Campo elettrico e potenziale elettrico Problema(1) Sui lati del quadrato ABCD, di lato l=10cm, è distribuita della carica elettrica uniformemente. Sui lati AB e BC la carica è positiva, mentre sui lati AD, CD è negativa; l’intensità complessiva della carica su ciascun lato è q=5,0·10-6C. La struttura elettrica è immersa nel vuoto. Determinare il valore del campo elettrico e del potenziale elettrico generati dalla distribuzione lineare di carica nel punto O, centro del quadrato , e nel punto E simmetrico di O rispetto al lato AD. Elaborazioni Prima Parte: campo elettrico generato nel centro O del quadrato Facciamo riferimento alla Figura 1 nella quale compaiono gli elementi di seguito descritti. 1) A,B,C,D sono i vertici del quadrato. 2) AB, BC sono i lati del quadrato sui quali è distribuita la carica positiva e CD, AD i due lati caricati con carica negativa. In prossimità dei lati AB, BC sono riportate le etichette (+), per indicare la presenza di carica positiva, analogamente, in prossimità dei lati CD, AD sono riportate le etichette (-) per indicare la presenza di carica negativa. 3) E’ stato fissato il sistema di riferimento cartesiano ortogonale xOy con l’origine O nel centro del quadrato ABCD. 4) E’ stato scelto un punto P del lato DC del quadrato appartenente al primo quadrante nel quale pensiamo centrato un elemento di carica di Figura 1 intensità dq e sono individuati i simmetrici di P rispetto agli assi cartesiani (P’1, rispetto all’asse y, P’, rispetto all’origine, P’2, rispetto all’asse x). 5) Sono indicati il vettore campo elettrico dE1, generato dalla coppia di elementi di carica elementare centrati nei punti P e P’ e il vettore campo elettrico dE2, generato dalla coppia di elementi di carica elementare centrati nei punti P’1, P’2. 6) L’angolo di ampiezza formato dal vettore dE1 con il semiasse positivo delle ascisse. *** Campo elettrico generato in O dalle cariche presenti sui lati AB, CD Osserviamo che: 1) la densità lineare di carica sui quattro lati del quadrato ha valore =q/l; (1) Testo assegnato nella prova d’esame del 23/01/2014 nel corso di Laurea in Ingegneria Meccanica, Politecnico di Bari Luigi Lecci: www.matematicaescuola.it Pagina 1 2) il punto P ha coordinate cartesiane (x;l/2), con 0 x l/2 e l’elemento di carica dq centrato in P vale dq =dx. Questa carica, considerata puntiforme, determina in O il campo elettrico di intensità k dq OP 2 , orientato da O verso P, essendo k la costante di Coulomb nel vuoto. Considerando l’elemento di carica lineare centrato in P’, per la simmetria della posizione, anch’esso determina in O un analogo campo elettrico a quello determinato dall’elemento di carica centrato in P. Il vettore dE1 indicato in figura rappresenta la somme dei due detti campi ed ha quindi modulo dE1 2k dq OP 2 . 3) Per i due elementi di carica centrati nei due punti P’1, P’2 si possono sviluppare considerazioni analoghe a quelle svolte per i punti P e P’; detti elementi di carica genereranno in O un campo dq elettrico avente ancora intensità 2k OP 2 e in figura è rappresentato dal vettore dE2 . 4) Somma dei due campi dE1 , dE2 Osserviamo che i due campi hanno opposte le componenti cartesiane lungo l’asse delle ascisse, quindi si elidono, il campo risultante avrà solo componente lungo l’asse y, orientato nel verso positivo di questo. Utilizzando l’angolo rappresentato in figura il modulo del campo risultante è dE12 2dE1 sen 4k dq OP 2 sen l 2 Con P x; y P x; ricaviamo Si ha ancora x OP cos 2 l2 l OP sen OP . 