Nota Tecnica - Agenzia delle Entrate

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ALLEGATO 8
Nota Tecnica e Metodologica
SG39U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
1.
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di
settore.
Oggetto dello studio è l’attività economica rispondente al codice ISTAT:
−
70.31.0 – Agenzie di mediazione immobiliare.
La finalità perseguita è di determinare un “ricavo potenziale” tenendo conto
non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di
determinare il risultato di un’impresa.
A tale scopo, nell’ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le
variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi
produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell’espletamento
dell’attività.
Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in
oggetto si è progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario
per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in
oggetto è SG39).
Il numero dei questionari inviati è stato pari a 15.286. I questionari restituiti
sono stati 12.342, pari all’81% degli inviati.
Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la
completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto
di 1.878 questionari, pari al 15% dei questionari rientrati.
2
I principali motivi di scarto sono stati:
−
presenza di attività secondarie con un’incidenza sui ricavi complessivi
superiore al 10%;
−
quadro F del questionario (modalità di espletamento dell’attività) non
compilato;
−
quadro G del questionario (elementi specifici dell’attività) non compilato;
−
quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato;
−
errata compilazione delle percentuali relative alle modalità di espletamento
dell’attività (quadro F del questionario);
−
errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela
(quadro G del questionario);
−
errata compilazione delle percentuali relative all’area di svolgimento
dell’attività (quadro G del questionario);
−
ricavi dichiarati maggiori di 10 miliardi di lire;
−
incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel
questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle
successive analisi è risultato pari a 10.464.
1.1
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell’analisi in gruppi omogenei sulla base
degli aspetti strutturali, si è ritenuta appropriata una strategia di analisi che
combina due tecniche statistiche:
3
−
una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si è configurata
come un’analisi fattoriale del tipo Analyse des données e nella fattispecie
come un’Analisi in Componenti Principali1;
−
un procedimento di Cluster Analysis2.
L’utilizzo
combinato
delle
due
tecniche
è
preferibile
rispetto
a
un’applicazione diretta delle tecniche di clustering.
In effetti, tanto maggiore è il numero di variabili su cui effettuare il
procedimento di classificazione, tanto più complessa e meno precisa risulta
l’operazione di clustering.
Per limitare l’impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti è
stata effettuata a partire dai risultati dell’analisi fattoriale, basandosi quindi su
di un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di
mantenere il massimo delle informazioni originarie.
In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello
adottato, l’omogeneità dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in
rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle
principali
interrelazioni
esistenti
tra
le
variabili
esaminate
che
contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
Le variabili prese in esame nell’Analisi in Componenti Principali sono quelle
presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del
quadro M che contiene i dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi.
1
L’Analisi in Componenti Principali è una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle
variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette
componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile
della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le
componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie.
2
La Cluster Analysis è una tecnica statistica che, in base ai fattori dell’analisi in componenti principali,
permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono
allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
4
Tale scelta nasce dall’esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili
modelli organizzativi, alle diverse tipologie di clientela, alla localizzazione,
alle diverse modalità espletamento dell’attività, ecc..; tale caratterizzazione è
possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al
mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le
diverse realtà economiche e produttive di una impresa.
I fattori risultanti dall’Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in
termini di significatività sia economica sia statistica, al fine di individuare
quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attività oggetto dello
studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare otto gruppi omogenei di
imprese.
I principali aspetti strutturali delle imprese considerati nell’analisi sono:
1) dimensione delle agenzie;
2) modello organizzativo;
3) tipologia di clientela;
4) attività prevalente;
5) area di mercato.
A livello generale si evidenzia:
-
equa ripartizione fra ditte individuali (53%) e società;
-
dimensioni piccole per la maggior parte delle agenzie sia in termini di
spazi dedicati all’attività che in termini di beni strumentali;
-
scarso impiego di personale dipendente e limitato ricorso a rapporti di
collaborazione.
