Piano della Performance 2016-2018

Servizio Sanitario Nazionale - Regione Veneto
AZIENDA UNITA` LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 13
PIANO TRIENNALE DELLE PERFORMANCE
ANNI 2016 – 2018
04/02/2016
C:\Users\fabiola.bertocco\Desktop\2016_02_04_Piano delle Performance 2016.docx
Sommario
AZIENDA UNITA` LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 13 ........................................................................ 1
1.
ASPETTI METODOLOGICI.............................................................................................................. 4
2.
L’AZIENDA: CHI SIAMO E COSA FACCIAMO ................................................................................. 7
I principi ispiratori ............................................................................................................................ 7
La filosofia e i principi di assistenza ................................................................................................. 9
Obiettivi dell’Azienda ....................................................................................................................... 9
Assetto istituzionale e Organizzazione Interna (Atto Aziendale, Del. n. 172 del 7/4/2014) ......... 10
L’azienda in sintesi ......................................................................................................................... 11
3.
ELEMENTI DI BASE DEL PIANO DELLE PERFORMANCE .............................................................. 14
a) Il contesto normativo nazionale e regionale .......................................................................... 14
b) Il Piano Socio Sanitario Regionale ........................................................................................... 16
c)
Il profilo di salute dell’Azienda Ulss 13 di Mirano .................................................................. 17
d) Piano di Zona dei Servizi alla Persona 2011-2015 .................................................................. 21
e) Progetto Bersaglio Network – Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ........................................ 21
f)
L’esito dei percorsi di Autorizzazione e Accreditamento....................................................... 23
g)
I progetti finanziati: una leva per la programmazione aziendale ....................................... 25
h) Analisi dei dati di Mobilità ...................................................................................................... 25
i)
Integrazione della programmazione dei servizi con i privati accreditati ................................ 27
j) Piano di potenziamento dell’assistenza primaria: Sviluppo della Cure Primarie a mezzo della
diffusione del modello della medicina di Gruppo Integrata .......................................................... 27
k) Il contributo dell’utenza alla programmazione ...................................................................... 29
l)
4.
Gli obiettivi regionali ex D.G.R.V. 2072/2015 ......................................................................... 31
PROGRAMMAZIONE STRATEGICA ............................................................................................. 33
Obiettivi strategici: ............................................................................................................................. 33
Obiettivi strategici di livello interaziendale: ...................................................................................... 35
Obiettivi strategici di livello intra-aziendale: ..................................................................................... 39
5.
OBIETTIVI OPERATIVI 2016 ........................................................................................................ 40
1 AREA TERRITORIALE E SOCIO SANITARIA .................................................................................... 41
Obiettivi Regionali ...................................................................................................................... 41
Obiettivi operativi aziendali ....................................................................................................... 44
2 OSPEDALE .................................................................................................................................... 46
2
Obiettivi Regionali ...................................................................................................................... 46
Obiettivi operativi aziendali ....................................................................................................... 51
3 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ............................................................................................... 53
Obiettivi Regionali ...................................................................................................................... 53
4 AREA DIREZIONE GENERALE E AMMINISTRATIVA E OBIETTIVI TRASVERSALI ............................ 55
Obiettivi Regionali ...................................................................................................................... 55
Obiettivi operativi aziendali ....................................................................................................... 58
Allegato 1: Obiettivi ex DGRV 2072/2015 declinati per UU.OO. ................................................... 61
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1. ASPETTI METODOLOGICI
L’azienda Ulss 13 adotta, in linea con quanto avvenuto negli anni precedenti, un sistema integrato
di pianificazione strategica, programmazione operativa e controllo nella prospettiva che la
programmazione e il controllo rappresentino due parti di un unico processo finalizzato al
raggiungimento degli obiettivi aziendali e alla realizzazione della vision.
Alla base dell’approccio adottato (vedere Figura) vi è la convinzione che la programmazione
aziendale favorisca il miglioramento continuo della qualità dei servizi e prestazioni forniti al
cittadino e della capacità dell’Azienda di “fare salute”.
Bilancio Pluriennale di
Previsione
Livello strategico
Piano Attuativo Locale
2016 - 2018
Obiettivi delle
Aree Produttive
B.E.P.
Piani di Settore
Pluriennali
Piano della Performance
Budget
Livello Operativo
Figura: La programmazione in Azienda
Il processo di programmazione aziendale, coerentemente con quanto previsto dalla normativa
nazionale e regionale, trova nel presente documento la sua “ancora” e si compone delle seguenti
fasi:
•
•
•
•
Pianificazione strategica (livello strategico);
Programmazione operativa (livello operativo);
Monitoraggio degli obiettivi (sistema di controllo);
Valutazione degli obiettivi.
La pianificazione strategica si concretizza nella definizione degli obiettivi strategici, ovvero negli
obiettivi pluriennali di significativa rilevanza per tutti gli ambiti aziendali. La definizione di tali
obiettivi discende dall’analisi del contesto avvenuta tramite una serie di elementi di input che
sono illustrati nei successivi paragrafi. Per ogni obiettivo strategico, la Direzione Generale, ha
esplicitato le scelte strategiche che individuano le aree prioritarie di intervento e consentono alle
strutture produttive e di supporto di comprendere quali strategie mettere in atto nel proprio
ambito.
Tra gli elementi di input considerati, particolare importanza in quanto azienda sanitaria riveste il
“profilo di salute” che descrive i determinanti di salute sia “distali” (di natura socio-economica e
ambientale) che “prossimali” (i comportamenti individuali legati alla salute) oltre a descrivere le
principali cause di morte e malattia.
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La pianificazione strategica, oltre che nel presente documento, è contenuta, per l’ambito sociale, e
socio sanitario anche nel Piano di Zona dei Servizi alla persona 2011-2015, strumento primario di
attuazione della rete dei servizi sociali e dell’integrazione socio-sanitaria.
Del livello strategico fanno parte anche i Piani di settore: si tratta di documenti che espongono la
programmazione di ambiti aziendali di supporto all’area produttiva e nei quali vengono definiti
degli obiettivi aziendali che si affiancano a quelli delle aree produttive. Il contenuto dei piani di
settore è allineato per gli aspetti economici con quanto previsto relativamente al Bilancio
Economico Preventivo Annuale e con il Piano degli investimenti.
Infine la programmazione strategica trova la sua traduzione economico-finanziaria nel Bilancio
Pluriennale di Previsione che fornisce la previsione degli equilibri economici, finanziari e
patrimoniali rispetto ai contenuti esplicitati nel bilancio economico preventivo annuale.
Dagli obiettivi strategici si articolano gli obiettivi operativi (livello operativo). Gli obiettivi risultano
coerenti con le strategie di sviluppo delle aree produttive e con i Piani di settore per gli ambiti di
supporto (vedere Figura).
PIANO STRATEGICO
AZIENDALE
Piani di Settore
Obiettivi Strategici
Aree Produttive
Strategie di Sviluppo del Piano
di Settore
Strategie di Sviluppo delle Aree
Produttive
Obiettivi 2016
Obiettivi 2016
Figura: La programmazione in Azienda
Il presente documento esplicita inoltre la programmazione operativa per l’anno 2016 in
riferimento alle strutture operative coinvolte nel raggiungimento degli obiettivi; tale
programmazione annuale comprende anche gli obiettivi assegnati alle Aziende Sanitarie della
Regione del Veneto.
Da questo documento discenderà l’articolazione degli obiettivi di budget delle strutture
organizzative (performance organizzativa), nei due livelli:
-
budget di Struttura Operativa,
budget di Unità operativa Complessa (UOC) e semplice a valenza dipartimentale (UOSD)
Gli obiettivi di budget, relativi agli ambiti economici, sono definiti in coerenza con le previsioni in
sede di Bilancio Economico Preventivo Annuale e con il Piano degli investimenti.
Il sistema di monitoraggio degli obiettivi di Azienda e dei due livelli sopra illustrati è realizzato a
cadenza periodica con la finalità di evidenziare eventuali scostamenti tra quanto programmato e
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consentire a coloro che rivestono compiti di Responsabilità la possibilità di effettuare azioni
correttive.
In modo integrato con gli obiettivi delle strutture organizzative (performance organizzativa),
saranno definiti gli obiettivi di performance individuali del personale, in base a quanto previsto dal
nuovo modello di valutazione della performance individuale.
Le modalità operative attraverso le quali si snoda il processo di programmazione e controllo
aziendale sono illustrate nella procedura aziendale pubblicata nella rete intranet aziendale.
Il presente documento quale atto di programmazione a medio periodo, verrà aggiornato di anno
in anno in relazione agli obiettivi definiti in sede di programmazione sanitaria nazionale e
regionale e di modifiche del contesto interno ed esterno.
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2. L’AZIENDA: CHI SIAMO E COSA FACCIAMO
L'Azienda ULSS 13 si è costituita con Legge Regionale del Veneto 14 settembre 1994 n.56 con
decorrenza 1 gennaio 1995; è dotata di personalità giuridica pubblica e autonomia imprenditoriale
tale per cui l'organizzazione e il funzionamento sono disciplinati con Atto Aziendale di diritto
privato.
Il legale rappresentante dell'Azienda è il Commissario nominato con decreto n. 193 del
30/12/2015. La sede legale dell'Azienda è in Via Mariutto, 76 a Mirano (VE), Cap 30035; codice
fiscale e partita Iva 02799530270; indirizzo di posta elettronica certificata (Pec):
[email protected].
L’Azienda ULSS 13 è inserita organicamente nel Servizio Sanitario Regionale Veneto; la sua
missione è: “Soddisfare i bisogni e le aspettative di salute dei cittadini, attuando una gestione
efficiente delle risorse disponibili e garantendo prestazioni di prevenzione e cura efficaci, con la
tempestività necessaria, nel rispetto della persona ed in condizioni di sicurezza”.
Per questo impiega nel processo di assistenza le risorse assegnate ispirando la propria azione al
rispetto dei valori di tutela della salute, quale bene collettivo ed individuale, e di equità
nell’accesso dei cittadini ai servizi sociosanitari.
La visione strategica della Azienda ULSS 13 è orientata al costante rafforzamento del sistema
organizzativo per garantire appropriatezza, tempestività, efficacia, qualità dei servizi offerti ai
cittadini rispetto ai loro bisogni di salute, perseguendo un miglioramento continuo della qualità
dell’offerta e della soddisfazione dei cittadini, in un contesto di ottimizzazione della gestione delle
risorse disponibili.
I principi ispiratori
I documenti principali da cui le nostre Aziende ULSS 12, 13 e 14, nella nuova articolazione
provinciale, traggono ispirazione per la determinazione delle linee strategiche e che permettono di
avere una visione comune sono:
• PSSR 2012-2016
• DGRV 2072/2015
• PIANI DI ZONA
• ATTI AZIENDALI
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Il Piano Attuativo Locale intende fare proprie le linee di indirizzo del Piano Socio-Sanitario
Regionale (PSSR) che sono di seguito riportate:
-
-
la centralità della persona, nella considerazione che la salute è patrimonio della
collettività, che le scelte della politica debbono privilegiare la tutela della salute, che il
dovere civico alla salute è basato su doveri di solidarietà sociale, che se per ciascun
cittadino l’impegno a proteggere la propria salute è un dovere civico, per gli operatori
sanitari è anche un dovere etico-professionale, che l’umanizzazione deve essere un
vincolo pregnante del sistema-salute:
la valorizzazione del rapporto con gli Enti locali e con le Comunità;
la definizione degli obiettivi di salute e le modalità di erogazione dei LEA;
l’individuazione nel Territorio della propria scelta operativa strategica;
la riorganizzazione della rete dell’assistenza ospedaliera e territoriale sulla base anche
delle conoscenze epidemiologiche e delle modifiche nei profili di bisogno;
il dare valore di riferimento precipuo alle migliori pratiche, valutandone la trasferibilità
in una logica di sistema;
la semplificazione ed il migliorare degli adempimenti e delle procedure;
l’attivazione delle funzioni di monitoraggio e di governo del sistema;
il rispondere a criteri di sostenibilità economica, individuando costi e risorse occorrenti.
Inoltre rappresentano scelte strategiche della programmazione regionale (PSSR 2012-2014):
•
•
•
•
•
il potenziamento e consolidamento dell’offerta territoriale, imperniata sulla gestione
integrata del paziente e sulla continuità dell’assistenza;
la ridefinizione organizzativa dell’offerta ospedaliera, secondo criteri di omogeneità
quali-quantitativa per i diversi segmenti del SSSR in un contesto di equità allocativa e di
accessibilità;
la ridefinizione delle competenze e l’implementazione di una sinergia virtuosa tra
Ospedale e Territorio, orientando il primo al trattamento dell’acuzie ed il secondo alla
presa in carico della cronicità, secondo logiche di rete;
lo sviluppo di politiche di integrazione professionale e di intersettorialità degli
interventi, all’interno di modelli organizzativi sostenibili e qualificati;
l’investimento sull’appropriatezza clinica ed organizzativa, con particolare riguardo
all’appropriatezza prescrittiva ed al consumo di risorse socio-sanitarie, attraverso il
coinvolgimento attivo e responsabile dei professionisti e dei cittadini, anche allo scopo
di ottenere una consistente riduzione delle liste d’attesa.
Trasversale, ma funzionalmente correlata, si pone la necessità di garantire il governo economicofinanziario in grado di assicurare al SSSR l’equilibrio di bilancio.
Sulle stesse tematiche si concentrano anche le indicazioni pervenute alle Aziende con la DGRV
2072 del 30/12/2015 “Determinazione degli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi per le
Aziende Ulss del Veneto, l'Azienda Ospedaliera di Padova, l'Azienda Ospedaliera Universitaria
integrata di Verona e l'IRCCS Istituto Oncologico Veneto - Anno 2016” che declina le linee di
indirizzi del PSSR nelle seguenti aree di applicazione degli obiettivi aziendali:
A.
B.
Osservanza delle linee guida ed indirizzi in materia di controllo e di programmazione
dell’organizzazione degli uffici
Corretta ed economica gestione delle risorse attribuite ed introitate
8
C.
D.
E.
F.
Obiettivi di Salute e funzionamento dei servizi
Equilibrio economico
Liste d’attesa
Rispetto dei contenuti e delle tempistiche dei flussi informativi ricompresi nel nuovo
sistema informativo sanitario
Conseguentemente il piano è stato redatto secondo il principio ispiratore centrale: “Prendersi cura
della Comunità” che è stato declinato in sei obiettivi di macroarea, che rappresentano i sei assi
principali in cui si esplicitano tutti i piani di miglioramento in coerenza con quanto previsto dal
PSSR 2012-2016 e dalla DGRV 2072/2015.
La filosofia e i principi di assistenza
L’Azienda ULSS 13 soddisfa i bisogni di salute della popolazione attraverso specifici interventi
sanitari, socio-sanitari e sociali, con modalità che assicurino l’integrazione socio-sanitaria e la
continuità assistenziale, attraverso specifici interventi nell’ambito del sistema di prevenzione, cura
e riabilitazione, organizzando direttamente, o acquisendo presso altre strutture pubbliche o
private accreditate, le prestazioni sanitarie ed i servizi indispensabili per soddisfare in modo
appropriato e tempestivo la domanda espressa da tali bisogni.
L’Azienda assume come valore strategico, la presa in carico globale dell’assistito, abbinando agli
interventi di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione quelli relativi alla componente sociale dei
bisogni del paziente con adeguata valutazione di tutti i bisogni fisici, psicologici, intellettuali e
spirituali. A tale scopo, l’Azienda, sviluppa programmi di intervento comuni con gli Enti Locali e con
gli altri attori del Sistema socio-sanitario accreditati e, in conformità con quanto previsto dalla
legislazione regionale, promuove lo sviluppo di strumenti operativi e modalità assistenziali in
grado di assicurare la continuità dei percorsi di cura sul territorio, rappresentati dalle diverse
forme di associazionismo tra i Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta e dall’attività
svolta dai Nuclei di Cure Primarie. La continuità dei percorsi di cura, nel quadro dell’assistenza
ospedaliera, è realizzata attraverso l’organizzazione dipartimentale, il Distretto socio-sanitario,
l’integrazione dei dipartimenti con le strutture territoriali e per il tramite dei programmi
interaziendali con dipartimenti di altre aziende sanitarie.
La pratica professionale e clinica deve essere guidata dalle più aggiornate tecniche e procedure
per le quali si disponga di provata evidenza per assicurare gli standard più elevati e secondo criteri
di appropriatezza. La formazione continua del personale è strumento di miglioramento
dell’assistenza e deve essere finalizzata all’accrescimento del capitale umano dell’Azienda ed
all’incremento/aggiornamento delle conoscenze e competenze.
Obiettivi dell’Azienda
Al fine di realizzare la propria missione in un dato arco temporale, l’Azienda ULSS 13 si propone i
seguenti obiettivi:
•
•
9
conseguire i risultati definiti dalla programmazione socio-sanitaria regionale e assegnati ai
direttori generali;
migliorare il livello di apprezzamento dell’Azienda da parte di coloro che la utilizzano e di
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•
•
•
•
•
coloro che ne fanno parte;
incrementare, attraverso opportuni investimenti, il capitale immateriale dell’Azienda in
termini umani, relazionali, cognitivi e tecnologici;
migliorare la qualità dell’assistenza nelle sue dimensioni professionale, organizzativa e
relazionale;
sostenere la ricerca, la produzione di conoscenza ed il suo trasferimento sia in campo
biomedico che organizzativo-gestionale;
innovare il sistema dell’offerta per migliorare l’efficienza dei processi produttivi-erogativi e
per utilizzare in modo ottimale le risorse disponibili, finalizzandole ai bisogni prioritari di
salute;
perseguire il costante miglioramento quali-quantitativo delle prestazioni assistenziali
erogate approfondendo ogni forma di misurazione e rendicontazione dei risultati ottenuti
in termini di output e outcome.
Assetto istituzionale e Organizzazione Interna (Atto Aziendale, Del. n. 172 del 7/4/2014)
COMMISSARIO
Dott. Giuseppe Dal Ben
CONFERENZA DEI SINDACI
COLLEGIO SINDACALE
COLLEGIO DI DIREZIONE
STRUTTURE DI STAFF
CONSIGLIO DEI SANITARI
DIRETTORE AMMINISTRATIVO
Dott.ssa Patrizia Mangione
DIRETTORE SANITARIO
Dott. Livio Dalla Barba
Dipartimenti/servizi amministrativi
e tecnici
Dipartimenti sanitari
P.O.
sede di Dolo
P.O.
sede di Mirano
DIRETTORE DEI SERVIZI SOCIALI E
DELLA FUNZIONE TERRITORIALE
Dott. Michele Maglio
Servizi Socio-sanitari
Dipartimento di
Prevenzione
Dipartimento di
Salute Mentale
Distretti
P.O.
sede di Noale
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L’azienda in sintesi
L’Azienda Ulss 13, tutela la salute dei cittadini di un territorio composto da 17 comuni della
provincia di Venezia, che si estendono per circa 498 Kmq con una popolazione residente che al
31.12.2014 ammontava a 271.260 abitanti (di cui maschi il 48,9%), con densità abitativa pari a
circa 545 abitanti per kmq. Nell’ultimo decennio la popolazione ha registrato una leggera crescita,
meno pronunciata negli ultimi anni, dovuta principalmente al fenomeno dell’immigrazione. I
residenti stranieri sono 20.952, pari al 7,7% della popolazione dell’ULSS 13.
