Sound and Music - Novità discografiche OTTOBRE 2011
Gergiev
Il grande direttore russo protagonista dell’autunno discografico
Si conferma interprete di riferimento di Ciaikovsky
(con il primo Blue-Ray Mariinsky)
ed esemplare direttore Mahaleriano
con la chiusura del ciclo delle sinfonie.
… e solo per il mercato italiano,
“Essential Gergiev”, una panoramica
sulla discografia del maestro
ad un prezzo tascabile!
Columns - OTTOBRE 2011
In questo numero…
Hyperion
Gimell
CPO
Chandos
BBC
Classic Archive
Mariinsky
Testament
Audite
Wigmore Hall Live
Supraphon
Tactus
Urania
Playa Sound
Linn Records
Hi-Q Records
OMR
JVC XRCD24
Pure Pleasure
Reference Recordings
Speakers Corner
Impex
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Servizio novità
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Più premiati
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Primo piano
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HENRY MANCINI
BREAKFAST AT TIFFANY’S
THE ROMANTIC CELLO CONCERTO - VOL. 3
SIR CHARLES VILLIERS STANFORD
Gemma Rosefield, violoncello
BBC Scottish Symphony Orchestra, Andrew Manze
CDA67859 (CD alto prezzo)
C. Villiers Stanford:
Concerto per violoncello e
orchestra; Rondò per violoncello e orchestra; Ballata and Ballabile per violoncello e orchestra op.
160; Irish Rhapsody n. 3
per violoncello e orchestra op. 137
Il terzo volume della collana Romantic Cello Concerto vede la giovane violoncellista Gemma Rosefield fare
il suo esordio nel catalogo Hyperion. Il suo brillante stile
esecutivo e la sua intensa personalità le hanno assicurato il
favore del pubblico e le hanno consentito di aggiudicarsi nel
2007 il Pierre Fournier Award presso la Wigmore Hall. Sebbene sia conosciuto soprattutto per la sua produzione corale,
Charles Villiers Stanford scrisse diverse opere per violoncello e orchestra, dalle quali è possibile apprezzare l’originalità
della sua scrittura orchestrale e l’eccezionale talento con cui
il compositore irlandese seppe far dialogare lo strumento solista con l’orchestra. Il suo Concerto in re minore fu considerato fin dal suo primo apparire una delle pietre miliari della
letteratura inglese per violoncello e orchestra, così come
la Ballata and Ballabile, un’opera dai tratti scopertamente
romantici pervasa da un irrefrenabile lirismo. La Rosefield
esegue queste opere con una straordinaria espressività, sfoggiando sonorità calde e di meravigliosa bellezza, mentre la
BBC Scottish Symphony Orchestra suona con il suo consueto aplomb.
Precedenti volumi della serie:
VOL.1: OPERE DI DOHNÁNYI, ENESCU E D’ALBERT
SC-LSP2362 (LP da 180 grammi)
Alban Gerhardt, violoncello
BBC Scottish Symphony Orchestra, Carlos Kalmar
CDA67544 (CD alto prezzo)
VOL.2: OPERE DI VOLKMANN, DIETRICH, GERNSHEIM E SCHUMANN
Alban Gerhardt, violoncello
Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin, Hannu Lintu
CDA67583 (CD alto prezzo)
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Columns - OTTOBRE 2011
NICOLA PORPORA
CANTATE
Iestyn Davies, controtenore; Arcangelo, Jonathan Cohen
CDA67894 (CD alto prezzo)
N. Porpora: Or che una
nube ingrata; Oh se fosse il
mio core; Destatevi, o pastori; Oh Dio, che non è
vero; Veggo la selva e il
monte; Dal povero mio cor
Il giovane controtenore
Iestyn Davies fa il suo attesissimo debutto solistico
in casa Hyperion con un
incantevole disco comprendente sei cantate di Nicola Porpora. Davies viene accompagnato
in questo disco dall’ensemble Arcangelo, una formazione di
strumenti originali che si è già messa in luce per le sue interpretazioni intense e palpitanti, che non si limitano mai a quelle che
vengono spesso definite “esecuzioni storicamente informate”.
Nel corso di una carriera che si protrasse per quasi sette decenni, Porpora compose circa 135 cantate sacre, dodici della quali
furono dedicate al principe di Galles Federico, munifico patrono
delle arti e musicista dilettante dotato di un certo talento. L’abilità di Porpora nell’esprimere la lingua italiana in musica fu lodata
in ogni parte d’Europa e ancora oggi non è possibile rimanere
insensibili di fronte alle sue fantasiose immagini musicali. La
spiccata propensione di Davies per la caratterizzazione degli affetti e la sua innata capacità di esprimere il senso più autentico
del testo e della musica contribuiscono a rendere questo disco
uno dei titoli più belli dedicati alla cantata settecentesca.
dalla Cantata BWV 30; Gavotta dalla Partita n. 3 per violino
solo BWV 1006; Aria dalla Cantata BWV 36; Coro dalla Cantata BWV 30 I. Philipp: Concerto RV.522 - BWV 593 (VivaldiBach) Concerto RV.565 - BWV 596 (Vivaldi-Bach)
Il decimo volume della
collana Bach Piano Transcriptions ci offre la possibilità di ascoltare alcune
delle opere più conosciute
del grande Cantor lipsiense filtrate attraverso la sensibilità romantica di due
compositori - uno famosissimo e l’altro virtualmente
sconosciuto - vissuti tra la
fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Il programma comprende tutte le trascrizioni bachiane di Camille Saint-Saëns con
l’aggiunta di alcuni lavori del suo allievo Isidore Philipp.
Saint-Saëns fu uno dei numerosi compositori che seguirono
con attenzione l’uscita delle edizioni a stampa della Bach-Gesellschaft, che contribuirono a riportare alla luce un gran numero di opere di Bach, prime tra tutte le cantate sacre. Le trascrizioni di Saint-Saëns rivestono una grande importanza sia
per il fatto di essere basate su lavori relativamente poco noti
concepiti in origine per strumenti diversi dal pianoforte sia per
la grande cura con cui furono realizzate. La Hyperion è orgogliosa di presentare la giovane pianista bulgara Nadejda Vlaeva, che con questo disco fa il suo esordio nel catalogo dell’etichetta londinese. Ascoltando questo disco, non potrete fare a
meno di rimanere colpiti dall’incontenibile energia e dalla impressionante padronanza tecnica della Vlaeva, una pianista
destinata a far parlare molto di sé.
ROBERT PARSONS
Nicola Porpora su HYPERION:
OPERE SACRE
The Cardinall’s Musick, Andrew Carwood
NICOLA PORPORA
OR SÌ M’AVVEGGIO, OH AMORE - CANTATE PER SOPRANO
Elena Cecchi Fedi, soprano; Auser Musici, Carlo Ipata
CDA67721 (CD alto prezzo)
BACH PIANO TRANSCRIPTIONS - VOLUME 10
CAMILLE SAINT-SAËNS - ISIDORE PHILIPP
Nadejda Vlaeva, pianoforte
CDA67873 (CD alto prezzo)
C. Saint-Saëns: Ouverture dalla Cantata BWV 29; Adagio
dalla Cantata BWV 3; Andantino dalla Cantata BWV 8; Bourrée dalla Partita n. 1 per violino solo BWV 1002; Andante
dalla Sonata n. 2 per violino solo BWV 1003; Presto dalla
Cantata BWV 35; Introduzione e Aria dalla Cantata BWV 15;
Fuga dalla Sonata n. 3 per violino solo BWV 1005; Largo dalla Sonata n. 3 per violino solo BWV 1005; Récitatif et Aria
CDA67874 (CD alto prezzo)
R. Parsons: Domine, quis
habitabit?; Peccantem me
quotidie; Holy Lord God
Almighty; Deliver me from
mine enemies; Retribue
servo tuo; Solemnis urgebat dies “Iam Christus
astra ascenderat”; Magnificat; Libera me, Domine;
Credo quod redemptor; O
bone Jesu; Ave Maria
Dopo aver portato a termine l’integrale delle opere sacre di
William Byrd, l’ensemble vincitore del Gramophone Award
The Cardinall’s Musick prende in esame un altro grande maestro del Rinascimento inglese, Robert Parsons. Purtroppo ci
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Columns - OTTOBRE 2011
sono pervenute pochissime notizie sulla breve vita di questo
compositore e - salvo rare eccezioni - le sue opere continuano a rimanere avvolte nell’oblio, forse anche a causa della
cospicua produzione del prolifico William Byrd, che prese il
suo posto come Gentleman della Chapel Royal. Nonostante
questo, va detto che lo stile vocale di Parsons è uno dei più
eleganti e opulenti della metà del XVI secolo. In questo disco
l’ensemble Cardinall’s Musick ci offre una sublime interpretazione di alcune delle opere corali più belle di Parsons, tra
le quali meritano di essere citati il sofisticato Magnificat e il
drammatico O bone Jesu. L’impasto sonoro al tempo stesso
puro e brillante della formazione diretta da Andrew Carwood
esalta al massimo grado le eleganti architetture polifoniche di
Parsons. L’interpretazione magica e apparentemente priva di
sforzo della splendida Ave Maria rappresenta la conclusione
ideale di un disco di grandissimo interesse.
The Cardinall’s Musick e Andrew Carwood su HYPERION:
GREGORIO ALLEGRI
MISERERE E LA MUSICA DI ROMA
The Cardinall’s Musick, Andrew Carwood
CDA67860 (CD alto prezzo)
WILLIAM BYRD
INFELIX EGO
The Cardinall’s Musick, Andrew Carwood
CDA67779 (CD alto prezzo)
RECORDING OF THE YEAR 2010 (GRAMOPHONE)
RICHARD STRAUSS
INTEGRALE DEI LIEDER - VOLUME 5
Kiera Duffy, soprano; Roger Vignoles, pianoforte
CDA67746 (CD alto prezzo)
R. Strauss: Mädchenblumen op.
22; Frühlingsgedränge op. 26 n.
1; Morgen! op. 27 n. 4; Hat gesagt - bleibt’s nicht dabei op. 36 n.
3; Meinem Kinde op. 37 n. 3;
Mein Auge op. 37 n. 4; Herr Lenz
op. 37 n. 5; Junghexenlied op. 39
n. 2; Muttertändelei op. 43 n. 2;
Einkehr op. 47 n. 4; Ich schwebe
op. 48 n. 2; Kling! op. 48 n. 3;
Sechs Lieder op. 68
Sapientemente concepita dal pianista Roger Vignoles, l’integrale dei Lieder di Richard Strauss vede protagonisti cantanti giovani ma di grandissimo talento e si pone l’obiettivo di presentare
al grande pubblico sia i capolavori più conosciuti sia gemme
virtualmente sconosciute del grande compositore tedesco. La
maggior parte dei brani di questo disco fu composta tra il 1888
e il 1900, fatta eccezione per i Brentano-Lieder op. 68, sei lavori
4
caratterizzati da una scrittura magniloquente e molto espressiva
che denota il grande talento di quello che è tuttora considerato
uno dei più grandi compositori d’opera della prima metà del XX
secolo. Kiera Duffy si accosta a queste opere con un approccio
impeccabile che rivela la sua comprensione del testo e la sua
assoluta padronanza di una musica assai complessa ed esegue il
brillante Lied der Frauen con un’incontenibile vitalità e un’intonazione impeccabile. Come sempre, questo splendido disco
è corredato dalle interessantissime note di copertina firmate da
Roger Vignoles e dai testi cantati.
LOUIS MOREAU GOTTSCHALK
INTEGRALE DELLE OPERE PER PIANOFORTE
Philip Martin, pianoforte
CDS44451/8 (8 CD prezzo speciale)
Con il suo stile idiomatico e
raffinato, il pianista Philip
Martin si è affermato tra gli
interpreti più autorevoli
dell’opera di Louis Moreau
Gottschalk. Le opere di
Gottschalk godettero di una
grandissima popolarità per
tutta la durata della sua vita
soprattutto grazie alla loro
trascinante vena melodica e
al loro palpabile senso del divertimento. Gli otto volumi
dell’ampia integrale dei lavori di Gottschalk portata a termine da
Martin sono stati accolti con unanime entusiasmo dalla stampa
specializzata di tutto il mondo e hanno sempre lasciato gli appassionati del grande repertorio pianistico in febbrile attesa del volume successivo. Oggi la Hyperion riunisce questi otto dischi in
un elegante cofanetto offerto a un prezzo particolarmente conveniente. «Questo nuovo disco di Philip Martin è senza dubbio uno
dei titoli pianistici più importanti degli ultimi anni. Era dai tempi
in cui sul mercato discografico apparivano le interpretazioni magnificamente cesellate e ornate da delicate sfumature sonore di
grandi interpreti del calibro di Wilhelm Kempff, Stefan Askenase e Walter Gieseking che non ascoltavo brani pianistici eseguiti
con un approccio così ipnotico. Questo disco cancella ogni dubbio sul fatto che Martin sia uno dei migliori pianisti in circolazione» (Fanfare, Stati Uniti).
LUDWIG VAN BEETHOVEN
INTEGRALE DELLE OPERE PER TRIO DI ARCHI E PIANOFORTE
The Florestan Trio
CDS44471/4 (4 CD prezzo speciale)
L. van Beethoven: Trio per archi e pianoforte op. 70 n. 1 Degli
Spiriti; Trio per archi e pianoforte op. 70 n. 2; Allegretto per
archi e pianoforte WoO39; Trio per archi e pianoforte op. 97 Ar-
Photo Credit: Bernd Eberle
Angela
Hewitt
PRIMA SCELTA
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14.90
€
(prezzo consigliato - fino al 31.12.2011)
WOLFGANG AMADEUS MOZART
CONCERTI PER PIANOFORTE E ORCHESTRA N. 6, N. 8 E N. 9
Orchestra da Camera di Mantova, A. Hewitt, piano e direzione
W.A. Mozart: Concerto n. 6 per pianoforte e orchestra K.238;
Concerto n. 8 per pianoforte e orchestra K.246 Lützow; Concerto n. 9 per pianoforte e orchestra K.271 Jeunehomme
Dopo aver portato a termine la monumentale collana dedicata
alle opere per tastiera di Bach, Angela Hewitt dà inizio con
questo disco a una nuova integrale destinata ad arricchire il
già straordinario catalogo della Hyperion, questa volta dedicata ai ventisette concerti per pianoforte e orchestra di Mozart, alcuni dei quali sono considerati tra i più grandi capolavori del compositore salisburghese. In particolare, i Concerti
n. 6 e n. 8 sfoggiano una straordinaria perfezione formale
e una aristocratica eleganza. Scritto nel 1777 da un Mozart
appena ventunenne, il Concerto n. 9 Jeunehomme è ritenuto il primo grande capolavoro mozartiano, un giudizio che
trova piena conferma in una scrittura monumentale e di straordinaria originalità e in un’orchestrazione brillante e molto
fantasiosa. Come ha affermato il critico americano Michael
Steinberg, scrivendo questo concerto «Mozart, per così dire,
divenne Mozart». Eseguendo questi concerti Angela Hewitt
sfoggia la sua caratteristica eleganza e la sua innata musicalità, venendo accompagnata dall’Orchestra da Camera di Mantova, formazione dotata di un impasto sonoro di impeccabile
raffinatezza. Il disco è arricchito da un ricco apparato di note,
comprendente un commento personale e molto illuminante
della stessa Hewitt.