5
1.2
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei
(cluster).
Cluster 1 - Agenzie medie con clientela privata
Numerosità: 1.632
Si tratta prevalentemente di società semplici o di fatto per il 45%, mentre il
36% è rappresentato da ditte individuali.
Questo gruppo è caratterizzato da dimensioni medie: l’attività di ufficio si
svolge in locali con superficie di poco superiore alla media (53 mq) ed è
supportata da un personal computer e una stampante. Come già evidenziato a
livello generale, l’impiego di personale dipendente, per questo cluster, è
minimo.
Per lo svolgimento dell’attività tali imprese sostengono spese di pubblicità
superiori alla media mentre le spese per provvigioni sono molto limitate.
L’attività prevalente è l’intermediazione per compravendita (77%); in misura
minore è presente anche l’intermediazione per locazione (15%). L’area
principale di svolgimento dell’attività è il comune (75%), con una clientela
costituita da persone fisiche per il 70% e per il 28% da imprenditori e società.
Il 46% delle imprese appartenenti al cluster è localizzato in comuni con
ampiezza demografica inferiore ai 50.000 abitanti.
Cluster 2 - Agenzie in franchising
Numerosità: 990
Questo è il gruppo delle agenzie immobiliari che esercitano la propria attività
sulla base di un contratto di affiliazione in franchising con grandi gruppi
6
immobiliari. Tali imprese dispongono in generale di due computer e di locali
di dimensioni limitate.
Sono prevalentemente società (80%), con poco personale dipendente a tempo
pieno.
Si rilevano elevate spese per provvigioni; consistenti risultano anche le spese
per la pubblicità e le spese telefoniche.
Peculiari di questo gruppo sono le spese per diritto di entrata e per royalties,
tipiche del franchising.
L’attività svolta in prevalenza è l’intermediazione relativa alla compravendita
(84%) e, in minima parte, alla locazione (11%); lo sviluppo dell’attività
avviene quasi totalmente in ambito comunale. La tipologia della clientela
principale è costituita dalle persone fisiche (81%), anche se si rileva una
piccola percentuale (5%) di clientela costituita da altre agenzie immobiliari.
Cluster 3 - Piccole agenzie con prevalente attività locazione
Numerosità: 1.757
Le imprese di questo gruppo sono principalmente ditte individuali con una
struttura piccolissima: uffici di modeste dimensioni e solo la metà del gruppo
possiede un personal computer.
L’attività è svolta direttamente dall’imprenditore in quanto non si rileva la
presenza di personale dipendente né di collaboratori.
La specializzazione prevalente è quella di intermediazione per locazione
(67%); si rileva in minima parte un’attività di consulenza immobiliare (8%).
La clientela principale è rappresentata dalle persone fisiche (67%), anche se si
rileva una minima presenza di enti (4%). Le spese tipiche dell’attività sono
minime.
7
L’area di mercato prevalente è quella comunale. Il 50% delle ditte è
localizzato in comuni con ampiezza demografica inferiore ai 50.000 abitanti.
Cluster 4 - Ditte individuali con clientela altre agenzie
Numerosità: 363
Si tratta di ditte individuali con una struttura praticamente irrilevante: gli spazi
destinati all’esercizio dell’attività sono minimi, con assenza di personale e di
personal computer.
La caratteristica principale di questo cluster è quello di operare per altre
agenzie (85%).
L’attività riguarda prevalentemente l’intermediazione per compravendita
(69%), oltre ad una parte di consulenza immobiliare (12%). Il livello di spese
sostenute per l’esercizio dell’attività è minimo.
L’area di mercato prevalente è quella comunale (64%).
La localizzazione prevalente riguarda comuni con ampiezza demografica
superiore ai 100.000 abitanti (il 47%).