L’Azienda, articolata in 2 Distretti fino al 30.11.2015, ha provveduto all’unificazione delle Strutture
Distretto Area Nord e Distretto Area Sud nella Struttura "Distretto socio sanitario Ulss 13".
Area Nord
Popolazione
residente
141.606
Area Sud
Popolazione
residente
129.654
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Popolazione residente nel territorio dell'Azienda ULSS 13 al 31.12.2014
CLASSI ETA'
0 anni
01−04 anni
05-14 anni
15-24 anni
25-44 anni
45-64 anni
65-74 anni
75 e oltre
TOTALE
MASCHI
1.090
5.168
13.289
12.231
35.236
40.432
14.466
10.667
132.579
FEMMINE
1.070
4.813
12.481
11.698
35.492
41.021
15.937
16.169
138.681
TOTALE
2.160
9.981
25.770
23.929
70.728
81.453
30.403
26.836
271.260
L’assistenza primaria garantisce agli assistiti le attività e le prestazioni di diagnosi, cura e
riabilitazione di primo livello, di educazione sanitaria e di medicina preventiva individuale
attraverso l’attività dei Medici di Medicina Generale (MMG), dei Pediatri di Libera Scelta (PLS) e
dei Medici di Continuità Assistenziale. L’azienda ULSS 13 con deliberazione del Direttore Generale
n. 32 dell’01.04.2015 ha costituito 6 Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e con deliberazione
n. 156 del 20.11.2015 ha previsto la trasformazione delle due UTAP in Medicine di Gruppo
Integrate (MGI) nonché il passaggio di ulteriori 3 medicine di gruppo in MGI. Tali azioni sono volte
alla promozione dell'integrazione con il sociale, anche con riferimento all'assistenza domiciliare e
ai servizi ospedalieri.
Le strutture distrettuali erogano molteplici e diverse prestazioni a tutela della salute dei cittadini:
nell’anno 2014, sono stati assistiti 5.628 utenti a domicilio, i Consultori Familiari presenti in vari
comuni hanno erogato 42.127 prestazioni, i Servizi di Neuropsichiatria Infantile 8.052.
Nel territorio aziendale sono presenti 12 centri diurni per persone disabili con 256 posti disponibili.
L’assistenza a persone anziane è garantita da 8 strutture convenzionate con 1.058 posti letto, di
cui 66 posti letto semiresidenziali.
La cura delle patologie acute è affidata a 1 Presidio Ospedaliero con tre sedi, a Dolo, Mirano e
Noale; si sono registrati 27.692 ricoveri per il 2014, di cui 5.645 diurni, e 15.067 con interventi
chirurgici. Nei presidi di Dolo e Mirano è presente un servizio di Pronto Soccorso che ha registrato
complessivamente 80.652 accessi.
L’assistenza specialistica è garantita dai poliambulatori e dai servizi diagnostici dei presidi
ospedalieri e da due ambulatori presenti nelle sedi distrettuali; sono state 2.210.346 le prestazioni
di diagnostica di laboratorio e 880.212 le prestazioni specialistiche erogate nel 2014.
Inoltre nel territorio aziendale sono presenti 14 strutture private convenzionate con attività clinica
e di diagnostica di laboratorio che nel 2014 hanno erogato 759.887 prestazioni.
La salute mentale è garantita da un apposito dipartimento articolato in 2 Centri di Salute Mentale,
con 5 strutture residenziali che ospitano mediamente 48 utenti l’anno.
La prevenzione e la tutela della salute e dell’ambiente è mission specifica del Dipartimento di
Prevenzione, referente di tutte le azioni che mirano alla promozione della salute dei cittadini e del
12
territorio.
L’attività di prevenzione è articolata nei seguenti servizi:
•
•
•
•
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Igiene e Sanità Pubblica, con sede principale a Dolo e alcuni ambulatori ubicati delle sedi
distrettuali per attività di vaccinazione
Igiene degli Alimenti e della Nutrizione con sede unica a Dolo
Prevenzione e Sicurezza sugli Ambienti di Lavoro con unica sede a Dolo
Sanità Pubblica Veterinaria con sede unica a Mirano
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3. ELEMENTI DI BASE DEL PIANO DELLE PERFORMANCE
a)
Il contesto normativo nazionale e regionale
Di seguito si elencano in forma sintetica le principali fonti di tipo normativo che hanno impatto
sulla programmazione aziendale, distinguendo il livello nazionale e quello regionale.
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Piano Sanitario Nazionale 2011-2013
Piano Socio Sanitario Regionale 2012-2016 approvato con L. R. n. 23 del 29.06.2012
modificato con L.R. n. 46 del 3.12.2012
D.LGS 27 Ottobre 2009 n. 150 “Attuazione della Legge 4 marzo 2009, n. 15 in materia di
ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle
pubbliche amministrazioni”
Delibera CIVIT n. 112 del 28.10.2010 che disciplina struttura e modalità di redazione del
Piano delle Performance”
DGRV n. 2072 del 30.12.2015 ad oggetto: “Determinazione degli obiettivi di salute e di
funzionamento dei servizi per le Aziende ULSS del Veneto, l’Azienda Ospedaliera di Padova,
l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e per l’IRCCS “Istituto Oncologico
Veneto” per l’anno 2016”
DGRV n. 1923 del 23 dicembre 2015 ad oggetto “Specialistica ambulatoriale privata
accreditata erogata nei confronti dei cittadini residenti nel Veneto: assegnazione quote di
budget per il biennio 2016 - 2017”
DGRV n. 1905 del 23 dicembre 2015 recante “Disposizioni per l’anno 2016 in materia di
personale del SSR, specialistica ambulatoriale interna e finanziamento dei contratti di
formazione specialistica”
DGRV 1882 del 23 dicembre 2015 ad oggetto “Sanità. Aree della dirigenza medica e
veterinaria e della dirigenza sanitaria, professionale tecnica e amministrativa.
Approvazione protocolli di intesa del 1 dicembre 2015. Disciplina per l'utilizzo nell'anno
2016 dell'istituto dell'acquisto di prestazioni aggiuntive ex articolo 55, comma 2, dei
CC.CC.NN.LL. delle medesime aree, stipulati l'8.06.2000”
DGRV n. 1907 del 23 dicembre 2015 ad oggetto “Effettuazione presso le Azienda sanitarie
venete di prestazioni radiologiche ed ambulatoriali nei giorni festivi, di sabato e nelle ore
serali dei giorni feriali da parte del personale medico. Previsione di nuove assunzioni.
DGRV n. 1614 del 19 novembre 2015 ad oggetto: “Stabilizzazione del personale precario
del SSR ai sensi del DPCM 6 marzo 2015, attuativo dell'articolo 4, comma 10, del decreto
legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito nella L. 30 ottobre 2013, n. 125. Recepimento
delle linee guida adottate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome in data
30 luglio 2015.”
DGRV n. 2205 del 06 Novembre 2012 “Linee di indirizzo in materia di misurazione e
valutazione dei dipendenti del servizio sanitario regionale ed in materia di trasparenza,
applicative delle disposizioni del d.lgs. 150/2009 e della L.R. 26 Maggio 2011, n. 9
modificata dalla L.R. 11 novembre 2011, n. 22 Approvazione definitiva della
deliberazione/CR n. 90 del 4 settembre 2012 sulla base del parere favorevole espresso
dalla Quinta Commissione consiliare.
D.LGS 14 Marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità,
trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” che ha
14
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definito i principali obblighi di pubblicazione.
D.Lgs. 118 del 23/06/2011 introduce importanti novità nella contabilizzazione degli
investimenti nei bilanci aziendali, definendo aspetti innovativi anche dal punto di vista
organizzativo.
Spending Review: D.L. n. 95 del 06.07.2012 convertito con modificazioni dalla L. 7 Agosto
2012 n. 135 che, con la L. 24 Dicembre 2012 n. 228 (Legge di stabilità 2013) definisce il
quadro di finanza pubblica per il prossimo triennio con una sostanziale riduzione dei costi
del sistema.
D.M. 1 marzo 2013 “Definizione dei Percorsi Attuativi della Certificabilità” definisce dei
percorsi standard per accompagnare le Regioni verso la certificazione di Bilancio.
L’obiettivo è quello di raggiungere degli standard organizzativi, contabili e procedurali,
necessari a garantire la certificabilità dei dati e dei bilanci.
Nota prot. 485787 del 27/11/2015 "Indicazioni per la predisposizione del BPEA 2016;
DGRV 2525/2014: obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi;
DGRV 2846/2014 e DDR 279/2015: tetti e vincoli di costo del personale;
DGRV 27/18/2014: limiti di costo;
DGRV 1428/2013 e DGRV 910/2014: disposizioni in materia di paini di rientro;
DDR 304/2015: vincoli finanziari per l'acquisto di nuovi farmaci epatite C;
DGRV 1169/2015: disposizioni attuative articoli da 9 bis a 9 octies del D.L. 78/2015
(spending review);
DGRV 2718/2014: assegnazione provvisoria finanziamento per indistinta
DGRV n. 2358 del 16.12.2013: DGR 24/12/2012 n. 154/CR Assegnazione definitiva alle
Aziende Sanitarie del Veneto delle risorse finanziarie per l’erogazione dei livelli essenziali di
assistenza per l’esercizio 2013
DGRV n. 2618 del 2012 Fondo per il finanziamento degli investimenti
Legge 6 Novembre 2012 n. 190 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della
corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”
DGRV n. 2271 del 10 Dicembre 2013 “Nuove disposizioni in tema di organizzazione delle
aziende UULLSSSS e Ospedaliere. Linee guida per la predisposizione del nuovo atto
aziendale, per l’organizzazione dei Dipartimenti di Prevenzione e per l’organizzazione del
Distretto Socio Sanitario. Articolo 3, comma 1 bis e articolo 7 bis, comma 1 del D.Lgs.
502/1992 e s.m.e i.. L.R. 29 giugno 2013 n. 23”
DGRV n. 2533 del 20 Dicembre 2013 “Determinazione degli obiettivi di salute e di
funzionamento dei servizi per le Aziende Ulss del Veneto, l’Azienda Ospedaliera di Padova,
l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e per l’IRCCS “Istituto Oncologico
Veneto” Anno 2014.
DGRV 693 del 14.05.2013 “Determinazione della pesatura delle determinazioni dei soggetti
coinvolti nel procedimento di valutazione annuale dei Direttori Generali delle Azienda Ulss,
Ospedaliere e dell’IRCCS Istituto Oncologico Veneto (IOV).
DGRV n. 975 del 18/06/2013 “Organizzazione delle Aziende UU.LL.SS.SS. e Ospedaliere.
Linee guida per la predisposizione del nuovo Atto Aziendale, per l’organizzazione del
Dipartimento di Prevenzione e per l’organizzazione del Distretto Socio sanitario. Articoli 3,
comma 1 bis e articolo 7bis, comma 1 del D.Lgs. 502/1992 e s.m. e L. R. 29 giugno 2012, n.
23”.
DGRV n. 68 del 18/06/2013 “Adeguamento delle schede di dotazione ospedaliera delle
strutture pubbliche e private accreditate e definizione delle schede di dotazione
04/02/2016
•
•
•
b)
territoriale…Richiesta di parere alla Commissione Consiliare…”
Progetto di Legge n. 23 del Consiglio Regionale del Veneto “Istituzione dell’ente di
governance della sanità regionale veneta denominato ‘Azienda per il governo della sanità
della regione del veneto - Azienda zero’. Disposizioni per la individuazione dei nuovi ambiti
territoriali delle aziende Ulss”
Progetto di Legge n. 24 del Consiglio Regionale del Veneto “Governo delle liste d’attesa
nella Regione del Veneto” presentato alla Presidenza del Consiglio il 26 Giugno 2015: con
tale proposta di legge si vuole garantire una riduzione dei tempi d’attesa massimi previsti
per le diverse classi di priorità dal Piano Nazionale di governo delle liste d’attesa,
assicurando nel contempo trasparenza ed equità a tutti gli assistiti.
Il decreto regionale del Direttore dell’Area Sanità e Sociale n. 32 del 14 marzo 2014
“Approvazione dell’atto aziendale dell’azienda Ulss 13 Mirano DGR n. 2271 del 10
dicembre 2013” ha approvato definitivamente il nuovo atto aziendale e relativo crono
programma per l’attuazione delle modifiche strutturali ed organizzative connesse.
Il Piano Socio Sanitario Regionale
Il Piano Socio Sanitario Regionale 2012-2016 approvato con L.R. n. 23 del 29.06.2012 modificato
con L.R. 46 del 3.12.2012 introduce importanti novità relative all’organizzazione del Sistema
Sanitario Veneto. Tra le novità principali, la nuova impostazione dei servizi di assistenza e di cura,
che punta a ridurre il numero degli ospedali e dei posti letto e a potenziare la rete territoriale,
facendo perno sui distretti, sui medici di base associati in gruppo e su nuove strutture residenziali
(ospedali di comunità, hospice, centri di servizi, unità riabilitativa territoriale, ecc.).
Tali aspetti necessitano di una serie di interventi specifici e coordinati, finalizzati a mantenere e
garantire un’erogazione uniforme dei LEA su tutto il territorio regionale, sviluppare la rete
assistenziale territoriale, rideterminare le reti cliniche ospedaliere, potenziare le iniziative di
promozione della salute ed i piani di prevenzione, perseguire il massimo livello di appropriatezza in
ambito farmaceutico, specialistico e protesico, identificare il fabbisogno strutturale e tecnologico
della rete assistenziale, promuovere la formazione continua, la ricerca e l’innovazione.
Sono inoltre da ritenersi interventi di primaria importanza l’introduzione e la diffusione degli
strumenti di clinical governance, mirati anche alla qualità ed alla sicurezza dei pazienti; nonché
all’attuazione di avanzate metodologie per la verifica ed il controllo di qualità della gestione
economico-finanziaria delle Aziende Ulss e delle Aziende Ospedaliere.
Tutto ciò comporta quindi alle Aziende il compito di aggiornare il proprio Atto aziendale in
relazione alle indicazioni contenute nel Piano Socio Sanitario Regionale, e di sviluppare
coerentemente anche i contenuti dei documenti di programmazione aziendale.
L'attuazione del piano è affidato alle schede di programmazione ospedaliere e territoriali che sono
state predisposte dalla Giunta Regionale con DVRG 2122 del 19/11/2013 “Adeguamento delle
schede di dotazione ospedaliera delle strutture pubbliche e private accreditate, di cui alla L.R.
39/1993, e definizione delle schede di dotazione territoriale delle unità organizzative dei servizi e
delle strutture di ricovero intermedie. PSSR 2012-2016. Deliberazione n. 68/CR del 18 giugno
2013”.
La Regione Veneto con DVRG 2122 ha dato attuazione agli indirizzi di programmazione contenuti
16
nel PSSR 2012-2016, definendo in particolare le schede di dotazione ospedaliera e territoriale che
indicano il numero e l’organizzazione dei presidi, le funzioni suddivise per aree, i posti letto e le
strutture intermedie.
In riferimento all’Azienda Ulss 13 di Mirano le schede individuano:
c)
Il profilo di salute dell’Azienda Ulss 13 di Mirano
Le informazioni per la definizione del profilo di salute dei cittadini della ULSS 13 sono desunte dal
sistema PASSI.
PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), è uno dei sistemi di sorveglianza di
popolazione, che stima la frequenza e l’evoluzione dei fattori comportamentali di rischio per la
salute e la diffusione delle misure di prevenzione. PASSI indaga aspetti relativi allo stato di salute
(salute percepita, prevalenza nella popolazione di sintomi di depressione e di fattori di rischio
cardiovascolari come ipertensione ed ipercolesterolemia), alle abitudini di vita (alcol, fumo,
alimentazione, attività fisica), all’offerta ed all’utilizzo di programmi di prevenzione (screening,
vaccinazione contro rosolia e influenza) ed alla sicurezza stradale e domestica.
La sorveglianza PASSI è attiva nell’Azienda ULSS 13 dal 2005; personale del Dipartimento di
Prevenzione, specificamente formato, effettua interviste telefoniche con un questionario
standardizzato ad un campione rappresentativo della popolazione di età compresa tra i 18 e 69
anni.
Tale sorveglianza è tra le fonti di dati sanitari che permettono di disegnare il Profilo di Salute della
popolazione. Infatti, mediante la sorveglianza PASSI è possibile monitorare la maggior parte dei
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04/02/2016
comportamenti considerati dal programma ministeriale “Guadagnare salute” per osservarne
l’evoluzione nel tempo e per indirizzare interventi di prevenzione e la promozione di stili di vita
sani.
I DATI DEL PROFILO
Struttura di popolazione
La popolazione dell’ULSS 13 al 31.12.2014 ammonta a 271.260 abitanti evidenziando la tendenza
ad una leggera crescita; nel 2014 l’aumento è stato di 315 unità rispetto all’anno precedente ed è
dovuto a nuovi residenti “immigrati” da altri comuni. Gli stranieri residenti sono 20.952, pari al
7,7% della popolazione.
Negli ultimi 15 anni l’indice di invecchiamento della popolazione (n° persone > 65 anni ogni 100
residenti) è cresciuto di 5,6 punti, passando da 15,4 a 21,0 in linea con il valore regionale pari a
20,9.
L’invecchiamento generale delle popolazione, si nota anche con la diminuzione della natalità:
dopo un trend in crescita fino al 2008 dove i nati erano pari al 10,3 per 1.000 abitanti, si inverte la
tendenza e si arriva a 7,9, valore inferiore alla media regionale veneta, pari a 8,3 per 1.000
abitanti.
DETERMINANTI SOCIO-ECONOMICI
Reddito
Il 52% del campione non ha alcuna difficoltà economica, il 36% qualche difficoltà, il 12% molte
difficoltà economiche.
Le donne hanno dichiarato complessivamente maggiori difficoltà economiche rispetto agli uomini
(13% contro 11%), in particolare tra le classi di età 18-34 anni e 50-69.
Lavoro
Il 66% di intervistati nella fascia d’età 18-65 anni lavora regolarmente. Complessivamente la quota
di persone con lavoro regolare è minore fra le donne (59%) che fra gli uomini (73%), ma questo è
vero nelle classi di età centrali e anziane ma non fra i più giovani.
Tra i 18-34enni la quota di persone con lavoro regolare fra le donne è sovrapponibile a quella degli
uomini.
Istruzione
Il 13% del campione non ha alcun titolo di studio o ha la licenza elementare, il 35% la licenza
media inferiore, il 40% la licenza media superiore e il 12% è laureato. Le donne hanno in pratica lo
stesso livello di istruzione degli uomini. L’istruzione è fortemente età-dipendente: gli anziani
mostrano livelli di istruzione significativamente più bassi rispetto ai più giovani.