CDA67840
Columns - OTTOBRE 2011
ciduca; Allegretto per archi e pianoforte Hess 48; Variazioni per
archi e pianoforte su Ich bin der Schneider Kakadu op. 121a;
Trio per archi e pianoforte op. 1 n. 1; Trio per archi e pianoforte
op. 1 n. 2; Trio per archi e pianoforte WoO38; Trio per archi e
pianoforte op. 1 n. 3; Variazioni per archi e pianoforte op. 44;
Trio per archi e pianoforte op. 11
I quattro volumi dell’integrale delle opere per trio di
archi e pianoforte di Beethoven realizzati dal Florestan Trio sono stati accolti
con grande favore sia dalla
stampa sia dal pubblico. Riunita in un elegante cofanetto offerto a un prezzo
molto conveniente, questa
integrale è oggi considerata
una delle migliori versioni disponibili sul mercato, un fatto che
la rende un vero e proprio must per tutti gli appassionati dell’opera di Beethoven degni di questo nome. «L’interpretazione del
Florestan Trio si mette in grandissima evidenza per il suo delicato lirismo, le sue sonorità luminose e la sua vitalità ritmica»
(BBC Music Magazine) «Il Florestan Trio sembra determinato a
spremere ogni grammo di energia, vitalità e arguzia da queste
incantevoli opere giovanili […] Il mezzo più efficace per esprimere fino in fondo la brillantezza di questi lavori è l’aristocratico
fraseggio di Susan Tomes, sempre precisissimo e pervaso da un
meraviglioso piglio ritmico» (Gramophone) TOP 20 DISCS OF
2003 (BBC MUSIC MAGAZINE / RADIO 3 CD REVIEW)
RECOMMENDATION OF THE MONTH, CHAMBER (BBC
MUSIC MAGAZINE)
Germania e di imporsi come uno dei direttori e consulenti musicali migliori del paese. La musica sacra di Praetorius gode oggi
di una fama di gran lunga minore rispetto a quella che meriterebbe, un fatto che in parte trova spiegazione nelle sue grandissime
proporzioni. Con questa incantevole silloge di inni, di corali e di
carole la Hyperion si è posta l’obiettivo di ricostruire una delle
celebrazioni musicali dirette da Praetorius a Wolfenbüttel, scegliendo i solisti tra i membri del coro e utilizzando strumenti
originali o copie fedeli degli strumenti che venivano utilizzati
in Germania tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo. «Il
disco dedicato al repertorio natalizio più bello che conosca. Il
programma comprende musica molto bella, eseguita in maniera impeccabile e con grande partecipazione emotiva» (Hi-Fi
News) «Questo disco propone una serie di opere molto attraenti,
eseguite e registrate con estrema cura» (Gramophone).
Westminster Cathedral Choir & David Hill su HYPERION:
TOMÁS LUIS DE VICTORIA
MISSA VIDI SPECIOSAM E MOTTETTI
CDH55358 (CD medio prezzo)
JOSQUIN DESPREZ
MISSA PANGE LINGUAM E VULTUM TUUM
CDH55374 (CD medio prezzo)
AA.VV.
EPIFANIA A ST PAUL’S
Huw Williams, organo
St Paul’s Cathedral Choir, John Scott
CDH55443 (CD medio prezzo)
MICHAEL PRAETORIUS
OPERE NATALIZIE
Westminster Cathedral Choir
The Parley of Instruments, David Hill
CDH55446 (CD medio prezzo)
M. Praetorius: Nun komm, der
Heiden Heiland; Pueri nostri
concinite ‘Singet und klinget’;
Danze da Terpsichore; Puer natus in Bethlehem ‘Ein Kind geborn’; Quem pastores laudavere;
Vom Himmel hoch; Es ist ein Ros’
entsprungen; Wie schön leuchtet
der Morgenstern; Nun helft mir
Gottes Güte schon preisen
Michael Praetorius fu uno
dei compositori tedeschi più versatili del periodo compreso
tra la fine del Rinascimento e i primi albori del Barocco. Nel
1603 Praetorius venne nominato Kapellmeister alla corte di
Wolfenbüttel, un incarico che gli permise di viaggiare in tutta la
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Anonimo: Brightest and best
of the sons of the morning;
Coventry Carol; The growing
limbs of God the Son; O
worship the Lord in the beauty of holiness! F. Mendelssohn: When Jesus our Lord
W. Byrd: Praise our Lord,
all ye Gentiles; Senex puerum portabat J. Handl:
Omnes de Saba venient L.
Marenzio: Tribus miraculis J. Bingham: Epiphany P. Cornelius:
The three Kings W. Crotch: Lo! Star-led chiefs F. Arthur Gore
Ouseley: From the rising of the sun S.S. Wesley: Ascribe unto the
Lord H. Howells: Here is the little door J. Eccard: When to the
temple Mary went G. Holst: Nunc dimittis H.127
La lunga serie di registrazioni realizzata dal St Paul’s Cathedral Choir viene coronata da un ultimo disco dedicato alla festa
dell’Epifania, che costituisce una sorta di pendant per il bellissimo Advent at St Paul’s (CDA66994). Il programma di questo disco comprende una serie di bellissime opere composte tra il XVI
Columns - OTTOBRE 2011
e il XX secolo, spaziando da Johann Sebastian Bach a Judith
Bingham e presentando alcuni amatissimi brani di Wesley, Cornelius, Howells e altri autori. «Un grande applauso a John Scott
e al St Paul’s Cathedral Choir, che con questo disco ci ricordano
quanto sia affascinante il repertorio dell’Epifania […] Ogni brano viene eseguito come se fosse l’opera più bella mai scritta e
la loro semplice bellezza viene espressa con una gioia profonda
e sincera […] Detto questo, non si può che godere della meravigliosa ricchezza di questo programma» (Organists’ Review)
EDITOR’S CHOICE (ORGANISTS’ REVIEW) - EDITOR’S
CHOICE (CATHEDRAL MUSIC).
Gimell
JOSQUIN DESPREZ
MISSA DE BEATA VIRGINE. MISSA AVE MARIS STELLA
The Tallis Scholars, Peter Phillips
CDGIM044 (CD alto prezzo)
J. Desprez: Missa De beata
virgine; Credo quarti toni;
Cantus planus Ave maris stella; Missa Ave maris stella
Questo disco rappresenta
il quinto volume dell’integrale delle messe di Josquin Desprez, un progetto
di grandissima importanza
che la Gimell porta avanti
con una cura ai limiti del
maniacale da parecchi anni. Josquin fu il compositore più importante che la storia della musica ricordi tra Guillaume Dufay e Giovanni Pierluigi da Palestrina ed è considerato dalla
maggior parte degli studiosi il capofila della scuola francofiamminga. Date queste premesse, nessuno può sorprendersi
del fatto che con ogni probabilità la Missa De beata virgine
fu la messa più eseguita di tutta la prima fase del periodo rinascimentale. Scrivendo quest’opera Josquin si sbizzarrì in
sperimentazioni sulle strutture, sui motivi, sulle architetture
matematiche e su tutto ciò che gli venne in mente. La Missa
Ave maris stella appartiene invece alla prima fase creativa di
Josquin e presenta una scrittura più trasparente e concisa. Il
Credo quarti toni è sopravvissuto grazie a un solo manoscritto
conservato a Cambrai realizzato negli ultimi mesi di vita di
Josquin. Sebbene alcuni musicologi continuino a metterne in
dubbio l’autenticità, lo studioso John Milsom si è battuto per
farne riconoscere la piena autenticità e ha espresso le sue ragioni nel saggio «Did Josquin write this?» pubblicato nel booklet
di questo disco. Peter Phillips si è detto convinto delle tesi di
Milsom. Questo disco farà sicuramente procedere il dibattito.
FRANCESCO DURANTE
MUSICA NAPOLETANA PER IL NATALE
Solisti, Kölner Akademie, Michael Alexander Willens
CPO777571 (CD alto prezzo)
F. Durante: Pastorale o Mottetto per la nativitate Jesu Christe Ad presepe venite; Magnificat a 4; Litanie della BMV;
Magnificat a 4; Kyrie-Gloria
della Messa In Pastorale
Sebbene ci siano pervenute
pochissime informazioni
sulla vita di Francesco Durante, le fonti di cui siamo
in possesso dimostrano che
fu uno dei più grandi compositori di musica sacra della Napoli
della prima metà del XVIII secolo. Verso la fine del XVII secolo
il repertorio natalizio divenne una delle tradizioni più amate dal
pubblico napoletano, che dimostrò di apprezzare molto le cantate e i mottetti basate sui principali eventi di questa festività.
Durante portò avanti questa tradizione con una serie di opere
vocali da lui definite pastorali, termine che indica la relazione
di questi brani con i pastori che dai campi si recarono all’umile
mangiatoia del Re dei Re. Tra le opere presentate in questo primo volume dedicato alla letteratura natalizia napoletana quella
più conosciuta, amata, eseguita e registrata è senza dubbio il
Magnificat in si bemolle maggiore, un incantevole lavoro che
venne pubblicato più volte anche nel corso del XIX secolo e
che fu giustamente definito «la versione più perfetta dell’inno
di lode a Maria Vergine». In questo lavoro Durante riuscì a far
coesistere i gloriosi stilemi della Scuola Napoletana con alcuni
degli elementi che andavano di moda all’inizio del XVIII secolo, come si può facilmente notare ascoltando la meravigliosa
interpretazione della Kölner Akademie diretta con piglio e molto
buon gusto da un ispirato Michael Alexander Willens.
RICHARD WETZ
EIN WEIHNACHTSORATORIUM AUF ALT-DEUTSCHE GEDICHTE
Solisti, Dombergchor Erfurt, Philharmonischer Chor Erfurt
Thüringisches Kammerorchester Weimar, G. A. Albrecht
CPO777638 (CD alto prezzo)
R. Wetz: Ein Weihnachtsoratorium auf alt-deutsche Gedichte op. 53
Dopo aver pubblicato il Requiem di Richard Wetz, la CPO prosegue l’esplorazione della produzione del compositore tedesco
presentando il suo Oratorio di Natale basato su antiche poesie
tedesche, che lo tenne impegnato dal 1927 al 1929.
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Columns - OTTOBRE 2011
L’Oratorio di Natale fu
eseguito per la prima volta
il 3 dicembre del 1929 nella Predigerkirche di Erfurt
sotto la direzione dello
stesso autore. Negli anni
successivi venne eseguita
con una certa regolarità in
diverse città tedesche, ma
dopo il 1945 scomparve
quasi completamente dai
cartelloni delle stagioni concertistiche. Convinta dell’alto valore di questo oratorio, la CPO pubblica oggi la registrazione
live del concerto tenutosi nel 2010 a Erfurt per celebrare il 75°
anniversario della morte di Wetz. L’Oratorio di Natale non
solo dimostra l’altissimo magistero contrappuntistico di Wetz,
ma mette anche in evidenza il suo grande talento drammaturgico e una scrittura polifonica molto libera che gli consentì di
enfatizzare al massimo i contenuti espressivi della musica.
Come il Requiem, anche l’Oratorio di Natale venne concepito
per essere eseguito nelle sale da concerto e non per una liturgia
sacra.
GEORG PHILIPP TELEMANN
INTEGRALE DEI CONCERTI PER FIATI - VOLUME 6
La Stagione Frankfurt, Camerata Köln, Michael Schneider
CPO777402 (CD alto prezzo)
G.P. Telemann: Concerto
per flauto traversiere, archi e basso continuo TWV
51:h1; Concerto per due
flauti, fagotto, archi e basso continuo TWV 53:D1;
Concerto per oboe, archi
e basso continuo TWV
51:a1; Concerto per due
oboi, fagotto, archi e basso continuo TWV 53:C1
Concerto alla francese; Concerto per flauto, archi e basso
continuo TWV 51:D3 Concerto Polonaise; Concerto per due
flauti dolci, archi e basso continuo TWV 52:B1; Concerto per
due corni, archi e basso continuo TWV 52:F3
Il sesto volume dell’integrale dei concerti per fiati di Georg
Philipp Telemann varata dalla CPO vede il compositore di
Magdeburgo far sfoggio da par suo delle più raffinate tecniche contrappuntistiche, di una vena melodica senza pari
e di una sbrigliata scrittura virtuosistica. Quando si tenta di
dividere i concerti di Telemann in gruppi omogenei si incontrano spesso lavori uniti tra loro in modo da formare coppie.
I lavori presentati in questo disco offrono la possibilità di
ascoltare quelle che possono essere considerate “opere gemelle”. Recenti studi musicologici hanno messo in evidenza
8
che Telemann diede a ogni gruppo di concerti caratteristiche
peculiari e oggi gli appassionati di musica più ambiziosi possono individuare gli elementi che portarono alla formazione
di ciascun gruppo e ciclo, trarre paralleli tra un’opera e l’altra ed elaborare confronti che fino a qualche tempo fa erano
assolutamente inimmaginabili. In questo disco l’ensemble
di strumenti originali La Stagione Frankfurt diretto dal flautista Michael Schneider e i solisti della Camerata Köln ci
propongono tra le altre cose una formidabile interpretazione
del Concerto Polonaise, un lavoro molto gradevole basato
su una serie di coinvolgenti temi popolari e pervaso da una
freschezza irresistibile.
ANDRZEJ PANUFNIK
INTEGRALE DELLE OPERE ORCHESTRALI - VOLUME 4
Konzerthausorchester Berlin, Lukasz Borowicz
CPO777683 (CD alto prezzo)
A Panufnik: Sinfonia n. 2
(Sinfonia Elegiaca); Sinfonia n. 3 (Sinfonia Sacra);
Sinfonia n. 10
I primi tre volumi dell’integrale delle sinfonie di
Andrzej Panufnik varata
dalla CPO è stata accolta
con grandissimo favore
sia dal pubblico sia dalla
stampa specializzata di
tutto il mondo e la scelta compiuta da Burkhard Schmilgun,
direttore artistico della prestigiosa etichetta tedesca, di affidare un compito così impegnativo al giovane direttore Lukasz
Borowitz si è rivelata completamente azzeccata. Nei tre dischi
precedenti il direttore polacco ha guidato con eccellenti risultati
la sua Orchestra della Radio Polacca, mentre da questo volume
in avanti proseguirà la sua ardita esplorazione del repertorio
sinfonico di Panufnik alla testa della Konzerthausorchester
Berlin, non perché la prima fosse inadeguata sotto l’aspetto
artistico - tutt’altro! - ma per il fatto che non disponeva di un
organico sufficientemente vasto per affrontare le sinfonie della
maturità di Panufnik. Il compositore polacco scrisse la Seconda Sinfonia (intitolata Elegiaca) nel 1957 prendendo le mosse
dalla Sinfonia della Pace, una sinfonia per coro e orchestra che
aveva portato a termine due anni prima, e la Terza Sinfonia
(intitolata Sacra) nel 1963 come «omaggio al millenario della
conversione della Polonia al Cristianesimo, dell’indipendenza e
come espressione dei miei sentimenti religiosi e del mio patriottismo». La Sinfonia Sacra continua a essere ancora oggi l’opera
più eseguita di Panufnik. La Decima - e ultima - Sinfonia di
Panufnik venne invece portata a termine nel 1988 per celebrare
il primo centenario della fondazione della Chicago Symphony
Orchestra e venne tenuta a battesimo da un direttore del calibro
di Sir Georg Solti.
Columns - OTTOBRE 2011
AA.VV.
