ACTION WORKFLOW ANALYSIS CONVERSATION FOR ACTION E I NUOVI PROCESSI PER LA GESTIONE DELLA RETE DI RILEVAZIONE PER L'INDAGINE SULLE FORZE DI LAVORO - ISTAT Stefania Bergamasco Antonio Toma ISTAT - Progetto: Analisi dei processi di produzione statistica 1 Utenti: Dott.ssa Linda Laura Sabatini Dott. Gianni Fontanarosa Dott. Pietro Gennari Dott. ssa Claudia Rinaldelli Dott.ssa Susanna Terracina Dott.ssa Marina Grandolfo Si ringraziano per la collaborazione i tecnici: Vincenzo Spinelli Rita Ciacci Daniela Segreto Marco Dominici Marco Iudicone Pagina 2 di 47 Indice 1 INTRODUZIONE.............................................................................................................................................................................4 2 STRUTTURA DEL DOCUMENTO............................................................................................................................................5 3 LA REIGEGNERIZZAZIONE NELLA P.A. E L'ANALISI DI PROCESSO................................................................6 4 DALL'ANALISI DI PROCESSO ALLA REALIZZAZIONE DEI SISTEMI INFORMATIVI................................8 5 L' ACTION WORKFLOW ANALYSIS (AWA): UNA METODOLOGIA PER L'ANALISI DI PROCESSO. 10 5.1 LA METODOLOGIA ......................................................................................................................................................................10 5.2 I PUNTI DI FORZA DELLA AWA...................................................................................................................................................13 6 IL CASO ISTAT: L'INDAGINE CONTINUA DELLE FORZE DI LAVORO........................................................... 15 6.1 DEFINIZIONE DELL'INTERVENTO................................................................................................................................................15 6.1.1 I confini dell'intervento:...................................................................................................................................................15 6.1.2 Gli attori coinvolti:............................................................................................................................................................17 6.2 IL CONTESTO STRATEGICO..........................................................................................................................................................17 6.3 LE ATTUALI CRITICITÀ E GLI OBIETTIVI STRATEGICI .................................................................................................................18 6.4 L'ANALISI EFFETTUATA ...............................................................................................................................................................23 6.4.1 Elenco delle competenze ..................................................................................................................................................23 6.4.2 Mappa..................................................................................................................................................................................25 7 I RISULTATI RAGGIUNTI E FUTURI SVILUPPI........................................................................................................... 46 BIBLIOGRAFIA ............................................................................................................................................................................... 47 Pagina 3 di 47 1 Introduzione Nell'ottica della reingegnerizzazione dei processi, vista non solo come ristrutturazione dei flussi delle attività ma anche come corretta gestione delle relazioni e transizioni di ruoli tra gli attori e come reciproca acquisizione d'impegni tra gli stessi, l'ISTAT ha ritenuto, anche in linea con le indicazioni dell'AIPA, di dar vita ad un progetto, "Analisi dei processi di produzione statistica", tra i cui obiettivi vi è quello di effettuare la mappatura dei processi mediante la metodologia Action Workflow Analysis (AWA) basata sulla Teoria degli Atti Linguistici. Tale rappresentazione consente di evidenziare gli impegni che i singoli sono chiamati ad assumersi nonché i criteri di soddisfazione dei Servizi via via attuati. Obiettivo dell'intervento è di presentare in particolare l'applicabilità dell'Action Workflow Analysis come strumento a supporto dell'analisi e della reingegnerizzazione dei processi di produzione, facendo riferimento all'indagine "Continua Forze di Lavoro", scelta come caso di studio. L'ISTAT, infatti, si sta orientando a ricercare nuove e più adeguate soluzioni per i processi di gestione della rete di rilevazione dell'indagine sulle Forze di Lavoro, a causa anche della nuova legislatura Europea, della necessità d'allineamento con gli standard europei nonché dell'esigenza di un miglioramento della qualità dell'informazione statistica. Pagina 4 di 47 2 Struttura del documento Al fine di rendere la presentazione dell'analisi di processo relativa all'indagine forze di lavoro quanto più esauriente possibile e di esplicitare quanto meglio la sua ragione d'essere, si è ritenuto di dover prima sinteticamente richiamare alcune questioni: • nel capitolo "La reingegnerizzazione nella P.A. e l'analisi di processo" si sono precisate le ragioni dell'attuale necessità nella P.A. di effettuare opere di reingegnerizzazione e di procedere per esse nell'ottica dei processi; • nel capitolo denominato "Dall'analisi di processo alla realizzazione dei sistemi informativi" si è, invece, voluta focalizzare l'attenzione sul ruolo fondamentale che le fasi d'analisi hanno all'interno della definizione dei nuovi sistemi informativi a supporto dei processi. A seguito dei punti di cui sopra, nel capitolo "Action Workflow Analysis: una metodologia per l'analisi di processo", si è prima presentata la metodologia usata e i suoi punti di forza, e di seguito, nel capitolo "Il caso ISTAT: l'indagine continua delle forze di lavoro", si è descritta l'analisi condotta per il processo in questione esaminandone i confini d'intervento, il contesto strategico, le attuali criticità, gli obietti che si vogliono raggiungere i risultati raggiunti. Pagina 5 di 47 3 La Reingegnerizzazione nella P.A. e l'Analisi di Processo Come già precisato nell'introduzione scopo del presente capitolo è quello di presentare sinteticamente le ragioni della necessità di reingegnerizzazione delle P.A.. Gli ultimi anni di governo hanno visto lo Stato Italiano impegnato in un'opera di riorganizzazione il cui scopo è da un lato il risanamento finanziario e dall'altro il maggior coinvolgimento nella gestione dello stato degli organi di governo periferici. A tal fine sono state deliberate una serie di normative, di cui la legge Bassanini 59/97 è tra le prime, e di leggi attuative che hanno portato con sé delle modifiche delle quali le P. A. devono tener conto. Si riporta di seguito uno stralcio del documento AIPA "Introduzione alla Reingegnerizzazione dei processi nella Pubblica amministrazione", che ben focalizza questi nuovi stimoli: 1. la pressione verso il decentramento delle funzioni amministrative, in una logica federalista di sussidiarietà che trova nelle recenti leggi di riforma il punto di arrivo di un percorso di riforma avviato già da alcuni anni; 2. la sempre più rigorosa responsabilizzazione dei decisori pubblici sui livelli di spesa, per effetto delle politiche di risanamento finanziario; 3. l'introduzione progressiva di meccanismi competitivi che coinvolgono settori crescenti