PIANO TRIENNALE DI VALUTAZIONE VALUT DEGLI OBIETTIVI Piano Performance 2015-2017 2015 2017 Azienda ULSS n. 3 Bassano del Grappa (VI) Sommario Presentazione del Piano ……………………………………………………………………………………………………….……………….3 L’Azienda ….…………………………………………………………………………………………………………………….….……………………4 Il Contesto demografico ….…………………………………………………………………………………….………….……………4 L’organizzazione…………………………………………………………………….……………………………………..….………..….4 Il bilancio economico ….…………………………………………………………………………………….……………..…………...7 Le linee programmatiche e gli obiettivi …………………………………………………………………….…………………..…….8 Il quadro normativo di rifermento…………………….……………………………………..….………………………....….…8 Le mappa delle performance…………………….……………………………………..….…………………………………...……9 Ulteriori obiettivi aziendali …………………………………………………………………………..………………………….…….…..15 Ciclo delle performance …. ………………………..………………………………………………………………………………….…….16 Sistema di misurazione e valutazione delle performance..………………….………………………..……….……..16 Premessa ………………………………..……………………………………………………………………….……..…..….16 La Performance ………..……………..……………………………………………………………………….……..…..….16 I riferimenti normativi ………….…..……………………………………………………………………….……………..16 Il sistema di misurazione e valutazione delle performance ………………………………….…..…….....….17 Metodologia Aziendale del Processo di Budget.………………….……………….………………………..………………20 Introduzione: il sistema di programmazione e controllo …..…………………………………….……..…..….20 Programmazione ……………………..……………………………………………………………………….……..……….20 Formulazione del Budget ….….…..……………………………………………………………………….…………..….21 Timing del Processo ………………….………………………..…………………………………………………………………………22 Il processo di valutazione annuale: timing a regime …..………………………………………….……..…..….22 Allegato Criteri di valutazione degli obiettivi di budget Piano Triennale di valutazione degli obiettivi – Piano Performance 2015-2017 Documento approvato con deliberazione n.34 del 28/01/2015 Pagina 2 di 26 PRESENTAZIONE DEL PIANO Il presente documento, denominato Piano della Performance per il triennio 2015-2017,, definisce gli indirizzi, gli obiettivi strategici e operativi, nonché le modalità per la misurazione e valutazione della performance dell’Azienda ULSS n.3 in conformità a quanto previsto dal D.Lgs. n. 150 del 27.10.2009 e dalle lle Linee di Indirizzo redatte dalla Regione Veneto con DRGV 2.205 205 del 06.11.2012. 06.11.2012 L’elaborazione del Piano della Performance, effettuata in conformità alle prescrizioni ed agli indirizzi forniti dall’A.N.A.C. (ex CIVIT)) con la delibera n. 6/2013, dà avvio al ciclo lo di gestione della performance e si presenta come elemento fondamentale di un sistema di misurazione e di valutazione dei risultati attesi, allo scopo di migliorare la qualità dei servizi offerti e la crescita delle competenze professionali. Il ciclo di gestione delle performance si articola nelle seguenti se fasi: definizione e assegnazione degli obiettivi, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori; collegamento tra gli obiettivi e l’allocazione delle risorse; monitoraggio in corso d’esercizio e attivazione di eventuali interventi correttivi; correttivi; misurazione e valutazione annuale dei risultati; utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del merito in coerenza con i vigenti CC.CC.NN.LL. .NN.LL. e con i contratti integrativi aziendali; rendicontazione dei risultati ai competenti competenti organi esterni, ai cittadini, ai destinatari dei servizi e a tutti i soggetti interessati. interessati Le fasi vengono sviluppate secondo la seguente tempistica indicativa: Gennaio 2015 Individuazion e degli obiettivi e delle priorità aziendali Febbraio 2015 Individuazione obiettivi specifici e aggiornaemnto del budget annuale Ogni 3/6 mesi Monitoraggio periodico Gennaio 2016 Misurazione e valutazione annuale dei risultati Giugno 2016 Rendicontazione dei risultati agli stakeholders esterni All’interno del Piano delle Performance sono riportati e messi in relazione gli obiettivi strategici trategici ed obiettivi operativi aziendali, con relativi indicatori e target di riferimento, riferimento con un focus particolare per l’anno anno 2015 201 che corrisponde al Documento per le Direttive 2015. Tali obiettivi costituiscono il punto di riferimento per la contrattazione contrattaz e definizione degli obiettivi specifici delle elle Strutture Operative O da riportare nella scheda di budget che sarà approvata con provvedimento del Direttore Generale. Generale Piano Performance 2015-2017 Documento Direttive 2015 Budget Annuale Documento delle Direttive,, con cui si esplicita il focus sugli obiettivi aziendali definiti per il 2015 e che rappresenta lo strumento di programmazione annuale il Budget annuale,, quale strumento operativo costituito dalle schede di budget con cui di definisce l’attività di programmazione, rogrammazione, monitoraggio e verifica dei costi e delle attività delle Strutture operative La verifica del raggiungimento degli obiettivi e il rispetto dei target definiti è supportato dal Sistema di Reporting aziendale, con indicatori puntuali per la Direzione Strategica e per le Unità Operative, e il Cruscotto direzionale alimentato attraverso il sistema informativo. Piano Triennale di valutazione degli obiettivi – Piano Performance 2015-2017 2015 Documento approvato con deliberazione n.34 .34 del 28/01/2015 Pagina 3 di 26 L’AZIENDA Il contesto demografico Un parametro rilevante per la definizione degli obiettivi aziendali nonché per l’attribuzione delle risorse alle diverse aree assistenziali è dato dalla popolazione residente nel territorio di riferimento, considerata secondo l’età e il sesso, nonché rispetto alla distribuzione geomorfologica. L’azienda garantisce l’assistenza sanitaria e socio sanitaria a una popolazione di circa 180.600 abitanti ed è composta da 28 Comuni con una superficie totale di 822,50 Kmq di cui 466,68 Kmq (corrispondente agli 8 Comuni dell’Altopiano di Asiago) relativi all’area di montagna. Le peculiarità del territorio caratterizzato da una estesa zona montuosa a nord e collinare e pianeggiante a sud, implica una complessa viabilità soprattutto nel periodo invernale con conseguente criticità negli spostamenti tra le diverse strutture dell’ULSS. La maggior parte degli abitanti vive nell’area collinare (5 Comuni, il 42,5%), seguita dalla quota che abita in zone di pianura (9 Comuni, il 39,7%), mentre il restante risiede in montagna e di alta montagna (14 Comuni, il 17,8%). La struttura per età denota un crescente invecchiamento della popolazione, in particolare di quella femminile. Il processo di invecchiamento è più forte e veloce nei comuni montani dell’Altopiano. L’indice di vecchiaia rappresenta il peso della popolazione anziana in un determinato territorio e sostanzialmente stima il grado di invecchiamento di una popolazione. L’indice di vecchiaia nel 2013 è arrivato al 133%, con un forte incremento nell’ultimo anno (nel 2012 era 128%), come evidenziato nella tabella seguente: Anno 2011 Residenti 0-14 anni Residenti >= 65 anni TOTALE Indice di vecchiaia Anno 2012 Anno 2013 27.673 27.474 27.070 34.517 181.069 35.056 181.207 35.975 180.628 125% 128% 133% La popolazione straniera si assesta sul 8% dei residenti in totale, con presenza più elevata nei Comuni di San Nazario, dove arriva circa al 15%, di Solagna e di Tezze sul Brenta, dove è quasi dell’ 11%. L’Organizzazione Il modello organizzativo dell’Azienda ULSS 3 è improntato a principi di efficacia, efficienza ed economicità nonché di flessibilità per renderlo più funzionale al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Le funzioni di indirizzo e controllo, garantite dal Direttore Generale, coadiuvato dal Direttore Sanitario, dal Direttore Amministrativo e dal Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale, sono finalizzate alla governance aziendale e si caratterizzano per il contenuto di pianificazione, programmazione, organizzazione generale, di allocazione delle risorse e di committenza. Con l’adozione del nuovo Atto Aziendale, approvato con Delibera del Direttore Generale n. 326 del 9.1.2014 e in vigore dal 1° luglio 2014, è stata attuata una riorganizzazione aziendale secondo le indicazioni di cui alla DRGV n. n.2122 del 19.11.2013 “Adeguamento delle schede di dotazione ospedaliera delle strutture pubbliche e private accreditate e definizione delle schede di dotazione territoriale delle unità organizzative dei servizi e delle strutture di ricovero intermedie”. Con questo atto la Regione del Veneto realizza uno dei punti cardine del Piano Socio Sanitario Regionale, riorganizzando la rete dell’assistenza territoriale e ospedaliera, individuando la qualifica di ciascun ospedale e modificando la dotazione al fine di un adeguamento agli standard di legge e, soprattutto, di rendere il sistema più coerente ai cambiamenti socio-epidemiologici, di innovare i modelli organizzativi sulla scorta delle migliori pratiche realizzate in questi anni e di garantire una più equa distribuzione delle risorse e di adottare più efficienti modelli gestionali. Alla luce di quanto sopra, viene riportata una breve descrizione delle Strutture tecnico funzionali in cui si articola l’Azienda Ulss n.3, evidenziandone in particolare le principali modifiche intervenute a seguito dell’adozione del Nuovo Atto Aziendale. L’Azienda si articola nelle macro strutture: Distretto Socio –Sanitario, Dipartimento di Prevenzione e Ospedale. Ciascuna struttura è dotata di autonomia tecnico funzionale e diretta da un Direttore. Piano Triennale di valutazione degli obiettivi – Piano Performance 2015-2017 Documento approvato con deliberazione n.34 del 28/01/2015 Pagina 4 di 26 Il Distretto Socio-Sanitario è la struttura tecnico-funzionale che garantisce una risposta coordinata e continuativa dei bisogni sociosanitari del cittadino e della famiglia, orientando e favorendo l’accesso ai servizi. Le strutture distrettuali interagiscono fortemente con i medici di medicina generale e i medici convenzionati nonché con i servizi degli enti locali. Con il nuovo Atto Aziendale è stato costituito un Distretto Socio-Sanitario unico il cui ambito territoriale coincide con l’ambito territoriale della stessa Azienda Sanitaria. Afferiscono al livello distrettuale le seguenti attività: L’assistenza primaria, che garantisce agli assistiti le prestazioni di prevenzione, diagnosi e cura mediante l’attività dei medici di medicina generale (MMG) e dei pediatri di libera scelta (PLS) che assicurano le prestazioni di primo livello nonché l’accesso ai servizi