Fiscal Compact

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L'Europa e la crisi: presente e
futuro della governance europea
Antonia Carparelli
Commissione Europea
Direzione Generale Affari Economici e Finanziari
Bari – lezione del 17-5-2012 nel corso di:
Economia Finanziaria e Monetaria
I pilastri della nuova governance
economica europea
Sorveglianza fiscale
rafforzata e
monitoraggio degli
squilibri
(Patto di Stabilità ,
Patto Euro plus,
Six Pack. Fiscal
compact)
Strategia Europa
2020
Coordinamento delle
politiche e riforme
strutturali per rafforzare la
crescita e l’occupazione
Nuovi strumenti di
sostegno
finanziario
Nuove norme
prudenziali e di
regolamentazione del
sistema finanziario
(European Systemic Risk
Board, capital requirements,
ecc.)
Temporanei (EFSM,
EFSF) e Permanenti
(ESM)
2
Parte I:
Europa 2020
Europa 2020
Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e
inclusiva
•  crescita intelligente: sviluppare un'economia basata
sulla conoscenza e sull'innovazione;
•  crescita sostenibile: promuovere un'economia più
efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più
competitiva;
•  crescita inclusiva: promuovere un'economia con un
alto tasso di occupazione che favorisca la coesione
sociale e territoriale.
4
Cinque obiettivi quantitativi
Gli obiettivi proposti dalla Commissione e sottoscritti dagli Stati
Membri per il prossimo decennio:
•  il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni deve avere
un lavoro;
•  il 3% del PIL dell'UE deve essere investito in R&S;
•  i traguardi "20/20/20" in materia di clima/energia devono essere
raggiunti (compreso un incremento del 30% della riduzione delle
emissioni se le condizioni lo permettono);
•  il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e
almeno il 40% dei giovani deve essere laureato;
•  20 milioni di persone in meno devono essere a rischio di povertà
o di esclusione sociale.
5
Sette iniziative “faro”
1. 
2. 
3. 
4. 
5. 
6. 
7. 
L'Unione dell'innovazione per migliorare le condizioni generali e
l'accesso ai finanziamenti per la ricerca e l'innovazione.
Youth on the move per migliorare l'efficienza dei sistemi di insegnamento
e agevolare l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro.
Un'agenda europea del digitale per accelerare la diffusione dell'internet
ad alta velocità e sfruttare i vantaggi di un mercato unico del digitale.
Un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse per contribuire a
scindere la crescita economica dall'uso delle risorse e favorire il passaggio
a un'economia a basse emissioni di carbonio.
Una politica industriale per l'era della globalizzazione onde migliorare il
clima imprenditoriale, specialmente per le PMI.
Un'agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro onde
modernizzare i mercati occupazionali e consentire alle persone di
migliorare le proprie competenze in tutto l'arco della vita.
La Piattaforma europea contro la povertà per garantire coesione sociale
e territoriale.
6
Europa 2020 e il semestre europeo
•  Approccio integrato alla sorveglianza:
–  presentazione congiunta di
•  Programmi di Stabilità e Convergenza (finanza pubblica)
•  Programmi Nazionali di Riforma (riforme/misure strutturali; BEPGs/EGs)
•  Sorveglianza per prevenire e correggere squilibri macroeconomici
•  Priorità identificate nell’ Annual Growth Survey
–  Orientamenti annuali orizzontali
–  Focus su un numero limitato di priorità
•  Raccomandazioni ex ante, concrete, specifiche per
ciascun paese
http://ec.europa.eu/europe2020/tools/monitoring/recommendations_2011/index_en.htm
•  Semestre Nazionale di implementazione
7
Europa 2020: sorveglianza e
implementazione
8
Il semestre europeo: calendario
Macroeconomic
Dialogue (MED)
Macroeconomic
Dialogue (MED)
Competitività
dinamiche prezzi e
salari
9
I messaggi chiave dell'AGS 2012
1. 