dell'amministrazione pubblica 4. le accresciute esigenze degli utenti (cittadini, imprese, collettività), che richiedono servizi sempre più efficienti1 Richiamate le ragioni della reingegnerizzazione e, dunque, chiarito il "perché reingegnerizzare" occorre ora brevemente soffermarsi sul "cosa reingegnerizzare". L'attuale gestione delle Pubbliche Amministrazioni nata in un periodo di dopoguerra che vedeva necessario sottolineare e confermare l'unicità e organicità dello Stato Italiano, ha visto la stessa tesa ad un'organizzazione basate su strutture gerarchiche definite in organigrammi e funzioni. Ciò che interessava era il definire quali strutture gestissero quali compiti. Tale organizzazione che da un lato ha consentito di rinforzare lo Stato ha, nel tempo, creato dispersione all'interno delle P.A.: sempre più ogni settore ha teso ad organizzare ed eseguire il proprio lavoro senza porre la dovuta attenzione agli altri settori e alle altre organizzazioni. Si vuole oggi ridare organicità alle singole Istituzioni e Pagina 6 di 47 creare una rete delle stesse coordinandole sul territorio al fine di offrire un quanto migliore servizio al cittadino. Da qui la necessità di non considerare più solo le funzioni delle singole strutture ma i processi nei quali esse entrano a far parte ben correlandole tra loro così come la scienza e l'esperienza sul management oggi sottolinea. In sintesi: La Pressione verso il Decentramento Le accresciute esigenze degli Utenti L’attenzione ai livelli di spesa a cause delle politiche di risanamento finanziario L’introduzione dei meccanismi competitivi che coinvolgono settori crescenti dell’P.A sono causa DELLA NECESSITA’ DI REINGEGNERIZZAZIONE cosa reigegnerizzare Necessità di ridare unità ed organicità alle PP.AA. Le nuove gestioni decentrate delle strutture su tutto il territorio nazionale NECESSITA’ DI PROCEDERE ALLA REINGEGNERIZZAZIOE DI PROCESSI La nuova attenzione al Managment visto come ruolo ideatore e coordinatore di reti di relazioni 1 INTRODUZIONE alla Reingegnerizzazione dei processi nella Pubblica amministrazione - AIPA Pagina 7 di 47 4 Dall'analisi di processo alla realizzazione dei sistemi informativi L'identificazione e l'analisi dei processi non rappresenta certo una novità per chi si occupa di informatica. Nelle metodologie dell'Ingegneria del Software è sempre presente una fase, in genere chiamata "analisi delle funzioni" e spesso parallela all'analisi dei dati, che esamina le attività per determinare le funzionalità da sviluppare. La grande novità introdotta dal concetto di "reingegnerizzazione dei processi" consiste nel mettere il cambiamento dei processi al centro dell'analisi e della progettazione dei nuovi sistemi informativi. Nella visione classica automatizzare un sistema informativo consisteva nel dare la possibilità di svolgere le attività in maniera più efficiente liberando gli attori da compiti ripetitivi riducendo spesso l'impatto organizzativo ad una limitata attività di addestramento ai nuovi sistemi informatici. Con il nuovo approccio basato sulla reingegnerizzazione dei processi e delle attività diventa oggetto dell'intervento il processo nella sua globalità, quindi in tutte le sue componenti: rete di impegni, organizzazione, e tecnologie (Sistema delle 3 C:Cosa, Chi, Con). c Workflow secondario #1 p PROCESSI Il Sistema delle 3 C customer Workflow primario performer c COSA Workflow secondario #2 c p Workflow secondario #3 p CHI CON APPLCAZIONI ORGANIZZAZIONE Figura1 Pagina 8 di 47 L'impatto sulla realizzazione del sistema informativo a supporto del processo è di notevole portata. Le fasi più significative per qualunque intervento di miglioramento di processo sono quelle della diagnosi della situazione attuale e della riprogettazione vera e propria del processo. Riprogettare il processo significa essenzialmente condurre i seguenti interventi: • Eliminare ridondanze ed attività di controllo inappropriate • Razionalizzare i flussi operativi • Rendere il processo più flessibile ed adattabile concentrandosi sulla gestione delle eccezioni • Inserire punti di controllo di processo e progettare i sistemi di monitoraggio. Queste linee di intervento possono essere condotte in maniera integrata con lo sviluppo dei sistemi informatici. Le necessità di intervento sugli aspetti dell'ICT (Information Comunication Technology) sono così dettate dalla riprogettazione del processo, vale a dire che la riprogettazione di processo porterà alla esatta definizione di tutti i requisiti funzionali per la realizzazione del sistema informativo. Alla luce delle considerazioni fin qui esposte, l'approccio per la progettazione e realizzazione del nuovo sistema informativo può essere schematizzato: Metodologia per la reingegnerizzazione dei Metodologia per lo sviluppo dei sistemi processi informativi Definizione dell'Intervento Diagnosi delle criticità Riprogettazione dei processi Analisi di processo Studio di fattibilità Progettazione Tecnica Realizzazione Figura 2 Pagina 9 di 47 5 L'Action Workflow Analysis (AWA): una metodologia per l'analisi di processo 5.1 La Metodologia La metodologia scelta per l’analisi del processo è basata sul modello della “Conversation For Action” di Winograd/Flores, documentata nel libro intitolato Understanding Computers and Cognition (Addison-Wesley, 1987 - Terry Winograd Fernando Flores). Tale modello è proposto dagli autori per descrivere i processi di servizio e la rappresentazione suggerita è coerente con la definizione di processo come “mutua assunzione d'impegni tra attori che intendono raggiungere in forma cooperante un obiettivo”. Il processo è visto quindi come una rete di relazioni fra persone supportate da flussi per raggiungere in forma cooperante un obiettivo. Il processo (indicato anche come “workflow”) non è altro che una “conversazione per l’azione” che si svolge tra il customer ed il performer, dove il Customer rappresenta il “richiedente” ovvero la persona che manifesta un’esigenza/bisogno che il performer può soddisfare tramite una relazione di Cliente/Fornitore. "Si può tracciare il corso fondamentale di una conversazione in un semplice diagramma come quello presentato in fig.3, in cui ogni cerchio rappresenta uno stato possibile della conversazione e in cui le linee rappresentano atti linguistici. Tale diagramma non è un modello degli stati mentali di chi parla o di chi ascolta, ma rappresenta la conversazione come una danza. Le linee indicano le azioni che possono esser intraprese da parte di chi apre la conversazione (A) e da chi vi viene coinvolto (B). L'azione iniziale è una richiesta da A a B, che specifica alcune condizioni di soddisfazione. In seguito a questa richiesta vi sono esattamente cinque alternative: l'ascoltatore può accettare le condizioni (promettendo di soddisfarle), può rifiutarle o può chiedere di negoziare un cambiamento nelle condizioni di soddisfazione (controfferta). Il primo interlocutore può anche rinunciare alla sua richiesta prima di ricevere risposta o può modificare le sue condizioni " 2 2 1987 - "Calcolatori e Conoscenza" Terry Winograd - Fernando Flores Pagina 10 di 47 A dichiarazione B promessa A richiesta 1 B asserzione 2 3 A accettazione A dichiarazione 4 5 B rinnegamento B controfferta A controrichiesta B rifiuto A rinuncia 6 7 A rinuncia A rinuncia A rifiuto B rinuncia 8 9 Figura 3 Le fasi del processo La metodologia suddivide ogni processo, così definito, in 4 fasi: Preparation: Il customer si prepara a chiedere qualche cosa al performer, sulla base di una sua specifica esigenza. Il processo può avere inizio sia nel momento in cui il “Cliente” avverte un’esigenza, “qualcosa che manca”, sia nel momento in cui il “fornitore” propone dei servizi nei quali il “Cliente” intravede delle opportunità. Si tratta quindi di una fase preliminare necessaria per consentire la formulazione della richiesta. Negotiation Il customer ed il performer si accordano sul lavoro da svolgere. In tale fase è determinante concordare gli obiettivi da raggiungere al fine di soddisfare le esigenze del customer, denominate “condizioni di soddisfazione”. Performance: Dopo avere stabilito i termini dell’accordo, questa fase rappresenta la realizzazione del lavoro/erogazione del servizio che dovrà rispondere a quanto definito in fase di negotiation. Pagina 11 di 47 Acceptance : Il customer dichiara il suo grado di soddisfazione (o d'insoddisfazione) in merito al lavoro svolto. In altre parole, la fase di acceptance consiste nella risposta del “Cliente” alla domanda: “Ciò che mancava, e che ha generato la mia domanda, è stato ottenuto?”