CANTATE PER SOPRANO DALLA GROSSFAHNER-COLLECTION
Maria Jonas, soprano; Chursächsische Capelle Leipzig
CPO777546 (CD alto prezzo)
J.H. Buttstett: Das ist meine Freude; Jetzt ist das
Mahl bereit G.F. Künstel:
Was will mich die Sünde
schrecken J. Pachelbel:
Mein Fleisch ist die rechte
Speise G.P. Telemann:
Schmecket und sehet TWV
7:32; Ich hoffe darauf, dass
du so gnädig bist TWV
1:deest; Was Jesus tut, ist
wohl getan TWV 1:1526 J. Topf: Gott, du bist mein Gott
Il villaggio della Turingia di Grossfahner custodisce nella sua
biblioteca la collezione di manoscritti musicali del XVII e XVIII
secolo più vasta di tutta la Germania centrale, comprendente oltre 600 lavori scritti da una cinquantina di compositori tanto famosi quanto virtualmente sconosciuti che ricoprirono l’incarico
di organisti e di direttori musicali delle principali chiese della
Turingia e della Sassonia. La maggior parte di queste opere sacre fu copiata o acquistata dall’allora direttore musicale della
chiesa di Grossfahner Abraham Nagel, che aggiunse lavori di
sua composizione e manoscritti provenienti dal vicino villaggio
di Eschenbergen. Grazie all’impegno di Nagel si venne così a
creare una vasta raccolta di lavori sacri composti tra il 1650 e
il 1750, che consente di farsi un’idea molto precisa delle opere
polifoniche che vennero eseguite in due villaggi della Germania
centrale dalla metà del XVII secolo fino alla morte di Johann
Sebastian Bach. Da questo suggestivo repertorio, il soprano Maria Jonas ha scelto otto cantate che dimostrano al di là di ogni
ragionevole dubbio che in epoca barocca in Germania la musica
sacra di alto livello non veniva eseguita solo nelle cappelle delle
città principali.
GEORG SCHUMANN
TRII PER ARCHI E PIANOFORTE
Münchner Klaviertrio
CPO777712 (CD medio prezzo)
G. Schumann (1866-1952): Trio n. 1 per archi e pianoforte
op. 25; Trio n. 2 per archi e pianoforte op. 62
Sebbene non avesse nessun legame di parentela con il ben più
famoso Robert, Georg Schumann condivise con il compositore di Zwickau il fecondo ambiente culturale sassone e il
fatto di essere nato in una famiglia molto legata alla musica.
Nel giro di pochissimo tempo Georg Schumann si mise in
luce grazie a un brillante talento pianistico, che fin da giovanissimo gli consentì di eseguire concerti per pianoforte e
orchestra di grande difficoltà. In ogni caso, Schumann non
si interessò solo alla carriera concertistica. Nel corso della
sua carriera Schumann scrisse una sonata per violoncello e
pianoforte, due sonate per violino e pianoforte, due quintetti
per archi e pianoforte, un quartetto per archi e pianoforte e
due trii per archi e pianoforte, tutti concepiti in origine per
essere eseguiti da lui stesso.
Quando nel 1900 si trasferì a Berlino per assumere
l’incarico di direttore della
Singakademie, Schumann
costituì un trio con il violinista Carl Halir e il violoncellista Hugo Dechert.
Schumann scrisse il suo
primo trio a Brema, dove
dirigeva l’orchestra filarmonica locale. Composto
nel 1916, il Trio n. 2 è un’opera intensamente melodiosa, che
si colloca a pieno titolo nella poetica del Tardo Romanticismo, priva delle elaborate costruzioni armoniche tanto care al
suo contemporaneo Max Reger. Nel complesso si tratta di un
disco di grande interesse, che ci consente di riscoprire un
compositore virtualmente sconosciuto e di apprezzare la raffinata musicalità del Münchner Klaviertrio.
FELIX WEINGARTNER
INTEGRALE DEI QUARTETTI PER ARCHI - VOLUME 3
Sarastro Quartett
CPO777253 (CD medio prezzo)
F. Weingartner: Quartetto per archi n. 2 op. 26;
Quartetto per archi n. 4
op. 62
In questo disco ritroviamo
il violinista Carl Halir, di
cui si è parlato a proposito
del disco dedicato a Georg
Schumann. Halir non fu
solo il solista che eseguì
i trii di Schumann, ma
anche il primo violino di un quartetto, a cui Felix Weingartner dedicò i suoi primi due quartetti. In seguito Weingartner
commentò in questi termini la prima esecuzione del Quartetto n. 2 op. 26: «All’inizio si percepì una buffa furia. Persino
i componenti del Quartetto Halir dimostrarono una certa esitazione e suonarono con timoroso rispetto, mentre una parte
del pubblico fischiava. Il quartetto è pervaso da un’atmosfera
cupa, che a tratti assume toni estremamente austeri; ancora
oggi faccio fatica a capire cosa abbia spinto il pubblico ad
accoglierlo in maniera così ostile». Per la verità, anche nel
2011 non si riesce a comprendere cosa suscitò questa ostilità.
9
Columns - OTTOBRE 2011
Infatti, sia questo lavoro sia il Quartetto n. 4 non presentano
caratteristiche in grado di offendere nessuno e lo sviluppo
non presenta innovazioni stilistiche particolarmente audaci.
Sotto l’aspetto formale, Weingartner fa parte della tradizione
che ebbe tra i suoi massimi esponenti Franz Schubert, più che
di quella legata all’ultima fase creativa di Beethoven, come
si può notare ascoltando questa bella registrazione realizzata
dal Sarastro Quartett.
FELIX MENDELSSOHN
INTEGRALE DEI QUARTETTI PER ARCHI - VOLUME 1
Minguet Quartett
CPO777503 (CD medio prezzo)
Felix
Mendelssohn:
Quartetto per archi n. 2
op. 13; Quartetto per archi n. 6 op. 80
Nel corso della sua breve
vita, Mendelssohn si occupò con profitto di tutti i
generi musicali, spaziando
dal repertorio pianistico
all’opera teatrale e alla
cameristica, ambito che
riveste un’importanza fondamentale nella sua produzione.
In questa categoria rientrano oltre trenta lavori, tra cui sette quartetti per archi, che la CPO ci proporrà nei prossimi
mesi nella magistrale interpretazione del Minguet Quartet.
Mendelssohn compose le dodici Fughe per quartetto d’archi
all’età di appena 12 anni e due anni più tardi scrisse il Quartetto per archi in mi bemolle maggiore, primo suo lavoro di
questo genere. Il Quartetto n. 2 è considerato uno dei suoi
primi capolavori assoluti. Mendelssohn compose quest’opera nel 1827 - l’anno della morte di Beethoven - e nella sua
scrittura è possibile riconoscere con chiarezza alcuni elementi del tono e della struttura formale del Quartetto op. 132 del
Titano di Bonn, un sincero omaggio alla memoria del grande
compositore appena scomparso, che comunque non portò
Mendelssohn a diventarne un epigono. Ultimo quartetto per
archi scritto da Mendelssohn, l’intensissimo Quartetto op. 80
è intriso del lacerante dolore provato dal compositore per la
morte dell’adorata sorella Fanny e, con la sua complessa elaborazione tematica, costituisce un importante punto di svolta
dagli ideali stilistici del Classicismo di Haydn e di Mozart.
GEORG FRIEDRICH HÄNDEL
APOLLO E DAFNE
Andrea Lauren Brown, Dominik Woerner
Cantus Firmus Consort, Andreas Reize
CPO777228 (CD alto prezzo)
10
G.F. Händel: Apollo e
Dafne HWV 122; Concerto
grosso op. 3 n. 2 HWV 313;
Ouverture HWV 336; Suite
HWV 352; Suite HWV 353;
Die verwandelte Daphne;
Suite HWV 354; Der beglückte Florindo; Ciaccona da Terpsichore HWV 8b
In passato suggestiva cornice di eventi musicali, il
castello di Waldegg è stato scelto dalla CPO per l’esecuzione
della cantata Apollo e Dafne di Händel. Diretto dalla mano
esperta di Andreas Reize, l’ensemble di strumenti originali cantus firmus consort ha eseguito di recente questa cantata drammatica nel Castello di Waldegg, una scelta che ha consentito
di far rivivere per una sera lo spirito musicale di Händel con la
massima autenticità possibile. Oggi questa magnifica interpretazione dell’Apollo e Dafne ci viene proposta dalla CPO con
altri quattro lavori del grande compositore sassone, tra i quali
spiccano le due suite tratte dall’opera perduta Die verwandelte Daphne. Caratterizzata dalla presenza di un’esposizione,
dell’acme e della catastrofe conclusiva, la classica struttura di
questa cantata drammatica dimostra quanta importanza Händel
desse all’utilizzo delle risorse teatrali. Il programma di questo
disco si conclude con una ciaccona tratta dal balletto Terpsichore, che in seguito Händel riutilizzò in diversi lavori, tra cui
l’opera Radamisto.
AA.VV.
CAROLS FROM ST JOHN’S COLLEGE, CAMBRIDGE
John Challenger, organo
The Choir of St John’s College, Cambridge, A. Nethsingha
CHSA5096 (SACD alto prezzo)
J. Rutter: What sweeter
music Anonimo francese:
Noël nouvelet; Ding!
Dong! Merrily on high J.
Burton: Balulalow W.
Mathias: A babe is born
H. Darke: In the bleak
mid-winter E. Poston: Jesus Christ, the apple tree
Anonimo inglese: I saw
three ships; Tomorrow
shall be my dancing day; O little town of Bethlehem; On
Christmas Night (Sussex Carol) R.R. Bennett: Out of your sleep P. Warlock: Benedicamus Domino J. Joubert: There is no
rose M. Martin: Adam lay bounden M. Flecha Il Vecchio:
Columns - OTTOBRE 2011
Riu, riu, chiu Anonimo tedesco: Es ist ein Ros’ entsprungen C.
Robinson: Make we joy F. Mendelssohn: Hark! the herald
angels sing J. Tavener: The Lamb M. Finnissy: Telling K.
Leighton: Coventry Carol F.X. Gruber: Silent night J.F.
Wade: O come, all ye faithful
Nell’attesa che giunga il periodo d’Avvento e il Natale, il Choir
of St John’s College di Cambridge diretto da Andrew Nethsingha propone una deliziosa antologia di lavori dedicati a queste
gioiose festività. Il programma comprende una serie di lavori
originali di John Rutter, Sir Richard Rodney Bennett, Elizabeth
Poston e Kenneth Leighton, alcuni arrangiamenti di canti popolari e una scelta di inni liturgici legati all’Avvento e al Natale.
Questo splendido disco è stato registrato nella Cappella del St
John’s College in surround, una tecnologia che consente non
solo di apprezzare un suono veramente spettacolare, ma anche
di vivere in maniera incredibilmente realistica una delle celebrazioni che si tengono ancora oggi in questo luogo molto suggestivo. Fondato negli anni Settanta del XVII secolo, il Choir
of St John’s College di Cambridge è oggi considerato uno dei
migliori cori di college del mondo, conosciuto e apprezzato da
milioni di appassionati di musica per le sue eccezionali registrazioni, esibizioni radiofoniche e tournée di concerti.
doli «lucidi, cesellati in maniera molto elegante e scritti secondo lo stile dei quartetti». A proposito di queste opere, il celebre
teorico e compositore Moritz Hauptmann scrisse: «Il Quartetto
n. 1 mi è piaciuto immensamente e mi ha fatto meravigliare del
suo talento […] Sotto il profilo stilistico, è strutturato in maniera
impeccabile e per la maggior parte è pura bellezza».
Il Doric String Quartet su CHANDOS:
ERICH KORNGOLD
QUARTETTI PER ARCHI
CHAN10611 (CD alto prezzo)
GRAMOPHONE RECOMMENDS
WILLIAM WALTON
QUARTETTI PER ARCHI
CHAN10661 (CD alto prezzo)
AA.VV.
MY TRUE LOVE HATH MY HEART
Sarah Connolly, mezzosoprano; Malcolm Martineau, pianoforte
CHAN10691 (CD alto prezzo)
ROBERT SCHUMANN
QUARTETTI PER ARCHI
Doric String Quartet
CHAN10692 (CD alto prezzo)
R. Schumann: Quartetto
per archi n. 1 op. 41 n. 1;
Quartetto per archi n. 2 op.
41 n. 2; Quartetto per archi
n. 3 op. 41 n. 3
In questo nuovo disco la
Chandos presenta i tre
quartetti op. 41 di Schumann, nella sontuosa interpretazione del Doric String
Quartet, formazione considerata tra i migliori ensemble cameristici dell’ultima generazione, ospite abituale di tutti i festival e le rassegne concertistiche
più importanti del Regno Unito, dell’Europa, dell’Asia e degli
Stati Uniti. Unici lavori del genere fatti pubblicare da Schumann, i tre quartetti per archi op. 41 vennero portati a termine
nel 1842 in un periodo particolarmente fecondo per il grande
compositore di Zwickau. Basate sui modelli che Schumann
aveva analizzato con così tanta attenzione e pervase dalla sua
caratteristica vena melodica, queste splendide opere presentano
lo spirito che ci si aspetterebbe di trovare nel più romantico dei
musicisti romantici. I tre quartetti op. 41 vennero eseguiti per la
prima volta il 13 settembre del 1842, nel corso di un concerto organizzato per festeggiare il ventitreesimo compleanno della sua
adorata moglie.Clara apprezzò molto questi quartetti, definen-
B. Britten: O Waly Waly; A
Corpus Christi Carol; Early
One Morning; How Sweet
the Answer I. Gurney: Sleep; By a Bierside P. Warlock: The First Mercy J. Ireland: Her Song; Tryst; My
True Love Hath My Heart H.
Howells: Lost Love; King
David; Gavotte; Come Sing
and Dance M. Head: Cotswold Love; Foxgloves R.R. Bennett: A History of the Thé Dansant
In questo disco Sarah Connolly e il pianista Malcolm Martineau
eseguono quattro arrangiamenti di Benjamin Britten, tre basati
su canti popolari e uno su un’opera corale da lui composta in
gioventù. Questi bellissimi lavori costituiscono il pendant ideale
della cantata Phaedra e di A Charm of Lullabies, presentate in un
disco pubblicato pochi mesi fa dalla Chandos (CHAN10671). Il
programma è completato da undici brani composti negli anni
Venti del secolo scorso, periodo considerato da molti studiosi
il decennio d’oro del repertorio vocale inglese. Tra i lavori più
significativi meritano di essere citati By a Bierside, un’amara
riflessione sulla morte scritta da Ivor Gurney nelle trincee della prima guerra mondiale, e King David, ritenuta da molti tra i
massimi capolavori di Herbert Howells; da notare che lo stesso
Howells dichiarò in più di un’occasione: «Sono più orgoglioso
di aver scritto King David che qualunque altra cosa». L’opera
più recente presentata in questo disco è A History of the Thé
Dansant, un brano retrò dai toni surreali composto nel 1995 da
Sir Richard Rodney Bennett.
11
Columns - OTTOBRE 2011
FREDERICK DELIUS
OPERE ORCHESTRALI
Tasmin Little, violino; Paul Watkins, violoncello
BBC Symphony Orchestra, Sir Andrew Davis
BERNARD HERRMANN
MOBY DICK
Richard Edgar-Wilson, David Wilson-Johnson
Danish National Symphony Orchestra and Choir
Michael Schønwandt
Bernard Herrmann
oggi è conosciuto soprattutto come compositore di colonne
sonore. Herrmann si
mise in grande evidenza grazie alla sua
collaborazione con
Alfred Hitchcock,
per il quale scrisse le
colonne sonore di alcuni capolavori come
North by Northwest,
Vertigo e Psycho, oltre che per Quarto poi migliori a prezzo speciale
tere diretto da Orson
Welles e Taxi Driver
di Martin Scorsese.
