Medicina & Salute Centro Medico SME Diagnostica per Immagini La radioprotezione del paziente in Diagnostica per Immagini I.P. Dr. Alfredo Goddi Specialista in Radiologia Direttore Sanitario SME – Diagnostica per Immagini - Varese …l’interesse degli utenti verso gli effetti secondari delle radiazioni non è mai stato così alto… problema sollevato dalla comunità scientifica e dagli utenti Cosa significa essere un Centro Medico Diagnostico completaverso i possibili effetti delle radiazioni ionizzanti, hanno promente “Low Dose”? posto nuove soluzioni tecnologiche in grado di superare tale Essere un Centro Diagnostico per Immagini “Low Dose” in limitazione. tutte le modalità di indagini esprime sia un livello tecnologico Con l’avvento delle TAC multislice da 64 strati la dose erogata esclusivo sia la completa adesione al programma “lmage Wiè tornata a livelli accettabili, comparabili alle TAC degli anni sely” – ovvero “operare saggiamente nell’imaging” - proposto 90. Dato che questo non era più considerato sufficiente le dall’American College of Radiology. Il programma prevede aziende produttrici hanno di recente introdotto altre importanti l’impegno ad eliminare gli esami radiologici non necessari soluzioni tecnologiche in grado di ridurre sensibilmente la ed a ridurre al minimo indispensabile la dose radiante dose: sono nate così le TAC per indagini Low Dose e, utilizzata. ancor più recentemente, per esami UltraLow Dose. SME – Diagnostica per Immagini ha raggiunto l’obiettivo di diventare il primo Centro della proCosa ha maggiormente contribuito all’evoluzione vincia di Varese, e non solo, che utilizza esclusi1° Centro verso le TAC UltraLow Dose? o vamente apparecchiature a bassa dose radiante ic st o n g Dia Il compromesso tra qualità delle immagini e dose in coerenza con la propria mission e lo spirito di Low Dose radiante è una sfida per chi opera nella Diagnoinnovazione, da sempre perseguiti. stica per Immagini. Il miglior risultato ottenibile è tuttavia correlato a diverse componenti. Per quale motivo è nato il programma di riduzione In primo luogo quella tecnologica: la disponibilità della Dose radiante? di TAC da almeno 64 strati abbinate a software Ognuno di noi è quotidianamente esposto a varie per la riduzione della dose in funzione delle sorgenti di radiazione naturale, con effetti positivi o caratteristiche anatomiche del paziente sono negativi, dai quali non si può prescindere. L’esporequisiti indispensabili per l’imaging Low Dose. Il sizione aggiuntiva a quella naturale è utilizzata traguardo della UltraLow Dose è invece ottenibile soltanto con in campo medico per diagnosticare malattie che altrimenti apparecchiature dotate di un nuovo sistema integrato per la potrebbero compromettere la salute dei pazienti; tuttavia le ricostruzione iterativa adattativa delle immagini TAC, nuova finalità positive non dovrebbero portare ad un uso esasperato frontiera tecnologica che riduce la dose del 70-75%, pur prené ad un’anomala esposizione dei pazienti alle radiazioni servando un’adeguata qualità delle immagini. ionizzanti che potrebbero generare effetti dannosi. In secondo luogo la componente professionale: l’esperienza Purtroppo la corsa tecnologica degli anni 2000, mirata ad del Medico che interpreta l’esame è basilare per analizzare le aumentare la velocità di esecuzione degli esami TAC, ha immagini che si ottengono con bassissime dosi di radiazioni; comportato un incremento della dose di raggi X necessari la competenza del Medico che sovraintende all’indagine conper generare immagini di alta qualità. Le varie generazioni sente l’utilizzo dei protocolli d’esame (ovvero la combinazione di TAC spirali multislice (a 4, 6, 8, 16 e 32 strati per rotadei parametri di regolazione dell’apparecchiatura) più adatti zione) installate in quegli anni, espongono i pazienti ad una al quesito clinico e alla tipologia di paziente. Analogamente dose radiante superiore alle TAC spirali a singolo strato degli