Associazione Culturale "Giulianova sul Web" - C.F. 91040070673 Rivista Madonna dello Splendore n° 32 del 22 Aprile 2013 Nella luce della Madonna dello Splendore Un progetto per l’arte sacra di Marialuisa De Santis Partendo dalla forte condivisione del desiderio e della speranza di padre Serafino Colangeli in un riavvicinamento del mondo dell’arte con quello della Chiesa, la Piccola Opera Charitas, giunse, nel 2011, all’elaborazione del progetto Credere la Luce. Il progetto, rivolto, su invito, ad artisti che intendevano affrontare in maniera più consapevole l’arte sacra, fu articolato da subito in una prima parte seminariale e una seconda espositiva. Volutamente fu esclusa la parte laboratoriale poiché “la Chiesa non ha mai avuto come proprio un particolare stile artistico” (Costituzione sulla Sacra Liturgia Sacrosanctum Concilium, cap.VII, 123) e quindi neanche uno stile da insegnare: gli artisti, dopo aver avuto una guida teologica e biblica, avrebbero affrontato in piena libertà l’opera da realizzare. Nel 2011, l’idea che si trattasse di una sorta di esperimento, limitò fortemente il numero dei partecipanti a dodici, in virtù della valenza simbolica di questo numero. La devozione mariana che caratterizza Giulianova, spinse, quasi naturalmente, verso un seminario che riguardasse la patrona della città, Maria Santissima dello Splendore, con tutte le implicazioni legate sia alla figura mariana sia alla devozione popolare. Superfluo forse ricordare che non fu estranea in tale scelta anche la personale e intensa devozione alla Madonna del fondatore della Piccola Opera Charitas. Il secondo momento del progetto trovò attuazione con l’esposizione delle opere dei partecipanti ordinate nella mostra Credere la luce: per una nuova iconografia della Madonna dello Splendore. Lo scorso anno il seminario ebbe invece come tema La forma dello splendore e i partecipanti furono 22 come le opere esposte. Quest’anno, acquisita esperienza e fiducia nei positivi riscontri ricevuti, il corso ha assunto una fisionomia più coerente e completa: il tema scelto, quello della Preghiera, è stato affrontato con maggiore sistematicità da un punto di vista storico, teologico, biblico, artistico e antropologico. E non sembri, tale tema, completamente disgiunto dall’iniziale legato alla Madonna del santuario giuliese che vorremmo per noi rimanesse come una sorta di più grande e comprensivo tema-guida: un Santuario, come è quello della Madonna dello Splendore, è infatti, luogo di preghiera, individuale e collettiva, luogo ideale per abbandonarsi alla dimensione di profondità e alla trascendenza di se stesso; Maria inoltre è considerata dalla Chiesa, l’Orante Perfetta. ~i~ Il corso che rientra nel progetto culturale della nostra Diocesi ed ha il patrocinio dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Fides et Ratio di L’Aquila, si è aperto con l’intervento di don Filippo Lanci, responsabile della Sezione Arte Sacra della Diocesi di Teramo-Atri. Il suo intervento è stato premessa indispensabile per chiarire la differenza tra arte sacra e arte liturgica, chiarire i rapporti tra la Chiesa e gli artisti nel corso dei secoli ed evidenziare i legami “affettivi” che si creano tra i fedeli e le rappresentazioni di Dio e dei Santi. Nello specifico della preghiera, trattata da un punto di vista teologico, è entrato padre Virgilio Di Sante, attuale padre guardiano del convento dei frati cappuccini di Giulianova, teologo e psicologo; il punto di vista biblico è stato affidato a Carmine Di Sante, docente per molti anni all’Istituto Teologico di Assisi e per venti al SIDIC di Roma, autore di numerosissime pubblicazioni. Lo storico dell’arte Mariano Apa, docente all’Accademia di Belle Arti di Roma ha trattato ovviamente il tema con lo sguardo e la competenza dello storico dell’arte. Apa è stato tra i curatori del Nuovo Lezionario della C.E.I, è consigliere nazionale dell’U.C.A.I., fa parte del consultivo della rivista “Arte Cristiana” della Scuola del Beato Angelico di Milano, collabora con la rivista “Studium” e tiene la rubrica di arte su “Rocca”, rivista della Pro Civitate di Assisi. L’ultima relazione è stata quella dell’antropologa Alessandra Gasparroni, della Deputazione Storia Patria d’Abruzzo e dell’AISEA, collaboratrice dell’Università di Teramo e di Chieti. Non è mancata la testimonianza partecipata di due artisti, da lungo tempo operanti a Roma, autori di un’arte fortemente spirituale e animata dalla fede, Ivan Barlafante e Daniela Papadia. Tutti gli interessantissimi atti del convegno verranno pubblicati nel catalogo che accompagnerà la mostra delle ventisette opere realizzate dai partecipanti alle giornate di studio, mostra che sarà allestita presso il Museo d’Arte dello Splendore il prossimo maggio e curata da chi scrive. Gli artisti che parteciperanno a Credere la luce 3: dalle forme della preghiera a quelle dell’arte saranno: Paola Caprioni, Cristina Cirilli, Mirko Dadich, Gabriella D’Eustacchio, Mara Di Giammatteo, Patrizia Franchi, Pino D’Ignazio, Berardo Di Bartolomeo, Antonio Fabozzi, Stefano Fagioli, Sergio Florà, Anna Rita Gaeta, Maria Stella Fratepietro. Simone Giampà, Veronica Giorgetti, Veronica Malatesta, Alessia Marranconi, Elena Mastracci, Giuseppina Michini, Ileana Patacca, Andrea Pistocchi, Massimo Piunti, Marco Rodomonti, Lucia Ruggieri, Gabriella Sirignano, Carla Tassoni, Loriana Valentini. ~ ii ~