Cluster 5 - Grandi agenzie
Numerosità: 953
Tale gruppo riguarda strutture di consistenti dimensioni; gli spazi destinati
all’attività sono ampi (96 mq), la dotazione di computer è elevata (3), il
numero medio di utenze telefoniche è pari a 4. Elevate risultano le spese
tipiche dell’attività, quali spese per pubblicità, spese telefoniche, e, nel 46%
dei casi, le spese per provvigioni; si rileva comunque una minima presenza di
dipendenti e collaboratori.
8
L’80% delle imprese ha forma giuridica societaria; l’attività riguarda in
prevalenza l’intermediazione per compravendita (68%) e in parte (20%)
l’intermediazione per locazione.
La clientela è costituita sia da persone fisiche (56%) che da società ed
imprenditori (41%).
La principale localizzazione è in comuni con una ampiezza demografica
superiore ai 100.000 abitanti (55%) e l’area di svolgimento dell’attività è in
prevalenza comunale.
Cluster 6 - Piccoli con clientela agenzie
Numerosità: 2.195
Il gruppo è rappresentato per il 63% da ditte individuali, con struttura limitata
e scarso impiego di personale. In tali imprese gli spazi destinati all’esercizio
dell’attività sono limitati (30 mq) e non sempre è presente il personal
computer
Le spese tipiche per lo svolgimento dell’attività sono esigue.
L’attività di queste imprese, che in prevalenza si svolge a livello comunale
(73%) ed è assorbita dalla intermediazione per compravendita (64%), è
indirizzata soprattutto verso imprenditori e società (85%). Da citare anche tra
le attività svolte l’intermediazione relativa alle aziende (pari al 7%) e la
consulenza immobiliare.
Il 50% delle imprese di questo cluster è localizzato in comuni con ampiezza
demografica inferiore ai 50.000 abitanti.
9
Cluster 7 - Piccole agenzie specializzate in compravendita per persone
fisiche
Numerosità: 2.260
Il gruppo è composto da ditte individuali con struttura molto piccola, con
assenza di personale dipendente, con spazi destinati all’attività limitati (in
media 26 mq) e con personal computer non sempre presenti. Le spese tipiche
dell’attività sono limitate.
La clientela è costituita per la maggior parte da persone fisiche (86%),
l’attività principale è quella di intermediazione per compravendita (82%).
Le imprese di questo gruppo operano prevalentemente a livello comunale e
sono localizzate maggiormente (53%) in comuni con ampiezza demografica
non superiore ai 50.000 abitanti.
Cluster 8 - Agenzie che operano in ambito nazionale ed estero
Numerosità: 228
Il gruppo è costituito da imprese che svolgono la propria attività a livello
nazionale (nella quasi totalità dei casi svolgono l’80% dell’attività su più di
una regione) e in misura minore a livello internazionale, con una struttura di
dimensioni ridotte; gli spazi destinati all’esercizio dell’attività sono esigui (38
mq), non si rileva la presenza di dipendenti e mediamente è disponibile un
personal computer. Il probabile ricorso a segnalatori e/o agenti, reso
necessario da una ampia area di mercato, spiega le consistenti spese per
provvigioni superiori alla media.
La clientela è costituita in parte da imprenditori e società (50%) e in parte da
persone fisiche (41%); l’attività svolta in prevalenza è l’intermediazione per
10
compravendita (51%). Si rileva inoltre una attività di consulenza immobiliare
superiore alla media (11%).
1.3
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei è necessario determinare,
per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta
all’andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per
determinare tale funzione si è ricorso alla Regressione Multipla3.
La stima della “funzione di ricavo” è stata effettuata individuando la relazione
tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle
imprese (variabili indipendenti).
E’ opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si è
proceduto ad effettuare un’analisi sui dati delle imprese per verificare le
condizioni di “normalità economica” nell’esercizio dell’attività e per scartare
le imprese anomale; ciò si è reso necessario al fine di evitare possibili
distorsioni nella determinazione della “funzione di ricavo”.