Nonostante questi
(prezzo consigliato - fino al 31.12.2011)
grandi successi, Herrmann si considerò sempre un compositore che lavorava anche
per il cinema e non un “semplice” autore di colonne sonore.
Herrmann maturò l’idea di scrivere Moby Dick - A Cantata
nel periodo in cui svolgeva le professioni di compositore e di
direttore della CBS Symphony Orchestra. In un primo tempo
Herrmann pensò di concepire questo lavoro secondo le logiche
dell’opera lirica, ma ben presto si rese conto che il palcoscenico
di un teatro non era il posto ideale in cui portare una versione
musicale di Moby Dick. Dopo lunghe riflessioni, Herrmann
trovò la soluzione migliore nella forma della cantata, che venne portata a termine nel 1938. L’opera venne tenuta a battesimo
l’11 aprile del 1940 dalla New York Philharmonic Orchestra
diretta da John Barbirolli, che la definì il lavoro più ambizioso
che avesse mai sentito da un compositore americano dell’ultima generazione. All’inizio degli anni Trenta Herrmann si fece
influenzare dallo stile di Arnold Schönberg e dei compositori
che avevano abbracciato la dodecafonia, un’infatuazione che
peraltro non durò molto. Questa fase della carriera di Herrmann culminò con la Sinfonietta per archi, un’opera che non
venne mai eseguita in pubblico e rimase chiusa in un cassetto
fino all’inizio degli anni Sessanta, quando Herrmann la scelse
come base per l’ultima parte della colonna sonora di Psycho.
Questo disco presenta la versione originale della Sinfonietta in
prima registrazione mondiale nella splendida interpretazione
della Danish National Symphony Orchestra guidati da Michael
Schønwandt.
PRIMA SCELTA
14.90
€
CHSA5095 (SACD)
12
CHSA5094 (SACD alto prezzo)
F. Delius: Concerto per violino e orchestra; Doppio Concerto per violino, violoncello
e orchestra; Concerto per
violoncello e orchestra
Questo disco riunisce per
la prima volta i tre grandi
concerti per archi di Frederick Delius. Il Concerto per
violino e orchestra, il Doppio Concerto per violino,
violoncello e orchestra e il Concerto per violoncello e orchestra
vengono eseguiti da artisti esclusivi Chandos considerati tra i
massimi specialisti del repertorio del XIX e XX secolo inglese.
Vincitrice del Critics’ Choice Award ai Classic BRIT Awards
del 2011, Tasmin Little è la protagonista del Concerto per violino e orchestra. Contrariamente alla quasi totalità dei concerti,
quest’opera non è un brano virtuosistico nel senso più comune
del termine, in quanto la parte solistica è legata all’accompagnamento orchestrale dall’inizio alla fine, al punto che sembra
scaturire dalla sua stessa struttura. Quest’opera è strutturata in
un solo movimento di ampio respiro diviso in tre sezioni, nelle
quali si succedono sentimenti molto eterogenei, che spaziano da
una passionalità molto spontanea a toni sognanti e a spunti di
grande energia. Paul Watkins ci offre una vigorosa interpretazione del Concerto per violoncello e orchestra, opera che Delius
amava più di tutti i suoi concerti, anche perché fu l’ultimo lavoro
che riuscì a finire prima che la sifilide gli portasse la paralisi e
la cecità. Tasmin Little e Paul Watkins eseguono poi il Doppio
Concerto, un’opera poco eseguita e ancora meno incisa, che con
i suoi colori accesi e il suo slancio trascinante è considerata tra i
massimi capolavori di Delius.
AA.VV.
FANTASIES FOR BASSOON
Karen Geoghegan, fagotto; Philip Edward Fisher, piano
CHAN10703 (CD alto prezzo)
F. Schubert: Sonata per arpeggione e pianoforte D.821 R.
Schumann: Fantasiestücke op. 73 G. Schreck: Sonata op. 9
L. Spohr: Adagio in fa maggiore S. Rachmaninov: Vocalise E.
Elgar: Salut d’amour op. 12
La Chandos decise di offrire il contratto di esclusiva a Karen
Geoghegan nel 2007, dopo che la giovane fagottista si era messa
in luce nel programma televisivo della BBC Classical Star. In
questo disco la Geoghegan è accompagnata dal pianista Philip
Columns - OTTOBRE 2011
Edward Fisher in una bella antologia di brani di alcuni dei più
grandi compositori del XIX e del XX secolo, tra cui Schubert,
Schumann, Spohr, Rachmaninov ed Elgar. Eppure - fatta eccezione per la Sonata di Gustav Schreck - nessuna delle opere presentate in questo disco è stata composta in origine per fagotto.
Considerato tra i brani più
belli di Rachmaninov, Vocalise fu scritto per voce a
bocca chiusa e pianoforte.
In questo splendido arrangiamento il fagotto ricopre
il ruolo di “voce a bocca
chiusa” dimostrando fino in
fondo tutte le sue grandi risorse liriche, come peraltro
si può notare anche nella
bellissima Salut d’amour di Elgar. Il Fantasiestücke di Schumann fu scritto in origine per clarinetto e pianoforte e le sue tre
parti devono essere eseguite senza soluzione di continuità, con
ogni brano che riprende e sviluppa le idee melodiche di quello
precedente. Rimasta inedita per decenni dopo la morte del suo
autore, la Sonata D.821 di Schubert è un’opera complessa e dotata di un grande slancio espressivo, che passa dalla malinconia
più profonda a scatti di vitalità molto coinvolgenti.
JANET BAKER: PORTRAIT OF A LEGEND
Janet Baker, soprano
Graham Johnson, Martin Isepp, Geoffrey Parsons
London Symphony Orchestra, London Philharmonic Orchestra
Evgeni Svetlanov, Carlo Maria Giulini, Norman del Mar
BBCL5006 (3 CD prezzo speciale)
F. Schubert: Diciannove Lieder E. Chausson: Poème de
l’amour et de la mer op. 19 H.
Berlioz: Les nuits d’été op. 7
A. Schönberg: Canto della colomba del bosco (Gurrelieder)
C.W. Gluck: O del mio dolce
ardor J.-B. Lully: Bois epais
B. Marcello: Il mio bel foco Quella fiamma che m’accende
L. Berkeley: Five Poems of
W.H. Auden G. Finzi: Let Us Garlands Bring op. 18 R. Vaughan Williams: Let Beauty Awake; Tired; Silent Noon; Linden Lea B. Britten:
The Salley Garden; O can ye sew cushions?; O Waly, Waly; Come ye not
from Newcastle? H. Purcell: Sleep, Adam, sleep and take thy rest; Lord,
what is man P. Warlock: Sleep; Pretty Ring Time; Rest, sweet nymphs;
The Jolly Shepherd. CHOC DE LE MONDE DE LA MUSIQUE
LEOPOLD STOKOWSKI: PORTRAIT OF A LEGEND
Rae Woodland, Janet Baker, BBC Chorus, Goldsmith’s Choral Union
Harrow Choral Society, London Symphony Orchestra
BBC Symphony Orchestra, New Philharmonia Orchestra
Leopold Stokowski
MSTISLAV ROSTROPOVICH: PORTRAIT OF A LEGEND
Mstislav Rostropovich, violoncello
London Symphony Orchestra, English Chamber Orchestra
Orchestra Sinfonica di Stato dell’Unione Sovietica
BBC Symphony Orchestra, George Hurst, Sir Colin Davies
Benjamin Britten, Evgeny Svetlanov, Gennadi Rozhdestvensky
BBCL5005 (3 CD prezzo speciale)
A. Khachaturian: Concerto
Rapsodia per violoncello e orchestra D. Shostakovich: Concerto
n. 2 per violoncello e orchestra
op. 126 P.I. Ciaikovsky: Variazioni su un tema rococò per violoncello e orchestra op. 33; Pezzo
Capriccioso per violoncello e orchestra R. Schumann: Concerto
per violoncello e orchestra op.
129 A. Dvorák: Concerto per
violoncello e orchestra op. 104 F.J. Haydn: Concerto n. 1 per violoncello e
orchestra C. Saint-Saëns: Concerto n. 1 per violoncello e orchestra op. 33 E.
Elgar: Concerto per violoncello e orchestra op. 85. DIAPASON D’OR
BBCL5007 (3 CD prezzo speciale)
G. Mahler: Sinfonia n. 2
Resurrezione D. Shostakovich: Sinfonia n. 5 op. 47 R.
Vaughan Williams: Sinfonia n. 8; Fantasia su un
tema di Thomas Tallis O.
Klemperer: Merry Waltz
M. Ravel: Rhapsodie espagnole J. Brahms: Sinfonia
n. 4 op. 98 O. Novacek:
Perpetuum mobile
Un violoncellista russo, un mezzosoprano inglese e un direttore
inglese naturalizzato americano, tre leggende della musica che
la Classic Archives celebra con altrettanti cofanetti tripli composti dalle migliori registrazioni apparse nel catalogo della BBC
Legends. Balzato sulle prime pagine dei quotidiani di tutto il
mondo per aver suonato Bach davanti alla Porta di Brandeburgo
all’indomani della caduta del Muro di Berlino, Mstislav Rostropovich è stato uno degli interpreti più carismatici della seconda metà del XX secolo, ispiratore di compositori del calibro di
13
Columns - OTTOBRE 2011
Benjamin Britten e di Dmitri Shostakovich e partner abituale
di figure leggendarie come Herbert von Karajan e Sviatoslav
Richter. Considerata dalla stampa specializzata tra le migliori
cantanti inglesi degli ultimi decenni, Janet Baker si è distinta in
un repertorio vastissimo, che dai capolavori barocchi di Bach,
Händel e Purcell si spinge fino alle opere dei compositori contemporanei inglesi, con una spiccata predilezione per il repertorio liederistico di Schubert e di Schumann. Sebbene il suo
nome sia forse quello meno conosciuto del terzetto, Leopold
Stokowski godette di una grandissima fama per il suo immaginifico stile direttoriale, per le sue vulcaniche trascrizioni per
orchestra e - non ultimo - per il fatto di aver stretto la mano a
Topolino nel film d’animazione della Disney Fantasia. Ognuno
di questi cofanetti ci offre la possibilità di ascoltare questi tre
giganti della musica nei loro cavalli di battaglia con una qualità
sonora di alto livello e a un prezzo molto conveniente. Un’occasione veramente imperdibile!
classic archive
ARTURO BENEDETTI MICHELANGELI
INTERPRETA MOZART
Symphonieorchester des Süddeutschen Rundfunks
Antoine-Pierre de Bavier, direttore
CA039 (CD alto prezzo)
W.A. Mozart: Sinfonia n. 32
K.318; Concerto n. 15 per pianoforte e orchestra K.450; Maurerische Trauermusik K.477
(K.479a); Concerto n. 20 per
pianoforte e orchestra K.466
La seconda uscita della
Classic Archive propone
una nuova registrazione
live finora inedita dell’incomparabile Arturo Benedetti Michelangeli effettuata l’11 luglio del 1956 all’interno del
castello di Ludwigsburg nell’ambito della quinta edizione del
Deutsches Mozartfest promosso dalla Deutsche Mozart Gesellschaft. Ogni inedito del grande virtuoso di Brescia rappresenta
un must assolutamente imperdibile per tutti gli appassionati di
pianoforte (e non solo) in quanto tassello di grande importanza
della discografia di un interprete entrato giustamente nella leggenda, ma questo disco possiede - se possibile - un significato
addirittura maggiore, visto che testimonia il primo concerto di
Michelangeli con Antoine-Pierre de Bavier, direttore di grande
talento, che strinse una profonda e sincera amicizia con il pianista italiano. In particolare, i due concerti mozartiani ci offrono la
possibilità di apprezzare la miracolosa purezza dell’approccio di
Michelangeli, che scolpisce un modello destinato a rimanere un
punto di riferimento ineludibile.
14
PIOTR ILIC CIAIKOVSKY
LE ULTIME SINFONIE
Mariinsky Orchestra, Valery Gergiev
MARBD0515 (Blu-ray alto prezzo)
MARDVD0513 (DVD Video alto prezzo)
P.I. Ciaikovsky: Sinfonia n. 4 op.
36; Sinfonia n. 5 op. 64; Sinfonia n.
6 op. 74 Patetica
Nessuno può eccepire sul fatto
che Valery Gergiev sia uno dei
più grandi interpreti moderni delle opere di Ciaikovsky. Insieme,
Gergiev e l’Orchestra del Mariinsky hanno realizzato versioni
definitive delle ultime sinfonie di
Ciaikovsky, salutate con unanime
entusiasmo sia dal pubblico sia dalla stampa specializzata di
tutto il mondo, come si può notare da queste straordinarie
interpretazioni filmate nel gennaio del 2010 presso la Salle
Pleyel di Parigi da Andy Sommer. Le ultime tre sinfonie di
Ciaikovsky sono legate ai temi del destino e della morte, i
pensieri che ossessionarono gli ultimi anni di vita del grande
compositore russo. La Quarta Sinfonia venne scritta durante
le ultime fasi del matrimonio di Ciaikovsky e in corrispondenza di un tentativo fallito di suicidio ma, nonostante questo, il suo autore la considerò fino alla fine dei suoi giorni una
delle sue opere migliori. Al contrario, Ciaikovsky giudicò
poco attraente la Quinta, opera che oggi viene considerata tra
i suoi lavori più gradevoli e sinceri. Il tema del destino venne
approfondito in maniera sconvolgente nella Sesta Sinfonia,
che fu eseguita per la prima volta poco prima della morte
di Ciaikovsky. Quest’opera venne battezzata in seguito dal
fratello del compositore con il titolo di Patetica, aggettivo
che ne esprime le atmosfere profondamente malinconiche
e la scrittura punteggiata di frequenti escursioni dinamiche
e pervasa dalla consapevolezza della fine ormai imminente.