specialistici. Nella Azienda Ulss n.3 le attività di assistenza primaria sono assicurate da circa 120 Medici di Medicina Generale e 23 Pediatri di Famiglia con studi professionali ubicati in tutto il territorio. E’ in corso uno sviluppo dell’assistenza primaria, con il consolidamento delle reti e dell’integrazione tra servizi ed, in particolare, con l’implementazione delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e delle Medicine di Gruppo Integrate per una effettiva continuità dell’assistenza e presa in carico degli utenti. Ad oggi risultano attive n. 9 reti in team, n. 12 medicine di gruppo e n. 1 medicina di gruppo integrata presso la sede di Rosà. Nell’ambito della riorganizzazione del sistema di offerta della residenzialità extraospedaliera e in particolare dell’attivazione di strutture di ricovero intermedio a carattere temporaneo, a partire da ottobre 2014 è stato attivato un Ospedale di comunità a Marostica, con 12 posti letto per l'erogazione di prestazioni prevalentemente di tipo sanitario, ed è prevista nel 2015 l’attivazione di un’ Unità di Riabilitazione Territoriale con 20 posti per l'erogazione di prestazioni prevalentemente di tipo riabilitativo. Da novembre 2014 è inoltre attiva la Centrale Operativa Territoriale, quale nuovo servizio per assicurare una risposta appropriata e continuativa alla persona “fragile” che collega Ospedale e servizi territoriali, con la funzione di gestire il percorso di dismissione dall’ospedale verso strutture di cura “protette” residenziali o intermedie o verso il domicilio. L’assistenza sanitaria domiciliare viene garantita a circa 2.600 utenti con una stima di 50.600 accessi annui a domicilio da parte di operatori sanitari. La maggior parte degli accessi viene effettuata dagli Infermieri (circa 70%) e dai Medici di medicina generale. Il 65% degli assistiti è di genere femminile e il 81% ha più di 75 anni. L’Assistenza agli anziani viene erogata mediante i Centri di Servizi per persone anziane non autosufficienti (attività diurna con oltre 70 posti, residenziale con 1.333 posti letto per non autosufficienti, 48 per autosufficienti, una sezione per gli Stati Vegetativi Permanenti (8 posti), una sezione Alta Protezione Alzheimer (8 posti), 200 posti per religiosi per un totale di 1.597 posti letto complessivi). Inoltre è attivo un Hospice extraospedaliero per 8 posti. L’Assistenza alle famiglie, infanzia, adolescenza e minori viene garantita tramite il Consultorio Familiare (con circa 3.600 utenti in carico per l’area sanitaria e circa 1.300 per l’area psicosociale ) e che comprende il Servizio Tutela minori (180 utenti), il Centro per l’Affido e il Servizio per le adozioni (400 minori e famiglie); il Servizio di Neuropsichiatria Infantile svolge attività sia territoriale che ospedaliera con oltre 1.100 utenti in carico. Per quanto l’area della Disabilità, l’assistenza viene garantita mediante una RSA (20 posti), una ex grande struttura (134 posti), 4 comunità alloggio (38 posti), 7 Centri Diurni (5 strutture a gestione diretta con 118 posti, più 2 strutture convenzionate con 53 posti, per un totale di 171 posti letto), e servizi specifici di promozione e integrazione delle persone con disabilità (integrazione scolastica, inserimenti lavorativi, assistenza psicologica,..). L’Assistenza psichiatrica è garantita tramite il Dipartimento Salute Mentale e delle Dipendenze (con oltre 2.700 pazienti all’anno) e le strutture residenziali e semiresidenziali a gestione diretta e tramite l’accesso a strutture gestite dal privato sociale; fa parte del Dipartimento anche il Servizio Dipendenze che offre assistenza agli utenti e loro famiglie con disturbi da uso di sostanze illegali, legali (alcol e tabacco) e gioco d’azzardo mediante interventi di prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento sociale. L’Assistenza specialistica è garantita con strutture proprie aziendali tra cui poliambulatori ospedalieri e territoriali e punti erogativi distrettuali. Complessivamente vengono erogate oltre 2 milioni di prestazioni/anno di specialistica ambulatoriale a pazienti esterni (incluse le prestazioni di laboratorio), corrispondenti a circa 13 prestazioni per abitante (2,94 escluse le prestazioni di Laboratorio). Il Dipartimento di Prevenzione è la struttura organizzativa volta a garantire la tutela della salute collettiva dai rischi di infortuni, malattie e disabilità, presenti negli ambienti di vita e di lavoro nonché perseguire obiettivi di promozione della salute, promuovendo stili di vita coerenti e responsabili. Il Dipartimento di Prevenzione è articolato in tre aree: Area Sanità Pubblica, Area tutela della salute negli ambienti di lavoro e Area sanità pubblica e veterinaria. Tali aree comprendono vari servizi e garantiscono direttamente le seguenti funzioni: Piano Triennale di valutazione degli obiettivi – Piano Performance 2015-2017 Documento approvato con deliberazione n.34 del 28/01/2015 Pagina 5 di 26 profilassi delle malattie infettive e parassitarie tutela della collettività dai rischi sanitari degli ambienti di vita anche con riferimento agli effetti sanitari degli inquinanti ambientali; tutela della collettività e dei singoli dai rischi infortunistici e sanitari sul lavoro, in casa e stradali; sanità pubblica veterinaria , che comprende sorveglianza epidemiologica delle popolazioni animali e profilassi delle malattie infettive e parassitarie, farmacovigilanza veterinaria, igiene delle produzioni zootecniche, tutela igienico-sanitaria degli alimenti di origine animale; tutela igienico-sanitaria degli alimenti; sorveglianza e prevenzione nutrizionale; tutela della salute nelle attività sportive; L’Ospedale è la struttura tecnico-funzionale mediante la quale l’Azienda assicura l’assistenza ospedaliera nel proprio bacino territoriale in modo unitario ed integrato sulla base dei principi di programmazione e di organizzazione regionale. L’Ospedale garantisce le risposte di assistenza mediche e chirurgiche in fase acuta e post-acuta che, per la loro complessità/intensità, non possono essere assistite, in modo ugualmente efficace ed efficiente, nell'ambito dei servizi territoriali. L’Ospedale dell’Azienda U.L.S.S. n. 3 ha due sedi: presidio ospedaliero di rete Bassano e Ospedale nodo di rete Asiago complessivamente dotati di 534 posti letto di cui 485 ordinari e 49 in day hospital. Di questi, 31 posti letto sono dedicati alla riabilitazione e sono suddivisi in n.4 p.l. a Bassano e n. 27 p.l. ad Asiago (di cui 6 per la riabilitazione cardiologica). La distribuzione dei posti letto tra le due sedi è la seguente: Posti letto P.O. di rete Bassano Ospedale nodo di rete Asiago TOTALE OSPEDALI Ordinari 394 91 485 Diurni 38 11 49 Totali 432 102 534 In un anno sono circa 20.000 i pazienti ricoverati e vengono effettuati circa 11.000 interventi chirurgici. In attuazione alla DRGV 2122/2013 è in corso di attivazione la SSD Medicina d’Urgenza con l’apertura inizialmente di n.8 posti letto dedicati e con successivo adeguamento ai n.20 posti letto come previsto dalle schede di dotazione ospedaliera. Inoltre, secondo le indicazioni delle schede regionali, verranno attivati n.15 posti letto di Lungodegenza dell’Ospedale Nodo di Rete di Asiago, attualmente sospesi dopo valutazione regionale in relazione alla riorganizzazione dell’area Materno Infantile. Secondo gli indirizzi operativi di cui alla DRGV 2688 del 29.12.2014 dovrà essere strutturata l’organizzazione della Week Surgery (ricovero ordinario breve) che si configura come un modello organizzativo per l’attività chirurgica elettiva, di media-bassa complessità, rivolta a pazienti non complicati. Viene inoltre ritenuto di fondamentale importanza il perseguimento dell’integrazione dell’attività chirurgica ed endoscopica tra le due sedi ospedaliere, finalizzato al mantenimento di standard di appropriatezza clinica ed organizzativa. La realizzazione dell'integrazione tra Ospedale e Territorio, finalizzata alla presa in carico integrata della persona e la continuità dell'assistenza, viene assicurata dal Dipartimento Funzionale di Continuità assistenziale e riabilitazione Ospedale-Territorio (di cui fanno parte le Strutture complesse di Geriatria, Medicina Fisica e Riabilitativa e Cure Primarie) che garantisce l'integrazione delle attività ospedaliere, ambulatoriali e territoriali per il miglioramento continuo della qualità dell'assistenza prestata. L’Ospedale garantisce assistenza, ricovero e prestazioni in regime di urgenza ed emergenza 24 ore su 24 attraverso i Servizi di Pronto Soccorso in cui accedono circa 65.000 persone all’anno di cui circa 6.700 in OBI. Anno 2014 AZIENDA ULSS N.3 BASSANO P.O. di Rete Bassano Pronto Soccorso PS Oculistica PS Ostetricia e Ginecologia PS Pediatria Ospedale Nodo di Rete Asiago Pronto Soccorso N. Accessi 65.622 54.139 45.460 2.035 2.860 3.784 11.483 11.483 Di cui OBI 6.726 5.163 3.292 1 1.123 747 1.563 1.563 Il supporto tecnico, amministrativo, professionale a tali strutture viene garantito dalle Strutture Amministrative. Le strutture amministrative operano a supporto della Direzione e delle Strutture operative svolgendo, all’interno della gestione caratterizzante l’Azienda, le attività relative all’amministrazione del personale, alla contabilità, Piano Triennale di valutazione degli obiettivi – Piano Performance 2015-2017 Documento approvato con deliberazione n.34 del 28/01/2015 Pagina 6 di 26 all’acquisizione di beni e servizi, alla gestione patrimoniale, al sistema informatico, alla gestione dei rapporti in convenzione ed altro. Tali servizi sono per lo più organizzati in Dipartimenti in modo da accorpare tra loro funzioni omogenee o collegate, razionalizzando le risorse ed agevolando l’operatività. Il Bilancio economico Dal punto di vista economico-finanziario l’analisi comparata dei bilanci aziendali degli ultimi anni evidenzia come è stata perseguita una gestione attenta delle risorse con contenimento dei costi di produzione, a fronte di una contrazione delle risorse dal 2012. Nell'ultimo quadriennio si assiste ad un sensibile miglioramento dei risultati economici: da una perdita di quasi 6 milioni di euro del 2010, si è passati ad un utile previsto con il 4° CEPA 2014 di oltre 4.000.000 di euro. Anno 2010 VALORE DELLA PRODUZIONE (A) di cui contributi da Regione per quota F.S. regionale (indistinto e vincolato) (A.1.A) COSTO DELLA PRODUZIONE (B) UTILE (PERDITA) DI ESERCIZIO Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013 Preconsuntivo 2014 324.880.539 326.059.957 327.471.943 