Tossinfezioni alimentari (TA) Intossicazioni alimentari: per una esotossina prodotta dal microrganismo nell’alimento ingerito Infezioni alimentari: per microrganismi patogeni (dose soglia) che determinano un danno. Non è necessario che il microorganismo si moltiplichi nell’alimento. Tossinfezioni alimentari: combinazione delle prime due; assunzione di un microorganismo patogeno che colonizza e produce una tossina che determina la sintomatologia Vie di trasmissione delle TA UOMO SANO ALIMENTI DEIEZIONI VEGETALI ANIMALI UOMO MALATO/ PORTATORE SUOLO ACQUA Flusso informativo dei dati di denuncia di malattie infettive Medico che diagnostica la malattia Segnalazione telefonica, modulistica ad hoc ASL dipartimento di prevenzione Regione ISTAT ISS Ministero della Salute Inchiesta epidemiologica Obiettivi: – Individuare: l’agente della malattia le modalità di trasmissione i fattori di rischio ad essa legati – Impedire il diffondersi della patologia: identificare l’alimento sospetto assicurare la sua rimozione prevenire i casi secondari dovuti al contatto interumano dopo la tossinfezione Alcune definizioni…… Esposti Casi Episodio (focolaio epidemico): due o più casi di malattia correlati al consumo di un alimento comune (in occasione di botulismo, intossicazione da tossine marine o da sostanze chimiche, anche un solo caso è da considerarsi episodio) DIAGRAMMA A BLOCCHI PROCEDURA TA RICEZIONE Viene segnalato un episodio sospetto di TA. La segnalazione è di norma telefonica, seguita da una comunicazione scritta. Medico segnalatore Ricezione Valutazione VIGILANZA Inchiesta epidemiol. Sopralluogo Prelievo campioni Analisi epidemiologica dei dati Provvedimenti sanitari Redazione Mod.15 Relazione conclusiva Relazione di sopralluogo DIAGRAMMA A BLOCCHI PROCEDURA TA VALUTAZIONE Viene programmata una inchiesta epidemiologica e le sue modalità di svolgimento. Valuta la necessità di eseguire un sopralluogo mirato e quella di inviare apposita comunicazione in Regione. Medico segnalatore Ricezione Valutazione VIGILANZA Inchiesta epidemiol. Sopralluogo Prelievo campioni Analisi epidemiologica dei dati Provvedimenti sanitari Redazione Mod.15 Relazione conclusiva Relazione di sopralluogo DIAGRAMMA A BLOCCHI PROCEDURA TA INCHIESTA EPIDEMIOLOGICA sono raccolte informazioni salienti sul verificarsi dell’evento: RACCOLTA DATI •Data e ora di esordio della sintomatologia, •Luogo e modalità di insorgenza, •Quadro clinico correlato, •Alimenti consumati, •Abitudini e consumi alimentari, •nominativi degli esposti, •stili di vita, •eventuali contatti a rischio, •attività lavorativa, •composizione nucleo familiare, •appartenenza a comunità. Medico segnalatore Ricezione Valutazione VIGILANZA Inchiesta epidemiol. Sopralluogo Prelievo campioni Analisi epidemiologica dei dati Provvedimenti sanitari Redazione Mod.15 Relazione conclusiva Relazione di sopralluogo DIAGRAMMA A BLOCCHI PROCEDURA TA SOPRALLUOGO Può essere eseguito dal dirigente medico, dai tecnici della prevenzione. STESURA RELAZIONE DI SOPRALLUOGO A seguito del sopralluogo il personale redige una relazione. La relazione tiene conto di quanto ispezionato sia per ciò che attiene ai requisiti strutturali che a quelli di attrezzatura, indicando le eventuali carenze igienico-sanitarie riscontrate. Ricezione Valutazione VIGILANZA Inchiesta epidemiol. AZIONE PRELIEVO CAMPIONI Si prelevano campioni di alimenti e bevande. Medico segnalatore Sopralluogo Prelievo campioni Analisi epidemiologica dei dati Provvedimenti sanitari Redazione Mod.15 Relazione conclusiva Relazione di sopralluogo DIAGRAMMA A BLOCCHI PROCEDURA TA Medico segnalatore Ricezione Valutazione ANALISI EPIDEMIOLOGICA DEI DATI Si analizzano i dati relativi all’episodio, allo