GEORGE BALANCHINE
JEWELS
Solisti, Corpo di ballo e Orchestra del Teatro Mariinsky
di San Pietroburgo, Tugan Sokhiev
MARBD0516 (Blu-ray alto prezzo)
MARDVD0514 (DVD Video alto prezzo)
Promozione
60 titoli a €12,90 a cd
promozione valida fino al 31.12.2011
VIVALDI: Sonate per archi vol. 1
Purcell Quartet
CHAN0502
VIVALDI: Sonate per archi vol. 2
Purcell Quartet
CHAN0511
HANDEL: Dixit Dominus
L. Dawson, I. Partridge; The Sixteen Orchestra
CHAN0517
VIVALDI-BACH: Gloria; Magnificat
S. Varcoe; Collegium Musicum 90
CHAN0518
AA.VV.: Musica rinascimentale
Emily van Evera Nancy Hadden Robert Meunie
CHAN0524
B
P
C
VIVALDI: Double Concertos
A. Robson, C. Latham, S. Standage
CHAN0528
SCHEIBE-HASSE: Concerti per flauto
Concerto Copenhagen, Andrew Manze
CHAN0535
AA.VV.: Musica per Federico il Grande
Collegium Musicum 90, Simon Standage
CHAN0541
TELEMANN: Concerti & Overtures
Collegium Musicum 90, Simon Standage
CHAN0547
TELEMANN: Die Donner-Ode - Cantata
Collegium Musicum 90, Richard Hickox
CHAN0548
R
S
C
LECLAIR: Concerti per violino vol. 1
Collegium Musicum 90, Simon Standage
CHAN0551
AA.VV.: Musica spagnola per cembalo
Sophie Yates, clavicembalo
CHAN0560
LECLAIR: Concerti per violino vol. 2
Collegium Musicum 90, Simon Standage
CHAN0564
PURCELL: Dioclesian & Timone di Atene
C. Pierard, J. Bowman, J. M. Ainsley, M. George
CHAN0569/70 (2 CD)
ALBINONI: Concerto per oboe
A. Robson, Collegium Musicum 90, S. Standage
CHAN0579
V
L
C
BIBER: Sonatae tam aris quam aulis
Purcell Quartet
CHAN0591
HAYDN: Theresienmesse
Collegium Musicum 90, Richard Hickox
CHAN0592
BACH: Concerti per violino
Collegium Musicum 90, Simon Standage
CHAN0594
BYRD: Opere per cembalo,voci e viole (2)
Sophie Yates, I Fagiolini, Concordia
CHAN0609
ALBINONI: Concerti per archi
Collegium Musicum 90, Simon Standage
CHAN0610
HAYDN: Harmoniemesse
Collegium Musicum 90, Richard Hickox
CHAN0612
HANDEL: Cantate Italiane & Trio Sonate
Catherine Bott, Purcell Quartet
CHAN0620
HAYDN: Paukenmesse
Collegium Musicum 90, R. Hickox
CHAN0633
MARCELLO: Requiem SF. B660
Academia de li Musici, F. M. Bressan
CHAN0637
HAYDN: Nelson Mass
Collegium Musicum 90, Richard Hickox
CHAN0640
BACH: Messe luterane
Purcell Quartet
CHAN0642
AA.VV.: Capriccio Stravagante vol. 1
His Majestys Sagbutts & Cornetts, Purcell Quartet
CHAN0651
PALESTRINA: Musica per il Venerdì Santo
Musica Contexta, Simon Ravens
CHAN0652
BACH: Messe luterane vol. 2
N. Argenta, M. Padmore, Purcell Quartet
CHAN0653
MARCELLO: Arianna (Commedia in musica)
Academia de li Musici, F. M. Bressan
CHAN0656/3 (3 CD)
RAMEAU: Opere per clavicembalo
Sophie Yates, clavicembalo
CHAN0659
AA.VV.: Capriccio stravagante vol. 2
Purcell Quartet
CHAN0670
MARCELLO: Sonate per clavicembalo
Roberto Loreggian, clavicembalo
CHAN0671/2 (2 CD)
CALEGARI: La Resurrezione di Lazzaro
Academia de li Musici, F. M. Bressan
CHAN0673
HUMMEL: Messa in Re maggiore e Mi bemolle maggiore - Te Deum
Collegium Musicum 90, Richard Hickox
CHAN0681
VIVALDI: L’Estro Armonico
L’Arte dell’Arco, Christopher Hogwood
CHAN0689/2 (2 CD)
BUXTEHUDE: Cantate sacre
E. Kirkby S. LeBlanc, Purcell Quartet
CHAN0691
TELEMANN: Burlesque de Quixotte
Collegium Musicum 90, Simon Standage
CHAN0700
GALUPPI: Messa per S. Marco
Academia de li Musici, F. M. Bressan
CHAN0702
PASQUINI: Sonate per gravicembalo
Roberto Loreggian, clavicembalo
CHAN0704
PICCINNI: Le donne vendicate
I Barocchisti, Diego Fasolis
CHAN0705/2 (2 CD)
RAMEAU: Opere per clavicembalo vol. 2
Sophie Yates, clavicembalo
CHAN0708
HASSE: Sonate e trio sonate
Epoca Barocca
CHAN0711
HUMMEL: Messa in Mi bemolle - Te Deum
Gritton, Murray, Varcoe, Collegium Music
CHAN0712
TORELLI: Concerti Grossi
Collegium Musicum 90, Simon Standage
CHAN0716
COUPERIN: Opere per clavicembalo
Sophie Yates, clavicembalo
CHAN0718
HANDEL: Partenope
Early Opera Company, Christian Curnyn
CHAN0719/3 (3 CD al prezzo di 2)
BUXTEHUDE: Cantate sacre vol. 2
Kirkby, Chance, Harvey, Daniels-Purcell
CHAN0723
STRADELLA: Amanti ola, ola!
Alessandro Stradella Consort
CHAN0728
MONTEVERDI: Flaming Heart
I Fagiolini, Robert Hollingworth
CHAN0730
FASCH: Overture in Re
Tempesta di Mare
CHAN0751
MOZART: Duo sonatas vol. 1
C. Mackintosh, violino; G. Govier, fortepiano
CHAN0755
HANDEL: Semele
Early Opera Company, Christian Curnyn
CHAN0745/3 (3 CD al prezzo di 2)
MONTEVERDI: Fire & Ashes
I Fagiolini, Robert Hollingworth
CHAN0749
MOZART: Duo sonatas vol. 2
C. Mackintosh, violino; G. Govier, fortepiano
CHAN0764
HUMMEL: Sonate per fortepiano Opp. 13 & 20 HANDEL: Duetti da opere
Susan Alexander-Max, fortepiano
R. Joshua, soprano; S. Connolly, mezzosoprano
CHAN0765
CHAN0767
CHAN007
PURCELL: Dido and aeneas
Solisti, Choir of the age of Enlightenme
CHAN0757
SCARLATTI A.: Cantate e musica da camera ALBINONI: Concerti Op. 10
Tempesta di Mare Chamber Players
Collegium Musicum 90, Standage
CHAN0768
CHAN0769
J.S. Bach: Messa BWV 233 (Gloria) A. Vivaldi: Concerto n. 10 “con
quattro violini e violoncello obligato” RV.580 (Allegro) C. Monteverdi:
Sì ch’io vorrei morire J.P. Rameau: La Poule G.P. Telemann: Ouverture
per due oboi, violino concertante e archi (Gig) N. Piccinni: Ero ancora
di tenera età (Le donne vendicate) T. Albinoni: Concerto per due oboi,
archi e basso continuo op. 7 n. 8 (Allegro) G.F. Händel: Per le porte del
tormento (Sosarme, Re di Media HWV 30) J.M. Leclair: Concerto per
flauto, archi e basso continuo op. 7 n. 3 (Allegro) H. Purcell: Thy hand,
Belinda, darkness shades me; When I am laid in earth (Dido and Aeneas)
W.A. Mozart: Sonata III per violino e fortepiano K.303 F.J. Haydn:
Harmoniemesse (Agnus Dei - Dona nobis)
In esclusiva per l’Italia, la Sound & Music è orgogliosa di
presentare Essential Chaconne, una straordinaria compilation
dei migliori brani scelti dal vasto catalogo della Chaconne, la
linea della Chandos dedicata alla musica antica eseguita su
strumenti originali. Accanto a tutti i maggiori big del Barocco,
da Bach a Händel a Vivaldi, il programma comprende alcuni
compositori meno noti come Jean-Marie Leclair e Niccolò
Piccinni, che vi faranno scoprire nuovi repertori di grande
interesse, e si spinge fino ai due dioscuri del Classicismo
viennese, Haydn e Mozart. Tra gli interpreti si contano alcuni
dei massimi specialisti del repertorio preromantico, da Simon
Standage, violinista e direttore del Collegium Musicum
90, al Purcell Quartet e dall’ensemble I Fagiolini alla
clavicembalista Sophie Yates, ai quali si aggiungono Diego
Fasolis, direttore de I Barocchisti, e L’Arte dell’Arco. Un
disco assolutamente imperdibile (anche per il prezzo choc),
che contribuirà a mettere i dischi della Chaconne al centro
della vostra collezione.
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Columns - OTTOBRE 2011
Prima di emigrare in Occidente,
George Balanchine portò a termine i suoi studi a San Pietroburgo e
iniziò la sua carriera al Teatro Accademico di Stato, l’attuale Teatro
Mariinsky. Il balletto Jewels venne concepito negli ultimi anni della sua carriera di coreografo e fu
eseguito per la prima volta nel
1967 dal New York City Ballet.
Questa versione, filmata da Brian
Large, vede protagonisti alcuni dei migliori danzatori del Mariinsky, tra cui Ulyana Lopatkina, Igor Zelensky e Andrian Fadeyev, accompagnati dall’Orchestra del Mariinsky diretta da
Tugan Sokhiev. Il programma è corredato da un’interessante
intervista con Valery Gergiev. Considerato il primo balletto
astratto della storia della danza, Jewels è diviso in tre atti, Smeraldi, Rubini e Diamanti, basati rispettivamente su musiche di
Fauré, Stravinsky e Ciaikovsky. Sotto l’aspetto stilistico, i tre
atti non potrebbero essere più diversi tra loro, avendo come unico elemento comune i favolosi costumi ornati dai colori delle
pietre preziose citate nel titolo. Nell’atto iniziale Smeraldi, le
ballerine volteggiano in lunghi costumi di tulle verde su una
coreografia di morbida leggerezza che ricorda lo stile della
scuola francese del XIX secolo basata su musica di Fauré. Accompagnato dal Capriccio per pianoforte e orchestra di Stravinsky, il vivace secondo atto intitolato Rubini presenta un notevole temperamento, con movenze dai tratti spigolosi che
sembrano evocare certi scorci della New York moderna. Diamanti si riallaccia invece alla Russia zarista, con le danzatrici,
abbigliate con tutù bianchi, che interpretano gli ultimi tre movimenti della Terza Sinfonia di Ciaikovsky.
BWV 1005 E. Ysaÿe: Sonata op. 27 n. 4; Sonata op. 27 n. 3 C. Debussy:
La valse que lente F. Chopin: Notturno op. 27 n. 1 F. Mompou: Jeune fille
au jardin n. 5 A. Scriabin: Étude di terze op. 8 n. 10 P. de Sarasate: Habanera op. 21; Zapateado op. 23 E. Elgar: La capricieuse op. 17 J. Engel:
Shell shells S. Prokofiev: L’amore delle tre Melarance op. 33 (Marcia) J.
Suk: Quattro Stücke op. 17 (Burlesca n. 4) J. Massenet: Méditation (Thaïs)
F. Kreisler: Caprice viennois op. 2 Dinicu: Hora staccato Brand: The Old
Refrain N. Rimsky-Korsakov: Il volo del calabrone
L’americano di origine romena Michael Rabin
(1936-1972) fu uno dei più
grandi virtuosi di violino
del secondo dopoguerra,
ma la sua carriera venne tragicamente stroncata all’età
di appena 36 anni da una
caduta accidentale nel suo
appartamento. Tutte le opere proposte in questo cofanetto di sei CD (disponibili anche su LP da 180 grammi) dalla
Testament richiedono uno straordinario virtuosismo, spaziando
dal Concerto n. 1 di Wieniawski (a suo tempo uno dei principali
cavalli di battaglia di Jascha Heifetz) al celeberrimo Concerto n.
1 di Paganini, alla seducente vena melodica di Saint-Saëns, per
finire con l’acceso romanticismo dei celebri concerti di Mendelssohn e di Ciaikovsky. Queste incisioni stereofoniche realizzate in studio tra il 1954 e il 1960 vengono pubblicate su licenza
della EMI e sono state rimasterizzate con grandissima cura dai
tecnici dell’etichetta inglese al fine di garantire un ascolto di
straordinaria fedeltà. Nel complesso, questi dischi rappresentano
allo stesso tempo una meravigliosa antologia del violinismo tardo romantico e un doveroso omaggio a un grande artista, il cui
ricordo è oggi purtroppo vivo quasi esclusivamente tra i collezionisti più incalliti e i violinisti.
TESTAMENT
MICHAEL RABIN
Michael Rabin, violino; Leon Pommers, pianoforte
Philharmonia Orchestra, Lovro von Matacic, A. Galliera
Sir Adrian Boult; Sir Eugene Goossens
Hollywood Bowl Symphony Orchestra, Felix Slatkin
TES1471 (6 CD a prezzo speciale)
JULIAN VON KÁROLYI E LEO BLECH
INTERPRETANO CHOPIN E SCHUBERT
Julian von Károlyi, pianoforte
Deutsches Symphonie-Orchester Berlin, Leo Blech
AUD95640 (CD alto prezzo)
N. Paganini: Concerto n. 1 per violino e orchestra op. 6 (due versioni); Capricci per violino solo op. 1; Moto perpetuo op. 11 A. Glazunov: Concerto
per violino e orchestra op. 82 C. Saint-Saëns: Havanaise; Introduzione e
Rondò capriccioso per violino e orchestra op. 28 (due versioni) P.I. Ciaikovsky: Concerto per violino e orchestra op. 35 F. Mendelssohn: Concerto per
violino e orchestra op. 64 M. Ravel: Tzigane; Pièce en forme de habanera
H. Wieniawski: Concerto n. 1 per violino e orchestra op. 14; Concerto n. 2
per violino e orchestra op. 22; Étude-caprice op. 18 n. 4 M. Bruch: Fantasia
scozzese per violino e orchestra op. 46 J.S. Bach: Sonata n. 3 per violino solo
F. Chopin: Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra op. 21
F. Schubert: Sinfonia n. 9 D.944 La Grande
Il direttore Leo Blech e il pianista Julian von Károlyi, protagonisti di questo nuovo titolo storico della Audite, rientrano di diritto nella schiera degli interpreti più carismatici del XX secolo,
ma per una serie di ragioni il loro ricordo sembra essere caduto
nell’oblio più totale.
19
Columns - OTTOBRE 2011
Il programma comprende
una vibrante interpretazione live fissata su disco nel
1950 presso il Titania Palast
di Berlino del Concerto n. 2
per pianoforte e orchestra di
Chopin, nel quale Károlyi
riesce a cogliere con straordinaria immediatezza lo
spirito più autentico del
compositore polacco, accompagnato con sublime musicalità da un ispiratissimo Blech.
Da parte sua, Blech sfodera una lettura di sofisticata maturità
nella famosa Sinfonia n. 9 La Grande di Schubert, che consente
di apprezzare l’arte di un direttore considerato tra i migliori del
panorama musicale tedesco dal 1908 fino al 1933, anno in cui i
nazisti gli fecero perdere il posto a causa della sua fede ebraica,
costringendolo a emigrare all’estero. Károlyi fu in seguito accusato di aver perso la sua originalità rifugiandosi in una grigia
routine. Questa critica viene completamente smentita da questo
disco, che tratteggia l’immagine di un pianista in grado di far
coesistere nel modo migliore una distesa musicalità con un impeccabile virtuosismo.
AA.VV.
ESSENTIAL GERGIEV
London Symphony Orchestra, Orchestra del Teatro Mariinsky Valery Gergiev, direttore
FRANZ SCHUBERT (1797-1828)
OPERE PER PIANOFORTE
Hideyo Harada, pianoforte
AUD92575 (SACD alto prezzo)
F. Schubert: Fantasia
D.760 Wanderer Fantasie;
Sonata n. 21 D.960
Questo nuovo SACD della Audite presenta due
delle opere per pianoforte
più significative di Franz
Schubert che si collocano
su poli completamente diversi. Infatti, se la Fantasia
Wanderer è caratterizzata
da una scrittura vigorosa, veemente e ricca di pathos, la Sonata in si bemolle maggiore appare delicata, trattenuta e a tratti
addirittura introversa. L’elemento che unisce queste opere è il
movimento lento, la cui nozione di tempo sospeso non era mai
stata affrontata fino ad allora in modo così radicale da nessun
altro compositore romantico. Nella Fantasia Wanderer questo
aspetto trova espressione nel ritmo, inteso nel senso di “tempo
misurato”, mentre nella Sonata si manifesta nello scorrere del
tempo, che incarna il concetto di vita della musica. Nella sua
interpretazione Hideyo Harada mette in grande evidenza questi
contrasti, sottolineando però il fatto che in fondo si tratta di due
facce della stessa medaglia.
