122-124 COMUNICAZIONE analisi 25-02-2005 122 COMUNICAZIONE | 11:52 Pagina 122 L’Analisi | a cura di TNS Infratest FOCUS SUGLI OTTO FINALISTI DEL CONCORSO CHE PREMIA I MIGLIORI SPOT DELL’ANNO L’advertising ai raggi X In occasione dell’annuale Gala della Pubblicità, che premia le migliori campagne dell’anno, Tns Infratest ha condotto uno studio sociosemiologico sui diversi spot in competizione. Scoprendo che… S iamo partiti dalle otto campagne finaliste dell’ormai storico Gala della Pubblicità per condurre uno studio socio-semiologico, finalizzato a evidenziare i tratti caratterizzanti dell’advertising contemporaneo. La prima considerazione che emerge con forza dalla nostra analisi riguarda le ‘colonne sonore’ dei diversi spot. All’interno di un linguaggio che si fa sempre più raffinato e complesso, che mira a raggiungere una dimensione veramente spettacolare e cinematografica (un esempio su tutti la regia di Spike Lee per Telecom - Gandhi), grande ruolo e spazio viene attribuito alla musica: nota e spesso importata direttamente dal cinema (The insider per Telecom-Gandhi, Un uomo da marciapiede per Pirelli Re). Una presenza forte, evocativa che fa esplodere il testo pubblicitario, aprendolo im- mediatamente ad infinite possibilità di significati. E noi, senza neanche accorgerci, ci troviamo ad arricchire il messaggio con un pezzo dei nostri ricordi, delle sensazioni private, del nostro passato… Questo immediatamente ci porta alla seconda osservazione: la valenza archivistica del racconto pubblicitario, che tende a farsi collettore di immagini, linguaggi, codici, esperienze che rielabora e reimmette nel circuito comunicativo. Una valenza che trova nella citazione la sua massima espressione linguistica che differentemente si declina nei diversi testi: una citazione che trasfigura il passato in mito, colorandosi di nostalgia, in Adidas e Telecom-Gandhi dove gli eventi di ieri servono a spiegare le ragioni dell’oggi (Impossibile is nothing; la necessità del dispiegamento tecnologico nelle comunicazioni); un citazionismo all’ennesima potenza quello di Sky, che presenta un’icona del cinema anni ’80 che interpreta se stessa, cita il celeberrimo gesto di danza di Tony Manero ne ‘La febbre del sabato sera’ e ammicca, strizzando l’occhio ai cinefili, al cinema cult di Tarantino; infine, un citazionismo divertito quello Da sinistra i tre conduttori del Gala della Pubblicità: Sergio Muniz, Martina Stella e Walter Nudo. In alto lo spot vincitore TRADE BUSINESS di Citroen C4, che incrocia il fumetto giapponese di prima generazione (Goldrake, Gig Robot, Mazinga, per intenderci), con lo smurf di Michael Jackson. Tutto ciò rimanda l’immagine di una pubblicità che non vuole tanto rompere, radicalizzare, stupire, quanto restituire, reintegrare, ricomporre: una vocazione in cui si può, forse, intravedere la cifra storica di questi anni. Ed è il racconto ciò che ci viene restituito: il grande racconto, potente, evocativo, archetipico, ma soprattutto emozionante, votato a conferire pathos al contenuto. Pensiamo alle comunicazioni Totocalcio, Adidas dove è la presenza di un narratore in voce over ad orientare e coinvolgere lo spettatore; o a Telecom-Gandhi dove un montaggio magistrale porta letteralmente dentro le immagini chi guarda; o Telecom-Giulio in cui un improvviso arretramento della macchina da presa mostra sorprendentemente la realtà (la comunicazione me- 122-124 COMUNICAZIONE analisi 25-02-2005 124 COMUNICAZIONE | 11:52 Pagina 124 L’Analisi diante videotelefono) consentendo alla comunicazione di passare di colpo da un registro razionale ad uno emozionale (la scoperta di una comunicazione fino ad ora impossibile). Unica eccezione in tal senso è rappresentata da Citroen C4, che annulla il racconto in favore dell’offerta di uno spettacolo dichiaratamente ludico e paradossale. E a partire da ciò l’ultima considerazione. La pubblicità, è chiaro, parla ad un interlocutore che siamo abituati a catalogare in termini concreti come un consumatore di oggetti, di prodotti, di ‘cose’. Non crediamo sia soltanto questo: la comunicazione pubblicitaria, oggi, costruisce il proprio spettatore sempre più come un consumatore di •••••••• Gli otto spot dell’anno DUE SONO le comunicazioni che come capacità di consolidare il ricordo si discostano nettamente dalle altre: Telecom-Gandhi e Citroen C4. Benché la memorabilità di queste TELECOM-GANDHI Una costruzione narrativa magistralmente cinematografica e di alto profilo. Un linguaggio che mira sia a coinvolgere emotivamente lo spettatore, mediante un grande racconto giocato sul registro emozionale, sia a farlo riflettere: la domanda conclusiva, infatti, stimola una risposta che arricchisce di senso l’intero comunicato. Ed è così che l’emozione lascia spazio all’argomentazione: ciò cui si tende è infatti la dimostrazione di una tesi, ossia l’elevato valore eticosociale dei servizi offerti da Telecom. In questo senso, il comunicato lavora per costruire un’identità di brand forte, potente ed assertiva, a conferma