DETERMINANTI DI SALUTE INDIVIDUALI – GLI STILI DI VITA
Fumo
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Più di tre quarti della popolazione non fuma. Tuttavia il numero di fumatori resta significativo.
L’elemento più preoccupante è l’elevata prevalenza di fumatori tra i giovani adulti, fasce d’età 1824 e 25-34 anni, che riferiscono di essere fumatori rispettivamente nel 32% e nel 31% dei casi.
Il fatto che il 45% delle persone riferisce di aver avuto domande sull’abitudine al fumo da parte di
operatori sanitari e che poco meno di un fumatore su due ha ricevuto il consiglio di smettere,
evidenziano un buon livello di attenzione al problema da parte degli operatori sanitari.
Restano comunque pochissimi i fumatori che hanno smesso di fumare grazie all’ausilio di farmaci,
gruppi di aiuto e corsi. L’abitudine di non fumare in casa, nei luoghi di lavoro e nei locali pubblici
appare consolidata.
Attività Fisica
Nell’Azienda ULSS 13 si stima che solo una persona adulta su tre (31%) pratichi l’attività fisica
raccomandata dalle linee guida, valore leggermente inferiore a quello della media nazionale e
regionale del 2012 (33%). Tuttavia, nella popolazione tra 18 e 69 anni, circa una persona su
quattro risulta completamente sedentaria (non svolge nessun tipo di attività fisica, né al lavoro, né
nel tempo libero).
La sedentarietà risulta più diffusa tra chi ha più di 34 anni, tra le persone con livello di istruzione
più basso e tra coloro che riferiscono di avere difficoltà economiche.
Più di un terzo delle persone intervistate (35%) riferisce che i propri medici si sono informati e
hanno consigliato di svolgere regolare attività fisica. Le persone con stile di vita sedentario spesso
non sono consapevoli della loro sedentarietà: circa un decimo dei sedentari crede di praticare
sufficiente attività fisica.
Alcol
I livelli di consumo di alcol nell’Azienda ULSS 13
sono superiori a quelli rilevati nelle altre ASL
italiane: circa un quarto della popolazione ha
abitudini di consumo considerabili a rischio
(24,4%). Il 13% degli intervistati è bevitore
“binge”.
Tuttavia è importante sottolineare che la maggioranza della popolazione non beve (32%) o beve
moderatamente (43%). I gruppi di popolazione che più frequentemente hanno un comportamento
ad alto rischio sono gli uomini e i giovani, ma a differenza di altri comportamenti a rischio il
consumo di alcol non risulta associato a fattori socio-economici. Una minoranza della popolazione
(10%) continua inoltre a mettere a repentaglio la propria vita e quella degli altri guidando sotto
l’effetto dell’alcol.
Alimentazione
Nell’Azienda ULSS 13 l’eccesso ponderale negli adulti è piuttosto diffuso (quattro persone su dieci
sono in sovrappeso o obese). Oltre agli interventi di prevenzione secondaria nei confronti delle
persone obese, particolare attenzione nei programmi preventivi va posta anche alle persone in
sovrappeso. In questo gruppo di popolazione emerge, infatti, una sottostima del rischio per la
salute legato al proprio peso: il 57% percepisce il proprio peso come “troppo alto” e circa una
persona su quattro è aumentata di peso nell’ultimo anno a fronte di una persona su cinque che ha
19
04/02/2016
perso almeno due chili.
La dieta per ridurre o controllare il peso è praticata solo dal 21% delle persone in eccesso
ponderale, mentre è più diffusa la pratica di un’attività fisica moderata (70%).
La maggior parte delle persone consuma giornalmente frutta e verdura: circa la metà ne assume 3
o più porzioni, ma solo il 12% assume le 5 porzioni al giorno raccomandate per un’efficace
prevenzione delle malattie croniche (malattie cardiovascolari e tumori).
SALUTE E MALATTIA
Salute percepita
L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) definisce la salute come “stato di completo
benessere fisico, psichico e sociale”; non si fa più riferimento solo alla presenza di malattia ma si
attribuisce importanza anche alla percezione soggettiva delle condizioni di salute. Lo stato di
salute percepito a livello individuale è in relazione con i tradizionali indicatori oggettivi di salute
(mortalità e morbosità) e risulta correlato alla presenza di patologie croniche o ai rispettivi fattori
di rischio.
Le indagini nel periodo 2011-2014 rilevano che le donne hanno mostrato una percezione peggiore
del proprio stato di salute; hanno riferito uno stato di salute molto buono/buono nel 60% dei casi,
a fronte del 77% rilevato per l’altro sesso.
A riferire buone condizioni di salute sono stati in particolare i giovani (18-34 anni), gli uomini, le
persone con un alto livello d’istruzione, quelle senza difficoltà economiche e coloro che non
soffrivano di patologie croniche.
Speranza di vita alla nascita
La speranza di vita alla nascita è di 80,4 anni per i maschi e 85,6 per le femmine. Il progressivo
allungamento della vita media e della speranza di vita rende necessario migliorare ed estendere i
programmi di prevenzione per consentire una buona qualità della vita anche nelle età più
avanzate.
Mortalità
La mortalità generale della popolazione dell’AULSS 13 nel biennio 2012-2013 non presenta
sensibili variazioni temporali rispetto agli anni precedenti e presenta tassi lievemente inferiori a
quelli regionali.
Negli uomini la prima causa di morte è rappresentata dai tumori maligni (39,2% dei decessi),
seguiti dalle malattie cardiocircolatorie (29,0%), mentre nelle donne si verifica il contrario: il 39,2%
dei decessi è dovuto alle malattie cardiocircolatorie e il 27,9% ai tumori maligni.
Le cause di morte nell’ULSS 13 presentano un andamento ed una distribuzione pressoché
sovrapponibile a quella del Veneto, dove tumori e malattie cardiocircolatorie provocano più dei
2/3 dei decessi, con tassi lievemente più favorevoli rispetto a quelli regionali in virtù della presenza
di una popolazione più giovane. Più di metà degli uomini (61,7% (59% nel 2011) muore dai 75 anni
in poi e il 53,7% (51% nel 2011) delle donne muore dopo gli 84.
20
d)
Piano di Zona dei Servizi alla Persona 2011-2015
Il Piano di Zona, approvato dalla Conferenza dei Sindaci, è lo strumento primario di
programmazione della rete dei Servizi Sociali e dell’integrazione sociosanitaria attraverso il quale i
Comuni compresi nell’ambito territoriale dell’Azienda Ulss 13, d’intesa con l’Azienda stessa,
definiscono il sistema integrato dei Servizi Sociali e socio-sanitari, con riferimento alle azioni e alle
risorse da attivare per realizzare gli obiettivi e garantire ai cittadini livelli uniformi di assistenza.
La normativa vigente definisce la titolarità per la formulazione dei Piani di Zona in base alle
responsabilità che i diversi attori istituzionali hanno sulle materie oggetto di programmazione
locale, individuando nei Comuni, associati nella Conferenza dei Sindaci, e nella Regione, per il
tramite delle Aziende Ulss, i soggetti prioritariamente responsabili dell’attività di programmazione.
Gli altri soggetti istituzionali e sociali, nel rispetto dei diversi ruoli e competenze, sono chiamati a
condividere un modello partecipato di programmazione delle attività e degli interventi, di
realizzazione e di valutazione degli stessi, di messa in rete delle risorse.
Attraverso il piano di zona, si perseguono le seguenti finalità:
•
•
•
•
•
promuovere una programmazione sociale e socio-sanitaria integrata in grado di coniugare
le strategie di protezione con quelle di promozione del benessere dei cittadini;
favorire l’equità territoriale, sostenendo l’equilibrio nell’offerta dei servizi e promuovendo
regolamenti e comportamenti uniformi all’interno del territorio;
favorire lo sviluppo di un sistema di offerta in grado di cogliere l’evoluzione dei bisogni
della popolazione;
favorire la piena integrazione tra i soggetti pubblici e i soggetti del privato profit e no profit
interessati alla costruzione del sistema integrato di interventi e servizi sociali e
sociosanitari;
sostenere e facilitare il governo dell’integrazione sociosanitaria.
Il Piano di Zona 2011-2015 è stato approvato da parte dell’Esecutivo della Conferenza dei Sindaci
in data 30.12.2010 e della Conferenza dei Sindaci in data 12.04.2011; successivamente con
Deliberazione aziendale n° 336 del 25.07.2011.
Con Decreto n° 212 del 08.09.2011 ha accertato la congruità del Piano di Zona dei Servizi alla
Persona 2011/2015 del territorio dell’Azienda ULSS 13 con le disposizioni regionali di cui alla
D.G.R. 2082 del 03.08.2010;
In armonia con le vigenti normative nella suddetta Conferenza dei Sindaci del 12.04.2011, è stato
altresì approvato l’Accordo di Programma finalizzato alla realizzazione del Piano stesso.
Ai sensi delle disposizioni regionali l’Azienda Ulss 13 predispone, al termine di ogni annualità del
Piano di Zona, la Relazione valutativo - previsionale che contiene il monitoraggio delle azioni
realizzate nell’anno precedente e fornisce gli elementi per identificare le azioni programmatorie
per l’anno successivo.
Per l'anno 2016 si continua con quanto programmato nei periodi precedenti.
e)
Progetto Bersaglio Network – Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa
Il Progetto Network Regioni si pone come obiettivo la valutazione di varie “dimensioni” delle
performance del sistema sanitario attraverso il confronto di un set di indicatori condivisi.
21
04/02/2016
Sulla base dei flussi amministrativi ciascuna Regione partecipante al progetto invia la valutazione
delle performance delle proprie Aziende Sanitarie al Laboratorio Management e Sanità della
Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa per la pubblicazione del Report Annuale.
La ULSS 13 ha scelto di effettuare un monitoraggio trimestrale di una selezione di indicatori, in
particolar modo di quelli afferenti all’Area della Valutazione Socio-Sanitaria.
Il calcolo di tali indicatori è finalizzato a supportare l’attività di governo dell’azienda, anticipando i
risultati della ULSS 13 rispetto alla pubblicazione del Report annuale che avviene non prima
dell’autunno dell’anno successivo.
22
Fra gli altri, particolare attenzione è stata data agli indicatori che descrivono gli ambiti di:
•
•
appropriatezza medica
appropriatezza chirurgica
che sono stati riportati anche nelle schede di Budget di molte Unità Operative ospedaliere.
f)
L’esito dei percorsi di Autorizzazione e Accreditamento
Autorizzazione all’esercizio e Accreditamento istituzionale
Il Modello Regionale di Miglioramento della Qualità è fondato su tre livelli:
1° Livello - Autorizzazione all’esercizio
2° Livello - Accreditamento istituzionale
3° Livello - Accreditamento di eccellenza (adesione volontaria).
L’Autorizzazione all’esercizio è obbligatoria per tutte le strutture sanitarie, socio-sanitarie e sociali,
pubbliche e private, e viene rinnovata con periodicità quinquennale, mentre l’Accreditamento
Istituzionale è obbligatorio per le strutture, pubbliche e private, che vogliono erogare prestazioni
per conto del Servizio Sanitario Regionale e viene rinnovato con periodicità triennale.
Nel biennio 2014 - 2015 l’Azienda è stata impegnata nelle attività di rinnovo dell’Autorizzazione
all’Esercizio finalizzate alla dimostrazione della conformità a requisiti strutturali, tecnologici ed
organizzativi di tutte le proprie strutture. E’ stato realizzato un intenso lavoro di inserimento
dell’Anagrafica Aziendale nel software regionale per la LR 22 “A.Re.A. - Autorizzazione e
Accreditamento Rete Assistenziale”, sulla base del nuovo Atto aziendale, nonché di
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04/02/2016
autovalutazione di tutte le sedi operative dell’Azienda. La visita ricevuta in dicembre 2014 si è
conclusa con esito positivo, rilevando principalmente alcune non conformità di tipo strutturale. Le
prescrizioni organizzative saranno oggetto di risoluzione nel 2016, secondo un programma definito
e condiviso con i Responsabili delle Strutture Operative; le prescrizioni di tipo strutturale sono
state inserite nel Piano di sviluppo, adeguamento e gestione delle strutture edili ed impiantistiche.
Attualmente, l’Azienda è impegnata nella fase di avvio delle attività in vista dell’Accreditamento
Istituzionale, sulla base dei nuovi requisiti descritti nel Disciplinare Tecnico approvato con
l’Accordo Stato-Regioni del 20 dicembre 2012 “Disciplina per la revisione della normativa
dell’accreditamento in attuazione dell’articolo 7, comma 1, del nuovo Patto per la salute per gli
anni 2010-2012”, in corso di recepimento da parte della Regione Veneto. Le attività per
dimostrare l’aderenza ai nuovi requisiti di Accreditamento Istituzionale per la successiva visita di
verifica saranno realizzate nel 2016, secondo le direttive, peraltro non ancora emanate, della
Regione. Sarà pertanto necessario gestire tutte le variazioni legate al nuovo atto aziendale, la
formazione, la preparazione e lo svolgimento delle visite.
Nel 2015 il Centro trasfusionale ha ricevuto la visita di accreditamento, il SERD di autorizzazione
all’esercizio. L’esito è stato positivo per entrambe le strutture, seppure con alcune prescrizioni di
tipo strutturale, la cui soluzione è in fase di studio.
Proseguirà nel 2016 l’attività di visita ispettiva per autorizzazione e accreditamento per conto dei
Comuni, strutturata sulla base di un progetto strategico del Direttore generale.
-
Certificazioni ISO
In Azienda alcune UO hanno conseguito e detengono da anni la certificazione ISO secondo la
norma ISO 9001. Tutte queste strutture hanno ricevuto la visita nel corso del 2015 con esito
positivo. Il programma continuerà nel 2016. In particolare si prevede per il 2016 di costituire un
team multi-professionale per effettuare le visite ispettive interne richieste, come consigliato anche
dagli auditor esterni.
-
Promozione della qualità
Sono attivi tre programmi di audit clinico su importanti problemi rilevati dal Programma Nazionale
Esiti (PNE) e dagli indicatori aziendali. Tali programmi sono: Percorso “femore”; Percorso “Infarto
acuto del miocardio”; Audit clinico “Basta appoggi”. I programmi sono strutturati come attività di
Formazione sul campo e proseguiranno nel 2016.
C’è in programma lo sviluppo di attività legate al programma nazionale “Choosing Wisely”. Avviato
nel 2015, continuerà nell’anno prossimo con l’individuazione di prestazioni strumentali per le quali
è alto il rischio di inappropriatezza prescrittiva. La caratteristica saliente di questi programmi è il
coinvolgimento dei medici di medicina generale e specialisti ospedalieri.
E’ in via di realizzazione, e continuerà nel 2016, un database aziendale per la gestione delle
Istruzioni operative e linee guida aziendali, collaborando con le varie UOC e con la Direzione al fine
di uniformare i format delle Istruzioni operative, delle Linee guida e dei Percorsi aziendali.
Si svilupperà una funzione di supporto alle attività di valutazione delle varie UO, come previsto
dalla legge di stabilità per la PA: valutazione di output e outcome, progetti, performance, della
qualità percepita dal paziente, valutazione della qualità del servizio.
A supporto di queste attività verrà attuato un programma di formazione articolato, già approvato.
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g)
I progetti finanziati: una leva per la programmazione aziendale
L’Azienda ULSS n. 13 Mirano è da oltre 10 anni impegnata nello sviluppo di progettualità, sia a
livello locale che a livello nazionale ed internazionale. Nell’ultimo quinquennio sono stati sviluppati
in particolare 6 progetti europei che hanno portato allo scambio di buone pratiche e
all’acquisizione di nuove tecnologie e strumentazioni d’avanguardia, per un finanziamento
complessivo di circa
€ 14.000.000,00 di cui a vantaggio dell’ULSS 13 circa € 1.000.000,00. Il
settore Sperimentazione e Progetti dell’UOC Formazione, Sperimentazione, Educazione e
Promozione della Salute ha acquisito nel corso degli anni esperienza e professionalità nella ricerca
e gestione operativa di fondi dedicati a progetti in ambito socio-sanitario e di ricerca sanitaria
finalizzata. La scelta operata è quella di promuovere e sviluppare un approccio proattivo alla
progettazione, che allinei sempre di più gli obiettivi progettuali agli obiettivi aziendali con
l’obiettivo di governare e introdurre il cambiamento attraverso l’utilizzo di questa importante leva.
Per la programmazione 2014-2020, in vista dei nuovi bandi europei in uscita nell’anno 2016 con
particolare (ma non esclusivo) riferimento alla cooperazione transfrontaliera, nella quale si è
particolarmente consolidata una importante esperienza, si intendono presentare e/o partecipare a
nuovi progetti prioritariamente sulle seguenti tematiche:
-
-
h)
Perseguimento dell’obiettivo di integrazione tra ospedale e territorio, vedendo
l’ospedale come transitorio momento di cura e favorendo la presa in carico
multiprofessionale del paziente nella valorizzazione dell’autonomia funzionale e della
vicinanza all’ambiente di cura domiciliare. Con queste finalità, si intende promuovere
un progetto per il completamento dell’informatizzazione dell’Assistenza domiciliare, le
Cure Palliative e le strutture territoriali intermedie secondo lo standard internazionale
InterRAI, per la valutazione qualitativa delle cure domiciliari. Inoltre, in continuità con
progetti passati ed in linea con le priorità europee dell’active ageing e
dell’empowerment del paziente, verranno ancora promosse progettualità inerenti la
telemedicina e l’e-Health, in particolare in ambito di riabilitazione cardiovascolare e di
implementazione del fascicolo sanitario elettronico;
Strumenti di valutazione delle performance sanitarie e sistemi di gestione del rischio
clinico, ambiti nel quale il confronto delle prassi con partner internazionali è di
particolare valore in un’ottica di continuo miglioramento.
Analisi dei dati di Mobilità
Stante il ruolo delle strutture della ULSS 13 nel modello Hub & Spoke regionale, al fine di poter
conseguire le azioni atte a rispondere ai bisogni di salute della popolazione di riferimento è
necessario conoscere il posizionamento della nostra azienda, sia rispetto alla mobilità passiva
(fuga) che alla capacità attrattiva.
Tra i dati necessari per definire il posizionamento vi è sicuramente l’analisi della mobilità (attiva e
passiva) intesa come l’espressione “del diritto del cittadino ad ottenere cure, a carico del proprio
sistema sanitario, anche in un luogo diverso da quello di residenza o di affiliazione”.
Nel corso del 2014 sono state effettuate numerose analisi della mobilità al fine di focalizzare le
maggiori criticità e definire le priorità di intervento.
25
04/02/2016
Le analisi hanno evidenziato (vedere figura) una mobilità passiva pari a circa € 87 Mln costituita dal
91% intra-regionale e dal 9% extra-regionale ed una mobilità attiva pari a circa € 21 Mln costituita
dal 92% intra-regionale e dal 8% extra-regionale.
Il saldo della mobilità è di circa - € 66 Mln.
Le analisi hanno consentito di identificare le priorità di intervento che potranno trovare la loro
attuazione nel 2016 attraverso la definizione di specifici obiettivi di budget alle varie articolazioni
organizzative.
