TELESCOPI SOLARI
MAXSCOPE
I telescopi della serie Maxscope sono dei rifrattori con obiettivi studiati per ottenere la
prestazione nella riga dell’Idrogeno alfa. Naturalmente, i filtri usati sono i Solarmax
CHE COSA E’ migliore
prodotti dalla stessa Coronado già configurati e pronti all’uso.
I telescopi Maxscope sono disponibili in 4 aperture: 40mm, 60mm, 70mm e 90mm.
E’ disponibile anche una versione da 70mm centrata sulla riga del Calcio CaK.
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TELESCOPI SOLARI MAXSCOPE 40 E 60
I telescopi della serie MaxScope sono
progettati in modo speciale e dedicato
esclusivamente all'osservazione solare nella
banda H-Alfa. Le sue ottiche sono state
ottimizzate per esaltare le prestazioni dei filtri
H-Alfa SolarMax 40 e SolarMax 60.
Il MaxScope 40 è stato testato dalla rivista
Sky & Telescope nel numero di agosto 2002
ed ha ricevuto dalla rivista il premio "Hot
Product for 2002".
DATI TECNICI MAXSCOPE 40 E 60
Apertura
40mm o 60mm
Lunghezza d’onda
6562.8 Å (H alfa)
Larghezza di banda
< 0.7 Å
Stabilità termica
0.005 Å/°C
Lunghezza focale
400mm
L'uso di uno speciale obiettivo a doppietto,
corretto per la banda H-Alfa e progettato da
Dick
Buchroeder
(comprendente
un
accorgimento ottimizzato anti-riflessi fantasma) e rivestito su
tutte le sue superfici di strati multipli di trattamenti ottici
antiriflettenti ad altissima tecnologia, offre prestazioni
straordinarie, un contrasto altissimo e immagini limitate solo
dalla diffrazione. Entrambe le versioni del MaxScope possono
essere dotate di un secondo filtro SolarMax e del relativo
dispositivo T-Max avvitati al loro obiettivo. Il filtro addizionale
aumenta la risoluzione delle immagini tagliando la banda
passante a <0.5Å.
Contattate Unitron Italia per avere maggiori informazioni.
DOTAZIONE DI SERIE
MAXSCOPE 40
MAXSCOPE 60
SolarMax 40
SolarMax 60
T-Max 40
T-Max 60
BF 5
BF 5
Oculare CEMAX 25mm
Oculare CEMAX 25mm
Anelli di montaggio
Clamshell
Anelli di montaggio
Clamshell
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TELESCOPIO SOLARE MAXSCOPE 70 H-ALFA
Il telescopio MaxScope 70 è un telescopio solare HAlpha già configurato e pronto all’uso.
Rappresenta l’evoluzione del famoso Helios 1 - il
primo telescopio solare H-Alpha immesso sul
mercato amatoriale, frutto della genialità e
dell’esperienza del suo inventore, l’inglese David
Lunt - e differisce dal suo predecessore solo per il
design dell’obiettivo, studiato appositamente per
l’uso nella banda dell’H-Alpha. E’ dedicato agli
appassionati dell’osservazione solare, ma anche a
coloro che si vogliono avvicinare per la prima volta
a questa affascinante pratica e non hanno
sufficiente
esperienza
per
configurare
correttamente il proprio sistema per l’osservazione
in questa importante banda dello spettro. E’
particolarmente indicato per l’attività didattica e
divulgativa, perchè intrinsecamete sicuro. Non vi è
infatti rischio di effettuare montaggi errati e l’occhio non può essere mai esposto a radiazioni pericolose.
Il Maxscope 70 è un rifrattore acromatico di 70 mm di apertura ed f/5.7 di rapporto focale (lunghezza focale 400
mm) che può essere comodamente montato sul proprio strumento al posto del telescopio di guida, così come su un
comune treppiede fotografico.
