Mappe di distribuzione dei principali patogeni degli agrumi

annuncio pubblicitario
Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001
Mappe di distribuzione dei principali patogeni degli agrumi in Puglia
D’Onghia A.M.1, Ippolito A. 2, Vovlas N. 2, Djelouah K1. e Trisciuzzi N.4
1
2
Istituto Agronomico Mediterraneo - Valenzano, Bari
Dipartimento di Protezione delle Piante e Microbiologia Applicata - Università degli Studi di Bari
3
Istituto di Nematologia Agraria - CNR, Bari
4
Centro di Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura "Basile Caramia" - Locorotondo, Bari
Riassunto
Sono brevemente riportate le mappe di distribuzione dei principali patogeni degli agrumi
(virus, virus-simili, funghi e nematodi) in Puglia, sulla base di dati acquisiti sia su impianti
commerciali che nei vivai nelle principali aree agrumicole. Nei terreni pugliesi è quasi
esclusivamente presente Phytophthora nicotianae, principale agente del marciume delle radichette,
mentre P. citrophthora è stata rinvenuta sporadicamente. Abbastanza diffusi sono i principali virus
e virus-simili degli agrumi (viroidi dell’esocortite e della cachessia, psorosi e malattie del mosaico
“a foglia di quercia”) e, tra i nematodi, è stato ovunque segnalato il Tylenchulus semipenetrans.
Introduzione
L’agrumicoltura italiana per le favorevoli condizioni pedoclimatiche è concentrata nelle
regioni meridionali (Sicilia, Calabria, Puglia, Campania) con la sola eccezione della Liguria. In
Puglia gli agrumi occupano una superficie di oltre 10.000 Ha, prevalentemente nell’arco jonicotarantino e, più limitatamente, nel Salento e nel Gargano.
Tra le cultivar di arancio, la Navelina è sicuramente quella più diffusa per la sua precocità di
maturazione, seguita da Valencia, Tarocco e Washington navel. Nell’ambito dei mandarino e
mandarino simili, il posto più importante lo occupa il clementine, che oltre dal comune (ISA 315,
SRA 63), è largamente rappresentato da alcune selezioni locali precoci (Fedele, Spinoso, Precoce di
Massafra) e da cultivar di nuova introduzione (Marisol, Hernandina, DiNules e OroNules).
Lo stato sanitario dell’agrumicoltura pugliese, per ciò che concerne i virus e virus-simili,
può ritenersi ancora relativamente buono, se si tiene conto dell’assenza di alcune malattie molto
gravi come la “tristezza” e lo stato di latenza della maggior parte di esse, con la sola eccezione della
psorosi sulla cultivar Fedele e delle concavità gommose su Navelina. Ciò non vuole dire che i nostri
impianti siano esenti da problemi fitosanitari, tant’è che non è facile trovare piante “sane” durante la
selezione in campo e, inoltre, le malattie causate dalle Phytophthora spp. sono sicuramente le più
diffuse e preoccupanti.
In questo lavoro si è voluto evidenziare la presenza e distribuzione dei principali patogeni
degli agrumi (virus e virus simili, Phytophthora spp. e nematodi) nel territorio pugliese, attraverso
Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001
anche la redazione di una mappa che tenga conto sia dei dati pregressi sia di quelli raccolti nel corso
di questo Progetto.
METODOLOGIA DI CAMPIONAMENTO E DI SAGGIO
Virus e virus-simili
Sin dal 1986 ad opera dell’IAMB e del DPPM-UBA e, durante gli anni del Progetto anche
con il contributo del CRSA, sono state condotte numerose indagini virologiche in tutte le aree
agrumicole pugliesi di maggiore interesse economico volte a valutare la situazione sanitaria di
campi commerciali, vivai e collezioni varietali. Oggetto dell’indagine sono state sia le cultivar più
importanti di arancio (Navelina e Valencia) e clementine (Comune, Fedele, Spinoso e Precoce di
Massafra) che specie di agrumi meno diffuse come mandarino, tangelo, satsuma, limone, cedro,
kumquat, per un totale di circa 30.000 piante delle quali circa la metà sono state oggetto di saggio.
Nella scelta degli agrumeti da indagare si è tenuto conto anche dell’età degli impianti stessi.
Laddove possibile (arco jonico tarantino e Salento) si è cercato di scegliere aree di coltivazione
omogenee, di almeno 10 Ha, su cui si è ritagliata una zona di circa 2 Ha rappresentativa dell’intera
area. Tutte le piante incluse in tale zona sono state oggetto di osservazione per i sintomi di probabile
origine virale.
Il campionamento ai fini diagnostici è stato invece eseguito seguendo uno schema a
“random” lungo il perimetro della zona osservata e prelevando materiale anche da alcune piante che
manifestavano sintomatologie sospette.
Sono state osservate oltre 50.000 piante delle quali 14.596 sono state oggetto di campionamento .