4sen 2 2 l cot g e per l’elemento di carica dq possiamo scrivere 2 l l 1 d dq dx d 2 2sen 2 2 sen L’espressione del modulo del campo elementare risultante dai contributi delle quattro cariche elementari centrate nei punti P, P’, P’1, P’2 , diretto nel verso delle ordinate positive, è dE12 4k dq OP 2 sen 4k 1 l2 4sen 2 l 8k d sen sen d 2 l 2sen L’intensità del campo totale generato dalle cariche presenti sui due lati AB, CD, che indichiamo con E13 (per ricordare i pedici dei lati indicati con l1, l3), si ottiene con la somma integrale dei contributi dati al campo totale dagli elementi di carica lineari quando il punto P descrive il segmento avente come primo estremo (0;l/2) e come secondo estremo C(l/2; l/2). La posizione angolare di P è individuata dall’angolo i cui valori, mentre P descrive il segmento suddetto, descrivono l’intervallo [/4; /2] nel verso dall’estremo superiore all’estremo inferiore (verso delle ascisse decrescenti) . Luigi Lecci: www.matematicaescuola.it Pagina 2 Per queste considerazioni il modulo del campo elettrico generato dalle cariche presenti sui due lati AB, CD coincide con il valore del seguente integrale definito E13 4 dE12 2 4 2 8k 8k 4 2k sen d . cos 4 l l l 2 Campo elettrico generato in O dalle cariche presenti sui lati BC, AD Lo studio va eseguito con un procedimento analogo a quello descritto per il campo elettrico generato dalle cariche presenti sui due lati AB, CD. In Figura 2 è riportata la figura di riferimento. E’ stato scelto un punto N nel primo quadrante sul segmento di estremi F(l/2;0), C(l/2; l/2) e individuati i punti N’, N’1, N’2, rispettivamente simmetrici di N rispetto all’asse x, all’origine O e all’asse y. Nei punti P, N’, N’1, N’2 pensiamo concentrate le cariche elementari puntiformi che generano il campo elementare in O; questo campo lo pensiamo ottenuto dalla somma dei due campi elementari dE’1, generato dalle cariche in N e N’1, e dE’2, generato dalle cariche elementari centrate nei punti N’, N’2. Posto N(l/2;y), con 0yl/2, osserviamo che i campi elettrici dE’1, dE’2 hanno modulo dE '1 2k dq ON 2 2k dy ON 2 dE '2 e direzioni tali che le loro componenti cartesiane lungo l’asse y risultano opposte, quindi si annullano; il campo elementare risultante in O, indicato con dE’12, sarà un vettore parallelo all’asse delle ascisse, orientato nel verso negativo dello stesso asse e con modulo dE '12 2 2k dy ON 2 cos , essendo l’angolo che il vettore elementare dE’2 Figura 2 forma con la direzione positiva dell’asse x. Si osservi che mentre N descrive il segmento FC nel verso delle ordinate crescenti passa dal valore a 3/4 ( il valore diminuisce). Si verifica anche che : l2 ON ON ; 2cos 4 cos 2 l 2 l l l d y tg tg dy 2 2 2cos 2 8k 4cos 2 l d cos cos d dE '12 2 2k 2 2 l l 2cos Luigi Lecci: www.matematicaescuola.it Pagina 3 Con un’operazione integrale possiamo ricavare il modulo del vettore campo elettrico risultante dovuto alla carica presente sui lati BC, AD del quadrato. Indicando con E24 il valore complessivo risulta 3 4 E24 3 8k 34 8k 4 2k cos d dE '12 sen 4 l l l Campo elettrico globale in O Notiamo che E24=E13, quindi le cariche contenute sulle due coppie di lati (AB; CD), (BC; AD) generano due campi elettrici aventi lo stesso modulo, la prima coppia genera un campo diretto nel verso delle ordinate positive, la seconda coppia un campo diretto nel verso delle ascisse negative. Il vettore campo elettrico EO ha la seguente espressione cartesiana EO 4 2k i j , l è diretto secondo la bisettrice del secondo quadrante (con verso Nord-Ovest). Il modulo di EO è 2 5, 0 10 6 C 10 1 m 3, 60 107 N 4 2k 8k 9 Nm 8 9, 0 10 EO 2 2 1 C C l l 10 m 1 *** *** Luigi Lecci: www.matematicaescuola.it Pagina 4 Seconda Parte: campo elettrico generato nel punto esterno E Campo elettrico in E generato dalle cariche presenti sui lati AB, CD Poiché il punto E l ;0 si trova in posizione simmetrica rispetto alla distribuzione della carica sui lati considerati, il vettore campo elettrico cercato si determina con procedimento simile a quello seguito per il