Il gruppo anteriore (front cell) è costituito da 4 elementi:
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Una lamina frontale che agisce da filtro di reiezione
(ERF). Questo filtro taglia le lunghezze d'onda
dell'infrarosso e del blu fino all'ultravioletto, evitando che
il calore penetri all'interno dello strumento. Qui di
seguito si riporta il diagramma di trasmissione.
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Un elemento interno a banda stretta (etalon). Esso
opera un secondo taglio, generando una serie di picchi di
trasmissione con larghezza di banda ridottissima intorno
alla lunghezza d'onda dell'H-alfa.
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Le lenti ausiliarie - una negativa che collima il fascio e
una positiva che gli restituisce la vergenza iniziale consentono alla radiazione di incidere perpendicolarmente rispetto alla superficie dell’etalon e del filtro di
bloccaggio. Questo ingegnoso accorgimento evita i problemi tradizionalmente legati agli angoli di incidenza
del fascio stesso.
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Il filtro di bloccaggio (BF) esegue un ultimo taglio, eliminando i picchi di trasmissione generati dall'etalon e
lasciandone passare solo uno, quello centrato sulla riga dell’H-alfa.
I grafici delle curve ottenute da ciascuno di questi componenti sono visibili nella scheda dei filtri Coronado SolarMax.
A questo punto la banda passante si è ridotta a soli 0.7Å e il fascio raggiunge l’oculare permettendo l’osservazione
delle protuberanze e delle caratteristiche del disco solare.
Ideale per la fotografia e l’imaging con camere CCD e le fotocamere digitali ad alta risoluzione, fornisce stupende
immagini visuali ad alto contrasto.
La superba costruzione meccanica, che prevede un focheggiatore di tipo elicoidale e un portaoculare da 2” e da
1.25”, insieme all’originale sistema di sintonia fine del filtro di bloccaggio mediante ghiera a scatti, fanno del
Maxscope uno strumento straordinariamente affidabile e semplice da usare.
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TELESCOPIO SOLARE MAXSCOPE 70 CA-K
Come complemento alla linea di filtri H-Alfa,
Coronado offre per la prima volta il Sole in una
nuova luce! Questo modello di telescopio si
basa sul disegno del telescopio Maxscope 70 e
le sue caratteristiche meccaniche rimangono
per la maggior parte le stesse. Tuttavia per
questa versione è stato sviluppato un sistema
di filtraggio unico nel suo genere che consenta
la produzione standard di un telescopio
Coronado per lo studio della riga del Calcio K.
Questo strumento restituisce la riga di
trasmissione del CaK - centrata a 393.4
nanometri. I filtri interferenziali termicamente
stabili
permettono
di
vedere
la
rete
cromosferica
delle
emissioni
del calcio
ionizzato che vengono create quando le celle della supergranulazione scorrono attraverso i campi magnetici dove
esse si concentrano e si rinforzano. Questa riga di emissione non sarà visibile ad occhio da tutti gli osservatori e
l'uso primario del telescopio Maxscope 70 CaK è l'imaging CCD. Quello che catturerete con questo nuovo strumento
saranno le plaghe, le regioni attive e le tempeste magnetiche in uno strato di gas di calcio ionizzato che appare di
una tinta blu-violetta. Questo strato di gas è di un livello più freddo e più basso della Cromosfera che si osserva con
i nostri filtri H-Alfa e fornisce nuove informazioni sull'attività e sulla "meteorologia" del Sole. Continuando con la
filosofia della massima sicurezza (v. scheda a parte), il Maxscope 70 CaK offre il bloccaggio totale dell'IR fino al
lontano UV a 10-5 o meglio. La stabilità termica, migliore di 0.005 Å/grado Celsius, significa che non avrete bisogno
di termostatare i filtri ottici interferenziali per mantenerli sintonizzati sulla banda. E come per tutti i prodotti
Coronado, la massima sicurezza e le prestazioni superiori sono assolutamente garantite.