scopo di individuarne le cause. VIGILANZA Inchiesta epidemiol. Sopralluogo Prelievo campioni Analisi epidemiologica dei dati Provvedimenti sanitari Redazione Mod.15 Relazione conclusiva Relazione di sopralluogo DIAGRAMMA A BLOCCHI PROCEDURA TA PROVVEDIMENTI SANITARI provvedimenti cautelativi, ad esempio: sospensione della preparazione/distribuzione/ somministrazione di alimenti. Medico segnalatore Ricezione Valutazione VIGILANZA Inchiesta epidemiol. Sopralluogo Prelievo campioni Analisi epidemiologica dei dati Provvedimenti sanitari Redazione Mod.15 Relazione conclusiva Relazione di sopralluogo DIAGRAMMA A BLOCCHI PROCEDURA TA REDAZIONE MODELLO 15 Scheda di notifica di malattia infettiva, secondo il modello e le istruzioni di cui al D.M. 15/12/1990, dove sono indicati i dati anagrafici relativi all’interessato, la diagnosi, il criterio di diagnosi e la codifica Invio delle notifiche sopra descritte al Servizio Igiene e Sanità Pubblica Medico segnalatore Ricezione Valutazione VIGILANZA Inchiesta epidemiol. Sopralluogo Prelievo campioni Analisi epidemiologica dei dati Provvedimenti sanitari Redazione Mod.15 Relazione conclusiva Relazione di sopralluogo DIAGRAMMA A BLOCCHI PROCEDURA TA RELAZIONE CONCLUSIVA Relazione conclusiva indicando: sequenza e la gravità degli avvenimenti, gli interventi eseguiti, i provvedimenti cautelativi adottati; Invio della relazione all’Autorità Sanitaria Locale e/o alla Direzione del Dipartimento di Prevenzione e/o alla Regione e/o all’Autorità Giudiziaria Medico segnalatore Ricezione Valutazione VIGILANZA Inchiesta epidemiol. Sopralluogo Prelievo campioni Analisi epidemiologica dei dati Provvedimenti sanitari Redazione Mod.15 Relazione conclusiva Relazione di sopralluogo Incubazione B. Cereus ½-5 h St. Aureus 2-3h (mai <1h e >6h) Salmonella 5-72h Cl. Perfringens 8-24h Cl. Botulinum 10-12h, (max 2gg) Campylobacter 2–5 giorni Sintomi Febbre B. Cereus Vomito St. Aureus Dolori addominali Diarrea Paralisi Flaccida Salmonella Cl. Perfringens Cl. Botulinum Campylobacter Durata dei sintomi Giorni B. Cereus Cl. Perfringens St. Aureus Campylobacter Salmonella Cl. Botulinum 1 2 3 4 5 6 Alimenti tipici B. Cereus Cl. Perfringens St. Aureus Campylobacter Salmonella Cl. Botulinum B. Cereus Cl. Perfringens St. Aureus Campylobacter Salmonella Cl. Botulinum Intox. Stafilococco aureo G+, anaerobio-aerobio facoltativo enterotossina tipo A(80%), B, C, D, E da stipiti aureus coagulasi +,) termostabile (30 min. a 100°C 10 min. a 120°C) dopo 2-3h, mai < 1h e >6h vomito, dolori addominali, diarrea, caduta pressoria per circa circa 2gg Alimenti tipici Intox. Stafilococco aureo Prevenzione: Norme igieniche Refrigerazione rapida per impedire la moltiplicazione degli stafilococchi Controllo del personale addetto alla preparazione/vendita generi alimentari Intox. Clostridium Perfrigens G+, anaerobio sporigeno enterotossina 5 tipi: A, B, C, D, E , termolabile, presente o no nell’alimento o liberata nell’intestino durante la sporulazione Dopo 8-24h: tossinfezione: dolore addom, diarrea, nausea, vomito per circa 1-2 gg Alimenti tipici Intox. Clostridium Perfrigens Prevenzione: Preparare alimenti prima del consumo, Se si conservano raffreddarli rapidamente, Riscaldare cibi a 70°C prima del consumo Intox. Bacillus Cereus G+, aerobio-anaerobio facoltativo, sporigeno 2 enterotossine Diarroica(termolabile) Diarrea acquosa dol. Add vomito Alimenti tipici emetica(termostabile) sint.