Spettrometria di massa La spettrometria di massa e’ una tecnica che consente di misurare il peso di atomi o molecole. La determinazione della massa, o del peso molecolare e’ sempre utile per individuare l’identita’ di una sostanza. Per effettuare questa analisi bisogna impartire una carica elettrica alla molecola di interesse, cioe’ l’analita, e successivamente misurare come le traiettorie degli ioni risultanti rispondano nel vuoto a varie combinazioni di campi elettrici e magnetici. Per piccole specie molecolari, la ionizzazione e’ facilmente ottenibile bombardando l’analita con un fascio di elettroni. Negli ultimi anni, gli sforzi di molti ricercatori hanno portato alla scoperta di nuove tecniche di ionizzazione in grado di caricare elettricamente molecole estremamente grandi, altrimenti impossibili da ionizzare con metodi tradizionali senza ottenere una totale distruzione del campione John Fenn, Premio Nobel per la chimica 2002 Bio-MS lezione 1 1 Spettrometria di massa Per effettuare un’analisi mediante spettrometria di massa bisogna impartire una carica elettrica alla molecola di interesse, cioe’ l’analita, e successivamente misurare come le traiettorie dello ione risultante rispondono nel vuoto a varie combinazioni di campi elettrici e magnetici. Le traiettorie degli ioni dipendono dal loro rapporto massa/carica Bio-MS lezione 1 m/z 2 Lo spettrometro di massa: un prisma molecolare • Generazione di ioni • Separazione delle componenti • Rilevamento delle componenti separate Bio-MS lezione 1 3 Componenti di uno spettrometro di massa Camera di ionizzazione Analizzatore Rivelatore Bio-MS lezione 1 EI, MALDI, ESI Analizzatore a tempo di volo(TOF), quadrupolo (Q) Fotomoltiplicatore, elettromoltiplicatore 4 Ionizzazione Condizione necessaria all’analisi spettrometrica e’ la generazione di specie cariche in fase gassosa. Tale processo e’ detto ionizzazione. Il processo richiede energia Costruito il primo spettrometro di massa ESI 1907 1966 CI EI 1900 Bio-MS lezione 1 MALDI 1984 1985 1925 1950 1975 2000 5 Metodi di ionizzazione (1) Protonazione Proteine, peptidi, ammine M + H+ à [M+H]+ NH3+ Deprotonazione Oligonucleotidi, acidi carbossilici O M - H+ à [M-H]OBio-MS lezione 1 6 Metodi di ionizzazione (2) OH Addizione cationica Carboidrati M + Na+ à [M+Na]+ Na+ OH Espulsione di elettroni +. Piccole molecole organiche M - eà Bio-MS lezione 1 M+. CH3 7 Come scegliere la modalità di ionizzazione? Individuare la modalità di ionizzazione più appropriata per l’analisi di un determinato composto è una procedura che si basa essenzialmente su tre fattori • Osservazione delle proprietà chimiche della molecola (e.g. proprietà acidobase, presenza di gruppi funzionali, volatilità, etc.) • Esperienza (confronto con molecole analizzate con successo nel passato o con dati di letteratura). • Verifica pratica (confronto sperimentale tra due o più tecniche di ionizzazione ritenute potenzialmente le più efficaci nella ionizzazione dell’analita in questione). Bio-MS lezione 1 8 Principali tecniche di ionizzazione Ionizzazione “hard” • EI (electron impact) Ionizzazioni “soft” • MALDI (matrix-assisted laser desorption ionisation) • ESI (electrospray ionization) • APCI (atmospheric pressure chemical ionization) Bio-MS lezione 1 9 EI: Ionizzazione per impatto elettronico • Funziona su specie volatili, gia’ presenti allo stato gassoso all’atto della ionizzazione Filamento di tungsteno M Repulsore M M+. M M+. M+. M M+. All’analizzatore • Genera ioni ad alta energia, i quali spesso frammentano molto velocemente in seguito alla ionizzazione • Adatta alla ionizzazione di piccole molecole ( < 400 Da) Fascio di elettroni ad alta energia Bio-MS lezione 1 10 EI: Ionizzazione per impatto elettronico • EI produce ioni ad alta energia. • L’elevata energia interna causa una facile frammentazione dello ione molecolare. Intensita’ • I frammenti sono rivelati dallo spettrometro di massa. Essi sono comunque utili per caratterizzazione strutturale (identificazione). Bio-MS lezione 1 