la competenza del Tecnico di Radiologia che governa l’appaanni 90. I produttori di apparecchiature, per rispondere al Centro Medico recchiatura evita errori di esecuzione che rendano necessarie scansioni aggiuntive o troppo estese. Il programma di riduzione della Dose radiante interessa altre modalità diagnostiche? La riduzione della dose ha coinvolto anche le altre modalità di imaging radiologico. Innanzitutto la Mammografia, evolutasi da analogica a digitale, prima indiretta, ora diretta. La soluzione digitale diretta più avanzata per creare l’immagine mammografica utilizza una sofisticata tecnologia a scansione che conta singolarmente le particelle X che attraversano la mammella. E’ indicate come Mammografia “photon counting” MicroDose e utilizza una dose del 75% inferiore rispetto ai mammografi digitali indiretti e del 50% inferiore nei confronti dei restanti mammografi digitali diretti. La seconda modalità è la Densitometria Ossea DEXA (Dual Energy X-Ray Absorptiometry) a tecnologia digitale diretta che genera immagini ad alta risoluzione e fornisce dati quantitativi di elevata precisione della densità del calcio, utilizzando una dose di raggi X assolutamente trascurabile. Infine la Radiologia convenzionale: negli anni 2000 è passata dal sistema analogico a quello digitale indiretto (CR) che, pur migliorando la qualità delle immagini non ha ridotto la dose; più recentemente è evoluta verso il sistema digitale diretto (DR). Grazie a rivelatori di ultima generazione, allo ioduro di cesio, consente una riduzione della dose variabile dal 20 al 50% in funzione del distretto anatomico esaminato. In definitiva quali vantaggi porta al paziente la riduzione della dose in tutte le modalità diagnostiche? La riduzione della dose radiante è un aspetto fondamentale per la radioprotezione del paziente e si inserisce nel sistema di assicurazione della qualità. Per questo gli utenti dovrebbero sempre informarsi del tipo di apparecchiatura utilizzata e della dose radiante cui sono stati sottoposti durante un esame radiologico. I vantaggi per il paziente non devono limitarsi alla minor esposizione alle radiazioni, ma devono rappresentare il risultato di misure organizzative e di competenze professionali che portano ad una corretta diagnosi. In tale ottica s’inserisce la disponibilità nell’ambito di un Centro di Diagnostica di altre metodiche di imaging basate su sorgenti non ionizzanti e che possono diventare una valida alternativa all’indagine radiologica convenzionale: tra queste citiamo l’Ecografia con mezzo di contrasto e la Risonanza Magnetica ad alto campo per lo studio di vasi e organi addominali con mezzo di contrasto. Informazioni Per ulteriori informazioni contattate il Centro Medico: SME - Diagnostica per Immagini Via Pirandello, 31 - 21100 Varese Tel. 0332.224758 - e-mail: [email protected] www.sme-diagnosticaperimmagini.it SME Diagnostica per Immagini • Radiologia digitale DR Low Dose • Mammografia digitale MicroDose • Ecografia • Ecografia 3D/4D • Ecografia con mezzo di contrasto 1° Centro Diagnostico Low Dose • Tomografia Computerizzata Multislice 64/128 Ultra Low Dose •TotalBody•Cardio-TC •Angio-TC•Uro-TC •ColonscopiaVirtuale •DentalscanConeXact (Cone-beam) • Risonanza Magnetica total body 1,5 Tesla Elastografia real-time •Neuro-RM •Angio-RM Densitometria ossea DExa •RM Colonna Morfometria vertebrale •RM addome DExa •RM articolare Body Composition •DiffusioneTotalBody • Eco-Color Doppler • • • • Dir. Sanitario Dr. Alfredo Goddi Via Pirandello 31 - 21100 Varese Tel. 0332 224758 - 6 linee r.a. - Fax 0332 210420 [email protected] - www.sme-diagnosticaperimmagini.it CF e Partita IVA 01374140125 Aut. San. n. 52/99 del 16/09/1999 Orari: Lun-Ven 7.30/19.00 – Sabato 7.30/13.00 Prenotazioni: in loco, via telefono, via fax, via e-mail Referti: consegna immediata o in 24 ore in base al tipo di esame Immagini esami: su pellicola e CD certificati medicali Ampio parcheggio SME è diagnostica innovativa