Mobilità Intraregionale
Voce di Mobilità
Ricoveri
Medicina
Specilistica
Farmaceutica
Termali
Somministrazione Diretta Farmaci
Trasporti
Riabilitazione evolutiva
Riabilitazione adulta
Comunità Terapeutica Riabilitativa
Anziani
Disabili
Tossicodipendenze
Hospice
ATTIVA
PASSIVA
SALDO
€ 12.276.771,00 € 47.382.834,00 -€ 35.106.063,00
€
63.158,00 €
146.116,00 -€
82.958,00
€ 3.885.614,00 € 18.310.507,00 -€ 14.424.893,00
€ 1.640.239,00 € 1.176.149,00 + € 464.090,00
€
297.849,00 €
377.667,00 -€
79.818,00
€ 1.135.814,00 € 10.704.858,00 -€ 9.569.044,00
€
72.022,00 €
183.300,00 -€
111.278,00
€
€
294.746,00 -€
294.746,00
€
€
183.139,00 -€
183.139,00
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
333.450,00 -€
333.450,00
TOTALE
€ 19.371.467,00 € 79.092.766,00 -€ 59.721.299,00
Mobilità Interregionale (2013)
Voce di Mobilità
Ricoveri
Medicina
Specilistica
Farmaceutica
Termali
Somministrazione Diretta Farmaci
Trasporti
€
€
€
€
€
€
€
ATTIVA
1.242.744,00
31.082,00
230.408,00
81.339,00
37.549,00
48.570,00
21.147,00
TOTALE
€
1.692.839,00 €
TOTALE COMPLESSIVO
€ 21.064.306,00 € 87.106.095,00 -€ 66.041.789,00
€
€
€
€
€
€
€
PASSIVA
6.422.618,00
38.283,00
861.667,00
63.673,00
145.610,00
377.241,00
104.237,00
SALDO
-€ 5.179.874,00
-€
7.201,00
-€
631.259,00
+€
17.666,00
-€
108.061,00
-€
328.671,00
-€
83.090,00
8.013.329,00 -€
6.320.490,00
26
i)
Integrazione della programmazione dei servizi con i privati accreditati
Negli ultimi anni il processo di gestione e governo del budget degli accreditati, coerente con le
indicazioni Regionali, è stato molto sviluppato e oggi rappresenta un ottimo meccanismo di
regolazione e programmazione fra le componenti pubblica e privata.
Nel territorio della ULSS 13 non sono presenti strutture ospedaliere private accreditate, ma solo
strutture che erogano prestazioni di specialistica ambulatoriale.
Nel corso del 2015 il sistema di monitoraggio è stato implementato consentendo di integrare
anche gli obiettivi regionali per i quali i privati accreditati forniscono il loro contributo. Gli
indicatori interessati sono i seguenti:
-
Tempi di attesa prestazioni ambulatoriali Classe A, Privati Accreditati
Tempi di attesa prestazioni ambulatoriali Classe B, Privati Accreditati
Tempi di attesa prestazioni ambulatoriali Classe C, Privati Accreditati
Apertura degli ambulatori e delle diagnostiche in orario serale e nei giorni di sabato e
domenica, Privati Accreditati
Adeguamento degli Erogatori Privati Accreditati agli adempimenti connessi con la
dematerializzazione delle ricette, adempimenti dei Privati Accreditati
Anche per il 2016 il budget degli accreditati rappresenta un importante strumento di governo per
la programmazione dell’erogazione delle prestazioni finalizzata a ottimizzare la risposta alle
necessità dell’utenza sia per la tipologia e quantità di prestazioni da erogare che per l’accessibilità
alle stesse.
j)
Piano di potenziamento dell’assistenza primaria: Sviluppo della Cure Primarie a mezzo
della diffusione del modello della medicina di Gruppo Integrata
Il Piano Socio Sanitario Regionale 2012-2016 prevede, tra le scelte strategiche della
programmazione, il potenziamento e il consolidamento dell’offerta territoriale, la sinergia virtuosa
tra Ospedale e Territorio, l’avvio di politiche di integrazione professionale, l’appropriatezza clinica
ed organizzativa.
In particolare per l’Assistenza Primaria la Regione Veneto ha adottato atti di indirizzo per
l’evoluzione verso la medicina di iniziativa orientata alla "promozione attiva" della salute, alla
responsabilizzazione del cittadino verso la propria salute, al coinvolgimento delle risorse personali
e sociali, alla gestione di percorsi assistenziali e alla continuità delle cure.
Con la DGRV n. 1666 del 18/10/2011 “Assistenza territoriale tramite le cure primarie. Linee di
indirizzo e operative per l’attuazione della DGRV n. 41 del 18/01/2011- medicina generale.” la
Regione ha delineato un modello organizzativo costituito da Aggregazioni Funzionali Territoriali
(AFT) nell’ambito delle quali operano i Medici di Assistenza Primaria (MAP), organizzati nelle
diverse forme associative previste, coordinati in team funzionali dal medico coordinatore di AFT.
L’AFT è un modello organizzativo funzionale cui appartengono obbligatoriamente i medici di
assistenza primaria ivi operanti. E’ momento di coordinamento dell’attività dei medici e delle
forme associative, di analisi dei bisogni della salute della comunità di riferimento, di confronto e di
audit, luogo di integrazione multi-professionale, che coinvolge non solo i Medici di Assistenza
Primaria e i Pediatri di Libera Scelta (PLS) ma anche specialisti, infermieri, assistenti sociali,
27
04/02/2016
operatori socio sanitari, personale amministrativo.
Lo sviluppo del modello organizzativo prevede che l’AFT, prevalentemente tramite le forme
associative in esse operanti, sia garanzia dell’assistenza al cittadino nelle 24 ore, anche tramite
l’apporto dei Medici di Continuità Assistenziale, al fine di garantire la continuità delle cure e
dell’assistenza, secondo i principi dell’appropriatezza.
Tale modello dà piena realizzazione alla rete orizzontale tra medici e pone le condizioni per la rete
verticale con le altre strutture del sistema, per garantire la continuità delle cure e dell’assistenza,
su tutto il territorio.
L’Azienda ha individuato per l’Assistenza Primaria sei AFT, coordinate da un medico,
programmando contestualmente lo sviluppo graduale delle forme associative dell’Assistenza
Primaria verso la forma associativa Medicina di Gruppo, coerentemente alle disposizioni regionali
in materia.
In particolare, circa le forme associative il quadro programmatorio regionale (DGR n° 953/2013 e
DGR n° 751/2015) ha identificato come obiettivo strategico la diffusione su tutto il territorio
regionale delle Medicine di Gruppo Integrate (MGI), esito del perfezionamento e del
consolidamento dei processi di sperimentazione, effettuati negli ultimi anni, ed in conformità a
quanto previsto dalla L. n.189/2012 (c.d. "legge Balduzzi").
Nel modello veneto le Medicine di Gruppo Integrate sono team multi professionali, costituite da
Medici e Pediatri di famiglia, Specialisti, Medici della Continuità Assistenziale, infermieri,
collaboratori di studio e assistenti sociali, che:
•
•
•
erogano un'assistenza globale, cioè dalla prevenzione alla palliazione, continua, equa e
centrata sulla persona;
assicurano un'assistenza h24, 7gg su 7;
sono parte fondamentale ed essenziale del Distretto socio-sanitario ed assumono
responsabilità verso la salute della Comunità, affrontando i determinanti di malattia e
collaborando con gli attori locali.
Per questo le Medicine di Gruppo Integrate devono garantire agli assistiti:
•
•
una maggiore accessibilità, assicurando la copertura h12 attraverso la presenza della
medicina di famiglia nella sede di riferimento e strutturando una integrazione effettiva con
la Continuità Assistenziale per garantire una efficace copertura h24;
una presa in carico effettiva della cronicità sulla scorta dei PDTA definiti a livello regionale e
contestualizzati nelle singole realtà aziendali.
Le Medicine di Gruppo Integrate, così definite, vengono a costituire il fulcro su cui dovrà
riorganizzarsi l'intero assetto dell'assistenza territoriale in conformità alle linee strategiche
delineate dal Piano Socio-Sanitario Regionale.
Al fine di dare attuazione al dettato legislativo, la Regione ha approvato il modello della Medicina
di Gruppo Integrata ed il "contratto di esercizio-tipo".
Il contratto di esercizio definisce sia gli obiettivi che gli strumenti per la riorganizzazione delle Cure
primarie nel sistema veneto.
A seguito della autorizzazione da parte della specifica commissione paritetica regionale in data
1/11/2015 sono state avviate 5 Medicine di Gruppo Integrate nel Territorio della ULSS 13:
28
-
Medicina di Gruppo Integrata di Martellago
Medicina di Gruppo Integrata di Mira (ex UTAP)
Medicina di Gruppo Integrata di Noale (ex UTAP)
Medicina di Gruppo Integrata di Spinea
Medicina di Gruppo Integrata di Vigonovo
I contratti di esercizio delle 5 MGI sono stati deliberati con provvedimento del Direttore Generale
n° 156 del 20/11/2015.
La programmazione aziendale prevede di avviare nell’anno 2016, quale esito del percorso
intrapreso nell’anno 2015, altre MGI distribuite sul territorio aziendale in modo da garantire
un’equità di accesso alla popolazione. Il numero delle MGI da avviare in considerazione delle 10
domande di attivazione pervenute verrà definito non appena la Regione Veneto fornirà indicazioni
sulla modalità di finanziamento delle nuove MGI.
k)
Il contributo dell’utenza alla programmazione
Dall'attività istituzionale di tutela del cittadino, svolto dall'Ufficio Relazioni con il Pubblico, e dai
percorsi di condivisione e collaborazione con organizzazioni e associazioni rappresentanti dei
cittadini, si possono acquisire una serie di input di seguito brevemente descritti.
Input dalle segnalazioni che pervengono dall'utenza in forma scritta o verbale: di seguito i grafici
rappresentano la distribuzione percentuale delle segnalazioni scritte e delle prese in carico per
tipologia.
Tipologia
Aspetti alberghieri e comfort
Aspetti economici
Aspetti organizzativi
Aspetti relazionali
Aspetti tecnico-professionali
Informazioni
Insoddisfazione generica
Strutture e logistica
Segnalazione impropria
Tempo di attesa
TOTALE
29
2013
6
125
79
49
91
7
1
10
0
173
541
2014
5
100
123
38
83
9
0
21
0
108
487
2015
16
130
161
62
117
15
0
35
1
164
701
04/02/2016
Oltre alla gestione delle segnalazioni altre attività dalle quali possiamo acquisire input per la
programmazione aziendale sono:
-
Incontri e contatti con le Associazioni di volontariato (TDM e CTDM)
Dalle richieste pervenute emerge l’esigenza di approfondire i seguenti temi:
-
Dimissione Protette e successiva presa in carico nel territorio;
Terapia antalgica – tempi d’attesa e organizzazione servizio;
Monitoraggio di competenza dell’ULSS per l’attività svolta dai MMG e PLS;
30
-
l)
Liste attesa per attività specialistica e interventi;
Criticità varie nuova gara ausili per incontinenti;
Gestione Cup Aziendale;
Rimborsi prestazioni sanitarie erogate;
Recupero crediti;
Chiusura ambulatorio Centro Regionale del sonno;
Criticità dell’applicazione ticket – le difficoltà di applicazione della normativa regionale.
Gli obiettivi regionali ex D.G.R.V. 2072/2015
Con DGR n. 2072 del 30 Dicembre 2015 “Determinazione degli obiettivi di salute e di
funzionamento dei servizi per le Aziende Ulss del Veneto, l’Azienda Ospedaliera di Padova,
l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e per l’IRCCS Istituto Oncologico Veneto”,
la Regione del Veneto ha approvato gli obiettivi sulla base dei quali la Giunta Regionale valuterà le
performance delle Aziende Sanitarie del Veneto per l’anno 2016, definendo, per ciascun obiettivo,
i relativi indicatori, il valore soglia e il punteggio assegnato nell’ambito della valutazione
complessiva, di competenza della Giunta Regionale.
31
Aziende ULSS
Pesatura degli obiettivi Regionali – DGR 693/2013
Az. Ospedaliere e IOV
La sopracitata valutazione, pertanto,
fa riferimento alla garanzia dei livelli
essenziali di assistenza (LEA) nel
rispetto dei vincoli di bilancio, di
competenza della Giunta Regionale e
pesa 75 punti su 100. La valutazione
del rispetto della programmazione
regionale è di competenza della
competente Commissione Consiliare e
pesa 5 punti su 100; ed infine la
valutazione sulla qualità ed efficacia
dell'organizzazione dei servizi socio
sanitari sul territorio delle aziende
ULSS è di competenza della relativa
Conferenza dei Sindaci e pesa 20
punti su 100.
Giunta Regionale
Commissione Consiliare
Sanità
Conferenza dei Sindaci
Garanzia dei Livelli
Essenziali di
Assistenza nel
rispetto dei vincoli
di bilabncio
Rispetto della
Programmazione
Regionale
Qualità ed Efficacia
nell’organizzazione
dei Servizi SocioSanitari del
territorio
75%
5%
20%
80%
20%
-
04/02/2016
Gli indicatori del 2016 di competenza della Giunta Regionale sono ripartiti nelle seguenti aree:
Area
A) Osservanza delle linee guida ed indirizzi in materia di controllo
e di programmazione degli uffici
B) Corretta ed economica gestione delle risorse attribuite ed
introitate
C) Obiettivi di salute e funzionamento dei servizi
D) Equilibrio economico
E) Liste d’attesa
Disponibili
3
3
19
30
15
F) Rispetto dei contenuti e delle tempistiche dei flussi informativi
ricompresi nel Nuovo Sistema Informativo Sanitario
5
Totale complessivo
75
L’Azienda Ulss 13 di Mirano con la predisposizione del Piano annuale delle Performance per l'anno
2016 recepisce gli obiettivi regionali come parte integrante della programmazione aziendale e del
budget 2016, assumendoli quali obiettivi aziendali e declinandoli all’interno delle schede di budget
delle Strutture Operative e delle UOC/UOSD.
32
4.
PROGRAMMAZIONE STRATEGICA
La programmazione strategica dell’Azienda Ulss 13 non può prescindere dalle trasformazioni in
atto a livello regionale, che stanno caratterizzando la programmazione sanitaria locale.
Nella logica di una lettura comune delle necessità e delle prospettive di sviluppo del sistema sociosanitario a livello provinciale, sono state individuate aree a valenza interaziendale, nonché linee
strategiche condivise con le Aziende Ulss 12 e Ulss 14.
Agli obiettivi strategici intra-aziendali, identificati dalla Direzione Generale dell’Azienda Ulss 13 per
l’anno 2016, si affiancano, dunque, obiettivi interaziendali che contengono strategie di interesse
comune alle tre Ulss della provincia di Venezia.
Obiettivi strategici:
Sviluppo
integrato del
sistema socio
sanitario
Appropriatezz
a clinica ed
organizzativa
Condivisione
delle Best
Practice
Valorizzazione
delle risorse
umane
Rapporto con
Enti Locali e
con le
Comunità
Centralità del
cittadino
Prendersi
cura della
comunità
Monitoraggio
e governo del
sistema
1.
Garantire la centralità del cittadino nell’organizzazione dei processi socio-sanitari
Garantire il diritto alla salute ed il rispetto della dignità personale dell’utente, mediante
azioni volte a favorire la centralità del cittadino nei processi di cura, la facilità ed equità
nell’accesso ai servizi, la valutazione dell’utente quale persona considerata nel
complesso dei suoi bisogni ed aspetti (fisici, mentali, emotivi, spirituali, ecc)
2.
Valorizzare il rapporto con Enti Locali e con le Comunità
Valorizzare il rapporto con Enti Locali e con le Comunità mediante il coinvolgimento dei
cittadini, degli Enti Locali e delle comunità, finalizzato alla partecipazione e alla
responsabilizzazione dei diversi attori interessati per la condivisione delle politiche
nell’ambito di ruoli e competenze riconosciute (partnership di comunità).
Sviluppo integrato del sistema socio sanitario
3.
33
Sostenibilità
economica
04/02/2016
Sviluppo integrato del sistema socio sanitario mediante l’implementazione di modelli
organizzativi, a livello gestionale e professionale, atti a garantire la continuità
dell’assistenza e l’impiego coordinato ed uniforme delle risorse, sia nel rapporto tra
ospedale-territorio, sia nell’integrazione tra strutture pubbliche e private accreditate,
individuando nel territorio “la propria scelta operativa strategica”.
4.
Appropriatezza clinica ed organizzativa
Investimento sull’appropriatezza clinica ed organizzativa, con particolare riguardo
all’appropriatezza prescrittiva ed al consumo di risorse socio-sanitarie, attraverso il
coinvolgimento attivo e responsabile dei professionisti e dei cittadini, anche allo scopo
di ottenere una consistente riduzione delle liste d’attesa.
5.
Condivisione delle Best Practice
In una prospettiva di unificazione delle Aziende Ulss risulta di grande importanza
identificare le migliori pratiche, valutandone la trasferibilità in una logica di sistema;
6.
Valorizzazione delle risorse umane
Si mira alla valorizzazione delle risorse umane (sostenibilità professionale), mediante
politiche di condivisione degli obiettivi ed interventi di formazione e di comunicazione,
quale leva essenziale per supportare il cambiamento, al fine di diffondere l’approccio
multidisciplinare nella definizione dei percorsi assistenziali, a favore della continuità dei
processi di presa in carico e di cura, e favorire l’impiego appropriato delle risorse
professionali.
7.
Garantire la sostenibilità economica
Obiettivo che si esplicita attraverso un utilizzo appropriato delle risorse, assicurando la
tutela della salute a chi ne ha effettivamente bisogno pur in presenza di risorse limitate
(valenza etica del concetto di sostenibilità economica).
8.
Attivazione di funzioni di monitoraggio e governo del sistema
Nell’ottica del cambiamento che coinvolgerà le Ulss si ritiene strategico attivare o
rafforzare le funzioni di monitoraggio e di governo del sistema con lo scopo di
presidiare debitamente il cambiamento in atto.
34
Obiettivi strategici di livello interaziendale:
Il Piano Attuativo Locale (PAL) fa propri i contenuti indicati nel Piano delle Performance e nel
documento di direttive di ciascuna Azienda:
PIANO
PERFORMANCE
DOCUMENTO
DIRETTIVE
PAL
Il PAL è un documento che per la sua specifica valenza avrà valenza unica e condivisa tra le Ulss del
territorio (Ulss 12 – Ulss 13 – Ulss 14).
Nel Piano della Performance e nel Documento di Direttive saranno esplicitati gli obiettivi specifici e
le azioni pertinenti a ciascuna Azienda.