326.406.545 323.481.782 280.461.236 282.801.862 286.312.143 285.840.448 285.695.399 324.548.038 318.891.887 317.301.414 314.370.058 312.707.034 -5.939.560 506.341 357.761 7.312.423 4.047.054 Valori riportati sono relativi all’area sanitaria e sociale. L’utile/perdita d’esercizio è determinato considerando anche i proventi e gli oneri finanziari e straordinari nonché le imposte e tasse. Per quanto riguarda la gestione finanziaria si evidenzia la tempestività dei pagamenti ai fornitori, che si attestano per le forniture di beni e servizi entro i 60 giorni medi dalla data fattura. Il dato riveste particolare importanza in quanto consente di eliminare l’insorgenza di interessi moratori, che inciderebbero pesantemente sulla solidità dell’azienda. L’Azienda ha inoltre saputo mantenere l’equilibrio nel turn-over del personale avvalendosi prevalentemente di personale dipendente, assunto con contratto a tempo indeterminato o determinato. Il personale dipendente al 31.12.2014 è pari a 2.030 unità, delle quali 318 appartengono all’area della Dirigenza (Dirigenza medica e veterinaria 283 unità e Dirigenza sanitaria non medica, professionale, tecnica ed amministrativa 32 unità). Dal punto di vista della composizione per ruolo, il 65,3% del personale dipendente appartiene al ruolo sanitario, il 21,8% a quello tecnico, il 12,8% appartiene al ruolo amministrativo e il restante 0,1% al ruolo professionale. Piano Triennale di valutazione degli obiettivi – Piano Performance 2015-2017 Documento approvato con deliberazione n.34 del 28/01/2015 Pagina 7 di 26 LE LINEE PROGRAMMATICHE E GLI OBIETTIVI Il quadro normativo di riferimento Di seguito vengono evidenziate alcune indicazione generali e specifiche, derivanti dalla normativa nazionale e regionale che impattano sulla programmazione e sulle strategie per il triennio 2015-2017. Il quadro di riferimento principale è contenuto nel Piano Socio Sanitario Regionale 2012-2016 approvato con L.R. n.23 del 29.06.2012 (modificato con L.R. 46 del 3.12.2012) che introduce importanti novità relative all’organizzazione del Sistema Sanitario Veneto, tra le quali: la nuova impostazione dei servizi di assistenza e di cura, che punta a ridurre il numero degli ospedali e dei posti letto e a potenziare la rete territoriale, facendo perno sui distretti, sui medici di base associati in gruppo e su nuove strutture residenziali (ospedali di comunità, hospice, Rsa, centri diurni, comunità…). Anche la rete degli ospedali viene riorganizzata sulla base dei diversi livelli di specializzazione e di intensità di cura con il sistema Hub & Spoke. L'attuazione del piano avviene tramite le schede di programmazione ospedaliere e territoriali, approvate con DGRV n. 2122 del 19/11/2013 che indicano per azienda numero e organizzazione dei presidi, specialità, reparti, posti letto, day-hospital, strutture intermedie e servizi ambulatoriali. L’adeguamento dell’organizzazione aziendale secondo gli indirizzi previsti dal provvedimento di cui sopra, è stata attuata con l’adozione del Nuovo Atto Aziendale approvato con Delibera del Direttore Generale n. 326 del 09.04.2014. La programmazione aziendale è inoltre strettamente correlata alla DRGV n. 2525 del 23/12/2014 che definisce gli obiettivi di salute e di funzionamento con relativi indicatori di performance con riferimento all’anno 2015. Tali obiettivi costituiscono le linee di indirizzo prioritarie che verranno declinate nelle Schede di Budget delle Strutture aziendali. La definizione degli obiettivi aziendali non può prescindere inoltre dalla DRGV n.2718 dl 29.12.2015 con la quale sono stati determinati, per l’anno 2015, il finanziamento provvisorio assegnato ai fini dell’erogazione dei livelli di assistenza e i limiti di costo su vari conti di bilancio. Si ricordano inoltre le principali disposizioni nazionali e regionali che delineano il quadro di riferimento: Legge n.190 del 06.11.2012 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” che ha innovato la disciplina dei reati dei pubblici ufficiali nei confronti della pubblica amministrazione D. Lgs. n.33 del 14 marzo 2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” che ha operato una sistematizzazione dei principali obblighi di pubblicazione vigenti. D.L. n. 95 del 6.7.2012 (“spending review”) convertito con modificazioni dalla L. 7 agosto 2012 n. 135 che, con la L. 24 dicembre 2012 n. 228 (Legge di stabilità 2013), definisce il quadro di finanza pubblica per il prossimo triennio con una sostanziale riduzione dei costi del sistema; D. Lgs n. 118 del 23.06.2011, che al titolo II detta disposizioni sui “principi contabili generali e applicati per il settore sanitario”, introducendo numerose innovazioni con importanti cambiamenti anche dal punto di vista organizzativo; DGRV n. 863 del 21.6.2011 e n.320 del 12.3.2013 sul governo delle Liste d’Attesa per il rispetto degli standard per classi di priorità; CR 154 del 24.12.2012 di assegnazione provvisoria alle ASL delle risorse finanziarie per l’erogazione dei LEA per gli esercizi 2013, 2014 e 2015; Piano Triennale di valutazione degli obiettivi – Piano Performance 2015-2017 Documento approvato con deliberazione n.34 del 28/01/2015 Pagina 8 di 26 La mappa delle performance La mappa delle performance è una rappresentazione articolata, sintetica ed integrata della performance aziendale con evidenziati i legami fra mandato istituzionale, aree e obiettivi strategici nell’ottica della trasversalità delle funzioni. Obiettivo principale delll’Azienda Ulss n.3 è quello di tutelare e migliorare la salute della popolazione assistita, garantendo sevizi di qualità in un’ottica di rendicontabilità e trasparenza dei risultati. La declinazione in obiettivi delle aree strategiche è il fondamento del presente Piano della Performance. Le strategie sono condizionate dai necessari interventi rivolti al contenimento dei costi, ma seguono precise linee, in armonia con la programmazione di cui al PSSR e agli obiettivi di Salute e Funzionamento definiti dalla Regione. Esse riguardano principalmente l’osservanza delle linee guida ed indirizzi in materia di controllo e di programmazione, la corretta ed economica gestione delle risorse, il perseguimento di obiettivi di salute e funzionamento dei servizi, il mantenimento dell’equilibrio economico, il contenimento dei tempi d’attesa e il rispetto dei contenuti e delle tempistiche dei flussi informativi ricompresi nel Nuovo Sistema Informativo Sanitario. GOVERNO STRATEGICO Rendicontazione Trasparenza AREE STRATEGICHE Controllo e programmazione dell’organizzazione uffici Corretta ed economica gestione delle risorse Obiettivi di salute e funzionamento dei servizi Equilibrio economico Liste d’attesa Rispetto contenuti e tempistiche flussi informativi ricompresi nel NSIS A B C D E F A.1 Adeguamento organizzazione distrettuale A. 2 Sviluppo delle cure primarie e partecipazione alla governance A.3 Adeguamento organizzazione ospedaliera A.4 Adeguamento strutture intermedie A.5 Valutazione monitoraggio Piano di Zona A.6 Governo erogatori privati accreditati A.7 Sviluppo Centro Contatto Regionale Mobilità Internazionale B.1 Riduzione prezzi di acquisto all’interno delle soglie di prezzo unitario di riferimento Regionale , come indicato dall’OPRVE B.2 Raccogliere dati analitici di consumo delle risorse nelle Aziende B.3 Applicare le nuove politiche di Assicurazione C.1 Copertura vaccinazioni obbligatorie e Screening Oncolog. C.2 Integrazione Ospedale–Territorio C.3 Appropriatezza delle cure ospedaliere C.4 Rete Oncologica C. 5 Aderenza Disposizioni per l’attività di Pronto Soccorso E.1 Piena implementazione modalità organizzative ed erogative per il contenimento tempi d’attesa E.2 Ottimizzazione numero prestazione per abitante F.1 Adempimenti questionario LEA F.2 Implementazione FSE (DRG 1671/2012) F.3Dematerializzazi one della ricetta cartacea F.4 Qualità dei flussi informativi relativi ai beni sanitari F.5 Adempimenti in materia di gestione informatica della residenzialità extraospedaliera (anziani e disabili) D.1 Rispetto della programmazione regionale sui costi D.2 Equilibrio economicofinanziario (DGR1513/14) C.6 Aumento efficienza impiego Sale Operatorie C.7 Organizzazione Attività Chirurgica C.8 Appropriatezza prescrittiva C.9 Sperimentazione clinica e segnalazioni ADR per farmaci e vaccini C.10 Messa a Appropriatezza Piano Triennale di valutazione degli obiettivi – Piano Performance 2015-2017 Documento approvato con deliberazione n.34 del 28/01/2015 Integrazione Trasversabilità Pagina 9 di 26 A) Osservanza delle linee guida ed indirizzi in materia di controllo e programmazione degli uffici In conformità a quanto previsto dal Piano Socio Sanitario Regionale 2012-2016 e dalle Schede di dotazione Ospedaliera e Territoriale approvate con DGRV 2122/2013, vengono perseguiti gli obiettivi di riorganizzazione della rete ospedaliera e dell’assitenza territoriale al fine di un adeguamento agli standard di legge e, soprattutto, di rendere il sistema più coerente ai cambiamenti socio-epidemiologici e di innovare i modelli organizzativi sulla scorta delle migliori pratiche realizzate in questi anni. Ob. Obiettivo A.1 Adeguamento dell’organizzazione distrettuale agli indirizzi previsti dalla LR n.23/2012 PSSR 2012-2016 Indicatore 2015 Indicatore 2016 Indicatore 2017 Sviluppo del modello di Centrale Operativa Sviluppo attività Proseguimento attività Effettuazione Monitoraggio dello sviluppo delle Cure Primarie Sviluppo attività Proseguimento attività Adeguamento della Dotazione di Posti Letto alla Programmazione Regionale Proseguimento attività Proseguimento attività Concentrazione negli ospedali Hub dell’attività di Alta Complessità (% ricoveri Classe A su Totale) Proseguimento attività Proseguimento attività Adeguamento della organizzazione delle strutture intermedie agli indirizzi previsti dalla LR n.23/2012 PSSR 2012-2016 Progressione del piano di adeguamento aziendale della dotazione assistenziale territoriale (strutture intermedie) Sviluppo attività Proseguimento attività A.5 Valutazione e monitoraggio dell’attuazione del Piano di Zona Presentazione della relazione valutativa annuale sul piano di zona, entro i termini previsti, corredata dal monitoraggio annuale dei dati Presentazione relazione valutativa annuale sul piano di zona, entro i termini previsti, con monitoraggio annuale Presentazione relazione valutativa annuale sul piano di zona, entro i termini previsti, con monitoraggio annuale A.6 Governo degli erogatori privati accreditati Gestione della