m/z 11 Spettri EI Gli spettri di massa generati da ionizzazione EI sono altamente riproducibili. E’ stato quindi possibile generare banche dati di spettri EI ottenuti sperimentalmente da decine di migliaia di composti organici. L’identificazione di un composto incognito in un campione, quindi, molto spesso si riduce ad una semplice ricerca in banca dati dello spettro EI ottenuto sperimentalmente. Bio-MS lezione 1 12 MALDI: Matrix-Assisted Laser Desorption Ionization • La tecnica e’ basata su un’analisi in fase solida, anche se il campione di partenza e’ in genere in soluzione. • L’energia necessaria alla ionizzazione del campione e’ fornita sotto forma di radiazione elettromagnetica. • La radiazione e’ inviata in pacchetti ad alta intensita’ tramite un impulso laser Bio-MS lezione 1 13 MALDI: Matrix-Assisted Laser Desorption Ionization HO Matrice COOH OH DHB Acido 2,5-diidrossi benzoico COOH CN H CHCA Acido α-cian-4- idrossicinnamico Campione (proteina,peptide, acido nucleico, zucchero) Laser ad azoto, emissione a 337 nm (UV) Bio-MS lezione 1 14 MALDI- preparazione del campione Soluzione di matrice Soluzione campione Miscelare (la matrice e’ in forte eccesso) Depositare sulla piastra metallica (1 µL) Piastra metallica Piastra metallica per la deposizione del campione e l’analisi Lasciare cristallizzare Bio-MS lezione 1 Piastra metallica 15 MALDI: Matrix-Assisted Laser Desorption Ionization + 20 kV Impulso laser + + Piastra metallica Bio-MS lezione 1 + + + + All’analizzatore + + + + + Matrice + Proteina 16 MALDI: Matrix-Assisted Laser Desorption Ionization - 20 kV Impulso laser Piastra metallica Bio-MS lezione 1 - - All’analizzatore - - Matrice - DNA/RNA 17 MALDI: meccanismo di ionizzazione Il processo di ionizzazione MALDI sembra non essere basato su un singolo meccanismo. A seconda delle condizioni sperimentali, possono avvenire differenti processi di ionizzazione. • La esistenza di ioni pre-esistenti nei cristalli di matrice è stata dimostrata sperimentalmente. La sublimazione della matrice con conseguente liberazione in fase gassosa degli ioni pre-formati è una delle vie di ionizzazione del MALDI. • Il trasferimento di protoni dalla matrice all’analita negli istanti immediatamente successivi al desorbimento è ritenuto un altro meccanismo responsabile della ionizzazione di analiti basici. • Nel caso di sostanze capaci di assorbire la luce UV, è anche possibile la fotoionizzazione diretta del campione, con la formazione di ioni radicalici (generalmente non di interesse nel caso delle biomolecole). Bio-MS lezione 1 18 MALDI: Matrix-Assisted Laser Desorption Ionization • Genera per lo piu’ specie monocarica • Buona tolleranza a contaminanti e sali • Capace di ionizzare proteine (> 300 kDa) 100 % Intensity 20900 10451 6966 0 10700 Bio-MS lezione 1 m/z 20000 24000 19 MALDI: Matrix-Assisted Laser Desorption Ionization • Genera per lo piu’ specie monocarica • Buona tolleranza a contaminanti e Sali • Capace di ionizzare proteine (> 300 kDa) [M+H]+ 20900 100 % Intensity [M+2H]2+ 10451 [M+3H]3+ 6966 0 10700 Bio-MS lezione 1 m/z 20000 24000 20 Elettrospray - ESI • La tecnica e’ basata sulla nebulizzazione di una soluzione contenente il campione da analizzare. • L’energia di ionizzazione e’ fornita da un campo elettrico generato tra l’ago di introduzione del campione e lo spettrometro di massa. www.newobjective.com Bio-MS lezione 1 21 Elettrospray - ESI Nessun campo elettrico tra l’ago e lo spettrometro - + + + - - + - + + - + + + - + - + + + Menisco - + Ionizzazione assente MS inlet + Alimentatore Bio-MS lezione 1 22 Elettrospray - ESI Campo elettrico insufficiente Polo positivo + Polo negativo + 500 V + 50 V + + + + + + + - ++ + + + + + - + - + + + - + + + + + - + + + + - + + Ionizzazione assente - - + - + Bio-MS lezione 1 - Alimentatore MS inlet - Modalita’ ionizzazione positiva 23 Elettrospray - ESI Campo elettrico sufficiente Ionizzazione Polo positivo + Polo negativo + 1000-5000 V + + + + + + + + + + + + + + + + + - + + - + + + + + + - + 