20
Piotr Ilic Ciaikovsky (1840-1893): Marcia slava; Cantata Mosca (introduzione e coro) - Sinfonia n. 6 - Allegro con grazia
Claude Debussy (1862-1918): La Mer - Jeux des vagues - Allegro Dmitri Shostakovich (1906-1975): Sinfonia n. 15 - Adagio
(estratto) Maurice Ravel (1875-1937): Daphnis et Chloé - Animé - Danse Générale (estratto) Sergei Prokofiev (1891-1953):
Romeo e Giulietta - Atto II - La gente continua a essere in festa
Richard Wagner (1813-1883): Parsifal - Preludio (estratto)
Gustav Mahler (1860-1911): Sinfonia n. 1 in re maggiore Il
titano (Stürmisch bewegt); Sinfonia n. 8 - Parte II - Poco adagio
(estratto) Gaetano Donizetti (1797-1848): Lucia di Lammermoor (Sconsigliato!)
Negli ultimi anni i collezionisti di dischi, i melomani che affollano i teatri lirici di tutto il mondo e i frequentatori delle principali
sale da concerti hanno focalizzato sempre più la loro attenzione
su Valery Gergiev, il direttore russo che da una ventina d’anni per intenderci dalla scomparsa del sommo Herbert von Karajan
- ha riportato la figura del direttore d’orchestra in una dimensione
ai limiti del mito. Dopo aver mosso i primi passi in ambito discografico con la Philips, Gergiev ha trovato la piena consacrazione
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con la LSO Live e la Mariinsky, le etichette di proprietà delle
due orchestre a cui oggi è maggiormente legato. Sotto l’aspetto
repertoriale Gergiev ha iniziato ad affiancare con grande profitto
gli amatissimi autori russi ai più grandi compositori del Tardo
Romanticismo mitteleuropeo, come si può notare dalla strepitosa integrale delle sinfonie di Mahler portata trionfalmente a
termine il mese scorso con una magistrale interpretazione della
Nona. Questo disco dal generosissimo minutaggio e dal prezzo estremamente conveniente offre la possibilità di ascoltare i
brani migliori delle numerose registrazioni effettuate negli ultimi tempi dal grande maestro russo, spaziando dalla triade russa
Ciaikovsky-Shostakovich-Prokofiev, all’accoppiata francese (da
non perdere il vitalissimo brano del Daphnis et Chloé di Ravel) e
a due giganti della lirica ottocentesca, Richard Wagner e Gaetano
Donizetti, i cui stili diversissimi non fanno altro che esaltare la
straordinaria ecletticità di Gergiev. Da non perdere.
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SONATE PER CHITARRA E BASSO CONTINUO
G. Bandini,chitarra; F. Ferri, violoncello; D. Proni, clavicembalo
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Niccolò Jommelli
E I MUSICI DI SCUOLA NAPOLETANA DEL ‘700
I Solisti Partenopei, Ivano Caiazza
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LAUDARIO DI CORTONA
Ensemble vocale La Dolce Vista
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VILLANELLE NAPOLETANE DEL XVI SECOLO
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TC500002
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GEMELLI ARMONICI E METAMORFOSI MUSICALE
Ensemble Hypothesis
TC560204
Luigi Boccherini
STABAT MATER (VERSIONE 1781)
Barbara Vignudelli, Flavio Emilio Scogna
TC740208
Pier Francesco Cavalli
MISSA PRO DEFUNCTIS MOTTETTI E SONATE
Coro Claudio Monteverdi, Bruno Gini
TC680403
Sulpitia Cesis
MOTTETTI SPIRITUALI
Cappella Artemisia, Candace Smith
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Francesco Durante
VESPRO BREVE E MISERERE
Ensemble Strumentale Il Dodicino, Giovanni Acciai
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N
2
M
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Andrea Gabrieli
MISSA BREVIS QUATUOR VOCUM
Concentus Musicus Patavinus
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Benedetto Marcello
SONATE PER FLAUTO E BASSO OP. 2
Il Rossignolo, Ottaviano Tenerani
TC683802
Claudio Merulo
MISSA APOSTOLORUM
Schola Gregoriana Scriptoria, Roberto Loreggian
TC533803
Padre Martini
REQUIEM E MISSA SOLEMNIS
Melodi Cantores, Elena Sartori
TC701306
Niccolò Paganini
24 CAPRICCI E CAPRICE D’ADIEU
Marco Rogliano, violino
TC781602
Giovan Battista Pergolesi
LA SERVA PADRONA
F. Zanello, M. Govi, M. Dallara
TC711604
Alessandro Rolla
SEI QUARTETTI PER FLAUTO E ARCHI
Mario Carbotta, flauto; Quartetto Erasmus
TC751805
Gioachino Rossini
PETITE MESSE SOLENNELLE
Coro da camera Petrassi, Flavio Emilo Scogna
TC791803
Gregorio Strozzi
CAPRICCI PER SONAR, OP. IV
Elena Sartori, organo e clavicembalo
TC614401
Giuseppe Tartini
I CONCERTI PER FLAUTO
Massimo Mercelli, flauto; Ensemble Respighi, Federico Ferri
TC692002
Giovanni Battista Viotti
SEI SERENATE OP. 23 PER DUE VIOLINI
Marco Rogliano, Gianfranco Iannetta, violini
TC752202
Antonio Vivaldi
CONCERTI PER FAGOTTO ARCHI E BASSO CONTINUO
Roberto Giaccaglia, fagotto; Ensemble Respighi, Federico Ferri
TC672242
Domenico Zipoli
CANTATE E SONATE
E. C. Fedi, L. Cozzolino, B. Hoffmann, G. L. Lastraioli, A. Fedi
TC682603
Columns - OTTOBRE 2011
FRANZ SCHUBERT
WINTERREISE
C. Maltman, baritone; G. Johnson, pianoforte
grande talento destinati a portare avanti la tradizione familiare.
La musica classica indiana è considerata da molti un’espressione dello spirito divino, con la melodia del raga basata su un sistema melodico composto da cinque o più note e con diversi raga
associati a differenti momenti della giornata. «Eseguo ogni raga
con il rispetto che si deve a un essere vivente […] Anche se per
definizione il raga è un’improvvisazione su un insieme di note
ascendenti e discendenti, sono convinto che ogni raga debba
essere invocato» (Amjad Ali Khan).
WHLive0046 (CD medio prezzo)
Franz Schubert (17971828): Winterreise
Quasi volessero celebrare
l’ineguagliabile reputazione di tempio del canto da
camera di cui gode da tempo la Wigmore Hall e la sua
omonima etichetta, Christopher Maltman e Graham Johnson propongono
questo mese il secondo dei
tre volumi dedicati ai grandi cicli liederistici di Franz Schubert,
comprendente Winterreise. Il viandante che si inoltra solitario
nel gelo invernale viene delineato con straordinaria incisività da
Maltman, che - come ha sottolineato il critico dell’autorevole
rivista Classic FM - sfoggia «una fiera intelligenza e un’ampia tavolozza di sfumature vocali», venendo accompagnato da
Johnson, unanimemente considerato uno dei migliori pianisti
accompagnatori del mondo.
AMJAD ALI KHAN
RAGA CLASSICI INDIANI
A. Ali Khan, A. Ali Khan, A.A. Khan, sarod; S. Talwalkar, tabla
WHLive0047 (CD medio prezzo)
Raga Shyam; Raga Pilu;
Raga Kirwani
Con questo disco dedicato
ai raga classici della tradizione indiana la Wigmore
Hall propone per la prima
volta al suo pubblico un
repertorio molto suggestivo che merita di essere
conosciuto e apprezzato ai
massimi livelli. Il virtuoso
di sarod Amjad Ali Khan fa parte della sesta generazione di
una famiglia di suonatori di sarod che nel corso degli ultimi
due secoli ha dato un contributo determinante allo sviluppo di
questo strumento. In questo disco è affiancato dai suoi due figli,
Amaan Ali Khan e Ayaan Ali Khan, a loro volta musicisti di
24
VÁCLAV TALICH DIRIGE SMETANA E DVORÁK
Czech Philharmonic Orchestra, Václav Talich, direttore
SU4065 (2 CD medio prezzo)
B. Smetana: Ma vlást A.
Dvorák: Danze slave op.
72
L’impasto sonoro, la reputazione e le prime registrazioni della Czech Philharmonic Orchestra sono
strettamente legati al suo
grande direttore Václav Talich. Le incisioni contenute
in questo cofanetto doppio
costituiscono la testimonianza di eventi storici di capitale importanza. L’esecuzione del ciclo Ma vlást di Smetana tenutasi
il 5 giugno del 1939 nella Praga occupata dalle truppe naziste
costituisce una chiara espressione del patriottismo di Talich. La
straordinaria carica emotiva di questo memorabile evento pose
le basi ideali per quella che viene giustamente considerata la versione discografica più coinvolgente del capolavoro di Smetana
mai realizzata da Talich e - dopo un’interminabile ovazione - il
pubblico in delirio concluse il concerto cantando in coro l’inno
nazionale ceco. Questa registrazione venne effettuata dai tecnici
di Radio Norvegia, la stazione radiofonica che all’epoca possedeva la tecnologia più avanzata del mondo. Con il suo andamento fiero e la sua incrollabile determinazione a difendere la libertà
del suo paese, questa versione di Ma vlást diretta da Talich si
pone in netto contrasto con la leggendaria registrazione della
stessa opera realizzata da Rafael Kubelik nel 1990 per celebrare
con incontenibile gioia la libertà riconquistata dopo quasi mezzo
secolo. Questa registrazione - la prima realizzata dalla Czech
Philharmonic Orchestra - è stata definita dal critico di Gramophone Rob Cowan la versione di Ma vlást più emozionante mai
fissata su disco.
Columns - OTTOBRE 2011
MARCO ENRICO BOSSI
INTEGRALE DELLE OPERE PER ORGANO
- VOLUME 6
Andrea Macinanti, organo
TC862716 (CD alto prezzo)
Ogni volume dell’integrale
della produzione organistica di Marco Enrico Bossi
varata dalla Tactus offre
nuove sorprese, contribuendo ad allargare le nostre conoscenze sullo stile del
grande compositore di Salò.
Al contrario, poco si è finora detto della grande attenzione prestata da Andrea
Macinanti nella scelta degli organi, tutti costruiti all’epoca di
Bossi e dotati di caratteristiche sonore che li rendono gli strumenti ideali per eseguirne le opere. Non si tratta di un dettaglio
di poco conto. Un organo può infatti esaltare al massimo grado
un’opera o renderla quasi insignificante, molto più di quanto abbiano fatto gli strumenti originali che nel corso degli ultimi decenni hanno scatenato vivaci discussioni tra i cultori della musica antica. Per questo disco Macinanti ha scelto di utilizzare tre
strumenti costruiti da Pacifico Inzoli, Vincenzo Mascioni e William George Trice. Questa ricerca organologica, unita alla profonda congenialità di Macinanti nei confronti della produzione
di Bossi, contribuisce a garantire una straordinaria piacevolezza
d’ascolto a un programma molto composito, che abbraccia
vent’anni della carriera di Bossi. Quasi inutile sottolineare che
tutte le opere in programma sono world premiere recordings!
AA.VV.
GIACINTO E VINCENZO CALDERARA E LA MUSICA TASTIERISTICA SABAUDA DEL XVIII SECOLO
Mario Stefano Tonda, fortepiano
TC720001 (CD alto prezzo)
In coincidenza con il 150°
anniversario
dell’Unità
dell’Italia, che ha avuto uno
dei suoi motori a Torino, la
Tactus presenta un disco di
grande interesse, primo volume di una serie che si propone di andare alla scoperta
della produzione musicale
sabauda e il cui programma
ruota intorno alle figure di
Giacinto e di Vincenzo Calderara. L’aspetto che emerge più evidente fin dal primo ascolto delle opere contenute in questo disco
è costituito dalla loro straordinaria varietà stilistica, che spazia
da elementi viennesi, a reminiscenze venete, agli spunti ascrivibili alla scuola napoletana della Suonata di Vincenzo Calderara.
Le note di copertina firmate da Paolo Cavallo contestualizzano
le opere - tutte presentate in prima registrazione mondiale - nel
loro giusto ambito storico e artistico e mettono in evidenza il
grande lavoro di ricerca nelle biblioteche piemontesi che ha consentito di riportarle alla luce. Protagonista di questo disco è Mario Stefano Tonda, che dopo aver studiato clavicembalo con alcuni dei più grandi solisti italiani e stranieri si è specializzato in
fortepiano con Malcolm Bilson. Come strumento, Tonda utilizza la copia di un fortepiano costruita dal viennese Anton Walter
intorno al 1805 dalle sonorità particolarmente ricche e affascinanti. Una scoperta davvero imperdibile!
SVIATOSLAV RICHTER
INTERPRETA I GRANDI CONCERTI RUSSI
Sviatoslav Richter, pianoforte; Orchestre e direttori, diversi
URNWS131 (3 CD a prezzo speciale)
P.I. Ciaikovsky: Concerto n.
1 per pianoforte e orchestra
op. 23 S. Rachmaninov:
Concerto n. 1 per pianoforte
e orchestra op. 1; Concerto n.
2 per pianoforte e orchestra
op. 18 S. Prokofiev: Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra op. 10; Concerto n. 5 per
pianoforte e orchestra op. 55
A. Glazunov: Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra N. RimskyKorsakov: Concerto per pianoforte e orchestra op. 30
La discografia di Sviatoslav Richter è sicuramente di grandi proporzioni ma molto frammentaria. Infatti, il pianista russo non
ha mai registrato per una casa discografica in esclusiva, per cui
parecchie etichette sia russe sia occidentali ne hanno capillarizzato le incisioni, al pun to che per rintracciare le fila di questa
discografia bisogna effettuare un impegnativo lavoro di ricerca.
Questo cofanetto triplo della Urania che raccoglie i grandi concerti per pianoforte del repertorio russo nell’interpretazione di
Richter si pone quindi il problema di antologizzare una parte
di questa carriera discografica e di renderla disponibile per il
pubblico. Naturalmente, Richter ha registrato più volte alcuni
di questi capolavori (per esempio il Primo di Ciaikovsky e il
Secondo di Rachmaninov), mentre di altri (Rimsky-Korsakov e
Glazunov) ne ha dato una sola versione. Utilizzando come fonti
25
Columns - OTTOBRE 2011
le registrazioni della Melodiya e della Deutsche Grammophon,
la casa discografica milanese ha raccolto questo straordinario
lascito discografico inerente la tradizione concertistica russa.
Al più famoso e celebrato concerto di Ciaikovsky (qui nella
formidabile versione con Evgeni Mravinsky) seguono i primi
due concerti di Sergei Rachmaninov (ambedue diretti da Kurt
Sanderling), il Primo Concerto di Prokofiev (diretto da Kondrashin), il Quinto (diretto da Rowicki) e infine le introvabili
registrazioni dei concerti di Rimsky-Korsakov e di Glazunov.
In definitiva si tratta di una proposta editoriale senza precedenti,
che in tre dischi raccoglie il meglio del meglio del concertismo
russo nell’interpretazione del suo massimo interprete.
GEORGE GERSHWIN
THE HISTORICAL GERSHWIN
G. Gershwin, A. Toscanini, Benny Goodman Earl Wild
G. Bargy, O. Levant, F. Astaire, L. Armstrong, B. Holiday, M. Monroe
N. K. Cole, E. Fitzgerald, F. Sinatra
intellettuale di carattere tematico, la sua musica esprime, soprattutto attraverso il ritmo e i colori timbrici, le atmosfere ideali e le
cadenze dei nativi brasiliani visti attraverso ottiche ora desunte
da un programmatico astrattismo bachiano ora dalle più varie
forme del tardo impressionismo parigino.