delega per lo svolgimento della fase di accertamento e possesso e verifica del mantenimento dei requisiti prevista nell’ambito dei procedimento attuativi (LR 22/2002, DRG 11445/13) Proseguimento attività Proseguimento attività A.2 A.3 A.4 Sviluppo delle cure primarie e partecipazione alla governance Adeguamento dell’organizzazione Ospedaliera agli indirizzi previsti dalla LR n.23/2012 PSSR 2012-2016 B) Corretta ed economica gestione delle risorse attribuite ed introitate Lo sviluppo di modalità operative che consentano di migliorare i sistemi di rilevazione esistenti diventa sempre più rilevante per il monitoraggio della corretta ed economica gestione delle risorse attribuite. A tal fine vengono sviluppati i percorsi già intrapresi ed integrati secondo quanto previsto dalle indicazioni regionali volte, in particolare, alla riduzione dei prezzi di acquisto all’interno delle soglie di prezzo di riferimento Regionale, all’omogeneizzazione dei sistemi di contabilità analitica aziendali e all’applicazione delle nuove politiche di Autoassicurazione Ob. B.1 Obiettivo Riduzione prezzi di acquisto all’interno delle soglie di prezzo unitario di riferimento Regionale, come indicato dai documento dell’Osservatorio Prezzi (OPRVE) Indicatore 2015 Utilizzo del Prezzo unitario di riferimento Regionale (ove presente) nella acquisizione di “principi attivi” , “dispositivi medici”, nonché dei servizi di “lavanderia”, “pulizia”, “ristorazione” Piano Triennale di valutazione degli obiettivi – Piano Performance 2015-2017 Documento approvato con deliberazione n.34 del 28/01/2015 Indicatore 2016 Indicatore 2017 Proseguimento attività Proseguimento attività Pagina 10 di 26 B.2 B.3 Raccogliere dati analitici di consumo delle risorse nelle Aziende Ottemperare agli adempimenti informativi relativi alla Contabilità Analitica Standard Regionale Sviluppo attività Proseguimento attività Applicare le nuove politiche di Assicurazione Adottare il modello di Autoassicurazione secondo le direttive regionali Proseguimento attività Proseguimento attività C) Obiettivi di Salute e funzionamento dei servizi Nell’ambito della pianificazione della tutela della salute collettiva, un ruolo fondamentale è espresso dalle strategie di prevenzione delle malattie, con adeguati programmi ed interventi, nonché dalla rilevazione di indicatori di performance e di attività finalizzati alla valutazione e al continuo miglioramento della qualità dell’assistenza. Ob. C.1 Obiettivo Copertura Vaccinazioni già Obbligatorie e Screening Oncologici Indicatore 2015 Tasso di copertura vaccinale "aggiustato" : ⋅ Difterite e Tetano: >=95% ⋅ Epatite B: >=95% ⋅ Polio: >=95% C.3 Integrazione Ospedale-Territorio Appropriatezza delle cure ospedaliere Mantenimento tassi di copertura Percentuale di dimissioni ultra75enni visitati a domicilio entro 2 gg dalla dimissione >= 10% Mantenimento attività Mantenimento attività Percentuale di ultra75enni con almeno 8 accessi domiciliari nell’ultimo mese di vita >= 15% Mantenimento attività Mantenimento attività Riammissioni Mediche entro 30 giorni per 100 ricoveri negli ultra75enni: massimo 10 riammissioni ogni 100 ricoveri Mantenimento attività Mantenimento attività Mantenimento o riduzione del tasso di ospedalizzazione: <=135 per mille Mantenimento o riduzione del Tasso di ospedalizzazione Mantenimento o riduzione del Tasso di ospedalizzazione Percentuale ricoveri in DH medico con finalità diagnostica <= 15% (Patto per la Salute 2010-12 Cod. indicatore S.Anna C14.2) Mantenimento attività Mantenimento attività Percentuale di ricoveri in area riabilitativa con degenza superiore alle soglie di riabilitazione <=20% Mantenimento attività Mantenimento attività Mantenimento attività Mantenimento attività Mantenimento attività Mantenimento attività Proseguimento attività Proseguimento attività Percentuale dei Parti Cesarei Primari: 25% per le maternità con più di 1000 parti e 15% per le maternità con meno di 1000 parti Percentuale ricoveri medici oltre soglia per pz >=65aa : <=3% (Patto per la Salute 2010-12 Cod. indicatore S.Anna C1442) C.4 Ottimizzazione della Rete Oncologica ed attivazione Breast Unit Indicatore 2017 Mantenimento tassi di copertura ⋅ Tasso di copertura “corretta” per screening: ⋅ mammografico:>= 80% ⋅ citologico: >= 60% ⋅ colon-retto: >= 65% C.2 Indicatore 2016 Attivazione della Rete Oncologica Veneta secondo quanto previsto dalla DGR 2067/2013 Piano Triennale di valutazione degli obiettivi – Piano Performance 2015-2017 Documento approvato con deliberazione n.34 del 28/01/2015 Pagina 11 di 26 C.5 C.6 C.7 Aderenza alle Disposizioni Operative per l’Attività di Pronto Soccorso (DRG 1513/2014) Aumento dell’efficienza nell’impiego delle Sale Operatorie Organizzazione dell’attività chirurgica Percentuale di accessi con Durata accesso in Pronto Soccorso inferiore alle 4 ore: 90° percentile degli accessi entro 4 ore Attivazione di percorsi brevi per i Medici di Medicina Generale per le specialità di oculistica, otorinolaringoiatria, ortopedia, dermatologia Effettuazione di almeno 1000 interventi annui (solo Ricovero Ordinario) in ciascuna sala operatoria utilizzata 5 giorni alla settimana: > 1000 interventi annui Percentuale di ricoveri programmati con intervento e degenza inferiore ai 5gg effettuati in Week Surgery: >=40% Attivazione dei Letti Monitorati secondo quanto previsto da DRG 2122/2013 Mantenimento attività Mantenimento attività Mantenimento attività Mantenimento attività Mantenimento attività Mantenimento attività Mantenimento attività Mantenimento attività Mantenimento attività Mantenimento attività Percentuale di DRG medici dimessi da reparti chirurgici <=15% Mantenimento attività Mantenimento attività Miglioramento rispetto all’anno precedente o mantenimento all’interno degli standard Miglioramento rispetto all’anno precedente o mantenimento all’interno degli standard Numero sperimentazioni > 2015 Numero sperimentazioni > 2016 Mantenimento o incremento tasso di segnalazioni Mantenimento o incremento tasso di segnalazioni Mantenimento attività Mantenimento attività Mantenimento attività Mantenimento attività Mantenimento attività Mantenimento attività C.8 Indicatori di Appropriatezza Prescrittiva Miglioramento di Tutti gli indicatori di aderenza al rapporto OsMed dell’Agenzia Italiana del Farmaco e Indicatori di appropriatezza della Regione Veneto C.9 Sperimentazione Clinica ed Aumento delle segnalazioni ADR per farmaci e vaccini Numero di sperimentazioni rispetto all'anno precedente estratte dall'Osservatorio nazionale sulla sperimentazione clinica dei medicinali – AIFA > del 2014 Tasso di segnalazioni (numero di segnalazioni ADR per milione di abitanti) ≥ 500 segnalazioni per milione di abitanti (farmaci + vaccini) Registri AIFA: chiusura delle schede di follow-up per i farmaci sottoposti a meccanismi di rimborso (paymento by result e risk sharing) Utilizzo di ACG nella mappatura dei bisogni della popolazione e pianificazione dell’utilizzo delle risorse del territorio Utilizzo dei modelli prescrittivi di ACG nella generazione di liste di pazienti complessi ad alto rischio con medicina di iniziative C.10 Messa a regime del sistema ACG D) Equilibrio Economico La riorganizzazione dei servizi e la messa in atto delle azioni previste per il raggiungimento degli obiettivi riportati nel presente documento deve essere attuata salvaguardando gli equilibri di bilancio, nel rispetto dei vincoli di costo e compatibilmente con le risorse assegnate con specifici provvedimenti. Ob. D.1 Obiettivo Rispetto della programmazione regionale sui costi Indicatore 2015 Rispetto del tetto di costo: - Personale: € 87.042.000 - Farm. Territoriale: € 20.649.217 - Farm. Ospedaliera: € 14.928.909 - DM: € 12.603.602 - IVD: € 3.273.114 Piano Triennale di valutazione degli obiettivi – Piano Performance 2015-2017 Documento approvato con deliberazione n.34 del 28/01/2015 Indicatore 2016 Rispetto dei vincoli regionali Indicatore 2017 Rispetto dei vincoli regionali Pagina 12 di 26 - Assistenza Integrativa: € 1.945.049 - Assistenza Protesica: € 15 procapite Rispetto del pro capite pesato diretta di classe A assegnato: € 41 Rispetto del pro capite pesato diretta di classe H assegnato: € 31 Rispetto del pro capite AIR diabete, IRC e malattie metaboliche assegnato: € 6,7 D.2 Equilibrio Economico-Finanziario Rispetto dei vincoli regionali Rispetto dei vincoli regionali Rispetto dei vincoli regionali Rispetto dei vincoli regionali Rispetto dei vincoli regionali Rispetto dei vincoli regionali Delta Risultato Economico effettivo rispetto Risultato Economico CR 154/2012: valore CR 154/2012 Mantenimento equilibrio economico finanziario Mantenimento equilibrio economico finanziario Variazione Annuale del Costo della Produzione (+ imposte e tasse) < 0 Mantenimento equilibrio economico finanziario Mantenimento equilibrio economico finanziario E) Liste d’attesa Il governo delle liste d’attesa è finalizzato a garantire l’accesso dei cittadini ai servizi sanitari con l’applicazione di rigorosi criteri di appropriatezza , di rispetto delle classi di priorità secondo standard definiti con DGRV 863/2011 e di trasparenza del sistema a tutti i livelli secondo le modalità organizzative ed erogative di cui alla DRGV 320/2013. Ob. Obiettivo E.1 Piena implementazione delle modalità organizzative ed erogative per il contenimento dei tempi d'attesa secondo le disposizioni della DGR 320/2013 E.2 Ottimizzazione del Numero di Prestazioni per Abitante Indicatore 2015 Indicatore 2016 Indicatore 2017 Rispetto dei tempi d’attesa: ⋅ classe A: >= 90% ⋅ classe B: >= 90% ⋅ classe C: 100% Rispetto dei tempi d’attesa: ⋅ classe A: >= 90% ⋅ classe B: >= 90% ⋅ classe C: 100% Rispetto dei tempi d’attesa: ⋅ classe A: >= 90% ⋅ classe B: >= 90% ⋅ classe C: 100% Apertura degli ambulatori e delle diagnostiche in orario serale e nei giorni di sabato e domenica Mantenimento attività Mantenimento attività Ottimizzazione del Numero di Prestazioni per abitante, riducendo il tasso di utilizzo nelle branche fuori standard Mantenimento numero di prestazioni Mantenimento numero di prestazioni F) Rispetto dei contenuti e delle tempistiche dei flussi informativi ricompresi nel Nuovo Sistema Informativo Sanitario Nel contesto attuale caratterizzato dalla crescente esigenza di dover gestire quantità maggiori di informazioni in modo efficace, efficiente e tempestivo, risulta fondamentale lo sviluppo di un sistema informativo a supporto in tutti i processi ed azioni, sia di gestione che di governo. Di rilevanza strategica