Da HIV ad Ebola
i virus come determinanti sanitari,
economici, sociali
Laura Sighinolfi
U.O.Malattie Infettive
Azienda Ospedaliero Universitaria Ferrara
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Virus protagonisti delle emergenze
sanitarie
1981 HIV
1997 H5N1 influenza aviaria
2003 SARS coronavirus
2007 Chikungunya
2008 West Nile
2009 H1N1 swine flu
2014 MERS Cov
2014 Ebola
Virus zoonotici
• Più del 60% delle malattie infettive derivano
da batteri/virus di animali
• I virus hanno una maggiore capacità di
mutare in risposta a cambiamenti ambientali
• Molti patogeni sono benigni nell’ospite
naturale e diventano letali in altre specie.
• Il virus passa dall’ospite
naturale ad altro ospite o
si espande in zone più
ampie
• Passaggio occasionale
nell’uomo
• Pandemia:
trasmissione da uomo a
uomo (HIV, H1N1, Ebola)
o migrazione dei vettori
(West Nile) favorita dai
viaggi internazionali
Malattie infettive emergenti
Il fenomeno è favorito dalla attività umana
• Modifiche nelle modalità di sfruttamento del
territorio (es. colture intensive, estrazione di
risorse naturali)
• Modifiche nei sistemi di allevamento
(intensivo, uso di antibiotici)
• Rapidi collegamenti intercontinentali
• Commerci su lunghe distanze
•
•
•
•
Elevata densità popolazione
Povertà
Basso livello socio-sanitario
Conflitti armati
Ebola ed HIV
Epidemie a confronto
Zaire = Democratic republic of Congo
Ebola Virus
Virus zoonotico scoperto nel 1976– si riproduce nei
pippistrelli
Trasmissione da animali contaminati all’uomo attraverso la
manipolazione della carne
Epidemie in comunità rurali geograficamente isolate
9
EBOLA dicembre 2013- novembre 2014
Figure. Ebola virus disease
(EVD) cumulative incidence* —
West Africa, October 18, 2014
* Cumulative number of reported EVD cases per 100,000 persons since December 22, 2013.
MMWR 2014;63(43):978-981
10
EBOLA 2014
Epidemia nelle grandi città
• Ruolo degli slums
• Condizioni igienico sanitarie disastrose
Epidemia vicino alle frontiere
• Popolazione mobile, clandestini, illegali
Trasmissione attraverso voli aerei
Fattori di amplificazione:
• ospedali non attrezzati, pratiche funerarie
Epidemie ed economia
Banca Mondiale 2012
Stime perdite provocate da recenti
epidemie in bilioni di dollari
Impatto economico di Ebola 2014
Perdita del PIL di circa il 10%, stimata alla fine 2015 in 25 miliardi
di euro
Ritiro degli investitori stranieri
Riduzione del commercio e della produzione interna
Destabilizzazione dei governi
Coppa d’Africa.
Dove si giocherà?
Origine di HIV
Origine di HIV
Virus ad RNA – Retrovirus Famiglia Lentiviridae
HIV è entrato nella popolazione umana
a partire dai Primati probabilmente agli
inizi del 1900 (virus SIV mutato in HIV)
La prima documentata evidenza di infezione
da HIV è in un villaggio del Congo e risale al
1959 (Nahmias M. et al. Lancet 1986; i: 12791280)
Origine di HIV
• La diffusione di HIV e l’epidemia di AIDS
legata a cambiamenti sociali e
comportamentali
• Spostamenti con ferrovia e colonizzazione
con apertura di miniere
Patologia da urbanizzazione
Piccole
GrandContatti con
urbanizzazione
comuni
i
l’occidente
tà
città
tribali
Epidemi
a
mondial
e
Conseguenze economiche
• EBOLA
• Quarantena, restrizione
voli
• Perdite economiche
• Mortalità operatori
sanitari
• Destabilizzazione governi
• Difficoltà ad
approvigionarsi di cibo
• HIV
• Elevata mortalità in
alcune comunità
• Riduzione aspettativa di
vita
• Riduzione commerci,
viaggi
• Cambiamenti nel
sistema sanitario
Changes in population structure: Ghana and
Lesotho
1950
Ghana
100+
Male
2007
Female
Male
Female
Age
80
60
40
20
0
10
5
0
5
Percentage
10 10
5
1950
Lesotho
100+
Male
0
5
Percentage
10
2007
Female
Male
Female
Age
80
60
40
20
0
10
Figure 2.12
5
0
5
Percentage
10 10
5
0
5
Percentage
10
Source: Population Division of the Department of Economic and Social Affairs of the United Nations Secretariat, World Population Prospects:
The 2006 Revision, http://esa.un.org/unpp
2008 Report on
the
global AIDS
epidemic
Situation of HIV in Europe
Annual number of new HIV cases
European region 2006-2010
Stagnated HIV epidemic in Western and Central Europe,
escalating HIV epidemic in Eastern Europe and Central
Asia
World Bank & WHO, HIV in the European Region, Policy Brief, 2013
2012 Recessione economica ed infezione da HIV in
Grecia
HIV: Nuove diagnosi in Italia.