Sono state individuate le seguenti Aree a valenza interaziendale per la definizione del PAL:
35
04/02/2016
Uniformità Processi Tra le Aziende
Qualità, Uniformità a appropriatezza LEA
garantiti alla Popolazione di riferimento
Razionalizzazione Risorse Disponibili
Risorse Umane
Relazione con i rappresentanti delle
Comunità Locali
Infrastrutturali di Nuova Acquisizione
DECLINAZIONI AREE COMUNI PAL
All’interno delle Aree sono stati individuati delle strategie di interesse comune:
36
Integrazione Processi e Unità organizzative tra le Aziende
•Dipartimenti e reti Interaziendali: Gruppo oncologico provinciale (cure palliative lotta al dolore; farmaci oncologici;
formazione sulle cure palliative); Rete dell'anatomia patologica; Dipartimento Infanzia adolescenza e famiglia;
Telerefertazione; Telepatologia; Rete di medicina fisica e riabilitativa; rete della Breast Unit; rete delle malattie infettive;
medicina turistica; rafforzamento delle relazioni sul modello hub and spoke;
•Coordinamento dei dipartimenti di Prevenzione (area Screening e Vaccinazioni e Strategie di controllo degli SPISAL, SIAN)
Qualità, Uniformità a appropriatezza LEA garantiti alla Popolazione di riferimento
•Modalità di gestione Liste di Attesa
•Applicazione triage e pagamento ticket del PS
•Protocolli operativi area emergenza-urgenza
•Revisione critica dei percorsi diagnostico terapeutici (diabete, TAO, BPCO, Sclerosi Multipla,..)
•Revisione dell'organizzazione della medicina sportiva
•Uniformità attivazione COT
•Sviluppo linee guida sul governo di: protesica, farmaceutica, ossigenoterapia, assistenza integrativa
•Condivisione di criteri omogenei di erogazione dei servizi territoriali e delle prestazioni a sostegno della domiciliarità
•Organizzazione uniforme dei servizi di accoglienza utenti e dell'URP
•Standardizzazione procedure ammnistrative: contabilità, area del personale (procedure di reclutamento, ecc.), area
acquisti e approvvigionamenti (programmazione congiunta delle azioni di interesse comune), integrazione della logistica
•Sistema informativo direzionale (standardizzazione delle logiche e degli strumenti di reportistica)
•Gestione interaziendale del controlli interno e della trasparenza anticorruzione
Razionalizzazione Risorse Disponibili
04/02/2016
• Investimenenti strutturali/tecnologici/umani interaziendali
• Integrazione Ospedale - Territorio: utilizzo delle strutture di degenza territoriali su scala interaziendale e
definizione di criteri omogenei di accesso
• Miglioramento del saldo della mobilità
• Omogeneizzazione dei criteri per lo sviluppo della sicurezza del paziente e del lavoratore
• Sviluppare
un sistema informativo integrato
la medicina
C:\Users\fabiola.bertocco\Desktop\2016_02_04_Piano
delle per
Performance
2016.docx convenzionata
Valorizzazione Risorse Umane
• Condivisione Formazione
• Standardizzazione strategie per il miglioramento dell'efficienza produttiva
• Sviluppo sinergie per la valorizzazione e l'utilizzo delle risorse umane
• Strategie per la promozione e realizzazione delle best practice proposte dagli operatori
• Strategie per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti
Relazione con le Comunità Locali
• Uniformità delle modalità di informazione (esempio uniformità grafica sito web / sito multilingue)
• Sviluppare sinergie di azioni nel rapporto con le associazioni di volontariato presenti sul territorio delle tre
Aziende
• Strategie comuni di approccio alla multiculturalità presente nel territorio
Infrastrutturali di Nuova Acquisizione
• Integrazione sistemi informativi
• Infrastrutture di collegamento dati
38
Obiettivi strategici di livello intra-aziendale:
A)
Realizzazione efficace delle modifiche strutturali previste dal Piano Socio Sanitario
regionale 2012-2016 LR 23/2012: ammodernamento e messa in sicurezza delle
infrastrutture edilizie e tecnologiche in funzione della nuova organizzazione e dei servizi
e percorsi assistenziali;
B)
Avvio di nuovi modelli organizzativi, in particolare:
• Nei servizi tecnico-logistici;
• Nell’internalizzazione del servizio di risonanza magnetica a seguito della mancata
autorizzazione della CRITE relativa al rinnovo dell’appalto per l’assegnazione in
service di tale servizio.
C)
Piena implementazione delle modalità organizzative ed erogative per il contenimento
dei tempi di attesa (pronto soccorso, ricoveri, prestazioni specialistiche ambulatoriali,
residenzialità extraospedaliera, cure intermedie);
D)
Miglioramento del sistema di pianificazione degli obiettivi e di monitoraggio dei risultati
in vari ambiti:
1. Consumi,
2. Performance,
3. Esiti;
E)
Attivazione, sviluppo e mantenimento delle reti cliniche assistenziali in area provinciale
e di progetti di prevenzione primaria.
F)
Predisposizione di un manuale regionale di standard organizzativi, contabili e
procedurali, necessari a garantire la certificabilità dei dati e dei bilanci.
04/02/2016
C:\Users\fabiola.bertocco\Desktop\2016_02_04_Piano delle Performance 2016.docx
5.
OBIETTIVI OPERATIVI 2016
In analogia agli obiettivi operativi definiti per l’anno 2015, per l’anno 2016, al fine di perseguire gli
obiettivi strategici, sono stati definiti gli obiettivi operativi distinguendo fra:
1.
Obiettivi relativi all'area della produzione (budget di Unità operative)
2.
Obiettivi trasversali alle aree produttive:
• Applicazione del nuovo atto aziendale,
• Mantenimento dell'equilibrio economico-finanziario,
• Integrazione tra aspetti gestionali ed economici, finalizzata ad una maggiore
efficienza,
• Implementazione di azioni correttive di carattere contabile ed amministrativo
nell’ambito del sistema di Controllo Interno aziendale;
• Aggiornamento e messa in atto degli adempimenti del Piano Attuativo della
Certificabilità (PAC).
3.
Obiettivi che derivano dai Piani di Settore, ovvero:
• Piano per la trasparenza ed integrità;
• Piano per la prevenzione della corruzione;
• Piano per la formazione ed aggiornamento;
• Piano della qualità e dell’accreditamento;
• Piano per lo sviluppo del controllo interno;
• Piano per la sicurezza del paziente e del rischio clinico;
• Piano per la sicurezza dei luoghi di lavoro;
• Piano delle tecnologie e degli investimenti;
• Piano generale di utilizzo e valorizzazione immobili Ulss 13.
Gli obiettivi operativi annuali di ciascuna U.O., proposti dalla Direzione aziendale, derivano
direttamente dalle linee strategiche contenute nel presente documento e declinano
concretamente la programmazione nelle diverse realtà dell’azienda; vengono presentati e
negoziati durante gli incontri di budget direttamente con la Direzione. Ciascun Direttore di
Dipartimento e/o di U.O. ha la facoltà di proporre ulteriori obiettivi specifici per il proprio
Dipartimento/U.O., questi verranno presentati e negoziati sempre nello stesso incontro di budget
con la Direzione.
Gli indicatori scelti nella scheda di budget per la misurazione dei risultati di performance devono
assicurare informazioni appropriate per misurare i cambiamenti dei fenomeni riguardanti gli
obiettivi, quindi devono presentare due requisiti: pertinenza ed affidabilità rispetto ai fenomeni da
misurare, fattibilità rispetto ai dati necessari per il calcolo.
40
1 AREA TERRITORIALE E SOCIO SANITARIA
Obiettivi Regionali1
Gli obiettivi previsti dalla DGRV 2072/2015 per l’Area dei Servizi Socio-Sanitari e Territoriali,
declinati per le UU.OO. competenti sono i seguenti:
Direzione di Distretto
Obiettivo Strategico
Sostenibilità
economica
Area
D) Equilibrio
Economico
Sviluppo integrato del A) Osservanza delle
sistema socio sanitario linee guida ed
indirizzi in materia di
controllo e di
programmazione
dell’organizzazione
degli uffici
Appropriatezza clinica
ed organizzativa
DGR 2072/2015
Obiettivo
Indicatore
D.03) Rispetto della
D.03.07) Rispetto del tetto di
programmazione regionale costo: Assistenza Protesica (*)
sui costi dei Beni Sanitari
(**)
A.01) Adeguamento della
organizzazione delle Cure
Primarie agli indirizzi
previsti dalla LR n.23/2012
PSSR 2012-2016
Soglia 2016
Tetto come da
Programmazione
Regionale
A.01.01) Sviluppo del modello di
Centrale Operativa (*)
Sì
A.01.02) Programmazione dello
sviluppo delle Medicine di
Gruppo Integrate e attivazione
delle stesse secondo la DGR
n.751 (**)
Sì
A.01.03) Effettuazione
Monitoraggio dello sviluppo
delle Cure Primarie (**)
Sì
C) Obiettivi di Salute
e funzionamento dei
servizi
C.04) Integrazione Ospedale C.04.03) Incremento del tasso di
- Territorio
eventi assistenziali di 3-4°
livello (**)
A) Osservanza delle
linee guida ed
indirizzi in materia di
controllo e di
programmazione
dell’organizzazione
degli uffici
A.02) Adeguamento della
organizzazione delle
strutture intermedie agli
indirizzi previsti dalla LR
n.23/2012 PSSR 2012-2016
A.02.02) Contestualizzazione
Aziendale del PDTA per la
Sclerosi Multipla (*) (**)
Incremento rispetto
al 2015
Sì
Cure Primarie
Obiettivo Strategico
Sostenibilità
economica
Area
D) Equilibrio
Economico
DGR 2072/2015
Obiettivo
Indicatore
D.03) Rispetto della
D.03.01) Rispetto del pro capite
programmazione regionale pesato diretta di classe A e H
sui costi dei Beni Sanitari
assegnato (**)
Soglia 2016
Tetto come da
Programmazione
Regionale
D.03.02) Rispetto del tetto di
costo: Farmaceutica Territoriale
(**)
Tetto come da
Programmazione
Regionale
D.03.06) Rispetto del tetto di
costo: Assistenza Integrativa (*)
(**)
Tetto come da
Programmazione
Regionale
D.03.07) Rispetto del tetto di
costo: Assistenza Protesica (*)
(**)
Tetto come da
Programmazione
Regionale
1
Sono contrassegnati con (*) gli indicatori con valenza interaziendale fra le ULSS 12, 13 e 14; sono contrassegnati con
(**) gli indicatori che interessano più unità operative aziendali
41
04/02/2016
Sviluppo integrato del A) Osservanza delle
sistema socio sanitario linee guida ed
indirizzi in materia di
controllo e di
programmazione
dell’organizzazione
degli uffici
C) Obiettivi di Salute
e funzionamento dei
servizi
Appropriatezza clinica
ed organizzativa
A.01) Adeguamento della
organizzazione delle Cure
Primarie agli indirizzi
previsti dalla LR n.23/2012
PSSR 2012-2016
A.01.02) Programmazione dello
sviluppo delle Medicine di
Gruppo Integrate e attivazione
delle stesse secondo la DGR
n.751 (**)
Sì
A.01.03) Effettuazione
Monitoraggio dello sviluppo
delle Cure Primarie (**)
Sì
C.04) Integrazione Ospedale C.04.01) Percentuale di
- Territorio
dimissioni ultra 75enni visitati a
domicilio - entro 2 gg dalla
dimissione
≥ 10%
C.04.02) Percentuale di
ultra75enni con almeno 8
accessi domiciliari nell'ultimo
mese di vita
≥ 15%
Sì
A) Osservanza delle
linee guida ed
indirizzi in materia di
controllo e di
programmazione
dell’organizzazione
degli uffici
A.02) Adeguamento della
organizzazione delle
strutture intermedie agli
indirizzi previsti dalla LR
n.23/2012 PSSR 2012-2016
A.02.02) Contestualizzazione
Aziendale del PDTA per la
Sclerosi Multipla (*) (**)
C) Obiettivi di Salute
e funzionamento dei
servizi
C.01) Copertura
Vaccinazioni già
Obbligatorie e Screening
Oncologici
C.01.03) Copertura vaccinale per
vaccinazione antinfluenzale
nell’anziano (>= 65 anni)
(Indicatore 1.3 Griglia LEA
2016) (*) (**)
Monitoraggio e
governo del sistema
C) Obiettivi di Salute
e funzionamento dei
servizi
C.13) Sperimentazione
Clinica e Aumento delle
segnalazioni ADR per
farmaci e vaccini
C.13.01) Tasso di segnalazioni
(numero di segnalazioni ADR
per milione di abitanti) (**)
Appropriatezza clinica
ed organizzativa e
Sostenibilità
economica
C) Obiettivi di Salute
e funzionamento dei
servizi
C.12) Indicatori di
Appropriatezza Prescrittiva
C.12.01) Aderenza agli
Indicatori di appropriatezza
prescrittiva ad elevato impatto
economico della Regione Veneto
(**)
≥ 75%
≥ 500 segnalazioni
Sì
Servizio Farmaceutico Territoriale
Obiettivo Strategico
Sostenibilità
economica
Area
D) Equilibrio
Economico
DGR 2072/2015
Obiettivo
Indicatore
D.03) Rispetto della
D.03.02) Rispetto del tetto di
programmazione regionale costo: Farmaceutica Territoriale
sui costi dei Beni Sanitari
(**)
Soglia 2016
Tetto come da
Programmazione
Regionale
D.03.06) Rispetto del tetto di
costo: Assistenza Integrativa (*)
(**)
Tetto come da
Programmazione
Regionale
≥ 500 segnalazioni
Monitoraggio e
governo del sistema
C) Obiettivi di Salute
e funzionamento dei
servizi
C.13) Sperimentazione
Clinica e Aumento delle
segnalazioni ADR per
farmaci e vaccini
C.13.01) Tasso di segnalazioni
(numero di segnalazioni ADR
per milione di abitanti) (**)
Appropriatezza clinica
ed organizzativa e
Sostenibilità
economica
C) Obiettivi di Salute
e funzionamento dei
servizi
C.12) Indicatori di
Appropriatezza Prescrittiva
C.12.01) Aderenza agli
Indicatori di appropriatezza
prescrittiva ad elevato impatto
economico della Regione Veneto
(**)
Sì
42
U.O. Attività Specialistiche
Obiettivo Strategico
Appropriatezza clinica
ed organizzativa
Area
A) Osservanza delle
linee guida ed
indirizzi in materia di
controllo e di
programmazione
dell’organizzazione
degli uffici
E) Liste d'Attesa
DGR 2072/2015
Obiettivo
Indicatore
A.02) Adeguamento della
A.02.02) Contestualizzazione
organizzazione delle
Aziendale del PDTA per la
strutture intermedie agli
Sclerosi Multipla (*) (**)
indirizzi previsti dalla LR
n.23/2012 PSSR 2012-2016
Soglia 2016
Sì
E.01) Piena
implementazione delle
modalità organizzative ed
erogative per il
contenimento dei tempi
d'attesa secondo le
disposizioni della DGR
320/2013
E.01.01) Rispetto Tempi d'attesa
classe A (*) (**)
≥ 90%
E.01.02) Rispetto Tempi d'attesa
classe B (*) (**)
≥ 90%
E.01.03) Rispetto Tempi d'attesa
classe C (*) (**)
100%
E.01.04) Rispetto Piano di
Riduzione dei Tempi d'attesa
Aziendale (*) (**)
Sì
E.02) Ottimizzazione del
Numero di Prestazioni per
Abitante
E.02.01) Ottimizzazione del
Numero di Prestazioni per
abitante, riducendo il tasso di
utilizzo nelle branche fuori
standard (**)
Sì
E.03) Appropriatezza
nell'accesso alle Prestazioni
Specialistiche
E.03.01) Verifica della presenza
del quesito diagnostico (*) (**)
Sì
E.03.02) Predisposizione di
Azioni tese a migliorare
l'appropriatezza nell'accesso (*)
(**)
Sì
Dipartimento Continuità Assistenziale
Obiettivo Strategico
Area
Sviluppo integrato del C) Obiettivi di Salute
sistema socio sanitario e funzionamento dei
servizi
DGR 2072/2015
Obiettivo
Indicatore
C.04) Integrazione Ospedale C.04.03) Incremento del tasso di
- Territorio
eventi assistenziali di 3-4°
livello (**)
Soglia 2016
Incremento rispetto
al 2015
Ufficio di Piano
Obiettivo Strategico
Appropriatezza clinica
ed organizzativa
Area
F) Rispetto dei
contenuti e delle
tempistiche dei flussi
informativi
ricompresi nel Nuovo
Sistema Informativo
Sanitario
Obiettivo
F.05) Adempimenti in
materia di gestione
informatica della
residenzialità
extraospedaliera (anziani e
disabili
Indicatore
F.05.05) Tempistica di
emissione e pagamento
dell'Impegnativa di cura
domiciliare (*) (**)
Monitoraggio e
governo del sistema
F) Rispetto dei
contenuti e delle
tempistiche dei flussi
informativi
ricompresi nel Nuovo
Sistema Informativo
Sanitario
F.05) Adempimenti in
materia di gestione
informatica della
residenzialità
extraospedaliera (anziani e
disabili
F.05.01) Rispetto delle scadenze
e della qualità nell'invio del
nuovo flusso informativo sulla
residenzialità extraospedaliera
(**)
Sì
F.05.02) Attività propedeutiche
al flusso della residenzialità e
semiresidenzialità
extraospedaliera in area disabili
nel 2014 (DGR 1059/2012) (**)
Sì
43
Soglia 2016
Sì
04/02/2016
F.05.03) Strutturazione della
Sì
raccolta dei flussi informativi dai
centri servizi per la
residenzialità extraospedaliera
(**)
Obiettivi operativi aziendali
La Direzione dei Servizi Socio-Sanitari e della Funzione Territoriale intende perseguire, per l’anno
2016, anche i seguenti obiettivi:
1.
Piano di zona: ripianificazione e valutazione
Azione
Gestire il processo della
programmazione
territoriale ottenendo il
documento
di
valutazione del piano di
zona 2015 e quello di
ripianificazione
2016
secondo le indicazioni
regionali
2.
Indicatori
Redazione
documento e
trasmissione alla
Regione
Valore soglia
2016
Si
Strutture
Operative
DSSFT,
Piano
Ufficio
di
Obiettivi territoriali: linee guida età evolutiva e azioni prioritarie, equipe autismo e
minori con gravi disturbi comportamentali, Tutela, CASF e rapporti con i Tribunali dei
Minori
Azione
Definire le linee guida età
evolutiva e azioni
prioritarie, equipe
autismo e minori con
gravi disturbi
comportamentali, Tutela,
CASF e rapporti con i
Tribunali dei Minori
Indicatori
Valore soglia
2016
Strutture
Operative
Età Evolutiva:
definizione linee
guida e azioni
prioritarie
Si
DSSFT, Distretto
Istituzione èquipe
autismo e minori con
gravi disturbi
comportamentali
Si
DSSFT, Distretto
Consultori Familiari:
Definire le linee guida
in tema di Tutela,
CASF e rapporti col
Tribunale dei Minori
Si
DSSFT, Distretto
44
3.
4.