Le procedure diagnostiche applicate per l’identificazione dei diversi patogeni sono state: (i)
saggi sierologici (ELISA, DTBIA) per i virus della tristeza (CTV), della psorosi (CPsV), della
variegatura infettiva (CIVV) e dello Spiroplasma citri; (ii) saggi biologici per le malattie del
mosaico a foglia di quercia (concavità gommose, impietratura e cristacortite), psorosi e variegatura
infettiva; (iii) ibridazione molecolare e PAGE per i viroidi (esocortite e cachessia).
Funghi
Nel redigere la mappa di distribuzione di Phytophthora nicotianae e P. citrophthora, agenti
della gommosi e del marciume radicale degli agrumi, si è tenuto conto dell’epidemiologia di questi
patogeni e della loro localizzazione nel terreno; infatti il patogeno è di difficilissima eradicazione e
laddove è presente rimane perennemente associato all’ospite.
Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001
Le indagini sono state svolte nel periodo compreso fra primavera e inizio autunno, poiché
con le basse temperature il patogeno attraversa un periodo di dormienza durante il quale, sia dal
terreno che da radici o corteccia infette, è difficile l’isolamento in coltura.
Ogni unità visitata (campo) era costituita da circa 1-2 ettari, in genere delimitata da capezzagne. Da
ogni unità sono stati prelevati in media 5 campioni, di cui uno dal centro del campo e 4 lungo due
diagonali ipotetiche, per un totale di oltre 5000 campioni provenienti da altrettante piante. I
campioni di circa 500-1000 g sono stati ottenuti mescolando 4 subcampioni prelevati mediante una
sonda da punti diversi della rizosfera di piante singole. Nel corso del prelievo dei campioni di
terreno sono state ispezionate oltre 30.000 piante per l’eventuale presenza di gommosi. Gli
isolamenti dal terreno sono stati effettuati mediante l’utilizzazione di substrati selettivi. Le specie
sono state identificate in base alle caratteristiche morfologiche e colturali e anche con metodi
molecolari mediante “primer” specifici.
Nematodi
I campionamenti sono stati condotti nel territorio pugliese per effettuare il rilevamento della
presenza dei nematodi fitoparassiti degli agrumi (Meloidogyne spp., Pratylenchus vulnus,
Thylenchulus semipenetrans) nei vari areali coltivati. Le analisi attraverso osservazionie
microscopica, per l’identificazione di larve di 2° stadio e maschi, sono state effettuate su estratti di
campioni di terreno e radici, raccolti a “random” in circa 150 agrumeti.
RISULTATI E CONCLUSIONE
Dai risultati ottenuti si evince che gran parte dei nostri agrumeti risulta infetta da uno o più
patogeni, con effetti più o meno gravi in funzione della suscettibilità delle specie o varietà
interessate.
Virus e virus simili
Per ciò che concerne il virus della tristeza degli agrumi (CTV), su 13.000 campioni
prelevati nei vivai, campi commerciali e collezioni varietali sono stati riscontrati solo 6 focolai di
Tristezza (l'arancio otaheite, più noto con il nome commerciale di “arancio pinocchio”, di
provenienza toscana, il limone Meyer di provenienza cinese, la limetta, l'arancio sanguigno di
provenienza siciliana) (mappa 1), opportunamente rimossi come previsto dal Decreto Ministeriale
di Lotta Obbligatoria al virus della tristeza degli agrumi (D.M. 22/11/1996).
Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001
Relativamente al virus della psorosi (CPsV) la percentuale d'infezione è risultata abbastanza
contenuta sia negli impianti commerciali che in vivaio (8%) (mappa 2). Il sintomo di
desquamazione corticale, tipo psorosi A, è stato osservato solo su una specie di clementine precoce
(Fedele) e su alcune vecchie piante di arancio Navel, mentre la maculatura anulare è stata rilevata
solo su arancio “Duretta” del Gargano e Navelina.
Più raramente, e soprattutto su limone, si è potuto notare anche la tipica foglia bollosa e/o
variegata, che nella maggior parte dei casi è stata associata ai virus della variegatura infettiva
(CIVV) o della rugosità della foglia (CiLRV) (mappa 3). Tra le malattie trasmissibili per innesto di
cui si ignora l’agente causale, rivestono una grande importanza negli agrumeti pugliesi quelle
appartenenti al gruppo del “mosaico a foglia di quercia” (concavità gommose, cristacortite,
impietratura) la cui incidenza risulta del 17,5% su un totale di 4851 campioni saggiati
biologicamente (mappa 4). Tra queste spicca, per diffusione soprattutto sul vecchio clone Navelina
(72%) e per i danni causati, la malattia delle concavità gommose che si manifesta già al secondo e
terzo anno di impianto. Gli agenti più diffusi restano sempre i viroidi dell'esocortite e della
cachessia (mappa 5) che, per la facilità di trasmissione attraverso gli attrezzi di taglio, hanno
un’incidenza media del 56% su un totale di 3051 campioni saggiati. In particolare, casi di
butteratura del legno ed impregnazione di gomma nella corteccia, tipici della cachessia, sono stati
osservati su tangelo mapo, mentre il viroide dell'esocortite è latente perché manca nella nostra
regione il portinnesto ad esso suscettibile, ossia il trifogliato o i suoi ibridi.