In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
−
costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente è stato utilizzato un indicatore economico-contabile
specifico dell’attività in esame:
−
produttività per addetto = ricavi/(numero addetti4*1.000)
dove:
3
La Regressione Multipla è una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello
statistico-matematico che descrive l’andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di
variabili indipendenti relativamente alla loro significatività statistica.
4
Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all’anno in base alle giornate retribuite.
11
!
numero addetti
(ditte individuali)
= 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero
impiegati + numero operai generici + numero
operai specializzati + numero dipendenti a tempo
parziale + numero apprendisti + numero assunti
con contratto di formazione lavoro + numero
collaboratori
coordinati
e
continuativi
che
prestano attività prevalentemente nell’impresa +
numero collaboratori dell’impresa familiare e
coniuge
associati
dell’azienda
in
coniugale
partecipazione
che
+
numero
apportano
prevalentemente lavoro nell’impresa + numero
amministratori non soci
!
numero addetti
(società)
= Numero dirigenti + numero quadri + numero
impiegati + numero operai generici + numero
operai specializzati + numero di dipendenti a
tempo parziale + numero apprendisti + numero
assunti con contratto di formazione lavoro +
numero collaboratori coordinati e continuativi che
prestano attività prevalentemente nell’impresa +
numero associati in partecipazione che apportano
prevalentemente lavoro nell’impresa + numero
soci con occupazione prevalente nell’impresa +
numero amministratori non soci
Per ogni gruppo omogeneo è stata calcolata la distribuzione ventilica
dell’indicatore precedentemente definito e poi sono state selezionate le
imprese che presentavano valori dell’indicatore all’interno di un determinato
intervallo per costituire il campione di riferimento.
12
Per tutti i cluster è stato utilizzato l’intervallo compreso fra l’estremo
superiore del 4° ventile e l’estremo superiore del 19° ventile.
Così definito il campione di imprese di riferimento, si è proceduto alla
definizione della “funzione di ricavo” per ciascun gruppo omogeneo.
Per la determinazione della “funzione di ricavo” sono state utilizzate sia
variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La
scelta delle variabili significative è stata effettuata con il metodo stepwise.
Una volta selezionate le variabili, la determinazione della “funzione di ricavo”
si è ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che
consente di controllare l’eventuale presenza di variabilità legata a fattori
dimensionali (eteroschedasticità).
Affinchè il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da
soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un
valore dei residui (R di Student) al di fuori dell’intervallo compreso tra i
valori -2,5 e +2,5.
Nella definizione della “funzione di ricavo” si è tenuto conto anche delle
possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento
dell’attività.
A tale scopo sono stati utilizzati i risultati di uno studio relativo alla
“territorialità generale5”, che suddivide il territorio nazionale in aree
omogenee in rapporto a:
5
−
grado di benessere;
−
livello di qualificazione professionale;
−
struttura economica.
I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell’apposito Decreto Ministeriale.
13
L’area territoriale di svolgimento dell’attività di ogni impresa è stata
individuata in base al comune indicato nel quadro “B”, ovvero, in assenza di
quadro “B”, in base al comune indicato nel quadro anagrafico; per le imprese
con più unità locali la territorialità è stata applicata solo nei casi in cui tutte le
unità locali appartenevano alla stessa area territoriale.
Sono state pertanto impiegate, nella funzione di regressione, variabili dummy
applicate al logaritmo di “costo per la produzione di servizi + spese per
l’acquisto di servizi”. Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze
territoriali non fossero state colte completamente con la Cluster Analysis,
valori correttivi da applicare al coefficiente del logaritmo della somma di cui
sopra nella definizione della funzione di ricavo.
Nell’allegato 8.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della
“funzione di ricavo”.
2.
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL’UNIVERSO DEI
CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
−
l’Analisi Discriminante6;
−
la stima del ricavo di riferimento.
Nell’allegato 8.B vengono riportate le variabili strutturali risultate
significative nell’Analisi Discriminante.
