Donatella Spano DESA – UNISS [email protected] ANALISI DEI SISTEMI D. Spano Copyright © 2006 Università di Sassari PAROLE CHIAVE - ATTRIBUTI { { { { { { Struttura Funzionalità Complessità Interazione e interdipendenza Cambiamenti nel tempo Dimensione spaziale Struttura D. Spano Funzione Processo 3 Matter Energy Sistema D. Spano D. Spano D. Spano D. Spano D. Spano D. Spano D. Spano D. Spano (da Odum) ANALISI DEI SISTEMI { { { D. Spano Identificare le unità fondamentali del sistema Definire come le diverse unità interagiscono Valutare la risposta del sistema alla variazione delle condizioni ANALISI DEI SISTEMI { D. Spano Si tratta di studiare come gli output di ciascuna componente variano in funzione degli input e come tutti i flussi (energia e materia) influenzano la risposta generale del sistema. D. Spano (da Odum) Le metodologie di monitoraggio che permettono di quantificare i parametri funzionali fondamentali degli ecosistemi e di determinare la risposta della vegetazione a disturbi naturali o antropici, si basano sull’analisi di sistema. Nel caso degli ecosistemi terrestri, l’analisi prevede lo studio e la parametrizzazione delle seguenti interazioni: A.Influenza delle variazioni del sistema fisicoclimatico sui processi biofisici e possibili retroazioni sull’atmosfera (variazioni negli scambi di energia, calore, acqua e anidride carbonica). B.Variazioni nel bilancio del carbonio con particolare riferimento al rilascio di anidride carbonica e metano da parte del suolo. C.Variazioni dei processi biogeochimici e della disponibilità di acqua e nutrienti e loro influenza sulla struttura degli ecosistemi. D.Variazione nella composizione delle specie e conseguenti modificazioni nelle caratteristiche delle superfici biofisiche e nell’entità dei processi biogeochimici. D. Spano TRE LIVELLI 1. 2. 3. D. Spano Stato di una componente e la sua risposta a diversi input Interazioni fra le diverse componenti Risposta integrata dell’intero sistema a un segnale esterno, a un’alterazione o a un disturbo. 1. STATO { Stato di una componente o dell’intero ecosistema è la descrizione della condizione di quella componente o dell’intero ecosistema in un certo momento concetti di steady state, aggrading e degrading D. Spano RAPPRESENTAZIONE DEI POSSIBILI STATI DEL SISTEMA Degrado Soglia Stato Range di normalità Soglia Degrado D. Spano TURNOVER RATE O TASSO DI RINNOVO INPUT/OUTPUT { è la frazione di materia (biomassa) che entra (viene prodotta) o lascia il sistema in un certo periodo di tempo tempo di permanenza tasso di rinnovo 4t = 0.02 ×100 = 2% 200t anno -1 D. Spano 1 200t = = 50anni 0.02 4t Smorzamento Vs Amplificazione D. Spano 2. INTERAZIONE E 3. RISPOSTA { { { { { D. Spano Efficienza d’uso delle risorse Ottimizzazione d’uso delle risorse Feedback o retroazione Resistenza e Resilienza Stabilità 2. INTERAZIONE { Efficienza d’uso delle risorse (H2O, N, minerali) Materia prodotta (kg ) WUE = Acqua Traspirata (kg ) Ottimizzazione d’uso delle risorse (efficienza + disponibilità risorse= massimizzazione della produzione) { D. Spano 2. INTERAZIONE { Feedback o retroazione Rappresenta un’interazione fra le componenti del sistema in seguito a una deviazione 9 feedback (+) è un’accelerazione della deviazione (stesso verso) 9 feedback (-) è una neutralizzazione della deviazione (verso opposto, omeostasi) D. Spano Stato Ecosistema 3. PREVISIONE DELLA RISPOSTA DEL SISTEMA ALLE FORME DI DISTURBO Equilibrio Tempo Disturbo D. Spano Stato Ecosistema PREVISIONE DELLA RISPOSTA DEL SISTEMA ALLE FORME DI DISTURBO Range di normalità (stato