diventa pertanto l’attuazione, secondo la programmazione regionale, di tutte le attività necessarie al rispetto della qualità dei contenuti e delle tempistiche dei flussi ricompresi nel nuovo Sistema Informativo Sanitario che rappresenta lo strumento di riferimento per le misure di qualità, efficienza e appropriatezza del Servizio sanitario nazionale. Ob. F.1 Obiettivo Adempimenti Questionario LEA Indicatore 2015 Implementazione delle attività finalizzate al raggiungimento del livello di totale adempienza rispetto agli adempimenti previsti nel Questionario LEA Piano Triennale di valutazione degli obiettivi – Piano Performance 2015-2017 Documento approvato con deliberazione n.34 del 28/01/2015 Indicatore 2016 Completamento attività Indicatore 2017 Prosecuzione attività Pagina 13 di 26 F.2 F.3 F.4 F.5 F.6 Implementazione del FSE (DGR 1671/2012) Dematerializzazione della ricetta cartacea (Decreto MEF del 2 novembre2011) Qualità dei flussi informativi relativi ai Beni Sanitari Adempimenti in materia di gestione informatica della residenzialità extraospedaliera (anziani e disabili) come da DGR regionali Implementazione tempestiva del flusso informativo delle Cure Domiciliari secondo il tracciato della DGR 2372 % di referti di Verbali di Pronto Soccorso firmati rispetto al totale: 100% Prosecuzione attività Prosecuzione attività % di lettere di dimissione firmate rispetto al totale: 100% Prosecuzione attività Prosecuzione attività % di referti firmati rispetto al totale: ⋅ Anatomia Patologica: 100% ⋅ Laboratorio: 100% ⋅ Radiologia: 100% Prosecuzione attività Prosecuzione attività % di ricette per prestazione di Specialistica Ambulatoriale de materializzate >= 80% Prosecuzione attività Prosecuzione attività Adeguamento degli Erogatori Privati Accreditati agli adempimenti connessi con al dematerializzazione delle ricette Prosecuzione attività Prosecuzione attività Flusso consumi DM: % dei DM codificati con RDM/BD rispetto ai modelli CE (B.1.A.3.1.A + B.1.A.3.1.B + B.1.A.3.2) : 100% Prosecuzione attività Prosecuzione attività Flusso consumi DM: % dei IVD codificati con CND almeno al IV livello di dettaglio rispetto ai modelli CE (B.1.A.3.3): 100% Prosecuzione attività Prosecuzione attività Flusso Contratti DM: invio dei dati attraverso il tracciato contratti di Fase 2: >= 50% Prosecuzione attività Prosecuzione attività Flusso farmaci: invio dei dati relativi ai farmaci infusionali ad alto costo attraverso il tracciato DDF3: 100% Prosecuzione attività Prosecuzione attività Flusso farmaci DDF3: valorizzazione campo targatura per i medicinali con AIC: >=30% Prosecuzione attività Prosecuzione attività Rispetto delle scadenze e della qualità nell'invio del nuovo flusso informativo sulla residenzialità extraospedaliera Prosecuzione attività Prosecuzione attività Attività propedeutiche al flusso della residenzialita’ e semiresidenzialita’ extraospedaliera in area disabili (dgr 1059/2012) Completamento attività Prosecuzione attività Strutturazione della raccolta dei flussi informativi dai centri servizi per la residenzialita’ extraospedaliera Sviluppo attività Sviluppo attività Adempimenti aziendali relativi al recepimento del Piano nazionale delle Demenze Prosecuzione attività Prosecuzione attività Tempistica di emissione e pagamento dell’Impegnativa di cura domiciliare Prosecuzione attività Prosecuzione attività Rispetto delle specifiche relative a tempi e qualità dei dati inviati Prosecuzione attività Prosecuzione attività Piano Triennale di valutazione degli obiettivi – Piano Performance 2015-2017 Documento approvato con deliberazione n.34 del 28/01/2015 Pagina 14 di 26 ULTERIORI OBIETTIVI AZIENDALI Fornire le migliori e le più appropriate cure possibili e garantire adeguati standard qualitativi dei servizi e delle prestazioni rappresentano principi cardine per l’Azienda. A tal fine si riporta di seguito l’evidenza di alcuni ulteriori obiettivi di rilievo per la pianificazione strategica del prossimo triennio: Trasparenza a Anticorruzione: Il D.lsg. 150/2009 prevede 4 strumenti, che devono essere integrati, per attuare il ciclo delle performance: il piano e la relazione sulla performance, il sistema di misurazione e valutazione delle performance, il programma triennale per la trasparenza e l'integrità e gli standard di qualità dei servizi. Il presente Piano della Performance e il processo di programmazione degli obiettivi 2015 non possono prescindere pertanto dall’applicazione delle disposizioni previste dalla L. 190/2012 e dal D. Lgs. 33/2013 ed esplicitate nel Piano di Prevenzione della Corruzione. Si ribadisce che l’obbligo di pubblicazione dei dati è di importanza fondamentale e deve essere attentamente perseguito prevedendo anche specifici obiettivi e indicatori sia per la performance organizzativa che individuale, con obiettivi assegnati al responsabile della prevenzione della corruzione e al personale dirigente a vario titolo coinvolto nella realizzazione del P.T.P.C. Ai fini di garantire una miglior qualità della trasparenza, vengono individuati i seguenti obiettivi: ⋅ relazioni annuali dei referenti sullo stato di pubblicazione dei documenti, informazioni e dati di competenza e su eventuali proposte migliorative (indicatore: predisposizione della relazione); ⋅ corsi di formazione obbligatori rivolti a parte del personale in tema di etica, legalità e codice di comportamento (indicatore: attestati di partecipazione). Autorizzazione all’esercizio e Accreditamento istituzionale : con decreto della Regione Veneto n° 67 del 26/10/2009 tutti i Servizi Sanitari dell’Azienda ULSS 3 hanno ricevuto la conferma dell’autorizzazione all’esercizio, nel rispetto dei requisiti della Legge Regionale 22/2002 e l’applicativo DGR 2501/2004. In vista della prossima verifica del 2015 (rinnovo cinquennale) sarà doveroso porre in essere tutte le azioni necessarie per la conferma dell’Autorizzazione all’Esercizio. Analogamente per l’Accreditamento istituzionale, la cui verifica è stata superata brillantemente nel 2012 (con rinnovo triennale), dovranno essere sviluppati gli opportuni percorsi ai fini del continuo miglioramento di qualità e del superamento della prossima visita ispettiva. Rischio clinico: nel 2014 la Regione Veneto ha avviato il progetto regionale di sviluppo della mappatura dei sinistri con responsabilità civile verso terzi in ambito sanitario ed ospedaliero. L’Azienda ULSS 3 ha partecipato attivamente ai corsi di formazione svolti, nell’ambito dei quali la gestione dei sinistri è stata analizzata secondo una visione più allargata, includendo anche il rischio clinico: Valorizzazione del fondo rischi Processo gestione del contenzioso Processo generazione e chiusura di bilancio Processo gestione del rischio clinico Gestione dei sinistri al fine di ridurre o mitigare il rischio Sono stati forniti strumenti per l’analisi dei rischi utilizzando la serie storica dei sinistri dell’Azienda alla scopo di individuare le priorità di intervento per l’incremento della sicurezza del paziente e la riduzione del ripetersi di eventi che possono generare denunce di sinistri. Scopo dell’analisi storica dei sinistri, che dovrà essere implementata annualmente a partire dal 2015, è quella di comprendere quali articolazioni organizzative dovranno essere oggetto prioritario di intervento, su quali processi intervenire e per che cosa (errori/criticità), ai fini di decidere le strategie di intervento in forte collegamento con l’obiettivo B.3 di applicazione delle nuove politiche di assicurazione. Piano Triennale di valutazione degli obiettivi – Piano Performance 2015-2017 Documento approvato con deliberazione n.34 del 28/01/2015 Pagina 15 di 26 CICLO DELLE PERFORMANCE (ART. 4 DLGS. 150/2009) Sistema di misurazione e valutazione delle performance Premessa La definizione di un sistema di misurazione e valutazione della performance è prevista dal D. Lgs. 150 del 27 ottobre 2009, "Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni", che introduce una disciplina organica, per la pubblica amministrazione, relativa all’utilizzo di strumenti di valorizzazione del merito e di incentivazione della produttività e della qualità della prestazione lavorativa e principi di selettività e di concorsualità nelle progressioni di carriera, il riconoscimento di meriti e demeriti, l’incremento dell’efficienza del lavoro pubblico ed il contrasto alla scarsa produttività e all’assenteismo, la trasparenza dell’operato delle amministrazioni pubbliche anche a garanzia della legalità. L’Ulss n. 3, che già da tempo utilizza un sistema di programmazione e verifica dei risultati attraverso lo strumento del budget, inteso come documento di indirizzo e orientamento dei comportamenti delle articolazioni organizzative verso logiche multidimensionali (strategia aziendale, volume e qualità delle prestazioni, efficiente utilizzo delle risorse, partecipazione a piani, organizzazione e sviluppo delle capacità professionali, ecc.), coglie l’opportunità di una revisione dei processi e di rafforzamento degli strumenti attraverso un’iniziativa esplicita di adeguamento alla normativa citata. In conformità a quanto disposto dal D. Lgs. 150/2009, l'Azienda Ulss n. 3 ha sviluppato un sistema di valutazione individuale articolato e definito, ponendosi tra le prime aziende in Italia a realizzare un percorso completo e differenziato che consente, tramite uno strumento informatico (Budget Risorse Umane. net) al contempo semplice e avanzato appositamente creato, di valutare annualmente la performance individuale di tutti i dipendenti intrecciandola con la performance organizzativa aziendale. La Performance La performance è un concetto centrale introdotto dal citato decreto “Brunetta”, che assume il significato di contributo (risultato e modalità di raggiungimento del risultato) che un soggetto (organizzazione, unità organizzativa, gruppo di individui, singolo individuo) apporta - attraverso la propria azione - al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi e, in ultima istanza, alla soddisfazione dei bisogni per i quali l’organizzazione è stata costituita. Nell’Azienda Ulss n. 3 la performance viene misurata a livello complessivo aziendale rispetto all’efficace raggiungimento degli obiettivi strategici aziendali (performance aziendale), prioritariamente derivati dagli obiettivi strategici regionali sui quali viene valutata la Direzione Generale, a livello di singola Unità Operativa (di seguito U.O.), individuata come autonomo centro di responsabilità (performance organizzativa) e a