Distretto socio/sanitario unico: definizione della sede direzionale, organizzazione e
procedure
Indicatori
Valore soglia 2016
Definire procedure
condivise per la
gestione
documentale tra
Distretto,
segreteria UVMD e
Direzione
Definizione di modalità
con documento di linee
guida
Si
Distretto, Ufficio
di Piano
Realizzazione corso di
formazione sulle
dimissioni protette (già
previsto dal Piano
formativo 2016)
Si
Distretto, Ufficio
di Piano
Completare ed implementare il percorso di informatizzazione delle attività territoriali
Azione
Indicatori
Completare
ed
implementare
il
percorso
di
informatizzazione
delle
attività
territoriali
Progettazione
della
fase
che
porterà
dall’imputazione
dei
dati al controllo di
qualità degli stessi
attraverso le attività di
estrazione dati e di
definizione
di
reportistiche a partire
dalla risposta dei flussi
regionali
Valore soglia 2016
Strutture
Operative
Realizzazione corsi di Ufficio di Piano
formazione (già previsto
dal Piano formativo
2016) e lavoro in
coordinamento con il
Controllo di gestione
Invio
dati
regionale
Definizione linee guida Invio dati FAD
operative
per
la
gestione del sistema
Atlante disabili con
caricamento corretto
dei dati del flusso FAD
45
Strutture
Operative
Azione
flusso
Disabilità,
Distretto, Ufficio
di Piano
04/02/2016
2 OSPEDALE
Obiettivi Regionali2
Dirigenza Medica Ospedaliera
Obiettivo Strategico
Sostenibilità
economica
Area
B) Corretta ed
economica gestione
delle risorse
attribuite ed
introitate
DGR 2072/2015
Obiettivo
Indicatore
B.03) Applicare politiche di B.03.02) Trasmissione della
Autoassicurazione
misurazione degli indicatori
delle azioni di miglioramento
previsti dal risk manager - a
seguito di sinistro/evento - per
il monitoraggio della loro
efficacia (*) (**)
Soglia 2016
Sì
Sviluppo integrato
del sistema socio
sanitario
A) Osservanza delle
linee guida ed
indirizzi in materia di
controllo e di
programmazione
dell’organizzazione
degli uffici
A.03) Adeguamento della
organizzazione ospedaliera
agli indirizzi previsti dalla
LR n.23/2012 PSSR 20122016
A.03.02) Attivazione della Rete
Oncologica Veneta secondo
quanto previsto dalla DGR
2067/2013 (*) (**)
Sì
Appropriatezza
clinica ed
organizzativa
A) Osservanza delle
linee guida ed
indirizzi in materia di
controllo e di
programmazione
dell’organizzazione
degli uffici
A.02) Adeguamento della
organizzazione delle
strutture intermedie agli
indirizzi previsti dalla LR
n.23/2012 PSSR 2012-2016
A.02.02) Contestualizzazione
Aziendale del PDTA per la
Sclerosi Multipla (*) (**)
Sì
A.03) Adeguamento della
organizzazione ospedaliera
agli indirizzi previsti dalla
LR n.23/2012 PSSR 20122016
A.03.01) Mantenimento o
riduzione del Tasso di
ospedalizzazione al 135‰ (**)
≤ 135,00‰
A.03.03) Attivazione delle
Breast Unit secondo quanto
previsto della DGR 1173/2014
(*) (**)
Sì
C.05) Aderenza alle
Disposizioni Operative per
l'Attività di Pronto Soccorso
(DGR 1513/2014
C.05.01) Rispetto della Durata di
accesso in Pronto Soccorso
inferiore alle 4 ore secondo
quanto previsto da DGR
1513/2014 (**)
90° percentile entro
le 4 ore (240
minuti)
C.07) Qualità Assistenza
Ospedaliera: Area
Chirurgica
C.07.01) Numero interventi
annui per sala operatoria aperta
5 giorni a settimana (**)
≥ 1.000
C) Obiettivi di Salute
e funzionamento dei
servizi
C.07.02) Miglioramento degli
indicatori relativi all'attività di
week surgery come da DGR
2688/2014 (**)
Sì
C.07.03) Rispetto delle soglie di
erogabilità in regime di ricovero
ospedaliera (DGR 4277/2011 e
modifiche successive) (**)
Sì
C.07.04) Percentuale di DRG
medici dimessi da reparti
chirurgici (**)
≤ 15%
2
Sono contrassegnati con (*) gli indicatori con valenza interaziendale fra le ULSS 12, 13 e 14; sono contrassegnati con
(**) gli indicatori che interessano più unità operative aziendali
46
C.09) Qualità Assistenza
Ospedaliera: Area
Oncologica
E) Liste d'Attesa
Monitoraggio e
governo del sistema
F) Rispetto dei
contenuti e delle
tempistiche dei flussi
informativi
ricompresi nel Nuovo
Sistema Informativo
Sanitario
C.09.02) Tempi di attesa (giorni)
per il ricovero Chemioterapia
(Indicatore TAV 3.11 Rapporto
SDO 2014) (**)
≤ 11,7 (Media
Nazionale)
C.09.03) Tempi di attesa (giorni)
per Interventi per Tumore al
polmone (Indicatore TAV 3.10
Rapporto SDO 2014) (*) (**)
≤ 23,1 (Media
Nazionale)
C.09.04) Tempi di attesa (giorni)
per Interventi per Tumore al
colon retto (Indicatore TAV 3.10
Rapporto SDO 2014) (*) (**)
≤ 21,5 (Media
Nazionale)
C.10) Qualità Assistenza
Ospedaliera: Area Medica
C.10.02) Percentuale di ricoveri
in area riabilitativa con degenza
superiore alle soglie di
riabilitazione
≤ 20%
E.03) Appropriatezza
nell'accesso alle Prestazioni
Specialistiche
E.03.01) Verifica della presenza
del quesito diagnostico (*) (**)
Sì
E.03.02) Predisposizione di
Azioni tese a migliorare
l'appropriatezza nell'accesso (*)
(**)
Sì
F.01) Completezza e
Tempestività del flusso SDO
F.01.02) Risoluzione anomalie di
registrazione del Regime di
Ricovero (**)
Sì
F.03) Completamento del
processo di
dematerializzazione della
ricetta cartacea
F.03.02) % di ricette prescritte
in modalità dematerializzata
prese in carico ed erogate con i
servizi telematici (erogatori
privati compresi) (**)
≥ 95%
Farmacia Ospedaliera
Obiettivo Strategico
Sostenibilità
economica
Area
D) Equilibrio
Economico
DGR 2072/2015
Obiettivo
Indicatore
D.03) Rispetto della
D.03.01) Rispetto del pro capite
programmazione regionale pesato diretta di classe A e H
sui costi dei Beni Sanitari
assegnato (**)
Soglia 2016
Tetto come da
Programmazione
Regionale
D.03.03) Rispetto del tetto di
costo: Farmaceutica Ospedaliera
(**)
Tetto come da
Programmazione
Regionale
D.03.04) Rispetto del tetto di
costo: DM (**)
Tetto come da
Programmazione
Regionale
D.03.05) Rispetto del tetto di
costo: IDV (**)
Tetto come da
Programmazione
Regionale
Monitoraggio e
governo del sistema
F) Rispetto dei
contenuti e delle
tempistiche dei flussi
informativi
ricompresi nel Nuovo
Sistema Informativo
Sanitario
F.04) Qualità dei flussi
informativi relativi ai Beni
Sanitari
F.04.01) Rispetto simultaneo
degli indicatori di qualità e
completezza dei flussi
informatici relativi ai beni
sanitari (**)
Sì
Appropriatezza
clinica ed
organizzativa e
Sostenibilità
economica
C) Obiettivi di Salute
e funzionamento dei
servizi
C.12) Indicatori di
Appropriatezza Prescrittiva
C.12.01) Aderenza agli
Indicatori di appropriatezza
prescrittiva ad elevato impatto
economico della Regione Veneto
(**)
Sì
47
04/02/2016
Pronto Soccorso e SUEM
Obiettivo Strategico
Appropriatezza
clinica ed
organizzativa
Area
A) Osservanza delle
linee guida ed
indirizzi in materia di
controllo e di
programmazione
dell’organizzazione
degli uffici
C) Obiettivi di Salute
e funzionamento dei
servizi
Appropriatezza
clinica ed
organizzativa
C) Obiettivi di Salute
e funzionamento dei
servizi
DGR 2072/2015
Obiettivo
Indicatore
A.03) Adeguamento della
A.03.01) Mantenimento o
organizzazione ospedaliera riduzione del Tasso di
agli indirizzi previsti dalla
ospedalizzazione al 135‰ (**)
LR n.23/2012 PSSR 20122016
C.05) Aderenza alle
Disposizioni Operative per
l'Attività di Pronto Soccorso
(DGR 1513/2014
Soglia 2016
≤ 135,00‰
C.05.01) Rispetto della Durata di
accesso in Pronto Soccorso
inferiore alle 4 ore secondo
quanto previsto da DGR
1513/2014 (**)
90° percentile entro
le 4 ore (240
minuti)
C.05.02) Intervallo AllarmeTarget dei mezzi di soccorso
(indicatore 21 della Griglia LEA
2016) (*) (**)
≤ 18 minuti
C.07) Qualità Assistenza
Ospedaliera: Area
Chirurgica
C.07.04) Percentuale di DRG
medici dimessi da reparti
chirurgici (**)
C.05) Aderenza alle
Disposizioni Operative per
l'Attività di Pronto Soccorso
(DGR 1513/2014
C.05.02) Intervallo AllarmeTarget dei mezzi di soccorso
(indicatore 21 della Griglia LEA
2016) (*) (**)
≤ 15%
≤ 18 minuti
Dipartimento Oncologico
Obiettivo Strategico
Sviluppo integrato
del sistema socio
sanitario
Appropriatezza
clinica ed
organizzativa
Area
A) Osservanza delle
linee guida ed
indirizzi in materia di
controllo e di
programmazione
dell’organizzazione
degli uffici
DGR 2072/2015
Obiettivo
Indicatore
A.03) Adeguamento della
A.03.02) Attivazione della Rete
organizzazione ospedaliera Oncologica Veneta secondo
agli indirizzi previsti dalla
quanto previsto dalla DGR
LR n.23/2012 PSSR 20122067/2013 (*) (**)
2016
Soglia 2016
Sì
A) Osservanza delle
linee guida ed
indirizzi in materia di
controllo e di
programmazione
dell’organizzazione
degli uffici
A.03) Adeguamento della
organizzazione ospedaliera
agli indirizzi previsti dalla
LR n.23/2012 PSSR 20122016
A.03.03) Attivazione delle
Breast Unit secondo quanto
previsto della DGR 1173/2014
(*) (**)
Sì
C) Obiettivi di Salute
e funzionamento dei
servizi
C.09) Qualità Assistenza
Ospedaliera: Area
Oncologica
C.09.02) Tempi di attesa (giorni)
per il ricovero Chemioterapia
(Indicatore TAV 3.11 Rapporto
SDO 2014) (**)
≤ 11,7 (Media
Nazionale)
C.09.03) Tempi di attesa (giorni)
per Interventi per Tumore al
polmone (Indicatore TAV 3.10
Rapporto SDO 2014) (*) (**)
≤ 23,1 (Media
Nazionale)
C.09.04) Tempi di attesa (giorni)
per Interventi per Tumore al
colon retto (Indicatore TAV 3.10
Rapporto SDO 2014) (*) (**)
≤ 21,5 (Media
Nazionale)
48
Unità Operative Ospedaliere
Obiettivo Strategico
Sostenibilità
economica
Appropriatezza
clinica ed
organizzativa
Area
D) Equilibrio
Economico
C) Obiettivi di Salute
e funzionamento dei
servizi
49
Soglia 2016
Tetto come da
Programmazione
Regionale
D.03.02) Rispetto del tetto di
costo: Farmaceutica Territoriale
(**)
Tetto come da
Programmazione
Regionale
D.03.03) Rispetto del tetto di
costo: Farmaceutica Ospedaliera
(**)
Tetto come da
Programmazione
Regionale
D.03.04) Rispetto del tetto di
costo: DM (**)
Tetto come da
Programmazione
Regionale
D.03.05) Rispetto del tetto di
costo: IDV (**)
Tetto come da
Programmazione
Regionale
C.05) Aderenza alle
Disposizioni Operative per
l'Attività di Pronto Soccorso
(DGR 1513/2014
C.05.01) Rispetto della Durata di
accesso in Pronto Soccorso
inferiore alle 4 ore secondo
quanto previsto da DGR
1513/2014 (**)
90° percentile entro
le 4 ore (240
minuti)
C.07) Qualità Assistenza
Ospedaliera: Area
Chirurgica
C.07.03) Rispetto delle soglie di
erogabilità in regime di ricovero
ospedaliera (DGR 4277/2011 e
modifiche successive) (**)
Sì
C.10) Qualità Assistenza
Ospedaliera: Area Medica
C.10.01) % Ricoveri medici oltre
soglia per pz >= 65 aa (Patto per
la Salute 2010-12) (codice
S.Anna: C14.4)
≤ 3%
E.01) Piena
implementazione delle
modalità organizzative ed
erogative per il
contenimento dei tempi
d'attesa secondo le
disposizioni della DGR
320/2013
E.02) Ottimizzazione del
Numero di Prestazioni per
Abitante
E.01.01) Rispetto Tempi d'attesa
classe A (*) (**)
≥ 90%
E.01.02) Rispetto Tempi d'attesa
classe B (*) (**)
≥ 90%
E.01.03) Rispetto Tempi d'attesa
classe C (*) (**)
100%
E.02.01) Ottimizzazione del
Numero di Prestazioni per
abitante, riducendo il tasso di
utilizzo nelle branche fuori
standard (**)
Sì
E.03) Appropriatezza
nell'accesso alle Prestazioni
Specialistiche
E.03.01) Verifica della presenza
del quesito diagnostico (*) (**)
Sì
E.03.02) Predisposizione di
Azioni tese a migliorare
l'appropriatezza nell'accesso (*)
(**)
Sì
C) Obiettivi di Salute
e funzionamento dei
servizi
C.13) Sperimentazione
Clinica e Aumento delle
segnalazioni ADR per
farmaci e vaccini
C.13.01) Tasso di segnalazioni
(numero di segnalazioni ADR
per milione di abitanti) (**)
F) Rispetto dei
contenuti e delle
tempistiche dei flussi
informativi
ricompresi nel Nuovo
Sistema Informativo
Sanitario
F.01) Completezza e
Tempestività del flusso SDO
F.01.02) Risoluzione anomalie di
registrazione del Regime di
Ricovero (**)
Sì
F.03) Completamento del
processo di
dematerializzazione della
ricetta cartacea
F.03.01) % di ricette prescritte
in modalità dematerializzata da
prescrittori diversi da MMG/PLS
(**)
≥ 95%
E) Liste d'Attesa
Monitoraggio e
governo del sistema
DGR 2072/2015
Obiettivo
Indicatore
D.03) Rispetto della
D.03.01) Rispetto del pro capite
programmazione regionale pesato diretta di classe A e H
sui costi dei Beni Sanitari
assegnato (**)
≥ 500 segnalazioni
04/02/2016
Appropriatezza
clinica ed
organizzativa e
Sostenibilità
economica
C) Obiettivi di Salute
e funzionamento dei
servizi
C.12) Indicatori di
Appropriatezza Prescrittiva
C.12.01) Aderenza agli
Indicatori di appropriatezza
prescrittiva ad elevato impatto
economico della Regione Veneto
(**)
Sì
In particolare, per le UU.OO. ospedaliere con degenza:
Obiettivo Strategico
Appropriatezza
clinica ed
organizzativa
Area
A) Osservanza delle
linee guida ed
indirizzi in materia di
controllo e di
programmazione
dell’organizzazione
degli uffici
DGR 2072/2015
Obiettivo
Indicatore
A.03) Adeguamento della
A.03.01) Mantenimento o
organizzazione ospedaliera riduzione del Tasso di
agli indirizzi previsti dalla
ospedalizzazione al 135‰ (**)
LR n.23/2012 PSSR 20122016
Soglia 2016
≤ 135,00‰
All’U.O. di Ostetricia e Ginecologia è assegnato il seguente obiettivo specifico:
Obiettivo Strategico
Appropriatezza
clinica ed
organizzativa
Area
C) Obiettivi di Salute
e funzionamento dei
servizi
DGR 2072/2015
Obiettivo
Indicatore
C.08) Qualità Assistenza
C.08.01) Miglioramento degli
Ospedaliera: Area Materno- indicatori di qualità dell'attività
Infantile
dei punti nascita
Soglia 2016
Sì
All’U.O. di Gastroenterologia è assegnato anche il seguente obiettivo specifico:
Obiettivo Strategico
Appropriatezza
clinica ed
organizzativa
Area
C) Obiettivi di Salute
e funzionamento dei
servizi
DGR 2072/2015
Obiettivo
Indicatore
C.07) Qualità Assistenza
C.07.04) Percentuale di DRG
Ospedaliera: Area
medici dimessi da reparti
Chirurgica
chirurgici (**)
Soglia 2016
≤ 15%
Oltre a quanto sopra, per le UU. OO. Ospedaliere Chirurgiche si prevede:
Unità Operative Ospedaliere Chirurgiche
Obiettivo Strategico
Appropriatezza
clinica ed
organizzativa
Area
C) Obiettivi di Salute
e funzionamento dei
servizi
DGR 2072/2015
Obiettivo
Indicatore
C.07) Qualità Assistenza
C.07.01) Numero interventi
Ospedaliera: Area
annui per sala operatoria aperta
Chirurgica
5 giorni a settimana (**)
C.07.02) Miglioramento degli
indicatori relativi all'attività di
week surgery come da DGR
2688/2014 (**)
C.07.04) Percentuale di DRG
medici dimessi da reparti
chirurgici (**)
Soglia 2016
≥ 1.000
Sì
≤ 15%
Direzione Professioni dell'Assistenza
Obiettivo Strategico
Sostenibilità
economica
Area
D) Equilibrio
Economico
DGR 2072/2015
Obiettivo
Indicatore
D.01) Rispetto della
D.01.01) Rispetto del tetto di
programmazione regionale costo: Personale (**)
sui costi del Personale
Soglia 2016
Tetto come da
Programmazione
Regionale
50
Obiettivi operativi aziendali
La Direzione Sanitaria intende perseguire, per l’anno 2016, anche i seguenti obiettivi:
1.
Completamento dell’adeguamento al nuovo Atto Aziendale
Azioni
Indicatori
Valore soglia 2016
Si
Adeguamento a Schede Ospedaliere 2016
2.
Avvio della
realizzazione del
Nuovo Pronto
Soccorso della sede
ospedaliera di Dolo
Consolidamento
strutturale e messa
in sicurezza del
monoblocco
Chirurgia di Dolo
Indicatori
Completamento
progetto esecutivo
Valore soglia 2016
Si
Strutture
Operative
Dipartimento
Emergenza e
Urgenza
Direzione Servizi
Tecnici
Completamento Gara
per l’assegnazione dei
lavori
Si
Provveditorato Economato
Avvio lavori
Si
Direzione Servizi
Tecnici
Completamento
progetto esecutivo
Si
Dipartimento
Emergenza e
Urgenza
Direzione Servizi
Tecnici
Completamento Gara
per l’assegnazione dei
lavori
Si
Provveditorato Economato
Avvio lavori
Si
Direzione Servizi
Tecnici
Internalizzazione del Servizio di Risonanza Magnetica
Azioni
Indicatori
Internalizzazione
Verifica e
del servizio di
adeguamento
risonanza
organizzativo
magnetica a seguito
della mancata
autorizzazione
51
Dirigenza
Medica
Ospedaliera
Adeguamenti strutturali: Realizzazione del nuovo Pronto Soccorso della sede di Dolo
del Presidio Ospedaliero
Azioni
3.
