salvo deroga da richiedere all'Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro
Pastorale – Servizio Produzioni ( Via Pessagno - 09126 Cagliari).
Limacee
Contro le limacee si possono utilizzare esche a base di Fosfato Ferrico oppure
Metaldeide opportunamente distribuite seguendo le indicazioni riportate nelle
etichette dei formulati commerciali.
Nei carciofeti condotti in biologico contro lepidotteri trattare esclusivamente con
prodotti a base di Bacillus thuringiensis, Piretro naturale, Olio minerale, Spinosad
(solo Agrotis e Spodoptera); con Olio minerale e Piretro naturale contro Afidi e
Minatrice, con Zolfo contro oidio e con prodotti rameici contro la peronospora.
Non miscelare lo zolfo con olio minerale.
Utilizzare prodotti il cui intervallo di sicurezza è compatibile con il periodo di raccolta
Consigli colturali erbacee
Lattuga
Finocchio
Fase fenologica: varie.
Fase fenologica: Varie – raccolta
Nottue (Agrotis spp.)
Fisiopatie
Sulle lattughe si stanno verificando preoccupanti fenomeni di necrosi marginale (tip
burn) da attribuirsi all'andamento climatico instabile con temperature e umidità che
subiscono repentini variazioni anche nell'arco della stessa giornata. La fisiopatia può
essere parzialmente contrastata somministrando prodotti a base di calcio e
magnesio sia radicale che fogliare.
Batteriosi (Pseudomonas chicorii)
Nel territorio di Sestu si stanno diffondendo attacchi batterici soprattutto a carico
dell'icebergh. La sintomatologia si manifesta in due varianti:
- maculature circolari brune (spot) sulla pagina delle foglie esterne e mediane
- maculature allungate (spot vernish) localizzate prevalentemente lungo la
nervatura centrale delle foglie.
L'unico prodotto per contrastare la malattia è il rame, preferibilmente sotto forma di
idrossido. Si consiglia la dose minima di etichetta e una distribuzione molto
uniforme del trattamento onde evitare fenomeni di fitotossicità.
Si raccomandano inoltre sesti d'impianto non troppo fitti e l'utilizzo di impianti di
irrigazione a goccia.
Nottue (Heliothis armigera, Spodoptera littoralis, Autographa gamma)
Le larve creano dei grossi problemi soprattutto per il deprezzamento commerciale
del prodotto.
Dai sopralluoghi effettuatati in campo, in questi ultimi 15 giorni si evidenzia un
danno alle coltivazioni di lattuga causato dalla presenza di nottue, soprattutto di
Spodoptera littoralis. I controlli hanno evidenziato la presenza di abbondanti
ovideposizioni, nonché di larve ai primi stadi di sviluppo.
Si consiglia di intervenire con trattamenti insetticidi a partire dai primi stadi di
sviluppo delle piantine con principi attivi piretroidi (deltametrina o ciflutrin) e
successivamente, quando il cespo inizia a formarsi, con spinosad o indoxaxarb o
metaflumizone o etofenprox. È pratica corretta e consigliata alternare l'utilizzo dei
vari principi attivi per evitare l'insorgere di fenomeni di resistenza del parassita.
Laore Sardegna. Sportello Unico Territoriale del Campidano di Cagliari
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Continuano le catture di adulti di Agrotis spp. nelle stazioni di rilevamento in agro di
Decimoputzu. In caso di presenza di larve trattare con prodotti a base di Bacillus
thuringiensis, Spinosad, Piretro naturale, Metiocarb esca.
Malattie fungine e batteriche.
A causa della prolungata bagnatura dell'apparato fogliare dovuto all'elevato tasso di
umidità dell'aria tipico di questo periodo e grazie alle temperature favorevoli sono
iniziate le infezioni dovute al fungo “Ramularia foeniculi”, detto anche
“Cercosporidium punctum”, che in stadio avanzato producono una forte diminuzione
della funzionalità fotosintetica delle piante di finocchio con conseguente danno alla
produzione.
Se questa patologia si verifica in prossimità della raccolta i danni sulla produzione
risultano essere trascurabili, quindi non è necessario effettuare alcun intervento di
controllo. Al contrario, in coltivazioni di finocchio in fase di sviluppo vegetativo, al
verificarsi delle condizioni climatiche suddette é necessario intervenire
preventivamente con prodotti a base di Difenoconazolo.
Anche i prodotti a base di rame agiscono contro la ramularia e sono nel contempo
utili per la prevenzione dei marciumi batterici da Erwinia carotovora subsp.
carotovora e Pseudomonas marginalis, anch'esse favorite dalla elevata umidità
ambientale.
Altra patologia che si avvantaggia delle suddette condizioni ambientali è il marciume
dovuto alla Sclerotinia spp. per il cui controllo si consiglia intervenire in prevenzione
con prodotti chimici a base di Fludioxinil+Cyprodinil oppure con prodotti
microbiologici a base dei funghi antagonisti: (Trichoderma asperellum +
Trichoderma gamsii) da distribuire a partire dalle prime fasi di sviluppo della coltura.
Sempre in via preventiva, si può trattare il terreno con prodotti a base del fungo
Coniothyrium minitans il quale attacca gli sclerozi della sclerotinia riducendone la
carica infettiva. Questi prodotti si possono distribuire anche sui residui di
vegetazione in autunno a fine ciclo colturale prima della lavorazione del terreno.
È altresì di fondamentale importanza adottare misure agronomiche volte a ridurre al
minimo la probabilità di insorgenza delle suddette patologie, quali: adottare ampie
rotazioni colturali, utilizzare seme sano, evitare eccessi idrici e azotati.
Limacee
Contro le limacee si possono utilizzare esche a base di Fosfato Ferrico oppure
Metaldeide opportunamente distribuite seguendo le indicazioni riportate nelle
etichette dei formulati commerciali.
I prodotti a base di metiocarb non possono essere utilizzati nella difesa integrata
salvo deroga da richiedere all'Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro Pastorale Servizio Produzioni ( Via Pessagno - 09126 Cagliari).