Consolidamento fiscale orientato alla crescita e all'occupazione
2. 
Ripristino di condizioni normali nel mercato del credito
3. 
Riforme capaci di rafforzare la competitività economica
(completamento del mercato interno, soprattutto dei servizi, digital
economy, uso dei fondi comunitari)
4. 
Politiche attive del lavoro, efficienza dei sistemi educativi e di
protezione sociale per affrontare la disoccupazione e le
conseguenze sociali della crisi)
5. 
Modernizzare la pubblica amministrazione
10
Gli adempimenti italiani nel quadro del
semestre europeo
Documento di economia e finanza (10
aprile 2011)
1. Programma nazionale di stabilità
2. Programma nazionale di riforme
3. Analisi e tendenze finanza pubblica
http://www.governo.it/GovernoAzione/politiche_economiche/
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Parte II:
La sorveglianza fiscale e il
coordinamento delle politiche di
bilancio
Six Pack
Cinque regolamenti e una direttiva (in vigore dal 13 dicembre 2011). Si applica ai 27
SM, con alcune regole specifiche per l’eurozona (riguardanti soprattuttole sanzioni).
Copre non soltanto la sorveglianza dei bilanci, ma anche quella macroeconomica
(Macroeconomic Imbalance Procedure)
Rafforza il Patto di Stabilità e Crescita (PSC), sia nella parte preventiva sia nella parte
correttiva. Assicura una più rigorosa applicazione delle regole definendo in termini
quantitativi una deviazione significativa dagli obiettivi di medio termine, dunque
rafforzando la sorveglianza preventiva. Rende operativo il criterio del debito,
rendendo possibile l’avvio della Procedura di Deficit Eccessivo con riferimento al
debito e non solo al deficit.
Le sanzioni per i paesi dell’euro sono introdotte in maniera graduale, se necessario
anche nella fase preventiva, e possono raggiungere lo 0.5% del PIL. Introduce la
maggioranza qualificata “reversed” per l’applicazione delle sanzioni.
La riforma del Patto di Crescita e Stabilità
(Six Pack)
Principali elementi del pacchetto legislativo:
•  Un meccanismo di allerta basato su un insieme
coerente di indicatori.
•  La sorveglianza preventiva basata su discussioni con
gli Stati Membri e su analisi approfondite.
•  Un quadro di riferimento di qualità per i bilanci
nazionali.
•  Una procedura per prevenire e correggere gli
squilibri macroeconomici.
•  Un meccanismo di sanzioni per assicurare il rispetto
degli impegni da parte dei membri della zona euro.
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La direttiva sui quadri nazionali per le politiche
di bilancio
Dove eravamo?
ü Il quadro di sorveglianza EU non
era sufficientemente riflesso nelle
• realtà istituzionali degli SM
à Esigenza di una piena
appropriazione nazionale del
quadro europeo
ü Considerevoli variazioni nella
qualità dei quadri nazionali
ü  La qualità delle politiche di
bilancio dipende anche dalla
solidità del quadro regolamentare
à  Quali sono i nuovi standard per i bilanci
nazionali?
Regole fiscali numeriche specifiche per ogni paese
Piani di bilancio di medio periodo
Analisi e monitoraggio indipendente Es. Fiscal council
Revisione delle procedure di bilancio
Regole per la formulazione delle previsioni
Contabilità e notificazione statistica
Regolamentazione delle relazioni di bilancio tra autorità
pubbliche e tra le varie componenti della pubblica
amministrazione.