. Si tratta quindi di verificare che le condizioni di soddisfazione espresse nella fase di negotiation, siano state effettivamente soddisfatte. Il tempo necessario per completare il processo è chiamato “cycle time” (ossia tempo del workflow); esso è specificato per ogni workflow e rappresenta una variabile importante delle condizioni di soddisfazione. Ogni fase del processo può essere tempificata: la misura del tempo è il parametro significativo delle condizioni di soddisfazione e della valorizzazione in termini di “costo” dell’azione, ossia di “prezzo da pagare” per raggiungere l’obiettivo e quindi soddisfare il Cliente. Ogni passo del processo è rappresentato graficamente con un’ellisse, ossia un ciclo dove sono indicati il customer, il performer e le condizioni di soddisfazione del customer. 2 negotiation/ agreement preparation 1 3 Workflow Customer 5 Performer condizioni di soddisfazione acceptance 4 performance Figura 4 - Ellisse del processo Sull’ellisse sono posizionati 5 punti “validi” che corrispondono a momenti specifici del processo: 1. inizio fase preparation 2. inizio fase negotiation 3. inizio fase performance 4. inizio fase acceptance 5. fine acceptance (fine processo) Pagina 12 di 47 Ciascun'ellisse può comprendere a sua volta altre transazioni che frazionano una conversazione in un insieme d'attività più piccole e misurabili. Il processo principale (e padre di tutti) porta il nome di “workflow primario”. I “workflow secondari” o “workflow figli” possono appartenere sia ad un workflow primario (vedi fig.5 workflow #1 e #2) sia ad un workflow secondario (vedi fig.5 workflow #3).Un workflow secondario è “collegato” al processo padre mediante una relazione (link). Tale relazione viene rappresentata mediante linee entranti e uscenti dai punti “validi” dei workflow: tali punti sono l’espressione della validità degli Atti Linguistici in ogni momento della conversazione/workflow (vedi Teoria degli Atti Linguistici). Un workflow secondario può essere rappresentato anche tramite un’icona, nel caso in cui esso non risulti composto da ulteriori workflow. Infine, nel caso in cui più workflow descrivano attività specifiche, essi vengono raggruppati e descritti su una mappa separata. c Workflow secondario #1p customer Workflow primario performer c Workflow secondario #2p c Workflow secondario #3p Figura 5 - Relazione tra i workflow Nel documento, a fronte di ciascun servizio, è allegata la rappresentazione del processo, in accordo a quanto già descritto per la metodologia. 5.2 I punti di forza della AWA Pagina 13 di 47 I punti di forza della metodologia Action Workflow Analysis sono, alla luce di quanto sopra detto, così sintetizzabili: • l'attenzione alle transazioni tra gli attori del processo: è la metodologia che consente di ben evidenziare, e successivamente implementare, la rete di relazioni che intercorrono tra gli attori del processo; • il concetto d'impegno : è la metodologia che mappando la rete di relazioni ben esplicita la rete d'impegni tra gli attori nonché le responsabilità di ciascuno rispetto alla soddisfazione dell'utente; • il concetto di servizio: è la metodologia che consente di sottolineare il fine del processo, e dei relativi sottoprocessi, visto come servizio che deve essere fornito all'utente e del quale egli deve essere soddisfatto rispetto alla richiesta esplicitata; • l'attenzione alla presenza delle attività di negoziazione : è la metodologia che consente di definire, e quindi implementare, le attività con le quali l'utente del servizio definisce le proprie necessità e il fornitore può contrattare rispetto alle proprie possibilità, evitando così fraintendimenti o equivoci che sono spesso causa di situazioni di breakdown e insoddisfazione; • la presenza delle fasi di controllo: è la metodologia che consente di mappare ed implementare le attività in cui l'utente controlla il servizio fornitogli avendo, così, la possibilità di pretendere, rispetto a quanto pattuito in fase di negoziazione, la sua riesecuzione; • l'attenzione alla definizione dei tempi: è la metodologia che in modo chiaro ed esplicito permette di definire i tempi di ciclo della transazione suddividendoli per fasi. Pagina 14 di 47 6 Il caso ISTAT: l'indagine continua delle forze di lavoro Dopo aver presentato la metodologia seguita si vuole delineare, con l'attuale capitolo, l'analisi effettuata. A tal fine si sono presentati cinque punti nodali: DEFINIZIONE DELL'INTERVENTO IL CONTESTO STRATEGICO LE ATTUALI CRITICITÀ E GLI OBIETTIVI STRATEGICI L'ANALISI EFFETTUATA I RISULTATI RAGGIUNTI E I FUTURI SVILUPPI D'ANALISI 6.1 Definizione dell'intervento 6.1.1 I confini dell'intervento: Il processo preso in considerazione è quello relativo alla nuova indagine sulle Forze di Lavoro. L'analisi è stata condotta sull'intero processo ad eccezione dei sottoprocessi "Elaborazione Dati" e "Analisi Statistica e Diffusione", la cui struttura è abbastanza ben definita e non ha necessitato di revisioni concentrando, quindi, l'attenzione alla gestione della rete di rilevazione. Pagina 15 di 47 (2) RS RGI Valutazione e ridef. metodi di sens. ripsondenti T = 65 gg (3) Workflow Principale RS RGI Aggiornamento Statistico del questionario (4) T = 45 gg RS RGI Definizione e Stampa Modelli del Questionario T = 100 gg (5) RI RGI T = 105 gg Sviluppo nuovi questionari elettronici (6) RGI RR T min = 75 gg nuova rilevazione = sì Selezione e/o Formazione Aggiorn. Rilevatori/Supervisori T max = 160 gg (7) RGI RI Approv. HW e SW e Assistenza Tecnica T = 180 gg (1) EUROSTAT, DCPT RGI (8) Analisi del Processo ed eventuale reingegnerizzazione RGI RS T = 270 gg T = 180 gg Selezione Ditta per indagine CATI (0) DCPT RGI nuova rilevazione = sì (9) RGI/RS SME Produzione e Diffusione Dati Statisitici Indagine Forze lavoro Disegno Campione T = 30 gg nuova rilevazione = no (10) RGI RS Acquisizione nominativi ed organizzazione in sez. di rotazione T = 180 gg (11) RGI RS Gestione Manutenzione Questionario Attività a periodicità Continua (12) RGI RS Gestione Aggiornamento Ril. / Sup. Attività a periodicità Semestrale (13) RGI RR Gestione Attività di Debriefing (14) RGI RS T = 12/28 gg 1°anno Gestione Interviste di una settimana a livello centrale T = 10/26 gg a regime (15) RI RGI/RS Elaborazione Dati T=1g (16) RGI Analisi Statistica e Diffusione RS T = 15 gg Figura 6 Pagina 16 di 47 6.1.2 Gli attori coinvolti: Per quanto concerne i principali attori coinvolti nella reingegnerizzazione si può affermare che tre sono le strutture maggiormente coinvolte: • i comuni ai quali, come fino ad oggi, sarà assegnato il compito dell'estrazione dei nominativi delle famiglie da intervistare in base alle specifiche dettate dal centro ma non si vedranno più coinvolti nell'esecuzione delle interviste per le quali l'Istituto assumerà del personale ad hoc; • gli Uffici Regionali ai quali sarà assegnato il compito del coordinamento dei rilevatori afferenti all'area d'interesse dello stesso; • la Direzione Centrale per le Indagini su Condizioni e Qualità della Vita che dovrà gestire la rete di rilevazione; • le famiglie le quali saranno soggette alle interviste non più attraverso questionario cartaceo ma elettronico e che saranno intervistate sia ad personam sia telefonicamente. 