+ precoci – 6h Intox. Bacillus Cereus Prevenzione: Raffreddare alimenti in piccola pezzatura Evitare di conservare alimenti a temperatura ambiente Riscaldare alimenti a temperatua > 100°C Intox. Clostridium Botulinum G-, anaerobio, sporigeno esotossina (neurotossina) , interferisce acetil-colina terminazioni nervose termolabile 7 tipi : (A-G) A, B, E ed F preformata negli alimenti: Astenia, nausea, vomito, paralisi flaccida inizia dai piccoli muscoli, dall’ alto verso il basso simmetricamente, durata variabile Intox. Clostridium Botulinum frequente nel terreno, mater. organico in decomp. Prevenzione: la cottura degli alimenti denatura la tossina (calore molto elevato per eliminare le spore); eliminare scatolame rigonfio; la refrigerazione ritarda lo sviluppo della tossina, il congelamento ne blocca lo sviluppo salamoie con sale >6%, acidità al >2%,zuccheri <50%, nitriti nelle carni. Infez. Salmonella G-, asporigeno Ag somatici O e 2 fasi di Ag flagellari (H) Diretta aggressione del microrganismo sulle pareti intestinali Dopo circa 5-72h enterite, vomito, dol. add., diarrea, febbre Infez. Salmonella Accertamento diagnostico: Prevenzione: ricerca nei cibi Impedire infezioni in animali (mangini bonificati, e protezione degli escrementi) Evitare passaggio animale-uomo (cottura adeguata cibi, evitare contatti crociati crudo/cotto, raffreddare rapidamente alimenti se non destinati al consumo, igiene delle mani. Campylobacter jejuni G-, aerobio-microaerofilo 2 tossine trasmissione oro-fecale dolori addominali, nausea, vomito, febbre, diarrea,feci con presenza di muco/ sangue enterotossina termostabile simil–colerica esotossina con attività citolitica Alimenti tipici: latte crudo non pastorizzato, carne di pollo poco cotta, acqua contaminata da feci di animali infetti Prevenzione: pastorizzazione del latte, cottura delle carni Infez. Epatite A Picoravirus con genoma a RNA trasmissione oro-fecale Dopo 18 a 60 gg malessere gen., nausea, dolori addominali per circa 1-2 settimane (autolimitante e benigno, non cronicizza) Alimenti tipici: molluschi crudi, acqua contaminata da materiale fecale, verdura Prevenzione: lavaggio e cottura di molluschi e verdura; vaccinazione Tossinfez. Escherichia Coli G-, aerobio, saprofita intestino Ceppi che danno sindromi diarroiche: – Enterotossigeni (ETEC): diarrea acquosa per via di 2 tossine (diarrea del viaggiatore) – Enteroinvasivi (EIEC): distruggono cellule epiteliali colon ulcere, cefalea, vomito – Enteropatogeni (EPEC): no enterotossina, colpisce sogg <2 aa.diarrea cronica Contenitori per alimenti Pregi Vetro Plastica Alluminio Carta Poliaccoppiati Non altera il gusto non rilascia sostanze non permette manomissioni Ideale per prodotti di qualità Difetti Incide sul prezzo del prodotto, è frangibile e pesante, lascia passare la luce Leggera e duttile, usata per Solidi e liquidi. Garantisce da Non garantisce da manomissioni contaminazioni. Può cedere sostanze Non altera sapori e odori E’ solido e non si rompe, non permette manomissioni, non lascia passare né luce né aria e odori Può alterare il gusto non idoneo a prodotti di qualità poco pratica E’ conveniente e leggera, ecologica e riciclabile, di norma non cede sostanze Lascia passare aria e odori, non garantisce da contaminazioni e da manomissioni Unisce le qualità dei materiali che lo compongono Sostanze rinvenibili negli alimenti Additivi tradizionali: sostanze aggiunte per prolungare nel tempo la conservazione delle caratteristiche: chimiche, fisiche, organolettiche. Additivi involontari (composti aggiunti non intenzionalmente): derivanti da processi produttivi: pesticidi, anabolizzanti, farmaci Contaminanti: dalla contaminazione ambientale (idrocarburi, tossine, microrganismi). Bioaccumulo. Alcuni alter. enzim. e cancerogeni Sostanze tossiche e/o dannose presenti naturalmente: tossine (funghi pesci) Conservanti (i) Antimicrobici: Ac. Sorbico, benzoico, anidride solforosa, solfiti, e bisolfati. Nitriti, nitrati, Ac. Acetico (effetto conservativo secondario). Nitrati inibiscono i germi della putrefazione ed del Clostridium botulinum. I nitrati e nitriti + Hb metaemoglobinemia Nitriti e nitrati + amine secondarie nitrosamine Oncog. La nitrosaminazione può avvenire negli alimenti o nel canale digerente (spontaneamente per riduzione del nitrato contenuto nella saliva ed in parte per la microflora intestinale sull’ammoniaca Conservanti (ii) Antiossidanti: Ac. Ascorbico, Butossietanolo, gallati, lecitina, tocoferoli. Hanno un largo impiego perché il fenomeno della rancidità interessa i più svariati alimenti Gelificanti: mantengono inalterata la struttura fisica degli alimenti di formaggi fusi, marmellate, salse prodotti dolciari. Si legano a molecole dell’acqua e formano molecole stabili Aromatizzanti: per esaltare sapori che possono “indebolirsi” con l’uso dei conservanti Additivi Involontari Pesticidi: aumentano la produzione alimentare. Anabolizzanti:migliorano la crescita animale (estradiolo, progesterone, testosterone, sostanze di sintesi). Possono dare problemi a causa del tempo di smaltimento e dunque alla possibilità che si ritrovino nella carne, uova, latte di animali trattati. Mezzi di conservazione: FISICI Freddo Calore Radiazioni Meccanici Refrigerazione Congelazione Surgelazione Essiccamento Concentrazione Pastorizzazione Sterilizzazione Onde elettriche Ultrasuoni Raggi UV Filtrazione Centrifugazione Omogenizzazione FISICO-CHIMICI Affumicamento CHIMICI NATURALI Sale, olio, aceto, zucchero, miele, alcool etilico BIOLOGICI ARTIFICIALI Composti chimici 120 110 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 -10 -20 -30 -40 Sterilizzazione Punto di Ebollizione Anche le spore sono uccise Tutti i batteri tranne gli sporigeni sono uccisi Pastorizzazione Crescita Rallentata Crescita Ottimale Crescita Rallentata Crescita dei microorganismi comunemente responsabili di infezioni e tossinfezioni alimentari Punto di Congelamento Congelamento Nessuna crescita dei microorganismi Freddo Rallenta velocità enzimatichemetabolismo Aumenta viscosità citoplasma Aumenta concentrazione dei soluti per congelamento dell’H2O Separazione di alcuni soluti per cristallizzazione. Alcune specie rimangono attive a temperature molto basse, alcune inattive ma sempre vitali. Il raffreddamento non si può per questo considerare un metodo di conservazione stabile e definitivo ma solo temporaneo Metodi di conservazione con freddo Refrigerazione:ambito domestico per conservazioni non troppo prolungate 3-4 C°, inibita la moltiplicazione dei germi che causano le tossinfezione e ritardato lo sviluppo delle altre specie microbiche. Congelamento: temperatura dei liquidi degli alimenti < 0 C° modificazioni osmotiche dei liquidi cellulari, arresto manifestazioni vitali: crescita/moltiplicazione. Se 0 C° nel protoplasma microbico morte da freddo. Surgelamento: temperature < a 18 C° in meno di 4h. Tempo raffreddamento Metodi di conservazione con caldo Permettono una sterilizzazione degli alimenti per inattivazione enzimi ed uccisione microrganismi. Si è orientati ad usare alte temp. (120 C°) per pochi minuti effetto sterilizzante e conservazione proprietà organolettiche e nutritive. Chiusura alimenti in contenitori ermetici ed appertizzazione. Tindalizzazione: ad intervalli diversi 60-100 C per 10-20 min e tra un trattamento e l’alto 37 C° (per favorire germinazione spore). Metodi di conservazione con sottrazione acqua Applicati: a frutta, vegetali, uova, carne, pesce. Determinano: riduzione del volume e peso. Inibiscono: sviluppo microrganismi (ne hanno bisogno). L’acqua si rimuove con un processo di evaporazione che permette di concentrare o disidratare Liofilizzazione: la rimozione di