rossiplast - Cementi Rossi

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Compilazione:
Luglio 1997
SCHEDA DI SICUREZZA DEL
Aggiornamento:
LEGANTE IDRAULICO PER COSTRUZIONI
Gennaio 2005
ROSSIPLAST
LABORATORIO CENTRALE
RICERCA E SVILUPPO
Validità: illimitata
Stabilimento di Piacenza
1. IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA’
1.1 Identificazione del preparato
Denominazione: LEGANTE IDRAULICO PER COSTRUZIONI
Nome commerciale: ROSSIPLAST
Preparato completamente inorganico, finemente macinato, rispondente ai requisiti della Norma UNI 10892-1
1.2 Utilizzazione del preparato
La Rossiplast viene tradizionalmente impiegata nella realizzazione di
stabilizzazione di terreni.
murature, intonaci e anche per la
1.3 Identificazione della società
Società................
INDUSTRIA CEMENTI GIOVANNI ROSSI S.P.A.
Via Caorsana 14, 29100 Piacenza
Tel. 0523 - 545811
Prodotto presso lo stabilimento di Piacenza
Via Caorsana 14, 29100 Piacenza
1.4 Telefono di emergenza
0523 - 545811
2. COMPOSIZIONE / INFORMAZIONE SUGLI INGREDIENTI:
2.1 Preparato completamente inorganico costituito da una miscela finemente macinata di:
-
clinker Portland, costituito a sua volta dai seguenti componenti idraulici: silicati di calcio (C3S, C2S),
alluminato tricalcico (C3A) e ferro alluminato di calcio (C4AF), ottenuti mediante cottura, almeno sino a
sinterizzazione (~ 1450 °C) di una miscela prestabilita e costituita essenzialmente da marne e calcari
naturali. Il clinker portland può contenere piccole quantità di ossido di calcio, ossido di magnesio, solfato di
sodio, di potassio e di calcio e tracce di altri composti, tra cui sali di cromo VI;
-
minerali naturali a base calcarea e / o pozzolanica
-
gesso o anidrite nella proporzione necessaria a regolare in modo ottimale i processi di presa ed
indurimento dell’impasto.
Il preparato contiene inoltre un agente aerante per l’inglobamento di microbolle d’aria
2.2 Non attinente
2.3 Il preparato non è classificato pericoloso ai sensi del D.lgs. 14 marzo 2003 n° 65 “Attuazione delle direttive
1999/45/CE e 2001/60/CE relative alla classificazione, all’imballaggio e all’etichettatura dei preparati pericolosi”,
ma diventa irritante in presenza di acqua poiché si genera una soluzione alcalina dovuta alla formazione di
idrossidi di calcio, sodio e potassio.
In tale soluzione possono essere presenti modeste quantità di cromo VI idrosolubile, comunque inferiori allo
0,0002 % (2 ppm) sul peso totale a secco del legante.
A seguito di ciò il preparato può essere commercializzato in conformità al DM 10 maggio 2004 “Recepimento
della Direttiva 2003/53/CE recante la ventiseiesima modifica alla direttiva 79/769/CEE del Consiglio del 27
Luglio 1976, relativa alle restrizioni in materia di immissione sul mercato e di uso di talune sostanze e preparati
pericolosi” senza che sia necessaria l’aggiunta di alcun agente riducente.
2.4
Sostanza
Classificazione
Frasi R
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Idrossido di potassio (KOH)
Idrossido di sodio (NaOH)
Cromo VI composti
C
C
T, N
R35
R35
R49-43-50/53
2.5 Le sostanze di cui al punto 2.4 sono identificate nel modo seguente:
Nome
n. CAS
(Chemical Abstracts Service)
Idrossido di potassio
Idrossido di sodio
Cromo VI composti
n. EINECS
(European Inventory of Existings Chemical Substances)
1310-58-3
1310-73-2
------
215-181-3
215-185-5
-------
2.6 Non attinente
3. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI:
La polvere secca del preparato è irritante per gli occhi, le vie respiratorie e le mucose.
Può essere irritante per la pelle in caso di contatto prolungato.