Non si è proceduto nel modo standard di operare dell’Analisi Discriminante in
cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima
6
L’Analisi Discriminante è una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi
omogenei individuati per la sua attività, attraverso la definizione di una probabilità di appartenenza a
ciascuno dei gruppi stessi.
14
probabilità; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilità si
concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate
sempre le probabilità di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il
relativo intervallo di confidenza.
Tale ricavo è dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo
omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo
stesso e le variabili dell’impresa, ponderata con le relative probabilità di
appartenenza.
Anche l’intervallo di confidenza è ottenuto come media degli intervalli di
confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le
relative probabilità di appartenenza.
15
ALLEGATO 8.A
Variabili e coefficienti della funzione di ricavo
16
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO
VARIABILI
Costo per la produzione di servizi + Spese per acquisti di servizi
Logaritmo in base 10 di (Costo per la produzione di servizi + Spese per acquisti di
servizi)
Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente
Soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero)
Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero)
Valore dei beni strumentali
Spese di pubblicità, propaganda e rappresentanza
Spese per royallties in quote fisse + Spese per royalties in quote variabili
Spese per diritto d'entrata
SG39U
CLUSTER 1
0,7090
9.781,2879
CLUSTER 2
0,7692
2.028,7615
CLUSTER 3
1,0827
5.396,9022
CLUSTER 4
1,4486
5.652,5801
1,1371
21.719,3364
27.496,4641
0,1496
0,7755
-
0,7895
12.200,4948
0,3787
1,9701
1,4316
1,4258
1,3368
14.899,5675
17.011,5171
0,2518
0,8215
-
0,9329
0,3178
0,7032
-
CORRETTIVI TERRITORIALI DA APPLICARE AL COEFFICIENTE DEL LOGARITMO IN BASE 10 DEL
(COSTO PER LA PRODUZIONE DI SERVIZI + SPESE PER ACQUISTI DI SERVIZI)
GRUPPO DELLA TERRITORIALITA' GENERALE
1)Aree con livello di benessere elevato, istruzione superiore, sistema economico
locale organizzato
2)Aree con livello di benessere non elevato, bassa scolarità, sistema economico
locale poco sviluppato e basato prevalentemente su attività commerciali
3)Aree ad elevata urbanizzazione con notevole grado di benessere, istruzione
superiore e caratterizzate da sistemi locali con servizi terziari evoluti
4)Aree caratterizzate dalla presenza di piccoli comuni con organizzazione
spiccatamente artigianale dell'attività produttiva e livello medio di benessere
5)Aree di marcata arretratezza economica, basso livello di benessere e scolarità poco
sviluppata
CLUSTER 1
CLUSTER 2
CLUSTER 3
CLUSTER 4
-
-
-
-
-2.320,3037
-
-1.807,9301
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-2.320,3037
-
-1.807,9301
-
- Le variabili contabili vanno espresse in migliaia di lire.
- Il logaritmo in base 10 è calcolato per i soli valori maggiori di zero della variabile cui si riferisce.