campo determinato in O dalle stesse cariche. Vi è una sola differenza: in questo caso il punto P mobile nel quale pensiamo centrata la carica elementare dq dovrà scorrere su tutto il lato DC, e non semplicemente sulla metà dello stesso giacente nel primo quadrante e ciò perché i contributi alla creazione del campo in E dovuti alla carica presente sula parte del Figura 3 lato giacente nel secondo quadrante sono diversi di quelli dovuti alla carica presente nel primo quadrante. Analoga considerazione vale per la carica positiva presente sul lato AB. Considereremo dunque la coppia di punti P e P’2 , rispettivamente su DC e AB come indicato nella figura di riferimento Figura 3. l 2 l 2 1) Le cariche elementari centrate nei punti P x; , P '2 x; , con l l x , generano 2 2 rispettivamente i campi indicati in figura dai vettori EH, EH’ , i quali hanno lo stesso modulo, con le componenti cartesiane lungo l’asse x opposte e la loro somma è il vettore dE’y ,parallelo all’asse y, orientato concordemente con questo. Il modulo dei vettori EH, EH’ è EH k dq EP 2 k dx EP 2 EH ' Il modulo del vettore dE’y è dE ' y 2k EP tg dx EP 2 sen , e sussistono le seguenti relazioni yP l ; sen 2sen l l l l x l cot g l e quindi , da cui x l 2 x l 2 2tg 2tg Luigi Lecci: www.matematicaescuola.it Pagina 5 dx l d ; 2sen 2 dE ' y 2k 4sen2 l 4k sen 2 k d sen d sen 2 2 2 l l 2sen EP dx Al variare della posizione di P tra D e C, quindi con l l x , l’angolo assume valori 2 2 1 3 nell’intervallo di estremi min arctg , corrispondente alla posizione PC, al valore massimo max arctg 1 4 , corrispondente alla posizione PD. Si noti che i valori di nell’intervallo indicato sono assunti per valori decrescenti, mentre quelli dell’ascissa x sono assunti per valori crescenti quando P si sposta dal punto D al punto C. 2) Per ottenere il modulo del vettore campo elettrico in E l ;0 , E ( y )13 , generato da tutta la carica presente sui due lati AB, CD, si deve eseguire il seguente calcolo integrale: E ( y)13 E ( y)13 min max dE ' y min max 1 arctg 3 4k sen 4k cos d l l 4 4k 1 cos arctg cos l 3 4 Osserviamo ora che yR risulta cos arctg y cos z 1 1 tg 2 z 1 1 tg arctg y 2 1 1 y2 e quindi anche 2 4k 2 4k 3 1 4k 1 cos arctg cos l l 10 2 l 2 1 3 4 1 9 0, 241 4k l Espressione vettoriale del campo generato in E E13 4k 3 2 j l 10 2 *** *** Osservazione Luigi Lecci: www.matematicaescuola.it Pagina 6 Per il campo creato in E dalle cariche presenti sui lati BC e AD si devono eseguire calcoli separati per i due lati perché il punto E si trova in posizione asimmetrica rispetto agli stessi. *** *** Campo elettrico in E generato dalla carica presente sul lato BC Il disegno di riferimento è in Figura 4. l 2 Consideriamo il punto N ; y che si muove sul segmento FC ed il suo simmetrico N’ rispetto all’asse x. Le cariche elementari dq centrate nei due punti N, N’ creano in E i campi elettrici rappresentati rispettivamente dai vettori w e w’; i due vettori hanno uguale modulo w w ' k dq EN 2 e opposte le componenti cartesiane lungo l’asse y, quindi la loro somma genera il campo elementare Figura 4 dEx parallelo all’asse delle x e orientato nel verso negativo. Il modulo di questo campo è dEx 2k 1 cos , con l’angolo che varia nell’intervallo chiuso 0; arctg . 3 EN dq 2 L’intensità della carica elementare dq è espressa da dq dy . Notiamo che 3 3l d ; FN EF tg , da cui y l tg , quindi dy 2 2cos 2 EN 3l EF . cos 2 cos Otteniamo per il campo elementare la seguente espressione per il modulo dEx 2k dq EN cos 2k 2 4k 3l 4cos 2 cos d d cos 2 2 2cos 9l 3l Il calcolo integrale per il modulo del campo elettrico Il modulo del campo elettrico complessivo generato in E dalla carica presente sul lato BC, che indichiamo con E2, è il risultato del seguente integrale definito 1 arctg 3 0 E2 1 arctg 4k 4k 4k 1 sen arctg cos d sen 0 3 3l 3l 3l 3 Luigi Lecci: www.matematicaescuola.it Pagina 7 A questo punto ricordiamo che risulta sen arctg y senz tgz 1 tg 2 z y 1 y2 e quindi E2 4k 3l 1 3 1 1 9 4k . 