stazionario) Misura Resistenza Disturbo Misura Resilienza Recupero Tempo D. Spano Stato Ecosistema ELEVATA RESISTENZA E SCARSA RESILIENZA Range di normalità (stato stazionario) Misura Resistenza Disturbo Misura Resilienza Recupero Tempo D. Spano SCARSA RESISTENZA ED ELEVATA RESILIENZA Stato Ecosistema Range di normalità (stato stazionario) D. Spano Misura Resistenza Disturbo Misura Resilienza Recupero Tempo SUCCESSIONE ECOLOGICA { D. Spano Le comunità vegetali, animali e microbiche occupano in tempi successivi una determinata area e sono accompagnate da variazioni del clima e del suolo. L’insieme della sequenza dei cambiamenti che subisce l’ecosistema è chiamata sere. Ciascuna fase della sequenza è denominata stadio della sere SUCCESSIONE ECOLOGICA Due fasi dinamiche: { Sere (inizia dalle specie pioniere) { Climax (non totale stabilità, lente fluttuazioni) Successioni primarie (hanno inizio in ambienti non occupati in precedenza da vegetazione). Successioni secondarie (avvengono per alterazione della vegetazione). D. Spano La successione è il risultato di un processo di auto-organizzazione Fase finale Fase transitoria D. Spano Fase pioniera I meccanismi che portano ai cambiamenti successionali sono suddivisibili in: { { { D. Spano meccanismi autogenici meccanismi allogenici meccanismi biogenici Successione progressiva { Successione primaria { Successione secondaria (area agricola abbondonata) D. Spano Successione regressiva { { Sono originate da disturbi esterni che comportano una riduzione della biomassa Vegetazione mediterranea lecceta – fase matura macchia gariga steppa-gariga D. Spano Dal concetto di climax al concetto di vegetazione potenziale { D. Spano Vegetazione che si svilupperebbe in un certo habitat, nelle condizioni di clima e di suolo attuali, se tutte le influenze umane cessassero e se si arrivasse immediatamente allo stadio finale della successione Altri termini { { { D. Spano Gradiente Nicchia Habitat Altri termini Gradiente Continuo cambiamento di una variabile ambientale nello spazio e nel tempo { radiazione - CO2 – Temperatura Scambi di materia e energia D. Spano Nicchia Spazio in cui i fattori biofisici e le risorse energetiche permettono a una specie di soddisfare le proprie esigenze e funzioni vitali. Nicchia = individuo + habitat + funzioni Nicchia fondamentale = massimo volume teoricamente occupato quando la specie non è in competizione con altre specie Nicchia effettiva = volume occupato in condizioni di costrizione biotica D. Spano Nicchia Ampiezza di nicchia, inversamente proporzionale all’intensità della competizione Sovrapposizione di nicchia D. Spano Habitat { { D. Spano È lo spazio fisico in cui vive un organismo, dove lo si può trovare Territorialmente lontani ed ecologicamente simili Analisi dei sistemi applicata agli ecosistemi forestali. Concetti e terminologia specifica: stato stazionario, aggrading e degrading, turnover e tempo di permanenza, smorzamento/amplificazione, controllo donatore/recettore, efficienza d’uso di una risorsa, ottimizzazione, feedback, resistenza, resilienza, stabilità, alterazioni e disturbi, le fasi della successione, gradiente, ambiente, habitat, nicchia ecologica, bacino, stand. Esempi specifici. Aber & Melillo, 1991-Terrestrial ecosystems. Saunder College Publ., Capitolo 5 Susmel L., 1988 - Principi di ecologia. CLEUP, Padova, Pagine 19-22; 569-574; 669680. Odum , 1988 - Basi di Ecologia. Piccin, Appendice 1. I biomi terrestri. Pagine 40-44; 51-53; 164-166; 350-356. Paci M. , 2004 Ecologia Forestale Ed agricole, Bologna; 220-223 D. Spano