livello di singolo dipendente afferente all’area contrattuale sia della dirigenza che del comparto (performance individuale). La formalizzazione di un Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance per l’Azienda assolve, quindi, ad una pluralità di scopi: 1. migliorare l’efficienza del sistema di programmazione e di attuazione degli obiettivi, 2. introdurre uno strumento di apprendimento organizzativo e di orientamento dei comportamenti a supporto dei processi decisionali, 3.rafforzare il sistema di orientamento dei comportamenti e di responsabilizzazione degli operatori, 4. rappresentare, misurare e rendere trasparente l’efficacia organizzativa rispetto agli obiettivi istituzionali. Conseguentemente i processi di individuazione degli obiettivi e di misurazione dei risultati si svolgono con riferimento sia a livello complessivo aziendale che di singola unità operativa, con risultati che si integrano con la valutazione della performance individuale, effettuata secondo le procedure ed i criteri concordati con le Organizzazioni Sindacali, ai fini del riconoscimento della retribuzione di risultato. I riferimenti normativi Ai sensi dell’articolo 1, l’applicazione del D. Lgs. 150 alle strutture del Servizio Sanitario è diretta per quanto riguarda l’articolo 11 comma 1 e 3, recanti principi sulla trasparenza, mentre è previsto l’adeguamento ai principi di cui all’articolo 3 (principi su misurazione, valutazione e trasparenza), articolo 4 (ciclo di gestione della performance), Piano Triennale di valutazione degli obiettivi – Piano Performance 2015-2017 Documento approvato con deliberazione n.34 del 28/01/2015 Pagina 16 di 26 articolo 5, comma 2 (caratteristiche degli obiettivi), articolo 7 (sistema di misurazione e valutazione della performance), articolo 9 (misurazione e valutazione della performance individuale), articolo 15, comma 1 (responsabilità dell’organo di indirizzo politico amministrativo sulla promozione della cultura della responsabilità per il miglioramento della performance, del merito, della trasparenza e dell’integrità). È inoltre previsto, all’articolo 31 del Decreto, l’adeguamento alle disposizioni di cui all’articolo 17, comma 2 (sistema premiante senza nuovi oneri), articolo 18 (selettività nei premi, esclusione automatismi), articolo 23, commi 1 e 2 (selettività delle progressioni economiche), articolo 24, commi 1 e 2 (concorsualità nelle progressioni di carriera), articolo 25 (attribuzione di incarichi e responsabilità per favorire la crescita professionale e la responsabilizzazione), articolo 26 (percorsi di alta formazione e periodi di lavoro in primarie istituzioni nazionali ed internazionali), articolo 27, comma 1 (destinazione a incentivo di quota parte dei risparmi sui costi di funzionamento). Altre norme che formano il quadro di riferimento sono: • D.lgs 502/1992 e successive modifiche ed integrazioni • D.lgs. 229/99 di riforma ter recante: Norme per la razionalizzazione del SSN • D.lgs. 286/99 riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio • D.G.R.V. 2205/2012, contenente le linee generali di indirizzo riguardanti la misurazione e la valutazione dei dipendenti del servizio sanitario regionale e la trasparenza dell’attività amministrativa, volte a favorire un’applicazione omogenea da parte delle aziende ed enti dello stesso SSR delle disposizioni in materia contenute nel D.Lgs. 150/2009 • L.R. 23/2012 contenente Norme in materia di programmazione socio sanitaria e approvazione piano socio - sanitario regionale 2012-2016 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance Il Sistema di misurazione e valutazione delle performance definisce i principi, le modalità di svolgimento, la tempistica, gli attori e gli strumenti per l’attuazione del ciclo di gestione della performance La puntuale temporizzazione delle attività e le modalità di negoziazione e assegnazione dei budget sono legate a fattori esogeni (la programmazione regionale) ed endogeni (organizzazione e stili di direzione) ed avviene secondo quanto previsto nel presente documento alla sezione “Metodologia Aziendale del processo di budget”. La programmazione degli obiettivi prende avvio alla fine dell’anno che precede l’esercizio di budget considerato, tenuto conto delle delibere regionali che definiscono il quadro di riferimento per la gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale. L’individuazione puntuale degli obiettivi aziendali derivanti da indicazioni regionali, unitamente ad altri obiettivi strategici aziendali, avviene attraverso l’adozione del Piano delle Performance e si esplicita attraverso la declinazione degli obiettivi di budget delle strutture aziendali: strutture complesse e strutture semplici dipartimentali (vedi timing). Il Ciclo della performance è integrato con il ciclo di bilancio, costituendo l’uno la base degli indirizzi della programmazione economica e l’altro vincolo alle risorse da assegnare nel rispetto dell’equilibrio economico di bilancio. Gli obiettivi sono assegnati in relazione alle risorse disponibili e previste dalla programmazione economica aziendale (con la redazione del B.E.P.) e non possono essere assegnati obiettivi correlati a risorse non disponibili. Alla chiusura dell’esercizio di budget si procede alla misurazione della performance organizzativa, a livello complessivo aziendale e di unità operativa, e della performance individuale del personale dirigente e del comparto secondo quanto previsto dai contratti integrativi aziendali e dai conseguenti manuali operativi. La valutazione della performance organizzativa è collegata alla valutazione della performance individuale che misura l’apporto al raggiungimento degli obiettivi di struttura. La valutazione individuale è effettuata dal dirigente responsabile, diretto superiore del valutato, secondo i principi del contraddittorio e della partecipazione. La valutazione della performance organizzativa di Unità Operativa e individuale è finalizzata anche al riconoscimento degli incentivi previsti dal sistema premiante. Al fine di valorizzare il collegamento diretto fra il raggiungimento degli obiettivi di budget di struttura e la valutazione individuale, l’importo del fondo della retribuzione di risultato assegnato alla singola struttura, viene rapportato alla percentuale di raggiungimento degli obiettivi fissati in sede di definizione del budget annuale. Il Sistema si basa sull’oggettività della misurazione e della valutazione, a partire dalla individuazione degli indicatori fino alla misurazione ed all’analisi degli scostamenti e individua le responsabilità dei soggetti coinvolti nel processo. Principi generali Il processo di misurazione e valutazione della perfomance si concretizza nel Ciclo di gestione della performance ed è fondato su elementi essenziali quali gli obiettivi, gli indicatori, l'infrastruttura di supporto, il processo, gli ambiti e i criteri di valutazione. Piano Triennale di valutazione degli obiettivi – Piano Performance 2015-2017 Documento approvato con deliberazione n.34 del 28/01/2015 Pagina 17 di 26 Obiettivo Un obiettivo è il risultato che un soggetto si prefigge di ottenere, riferito a un preciso periodo temporale e coerente con le responsabilità del valutato. Tipicamente questo valore è espresso in termini di livello di rendimento entro uno specifico intervallo valoriale e rappresenta un meccanismo molto efficace per monitorare, valutare e modificare i comportamenti, dare un indirizzo ed uno stimolo al miglioramento. Affinché questo avvenga, però, è necessario che l'obiettivo sia sfidante ma realisticamente raggiungibile attraverso le risorse assegnate, l’abilità e le competenze del personale nonché l’adeguatezza dei processi; inoltre deve essere quantificabile e misurabile attraverso l’utilizzo di indicatori. La scheda contiene inoltre gli indicatori di performance e l'esatta ripartizione dei “pesi” assegnati a ciascun obiettivo, ossia dell'incidenza percentuale sulla valutazione complessiva,. Gli obiettivi assegnati dal valutatore e monitorati, anche in corso d'anno per consentire l'attivazione di eventuali meccanismi correttivi, vengono condivisi con il valutato, mediante sottoscrizione da parte di entrambi della scheda annuale. Indicatore L’indicatore di performance è lo strumento che rende possibile l’acquisizione delle informazioni e la misurazione oggettiva del grado di raggiungimento dell’obiettivo. L’indicatore deve possedere alcune caratteristiche fondamentali: 1. comprensibilità (chiaro, contestualizzato, concreto), 2. confrontabilità (comparabile nel tempo rispetto alla stessa organizzazione e/o attività standard), 4. fattibilità (misurabile nei sistemi informativi aziendali, sostenibile dal punto di vista finanziario e rispetto all’arco temporale di riferimento), 5. affidabilità (valutazione qualitativa della capacità di rappresentazione e misurazione di un fenomeno). Tutti gli obiettivi di budget sono misurati sulla base di indicatori che possiedano tali caratteristiche, attraverso il supporto degli strumenti informativi del Controllo di Gestione,. Nello specifico la scheda di valutazione individuale si riferisce a tre diversi aspetti: professionale, comportamentale e di budget. La dimensione delle competenze individuali è imprescindibile in un ambito lavorativo come quello della Sanità, dotato di autonomia professionale e processi produttivi integrati. Le conoscenze, le capacità, le esperienze finalizzate dei singoli individui, costituiscono l'apporto qualitativo più importante al processo produttivo. La valutazione di tali input risulta dunque di essenziale importanza, e richiede una corretta impostazione dei contenuti della valutazione, utile a distinguere tra chi ha responsabilità di tipo gestionale e chi ha responsabilità di tipo più prettamente professionale. La valutazione delle posizioni (specie per chi riveste ruoli gestionali) riguarda i contenuti del lavoro, la capacità di organizzare e utilizzare le risorse assegnate; la valutazione delle prestazioni cioè i risultati conseguiti a fronte di obiettivi assegnati, del potenziale e delle competenze riguardano i singoli individui. Infrastruttura di supporto Il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance deve possedere un’infrastruttura di supporto, intesa come l’insieme di mezzi e soggetti che rendono possibile l’acquisizione, la selezione, l’analisi, l’interpretazione e la diffusione dei dati, garantendone la tracciabilità. È responsabilità della Struttura Complessa Controllo di Gestione sovraintendere