50 V + ++ ++ - ++ ++ ++ ++ + + + + + + + + + + + + + + - + + + + + + + + + + MS inlet + + + Bio-MS lezione 1 Alimentatore - Si chiude un vero e proprio circuito elettrico 24 L’elettrospray genera ioni multicarica Goccia generata da elettrospray + La goccia evapora lungo il tragitto che porta allo spettrometro. + + + + + + + + + + + + + La proteina ionizzata entra nello spettrometro di massa + + + + + + + + + + + + + + La ionizzazione mediante elettrospray di una soluzione contenente una singola proteina generera’ un segnale multiplo allo spettrometro di massa, dovuto al fenomeno della formazione di ioni multicarica. Bio-MS lezione 1 25 Ioni multicarica + + Massa 8000 Carica 0 8002 + + + + + 8003 8004 3 4 2 m/z + + 4001 2667 2001 100 M 3+ M 4+ Intensita’ relativa (%) Bio-MS lezione 1 0 M2+ m/z 5000 26 ESI di una proteina intatta 220 200 180 996.48 909.86 872.01 1046.40 951.19 805.03 Intensity, counts 160 140 775.27 1101.28 120 1162.39 100 80 60 747.63 1230.61 1307.49 40 1394.65 1494.14 20 1609.01 0 500 600 700 800 900 1000 1100 1200 1300 1400 1500 1600 1700 1800 1900 2000 m/z Bio-MS lezione 1 27 ESI : interleuchina-6 220 200 +25 180 La proteina ha un peso molecolare di circa 21 kDa. La ionizzazione ESI impartisce da 10 a 30 cariche alla molecola 996.48 909.86 +20 872.01 1046.40 951.19 805.03 Intensity, counts 160 140 775.27 M+n 1230.61 = 1101.28 n 120 1162.39 100 80 60 747.63 1230.61 1307.49 40 1162.39 = M+n+1 +15 n+1 1394.65 1494.14 20 1609.01 0 500 600 700 800 900 1000 1100 1200 1300 1400 1500 1600 1700 1800 1900 2000 m/z Bio-MS lezione 1 28 MALDI & ESI: interleuchina 6 20900 % Intensity 100 10451 Mw=20899 0 10700 100 % intensity 996.48 909.86 872.01 951.19 1046.40 805.03 775.27 MALDI 24000 20000 m/z Mw=20904 1101.28 1162.39 1230.61 747.63 ESI 1307.49 1394.65 0 600 Bio-MS lezione 1 700 800 900 1000 1100 1200 1300 1400 1500 1600 1700 1800 1900 2000 m/z 29 ESI: sommario Pro • Capace di generare complessi molecolari ionizzati in fase gassosa (very soft) • Facilmente interfacciabile con LC • Interfacciabile con analizzatori capaci di effettuare MS/MS • Nessuna interferenza da parte di matrici Bio-MS lezione 1 Contro • Suscettibile alla presenza di sali • Miscele complesse possono ridurre la sensibilita’ dell’analisi • La presenza di ioni multicarica puo’ confondere, specialmente nel caso di miscele complesse • Il campione da analizzare deve essere puro (ma abbiamo spesso LC come introduzione del campione) 30 MALDI: sommario Pro • Capace di ionizzare biopolimeri fino a 1 MDa (1,000,000) • Piu’ tolleranza nei confronti di sali ed impurezze rispetto all’elettrospray • Spettro facile da interpretare. Bio-MS lezione 1 Contro • Ioni background sotto i 700 m/z escludono l’applicabilita’ del MALDI a piccole molecole (ma…) • Condizioni acide possono causare degradazione del campione (raramente osservate in analisi di peptidi). 31 Componenti di uno spettrometro di massa Camera di ionizzazione Analizzatore Rivelatore Bio-MS lezione 2 La biomolecola da analizzare viene ionizzata (i) mediante irraggiamento laser della biomolecola stessa dispersa in una matrice cristallina (MALDI); (ii) direttamente da una soluzione, nebulizzandola in presenza di un campo elettrico (ESI). Gli ioni vengono separati in base al loro rapporto m/z. La separazione puo’ avvenire attraverso filtri di massa (quadrupoli), facendo viaggiare gli ioni in un tubo di volo (TOF), o confinandoli in trappole ioniche (IT, FTICR). Gli ioni vengono inviati dall’analizzatore al detector, che amplifica la corrente ionica diversi ordini di grandezza, generando impulsi che compongono lo spettro di massa finale. 