Villa-Lobos ha registrato
buona parte dei suoi maggiori lavori (soprattutto le
celeberrime
Bachianas
brasileiras). Questa pubblicazione si concentra però
sulla sua Quarta Sinfonia e
sul Concerto n. 5 per pianoforte e orchestra, veri punti
d’arrivo di un compositore
prolifico e omogeneo di intenti e forme. Le registrazioni, da tempo introvabili, sono state
effettuate tra il 1954 e il 1958 e sono di altissima qualità, resa
ancor più evidente dall’attuale restauro.
URNWS132 (2 CD a prezzo speciale)
Questa prezioso cofanetto
doppio raccoglie le uniche
testimonianze di George
Gershwin interprete di se
stesso. Non essendoci pervenuto materiale sufficiente
per realizzare un intero CD
interpretato da Gershwin, il
programma di questo cofanetto comprende molto materiale d’epoca restaurato
con grande cura, che va dalla Rapsodia in Blu suonata al pianoforte dallo stesso Gershwin al Concerto in fa eseguito dal pianista Roy Bargy con la leggendaria orchestra di Paul Whiteman,
collaboratrice fissa del grande compositore americano. Seguono
poi 13 canzoni interpretate dai protagonisti più famosi dello star
system dell’epoca, tra cui Fred Astaire e Marilyn Monroe, coprendo un periodo di circa 30 anni. Il secondo CD ripropone
invece le straordinarie registrazioni effettuate da Arturo Toscanini con Benny Goodman, Oscar Levant e Earl Wild. Insomma,
tutto ciò che resta di un’epoca mitica della cultura occidentale
della prima metà del Novecento!
HEITOR VILLA-LOBOS DIRIGE VILLA-LOBOS
Magda Tagliaferro, Felicia Blumental,
O.N.R.F. Symphony Orchestra, Heitor Villa-Lobos
URNWS133 (CD basso prezzo)
Heitor Villa-Lobos rappresenta il punto d’incontro tra la musica colta occidentale e il folklore sudamericano, in questo caso
amazzonico-brasiliano. Libera da ogni tipo di contaminazione
26
IRLANDA
IRISH TAP DANCE - DANZE TRADIZIONALI IRLANDESI
Artisti vari
PSSA141221 (CD basso prezzo)
Questo irresistibile disco
rende omaggio alle danze
tradizionali irlandesi, concentrando la sua attenzione
soprattutto sulla step dance,
antesignana della claquette,
che ebbe origine dal modo
in cui i contadini irlandesi
comunicavano tra loro da
una valle all’altra battendo
gli zoccoli su tronchi d’albero cavi. L’interpretazione di questi suggestivi brani tradizionali è affidata ai migliori artisti legati alla celebre casa discografica
irlandese Connoisseur Music.
ROMANIA
CANTI ORTODOSSI BIZANTINI
Preludiu
PSSA141222 (CD basso prezzo)
Questo nuovo titolo della Air Mail dedicato ai canti bizantini è il
primo - e finora unico - disco realizzato dal prestigioso coro romeno Preludiu. Fondato nel 1972 dal suo attuale direttore Voicu
Columns - OTTOBRE 2011
Enechescu, l’ensemble Preludiu ha dato oltre mille concerti in
ogni parte del mondo accolti con grande favore sia dal pubblico
sia dalla critica. Il suo repertorio comprende oltre 300 opere in
romeno.
Nel corso degli anni la corale ha abbandonato lo status
amatoriale - fino a quel momento era infatti composta
da studenti iscritti all’Università e al Conservatorio di
Bucarest - per entrare nella
sfera professionistica, passando sotto l’egida del Ministero della Cultura della
Romania. A trent’anni dalla
sua fondazione l’ensemble Preludiu non è solo la formazione di
riferimento per la musica tradizionale romena, ma anche una
formazione in grado di affrontare con grande maestria le opere
sacre, classiche, romantiche e rinascimentali. Nel 1996, dopo
aver ascoltato un concerto dell’ensemble Preludiu, Marcel Corneloup, presidente dell’associazione corale A Coeur Joie International, ha affermato «Ascoltandovi, ascoltando le voci dei
cantori dell’ensemble Preludiu, mi convinco sempre di più che
la perfezione esista veramente!».
ANTONIO VIVALDI
CONCERTI OP. 8 IL CIMENTO DELL’ARMONIA E DELL’INVENTIONE
Avison Ensemble, Pavlo Beznosiuk, violino e direzione
LINNCKD365 (2 SACD a prezzo speciale)
Questo splendido cofanetto
doppio dell’Avison Ensemble rappresenta l’attesissima seconda uscita di una
serie dedicata al repertorio
barocco, con una delle raccolte di concerti per violino
più famose di tutti i tempi.
Diretta dal violino da Pavlo
Beznosiuk, uno dei più
grandi virtuosi specializzati
in strumenti storici, questa brillante formazione si accosta al capolavoro vivaldiano con un approccio al tempo stesso energico
e meditato, qualità che le consentono di coglierne lo spirito fino
in fondo. L’attrattiva principale di questa raccolta è costituita dai
primi quattro concerti, conosciuti in tutto il mondo con il titolo
di Quattro Stagioni, che negli ultimi decenni sono diventati non
solo le opere di gran lunga più famose del Prete Rosso, ma anche
vere e proprie icone del repertorio barocco. Facendo leva sul suo
virtuosismo e su un suono di rara bellezza, Beznosiuk ci offre
una lettura elettrizzante e di straordinario fascino, che farà ricredere tutti coloro che pensavano che queste opere non presentassero più segreti. Un cofanetto da non perdere.
JAMES MACMILLAN
WHO ARE THESE ANGELS?
Cappella Nova, Alan Tavener
LINNCKD383 (SACD alto prezzo)
J. MacMillan: And lo, the Angel
of the Lord; Qui meditabitur; O
Radiant Dawn; Lux aeterna; Os
mutorum; Bring us, O Lord; Canticle of Zachariah; Benedictus
Deus; Advent Antiphon; Pascha
nostrum immolatum est; Who are
these Angels?; Think of how God
loves you; Benedicimus Deum
caeli; Mass of Blessed John Henry Newman
L’ensemble Cappella Nova fa seguito al suo «indiscutibilmente
affascinante» (The Financial Times) disco d’esordio per la Linn
Tenebrae con il secondo volume di opere corali di James MacMillan, considerato una delle voci più originali nel panorama
della musica contemporanea. L’eccezionale formazione scozzese ha da tempo un rapporto privilegiato con MacMillan, al quale
ha commissionato diversi lavori di grande interesse. Tutti i brani
di questo disco sono presentati in prima registrazione mondiale
e sono stati incisi sotto la supervisione dell’autore. Il programma
comprende l’ultimo Strathclyde Motet - i primi sette sono stati
presentati nel primo disco - e la messa che James MacMillan
scrisse per Benedetto XVI e che fu eseguita da 150.000 persone
in occasione della visita compiuta dal pontefice in Scozia nel
settembre del 2010.
WOLFGANG AMADEUS MOZART
DIVERTIMENTO K. 334. QUARTETTO K. 370
Scottish Chamber Orchestra Ensemble
Alexander Janiczek, violino e direzione
LINNCKD376 (SACD alto prezzo)
W.A. Mozart: Marcia per due
violini, viola, bassi e due corni
K.445 (320c); Divertimento n.
17 K.334 (320b); Quartetto per
oboe e archi K.370
Alexander Jeniczek guida
le prime parti della Scottish
Chamber Orchestra in una
registrazione pervasa da un
meraviglioso intimismo. La
scrittura di Mozart consente
27
Columns - OTTOBRE 2011
a ogni musicista di mettersi in grande evidenza e di sfoggiare
il proprio talento all’interno della compagine orchestrale. Le
opere proposte in questo splendido disco rientrano nel novero
dei lavori più conosciuti del grande Salisburghese e con i loro
notissimi temi ne rivelano tutta la ricchezza melodica. Il celebre
oboista Robin Williams ci offre una elettrizzante interpretazione
del Quartetto K.370, uno dei più grandi capolavori del compositore salisburghese. Questo disco rappresenta il quattordicesimo
tassello della fruttuosa collaborazione che lega da tempo la Linn
alla Scottish Chamber Orchestra - comprendente tra le altre cose
magistrali versioni delle ultime sinfonie di Mozart - nella quale la formazione scozzese è stata guidata prima dal compianto
Charles Mackerras e poi da Alexander Janiczek, solista e direttore di grande talento, che oltre che con la Scottish Chamber
Orchestra collabora stabilmente con la Chamber Orchestra of
Europe e la Camerata Salzburg.
Già disponibili:
W. A. MOZART
SINFONIE N. 29, 31, 32, 35 E 36
Scottish Chamber Orchestra
Sir Charles Mackerras
LINNCKD350
(2 SACD prezzo speciale)
W. A. MOZART
W. A. MOZART
SINFONIE N. 38, 39, 40 E 41
SERENATA K.203. DIVERTIMENTO K.251
Scottish Chamber Orchestra
Sir Charles Mackerras
LINNCKD308
(2 SACD prezzo speciale)
Scottish Chamber Orchestra
Alexander Janiczek
LINNCKD320
(SACD alto prezzo)
Prima di essere nominato
direttore a vita dei Berliner Philharmoniker, Herbert von Karajan collaborò a lungo con la
Philharmonia Orchestra,
una compagine orchestrale londinese, senza peraltro mai ricoprire un incarico ufficiale.
Walter Legge, fondatore
dell’orchestra e leggendario producer della EMI, fu sempre
contrario all’idea di dare alla sua creatura un direttore principale stabile, ma fu Karajan a trasformare la Philharmonia in
una delle orchestre migliori del mondo e a realizzare diverse
registrazioni per la EMI, compresa la celebre integrale delle
sinfonie di Beethoven e alcune delle prime gemme dell’era
stereofonica, come questa splendida versione della Quinta
Sinfonia di Jean Sibelius. Questo disco fu registrato il 20, il
21 e il 23 settembre del 1960 (Quinta Sinfonia) e il 5 e il 6
gennaio del 1959 (Finlandia) presso la mitica Kingsway Hall
di Londra dall’ingegnere del suono Douglas Larter (Harold
Davidson per Finlandia) e dal producer Walter Legge. «In
questo nuovo disco della Philharmonia Orchestra si notano
diversi dettagli molto apprezzabili, tra cui una compagine
di archi dalle sonorità meravigliosamente morbide, setose e
avvolgenti. Lo Scherzo è eseguito con grande brillantezza»
(Gramophone, settembre 1961).
JOHANN SEBASTIAN BACH
CONCERTI PER VIOLINO E ORCHESTRA
Yehudi Menuhin, Christian Ferras, violini
Robert Masters Chamber Orchestra
Bath Festival Chamber Orchestra, Yehudi Menuhin
HIQLP009 (LP da 180 grammi)
W. A. MOZART
W. A. MOZART
SERENATE
CONCERTI PER FIATI
Scottish Chamber Orchestra
Alexander Janiczek
LINNCKD287
(SACD alto prezzo)
Solisti, Scottish Chamber Orchestra
Alexander Janiczek
LINNCKD273
(SACD alto prezzo)
JEAN SIBELIUS
SINFONIA N. 5. FINLANDIA
Philharmonia Orchestra, Herbert von Karajan
HIQLP010 (LP da 180 grammi)
28
J.S. Bach: Concerto BWV
1041; Concerto BWV
1043; Concerto BWV 1042
La HI·Q Records Supercuts ripropone questo celebre LP che vede il quarantenne Yehudi Menuhin
eseguire all’apice dei suoi
ragguardevoli mezzi tecnici ed espressivi i tre concerti per violino di Johann
Sebastian Bach. Come gli altri dischi pubblicati in precedenza da questa etichetta, questo vinile è stato accuratamente
rimasterizzato nei mitici studios della EMI di Abbey Road a
partire dal master stereofonico originale della EMI realizzato
da Peter Andry e Robert Gooch. I Concerti in la minore e in
mi minore per violino e orchestra di Bach vennero registrati
Columns - OTTOBRE 2011
nella famosa sala londinese di Kingsway Hall il 7 e l’8 ottobre del 1958, mentre il Concerto per due violini (che accanto
a Menuhin vede la presenza del violinista francese Christian
Ferras) fu inciso l’8 luglio del 1959 dal producer Peter Andry e dall’ingegnere del suono Robert Gooch. Oggi queste
mitiche interpretazioni vengono ripresentate su vinile da 180
grammi con una accuratissima rimasterizzazione e una veste
grafica che riproduce nei minimi dettagli la copertina del disco originale.
CARL ORFF
CARMINA BURANA
Sheila Armstrong, Gerald English, Thomas Allen
London Symphony Orchestra Chorus
The Clement Danes Grammar School Boys Choir
London Symphony Orchestra, André Previn
HIQLP008 (LP da 180 grammi)
Registrato tra il 25 e il 27
novembre del 1975 nella
Kingsway Hall di Londra
dal leggendario team della
EMI composto da Christopher Bishop e Christopher
Parker, questo disco costituisce una delle più fulgide
testimonianze del periodo
d’oro della carriera di André Previn. Interpretando il
capolavoro di Orff, Previn esalta al massimo grado le straordinaria ricchezza timbrica dell’orchestra e dà libero sfogo alla forza
tellurica delle masse corali, due caratteristiche che rendono questa versione uno dei massimi punti di riferimento della discografia dei Carmina Burana. Rimasterizzato con estrema cura e
pubblicato con la copertina dell’LP originale, questo disco è
stato stampato su vinile da 180 grammi in modo da garantire
un’esperienza d’ascolto il più vicina possibile a un concerto dal
vivo. Da notare che la EMI incise questo LP con tecnologia sia
stereo sia quadrifonica. Per questa nuovo titolo, i tecnici della
HI·Q Records Supercuts hanno deciso di utilizzare il master stereofonico, che presenta un bilanciamento migliore.
AA.VV.
ANDRÉ PREVIN’S MUSIC NIGHT
London Symphony Orchestra, André Previn
HIQLP011 (LP da 180 grammi)
A. Previn: André Previn’s Music Might W. Walton: Orb and
Sceptre P. Dukas: L’apprendista stregone T. Albinoni: Adagio
(trascrizioni: Remo Giazotto) E. Humperdinck: Ouverture a
Hänsel und Gretel M. Ravel: La Valse A. Dvorák: Danza slava
n. 9 op. 72 n. 1
Quando nel 1967 lasciò la
Decca per accasarsi alla
BBC in qualità di direttore
artistico, il leggendario producer John Culshaw ideò e
supervisionò diverse serie
di André Previn’s Music
Night, un programma nel
quale il grande direttore prima spiegava al pubblico televisivo le opere dei grandi
compositori e poi dirigeva la London Symphony Orchestra, i cui
membri non indossavano i consueti abiti da sera ma vestiti dal
taglio insolitamente informale. Nella prima metà degli anni Settanta questo programma ebbe il merito di attirare sulla musica
classica l’attenzione di molta gente che fino ad allora non l’aveva mai presa in considerazione. Tra il 1974 e il 1975 la EMI registrò uno dei programmi di questa serie televisiva di grande
successo, ottenendo risultati di vendite di gran lunga superiori a
quelli sperati. Un album di sorprendente bellezza, degno di essere preso in considerazione ancora oggi.
ELVIS COSTELLO
GET HAPPY!