all’intero sviluppo del ciclo di Programmazione e Controllo e alla valutazione delle performance organizzative. In particolare i suoi compiti sono esposti nel presente documento alla sezione “Metodologia Aziendale del processo di budget”.. La Struttura Complessa Servizio per il Personale supporta il processo di valutazione individuale fornendo assistenza nel corso dell'intero anno a tutti i soggetti coinvolti tramite la gestione e amministrazione del software dedicato alla valutazione. L'amministratore di sistema funge da formatore per i nuovi valutatori, e fornisce consulenza sull'impiego dello strumento informatico e sui comportamenti corretti da adottarsi in relazione al processo, sia per i valutatori che per i valutati, con ciò comprendendo anche un costante aggiornamento dei profili individuali e un articolato sistema di alerting che richiami gli operatori al rispetto della tempistica programmata. Il software BRUnet (acronimo di Budget Risorse Umane. net) è un software innovativo, creato su misura, che contempera le esigenze di immediatezza e complessità richieste dal processo di valutazione realizzato dall'Azienda Ulss n. 3. Piano Triennale di valutazione degli obiettivi – Piano Performance 2015-2017 Documento approvato con deliberazione n.34 del 28/01/2015 Pagina 18 di 26 Il programma dialoga con il database aziendale, aggiornando mensilmente la situazione del personale nell'evolversi delle posizioni individuali, sia in termini di servizio/carriera sia in termini di collocazione nell'ambito dei centri di costo aziendali. Grazie al costante dialogo tra gli utenti del sistema e il supporto fornito dal Servizio per il Personale, il software viene aggiornato e adeguato alle esigenze dei suoi utilizzatori, rispondendo alle esigenze di celerità, precisione, affidabilità, efficienza del processo, riduzione degli errori, controllo della tempistica. Al contempo costituisce un aggiornato sistema di data basing, con possibilità di effettuare elaborazioni statistiche e un costante quanto imprescindibile collegamento con il processo di budget. Processo Il processo di misurazione e valutazione si svolge secondo uno schema logico-temporale, il ciclo di gestione della performance, che prevede la successione di momenti distinti caratterizzati da attività e dalla partecipazione di soggetti diversi, sotto il controllo strategico dell’Organismo Indipendente di Valutazione della performance (O.I.V.) secondo quanto previsto dall’art. 14 del L. Lgs 150/2009, le cui fasi sono: a) definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori; b) collegamento tra gli obiettivi e l'allocazione delle risorse; c) monitoraggio in corso di esercizio e attivazione di eventuali interventi correttivi; d) misurazione e valutazione della performance, organizzativa e individuale; e) utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del merito; f) rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico-amministrativo, ai vertici delle amministrazioni, nonché ai competenti organi esterni, ai cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti e ai destinatari dei servizi. Ambiti di valutazione Il Sistema di misurazione e valutazione della performance deve essere collegato a precisi ambiti di valutazione, così come individuati dal D.Lgs. 150, che contemplano le aree di attività secondo una gerarchia che parte dall’ambito prioritario, corrispondente alla mission dell’organizzazione (la soddisfazione dei bisogni di salute), cui seguono altri ambiti strumentali al principale (organizzazione, processi, qualità, output, input, ecc.). Offrendo ai singoli dirigenti un insieme articolato e ricco di feedback circa i propri comportamenti, le proprie competenze, i risultati delle proprie attività, si opera una valutazione percepita come equa e utile in un contesto professionale con alti gradi di specializzazione, marcata presenza delle professioni codificate, tradizione di autonomia professionale. Misurazione e valutazione della performance Il sistema di misurazione e valutazione della performance è collegato al sistema premiante definito dalla contrattazione integrativa decentrata. Eventuali contestazioni rispetto ai risultati della misurazione degli obiettivi sono eccepiti dal Responsabile di U.O. attraverso motivata istanza di revisione, sotto la supervisione dell'Organismo Indipendente di Valutazione. Gli strumenti di programmazione e valutazione Il processo di gestione e valutazione della performance è formalizzato attraverso la produzione di specifici documenti di supporto: 1. il Piano triennale delle Performance 2. Documento delle direttive per l’anno di riferimento 3. Metodologia aziendale del processo di budget 4. Sistema di misurazione e valutazione individuale 5. la Relazione annuale sulla Performance Pubblicità Il Sistema di misurazione e valutazione della Performance prevede la massima trasparenza dei processi, operata attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale, in apposita sezione «Amministrazione trasparente», dei seguenti documenti: a) il Piano della performance – Documento delle Direttive; b) la Relazione sulla performance; c) tabella relativa all'ammontare complessivo dei premi collegati alla performance stanziati e l'ammontare dei premi effettivamente distribuiti; d) l'analisi dei dati relativi al grado di differenziazione nell'utilizzo della premialità sia per i dirigenti sia per i dipendenti; Piano Triennale di valutazione degli obiettivi – Piano Performance 2015-2017 Documento approvato con deliberazione n.34 del 28/01/2015 Pagina 19 di 26 e) i nominativi ed i curricula dei componenti degli Organismi indipendenti di valutazione e del Responsabile delle funzioni di misurazione della performance. Metodologia Aziendale del Processo di Budget Introduzione: il sistema di programmazione e controllo Il sistema di programmazione e controllo di gestione può essere definito come il meccanismo operativo con il quale l’azienda formula e articola gli obiettivi aziendali e crea le condizioni informative per garantirne il perseguimento. Il sistema si articola in quattro fasi fondamentali: 1. programmazione, 2. formulazione del budget, 3. svolgimento e misurazione dell’attività, 4. reporting e valutazione. Il presente documento si propone di esplicitare i punti fondamentali delle quattro fasi all’interno dell’Azienda U.L.S.S. n. 3. L’Unità Controllo di Gestione, sulla base dell’articolo art. 20 della L.R. 56/94, applica la metodica di budget al fine di garantire efficacia ed efficienza ai processi di acquisizione e impiego delle risorse e concretizzare il principio della responsabilità economica. Programmazione La fase di programmazione è di competenza esclusiva della Direzione Strategica che attraverso il Piano triennale di valutazione degli obiettivi - Piano delle performance: ⋅ definisce gli indirizzi e gli obiettivi aziendali, gli obiettivi assegnati al personale ed i relativi indicatori, nonché la definizione degli indicatori per la misurazione e valutazione dei risultati organizzativi ⋅ individua i principali progetti di interesse aziendali, in particolar modo quelli caratterizzati da forte trasversalità; ⋅ fornisce indicazioni relativamente alla metodologia del processo di budget, alla struttura organizzativa e al sistema informativo contabile ad esso collegato. Il documento che emerge dalla fase di programmazione comprende, nel dettaglio per l’anno in corso, il Documento di Direttive, documento per l’avvio del processo di budget . DOCUMENTO DI DIRETTIVE Come previsto dalla L.R. n. 55/94 – art. 13 e segg. – la Direzione Aziendale definisce, attraverso il documento delle direttive, le linee strategiche generali da attuare nel periodo di riferimento, i criteri, i vincoli e i parametri per ciascuna articolazione aziendale e servizio centrale. Tale documento consente ai responsabili delle articolazioni aziendali (Ospedale, Distretto, Dipartimento di Prevenzione) e dell'area amministrativa, dei servizi generali, economali e tecnici di concordare con i responsabili di dipartimento e di struttura complessa e semplice a valenza dipartimentale ad essi afferenti, obiettivi specifici con esso coerenti e le attività da realizzare per il loro conseguimento. Piano triennale di valutazione degli obiettivi - Piano delle performance dovrà essere inviato a tutti i direttori di Struttura Complessa (S.C.) e Semplice a valenza Dipartimentale (S.S.Dip.), al fine di darne la massima diffusione. LA COMUNICAZIONE DEGLI OBIETTIVI La diffusione di un’informazione completa e condivisa degli obiettivi aziendali e dipartimentali viene considerato come un elemento fondamentale della Direzione Strategica. A tal fine si rende necessario garantire, da parte dei Responsabili di Struttura, una attività di coinvolgimento degli operatori interessati su questi aspetti. La Direzione Aziendale ritiene che attivare un efficace percorso di comunicazione degli obiettivi strategici possa essere considerato come una delle attività prioritarie dei Responsabili di Struttura. Piano Triennale di valutazione degli obiettivi – Piano Performance 2015-2017 Documento approvato con deliberazione n.34 del 28/01/2015 Pagina 20 di 26 Formulazione del Budget Metodologia Il Piano delle performance viene inviato e presentato dal Direttore Generale a tutti i Responsabili di Struttura come strumento di supporto per la definizione degli obiettivi di budget, che saranno successivamente formalizzati in una scheda, dove saranno esplicitati gli obiettivi collegati agli obiettivi assegnati dalla Regione al Direttore Generale. La contrattazione riguarderà ogni singola S.C. e S.S. Dipartimentale e avverrà tra il Direttore di area, il Direttore di articolazione aziendale e il Direttore della S.C. o S.S. Dipartimentale, alla presenza del Direttore di Dipartimento. Ciascun responsabile sarà coadiuvato da propri collaboratori professionali e dal responsabile infermieristico/tecnico sanitario di riferimento e dal Servizio per le Professioni Sanitarie. Per l'area tecnico – amministrativa la contrattazione avverrà tra il Direttore Amministrativo e i responsabili di S.C. e S.S dipartimentale. Analogamente si procederà per le strutture di staff d'intesa fra i Direttori interessati con i Responsabili delle singole strutture. Il Controllo di Gestione svolge una funzione di supporto per l’intero processo, partecipa agli incontri e collabora alla formalizzazione degli obiettivi specifici. La fase di negoziazione si conclude con un atto deliberativo complessivo, inviato ai dipartimenti e alle