3 10l L’espressione vettoriale del campo generato è E2 4k i 3 10l *** *** Campo elettrico in E generato dalla carica presente sul lato AD Considerazioni analoghe a quelle sviluppate nel caso precedente permettono di ricavare l’espressione del campo creato dalla carica negativa distribuita sul lato AD. Il disegno di riferimento è in Figura 5. Scegliamo il punto M sulla metà del lato AD giacente nel secondo quadrante e individuiamo il suo simmetrico M’ rispetto all’asse delle ascisse. Le cariche elementari dq centrate in M e M’ determinano in E i due campi elettrici indicati in figura dai vettori u e u’. In figura è indicato Figura 5 l’angolo che il vettore u forma con la direzione positiva dell’asse x. I due vettori u e u’ hanno le componenti cartesiane lungo l’asse y che sono opposte e quindi la somma dei due vettori sarà il vettore dEx parallelo all’asse delle ascisse che punta nel verso delle ascisse positive. Moduli dei vettori u e u’ 2y l l y tg , con 0 al variare di M; M ; y ; E l;0 tg l 2 4 2 u u' k dq EM poiché si ha 2 ; dq dy l l si ottiene d , EM 2 2 cos 2 cos Luigi Lecci: www.matematicaescuola.it Pagina 8 u u' k dq EM k 2 l 4cos 2 2k d d l 2 cos 2 l2 Modulo del vettore dEx=u+u’ dEx 2u cos 4k cos d l Modulo del vettore campo elettrico generato in E da tutta la carica presente su AD Sia E4 il campo elettrico generato dalla carica in oggetto in E. Risulta E4 4 dEx 0 4 0 4k 2 2k 4k sen cos d 04 l l l Espressione vettoriale del campo E4 2 2k i l Campo elettrico totale in E Il campo elettrico generato in E da tutta la carica presente sul bordo del quadrato ABCD è dato dalla somma dei campi elettrici E13 , E2 , E4 ; quindi 4k 2 2k 2 k 2 4k 3 2 6 2 i 2 j Etot i j l 3 10 l l 10 2 10 3 10l il cui modulo è 6 1 2 2 Nm2 5, 0 10 C 10 m 2 6 2 2 Etot 2 9, 0 10 C2 101 m 3 10 10 N 1,17 107 C 1 9 *** *** Luigi Lecci: www.matematicaescuola.it Pagina 9 Terza Parte: Calcolo del potenziale nei punti O ed E Premessa Per lo studio del potenziale generato dalla distribuzione di carica si fa riferimento alla funzione potenziale generato da una carica puntiforme e si applica il principio di sovrapposizione dei campi elettrici, valido anche agli effetti della creazione della funzione potenziale elettrico. Si ricordi che la funzione potenziale di un campo elettrostatico è definita a meno di una costante additiva. Una carica puntiforme Q genera nello spazio vuoto in un punto P a distanza r dalla carica Q un potenziale elettrico la cui espressione è V k Q r (1) Nell’espressione indicata del potenziale si è assunto che il valore del potenziale sia nullo nei punti infinitamente lontani dalla carica (r=+) . Ricordiamo che nell’espressione del potenziale il valore della carica Q va preso con il segno della stessa. Potenziale nel punto O Vogliamo provare che la distribuzione di carica genera nel centro O del quadrato un potenziale che in virtù della scelta della forma (1), applicando il principio di sovrapposizione, è nullo. Cariche presenti sui lati AB, CD Facendo riferimento alla Figura 6, osserviamo che la carica elementare dq (negativa) centrata nel punto P1 crea un potenziale opposto alla carica elementare dq (positiva) centrata in P’1, simmetrico di P1 rispetto al centro O. Poiché al variare di P1 sul lato CD per ogni sua posizione possiamo considerare la Figura 6 carica localizzata nel punto simmetrico P’1 suddetto, si deduce che il potenziale complessivo in O dovuto alle cariche presenti sui lati AB, CD è zero. Cariche presenti sui lati BC, AD Facendo riferimento sempre alla Figura 6, per le cariche presenti sui lati