SUFFRAGETTE
Regia: Sarah Gavron
Interpreti: Carey Mulligan, Helena Bonham Carter, Brendan Gleeson, Anne-Marie Duff,
Origine e produzione: Gran Bretagna, Francia / RUBY FILMS
Durata: 106'
La storia delle militanti del primissimo movimento femminista, donne costrette ad agire
clandestinamente in uno Stato sempre più brutale. In lotta per il riconoscimento del diritto di voto,
molte sono donne che appartengono alle classi colte e benestanti e tra loro alcune lavorano, ma
sono tutte costrette a constatare che la protesta pacifica non porta ad alcun risultato.
Radicalizzando i loro metodi e facendo ricorso alla violenza come unica via verso il cambiamento,
queste donne sono disposte a perdere tutto nella loro battaglia per l'eguaglianza: il lavoro, la
famiglia, i figli e la vita. Un tempo anche Maud, giovane donna dell'East End londinese, è stata
una di queste militanti. Questa è la storia della sua lotta, insieme alle altre Suffragette, per
conquistare la propria dignità.
“Sarah Gavron per fare questo film ci ha messo diversi anni, insieme alla sceneggiatrice, Abi
Morgan, ha lavorato sugli archivi, le lettere, i diari intimi e mai pubblicati di numerose donne come
la protagonista con l'obiettivo di raccontare la vera storia delle suffragette distorta allora e di cui
ancora oggi non si parla nelle scuole. Il movimento inizia la sua battaglia per il suffragio – da qui il
nome usato con disprezzo ma di cui loro si appropriano – ai primi del secolo scorso. La repressione
è violenta, la polizia le picchia, la gente le insulta, le sbattono in carcere, le donne rispondono con lo
sciopero della fame. (...) Nella tradizione del cinema inglese «impegnato» popolare, senza gli
elementi disturbanti di un Ken Loach, Suffragette si basa più sulla scrittura (e molto sul cast a
cominciare da Carey Mulligan che dà vita con molta irruenza e sensibilità al personaggio di Maud
Watts) che sulla messinscena, con la bella intuizione però di mettere al centro non una figura
storica, la leader Pankhurs, ma una donna «comune», e la sua conquista di una nuova sicurezza, che
ne racconta molte altre. «Ordinarie» come lei ma che hanno incarnato questa battaglia attraverso
passaggi sottili, emozioni instabili, paure e angosce. Quelle di Maud Watts e quelle delle sue
compagne, operaie come il personaggio di Anne-Marie Duff (...). O la farmacista di Helena
Bonham Carter, determinata con coraggiosa ostinazione, che voleva essere medico e non ha potuto
studiare perché il padre lo ha vietato. La loro lotta è tutta esterna, di sé queste donne parlano poco
ma il film ci dice che la battaglia continua e non solo perché in Arabia Saudita il diritto di voto le
donne lo hanno ottenuto nel 2015”.
Cristina Piccino, 'Il Manifesto'
“Dignitoso dramma in costume, che ripercorre la lunga battaglia delle femministe inglesi verso
l'emancipazione. (...) L'espressiva Carey Mulligan guida la schiera delle coraggiose compatriote,
lasciando le briciole alla tonante ma defilata Meryl Streep”.
Massimo Bertarelli. 'Il Giornale'