Il problema dei tre prigionieri In un penitenziario sono detenuti in isolamento tre prigionieri, A, B e C, condannati alla pena di morte. Il governatore decide di graziare uno dei tre e ne comunica il nome al guardiano, con il divieto assoluto di rivelarlo. Il prigioniero A, in preda a comprensibile ansia, promette al guardiano un lauto compenso in cambio di un’informazione: sapere almeno chi, tra B e C, sarà giustiziato. Il guardiano acconsente e rivela ad A che B sarà giustiziato. A questo punto A si rallegra e ricompensa il guardiano, pensando che grazie all’informazione ricevuta, la sua probabilità di salvezza sia salita da 1/3 a ½. Ha ragione il prigioniero A di rallegrarsi? Soluzione Il prigioniero A non ha motivo di rallegrarsi e nessun obbligo di ricompensa nei confronti del guardiano. L’informazione ricevuta non aggiunge nulla a quello di cui era già a conoscenza: uno degli altri due prigionieri sicuramente sarà giustiziato. Il fatto di poter assegnare probabilità nulla all’evento {B si salverà} fa aumentare la probabilità che C si salvi, ma non che si salvi A. Formalizziamo il problema indicando con SA la probabilità che A si salvi…e così via. Lo spazio degli eventi elementari è inizialmente SA SB SC ciascuno con probabilità 1/3. Mettendoci dal punto di vista di A potremo costruire le seguenti tabelle SA SB SC Probabilità SA S Probabilità Dopo l’informazione .<< B non si salverà>> va effettuata la seguente modifica SA Probabilità SB SC Illustriamo ora un altro metodo risolutivo che utilizza il teorema di Bayes Indichiamo con IB l’evento {il guardiano indica B} Poiché il guardiano indicherà sicuramente B se C si salva, mentre lo sceglierà con probabilità ½ se si salva A, risulta = segue = Pertanto si deduce che per A non è aumentata la probabilità di salvezza Invece = Ovviamente tutto questo è valido dal punto di vista di A, in quanto lo stesso ragionamento si può ripetere per ciascuno dei tre prigionieri. Essi non possono comunicare tra loro e quindi ciascuno valuta la in modo soggettivo la probabilità di salvezza del terzo prigioniero, dopo aver conosciuto il nome del compagno di sventura più sventurato, che sicuramente sarà giustiziato.