BC, AD possiamo sviluppare considerazioni analoghe a quelle per i lati AB, CD; in questo caso si considerano le Luigi Lecci: www.matematicaescuola.it Pagina 10 cariche elementari centrate nei punti P2 e P’2 che descrivono con il loro moto sincronizzato i due lati BC e DA. Concludiamo che il potenziale complessivo in O vale zero. Potenziale nel punto E Potenziale creato dalle cariche presenti sui lati AB, CD Facciamo riferimento alla Figura 7. Osserviamo che per ogni posizione del punto P sul lato CD possiamo considerare il punto P’ suo simmetrico rispetto all’asse x e le cariche elementari in essi centrate le quali determinano in E potenziali opposti, quindi che si annullano; pertanto, tutta la carica presente su AB determinerà in E un potenziale opposto a quello determinato in E da tutta la carica presente su CD. Il contributo al potenziale in E dovuto alle cariche sui lati AB, Figura 7 CD è perciò nullo. Potenziale in E creato dalla carica presente sul lato BC Facciamo riferimento alla Figura 8 Prendiamo un punto P sul lato BC giacente nel primo quadrante e consideriamo il suo simmetrico P’ rispetto all’asse x. Al variare di P sul segmento FC il punto P’ descrive il segmento FB. Le cariche elementari centrate in P e P’creano in E potenziali uguali la cui somma è dV 2k dq r Risulta l l P ; y , con 0 y ; 2 2 EP r EF Figura 8 3l 1 , con 0 arctg ; 2cos 3 3l 3l 3l d ; ; FP EFtg y tg , da cui dy 2 2cos 2 2 Luigi Lecci: www.matematicaescuola.it Pagina 11 dq dy 3l d ; 2cos 2 quindi dV 2k dq 3l 2cos 2k 2k d d . 2 r 2cos 3l cos Il valore del potenziale generato da tutta la carica presente sul BC è dato dal seguente integrale definito 1 arctg 3 0 V2 1 arctg 3 0 dV 2k d cos Per il calcolo dell’integrale indefinito 1 cos d si deve utilizzare l’espressione di cos in 1 tg 2 2 . Risulta funzione di cos 1 tg 2 2 1 tg 2 1 2 d ; ponendo tg t si ricava 2arctg t , quindi cos d 2 2 1 tg 2 2dt e si ottiene la seguente forma per l’integrale d 1 t2 1 t 2 2dt dt 1 t 2 1 t 2 2 1 t 2 . Si procede con la decomposizione della frazione integranda in due fratti semplici: 1 1 1 , quindi 2 2 1 t 2 1 t 1 t 2 dt 1 1 dt dt ln 1 t ln 1 t C , con C costante reale. 2 1 t 1 t 1 t Ritornando alla variabile si ha 1 arctg 3 0 V2 2k 1 arctg 3 1 d 2k ln 1 tg ln 1 tg cos 2 2 0 Luigi Lecci: www.matematicaescuola.it Pagina 12 1 1 1 1 2k ln 1 tg arctg ln 1 tg arctg 3 3 2 2 sen 2 1 cos Dall’uguaglianza tg 1 sen arctg 1 1 3 ; tg arctg 1 3 2 1 cos arctg 3 segue sussistono inoltre le seguenti uguaglianze sen arctgy tgy 1 tg 2 y y 1 y2 ; cos arctgy 1 1 tg 2 y 1 1 y2 quindi 1 1 sen arctg 1 1 1 1 3 3 tg arctg : 1 1 1 10 3 1 3 2 1 cos arctg 1 1 9 9 3 Valore del potenziale 1 arctg 3 0 V2 2k 10 4 1 1 1 d 2k ln 1 ln 1 2k ln cos 10 3 10 3 10 2 Osserviamo che il valore del potenziale è positivo. Potenziale in E creato dalla carica presente sul lato AD Facciamo riferimento alla Figura 9 Il procedimento da seguire è identico a quello seguito per la determinazione del potenziale dovuto alla carica presente sul lato BC; in questo caso il valore del potenziale sarà negativo. Riportiamo le elaborazioni senza alcun commento. dq dV 2k ; r l l P ; y ;0 y ; 2 2 Luigi Lecci: www.matematicaescuola.it Figura 9 Pagina 13 l l l EG ; GP EGtg ; y tg , con 0 ; dy d ; 2 2 4 2cos 2 dq dy l 2 cos 2 d ; EP r l ; 2cos dV 2k dq l 2cos 2k 2k d d ; r 2cos 2 l cos V4 4 0 dV 2k 4 0 1 d ; cos 1 4 4 d ln 1 tg ln 1 tg ln 1 tg ln 1 tg ; 0 cos 8 8 2 2 0 sen 2 4 tg 8 1 cos 2 2 4 2 2 ln 1 tg ln 1 tg ln 1 ln 1 ln 1 2 2 2 2 2 8 8 Conclusione V4 4 0 2k d 2k ln 1 2 cos Potenziale totale in E Il potenziale totale creato da tutta la distribuzione di carica sui lati del quadrato ABCD nel punto E vale 10 4 V E V2 V4 2k ln 2k ln 1 2 10 2 10 4 2k ln ln 1 2 10 2 Luigi Lecci: www.matematicaescuola.it Pagina 14