NB: Trasposizione entro la fine del 2013
ü 
ü 
ü 
ü 
ü 
ü 
ü 
à L’esigenza di standard
omogenei per le regole e le
procedure di bilancio nazionali
15
16
Pacchetto legislativo sul rafforzamento della
governance economica: in sintesi
Sorveglianza Fiscale (SGP)
-  Politica fiscale prudente
Sorveglianza Macroeconomica
(EIP)
(preventive arm)
-  Criterio del Debito
-  (corrective arm)
-  Minimum standard per il quadro
fiscale
Nuova regolamentazione per la
prevenzione e correzione di
squilibri macroeconomici
Enforcement
Enforcement
Nuova regolamentazione per
un’efficace sorveglianza dei bilanci
pubblici
Nuova regolamentazione per un’efficace
sorveglianza macroeconomica
Incentivi più forti e sanzioni più facili
Sanzioni nel caso di misure insufficienti o
persistente inazione
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TRATTATO SULLA STABILITA’, SUL COORDINAMENTO E
SULLA GOVERNANCE
•  Deciso a Dicembre, firmato il 2 Marzo (tempi record per il processo
decisionale dell’EU).
•  Entrerà in vigore dopo la ratifica di almeno dodici Stati Membri
della zona euro.
•  E’ un accordo intergovernativo, firmato da 25 SM (tutti eccetto UK e
Repubblica Ceca). Sarà vincolante solo per gli SM dell’euro, mentre
per gli altri diventerà vincolante solo quando adotteranno l’euro o
prima se lo considerano opportuno.
•  Sarà integrato nel quadro legale dell’Unione Europea entro cinque
anni, la Commissione Europea avrà un ruolo centrale nel processo
e ad esso si ispirerà la legislazione secondaria.
•  Il Fiscal Compact è la componente fiscale del Trattato
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LE TRE COMPONENTI DEL TSCG
1. Coordinamento delle politiche economiche
–  I paesi della zona euro si impegnano a coordinare le loro riforme di politica
economica.
2. Una Governance Rafforzata
–  Summit della zona euro almeno due volte all’anno
–  Il Presidente dell’Euro Summit sarà designato dai capi di Stato o di Governo
dei paesi della zona euro
–  La partecipazione dei capi di stato e di governo dei paesi non appartenenti
all’euro agli Eurosummit è prevista, per i paesi che ratificano il Trattatto,
almeno una volta all’anno e solo per alcuni temi
3. …e il ”FISCAL COMPACT”
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Il Fiscal compact in sintesi
1. Riprende il contenuto del Six-pack
- Punto di partenza resta il PCS
- Obiettivi di medio termine specifici per ogni
paese
- Riferimento numerico per la riduzione del
debito nel quadro della Procedura di deficit
eccessivo
2. Integra lo strumentario del PCS
- Coordinamento ex ante dei piani di
emissione del debito
- Programmi da concordare tra Commissione
in partnership con gli Stati Membri in EDP
3. Rafforza l’attuazione (enforcement)
- Impegno per gli obiettivi a medio termine incorporato nella
costituzione (o equivalente)
- Assortito di meccanismi automatici di correzione (che
vengono attivati automaticamente in caso di deviazione
significativa… salvo circostanze eccezionali) e prevede il
monitoraggio da parte di istituzioni indipendenti
-  Un limite più stringente per gli obiettivi a medio termine
(-0.5% del Pil) con un calendario di convergenza
- Impegno a sostenere le proposte/raccomandazioni della
Commissione nella procedura di Deficit Eccessivo per l’euro
area.
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Il Fiscal Compact (attuazione)
A livello nazionale
- 
- 
Gli Stati Membri devono incorporare le regole nella legislazione nazionale con
disposizioni aventi “carattere vincolante e permanente, preferibilmente costituzionale”
Il monitoraggio sarà assicurato da autorità indipendenti
A livello di Unione Europea
- 
- 
COM presents report on the transposition of the agreed provisions
Matter can be brought to the Court of Justice by a MS to verify transposition
- 
Court of Justice can impose financial sanction of up to 0.1% of GDP
Come ancorare questi impegni nella legislazione europea?
- 
Rapida attuazione degli elementi chiave nella legislazione europea. Le parti
contraenti sono impegnate a incorporare il Trattato nel quadro legale dell’Unione
entro i prossimi cinque anni.
