La pulizia dei denti con gli spazzolini da denti sonici idrodinamici Gli spazzolini da denti sonici sono indicati per rimuovere dai denti resti di cibo, placca e macchie. Ma anche con l’impiego delle più recenti tecnologie la qualità della pulizia dei denti dipende dal corretto utilizzo dello spazzolino. Queste istruzioni vogliono essere un aiuto per un impiego ottimale degli spazzolini da denti sonici. Solo gli spazzolini sonici Philips Sonicare Flexcare ed Healthy White, Waterpik Sensonic Professional PLUS SR 3000E e SR 1000E e lo spazzolino Sonic Complete di Oral-B, attualmente non più disponibile in commercio, hanno un effetto idrodinamico dimostrabile. Prof. Dr. Imfeld (ZZM1), Prof. Dr. U.P. Saxer (PZZ2), giugno 2012. Fig 1 Waterpik Sensonic & Philips Sonicare Fig 2 Waterpik Sensonic, in posizione orizzontale, a contatto con le superfici dentali vicine alla guancia Fig 3 Testina dello spazzolino Waterpik Spazzolini meccanici e idrodinamici (Fig 1) Gli spazzolini sonici con tecnologia idrodinamica sono la più recente innovazione nel campo della prevenzione della carie. La loro azione è meccanica e idrodinamica. Quest’ultimo termine indica che le turbolenze create dai movimenti dello spazzolino riescono a rimuovere i batteri della placca anche da zone dei denti che l’azione meccanica delle setole non riesce a raggiungere, come gli spazi interdentali o le tasche gengivali che si formano nella fase iniziale della parodontite o perimplantite. Per chi sono indicati gli spazzolini da denti sonici? Gli spazzolini da denti sonici sono particolarmente indicati per pazienti con carie interdentale, retrazione gengivale (colletti dentali scoperti), difetti cuneiformi (tacche che si formano nel colletto dentale per abrasione) e lesioni gengivali. Gli spazzolini da denti sonici sono un MUST per i pazienti con parodontite e impianti, in quanto offrono la tecnica di pulizia dei denti più delicata e al tempo stesso più efficiente. Ma anche tutti gli altri pazienti possono trarre giovamento dalla migliore igiene orale offerta dagli spazzolini sonici. Tutte le facce dei denti devono essere spazzolate sistematicamente, procedendo dai denti posteriori a quelli anteriori. Impiego corretto (Fig 2 – 5) Bisogna evitare che lo stelo dello spazzolino venga a contatto con i denti. Lo spazzolino va acceso tenendo la testina ad un angolo di 45° con la superficie del dente, senza muoverla o applicare pressione, con la bocca semichiusa. Per un’azione più intensiva delle setole negli spazi interdentali, eseguire piccole oscillazioni in avanti (Fig. 3) e all’indietro (Fig. 4). Dedicare alla pulizia di ogni dente ca. 5 secondi. Trascorso questo tempo sollevare lo spazzolino e muoverlo in avanti, al dente successivo. In questo modo si puliscono tutti i denti sistematicamente, prima all’interno e poi all’esterno. Un gioco da ragazzi Con questi spazzolini anche i bambini riescono a pulirsi i denti con facilità, anche in presenza di apparecchi ortodontici. Fig 4 Testina dello spazzolino Philips Sonicare Fig 5 Pulizia del lato interno dei denti. Durante la pulizia degli incisivi lo spazzolino è in posizione quasi verticale Pulizia degli incisivi Per la pulizia del lato interno degli incisivi, lo spazzolino dev’essere tenuto in posizione verticale, impugnandolo come una matita, in modo da applicare solo la leggera pressione prodotta dal peso dello spazzolino. Così facendo si ottiene una pulizia efficiente dei denti, senza causare danno allo smalto o alle gengive. www.richtigzaehneputzen.ch Pulizia dei denti con gli spazzolini da denti sonici idrodinamici 9 10 Fig 6Test eseguito con uno spazzolino elettrico oscillante. Nessun flusso idrodinamico. Fig 7 Test eseguito con uno spazzolino sonico idrodinamico. La bollicine presenti in tutto il bicchiere indicano la presenza del flusso idrodinamico. Fig 8 Spazzolino monociuffo Waterpik Fig 9 and 10 Spazzolini sonici per bambini di Sonicare Test del bicchiere d’acqua (Fig 6 +7) Anche voi potete fare questo semplice test a casa vostra, per verificare se il vostro spazzolino produce un effetto idrodinamico. Prendete un bicchiere quasi pieno d’acqua. Impugnate lo spazzolino in modo che le setole siano immerse nell’acqua per ca. 2 mm. Avviate lo spazzolino. Effetto: se nell’acqua si formano bolle d’aria non solo in superficie, ma in tutto il bicchiere, vuol dire che lo spazzolino ha creato una turbolenza, segno sicuro della sua azione idrodinamica. L’effetto idrodinamico viene testato con un apparecchio sviluppato all’ETH di Zurigo. Il test è stato presentato anche nella trasmissione televisiva Einstein. Sulla homepage richtigzaehneputzen.ch potete trovare il filmato del test alla voce Einstein. Spazzolino monociuffo Waterpik (Fig 8) Lo spazzolino monociuffo di Waterpik è stato sviluppato specificamente per la pulizia degli spazi interdentali. Con questo spazzolino è possibile rimuovere il biofilm della placca dagli spazi interdentali. La punta dello spazzolino va posizionata nello spazio tra due denti con un’angolazione di 30° o 45° rispetto alla gengiva. Accendere lo spazzolino e seguire delicatamente il contorno gengivale da uno spazio interdentale all’altro. Questo tipo di pulizia è particolarmente efficace per il lato interno dei denti dell’arcata inferiore. Uso dello spazzolino da parte dei bambini (Fig 9+10) I bambini possono usare lo spazzolino sonico già a partire dai 4 anni. È stato dimostrato che con lo spazzolino sonico per bambini (Fig. 10) i denti vengono puliti non solo decisamente più a lungo, ma dal 30 al 50% più a fondo che con gli spazzolini manuali o elettrici. Il tempo da dedicare alla pulizia è suddiviso in quattro intervalli, per i quattro quadranti della dentatura. Allo scadere di ogni intervallo, lo spazzolino emette un segnale sonoro che indica che è ora di passare al quadrante successivo. Una melodia segnala che la pulizia è completa e lo spazzolino si spegne da sé. Durante i primi 90 utilizzi dello spazzolino il tempo di pulizia si prolunga automaticamente di qualche secondo. Durata della pulizia dei denti: ca. 2-4 minuti. Il biofilm della placca Non tutti i batteri della placca sono nocivi. I batteri che causano malattia sono detti patogeni. La patogenicità è determinata anche dalla quantità dei batteri. Nei punti in cui l’azione pulente è esercitata “solo” dall’azione idrodinamica (spazi interdentali), il biofilm della placca non viene rimosso integralmente. Rimane uno strato di base (pellicola) caratterizzato da una bassa densità di batteri. I principi attivi del dentifricio che raggiungono queste zone grazie all’azione idrodinamica agiscono sulla flora batterica contrastando l’insorgere d’infiammazione e carie. Importante: la mano non esegue alcun movimento, si ha solo l’oscillazione dello spazzolino senza pressione www.richtigzaehneputzen.ch