Funghi
A differenza di altre regioni agrumicole, nei terreni pugliesi è quasi esclusivamente presente
P. nicotianae, principale agente del marciume delle radichette, mentre P. citrophthora, principale
agente della gommosi del colletto, è stato rinvenuto sporadicamente.
Nell’ambito di queste
manifestazioni sintomatologiche, il marciume delle radichette riveste il ruolo di gran lunga più
importante, favorito da errate pratiche colturali che abbassano la resistenza del portinnesto arancio
amaro. La gommosi del colletto non costituisce un serio problema così come il marciume bruno dei
frutti, che si manifesta solo in annate molto piovose e in maniera quasi mai grave. Limitatamente ad
un clone di clementine è presente una particolare carie del legno dovuta a Fomitiporia punctata
(sin. Phellinus punctatus) che colpisce in forma anche grave piante in piena fase produttiva. Il
marciume basale secco causato da Fusarium solani è presente in forma endemica laddove è
utilizzato l’arancio amaro come portinnesto, mentre in caso di uso di Citrange Troyer o Citrange
Carrizo, in presenza di fattori predisponesti la malattia può assumere carattere di elevata gravità. Il
mal secco, malattia tracheomicotica degli agrumi, è presente solo laddove è coltivato il limone
Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001
(agrumicoltura del Gargano) anche se in forma non grave. In base alla presenza e all’importanza
delle malattie descritte è stata redatta una mappa di distribuzione solo per Phytophthtora
spp.(mappa 6) Questa mappa in pratica mette in evidenza come il patogeno sia presente ovunque
siano coltivati gli agrumi. La notevole diffusione del marciume radicale è con ogni probabilità da
attribuire oltre che all’elevata polifagia del patogeno responsabile della malattia (P. nicotianae)
anche alla possibile presenza di inoculo nel pane di terra che accompagna le piantine al momento
del trapianto. La scarsa presenza invece di gommosi del colletto e di allupatura dei frutti è in parte
da attribuire alla bassissima carica di P. citrophthora, principale agente delle due malattie, negli
agrumeti pugliesi.
Nematodi
Dall'esame dei campioni è stata segnalata, ovunque, solo la presenza del nematode degli
agrumi Tylenchulus semipenetrans. Nella mappa 7 sono stati evidenziati solo quei comuni, tra tutti
quelli interessati dalla coltura degli agrumi, in cui il nematode è stato rilevato.
Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001
Agrumi
Tristeza (CTV)
Diffusione del CTV
Positivi
Ctv_positi
Negativi
Ctv_negati
Campioni saggiati
0
<50
50 - 200
200 - 500
>500
Aree comunali
N
W
E
S
50
0
50
100
150
200 Kilometers
Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001
Agrumi
Psorosi (CPsV)
Diffusione del CPsV
CPositivi
psv_posit
CNegativi
psv_negat
Campioni saggiati
0
<50
50 - 200
200 - 500
>500
Aree comunali
50
0
N
W
E
S
50
100
150
200 Kilometers
Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001
Agrumi
Variegatura infettiva (CVV)
Diffusione del CVV
CPositivi
vv_positi
CNegativi
vv_negati
Campioni saggiati
0
<50
50 - 200
200 - 500
>500
Aree comunali
50
0
N
W
E
S
50
100
150
200 Kilometers
Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001
Agrumi
Mosaico a foglia di quercia (OLP)
Diffusione del OLP
Olp_positi
Positivi
Olp_negati
Negativi
Campioni s aggiati
0
<50
50 - 200
200 - 500
>500
Aree comunali
50
0
N
W
E
S
50
100
150
200 Kilometers
Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001
Viroidi (Cachessia, esocortite)
Diffusione dei Viroidi
Viroidi_po
Positivi
Viroidi_ne
Negativi
Campioni s aggiati
0
<50
50 - 200
200 - 500
>500
Aree comunali
Agrumi
N
W
E
S
50
0
50
100
150
200 Kilometers
Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001
Marciume radicale degli agrumi
da Phytophthora spp
0
1-10
ap
11-20
21-100
>100
Numero di
campi
visitati
per comune
Campi infetti
Campi sani
N
W
E
S
50
0
50
100
150 Kilometers
Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001
Rodi Garganico
Agrumi (Citrus sp.)
Lesina
Foggia
BARI
Monopoli
Fasano
S. Vito dei
Normanni
Martina
Franca
Taranto
Palagiano
Palagianello
Castellaneta
Brindisi
Trepuzzi
Francavilla
Lecce
Torre
Ginosa
Otranto
Tylenchulus semipenetrans
Taviano
S. Maria di Leuca
Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001
Scarica