32 Esempio di rivelatore: moltiplicatore di elettroni Uno ione dall’analizzatore Serie di dinodi 106 elettroni L’urto di un singolo ione proveniente dall’analizzatore causa una cascata di elettroni. L’impulso elettrico viene successivamente digitalizzato Bio-MS lezione 2 33 Analizzatori: tipologie • Tempo di volo (TOF) • Quadrupolo (Q, triplo quadrupolo TQ) • Trappola ionica (IT, trappola lineare LT) • Fourier Transform Ion Cyclotron Resonance (FTICR) • Orpitrap Bio-MS lezione 2 34 Analizzatore a tempo di volo + + Ek= ½ mv2 Ionizzazione Campione Eel=ezU Rivelatore Pusher, 10-20 kV + Campo elettrico Bio-MS lezione 2 Assenza di campo elettrico 35 Analizzatore a tempo di volo • In un analizzatore a tempo di volo (TOF), gli ioni vengono separati all’interno di uno spazio di 1-2 metri compreso tra la sorgente di ionizzazione ed il rivelatore, detto tubo di volo. • Ioni aventi una massa elevata viaggiano nel tubo di volo con velocita’ ridotta, arrivando con ritardo al rivelatore rispetto a ioni piu’ piccoli. Bio-MS lezione 2 36 Quadrupolo Al rivelatore + (U + (Vcos ωt)) Dalla sorgente Bio-MS lezione 2 - (U + (Vcos ωt)) 37 Quadrupolo A dati potenziali U e V solo ioni ad un preciso m/z attraverseranno il filtro a quadrupolo m/z 100 Dalla sorgente m/z 500 Dalla sorgente m/z 1500 Dalla sorgente Bio-MS lezione 2 Al rivelatore 38 Quadrupolo • E’ l’analizzatore di massa piu’ comune. (molto utilizzato in strumenti da banco GC-MS relativamente economici). • Separa gli ioni nello spazio a seconda del loro rapporto m/z. • Usando il voltaggio appropriato, e’ possibile fare si’ che solo ioni con un determinato m/z attraversino il quadrupolo e raggiungano il rivelatore. • Il quadrupolo può essere usato come filtro ionico: possiamo settare i potenziali in modo da fare passare solo ioni aventi un determinato m/z ad un secondo analizzatore di massa o ad una camera di collisione (vedi MS/MS) Bio-MS lezione 2 39 Spettrometro MALDI-TOF Ionizzazione MALDI TOF Rivelatore Laser Segnale amplificato Intensita’ Piastra metallica Bio-MS lezione 2 Tempo (m/z) 40 ESI-QqTOF analizzatore ibrido pusher ESI Quadrupolo rivelatore Quadrupolo 100 Intensita’ 0 Bio-MS lezione 2 m/z 1000 41 Spettrometria di massa in tandem • La ionizzazione per EI produce frammentazione degli ioni molecolari. Tali frammenti sono essenziali per ricavare informazioni strutturali sulle molecole analizzate. • Al contrario, le tecniche di ionizzazione soft (MALDI, ESI, APCI) non producono frammentazione molecolare. • Per ottenere informazioni strutturali sulle biomolecole ionizzate, risulta quindi necessario effettuare MS/MS (spettrometria di massa in tandem). Bio-MS lezione 2 42 Spettrometria di massa in tandem (MS/MS) La spettrometria di massa in tandem consiste nell’effettuare una doppia analisi di massa su un determinato campione. Per fare cio’, e’ possibile utilizzare due analizzatori in serie, o utilizzare lo stesso analizzatore a tempi diversi. MS1: spettro MS da 0 a 1000 m/z Selezione del picco 650.4 850.1 401.3 0 m/z Bio-MS lezione 2 100 Intensita’ Intensita’ 100 MS2: MS/MS su m/z 850.1 1000 0 198.6 678.8 466.7 80.4 850.1 m/z 1000 43 MS/MS su QqTOF pusher Da ESI Relative intensity (%) 0 Q1: Camera di collisione Q0: selezione 100 Rivelatore Full scan MS m/z 1000 100 Relative intensity (%) 0 Bio-MS lezione 2 MS/MS su m/z 1000 44 Free carnitine PKU MSUD Homocystinuria Citrullinemia GA-I CPT-I/II VLCAD SCAD ASA PMA/MMA MS/MS su triplo quadrupolo (QQQ) Q1 Q2 frammentazione Q3 frammenti • Permette esperimenti di MS/MS. • In modalita’ SRM (selected reaction monitoring) fornisce sensibilita’ elevatissime. • SRM = uno ione di interesse viene selezionato in continuo in Q1 (il filtro lascia sempre passare solo quello specifico ione), frammentato in Q2, ed uno o piu’ frammenti specifici vengono filtrati da Q3 e mandati al detector. Bio-MS lezione 2 46 HPLC-ESI-MS Fase mobile Colonna HPLC ESI Spettrometro di Campione Bio-MS lezione 3 massa 47 LC-MS/MS: SRM Q1 504 SIM 504 SRM 504 à 380, 504à 140 Bio-MS lezione 3 Q2 Q3 140, 380 Nel cromatogramma superiore, è riportato il segnale registrato dallo spettrometro in modalità SIM (m/z 504) Nel cromatogramma inferiore, lo stesso campione è analizzato in modalità SRM. L’analisi è più selettiva (viene rilevato solo il picco di interesse), ed aumenta notevolmente il rapporto segnale/rumore, pur diminuendo l’intensità assoluta del segnale. 48