17
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO
VARIABILI
Costo per la produzione di servizi + Spese per acquisti di servizi
Logaritmo in base 10 di (Costo per la produzione di servizi + Spese per acquisti di
servizi)
Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente
Soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero)
Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero)
Valore dei beni strumentali
Spese di pubblicità, propaganda e rappresentanza
Spese per royallties in quote fisse + Spese per royalties in quote variabili
Spese per diritto d'entrata
SG39U
CLUSTER5
1,1629
-
CLUSTER6
0,9271
7.527,0280
CLUSTER7
0,4340
6.305,4810
CLUSTER8
1,0766
5.113,2180
1,3803
44.483,6209
47.102,8358
0,2941
1,1814
-
1,3278
22.932,0232
20.501,5175
0,1927
0,8341
-
1,4431
17.182,3611
12.628,2367
0,1340
0,8011
-
0,9453
0,5881
1,5680
-
CORRETTIVI TERRITORIALI DA APPLICARE AL COEFFICIENTE DEL LOGARITMO IN BASE 10 DEL
(COSTO PER LA PRODUZIONE DI SERVIZI + SPESE PER ACQUISTI DI SERVIZI )
GRUPPO DELLA TERRITORIALITA' GENERALE
CLUSTER 5
1)Aree con livello di benessere elevato, istruzione superiore, sistema economico
locale organizzato
2)Aree con livello di benessere non elevato, bassa scolarità, sistema economico
locale poco sviluppato e basato prevalentemente su attività commerciali
3)Aree ad elevata urbanizzazione con notevole grado di benessere, istruzione
superiore e caratterizzate da sistemi locali con servizi terziari evoluti
4)Aree caratterizzate dalla presenza di piccoli comuni con organizzazione
spiccatamente artigianale dell'attività produttiva e livello medio di benessere
5)Aree di marcata arretratezza economica, basso livello di benessere e scolarità poco
sviluppata
CLUSTER 6
CLUSTER 7
CLUSTER 8
-
-
-
-
-
-917,4978
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-1.878,9188
-
- Le variabili contabili vanno espresse in migliaia di lire.
- Il logaritmo in base 10 è calcolato per i soli valori maggiori di zero della variabile cui si riferisce.
18
ALLEGATO 8.B
Elenco delle variabili dell’analisi discriminante
19
Quadro A:
!
Numero delle giornate retribuite per i dirigenti
!
Numero delle giornate retribuite per i quadri
!
Numero delle giornate retribuite per gli impiegati
!
Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale
!
Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti
!
Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratti di formazione
lavoro o a termine e lavoranti a domicilio
!
Numero dei collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività
prevalentemente nell’impresa
!
Numero dei collaboratori coordinati e continuativi diversi da quelli di cui
al rigo precedente
!
Numero dei soci con occupazione prevalente nell’impresa
!
Numero degli associati in partecipazione che apportano lavoro
prevalentemente nell’impresa
!
Numero dei soci diversi da quelli di cui al rigo precedente
!
Numero delle giornate retribuite per gli amministratori non soci
Quadro B:
!
Numero di unità locali destinate esclusivamente all’attività (contatore dei
quadri B compilati 7)
!
Numero utenze telefoniche (totale delle “utenze telefoniche” indicate nei
quadri B compilati)
7
Ogni quadro B si intende compilato se risulta impostata la voce ‘Mq superficie locali destinati
esclusivamente all’attività’.
20
!
Potenza installata –kw (totale della “potenza installata” indicata nei quadri
B compilati)
!
Mq superficie locali destinati esclusivamente all’attività (totale dei Mq
indicati nei quadri B compilati)
Quadro F:
!
% di “intermediazione relativa alla compravendita”
!
% di “intermediazione relativa locazione e/o affitto”
!
% di “intermediazione relativa alle aziende”
!
% di “intermediazione relativa ai mutui e ai finanziamenti”
!
% di “consulenza immobiliare”
Quadro G:
!
Spese per provvigioni a terzi
!
Spese di pubblicità, propaganda e rappresentanza
!
Spese per aggiornamento professionale
!
Spese telefoniche
!
Spese per diritto d’entrata
!
Spese per royalties in quote fisse
!
Spese per royalties in quote variabili
!
% della tipologia di clientela “altre persone fisiche”
!
% della tipologia di clientela “enti pubblici e privati, commerciali e non”
!
% della tipologia di clientela “altre agenzie immobiliari”
!
Numero di uffici vendite in cantiere
21
!
Agenzia in franchising
!
% di svolgimento dell’attività nel comune
!
% di svolgimento dell’attività in più regioni
!
% di svolgimento dell’attività all’estero
Quadro I:
!
Numero di personal computer
!
Numero di server
!
Numero di videoterminali
!
Numero di stampanti
22
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