Strutture
Operative
Valore soglia 2016
Si
Strutture
Operative
UO Radiologia
04/02/2016
della CRITE relativa
al rinnovo
dell’appalto per
l’assegnazione in
service di tale
servizio
4.
Apertura notturna delle Radiologie
Azioni
Indicatori
Apertura notturna delle Radiologie
Mantenimento e Sviluppo della situazione
attuale
5.
Valore soglia 2016
Si
Strutture
Operative
Dirigenza
Medica
Ospedaliera
Accesso diretto a Ostetricia senza passaggio dal Pronto Soccorso
Obiettivo
Indicatori
Definizione delle procedure e realizzazione
delle condizioni organizzative
Valore soglia 2016
Strutture
Operative
Si
52
3 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
Obiettivi Regionali3
Servizi Veterinari
Obiettivo Strategico
Appropriatezza
clinica ed
organizzativa
Area
C) Obiettivi di Salute
e funzionamento dei
servizi
DGR 2072/2015
Obiettivo
Indicatore
C.03) Implementazione
C.03.03) Controlli
piani sicurezza alimentare
sull'alimentazione animale:
volume di attività minima dei
programmi di campionamento
previsti dal PNAA (Indicatore 3,
Allegato 9, Adempimento AAJ
Questionario LEA 2016)
C.03.04) Percentuale di
allevamenti controllati per
Tubercolosi, Brucellosi, Leucosi
(Indicatore 2 Adempimento AAJ
Questionario LEA 2015) (*)
Soglia 2016
≥ 90% dei
programmi di
campionamento con
almeno il 95% dei
campioni svolti per
ciascun programma
≥ 99,8%
Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione
Obiettivo Strategico
Appropriatezza
clinica ed
organizzativa
Area
C) Obiettivi di Salute
e funzionamento dei
servizi
DGR 2072/2015
Obiettivo
Indicatore
C.03) Implementazione
C.03.01) Controlli Sanitari Svolti
piani sicurezza alimentare
negli esercizi di
commercializzazione e
somministrazione di alimenti:
percentuali di ispezioni e
campionamenti effettuati sul
totale dei programmati
(indicatore 6.2 della Griglia LEA
2016) (*)
C.03.02) Contaminanti negli
alimenti di origine vegetale:
percentuale dei campioni
previsti i cui esiti sono resi
disponibili per l'invio all'EFSA
nei tempi previsti (indicatore
6.3 della Griglia LEA 2016) (*)
Soglia 2016
≥ 160
≥ 90% in tutte le
categorie previste
Servizio Prevenzione Igiene e Sanità Ambienti di Lavoro
Obiettivo Strategico
Appropriatezza
clinica ed
organizzativa
Area
C) Obiettivi di Salute
e funzionamento dei
servizi
DGR 2072/2015
Obiettivo
Indicatore
C.02) Raggiungimento della C.02.01) Unità Locali oggetto di
percentuale del 5% delle
intervento ispettivo dello
Unità Locali oggetto di
SPISAL aziendale (Indicatore 4
intervento ispettivo dello
Griglia LEA 2016) (*)
SPISAL aziendale
Soglia 2016
≥ 5%
3
Sono contrassegnati con (*) gli indicatori con valenza interaziendale fra le ULSS 12, 13 e 14; sono contrassegnati con
(**) gli indicatori che interessano più unità operative aziendali
53
04/02/2016
Servizio Igiene e Sanità Pubblica
Obiettivo Strategico
Appropriatezza
clinica ed
organizzativa
Monitoraggio e
governo del sistema
Area
C) Obiettivi di Salute
e funzionamento dei
servizi
C) Obiettivi di Salute
e funzionamento dei
servizi
DGR 2072/2015
Obiettivo
Indicatore
C.01) Copertura
C.01.01) Copertura vaccinale nei
Vaccinazioni già
bambini a 24 mesi per ciclo base
Obbligatorie e Screening
(3 dosi) (polio, difterite, tetano,
Oncologici
epatite B, pertosse, Hib)
(Indicatore 1.1 della Griglia LEA
2016) (*)
C.13) Sperimentazione
Clinica e Aumento delle
segnalazioni ADR per
farmaci e vaccini
Soglia 2016
Tutte > 95%
C.01.02) Copertura vaccinale nei
bambini a 24 mesi per una dose
di vaccino contro morbillo,
parotite, rosolia (MPR)
(Indicatore 1.2 Griglia LEA
2016) (*)
≥ 95%
C.01.03) Copertura vaccinale per
vaccinazione antinfluenzale
nell’anziano (>= 65 anni)
(Indicatore 1.3 Griglia LEA
2016) (*) (**)
≥ 75%
C.13.01) Tasso di segnalazioni
(numero di segnalazioni ADR
per milione di abitanti) (**)
≥ 500 segnalazioni
Servizio Screening
Obiettivo Strategico
Appropriatezza
clinica ed
organizzativa
Area
C) Obiettivi di Salute
e funzionamento dei
servizi
DGR 2072/2015
Obiettivo
Indicatore
C.01) Copertura
C.01.04) Adesione “corretta” per
Vaccinazioni già
screening mammografico (*)
Obbligatorie e Screening
Oncologici
C.01.05) Adesione “corretta” per
screening citologico (*)
C.01.06) Adesione “corretta” per
colon-retto (*)
Soglia 2016
≥ 80%
≥ 60%
≥ 65%
Dipartimento di Prevenzione
Obiettivo Strategico
Appropriatezza
clinica ed
organizzativa
Area
C) Obiettivi di Salute
e funzionamento dei
servizi
DGR 2072/2015
Obiettivo
Indicatore
C.01) Copertura
C.01.07) Rispetto della
Vaccinazioni già
Programmazione Regionale tesa
Obbligatorie e Screening
al miglioramento degli Stili di
Oncologici
Vita (4 indicatori) (*)
Soglia 2016
Sì
54
4 AREA DIREZIONE GENERALE E AMMINISTRATIVA E OBIETTIVI TRASVERSALI
Obiettivi Regionali4
Affari Generali
Obiettivo Strategico
Sostenibilità
economica
Area
B) Corretta ed
economica gestione
delle risorse
attribuite ed
introitate
DGR 2072/2015
Obiettivo
Indicatore
B.03) Applicare politiche di B.03.01) Tempi di istruttoria e
Autoassicurazione
di inserimento dei dati nel
gestionale regionale Simes (*)
Soglia 2016
Termini fissati dalla
procedura interna o
esterna
B.03.02) Trasmissione della
misurazione degli indicatori
delle azioni di miglioramento
previsti dal risk manager - a
seguito di sinistro/evento - per
il monitoraggio della loro
efficacia (*) (**)
Sì
B.03.03) Trasmissione della
compilazione semestrale del
questionario di autovalutazione
Carmina (giugno/dicembre) (*)
Sì
Controllo di Gestione e Budget
Obiettivo Strategico
Sostenibilità
economica
Monitoraggio e
governo del sistema
Area
B) Corretta ed
economica gestione
delle risorse
attribuite ed
introitate
F) Rispetto dei
contenuti e delle
tempistiche dei flussi
informativi
ricompresi nel Nuovo
Sistema Informativo
Sanitario
DGR 2072/2015
Obiettivo
Indicatore
B.02) Contabilità Analitica e B.02.01) Verifica del modello di
Modelli LA
alimentazione del sistema di
Contabilità Analitica Standard
Regionale
F.04) Qualità dei flussi
informativi relativi ai Beni
Sanitari
F.04.01) Rispetto simultaneo
degli indicatori di qualità e
completezza dei flussi
informatici relativi ai beni
sanitari (**)
Soglia 2016
Sì
Sì
Direzione Provveditorato Economato
Obiettivo Strategico
Sviluppo integrato
del sistema socio
sanitario
Area
B) Corretta ed
economica gestione
delle risorse
attribuite ed
introitate
DGR 2072/2015
Obiettivo
Indicatore
B.01) Riduzione prezzi di
B.01.01) Utilizzo Prezzi minori o
acquisto all'interno delle
uguali al Prezzo unitario di
soglie di prezzo unitario di
riferimento Regionale (ove
riferimento Regionale
presente) nella acquisizione di
“principi attivi” , “dispositivi
medici”, nonché dei servizi di
“lavanderia”, “pulizia”,
“ristorazione" nei contratti
sopra soglia co
Soglia 2016
Sì
4
Sono contrassegnati con (*) gli indicatori con valenza interaziendale fra le ULSS 12, 13 e 14; sono contrassegnati con
(**) gli indicatori che interessano più unità operative aziendali
55
04/02/2016
Monitoraggio e
governo del sistema
F) Rispetto dei
contenuti e delle
tempistiche dei flussi
informativi
ricompresi nel Nuovo
Sistema Informativo
Sanitario
F.04) Qualità dei flussi
informativi relativi ai Beni
Sanitari
F.04.01) Rispetto simultaneo
degli indicatori di qualità e
completezza dei flussi
informatici relativi ai beni
sanitari (**)
Sì
Direzione Sistemi Informativi
Obiettivo Strategico
Appropriatezza
clinica ed
organizzativa
Monitoraggio e
governo del sistema
Area
F) Rispetto dei
contenuti e delle
tempistiche dei flussi
informativi
ricompresi nel Nuovo
Sistema Informativo
Sanitario
F) Rispetto dei
contenuti e delle
tempistiche dei flussi
informativi
ricompresi nel Nuovo
Sistema Informativo
Sanitario
DGR 2072/2015
Obiettivo
Indicatore
F.05) Adempimenti in
F.05.05) Tempistica di
materia di gestione
emissione e pagamento
informatica della
dell'Impegnativa di cura
residenzialità
domiciliare (*) (**)
extraospedaliera (anziani e
disabili
F.02) Firma digitale e
notifiche al registry
regionale della creazione ed
aggiornamento dei
documenti clinici
F.03) Completamento del
processo di
dematerializzazione della
ricetta cartacea
F.05) Adempimenti in
materia di gestione
informatica della
residenzialità
extraospedaliera (anziani e
disabili
Soglia 2016
Sì
F.02.01) Raggiungimento del
livello di digitalizzazione dei
documenti clinici previsto e
attivazione delle notifiche verso
il registry regionale
Sì
F.02.02) Adeguamento dei
sistemi aziendali alle specifiche
regionali per il recupero dei
documenti clinici (CDA2 e pdf)
da parte dei MMG/PLS per la
processazione automatica (nel
caso di referti strutturati) dei
risultati
Sì
F.02.03) % di Indicizzazione del
Patient Summary su totale della
popolazione individuata
≥ 30%
F.03.01) % di ricette prescritte
in modalità dematerializzata da
prescrittori diversi da MMG/PLS
(**)
≥ 95%
F.03.02) % di ricette prescritte
in modalità dematerializzata
prese in carico ed erogate con i
servizi telematici (erogatori
privati compresi) (**)
≥ 95%
F.05.01) Rispetto delle scadenze
e della qualità nell'invio del
nuovo flusso informativo sulla
residenzialità extraospedaliera
(**)
Sì
F.05.02) Attività propedeutiche
al flusso della residenzialità e
semiresidenzialità
extraospedaliera in area disabili
nel 2014 (DGR 1059/2012) (**)
Sì
F.05.03) Strutturazione della
raccolta dei flussi informativi dai
centri servizi per la
residenzialità extraospedaliera
(**)
Sì
56
F.05.04) Adempimenti aziendali
relativi al recepimento del Piano
nazionale Demenze e raccolta
dei flussi informativi per
costruzione registro regionale
(**)
Sì
Direzione Risorse Umane
Obiettivo Strategico
Sostenibilità
economica
Area
D) Equilibrio
Economico
DGR 2072/2015
Obiettivo
Indicatore
D.01) Rispetto della
D.01.01) Rispetto del tetto di
programmazione regionale costo: Personale (**)
sui costi del Personale
Soglia 2016
Tetto come da
Programmazione
Regionale
DGR 2072/2015
Obiettivo
Indicatore
D.01) Rispetto della
D.01.01) Rispetto del tetto di
programmazione regionale costo: Personale (**)
sui costi del Personale
Soglia 2016
Tetto come da
Programmazione
Regionale
Direzione Strategica
Obiettivo Strategico
Sostenibilità
economica
Area
D) Equilibrio
Economico
D.02) Equilibrio Economico- D.02.01) Rispetto del Risultato
Finanziario
Economico Programmato
D.02.02) Variazione Annuale del
Costo della Produzione (+
Imposte e tasse)
Sì
Minore di zero
D.02.03) Soddisfazione degli
indicatori sulla situazione
economico-patrimoniale
Sì
Sviluppo integrato
del sistema socio
sanitario
A) Osservanza delle
linee guida ed
indirizzi in materia di
controllo e di
programmazione
dell’organizzazione
degli uffici
A.02) Adeguamento della
organizzazione delle
strutture intermedie agli
indirizzi previsti dalla LR
n.23/2012 PSSR 2012-2016
A.02.01) Progressione del piano
di adeguamento aziendale della
dotazione assistenziale
territoriale (strutture
intermedie) come ratificato, per
ogni azienda, con apposita
delibera di giunta.
Sì
Appropriatezza
clinica ed
organizzativa
C) Obiettivi di Salute
e funzionamento dei
servizi
C.06) Rispetto degli
Standard Minimi per Volumi
ed Esiti secondo il DM
n.70/2015
C.06.01) Rispetto degli standard
minimi di volume e di esito (*)
Sì
E) Liste d'Attesa
E.01) Piena
implementazione delle
modalità organizzative ed
erogative per il
contenimento dei tempi
d'attesa secondo le
disposizioni della DGR
320/2013
E.01.04) Rispetto Piano di
Riduzione dei Tempi d'attesa
Aziendale (*) (**)
Sì
C) Obiettivi di Salute
e funzionamento dei
servizi
C.11) Conseguimento piena
adempienza con riferimento
al Questionario LEA
C.11.01) Implementazione delle
attività finalizzate al
raggiungimento del livello di
totale adempienza rispetto agli
adempimenti previsti nel
Questionario LEA.
Sì
Monitoraggio e
governo del sistema
57
04/02/2016
Obiettivi operativi aziendali
La Direzione Strategica intende perseguire, per l’anno 2016, anche i seguenti obiettivi:
1.
Miglioramento del sistema di pianificazione degli obiettivi e di monitoraggio dei
risultati in vari ambiti:
• Consumi,
• Performance,
• Esiti;
Azioni
Miglioramento del
sistema di
pianificazione degli
obiettivi e di
monitoraggio dei
risultati in termini
di consumi,
performance ed
esiti
2.
Valore soglia 2016
Monitoraggio
trimestrale Obiettivi
Sant’Anna dell’area C:
Valutazione SocioSanitaria
SI
Monitoraggio
trimestrale del piano
investimenti 2016 e
relative fonti di
finanziamento
SI
Strutture
Operative
Direzione
Amministrativa
Direzione
Generale
Direzione
EconomicoFinanziaria
Area Risorse Umane: Allineamento a banche dati ULSS provinciali, revisione
regolamenti Libera professione e mobilità da uniformarsi a livello provinciale
Obiettivo
Risorse Umane
3.
Indicatori
Indicatori
Valore soglia 2016
Strutture
Operative
Migrazione archivi
incarichi da
programma Giada a
Sigma finalizzato
all’allineamento
banche dati Ulss
provincia
Si
Risorse Umane
Revisione regolamento
libera professione
Si
Risorse Umane
Revisione regolamento
mobilità del personale
Si
Risorse Umane
Miglioramento Relazioni col Pubblico
Obiettivo
DG
Indicatori
Valore soglia 2016
Strutture
Operative
58
Deburocratizzazione
delle risposte ai
reclami del
pubblico, azioni
volte al fornire una
risposta immediata
alla problematica
presentata; Contatto
diretto con l’utente
dal momento del
ricevimento del
reclamo
4.
59
Riduzione tempi di
risposta ai reclami
SI
URP
Riduzione dei reclami
a fronte della presa in
carico delle
problematiche
SI
URP
Numero di Contatti
diretti con l’utente al
momento del
ricevimento del
reclamo che non si
sono trasformati in
segnalazione
SI
URP
Miglioramento Sistemi Informativi Aziendali
Strutture
Operative
Azioni
Indicatori
Valore soglia 2016
Miglioramento
Sistemi Informativi
Analisi e studio di
fattibilità per la creazione
di un Datawarehouse
aziendale
SI
Direzione
Sistemi
Informativi
Estensione ad altre 3
UU.OO. della Cartella
Clinica Informatizzata di
Reparto
SI
Direzione
Sistemi
Informativi
04/02/2016
5.
Area Affari Generali: Informatizzazione gestione dei crediti, completamento progetto
fascicolo amministrativo elettronico, revisione manuale di gestione documenti
aziendali
Azioni
Informatizzazione
gestione dei crediti,
completamento
progetto fascicolo
amministrativo
elettronico,
revisione manuale
di gestione
documenti
aziendali
Indicatori
Valore soglia 2016
Strutture
Operative
Completamento del
progetto relativo al
fascicolo
amministrativo
elettronico
SI
Direzione Affari
Generali
Realizzazione del
progetto per la corretta
gestione dei crediti
mediante
l’informatizzazione
delle attività
amministrative
collegate alla
riscossione ed alla
contabilizzazione dei
crediti
SI
Direzione Affari
Generali
Revisione del manuale
di gestione dei
documenti e
riorganizzazione degli
archivi interni
all’Azienda
SI
Direzione Affari
Generali
60
Allegato 1: Obiettivi ex DGRV 2072/2015 declinati per UU.OO.
Area
Obiettivo
Indicatore
SOGLIA 2016
A) Osservanza delle
linee guida ed indirizzi
in materia di controllo
e di programmazione
dell’organizzazione
degli uffici
A.01) Adeguamento
della organizzazione
delle Cure Primarie agli
indirizzi previsti dalla
LR n.23/2012 PSSR
2012-2016
A.01.01) Sviluppo del modello di
Centrale Operativa
Sì
A.01.02) Programmazione dello
sviluppo delle Medicine di
Gruppo Integrate e attivazione
delle stesse secondo la DGR
n.751
A.01.03) Effettuazione
Monitoraggio dello sviluppo
delle Cure Primarie
Sì
A.02.01) Progressione del piano
di adeguamento aziendale della
dotazione assistenziale
territoriale (strutture
intermedie) come ratificato, per
ogni azienda, con apposita
delibera di giunta.