Strutture Operative. E’compito del Controllo di gestione archiviare le schede firmate dai Direttori di Struttura. Scheda di Budget Gli accordi saranno sintetizzati in una scheda, che rappresenta il supporto operativo al processo, che verrà sottoscritta congiuntamente dal Direttore di Area o dal Direttore di articolazione aziendale e dal Direttore di S.C. o S.S. Dipartimentale. Tutte le fasi sopra descritte prevedono l’utilizzo e la compilazione della scheda di Budget che riporta: ⋅ gli obiettivi da perseguire con il riferimento agli obiettivi operativi del Documento di Direttive; devono essere evidenziati anche quelli collegati ad erogazione di risorse aggiuntive. ⋅ azioni e indicatori di verifica, con evidenziato il livello da raggiungere in relazione all’arco temporale di riferimento e il valore consuntivo relativo all’anno precedente; ⋅ il peso dei singoli obiettivi; ⋅ il referente del monitoraggio del singolo obiettivo Parte integrante della scheda di Budget è la scheda delle risorse, che riporta le risorse a disposizione in termini di: ⋅ personale presente a inizio anno (escluse lunghe assenze); ⋅ budget dei consumi di materiale sanitario e non sanitario; ⋅ eventuali risorse aggiuntive. Svolgimento e misurazione dell’attività Verrà effettuata una verifica semestrale, con incontro verbalizzato, per analizzare il grado di raggiungimento degli obiettivi al fine di attuare eventuali azioni correttive o aggiornare la formalizzazione dell’obiettivo. Il sistema di monitoraggio e verifica per gli obiettivi contenuti nelle Schede di Budget con indicatori non numerici, cioè quelli cui la positiva valutazione risulta strettamente collegata o alla presentazione di una relazione scritta o alla verifica di una modifica organizzativa e che non sono strettamente desumibili da procedure informatizzate aziendali, saranno oggetto di specifiche richieste di relazioni sugli stati di avanzamento o sul livello di raggiungimento degli obiettivi di budget. Nel caso in cui emergano rilevanti scostamenti nei valori registrati rispetto al valore atteso sarà cura del Controllo di Gestione organizzare un incontro con i Direttori di riferimento e i Direttori di S.C. o di S.S. Dipartimentale per valutare motivazioni ed eventuali modifiche del contesto interno ed esterno, valutando la necessità di una revisione degli accordi. Reporting e valutazione I reports sono prevalentemente trimestrali, mensili per gli obiettivi di natura economica, ed espongono in modo sintetico l’andamento dei principali fenomeni rilevati dal sistema informativo e utili ad una comprensione dell’andamento globale dell’Azienda, e sono definiti nei contenuti e nella forma in relazione ai principali destinatari degli stessi: Direzione Aziendale, responsabili di Struttura, Direzione di articolazione. Piano Triennale di valutazione degli obiettivi – Piano Performance 2015-2017 Documento approvato con deliberazione n.34 del 28/01/2015 Pagina 21 di 26 A consuntivo il Controllo di Gestione predispone le verifiche sulla base delle risultanze derivanti dall’elaborazione dei dati di attività, costo e dei flussi informativi aziendali e supporta i valutatori e lo OIV nello svolgimento delle attività di competenza. Timing del processo Il sistema di valutazione annuale: timing a regime 1 Approvazione Piano Triennale Valutazione degli obiettivi -Piano delle Performance 2 Entro gennaio 20xx-1 5 3 Presentazione e diffusione del Piano delle Performance maggio/giugno 20xx +1 8 Valutazione degli obiettivi individuali con sottoscrizione delle schede di valutazione Aprile/maggio 20xx +1 Entro maggio 20xx +1 11 Approvazione Relazione sulle Performance e invio all’OIV Entro giugno 20xx +1 Piano Triennale di valutazione degli obiettivi – Piano Performance 2015-2017 Documento approvato con deliberazione n.34 del 28/01/2015 Entro marzo 20xx Monitoraggio finale con verifica raggiungimento obiettivi budget Settembre/Ottobre 20xx 10 Predisposizione Relazione sulle Performance Delibera approvazione Schede di Budget Febbraio/marzo 20xx 7 Monitoraggio intermedio Schede di Budget Entro aprile 20xx 9 Negoziazione Budget Entro febbraio 20xx 6 Allestimento e sottoscrizione delle Schede di Valutazione 4 12 Validazione OIV Luglio 20xx +1 Erogazione premialità Entro luglio 20xx +1 Pagina 22 di 26 PIANO TRIENNALE DI VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI Piano Performance 2015-2017 Allegato Piano Triennale di valutazione degli obiettivi – Piano Performance 2015-2017 Documento approvato con deliberazione n.34 del 28/01/2015 Pagina 23 di 26 CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI DI BUDGET Obiettivi e indicatori La scheda di Programmazione e Budget di ogni Unità Operativa è costruita in modo tale che ad ogni obiettivo siano assegnati uno o più indicatori di verifica. Ad ogni indicatore di verifica vengono assegnati, durante la negoziazione di budget, il valore atteso per l’anno di riferimento e il peso relativo ai fini del collegamento con la retribuzione di risultato, distinti per la dirigenza e per il personale del comparto. In fase di verifica, viene inserito il valore consuntivo e viene effettuata la valutazione finale. La valutazione sul singolo indicatore segue criteri diversi a seconda della tipologia dell’indicatore. Le tipologie principali degli indicatori sono: indicatore sì/no. Esempio: “Predisposizione protocollo ricoveri urgenti” indicatore quantitativo. Esempio: “Rispetto dei tempi d’attesa” indicatore tipo data. Esempio: “audit entro fine maggio” indicatore “Rispetto budget economico assegnato per beni e service” Tipologia di indicatore sì/no Nel caso di obiettivi misurabili con indicatori Sì/No, viene attribuito in fase di verifica il peso assegnato all’indicatore con punteggio pieno se l’obiettivo è raggiunto, zero nel caso di obiettivo non raggiunto. In quest’ultimo caso sarà possibile procedere ad un valutazione intermedia tra 0 e 1 sulla base delle motivazioni presentate e valutate dal responsabile del monitoraggio dell’obiettivo. Questo valore sarà poi moltiplicato per il peso dell’indicatore. Esempio: OBIETTIVI INDICATORI DI VERIFICA Applicazione protocollo per ricoveri urgenti rispetto del protocollo con monitoraggio semestrale da parte della DMO VALORE ATTESO VERIFICA ANNO X PESO ASSEGNATO PER RETRIBUZIONE DI RISULTATO Sì Protocollo applicato solo in parte per motivazioni xxxx 15% In questo caso si può decidere di assegnare una valutazione pari al 0,7 (70%) e quindi la valutazione finale per quell’indicatore sarà di 0,7*15% = 10,5% secondo la formula applicata a tutti gli indicatori: Valutazione indicatore = (Coefficiente fascia)*(peso assegnato) Tipologia di indicatore quantitativo Nel caso di obiettivi misurabili con indicatori quantitativi, si applicano delle fasce specifiche derivanti dallo scostamento tra il dato consuntivo e il valore atteso previsto. Piano Triennale di valutazione degli obiettivi – Piano Performance 2015-2017 Documento approvato con deliberazione n.34 del 28/01/2015 Pagina 24 di 26 La fascia utilizzata per gli indicatori quantitativi è la seguente: Codice fascia Descrizione F1_0 F1_1 F1_2 F1_3 Non Raggiunto Parzialmente non raggiunto Parzialmente raggiunto Raggiunto Inizio fascia (%) Fine fascia (%) Coefficiente fascia 0 30 60 90 29,9 59,9 89,9 100 0 0,5 0,8 1 La valutazione viene effettuata sulla base del livello di raggiungimento dell’obiettivo sul singolo indicatore (score) secondo questa metodologia: INDICATORI DI VERIFICA percentuale di prestazioni garantite Classe B: valore soglia 90% percentuale di prestazioni garantite Classe D: valore soglia 90% VALORE ATTESO VERIFICA ANNO x Scostamento consuntivo su atteso → Avanzamento obiettivo in % (fascia) Coefficiente fascia 90 95 95 su 90 = 105,6 1 90 78 78 su 90 = 86,7 0,8 La valutazione finale viene calcolata moltiplicando il peso per il rispettivo coefficiente fascia: INDICATORI DI VERIFICA percentuale di prestazioni garantite Classe B: valore soglia 90% percentuale di prestazioni garantite Classe D: valore soglia 90% VALORE ATTESO VERIFICA ANNO x Coefficiente fascia PESO ASSEGNATO RETRIBUZIONE RISULTATO VALUTAZIONE ANNO x 90 95 1 x 15% = 15% 90 78 0,8 x 10% = 8% Tipologia di indicatore data Nel caso di obiettivi con indicatori di tipo data “attività da portare a termine entro il ..”, si applica la medesima metodologia degli indicatori quantitativi ma con delle fasce diverse derivanti in questo caso dallo scostamento in giorni tra la data prevista e la data effettiva di raggiungimento dell’obiettivo. Codice fascia Descrizione Inizio fascia (%) Fine fascia (%) T1_1 Raggiunto T1_2 T1_3 T1_4 Parzialmente raggiunto Raggiunto con notevole ritardo Non raggiunto Prima della data Entro i 30 gg prevista successivi Entro i 90 giorni successivi Entro i 6 mesi successivi Oltre i 6 mesi Coefficiente fascia 1 0,8 0,5 0 Indicatore “Rispetto del budget economico assegnato per Beni e Service” Nel caso dell’obiettivo economico misurabile con l’indicatore “Rispetto del budget economico assegnato per Beni e Service” si applica la medesima metodologia degli indicatori quantitativi ma si differenziano le fasce a seconda dell’ammontare del budget annuale assegnato in sede di contrattazione. Budget assegnato per beni e service < 100.000 € 100.000 € ≤ Budget assegnato per beni e service < 500.000 € Budget assegnato per beni e service ≥ 500.000 € Piano Triennale di valutazione degli obiettivi – Piano Performance 2015-2017 Documento approvato con deliberazione n.34 del 28/01/2015 Pagina 25 di 26 BUDGET ASSEGNATO < 100.000 € Tra 100.000 € e 500.000 € ≥ 500.000 € fascia (%) fascia (%) fascia (%) Non Raggiunto 0 – 29,9 0 – 59,9 0 – 69,9 Coefficiente fascia 0 E1_1 Parzialmente non raggiunto 30 – 59,9 60 – 79,9 70 – 89,9 0,5 E1_2 Parzialmente raggiunto 60 – 84,9 80 – 89,9 90 – 94,9 0,8 E1_3 Raggiunto 85 – 100 90 – 100 95 – 100 1 Codice fascia E1_0 Descrizione Valutazione finale La valutazione conseguita su ogni indicatore viene condivisa con i Responsabili di Struttura e con il rispettivo Responsabile di articolazione aziendale in modo da verificare le eventuali ragioni che hanno impedito il pieno raggiungimento dell’obiettivo. La valutazione complessiva è data dalla somma dei valori raggiunti su ogni indicatore: =∑ ( × ) Nel caso di obiettivi non valutabili per cause esterne all’Unità Operativa i pesi assegnati verranno riproporzionati sui rimanenti obiettivi. Piano Triennale di valutazione degli obiettivi – Piano Performance 2015-2017 Documento approvato con deliberazione n.34 del 28/01/2015 Pagina 26 di 26