6.2 Il contesto Strategico Così come più volte sottolineato anche dall'AIPA per poter condurre una buona analisi è necessario valutare il contesto strategico e cioè il contesto normativo ed organizzativo che influenzerà la riprogettazione in primo luogo, l'analisi in seconda istanza ed infine il cambiamento e, quindi, l'attuazione del nuovo processo. A tal fine si sono analizzati sia i vincoli esterni sia quelli interni. Vincoli esterni: il Consiglio della Comunità Europea ha definito la nuova indagine sulle forze di lavoro definendola come indagine continua e cioè come indagine la cui raccolta dati deve avvenire continuativamente, con le dovute regole, all'interno dell'anno. Con essa si sono definite, inoltre, alcune variazioni sul questionario che deve prevedere un numero superiore di variabili rispetto a quello sino ad ora considerate e un diversa numerosità del campione rispetto al quale, però, l'Italia è già in linea (REGOLAMENTO (CE) N. 577/98 DEL CONSIGLIO del 9 marzo 1998 relativo all'organizzazione di un'indagine per campione Pagina 17 di 47 sulle forze di lavoro nella Comunità pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. L077 del 14/03/1998 e relative modifiche); Vincoli interni: i maggiori vincoli dal punto di vista organizzativo sono ascrivibili al diverso ruolo che i comuni dovranno assumersi per le indagini future. A tal proposito si sta pensando a come poter gestire il cambiamento nei loro riguardi. 6.3 Le attuali criticità e gli obiettivi strategici A tal proposito si riporta quanto scritto nello "Studio Preliminare Della Nuova Rete Di Rilevazione Per L'indagine Sulle Forze Di Lavoro" realizzato dalla Direzione Centrale delle Statistiche su Popolazione e Territorio: 3 "l’ISTAT ha sempre posto tra i suoi principali obiettivi il miglioramento della qualità dell’informazione statistica che viene offerta al Paese e per questo, più volte nella storia dell’Istituto, si è posto il problema di migliorare la qualità della rete di rilevazione attraverso la quale vengono raccolti i dati di base. La qualità della rete di rilevazione è in effetti un elemento indispensabile per determinare la qualità del dato statistico" "I punti critici (dell'attuale processo) sui quali porre l’attenzione sono: - le modalità di selezione dei rilevatori; - il rapporto di lavoro con i comuni; - il rapporto Istat comuni; - l’organizzazione dei comuni - l’organizzazione Istat I rilevatori sono selezionati dai comuni e ciò comporta che spesso sono reperiti all’interno dell’amministrazione stessa cui è attribuita la responsabilità della fase di raccolta dei dati, fra impiegati di estrazione, prevalentemente amministrativa. Nei casi in cui vengono reperiti all’esterno (33%), invece, le modalità di reclutamento sono fortemente eterogenee e, troppo spesso, tali da subordinare la competenza e la professionalità a valutazioni non del tutto attinenti alle 3 Studio preliminare della nuova rete di rilevazione per l'indagine sulle forze di lavoro par. 1.1 Pagina 18 di 47 specifiche conoscenze di carattere tecnico e attitudinale necessarie per lo svolgimento di questo lavoro. Largamente diffuso risulta l’utilizzo dei vigili urbani ( 13%) i quali, nella convinzione di molti Comuni, garantiscono un approccio facilitato coi rispondenti. E’ superfluo sottolineare che la loro professionalità si presume caratterizzata da requisiti che potrebbero indurre a situazioni addirittura opposte a quelle che occorrerebbero per condurre buone indagini. Qualche disagio sul problema della professionalità dei rilevatori è stato avvertito anche dai Comuni più attenti e più «colti» statisticamente che hanno infatti sentito l’esigenza di dotarsi di elenchi di rilevatori o, perlomeno, di reclutarli attraverso delle selezioni ad hoc volte ad accertare il possesso di alcuni requisiti tipici di questa figura professionale. Queste esperienze sono limitatissime e stanno ancora sorgendo per il momento senza un coordinamento e una omogeneità. Le differenti forme di selezione e la variegata composizione della rete con impiegati comunali o personale esterno, comportano una diversa natura giuridica dei rapporti di lavoro dei rilevatori che variano da contratti di lavoro di tipologia autonoma a semplici attribuzioni di incarichi di lavoro nell’ambito del contratto collettivo di lavoro degli enti locali con o senza attribuzione di compensi aggiuntivi per lavoro straordinario. Ad esempio nei censimenti i rilevatori vengono nominati con provvedimento del sindaco, dopo essere stati selezionati in base ai criteri previsti dal regolamento di esecuzione. Si evidenzia inoltre la necessità che la scelta della forma giuridica del rapporto di lavoro, nella configurazione della rete attuale, rimanga completamente libera per i comuni, perché legata a fattori contingenti quali la disponibilità di risorse interne. Del resto anche le forme di pagamento non possono essere strettamente definite per l’esigenza di far fronte a situazioni differenziate e a possibili incompatibilità. I rapporti tra l’ISTAT e i Comuni campione risultano complessivamente frammentari e ancora da potenziare. A fronte di enunciazioni di principio che riaffermano “fedeltà” reciproca e interessi comuni, nonostante una politica di attenzione ai problemi locali da parte dell’Istituto e la presenza di ottime competenze e di buone situazioni organizzative tra i comuni, si avverte in generale una scarsa attenzione reciproca che, in alcuni casi, è frutto di situazioni sedimentate nel tempo che rappresentano fortunatamente l’eccezione e sono limitate ad alcuni settori e a determinati ambiti territoriali. Le esigenze di coordinamento e di rigore metodologico che l’Istat è tenuto a perseguire d’altronde si scontrano con situazioni locali di scarsa attenzione alle problematiche statistiche e con realtà, poche per il vero, che propugnano o perseguono fughe in Pagina 19 di 47 avanti, altrettanto pericolose se non debitamente coordinate e integrate in un sistema statistico nazionale. Anello determinante per il collegamento sul territorio è rappresentato dagli uffici regionali che svolgono funzioni essenziali per la sensibilizzazione e per l’assistenza tecnica ai comuni Notevole importanza hanno, al di là dei rapporti formali, i contatti che gli uffici regionali riescono ad instaurare a livello locale, ma questa stessa modalità di cooperazione presenta aspetti negativi laddove, in relazione a situazioni locali, comporta una notevole problematicità proprio nei rapporti bilaterali. E’ noto come l’organizzazione comunale dei servizi statistici presenti situazioni notevolmente difformi da comune a comune. Solo alcuni comuni dispongono al loro interno di professionalità statistiche adeguate al ruolo e ai compiti che devono svolgere ed è altrettanto noto che a fronte di spinte autonomistiche si sta sviluppando un ruolo sempre più importante nelle realtà locali anche