Classe:
I B TUR
Materia:
Fisica
ANNO SCOLASTICO 2014 – 2015
Piano di lavoro individuale
Docente: Francesco Bertoncin
Situazione di partenza della classe
La classe è formata da 28 alunni,16 ragazze e 12 ragazzi. Buona parte della classe risulta scarsamente scolarizzata, spesso è indisciplinata e
insofferente del rispetto richiesto nei diversi momenti della lezione. Molti degli allievi, soprattutto nella componente maschile, si dimostrano
immaturi intervendo in modo inadeguato durante le lezioni. La partecipazione al dialogo educativo è in generale mediocre anche se ci sono
alcuni alunni ed alunne che minifestano un interesse più fattivo.
Obbiettivi educativi e didattici della disciplina (in riferimento alle linee-guida ministeriali)
Le competenze generali attese al termine del percorso didattico sono le seguenti:
 sapere osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale ed artificiale e riconoscere nelle vari e forme i
concetti di sistema e di complessità;
 analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza;
 essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.
Ai fini dell’ammissione alla classe successiva si prevede il conseguimento di abilità associate alle conoscenze esposte nel programma didattico.
Per ciascun modulo è necessario che l’alunno dimostri di “saper fare” almeno il 50% delle abilità riportate nel prospetto sotto riportato.
Programmazione modulare*
Moduli – Tempi di svolgimento
Argomenti (conoscenze – contenuti)
GRANDEZZE FISICHE E LORO DIMENSIONI
 Introduzione alla fisica
 Grandezze fisiche fondamentali e derivate
Competenze e abilità
 Saper utilizzare le grandezze fisiche
fondamentali, distinguendole da quelle
SETTEMBRE - OTTOBRE
 Misura di grandezze fisiche
 Incertezza della misura
 Leggi fisiche

TEMPERATURA E CALORE
OTTOBRE





Concetti di calore (energia termica) e
temperatura.
Termometri e scale termometriche
Dilatazione termica.
Equilibrio termico
Caloria, calore specifico, capacità termica.
Modalità di trasmissione dell’energia
termica
derivate.
 Affrontare semplici operazioni di misura e
di elaborazione dei risultati
 Comprendere il concetto di errore
sperimentale




LE FORZE
NOVEMBRE
PRESSIONE
DICEMBRE GENNAIO
IL MOTO DEI CORPI
FEBBRAIO MARZO









La massa di un corpo e sua misura
Concetto di forza ed unità di misura
Distinzione tra massa e peso (= massa
gravitazionale)
Rappresentazione delle forze mediante i
vettori



Definizione e misura
Principio di Pascal
Legge di Stevin
Principio di Archimede
Pressione atmosferica

I sistemi di riferimento
 Le variabili del moto
 Il vettore velocità



Saper distinguere e collegare i concetti di
calore e di temperatura
Comprendere il funzionamento dei
termometri ed effettuare operazioni di
trasformazione tra le scale termometriche
Saper risolvere semplici problemi sul calore
specifico, sulla capacità e sull’equilibrio
termico
Saper descrivere le modalità di
trasmissione dell’energia termica
Saper misurare la massa di un corpo
Saper riconoscere e misurare una forza
Confrontare e distinguere i concetti di
massa e peso
Operare con le grandezze vettoriali,
costruendo e rappresentando sistemi di
vettori
Saper calcolare ed utilizzare la pressione,
con particolare riferimento ai sistemi fluidi
Applicare i concetti di cui sopra per la
comprensione dei fenomeni atmosferici
Applicare il principio di Archimede alla
galleggiabilità dei corpi
 Trattare e ricavare le variabili del moto nei
problemi connessi al moto uniforme ed al
moto accelerato



FORZE E MOVIMENTO


Il moto rettilineo uniforme
Il vettore accelerazione
Il moto rettilineo uniformemente
accelerato
Moto circolare
L’accelerazione e la costante gravitazionale
 Costruire modelli grafici del moto dei corpi
 Risolvere semplici problemi mettendo in
relazione il moto e l’accelerazione di gravità
 Saper riconoscere il moto accelerato come
variazione del vettore velocità



Prima legge della dinamica
Seconda legge della dinamica
Terza legge della dinamica

MARZO APRILE





ENERGIA E LAVORO
MAGGIO

Concetti di energia, lavoro, potenza
Forme e trasformazioni di energia
Conservazione dell’energia meccanica
(potenziale e cinetica)




Associare le forze alla variazione del
vettore velocità
Saper astrarre il concetto di moto in
assenza di forze
Svolgere semplici problemi di dinamica
Associare le grandezze forza, energia,
tempo
Saper riconoscere le modalità di
dissipazione dell’energia
Svolgere semplici problemi su energia,
lavoro, potenza.
Svolgere semplici problemi sulla
conservazione dell’energia meccanica.
Metodologia e strumenti didattici
Al fine di stimolare nello studente la curiosità e le motivazioni alla ricerca e all’autonomia operativa, le attività saranno affrontate partendo
sempre da fenomeni naturali noti, cercando di giungere ai principi basilari della disciplina, integrando fra di loro le seguenti procedure:





adeguamento del programma al ritmo della classe (nei limiti del possibile);
lezioni frontali, per introdurre in modo sistematico gli argomenti;
lezioni interattive, per favorire la partecipazione dell’intera classe;
esempi introduttivi legati ad esperienze condivise dagli allievi per stimolare l’interesse per nuovi argomenti;
lavoro di gruppo per ciò che concerne l’attività di laboratorio(svolte dal solo insegnante per mancanza di assistenti tecnici di laboratorio) in
modo da sviluppare negli studenti l’attitudine ad affrontare e risolvere problemi in collaborazione con altri ed autonomamente dalla figura
del docente;


ricorso ad interventi didattici educativi integrativi;
svolgimento di esercitazioni di carattere pratico, finalizzate all’acquisizione di un corretto metodo operativo ed alla conoscenza in termini
applicativi delle diverse discipline.
Il linguaggio dovrà essere rigoroso ma sempre adeguato ai livelli medi di apprendimento della classe.
Attività di sostegno / recupero
L'attività di recupero e/o sostegno verterà principalmente su U.D. di rinforzo in orario scolastico. Non sono previsti corsi di recupero
pomeridiani alla fine del primo periodo. Il 20% del monte ore sarà comunque destinato alle attività di recupero curricolare.
Eventuali attività individualizzate / progetti interdisciplinari
Modalità di verifica e criteri di valutazione
Il controllo in itinere, a scopo formativo, verrà effettuato continuamente in classe con dialoghi, esercizi applicativi, risoluzione di problemi,
domande mirate. Le verifiche sommative consisteranno in interrogazioni (orali), in verifiche scritte comprendenti la risoluzione di semplici
problemi ed esercizi sulla falsariga di esercizi già proposti in classe.
Si prevedono due verifiche sommative scritte ed almeno una orale.
Per la valutazione si fa riferimento alla griglia approvata dal Consiglio di classe.
Potranno essere valutati (oltre alle verifiche sommative) eventuali interventi dal posto, esercitazioni svolte a casa, esercitazioni in classe e le
attività di laboratorio
Mestre, 12/11/2014
L’insegnante
Francesco Bertoncin