acqua non avviene per evaporazione ma per sublimazione sotto vuoto previa trasformazione in ghiaccio. Prodotti così trattati conservano proprietà organolettiche e nutritive Conservazione in atmosfera controllata Molto utilizzata per frutta e verdura (soprattutto mele, pere e agrumi) fino a 7-8 mesi La composizione dell'atmosfera viene mantenuta costante mantenendo il tenore di ossigeno al di sotto del fabbisogno respiratorio del prodotto (inferiore al 4%, contro il 21% dell'aria), sostituendolo con azoto e anidride carbonica. Conservazione sottovuoto o “cryovac” La modifica dell'atmosfera può avvenire senza l'aggiunta di gas, ma togliendo l’aria:è il caso del confezionamento sottovuotolo Il prodotto viene confezionato sottovuoto in sacchetti di cloruro di polivinile, poi viene immerso per pochi secondi a 90 gradi: questo materiale è termoratraibile perciò aderisce perfettamente all'alimento. Questa tecnica è utilizzata soprattutto per il confezionamento di carni fresche e insaccati (cotechini, wurstel, prosciutti cotti, affettati). L'immersione ad alta temperatura può essere prolungata: in questo caso si ha una vera e propria cottura e si parla quindi di cottura sotto vuoto, ma in tal caso il materiale utilizzato è diverso, poiché il cloruro di polivinile è adatto solo per la conservazione e non per la cottura. Salagione ed affumicamento Spesso congiunte Soprattutto per carne e pesce Azione conservante blanda, si adoperano congiuntamente a sost. Antisettiche / ossidanti Confersiscono anche sapori particolari Il sale (NaCl) secco o salamoia (soluzione) ha azione antimicrobica per azione di gradienti osmotici che si creano e disidratazione delle cellule. Si forma un substrato sfavorevole allo sviluppo dei germi della putrefazione Possibili proprietà cancerogene da affumicamento Altri mezzi naturali Aceto: per presenza di ac. Acetico Olio: protezione da contaminazione Alcool etilico: azione antibatterica es. frutta Zucchero: per frutta e derivati. Per inibire lo sviluppo microbico con concentraz.> 60% Frodi Sanitarie Adulterazioni:variazione dei componenti di un alimento, senza aggiungere altre sostanze (es. scrematura parziale) Sofisticazione: modificazione dei componenti di un alimento con sostituzione parziale dei componenti stessi con altri di bassa qualità (olio di oliva + olio di semi) Contraffazione: alimento posto in commercio con nome diverso (es. olio di semi per olio di oliva) Alterazione: modificazione di un alimento nella sua composizione tale da renderlo nocivo Consevanti del latte Ac. Borico Ac. Salicilico Formalina Sost. Alcaline (Bicarb. Sodico) Impediscono la sviluppo della flora batterica Tamponano l’acidità prodotta da microrganismi acidofili ( coagulazione latte) Risanamento del latte E’ difficile avere un latte privo di germi patogeni e con una flora batterica non troppo elevata. E’ opportuno adoperare tecniche per distruggere i patogeni e ridurre la carica batterica con risanamento domestico ed industriale Risanamento domestico Ebollizione: il latte bolle a 101 C° monta a 80 C°. Ebollizione per 3-5 min uccisione forme patogene e riduzione flora che induce alterazioni di composizione del latte. Riscaldamento a bagnomaria: recipienti immersi in acqua a 100C° per 40 min. Risanamento industriale Pasteurizzazione: trattamento termico a flusso continuo per 15 sec a temp < 101 C° ma superiore a 72C°. Sottili strati di 1 mm che riscaldano a 76C° per 15 sec. Sterilizzazione: trattamento del latte in flusso continuo a temp >135C° per 1 sec e confezionamento in contenitori asettici (latte Ultra High Temperature a lunga conservazione) 120 C° per alcuni sec. Latte in contenitore già sigillato (latte sterilizzato a lunga conservazione)