Quando il preparato viene miscelato con acqua dà luogo ad una soluzione alcalina che, dato l’elevato pH, può
provocare irritazione della pelle quando il contatto è ripetuto o esteso e lesioni agli occhi in caso di proiezione.
Sia il preparato che i suoi impasti, in caso di contatto prolungato con la pelle, possono provocare sensibilizzazione.
Poiché il preparato contiene meno dello 0,0002 % di cromo VI solubile lo stesso può essere commercializzato in
conformità al D.M. 10 maggio 2004 senza la necessità di aggiungere alcun agente riducente.
Al momento non sono conosciuti effetti ritardati in caso di esposizione.
In caso di ingestione rilevante il preparato può provocare ulcerazioni dell’apparato digerente.
Il preparato ed i suoi impasti non presentano rischi particolari per l’ambiente, fatto salvo il rispetto delle
raccomandazioni riportate nei successivi p.ti 6, 8, 12 e 13.
4. INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO:
In caso di contatto con gli occhi non strofinare e lavare immediatamente ed abbondantemente con acqua per
qualche minuto e consultare un medico.
In caso di contatto prolungato con la pelle della polvere secca eliminare il più possibile la polvere quindi lavare
abbondantemente con acqua e sapone. Lo stesso tipo di intervento deve essere attuato anche a seguito di contatto
con il preparato “idratato”.
In caso di eventuale presenza di irritazioni consultare un medico.
In caso di ingestione sciacquare la cavità orale con acqua o meglio con acqua e limone, bere acqua e limone e
consultare un medico.
In caso di inalazione per esposizione ad elevata concentrazione di polvere, portarsi in un ambiente non “inquinato”
e consultare un medico.
5. MISURE ANTINCENDIO:
La Rossiplast è un preparato non combustibile e non comburente. In caso di incendio, nell’area circostante,
possono di conseguenza essere utilizzati tutti i mezzi atti ad estinguere gli incendi.
6. PROVVEDIMENTI IN CASO DI DISPERSIONE ACCIDENTALE:
Precauzioni per le persone
Evitare il contatto con gli occhi e con la pelle e non respirare le polveri. Se necessario, in caso di manipolazione
con diffusione di polvere, dotarsi dei dispositivi di protezione individuale per gli occhi, le vie respiratorie e la pelle
(vedere paragrafo 8.2.1).
Precauzioni ambientali
In caso di fuoriuscita accidentale rimuovere il preparato per aspirazione a secco ed evitare di scaricarlo o
disperderlo in corsi d’acqua o fognature.
Metodi di bonifica
Aspirazione a secco mediante idonea apparecchiatura.
7. MANIPOLAZIONE E IMMAGAZZINAMENTO:
7.1 Manipolazione
Evitare operazioni che producano la diffusione delle polveri, qualora ciò non fosse possibile utilizzare i necessari
DPI (vedere paragrafo 8.2.1). Evitare il contatto con gli occhi e con la pelle.
7.2 Immagazzinamento
Conservare il preparato
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al di fuori della portata dei bambini;
lontano dagli acidi;
in contenitori chiusi (silos, sacchi) ed in luogo fresco ed asciutto, per conservarne le caratteristiche
tecniche.
Evitare in ogni caso la dispersione di polvere.
-
7.3 Impieghi particolari
Non attinente.
8. PROTEZIONE PERSONALE / CONTROLLO DELL'ESPOSIZIONE
8.1 Valori limite per l’esposizione
Il valore limite di soglia ponderato nel tempo (TLV-TWA) adottato dall’Associazione degli Igienisti Industriali
Americani (ACGIH) per il cemento Portland è pari a 10 mg/m³ (frazione inspirabile) e a 3 mg/m³ (frazione
respirabile).
8.2 Controllo dell’esposizione
Negli impianti nei quali si manipola, trasporta, carica e scarica, immagazzina il preparato, devono essere prese
idonee misure per la protezione dei lavoratori e per il contenimento delle immissioni negli ambienti di lavoro.