in relazione alle realizzazioni del Programma Statistico Nazionale. La situazione degli uffici di statistica comunali è al momento piuttosto difforme in quanto sugli oltre 8 mila comuni italiani solo il 50% ha per ora costituito l'Ufficio comunale di statistica ai sensi del D.L. 322/89. Il personale interno all’ufficio di statistica laddove sia regolarmente costituito, non sempre è detentore di professionalità adeguate e sovente non è dimensionato sufficientemente alle esigenze lavorative, in alcuni casi inoltre, si deve constatare la concentrazione sullo stesso personale del doppio ruolo di responsabili di indagine e di rilevatori. Per quanto concerne l’organizzazione interna dell’Istat va sottolineato che l’organizzazione centrale è caratterizzata da una forte eterogeneità sia tra i diversi Servizi che gestiscono le indagini spesso con una elevata variabilità di metodologie di lavoro non sempre del tutto giustificata dalle differenti fattispecie di indagini, nonché da comportamenti non omogenei nei confronti della rete territoriale. Anche a causa di questa forte eterogeneità si avverte uno scollamento tra i due livelli colmato, solo in parte, dalla disponibilità e dalla sensibilità reciproche riscontrabile in alcune situazioni. Analoga eterogeneità esiste anche a livello di Uffici Regionali. All’interno di ogni Ufficio Regionale è presente un referente di indagine, inserito in un gruppo di lavoro, al quale competono funzioni di coordinamento di tutte le operazioni concernenti la rilevazione. Questa organizzazione Pagina 20 di 47 tuttavia sconta una spiccata eterogeneità tra Ufficio regionale e Ufficio regionale e tra indagine e indagine che, solo in parte, può essere attribuita alle differenze insite nelle diverse indagini. Essa è infatti spesso generata proprio dalle diverse strategie scelte dai dirigenti regionali e quindi dalle diverse risorse dedicate a queste funzioni. Tra i principali fenomeni che hanno causato il degrado della rete vanno ricordati anche che: • le istruzioni agli organi di rilevazione a volte sono formulate in forme e tempi inadeguati ai compiti ad essi richiesti, nonostante l’impegno personale profuso da molti funzionari centrali e regionali; • non sono state ancora definite e diffuse procedure standardizzate di controllo della qualità del lavoro sul campo, con conseguenti comportamenti eterogenei territorialmente e da indagine ad indagine • esiste una carenza di informazioni e documentazione sul funzionamento della macchina organizzativa, in questa fase tanto delicata del processo di produzione • la numerosità e la variabilità dei rilevatori attuali, la loro non professionalità, il fatto che siano selezionati, formati e in prima battuta monitorati dagli uffici di statistica dei comuni campione e di conseguenza il fatto che l’Istat non abbia su di essi poteri di controllo diretti illustrano in modo eloquente quanto sia complesso il problema della gestione dei rilevatori stessi • oltre i due terzi di questa rete è costituita da dipendenti comunali, in gran parte vigili urbani e impiegati delle anagrafi, che se da un lato hanno maggiore facilità di accesso nelle case, garantendo tassi di non risposta molto limitati, dall’altro possono indurre comportamenti reticenti negli intervistati, quanto alla dichiarazione ad esempio di attività lavorative non regolarizzate dal punto di vista fiscale o contributivo • un altro elemento critico della situazione attuale è la mancanza nei rilevatori di un solido background statistico e di un’adeguata “sensibilità” e motivazione nell’affrontare i temi oggetto delle indagini." Pagina 21 di 47 Con la definizione del nuovo processi si vuole, pertanto: • "raccogliere i dati necessari con tempestività, competenza, attenzione e rispetto per i rispondenti • sperimentare nuove metodologie e tecniche di raccolta dei dati che richiedono professionalità più specifiche e impegno maggiore • costituire il front-end dell’Istituto nei confronti delle famiglie e quindi sviluppare il necessario rapporto di fiducia e di collaborazione con i cittadini • cogliere e sviluppare la consapevolezza del ruolo di servizio della statistica pubblica di cui la rete viene a configurarsi come elemento imprescindibile " Pagina 22 di 47 6.4 L'analisi effettuata Dopo aver definito l'intervento, il contesto strategico, le criticità del processo attuale e gli obiettivi strategici si presentano di seguito le analisi realizzate. 6.4.1 Elenco delle competenze Le seguenti figure e i relativi compiti sono da ascriversi nell'ambito del processo "produzione e diffusione dati statistici indagine forze di lavoro" ad esclusione dei sottoprocessi "Elaborazione Dati" e "Diffusione", ad oggi non mappati, così come di seguito chiarito. SIGLA COMPITI RGI (Responsabile conduzione Indagine) ü Supervisione dell’intero ciclo dell’Indagine ü Supervisione delle eventuali fasi di reingegnerizzazione RS ü Aggiornamento Statistico del questionario ü Supervisione della Selezione e della Formazione dei Supervisori / Rilevatori e delle fasi d'aggiornamento degli stessi ü Supervisione, Controllo, Revisione e acquisizione dei nominativi del campione ü Supervisione delle fasi di definizione e stampa dei modelli cartacei per i questionari ü Supervisione del processo d'Acquisizione Dati: • supervisione dei rapporti con Comuni, Ditta SW, Ditta CATI, Ditta Reg, Ditta SEL, Famiglie; • supervisione della gestione delle interviste ANV ü Gestione del Numero verde per le Famiglie RM ü Definizione delle impostazioni metodologiche dei questionari e relativi aggiornamenti. RI ü Sviluppo e Gestione del sistema informativo/informatico per l'acquisizione dati e per la gestione della rete informatica e della rete di rilevatori RAD ü Sviluppo e Gestione del Sistema Informativo/Informatico di Acquisizione Dati Pagina 23 di 47 SIGLA RSIR COMPITI ü Sviluppo e gestione Sistema Informativo di Rete e la Rete dei Rilevatori ü Gestione Rete Rilevatori e Supervisori con relativi monitoraggi RR SUP ü Gestione attività dei Rilevatori con relativi monitoraggi ü Supporto all’RR per la Formazione e aggiornamento dei Rilevatori ü Supervisione Assistenza Tecnica locale RIL ü Gestione Interviste con le famiglie e comunicazione dei dati al Supervisore/Istituto DCGR ü Gestione aspetti amministrativi per la predisposizione delle gare di acquisto risorse umane e tecnologiche DEM ü Aggiornamento Dati sulla Popolazione PDR ü Gestione della Formazione dei Supervisori e Rilevatori SME ü Definizione dei Comuni campioni e loro stratificazione ü Definizione del Campione di Famiglie per Comune SVD ü Stampa modelli cartacei dei questionari COMUNE ü Estrazione delle liste Famiglie FAM ü Risposta all’intervista in modalità CAPI e CATI DITTA SEL ü Selezione e Formazione risorse Umane DITTA REG ü Registrazione delle liste dai Comuni DITTA SW ü Sviluppo SW per questionari DITTA HW ü Approvvigionamento risorse HW e SW DITTA CATI ü Conduzione dell’indagine CATI Pagina 24 di 47 6.4.2 Mappa Struttura mappa La rappresentazione di seguito riportata è così costituita: la prima mappa rappresenta la modelizzazione nel processo "Produzione e Diffusione Dati Statistici Indagine Forze lavoro" nel suo complesso con l'indicazione dei principali sottoprocessi d'interesse la cui descrizione è riportata con le mappe successive; Si sottolinea che si è ritenuto utile indicare ma non esplodere i seguenti sottoprocessi: "Selezione Ditta per Indagine CATI" "Gestione Formazione Ril / Sup" "Gestione Attività di Debriefing" poiché ben noti o non in fase di ristrutturazione. Il processo "Assistenza Tecnica" è