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Il “Two-pack”
Rafforzare i dispositivi di sorveglianza di bilancio
In risposta alla crescente interdipendenza dei paesi dell’euro-area:
è Ulteriore rafforzamento del quadro di coordinamento e sorveglianza delle politiche di
bilancio
è Due regolamenti per intensificare il monitoraggio
Monitoraggio rafforzato per tutti gli
Stati membri dell’euro area
• 
Disposizioni comuni per valutare le
proposte per i piani nazionali di
bilancio
• 
Uno stretto monitoraggio
closer
monitoring of the correction of
excessive deficits in euro area
Member States (only MS in EDP)
Sorveglianza rafforzata per gli Stati
Membri dell’euro area
finanziariamente
•  Codificare
pratiche comuni nei
programmi dell’Unione Europea e
odifying common practice of EU-IMF
programmes
•  Possibility
to recommend a euro area
Member State to ask for assistance
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Parte III:
Stabilità Finanziaria
(cenni)
Meccanismi di intervento
in situazione di crisi
•  Meccanismi di supporto temporaneo:
–  European Financial Stability Mechanism (EFSM). Fondo
gestito dall’Unione Europea con garanzia dal bilancio
dell’Unione.
–  European Financial Stability Fund (EFSF). Può
raccogliere fondi per finanziare stati membri in difficoltà,
avvalendosi della garanzia degli altri.
–  Interventi del FMI e della BCE
•  Meccanismo di supporto permanente
–  European Stabilisation Mechanism (ESM) – Gli Stati
Membri (non l’Unione) possono offrire supporto a stati
Membri in difficoltà su base volontaria e sotto stretta
condizionalità.
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Stabilità finanziaria e regole prudenziali
•  Riforma della regolamentazione del settore
finanziario:
–  Norme di capitalizzazione più stringenti, regole su
bonus per ridurre incentivi a prendere posizioni in
attività rischiose nel breve, standard di contabilità,
agenzie di rating, protezione consumatori etc.
•  Sistema Europeo di Supervisione Finanziaria
–  European Systemic Risk Board e tre nuove autority
europee di supervisione (su banche, assicurazioni e
società finanziarie)
•  Stress Tests sulle banche
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Le decisioni del Consiglio Europeo
(dicembre 2011-marzo 2012)
Rafforzamento degli strumenti di stabilizzazione
Entrata in vigore anticipata dell’ESM e procedura
decisionale d’urgenza a maggioranza qualificata
Rafforzamento delle risorse congiunte dell’ESFS e
dell’ESM (€500 bn)
Rafforzamento delle risorse dell’IMF (€400bn).
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Parte IV:
Questioni aperte
Questioni aperte
• 
L’Europa è di nuovo in recessione….
• 
L'esigenza di rilanciare la crescita
• 
Le idee messe in campo
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L’Europa è di nuovo alle prese con la
recessione
Nove paesi sono “tecnicamente” in recessione. Non
solo paesi finanziariamente fragili ma anche Olanda,
UK, Repubblica Ceca, ecc.…
I mercati finanziari continuano ad essere in tensione.
Gli spread sui titoli pubblici restano elevati e soggetti a
forte volatilità.
I meccanismi di erogazione del credito alle famiglie e
alle imprese restano ingessati.
E gli indicatori di fiducia continuano a mostrare segni
di deterioramento.
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Intervenire per la crescita
Il quadro politico europeo è in rapida evoluzione
Le pressioni per un’agenda della crescita si sono
intensificate
I timori di un avvitamento nella spirale recessiva e
di insostenibilità del debito…
Le richieste di un “growth compact” che affianchi il
fiscal compact.
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Alcune idee messe in campo
(in vista dei prossimi vertici europei)
• 
Rilancio mercato interno (soprattutto servizi)
• 
Project bonds, eurobonds
• 
Golden rule (investimenti pubblici)
• 
Banca Europea degli investimenti
• 
Pagamento accelerato dei debiti verso le imprese
• 
Riequilibrio delle politiche fiscali
• 
Ruolo della banca centrale europea
….
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Grazie per l’attenzione!
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