8.2.1 Controllo dell’esposizione professionale
Nel caso in cui si renda necessaria una protezione individuale, devono essere utilizzati appropriati DPI per:
8.2.1.1 Protezione respiratoria
In presenza di polvere di Rossiplast si raccomanda l’utilizzo di un facciale filtrante certificato secondo UNI
EN 149 o di una maschera antipolvere certificata secondo UNI EN 140.
8.2.1.2 Protezione delle mani
Indossare guanti impermeabili, resistenti alle sostanze basiche, certificati secondo UNI EN 374 parti 1,2 e3.
8.2.1.3 Protezione degli occhi
Utilizzare occhiali a maschera certificati secondo UNI EN 166 in presenza di polvere di legante o in caso di
rischi di proiezione di polvere e/o di pasta negli occhi.
8.2.1.4 Protezione della pelle
Vestire opportuni indumenti da lavoro (tute) in grado di proteggere, tra l’altro, gli avambracci in continuità
coi guanti. Per lavori particolari può essere utile proteggersi con adeguati grembiuli impermeabili.
8.2.2 Controllo dell’esposizione ambientale
Negli impianti in cui si manipola, si trasporta, si carica e scarica e si immagazzina il preparato, devono
essere prese idonee misure per il contenimento delle immissioni negli ambienti di lavoro. In particolare le
misure messe in atto devono mirare al contenimento entro il valore limite di soglia ponderato nel tempo
(TLV-TWA) adottato dall’Associazione degli Igienisti Industriali Americani (ACGIH) per il cemento Portland.
9. PROPRIETA' FISICHE E CHIMICHE
9.1 Informazioni generali
Aspetto
Odore
Solido pulverulento di colore grigio
Inodore
9.2 Importanti informazioni sulla salute umana, la sicurezza e l’ambiente
pH in soluzione acquosa:
11 – 13
Punto / intervallo di ebollizione
non applicabile
Punto di infiammabilità / auto/infiammabilità
non applicabile
Proprietà esplosive
non applicabile
Proprietà comburenti
non applicabile
Pressione vapore
non applicabile
Densità assoluta:
~ 2,80 t / m 3 (kg/dm³, g/cm³)
Densità apparente:
0,9 - 1,3 t / m 3
Solubilità :
Idrosolubilità
< 2 % in peso
Liposolubilità
non applicabile
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Coefficiente di ripartizione n-ottanolo / acqua
non applicabile
Viscosità
non applicabile
Densità di vapore
non applicabile
Velocità di evaporazione
non applicabile
9.3 Altre informazioni
Non si ritengono rilevanti altre informazioni al di là di quanto già riportato ai punti 9.1 e 9.2
10. STABILITA' E REATTIVITA'
L’integrità della confezione ed il rispetto delle modalità di conservazione di cui al punto 7.2 (appositi contenitori
chiusi, luogo fresco ed asciutto ed assenza di ventilazione) sono condizioni indispensabili per la corretta
conservazione del preparato per mantenerne le caratteristiche tecniche.
10.1 Condizioni da evitare
L’umidità provoca la presa della Rossiplast con un lieve incremento della temperatura del preparato.
Evitare inoltre l’esposizione del preparato alle alte temperature.
10.2 Materiali da evitare
Il contatto con acidi o soluzioni acide può provocare reazioni esotermiche con eventuale proiezione di schizzi di
materiale.
10.3 Prodotti di decomposizione pericolosi
Nessuno
11. INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE
Il preparato non è tossico. Per i pericoli connessi alla manipolazione della Rossiplast vedere il paragrafo 3.
Studi al vivo ed in vitro sugli animali hanno dimostrato che non esiste tossicità acuta sul derma. Esiste un effetto
che sensibilizza la pelle e le mucose.
Dopo una manipolazione prolungata nel tempo delle malte, senza l’utilizzo di idonei DPI, esiste la possibilità che si
verifichi una sensibilizzazione che può provocare allergie cutanee.
Al momento non sono conosciuti effetti ritardati in caso di esposizione.
12. INFORMAZIONI ECOLOGICHE
12.1 Ecotossicità
Sono possibili effetti di ecotossicità solo nel caso di dispersione di ingenti quantità del preparato in acqua, a
causa del conseguente innalzamento del pH.
Il preparato deve essere utilizzato secondo la buona pratica lavorativa, evitando di disperderlo nell’ambiente.