stato presentato mediante mappe a sé stanti poiché in merito ad esso ancora alcune decisioni devono essere prese. La prima versione presentata rispecchia l'idea di un Supervisore che sia anche primo livello di help desk nei confronti dei rilevatori; la seconda versione, invece, vede la ditta esterna fornitrice di HW come help desk di primo livello. Standard e simboli utilizzati Si riportano di seguito gli standard utilizzati per la rappresentazione del processo 1) i colori dei WF sono definiti in base al livello di attivazione. In particolare: Rosso = 1° livello Verde = 2° livello Blu = 3° livello Fucsia = 4° livello Celeste = 5° livello 2) le grandezze dei WF per ogni mappa rappresenta il rapporto di gerarchia presente tra gli stessi distinguendo il primo, il secondo e indicando con la medesima dimensione il livello dal terzo livello in poi. Pagina 25 di 47 3) per facilitare la lettura della rappresentazione si è ritenuto utile indicare, quando possibile, i processi non mediante l'uso di WF ma di icone . L'uso delle stesse è stato effettuato nel caso in cui il processo da attivare sia assimilabile ad un'unica attività la cui esplosione, per il momento, è di scarso interesse. Si riportano di seguito le icone utilizzate: Attività di studio Estrazione / Registrazione dati effettuata all'esterno dell'Istituto Estrazione / Registrazione / Aggiornamento dati effettuata all'interno dell'Istituto Produzione testi (es. materiale esplicativo) Invio comunicazioni Controllo ricezione Attività telefonica Organizzazione incontri Attività di monitoraggio Gestione sostituzioni Assistenza tecnica Attività di definizione di un progetto dopo lo studio di fattibilità Pagina 26 di 47 Attività di progettazione Attività di ridisegno dei processi Definizione questionari 4) l'indicazione degli attori del processo, customer e performer, avviene in basso ai WF rispettivamente a sinistra e a destra 5) l'indicazione dei performer delle attività avviene in basso a destra delle rispettive icone 6) i simboli utilizzati ed il loro significato sono sotto riportati: Transazione o processo o Workflow (FW) Processo o attività la cui chiusura riporta al processo di livello immediatamente superiore Utilizzato per rappresentare che l’attivazione di una transazione/attività è soggetta al verificarsi di una condizione Utilizzato per rappresentare che l’attivazione di più transazioni e/o attività avviene contemporaneamente (parallelismo) Utilizzato per rappresentare la sincronizzazione di più transazioni Pagina 27 di 47 SIGLA1 / SIGLA2 Utilizzato per indicare che per giungere all'attivazione del WF in oggetto si deve passare per una transizione nella quale l'attore SIGLA1 deve interloquire con l'attore SIGLA2 . SIGLA1 , SIGLA2 Utilizzato per indicare che sia SIGLA1 che SIGLA2 sono gli attori del processo. Standard utilizzati per la definizione ed indicazione dei tempi Si riportano di seguito alcuni standard utilizzati per il calcolo dei tempi: 1) i giorni indicati sono giorni solari: questo standard è stato necessario a causa del tipo di contratto dei rilevatori che possono effettuare le interviste anche nei giorni di sabato e domenica; 2) nel caso in cui la definizione del tempo non sia di rilievo per la valutazione della coerenza e fattibilità del processo i tempi non sono stati indicati; 3) nel caso in cui il processo preveda tempi differenti, a seconda di quali fasi vengano messe in atto, si è data indicazione dei tempi massimi e minimi di svolgimento . Si fa notare che nel processo dal titolo "Acquisizione Nominativi ed Organizzazione in sez. di rotazione" si è data indicazione del tempo relativo al sottoprocesso "Acquisizione Nominativi" pur non avendo informazioni circa il tempo occorrente allo svolgimento dell'attività "Controllo Congruenza Dati", per la quale non sono ancora chiari i criteri da dover utilizzare e, dunque, il tempo necessario al suo svolgimento. In sintesi si è data indicazione del tempo totale di processo senza nulla sapere circa il tempo occorrente all'espletamento di una sua attività. La scelta fatta, comunque, non altera la coerenza delle indicazioni temporali, poiché è stato deciso che i criteri di controllo saranno dettati, almeno ad avvio della nuova indagine, in modo tale da conservare il tempo complessivo stabilito. Pagina 28 di 47 Rappresentazione grafica (2) RS RGI Valutazione e ridef. metodi di sens. ripsondenti T = 65 gg (3) Workflow Principale RS RGI Aggiornamento Statistico del questionario (4) T = 45 gg RS RGI Definizione e Stampa Modelli del Questionario T = 100 gg (5) RI RGI T = 105 gg Sviluppo nuovi questionari elettronici (6) RGI RR T min = 75 gg nuova rilevazione = sì Selezione e/o Formazione Aggiorn. Rilevatori/Supervisori T max = 160 gg (7) RGI RI Approv. HW e SW e Assistenza Tecnica T = 180 gg (1) EUROSTAT, DCPT RGI (8) Analisi del Processo ed eventuale reingegnerizzazione RGI RS T = 270 gg T = 180 gg Selezione Ditta per indagine CATI (0) DCPT RGI nuova rilevazione = sì (9) RGI/RS SME Produzione e Diffusione Dati Statisitici Indagine Forze lavoro Disegno Campione T = 30 gg nuova rilevazione = no (10) RGI RS Acquisizione nominativi ed organizzazione in sez. di rotazione T = 180 gg (11) RGI RS Gestione Manutenzione Questionario Attività a periodicità Continua (12) RGI RS Gestione Aggiornamento Ril. / Sup. Attività a periodicità Semestrale (13) RGI RR Gestione Attività di Debriefing (14) RGI RS T = 12/28 gg 1°anno Gestione Interviste di una settimana a livello centrale T = 10/26 gg a regime (15) RI RGI/RS Elaborazione Dati T=1g (16) RGI Analisi Statistica e Diffusione RS T = 15 gg Pagina 29 di 47 Sottoprocesso (1) : Analisi del processo ed eventuale reingegnerizzazione RS Lettura e Valutazione Archivi e Monitoraggi T = 30 gg (1) EUROSTAT, DCPT RGI RS Ridisegno del Processo T = 90 gg Analisi del processo ed eventuale reingengnerizzazione T = 270 gg RGI Analisi d'Impatto T = 90 gg RGI Studio Fattibilità T = 30 gg RGI Definizione ed organiazzazione Progetto Pilota T = 30 gg Pagina 30 di 47 Sottoprocesso (2) : Valutazione e ridefinizione metodi di sensibilizzazione RR (2) RGI RS Valutazione e ridefinizione metodi di sens. rispondenti T = 65 gg Lettura e Valutazione Archivi e Monitoraggi T = 30 gg RS Studio metodi europei T = 30 gg RS, RR Progettazione Nuovi Metodi di Sensibilizzazione T = 21 gg RS, RR Analisi d'impatto T = 7 gg RS, RR Definizione Nuovi Metodi di Sensibilizzazione T = 7 gg Pagina 31 di 47 Sottoprocesso (3) : Aggiornamento Statistico del Questionario RS Lettura e Valutazione Archivi e Monitoraggi (3) RGI RS RS Progettazione Nuove Variabili Aggiornamento Statistico del Questionario T = 45gg RS, RI, RR Analisi d'Impatto RS Definizione Nuove Variabili RS Prod. Nota Esplicativa RM Definizione Nuova Struttura Questionario Pagina 32 di 47 Sottoprocesso (4) : Gestione Definizione e Stampa Modelli dei RS Lettura e Valutazione Archivi e Monitoraggi (4) RGI RS Gestione definizione e Stampa modelli dei questionari T = 100 gg RS, RM Definizione Struttura del Modello Cartaceo del Questionario T = 60 gg RS Invio Richiesta di Stampa ed Originali a SVD RS SVD Stampa dei Modelli T = 40 gg Pagina 33 di 47 Sottoprocesso (5) : Sviluppo Nuovi Questionari RI Lettura e Valutazione Archivio dati help desk aggiornamento questionario 1a intervista a responsabilità ditta esterna SW = no aggiornamento quest. 