Dati del Sistema di Sorveglianza Nazionale 2012
•100.000 persone viventi
con HIV
•3500 nuovi casi/anno
•Età mediana 35 aa
•80,6% trasmissione sessuale
2006-2013 Emilia – Romagna : 3473 casi
400 casi/anno
72,7% maschi
62,6% Età media 30-44 anni
86,1% trasmissione sessuale
70,9% italiani
700
FERRARA - Pazienti con
infezione da HIV
600
500
602 pazienti
400
537 in terapia
300
Gennaio- Novembre 2014
28 nuove diagnosi
totali
terapia
200
100
0
2008
2010
2012
2014
Principali vie di trasmissione
in ITALIA
1985
Scambio di siringhe:
Via endovenosa
76.2%
8.0%
2013
Rapporti Sessuali
non protetti
5,3%
80.6%
Modalità di trasmissione HIV in Italia: 1985-2012
HIV trent’anni dopo
criticità
• Informazione
• Prevenzione
Ritardo di diagnosi
• Si stima che in Europa vi siano circa 2 milioni di
persone con infezione da HIV
• 30-50% non è a conoscenza della infezione
• il 50% delle nuove diagnosi è effettuata in soggetti
con immunodepressione in fase avanzata
HIV e terapia
• Farmaci attivi su HIV : bloccano la replicazione
del virus
• Aspettativa di vita analoga alla popolazione
generale
• Il virus rimane presente all’interno delle cellule
• HIV può essere curato ma non guarito
Fattori che favoriscono la diffusione
di HIV
• Trasmissione per via sessuale : trasmissione
legata ai comportamenti non alle “categorie”
• Scarsa percezione del rischio
• Scarsa informazione e prevenzione
• Stigma e discriminazione
Il contagio :
stigma e discriminazione
E’ più facile distruggere un atomo che un
pregiudizio
Albert Einstein
HIV e stigma
Persistono atteggiamenti discriminatori, anche
involontari, e pregiudizi nei confronti delle
persone con infezione da HIV:
• paura di trasmissione dell'HIV attraverso il
contatto fisico e/ ambientale
• il giudizio morale sulle persone HIV positive
Conseguenza: le persone tendono a
nascondere il proprio stato di salute
HIV e stigma
Legislazione per la tutela delle persone con HIV:
• Legge 135/90:” Programma di interventi urgenti
per la prevenzione e la lotta contro l’AIDS”
• Circolare 12/4/2013 : “Tutela della salute nel
luogo di lavoro: accertamenti pre assuntivi e
periodici sieropositività HIV – Condizione
esclusione divieto effettuazione”
Conclusioni
Le epidemie da agenti patogeni (vecchi o nuovi)
sono correlate alla situazione ambientale e
sociale.
Le condizioni di povertà, aumento della densità
della popolazione, sfruttamento incongruo delle
risorse naturali, conflitti armati sono i Maggiori
Determinanti
La prevenzione è difficile, per HIV è possibile
HIV come combatterlo?
• Comportamenti responsabili
• Rapporti sessuali protetti
• Fare il test HIV
IL TEST PER L’HIV
CHI LO DEVE FARE?
Chi ha avuto un qualunque comportamento a
rischio…
….non importa il numero delle volte, anche 1 sola
volta può essere decisiva.
QUANDO?
Dopo almeno 30 giorni dal rapporto a rischio
Naturalmente nel frattempo non bisogna avere
altri rapporti a rischio.
UN TEST NEGATIVO VA RIPETUTO 3 MESI DOPO
L’ULTIMO COMPORTAMENTO A RISCHIO
IL TEST PER L’HIV
COME?
Basta un semplice prelievo di sangue
DOVE?
Ambulatorio di MALATTIE INFETTIVE c/o
l’Arcispedale S.Anna (Cona), 1EO ( piano zero,
blocco E, settore 1),
dal lunedì al venerdì, dalle 8:15 alle 9:30,
Puoi andare direttamente SENZA
APPUNTAMENTO.
Se vuoi informazioni su HIV:
www.helpaids.it
Telefono verde AIDS 800.856080