La Rossiplast comunque è un preparato stabile che fissa permanentemente i propri composti e li rende
insolubili.
12.2 Mobilità
Non attinente
12.3 Persistenza e degradabilità:
Non attinente
12.4 Potenziale di bioaccumulo
Non attinente
12.5 Altri effetti avversi
Non attinente
13. OSSERVAZIONI SULLO SMALTIMENTO
Il preparato eventualmente destinato a smaltimento e gli imballaggi usati devono essere gestiti secondo quanto
disposto dal decreto legislativo 7 febbraio 1997 n° 22 “Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE
sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio” e successive modifiche e provvedimenti attuativi.
14. INFORMAZIONI SUL TRASPORTO
Il preparato non rientra in alcuna delle classi di pericolo per il trasporto delle merci pericolose e quindi non è
sottoposto ai relativi regolamenti modali: IMDG (via mare), ADR (su strada), RID (per ferrovia), ICAO/IATA (via
aria).
Durante il trasporto evitare la dispersione eolica, utilizzando contenitori chiusi.
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15. INFORMAZIONI SULLA NORMATIVA
Il preparato non è classificato pericoloso ai sensi del D.lgs. 14 marzo 2003 n° 65 “Attuazione delle direttive
1999/45/CE e 2001/60/CE relative alla classificazione, all’imballaggio e all’etichettatura dei preparati pericolosi”, ma
diventa irritante in presenza di acqua poiché si genera una soluzione alcalina dovuta alla formazione di idrossidi di
calcio, sodio e potassio.
In tale soluzione possono essere presenti modeste quantità di cromo VI idrosolubile,
comunque inferiori allo 0,0002 % (2 ppm) sul peso totale a secco del preparato.
A seguito di ciò il preparato può essere commercializzato in conformità al DM 10 maggio 2004 “Recepimento della
Direttiva 2003/53/CE recante la ventiseiesima modifica alla direttiva 79/769/CEE del Consiglio del 27 Luglio 1976,
relativa alle restrizioni in materia di immissione sul mercato e di uso di talune sostanze e preparati pericolosi” senza
che sia necessaria l’aggiunta di alcun agente riducente.
Ai sensi del DM 10 maggio 2004 si forniscono le seguenti informazioni:
-
Il preparato non contiene alcun agente riducente in quanto non necessario.
Nonostante non sia classificato come pericoloso ai sensi del D.lgs 14 marzo 2003 n° 65, al preparato si applicano
comunque le disposizioni specifiche che figurano all’articolo 9 (Etichettatura) ed all’art. 13 (Scheda informativa in
materia di sicurezza) del decreto stesso.
Il preparato è contraddistinto da:
Simboli di pericolo
Xi
Irritante
Frasi di rischio
R36/37/38
R43
Irritante per gli occhi, le vie respiratorie e la pelle.
Può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle
Consigli di prudenza
S2
S22
S24/25
S26
Conservare fuori della portata dei bambini
Non respirare le polveri
Evitare il contatto con gli occhi e con la pelle
In caso di contatto con gli occhi lavare immediatamente e
abbondantemente con acqua e consultare un medico
Usare indumenti protettivi e guanti
In caso di ingestione consultare immediatamente il medico e mostrargli il
contenitore o l’etichetta.
S36/37
S46
16. ALTRE INFORMAZIONI
Se si dovesse impiegare la Rossiplast per finalità diverse da quelle comunemente note, l’utilizzatore deve prestare la
massima attenzione valutando le eventuali fonti di rischio connesse al particolare impiego.
La presente scheda di sicurezza è stata compilata in ottemperanza alle disposizioni di cui all’allegato del D.M. 7
settembre 2002 “Recepimento della direttiva 2001/58/CE riguardante le modalità della informazione su sostanze e
preparati pericolosi immessi in commercio”, in seguito all’introduzione del divieto di commercializzazione ed impiego
del “cemento” se contenente, una volta mescolato con acqua, oltre lo 0,0002 % (2 ppm) di cromo VI idrosolubile sul
proprio peso totale a secco, così come prescritto dal DM 10 maggio 2004.
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