1a intervista = si (5) RGI RS aggiornamento questionario 1a intervista a responsabilità ditta esterna SW = sì Sviluppo Nuovi Questionari Elettronici T = 105 gg RS Ditta SW RI RAD Prod. aggiornamento questionario 1 intervista T = 40 gg Prod. aggiorn.questionario 1 intervista RI RI RI Attività di test tecnico Monitoraggio 5.2 RI Attività di test funzionale T = 30 gg T = 30 gg Monitoraggio 5.1 Monitoraggio 5.2 Ditta SW Prod. nota descrittiva degli aggi. apportati RAD Prod. nota descrittiva degli agg. apportati Ditta SW Invio aggi. questionario e nota a RS N.B.: Le attività seguenti possono avvenire solo dopo la chiusura dei processi (6) e (7) RR aggiornamento questi. reintervista = si aggiornamento questionario reintervista a responsabilità ditta esterna SW = no Trasm. ai Sup. q.elet. agg.e mat. espli. Supervisori Trasm.ai Ril. q.elet. agg.e mat. espli. aggiornamento questionario reintervista a responsabilità ditta RR Controllo ricezione e conferma RS Ditta SW Prod.Aggiorn.questionario reintrvista T = 40 gg RAD RI Prod.Aggiorn.questionario reintervista T = 40 gg RI Monitoraggio 5.3 RI Attività di test tecnico T = 30 gg RI RI Attività di test funzionale T = 30 gg Monitoraggio 5.3 Ditta SW Prod. nota descrittiva degli agg. apportati RAD Prod. nota descrittiva degli aggi. apportati Ditta SW Invio aggi. questionario e nota a RS RCDF Invio quest.e nota esplicat. Ditta Cati RCDF Controllo ricezione N.B.: Le attività "Invio quest. e nota esplicativa Ditta CATI" possono avvenire solo dopo la chiusura del processo Pagina 34 di 47 Supervisori Controllo conferma ricezione Sottoprocesso (6) : Selezione e/o Formazione - Aggiornamento Rilevatori/Supervisori RR Lettura e Valutazione Archivi e Monitoraggi RR RGI categoria="rilevatori" Analisi dimensione/livello formazione Ril. e Sup. T = 15 gg Supervisori RR Analisi livello formazione e dimensionamento Rilevatori da WF principale -------------> (6) RGI RR DCGR, DGEN RR/RGI Scelta procedura selezione T = 30 gg Selezione e/o Formazione Aggiorn. Ril./Superv. min T = 75 gg max T = 160 gg selezione="si" and ditta_esterna="si" RR/RGI DCGR Selezione e affidamento incarico ditta T = 30 gg selezione="si" and ditta_esterna="no" RR/RGI RR DCGR Ditta SEL Selezione Rilevatori/Supervisori T = 180 gg Monitoraggio 6.1 Monitoraggio 6.3 Selezione Rilevatori/ Supervisori T = 35 gg Monitoraggio 6.2 RR PDR selezione="no" and aggiornamento="si" Formazione Rilevatori/Supervisori T = 60 gg RR PDR Aggiornamento Rilevatori/Supervisori T = 60 gg Monitoraggio 6.5 RR Monitoraggio 6.4 Comunicazione elenchi Rilevatori ai Supervisori RR Supervisori Organizz. e comunic. giornate incontro Ril/Superv. Pagina 35 di 47 Sottoprocesso (7) : Approvigionamento HW-SW e Assistenza Tecnica RI RGI RI RAD Lettura e Valut. Archivi e Monitoraggi per SIAD Valutazione HW-SW per SIAD T = 70 gg RSIR RI Lettura e Valut. Archivi e Monitoraggi per SIReRIL RGI RI Valutazione HW-SW per SIReRil T = 7 gg RI/RGI DINF, DCGR Scelte procedura approvigionamento T = 30 gg da WF principale (7) RGI RI Approvigionamento HW-SW e Assistenza Tecnica T = 180 gg RI/RGI DINF, DCGR Approvigionamento T = 150 gg Pagina 36 di 47 Sottoprocesso (8) : Selezione Ditta per Indagine Cati (8) Selezione Ditta per Indagine CATI T = 180 gg E' il processo di ricerca e qualificazione della Ditta per la conduzione dell'Indagine CATI Pagina 37 di 47 Sottoprocesso (9) : Disegno campione SME DEM Aggiornamento Dati Popolazione da WF principale --------------------------------> (9) RGI, RS SME SME Stratificazione di Comuni Disegno del campione T = 30 gg SME Selezione Comuni e definizione numero famiglie per comune RR RS Controllo e aggiornamento selezione Comuni RS Monitoraggio 9.1 RI Registrazione Comuni Pagina 38 di 47 Sottoprocesso (10) : Acquisizione Nominativi ed Organizzazione in da WF principale (10) RGI RS nuova rilevazione = sì RGI RS Acquisizione Nominativi ed Organiz. in Sezioni di Rotazione T = 180 gg RS/RCDF Comuni Gestione disponib. comuni T = 30 gg Acquis./Archiviaz. liste nominat. nuovo campione T = 180 gg RCDF Comune in ritardo = sì Invio circolare/ passo estrazione/ regole compil. sostituzione="no" sostituzione="si" Comuni Sostituzione RCDF RCDF RCDF Gestione eventuale sostituzione Gestione eventuale sostituzione Comuni RS/RCDF Produzione liste nominativi T = 60 gg Comuni Estrazione liste base e suppletive Comuni Invio liste elettron./cartaceo Monitoraggio 10.1 RCDF Ditta Reg Doppia registrazione dati e invio RI RI RAD Acquis.info modelli cartacei e controllo dati T = 40 gg Acquisizione liste nominativi T = 90 gg RI RAD Acquisizione liste present. format.elettron. T = 30 gg RI RI RAD Monitoraggio 10.2 Standardizzazione e Inserimento liste nominativi normalizzate T = 50 gg RS RAD Controllo congruenza dati RI RAD Normalizzazione indirizzo Organiz.famiglie in sezione di rotazionee base/suppletive RI Estrazione Dati dal Disegno Campionario RAD Archiviazione Dati Pagina 39 di 47 RAD Aggancio numeri telefonici Sottoprocesso (11) : Gestione Manutenzione Questionario Aggiornamento metodologico = sì (11) RGI RS RS RM Aggiorn. metodilogico questionario Gestione Manutenzione Questionari Attività a periodicità Continua RM Produz. nota esplic. aggiornamento questionario 1a intervista a responsabilità ditta esterna SW = no Monitoraggio 11.1 Mal funzionamenti SW questionarin = sì aggiornamento quest. 1a intervista = si aggiornamento questionario 1a intervista a responsabilità ditta esterna SW = sì RS Ditta SW RI Prod. aggiornamento questionario 1 intervista RAD Prod. aggiorn.questionario 1 intervista RI RI RI Attività di test tecnico Monitoraggio 11.2 RI Attività Test funzionale Monitoraggio 11.2 RAD Ditta SW Prod. nota descrittiva degli agg. apportati Prod. nota descrittiva degli aggi. apportati Ditta SW Invio aggi. questionario e nota a RS aggiornamento quest. reintervista = sì aggiornamento questionario reintervista a responsabilità ditta esterna SW = no RR Trasm. ai Sup. q.elet. agg.e mat. espli. aggiornamento questionario reintervista a responsabilità ditta Supervisori Trasm.ai Ril. q.elet. agg.e mat. espli. RR Controllo ricezione e conferma RS Ditta SW Prod.Aggiorn.questionario reintrvista RI RAD Prod.Aggiorn.questionario reintervista RI RI Monitoraggio 11.3 Ditta SW Prod. nota descrittiva degli agg. apportati RI Attività di test tecnico Attività di test funzionale RI Monitoraggio 11.3 RAD Prod. nota descrittiva degli aggi. apportati Ditta SW Invio aggi. questionario e nota a RS RCDF Invio quest.e nota esplicat. Ditta Cati RCDF Controllo ricezione Pagina 40 di 47 Supervisori Controllo conferma ricezione Sottoprocesso (12) : Gestione Aggiornamento Ril./Sup. da WF principale (12) RGI RS Gestione Aggiornamento Ril./Sup. Attività con periodicità semestrale E' il processo con il quale si gestisce l'aggiornamento dei Rilevatori e Supervisori durante l'anno e che inizia con attività di Pagina 41 di 47 Sottoprocesso (13) : Gestione Attività di Debriefing da WF principale (13) RGI RR Gestione Attività di Debriefing E' il processo con il quale si i valuta, insieme a rilevatori e supervisori, l'organizzazione dell'attività dei rilevatori, tra il responsabile di Pagina 42 di 47 Sotto sottoprocesso (14) : Gestione delle interviste di una settimana a livello centrale RS RAD Estrazione elenco famiglie 1a intervista T = 1 g RGI RS Stesura lettere Presidente /Sindaci T = 14 gg RGI RS Gestione Rapporto Famiglie T = 15 gg RCDF 1° giorno del trimestre = sì Invio lettera preavviso interviste T = 1 g 14° giorno dell'ultimo mese del trimestre = sì RS RAD Estrazione dati interviste precedenti T = 1 g Invio al Sup. liste fam. sudd. per settimana. e int. prec. RR Invio Di tta CATI liste fam. sudd. per settimana. e int. prec. RCDF T = 16 da sotto WF principale ------------------> (14) RGI RS T = 10 Gestione delle interviste