Sì
Direzione Strategica
0,50
A.02.02) Contestualizzazione
Aziendale del PDTA per la
Sclerosi Multipla
Sì
Distretto, Attività
Specialistiche, Cure
Primarie, DMO
0,50
≤ 135,00‰
Pronto Soccorso,
UU.OO. Ospedaliere
con degenza, DMO
0,50
A.02) Adeguamento
della organizzazione
delle strutture
intermedie agli indirizzi
previsti dalla LR
n.23/2012 PSSR 20122016
A.03) Adeguamento
della organizzazione
ospedaliera agli
indirizzi previsti dalla
LR n.23/2012 PSSR
2012-2016
A.03.01) Mantenimento o
riduzione del Tasso di
ospedalizzazione al 135‰
Sì
U.O. aziendali
coinvolte
Distretto
Distretto, Cure
Primarie
Punti
0,50
0,25
0,25
Distretto, Cure
Primarie
A.03.02) Attivazione della Rete
Oncologica Veneta secondo
quanto previsto dalla DGR
2067/2013
Sì
U.O. Dipartimento
Oncologico, DMO
0,50
A.03.03) Attivazione delle Breast
Unit secondo quanto previsto
della DGR 1173/2014
Sì
U.O. Dipartimento
Oncologico, DMO
0,00
3,00
A) Osservanza delle linee guida ed indirizzi in materia di controllo e di programmazione
dell’organizzazione degli uffici Totale
B.01) Riduzione prezzi B.01.01) Utilizzo Prezzi minori o
Sì
Provveditorato
B) Corretta ed
di acquisto all'interno
uguali al Prezzo unitario di
Economato
economica gestione
delle soglie di prezzo
riferimento Regionale (ove
delle risorse attribuite unitario di riferimento presente) nella acquisizione di
ed introitate
Regionale
“principi attivi” , “dispositivi
1,00
medici”, nonché dei servizi di
“lavanderia”, “pulizia”,
“ristorazione" nei contratti
sopra soglia co
B.02) Contabilità
Analitica e Modelli LA
B.02.01) Verifica del modello di
alimentazione del sistema di
Contabilità Analitica Standard
Regionale
Sì
Controllo di Gestione e
Budget
1,00
B.03) Applicare
politiche di
Autoassicurazione
B.03.01) Tempi di istruttoria e di
inserimento dei dati nel
gestionale regionale Simes
Termini fissati
dalla procedura
interna o esterna
Affari Generali
0,50
B.03.02) Trasmissione della
misurazione degli indicatori
delle azioni di miglioramento
previsti dal risk manager - a
seguito di sinistro/evento - per
il monitoraggio della loro
efficacia
B.03.03) Trasmissione della
compilazione semestrale del
questionario di autovalutazione
Carmina (giugno/dicembre)
Sì
Affari Generali, DMO
0,25
Sì
Affari Generali
0,25
B) Corretta ed economica gestione delle risorse attribuite ed introitate Totale
61
3,00
04/02/2016
Area
C) Obiettivi di Salute e
funzionamento dei
servizi
Obiettivo
C.01) Copertura
Vaccinazioni già
Obbligatorie e
Screening Oncologici
C.02) Raggiungimento
della percentuale del
5% delle Unità Locali
oggetto di intervento
ispettivo dello SPISAL
aziendale
Indicatore
SOGLIA 2016
C.01.01) Copertura vaccinale nei
bambini a 24 mesi per ciclo base
(3 dosi) (polio, difterite, tetano,
epatite B, pertosse, Hib)
(Indicatore 1.1 della Griglia LEA
2016)
Tutte > 95%
C.01.02) Copertura vaccinale nei
bambini a 24 mesi per una dose
di vaccino contro morbillo,
parotite, rosolia (MPR)
(Indicatore 1.2 Griglia LEA
2016)
C.01.03) Copertura vaccinale per
vaccinazione antinfluenzale
nell’anziano (>= 65 anni)
(Indicatore 1.3 Griglia LEA
2016)
C.01.04) Adesione “corretta” per
screening mammografico
≥ 95%
Servizio Igiene e Sanità
Pubblica
0,25
≥ 75%
Servizio Igiene e Sanità
Pubblica, Cure
Primarie
0,25
≥ 80%
Servizio Screening
0,25
C.01.05) Adesione “corretta” per
screening citologico
≥ 60%
Servizio Screening
0,25
C.01.06) Adesione “corretta” per
colon-retto
≥ 65%
Servizio Screening
0,25
C.01.07) Rispetto della
Programmazione Regionale tesa
al miglioramento degli Stili di
Vita (4 indicatori)
Sì
U.O. Dipartimento di
Prevenzione
0,75
C.02.01) Unità Locali oggetto di
intervento ispettivo dello
SPISAL aziendale (Indicatore 4
Griglia LEA 2016)
≥ 5%
Servizio Prevenzione
Igiene e Sanità
Ambienti di Lavoro
0,00
≥ 160
Servizio Igiene degli
Alimenti e della
Nutrizione
0,25
C.03.02) Contaminanti negli
alimenti di origine vegetale:
percentuale dei campioni
previsti i cui esiti sono resi
disponibili per l'invio all'EFSA
nei tempi previsti (indicatore
6.3 della Griglia LEA 2016)
≥ 90% in tutte le
categorie previste
Servizio Igiene degli
Alimenti e della
Nutrizione
0,25
C.03.03) Controlli
sull'alimentazione animale:
volume di attività minima dei
programmi di campionamento
previsti dal PNAA (Indicatore 3,
Allegato 9, Adempimento AAJ
Questionario LEA 2016)
≥ 90% dei
Servizi Veterinari
programmi di
campionamento
con almeno il 95%
dei campioni svolti
per ciascun
programma
C.03) Implementazione C.03.01) Controlli Sanitari Svolti
piani sicurezza
negli esercizi di
alimentare
commercializzazione e
somministrazione di alimenti:
percentuali di ispezioni e
campionamenti effettuati sul
totale dei programmati
(indicatore 6.2 della Griglia LEA
2016)
C.03.04) Percentuale di
allevamenti controllati per
Tubercolosi, Brucellosi, Leucosi
(Indicatore 2 Adempimento AAJ
Questionario LEA 2015)
≥ 99,8%
U.O. aziendali
Punti
coinvolte
Servizio Igiene e Sanità 1,00
Pubblica
Servizi Veterinari
0,25
0,25
62
Area
Obiettivo
C.04) Integrazione
Ospedale - Territorio
C.05) Aderenza alle
Disposizioni Operative
per l'Attività di Pronto
Soccorso (DGR
1513/2014
Indicatore
SOGLIA 2016
C.04.01) Percentuale di
dimissioni ultra 75enni visitati a
domicilio - entro 2 gg dalla
dimissione
C.04.02) Percentuale di
ultra75enni con almeno 8
accessi domiciliari nell'ultimo
mese di vita
≥ 10%
U.O. aziendali
coinvolte
Cure Primarie
≥ 15%
Cure Primarie
C.04.03) Incremento del tasso di
eventi assistenziali di 3-4° livello
Incremento
rispetto al 2015
C.05.01) Rispetto della Durata di
accesso in Pronto Soccorso
inferiore alle 4 ore secondo
quanto previsto da DGR
1513/2014
C.05.02) Intervallo AllarmeTarget dei mezzi di soccorso
(indicatore 21 della Griglia LEA
2016)
C.06) Rispetto degli
C.06.01) Rispetto degli standard
Standard Minimi per
minimi di volume e di esito
Volumi ed Esiti secondo
il DM n.70/2015
C.07) Qualità
Assistenza Ospedaliera:
Area Chirurgica
C.07.01) Numero interventi
annui per sala operatoria aperta
5 giorni a settimana
0,50
0,50
Pronto Soccorso,
SUEM
0,50
Sì
Direzione Strategica
1,00
≥ 1.000
UU. OO. Chirurgiche,
DMO
1,00
C.07.02) Miglioramento degli
indicatori relativi all'attività di
week surgery come da DGR
2688/2014
Sì
DMO, UU.OO.
chirurgiche
0,50
C.07.03) Rispetto delle soglie di
erogabilità in regime di ricovero
ospedaliera (DGR 4277/2011 e
modifiche successive)
Sì
DMO, varie UU.OO.
Ospedaliere
0,50
≤ 15%
DMO,
Pronto Soccorso,
Gastroenterologia,
UU.OO chirurgiche
0,00
C.07.04) Percentuale di DRG
medici dimessi da reparti
chirurgici
63
0,25
0,25
Distretto, U.O.
Dipartimento
Continuità
Assistenziale
90° percentile
Pronto Soccorso, DMO,
entro le 4 ore (240 UU.OO. ospedaliere
minuti)
≤ 18 minuti
Punti
C.08) Qualità
Assistenza Ospedaliera:
Area Materno-Infantile
C.08.01) Miglioramento degli
indicatori di qualità dell'attività
dei punti nascita
Sì
UU.OO. Ostetricia e
Ginecologia
1,00
C.09) Qualità
Assistenza Ospedaliera:
Area Oncologica
C.09.02) Tempi di attesa (giorni)
per il ricovero Chemioterapia
(Indicatore TAV 3.11 Rapporto
SDO 2014)
≤ 11,7 (Media
Nazionale)
U.O Dipartimento
Oncologico, DMO
1,00
C.09.03) Tempi di attesa (giorni)
per Interventi per Tumore al
polmone (Indicatore TAV 3.10
Rapporto SDO 2014)
≤ 23,1 (Media
Nazionale)
U.O Dipartimento
Oncologico, DMO
0,50
C.09.04) Tempi di attesa (giorni)
per Interventi per Tumore al
colon retto (Indicatore TAV 3.10
Rapporto SDO 2014)
≤ 21,5 (Media
Nazionale)
U.O Dipartimento
Oncologico, DMO
0,50
04/02/2016
Area
Obiettivo
Indicatore
SOGLIA 2016
C.10) Qualità
Assistenza Ospedaliera:
Area Medica
C.10.01) % Ricoveri medici oltre
soglia per pz >= 65 aa (Patto per
la Salute 2010-12) (codice
S.Anna: C14.4)
≤ 3%
C.10.02) Percentuale di ricoveri
in area riabilitativa con degenza
superiore alle soglie di
riabilitazione
≤ 20%
C.11) Conseguimento
piena adempienza con
riferimento al
Questionario LEA
C.11.01) Implementazione delle
attività finalizzate al
raggiungimento del livello di
totale adempienza rispetto agli
adempimenti previsti nel
Questionario LEA.
C.12) Indicatori di
Appropriatezza
Prescrittiva
C.12.01) Aderenza agli
Indicatori di appropriatezza
prescrittiva ad elevato impatto
economico della Regione Veneto
C.13) Sperimentazione
Clinica e Aumento delle
segnalazioni ADR per
farmaci e vaccini
C.13.01) Tasso di segnalazioni
(numero di segnalazioni ADR
per milione di abitanti)
C) Obiettivi di Salute e funzionamento dei servizi Totale
D.01) Rispetto della
D.01.01) Rispetto del tetto di
D) Equilibrio
programmazione
costo: Personale
Economico
regionale sui costi del
Personale
D.02) Equilibrio
Economico-Finanziario
D.02.01) Rispetto del Risultato
Economico Programmato
D.02.02) Variazione Annuale del
Costo della Produzione (+
Imposte e tasse)
D.02.03) Soddisfazione degli
indicatori sulla situazione
economico-patrimoniale
D.03) Rispetto della
programmazione
regionale sui costi dei
Beni Sanitari
U.O. aziendali
coinvolte
varie UU.OO.
Ospedaliere
Punti
1,00
non presenti ricoveri
riabilitativi
1,00
Sì
varie UU.OO. aziendali
1,00
Sì
varie UU.OO.
Ospedaliere, Cure
Primarie, Farmacia
Ospedaliera e Servizio
Farmaceutico
Territoriale
3,00
≥ 500 segnalazioni varie UU.OO.
Ospedaliere
Servizio Farmaceutico
Territoriale,
Cure Primarie, Servizio
Igiene Sanità Pubblica
1,00
19,00
Tetto come da
Programmazione
Regionale
Direzione Strategica,
U.O Risorse Umane,
U.O. Direzione
Professioni
dell'Assistenza
Direzione Strategica,
tutte le UU. OO.
aziendali
3,00
Minore di zero
Direzione Strategica,
tutte le UU. OO.
aziendali
5,00
Sì
Direzione Strategica,
tutte le UU. OO.
aziendali
5,00
Sì
5,00
D.03.01) Rispetto del pro capite
pesato diretta di classe A e H
assegnato
Tetto come da
Programmazione
Regionale
varie UU.OO.
Ospedaliere, Cure
Primarie, Farmacia
Ospedaliera
2,00
D.03.02) Rispetto del tetto di
costo: Farmaceutica Territoriale
Tetto come da
Programmazione
Regionale
varie UU.OO.
Ospedaliere, Cure
Primarie, Servizio
Farmaceutico
Territoriale
2,00
D.03.03) Rispetto del tetto di
costo: Farmaceutica Ospedaliera
Tetto come da
Programmazione
Regionale
UU.OO. ospedaliere e
Farmacia Ospedaliera
3,00
D.03.04) Rispetto del tetto di
costo: DM
Tetto come da
Programmazione
Regionale
UU.OO. ospedaliere e
Farmacia Ospedaliera
2,00
D.03.05) Rispetto del tetto di
costo: IDV
Tetto come da
Programmazione
Regionale
UU.OO. ospedaliere e
Farmacia Ospedaliera
1,00
D.03.06) Rispetto del tetto di
costo: Assistenza Integrativa
Tetto come da
Programmazione
Regionale
Cure Primarie, Servizio
Farmaceutico
Territoriale
1,00
64
Area
Obiettivo
Indicatore
D.03.07) Rispetto del tetto di
costo: Assistenza Protesica
D) Equilibrio Economico Totale
E.01) Piena
E) Liste d'Attesa
Tetto come da
Programmazione
Regionale
U.O. aziendali
coinvolte
Distretto, Cure
Primarie
Punti
1,00
30,00
E.01.01) Rispetto Tempi d'attesa
classe A
implementazione delle
modalità organizzative
ed erogative per il
contenimento dei tempi
E.01.02) Rispetto Tempi d'attesa
d'attesa secondo le
classe B
disposizioni della DGR
320/2013
E.01.03) Rispetto Tempi d'attesa
classe C
≥ 90%
U.O. Attività
Specialistiche,
varie UU. OO.
Ospedaliere
2,00
≥ 90%
U.O. Attività
Specialistiche,
varie UU. OO.
Ospedaliere
2,00
100%
U.O. Attività
Specialistiche,
varie UU. OO.
Ospedaliere
1,00
Direzione Strategica,
U.O. Attività
Specialistiche
5,00
E.01.04) Rispetto Piano di
Riduzione dei Tempi d'attesa
Aziendale
Sì
E.02) Ottimizzazione
del Numero di
Prestazioni per
Abitante
E.02.01) Ottimizzazione del
Numero di Prestazioni per
abitante, riducendo il tasso di
utilizzo nelle branche fuori
standard
Sì
E.03) Appropriatezza
nell'accesso alle
Prestazioni
Specialistiche
E.03.01) Verifica della presenza
del quesito diagnostico
Sì
E.03.02) Predisposizione di
Azioni tese a migliorare
l'appropriatezza nell'accesso
Sì
F.01.02) Risoluzione anomalie di
registrazione del Regime di
Ricovero
Sì
varie UU. OO.
Ospedaliere, DMO
1,00
F.02.01) Raggiungimento del
livello di digitalizzazione dei
documenti clinici previsto e
attivazione delle notifiche verso
il registry regionale
Sì
Direzione Sistemi
Informativi
0,50
F.02.02) Adeguamento dei
sistemi aziendali alle specifiche
regionali per il recupero dei
documenti clinici (CDA2 e pdf)
da parte dei MMG/PLS per la
processazione automatica (nel
caso di referti strutturati) dei
risultati
F.02.03) % di Indicizzazione del
Patient Summary su totale della
popolazione individuata
Sì
Direzione Sistemi
Informativi
0,25
≥ 30%
Direzione Sistemi
Informativi
0,25
E) Liste d'Attesa Totale
F.01) Completezza e
F) Rispetto dei
Tempestività del flusso
contenuti e delle
SDO
tempistiche dei flussi
informativi ricompresi
nel Nuovo Sistema
Informativo Sanitario
F.02) Firma digitale e
notifiche al registry
regionale della
creazione ed
aggiornamento dei
documenti clinici
65
SOGLIA 2016
3,00
U.O. Attività
Specialistiche,
varie UU. OO.
Ospedaliere
U.O. Attività
Specialistiche,
DMO, varie UU. OO.
Ospedaliere
U.O. Attività
Specialistiche,
DMO, varie UU. OO.
Ospedaliere
1,00
1,00
15,00
04/02/2016
Area
Obiettivo
F.03) Completamento
del processo di
dematerializzazione
della ricetta cartacea
Indicatore
SOGLIA 2016
F.03.01) % di ricette prescritte
in modalità dematerializzata da
prescrittori diversi da MMG/PLS
≥ 95%
F.03.02) % di ricette prescritte
in modalità dematerializzata
prese in carico ed erogate con i
servizi telematici (erogatori
privati compresi)
≥ 95%
U.O. aziendali
coinvolte
UU.OO. Ospedaliere,
Direzione Sistemi
Informativi
Punti
0,50
Direzione Sistemi
Informativi,
DMO
0,50
F.04) Qualità dei flussi
informativi relativi ai
Beni Sanitari
F.04.01) Rispetto simultaneo
degli indicatori di qualità e
completezza dei flussi
informatici relativi ai beni
sanitari
Sì
Farmacia Ospedaliera,
Direzione
Provveditorato
Economato
Controllo di Gestione e
Budget
1,00
F.05) Adempimenti in
materia di gestione
informatica della
residenzialità
extraospedaliera
(anziani e disabili
F.05.01) Rispetto delle scadenze
e della qualità nell'invio del
nuovo flusso informativo sulla
residenzialità extraospedaliera
Sì
Direzione Sistemi
Informativi,
Ufficio di Piano
Organizzazione e
Servizi Socio Sanitari
0,20
F.05.02) Attività propedeutiche
al flusso della residenzialità e
semiresidenzialità
extraospedaliera in area disabili
nel 2014 (DGR 1059/2012)
Sì
Direzione Sistemi
Informativi,
Ufficio di Piano
Organizzazione e
Servizi Socio Sanitari
0,20
F.05.03) Strutturazione della
raccolta dei flussi informativi dai
centri servizi per la
residenzialità extraospedaliera
Sì
Direzione Sistemi
Informativi,
Ufficio di Piano
Organizzazione e
Servizi Socio Sanitari
0,20
F.05.04) Adempimenti aziendali
relativi al recepimento del Piano
nazionale Demenze e raccolta
dei flussi informativi per
costruzione registro regionale
Sì
Direzione Sistemi
Informativi
0,20
F.05.05) Tempistica di
emissione e pagamento
dell'Impegnativa di cura
domiciliare
Sì
Ufficio di Piano
Organizzazione e
Servizi Socio Sanitari
F) Rispetto dei contenuti e delle tempistiche dei flussi informativi ricompresi nel Nuovo Sistema
Informativo Sanitario Totale
0,20
5,00
66