e rinforzo di un’immagine di brand leader, con un ‘vero’ passato. due comunicazioni sia pressoché identica nel campione di spettatori che abbiamo intervistato, i due spot ‘colpiscono’ target decisamente diversi. E non a caso… CITROEN C4 Un linguaggio che sposta decisamente il tiro. Nessuna pretesa narrativa, nessuna storia da raccontare. Un filmato che vuole (solo?) offrire uno spettacolo divertente, insolito ed ironico. L’innovazione e la forza di questo filmato non stanno tanto nel linguaggio utilizzato, quanto nella capacità della comunicazione di compiere uno spostamento del modo di parlare del prodotto. Ciò che colpisce, diverte e sorprende di questo filmato è, infatti, l’assoluta autoreferenzialità del prodotto declinata in termini ludici e giocosi. Sparita l’idea di un prodotto funzionale, scomparsa la valorizzazione dell’auto come strumento espressivo del guidatore, arriva la nuova macchina, quella che aspira ad essere come il pubblico cui è destinata. SKY Una comunicazione che compie l’interessante gioco di mettere in scena e raccontare la metafora su cui si è costruito il posizionamento del brand che pubblicizza: il grande cinema a casa. Coerentemente con il pubblico cui si indirizza, parla un linguaggio ricco di citazioni cinematografiche stratificate a tre differenti livelli: dal più semplice e descrittivo (la presenza del grande attore), passando per quello storico, di memoria (La febbre del sabato sera), per concludersi con quello cinefilo e intellettuale (la cena con Quentin). TRADE BUSINESS 122-124 COMUNICAZIONE analisi 25-02-2005 11:52 Pagina 125 L’Analisi esperienze: visive, mediatiche, emozionali. Ed è come se la pubblicità, nel proprio esprimersi, richiedesse sempre più una partecipazione attiva del destinatario per costruire ed attribuire senso a ciò di cui parla. Il nuovo ‘consumatore esperienziale’ diventa allora nodo narrativo imprescindibile per costruire valore attorno all’oggetto del suo discorso, sia esso prodotto, servizio o brand image, un vero e proprio soggetto inserito attivamente all’in- | COMUNICAZIONE 125 terno del processo comunicativo. E dove finiscono i prodotti, i servizi, le brand image di cui le pubblicità parlano? Essi saranno tanto più rilevanti e di valore in virtù dell’esperienza che sapranno creare nella testa, ma ancor più nel- PIRELLI RE Una comunicazione costruita in due fasi. Dapprima un racconto che ha il sapore della favola classica (il viaggio dalla campagna alla città) che si rifà ad un archetipo narrativo. Poi uno spostamento, in cui la storia perde la funzione di racconto esemplare per lasciare emergere in tutta la sua forza metaforica la chiocciola-protagonista (l’emblema dei significati affettivi attribuiti alla casa), valorizzando la capacità d’accoglienza del funzionario Pirelli Re. Un racconto che si conclude con l’immagine compiaciuta della chiocciola che esce con un luccicante guscio nuovo. Un linguaggio evocativo, che mira a costruire un vissuto rassicurante nello spettatore. ENEL La strategia comunicativa di Enel si fonda sull’idea di rendere pregnante e significativo un gesto ormai talmente quotidiano e ripetitivo da essere diventato inconsapevole e devalorizzato. Ed ecco che per farlo scatta il registro del paradosso: il gesto consueto, ‘domestico’ di infilare la presa nella corrente o di accendere un fornello viene collocato in un contesto extradomestico dove manifesta chiaramente la propria assurdità, ma anche la propria significatività. È un cortocircuito di significato giocato in termini rassicuranti, giocosi che consente ad Enel di valorizzare se stessa ed il proprio servizio. ADIDAS Si mette in scena una competitività che perde le connotazioni aggressive per tingersi di emozione, dimostrando che “l’impossibile non è un fatto ma solo un’opinone”. Grande dimostrazione di leadership da parte del brand che rimane sullo sfondo e si connota come mandante per le imprese impossibili di domani e delle nuove generazioni (“Dateci dentro, ragazze!). TOTOCALCIO Un racconto fintamente drammatico giocato sul contrasto fra registro visivo/uditivo e quello musicale, dove di fatto l’allegria della musica sconfessa la serietà del racconto. Un filmato che racconta con ironia la storia di un rapporto controverso, ma fortemente affettivizzato come quello con il calcio, rivendicando un ruolo da protagonista per il tifoso. TELECOM-GIULIO Un filmato che costruisce la sua efficacia nella capacità di sorprendere lo spettatore. Un gioco di sbilanciamenti di sapere, in cui il pubblico, illuso da una comunicazione piana, razionale (di fatto il filmato si legge), paritetica, si trova spiazzato dall’irrompere del nuovo. Ed è proprio in questo scarto di saperi che Telecom segnala la propria grandezza, la propria capacità di andare oltre le aspettative. Un linguaggio essenziale, che sembra spogliarsi di tutti gli artifici retorici, per potenziare quell’ultimo spostamento all’indietro della macchina da presa che, allargando il campo, ci mostra il videotelefono. TRADE BUSINESS