della settimana a livello centrale T = 12 / 28 gg 1° anno Famiglia ANV T = 10 / 26 gg a regime Gestione N.verde Attività continua RS Monitoraggio14.1 liste famiglie CATI RS/RCDF Ditta CATI Gestione Interviste della settimana a livello Esterno T = 7 gg RS Monitoraggio14.2 RR Supervisore Gestione Magazzino HW dell'UURR Attività continua liste famiglie CAPI RR Supervisore Supervisore Rilevatore Conferma disponibilità Gestione interviste della settimana a liv. intermedio T = 12 gg sostituzione="si" sostiutzione = "no" RR RR Supervisore Ricerca Sostituzione Supervisore Assegnazione liste ai Rilevatori T = 2 gg Supervisore Invio settim. ai Ril. Famiglie da interv. ed event. dati prec. sostituzione = sì famiglia irrep. telefon. RR Monitoraggio 14.3 Supervisore Rilevatore Chiamata telefonica Gestione appuntamento Supervisore Rilevatore Gestione Interviste a livello locale T = 7 gg Rilevatore Gestione prime interviste T = 20'' a famiglia Supervisore Monitoraggio 14.4 Rilevatore Gestione interviste successive T = 20'' a famiglia Gestione interviste di controllo con Famiglie Rilevatore Invio giornaliero ai Sup. dati 1° anno = sì Rilevatore Sup Supervisore Invio ai Ril. delle famiglie sostitutive Invio Sett. ai Sup. stato appuntamenti / interviste Def. ed ind. fam. sostitutive delle fam. cadute 1 int. T = 2 gg Rad Arch. dati _registraz. sost. famiglie _dup. dati fam. sostiute Pagina 43 di 47 Rilevatore Cons. lettera alla fam. Rilevatore Definizione della famiglia come in sostituzione Sottoprocesso: Gestione Assistenza - versione 1 E' la soluzione nella quale si prevede che sia il supervisore a valutare quale dei tre processi possibili attivare: assistena tecnica; assistenza SW; utilizzo del questionaio elettronico. assitenza immediata = sì Supervisore Rilevatore Ditta HW Ditta HW Supervisore Assistenza tecnica Gestione assistenza tecnica Gestione Assistenza assitenza immediata =no Ditta HW Invio comunicazione al Sup. preventivo tempo necessità assitenza tecnica = sì Rilevatore Supervisore Gestione sol. altern. all'assistenza necessità assitenza SW = sì Nota: Le soluzioni alternative tra le quali un supervisore può scegliere sono le seguenti: distribuzione interviste altri rilevatori; consegna PC prelevato dal magazzino dell'UURR; espletamento intervista mediante questionario cartaceo con coseguente registrazione dati a carico del assitenza immediata = sì Supervisore Struttura Help Desck Struttura Help Desck Assistenza SW Gestione Assistenza Software assitenza immediata =no Rilevatore Supervisore Gestione sol. altern. all'assistenza crash del sistema = sì Rilevatore Gestione Interviste medinate quest. cartaceo Pagina 44 di 47 Sottoprocesso: Gestione Assistenza - versione 2 E' la soluzione nella quale si prevede che sia la ditta fornitrice di HW a valutare quale dei tre processi possibili attivare: assistena tecnica; assistenza SW; utilizzo del questionaio elettronico. assitenza immediata = sì Rilevatore Rilevatore Ditta HW Ditta HW Ditta HW Assistenza tecnica Gestione assistenza tecnica Gestione Assistenza assitenza immediata =no Ditta HW Rilevatore Invio comunicazione al Ril. preventivo tempoInvio comunicazione al Sup. preventivo tempo necessità assitenza tecnica = sì Rilevatore Supervisore Gestione sol. altern. all'assistenza Rilevatore Invio al Sup.comunicazione richiesta assistenza tecnica assitenza immediata = sì Rilevatore necessità assitenza SW = sì Struttura Help Desck Struttura Help Desck Assistenza SW Gestione Assistenza Software assitenza immediata =no Rilevatore Supervisore Gestione sol. altern. all'assistenza Rilevatore Invio al Sup.c omunicazione richiesta assistenza SW crash del sistema = sì Rilevatore Gestione Interviste medinate quest. cartaceo Pagina 45 di 47 Nota: Le soluzioni alternative tra le quali un supervisore può scegliere sono le seguenti: distribuzione interviste altri rilevatori; consegna PC prelevato dal magazzino dell'UURR; espletamento intervista mediante questionario cartaceo con coseguente registrazione dati a carico del 7 I risultati raggiunti e futuri sviluppi Concludiamo elencando quelli che sono stati i risultati raggiunti applicando l'analisi di processo al caso di studio. Lo strumento adottato: ha permesso di a) usufruire di una descrizione del processo che fosse unica per tutti coloro che sono coinvolti nel processo di definizione della nuova indagine relativa alle Forze di Lavoro, chiara - di facile lettura - breve - standardizzata; b) assumere decisioni in merito alla macro organizzazione del processo; c) definire a livelli sempre di dettaglio la struttura del processo e le fasi: loro indicazione, descrizione nonché successione temporale d) definire in modo preciso i tempi di lavoro e i momenti di monitoraggio e) chiarire e fotografare gli attori principali: loro compiti e responsabilità f) controllare la coerenza del processo, la sua completezza (presenza di tutte le fasi e attività necessarie per la realizzazione e gestione dell'indagine), l'assenza - presenza di momenti critici g) dettare le specifiche del sistema informatico a supporto e passare in maniera integrata alla progettazione di dettaglio del nuovo processo, alla individuazione delle componenti del sistema informativo ed alla conseguente stima a livello di piano dei costi dovrà essere punto focale per la: a) stesura dello studio di fattibilità del nuovo sistema informativo/informatico b) progettazione, congiuntamente all'utente dei parametri di qualità: scopo di tale fase è la corretta definizione del sistema di verifica degli obiettivi, ottenuta dall'individuazione delle caratteristiche di qualità a fronte delle quali è necessario specificare indicatori di misurazione significativi ed oggettivamente misurabili. c) progettazione e realizzazione del sistema informativo: in particolare per la progettazione e realizzazione del sistema integrato di controllo di processo. La realizzazione di tale sistema implica l'integrazione di tutte le componenti del sistema informativo con un sistema di workflow management system. Pagina 46 di 47 Bibliografia AA.VV., "Studio Preliminare della nuova rete di rilevazione per l'indagine sulle forze di lavoro", Documento interno, 2000 Regolamento (CE) n. 577/98 del Consiglio del 9 marzo 1998 relativo all'organizzazione di un'indagine per campione sulle forze di lavoro nella Comunità, Gazzetta Ufficiale n. L 077 del 14/03/1998 PAG. 0003-0007 AA.VV., "Reingegnerizzazione dei processi nella P.A.", Monografia AIPA, Roma, 1998 Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, "Sistemi informativi per la Pubblica Amministrazione Metodologie e Tecnologie", Roma, 2000 Terry Winograd,- Fernando Flores, "Calcolatori e conoscenza - un nuovo approccio alla progettazione delle tecnologie dell'informazione", Biblioteca della EST - Edizioni Scientifiche E Tecniche Mondadori, Milano, 1987 Raul Medina - Mora, Harry K.T. Wong , Pablo Flores, "Action Workflow as the Enterprise integration tecnology", Bulletin of the Technical Committee of Data Engineering, June, 1993 Medina -Mora, Raul, Tery Winigrad, Rodrigo Flores, Fernando Flore, "The action Workflow Approach to Workflow Management Tecnology", Proc. of the ACM Conference on Computer Supported Cooperative Work, Nov, 1992 E. Yuordon, "Analisi strutturata dei sistemi", jackson- prentice Hall International, 1990 Hammer Michael - James Champy, "Reingeneering the corporation: a manifest for business revolution", Harper Collins, New York, 1993 J.R. Searl, "Speech acts", Cambridge University Press, 1969 AA.VV., "Manuale di Tecniche d'Indagine", ISTAT, 1989 Pagina 47 di 47