Il telescopio Maxscope 70 CaK ha esattamente le stesse dimensioni e le caratteristiche meccaniche della versione
Maxscope 70 per la banda H-Alfa. I visori binoculari non funzionano con questo telescopio: il Maxscope 70 CaK è
stato progettato soprattutto per l'imaging. Le camere CCD, le reflex digitali e la maggior parte dei formati digitali
saranno compatibili con il Maxscope 70 CaK. Alcune di queste camere richiederanno adattatori che Coronado non
fornisce ma che sono gli stessi che si usano per le riprese del cielo notturno.
Caratteristiche tecniche
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Lunghezza: da 375 a 445mm.
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Peso: 2.25 Kg.
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Comprende: Valigetta rigida imbottita, culla
per montaggio su montatura, Cercatore Sol
Ranger.
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Banda Centrale: 393.4 nm (CaK).
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Larghezza massima della banda: 2.2 Å.
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Bloccaggio delle radiazioni al di fuori della
banda trasmessa: migliore di 10-5 dall'UV all'IR.
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Stabilità termica: <0,005 Å/°C.
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Apertura: 70 mm.
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Lunghezza focale: 400 mm f/5.7.
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TELESCOPIO SOLARE MAXSCOPE 90
Coronado Instruments e Unitron
Italia sono orgogliose di presentare il
MaxScope 90, il più grande della
linea di telescopi solari H-Alpha. Esso
viene consegnato già configurato e
pronto all’uso.
Il design dell’obiettivo è stato
studiato appositamente per l’uso
nella banda dell’H-Alpha. E’ dedicato
ai professionisti
dell’osservazione
solare, agli istituti scientifici ma
anche agli amatori più avanzati.
E’
particolarmente
indicato
per
l’attività didattica e divulgativa,
perchè intrinsecamete sicuro. Non vi
è infatti rischio di effettuare montaggi errati e l’occhio non può essere mai esposto a radiazioni pericolose.
Il Maxscope 90 è un rifrattore acromatico di 90 mm di apertura ed f/8.9 di rapporto focale (lunghezza focale
800mm) che può essere comodamente montato su una montatura di media capacità come la Vixen GP oppure in
parallelo a strumenti da osservatorio. La banda passante è di soli 0.7Å che è il giusto compromesso per
l'osservazione simultanea, ad altissimo contrasto, delle protuberanze e dei dettagli cromosferici del disco solare.
Su richiesta è disponibile una versione speciale, denominata Maxscope 90 Double Stack (DS), composto da due
Etalon montati in serie, con banda passante di soli 0.5Å.
DATI TECNICI MAXSCOPE 90
Apertura
90mm
Lunghezza d’onda
6562.8A (H alfa)
Larghezza di banda
< 0.7 Å (< 0.5 Å versione DS)
Stabilità termica
0.005 Å/°C
Lunghezza focale
800mm
Il Maxscope 90 è ideale per la fotografia e l’imaging con
camere CCD e le fotocamere digitali ad alta risoluzione e
fornisce stupende immagini visuali ad alto contrasto.
La superba costruzione meccanica, che prevede un
focheggiatore di tipo elicoidale e un portaoculare da 2” e da
1.25”, insieme all’originale sistema di sintonia fine
dell'elemento anteriore mediante il dispositivo T-Max, fanno
del Maxscope 90 uno strumento straordinariamente
affidabile e semplice da usare.
Il MaxScope 90 ha ricevuto dalla rivista Sky and Telescope il premio "Hot Product for 2004".
DOTAZIONE DI SERIE
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SolarMax 90
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T - Max 90
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Telescopio MaxScope 90
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Set Oculari CEMAX
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Anelli di Montaggio Clamshell
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Cercatore Sol Ranger
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Modulo filtrante interno diam. 60mm (solo versione DS)
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Valigia rigida per il trasporto.
MaxScope 90 solo tubo ottico. Richiede che l'acquirente possieda già un filtro SolarMax 90. Per eseguire il retrofit
(adattamento) di una combinazione pre-esistente di SM90+BF30, il BF30 richiede un intervento di aggiornamento.
E' possibile usare i filtri BF10 e BF15 senza modifiche.
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