Elvis Costello, The Attractions
MFSL2-334 (2 LP da 180 grammi a 45 giri)
I Can’t Stand Up For Falling
Down; Black & White World;
Give Gears in Reverse; B Movie;
Motel Matches; Human Touch;
Beaten to the Punch; Temptation;
I Stand Accused; Riot Act; Love
for Tender; Opportunity; The Imposter; Secondary Modern; King
Horse; Possession; Men Called
Uncle; Clowntime Is Over; New
Amsterdam; High Fidelity
Si dice che il magistrale album Get Happy! di Elvis Costello e
degli Attractions abbia avuto origine da uno scandalo che mise
a rumore tutti gli Stati Uniti, che vide il cantante inglese concludere una noiosa conversazione con Stephen Stills nel bar di
un Holiday Inn con pesanti frasi razziste nei confronti di Ray
Charles e James Brown. Con tutti i testimoni ubriachi, non fu
facile stabilire la verità dei fatti, ma le reazioni furono a dir poco
clamorose, con minacce di morte, boicottaggi radiofonici e manifestazioni di protesta. Di fronte a tutto questo, Costello e gli
Attractions lasciarono il paese, mandarono a monte la registra29
Columns - OTTOBRE 2011
zione di un album già pianificato e diedero vita al malinconico
Get Happy!, quarto titolo della band di Costello a ottenere i massimi riconoscimenti dalla stampa specializzata. Rimasterizzato
a velocità dimezzata a partire dal master originale e stampato
su due LP da 180 grammi a 45 giri in modo da riprodurre nel
modo più fedele possibile la prima uscita promozionale apparsa
negli Stati Uniti, questo disco non ha mai potuto vantare questa
straordinaria qualità sonora su nessun supporto.
TONY BENNETT
I LEFT MY HEART IN SAN FRANCISCO
Tony Bennett
MFSL1-358 (LP da 150 grammi)
I Left My Heart in San
Francisco; Once Upon a
Time; Tender Is the Night;
Smile; Love for Sale; Taking a Chance on Love;
Candy Kisses; Have I Told
You Lately?; Rules of the
Road; Marry Young; I’m
Always Chasing Rainbows;
The Best Is Yet to Come
Qualcuno sa dirci se esiste
un disco di un cantante con una voce immediatamente riconoscibile e in grado di piacere al pubblico di tutto il mondo e con
uno stile vocale morbido ma deciso come una ritemprante seduta di massaggi? A nostro modo di vedere queste caratteristiche
corrispondono a I Left My Heart in San Francisco, album uscito
nel 1962 che rappresentò il classico punto di svolta della carriera
del grande Tony Bennett ed è tuttora considerato uno dei dischi
pop più importanti di tutti i tempi. Vincitore di due Grammy
Award, questo album contiene il brano più famoso di Bennett
e 11 altre canzoni assolutamente imperdibili. Rimasterizzato a
velocità dimezzata a partire dal master originale, questo nuovo
titolo pubblicato dalla OMR in edizione limitata ci offre la possibilità di ascoltare la splendida voce di Bennett con una qualità
sonora finora assolutamente inimmaginabile.
ROD STEWART
GASOLINE ALLEY
Rod Stewart
MOFI1-016 (LP da 150 grammi)
Gasoline Alley; It’s All Over Now; Only A Hobo; My Way Of Giving;
Country Comforts; Cut Across Shorty; Lady Day; Jo’s Lament; You’re
My Girl (I Don’t Want To Discuss It)
Non importa quale fase della carriera di Rod Stewart preferiate,
quasi tutti i suoi fan sono concordi nell’assegnare la palma della
vittoria ai suoi primi dischi, per intenderci quelli usciti all’inizio
degli anni Settanta.
30
Una conferma ci viene da
Gasoline Alley, uno splendido album pubblicato nel
1970 che spianò la strada a
tutti i dischi folk-rock apparsi negli anni successivi,
grazie al suo evocativo stile
vocale, alla sua presentazione assai poco roboante e
- soprattutto - alla incredibile performance di Stewart.
Ancora molto legato al suo esordio, Stewart dimostrò tutta la sua
personalità in Gasoline Alley, un album per la maggior parte
unplugged, nel quale il cantante si accompagna con un mix di
chitarre acustiche, mandolino, violino, pianoforte e percussioni,
dando vita a un rock dai tratti molto grintosi. Questo approccio
ci offre la possibilità di ascoltare brani ruvidi, emozionanti, spavaldi e del tutto sinceri, che si collocano a metà strada tra il
country, il rockabilly, il blues e il folk, dando comunque vita a
uno stile estremamente originale. E questa non è che una delle
ragioni che rendono Gasoline Alley in disco da non farsi sfuggire per nessuna ragione.
AA.VV.
I VIOLINI DI CREMONA - OMAGGIO A FRITZ KREISLER
Salvatore Accardo, violino; Laura Manzini, pianoforte
JVCXRNT009 (XRCD24 alto prezzo)
Questo disco abbina in un
programma di straordinaria
piacevolezza tre delle principali colonne dell’arte violinistica: Cremona, patria di
alcuni dei più grandi costruttori di violini come
Stradivari, Guarneri e Amati e ancora oggi sede di decine di botteghe di liutai,
Salvatore Accardo, considerato da decenni uno dei più grandi virtuosi del panorama concertistico internazionale, e Fritz Kreisler, entrato giustamente
nella storia della musica per la sua stupefacente tecnica che gli
consentiva di ottenere dal suo violino le performance più incredibili. I tecnici della JVC sono riusciti a restituirci questo disco
con un realismo assolutamente incredibile, al punto che chiudendo gli occhi avrete l’impressione di essere seduti di fronte ad
Accardo e al pianoforte di Laura Manzini.
Columns - OTTOBRE 2011
MARY BLACK
SPEAKING WITH THE ANGEL
PPAN014 (LP da 180 grammi)
Crow; Sankofa; Estrellas; Redbone; Tupelo Honey; Blue Light ’Til
Dawn; I Can’t Stand The Rain
Cassandra Wilson è una
cantante jazz postmoderna,
che non vede barriere a dividere un genere musicale
dall’altro. La sua magnifica
voce e il suo grande talento
interpretativo hanno contribuito a renderla una delle
cantanti jazz migliori degli
ultimi anni. La Wilson trova ispirazione ovunque la
conduca la sua sbrigliata fantasia e riesce a imprimere il suo
personalissimo stile in qualunque brano esegua, sia esso un
country-blues di Robert Johnson come “Come On In My
Kitchen” o “Hellbound On My Trail”, il soul di Ann Peebles “I
Can’t Stand the Rain”, l’elegante R&B di Charles Brown “Tell
Me You’ll Wait For Me”, il pop melodico di Joni Mitchell
“Black Crow”, il brano di Van Morrison “Tupelo Honey”, il suo
lavoro originale “Redbone”, per non parlare del brano che da il
titolo all’album, eseguito con il chitarrista Gib Wharton.
Turning Away; Cut By Wire;
Don’t Say Okay; Bless the
Road; Broken Wings; Fall At
Your Feet; Message of Love;
Moments; Speaking With the
Angel; Big Trip to Portland; I
Live Not Where I Love
All’inizio della sua carriera Mary Black si collocò
a metà strada tra i cantanti
folk irlandesi come Dolores
Keane e i grandi interpreti country-pop californiani come Linda
Ronstadt. Questo equilibrio si spezzò definitivamente quando la
Black lasciò l’Irlanda per andare in California a registrare l’album Shine con il producer di Joni Mitchell Larry Klein. Per il
disco successivo Speaking with the Angels la Black fece ritorno
a Dublino e ai suoi producer Donal Lunny e Steve Cooney, che
realizzarono una serie di arrangiamenti basati soprattutto sulle
sonorità dei violini, della fisarmonica e dei tin whistles. Nonostante la matrice scopertamente irlandese di questo nuovo disco,
nell’approccio della Black si possono avvertire chiaramente
molte inflessioni californiane. Di tanto in tanto questo sembra
quasi un atto dovuto, come si può notare nel melodrammatico
bisbiglio con cui esegue “Broken Wings” di Dougie MacLean
o nei toni vagamente blues di “Don’t Say Okay” di Shane Howard. A volte lo stile californiano emerge pienamente, un fatto
che trova piena espressione nel modo con cui la Black duetta
con i robusti accordi di Brian Wilson in “Fall at Your Feet” di
Neil Finn o quando si accosta allo stile pop di “Big Trip to Portland” di Noel Brazil. Insomma, questo disco ci offre la possibilità di ascoltare il meglio dello stile della Black, anche quando
le sue radici irlandesi e le sue aspirazioni americane si trovano
faccia a faccia, come avviene in “I Live Not Where I Love”,
un brano folk eseguito con un arrangiamento pop estremamente
scarno. Per finire, la Black rende omaggio in “Moments” a Sandy Denny, una delle sue cantanti preferite.
Powerhouse; Folk Art;
Wild Beauty; Us Five; Song
for Judi; Drum Song; Dibango; Page 4; Ettenro
Uscito nel 2009, Folk Art
è il ventunesimo album di
Joe Lovano, tenorsassofonista e clarinettista di grande talento cresciuto grazie
a suo padre Tony “Big T”
Lovano all’ombra di alcuni
dei jazzisti più grandi di tutti i tempi come John Coltrane, Dizzy
Gillespie e Sonny Stitt, alcuni elementi dei quali sono ravvisabili
nel suo stile esecutivo. In questo album Lovano si dimostra anche un autore ricco di ispirazione, come si può notare ascoltando i brani in programma che lo vedono impegnato accanto alla
contrabbassista Esperanza Spalding, al batterista Otis Brown III,
al percussionista Francisco Mela e al pianista James Weidman.
CASSANDRA WILSON
STACEY KENT
BLUE LIGHT TILL DAWN
THE BOY NEXT DOOR
PPBST81357 (LP da 180 grammi)
You Don’t Know What Love Is; Come On In My Kitchen; Tell Me You’ll
Wait For Me; Children of the Night; Hellhound On My Trail; Black
JOE LOVANO
FOLK ART
PPBST91528 (LP da 180 grammi)
PPCJS9993 (LP da 180 grammi)
The Best Is Yet To Come; The Boy Next Door; The Trolley Song; Say It Isn’t
So; Too Darn Hot; Makin’ Whooppes; What The World Needs Now Is Love;
31
Columns - OTTOBRE 2011
You’ve Got A Friend; I Got It Bad; Ooh-Shoobee-Doo-Bee; People Will Say
We’re In Love; ’Tis Autumn; All I Do (Is Dream Of You); I Get Along Without
You Very Well; You’re The Top; Bookends
Molti addetti ai lavori ritengono The Boy Next Door
l’album migliore mai realizzato dalla jazzista angloamericana Stacey Kent. Il
programma comprende sedici fantastiche reinterpretazioni di canzoni rese famose
da cantanti di sesso maschile durante l’adolescenza di
Stacey, spaziando da “The
Best Is Yet to Come” di Tony Bennett a “The Boy Nect Door” di
Frank Sinatra e da “Ooh Shoobee Doo Bee” di Dizzy Gillespie a
“You’ve Got a Friend” di James Taylor. Un disco assolutamente
irrinunciabile per tutti gli amanti delle canzoni dell’America dei
bei tempi andati.
esperienze. MacLeod ha imparato la sua arte dai grandi maestri
del passato, ha sempre vissuto intensamente, è sopravvissuto a
tutte le esperienze e si è fatto paladino di una tradizione gloriosa.
Oggi MacLeod è molto apprezzato per il suo superbo stile compositivo, la sua incredibile tecnica chitarristica, la sua voce calda
e piena di sentimento, la sua arguzia e le sue indimenticabili esecuzioni dal vivo. Al centro di tutto questo ci sono il suo desiderio
di narrare storie sempre nuove e la sua capacità di tratteggiare
personaggi - da quelli più anonimi a figure di grande spessore
umano - regalando loro una vita vera.
HENRY MANCINI
BREAKFAST AT TIFFANY’S
SC-LSP2362 (LP da 180 grammi)
DOUG MACLEOD
BRAND NEW EYES
RR703CD (CD alto prezzo)
Brand New Eyes; Something Dark Is Walking;
The Train of Change; Midnight In Memphis; Zu-Zu
Woman; One Eyed Owl;
Somewhere South of Somewhere; I Rolled a Nickel;
The Nature of the Man;
Some Old Blues Song (a.k.a
I Can Count On My Blues);
Welcome In Your Home
Vero blues. Queste due parole definiscono alla perfezione lo stile
e la tensione emotiva che pervade la musica composta ed eseguita da Doug MacLeod, uno dei cantautori più rappresentativi
della tradizione americana fin dagli anni Settanta, come dimostrano i suoi sedici album, un paio di DVD e migliaia di esibizioni sia in patria sia all’estero. Lo scorso mese di dicembre la
Blues Foundation ha annunciato la sua nomination per il Blues
Music Award del 2011 e per l’ambito titolo di Acoustic Artist of
the Year. In Brand New Eyes MacLeod presenta 11 brani originali di grande interesse. In un genere che fa ancora riferimento
a standard sempre più lontani nel tempo, MacLeod dimostra di
essere uno degli ormai pochissimi artisti sempre in viaggio, che
scrivono e cantano canzoni basate sulla loro vita e sulle loro
32
Moon River; Something For
Cat; Sallys Tomato; Mr Yunioshi; The Big Blow Out;
Hub Caps & Tail Lights; Breakfast At Tiffany’s; Latin Golightly; Holly; Loose Caboose; The Big Heist; Moon
River Cha Cha
Insieme a Bernard Herrmann, Henry Mancini è
uno dei maggiori protagonisti delle colonne sonore del grande cinema hollywoodiano degli anni Sessanta e i motivi composti da questo eclettico
songwriter-direttore d’orchestra vengono facilmente riconosciuti anche ai nostri giorni. Uno dei più famosi è senza dubbio il delizioso tema “Moon River” che accompagna le scene più dolci
del film Colazione da Tiffany, interpretato da Audrey Hepburn e
George Peppard. In realtà, tutti i brani contenuti in questo disco
sono ugualmente godibili, nel nome di una continuità qualitativa
che caratterizza tutti i lavori di Henry Mancini.
OSCAR BROWN JR
SIN AND SOUL
SC-CS8377 (LP da 180 grammi)
Work Song; But I Was Cool; Bid ‘Em In; Signifyin’ Monkey; Watermelon Man; Somebody Buy Me A Drink, Rags And Old Iron;
Dat Dere; Brown Baby; Humdrum Blues; Sleepy; Afro Blue
Quando nel 2005 Oscar Brown morì all’età di 78 anni, un giornalista del New York Times scrisse numerose inesattezze sul
suo conto. In particolare, il fatto di definirlo autore jazz perché
Brown si dedicò soprattutto al gospel, al folk e al blues.
Columns - OTTOBRE 2011
Il suo stile vocale si estrinsecò soprattutto in una declamazione secca e tagliente come un coltello, come si
può notare in “Work Song”.
Una certa dose di sarcasmo
è necessaria quando il canto
di un mercante di schiavi
auspica offerte sempre
maggiori (“Bid ’Em In”) e
quando un bambino insistente assilla suo padre con domande al tempo stesso banali e
intrise di profondi contenuti esistenziali (“Dat Dere”). La band
di Brown non suona sempre al completo come avviene in “Signifyn’ Monkey”. In alcuni casi si ascolta infatti solo qualche
accordo di pianoforte (“Watermelon Man”), in altri una chitarra
(“Brown Baby”) e in altri ancora un ritmo non troppo incalzante
(“Afro Blue”). Niente che non ci si potesse attendere da un disco
di Oscar Brown che - detto per inciso - si considerò sempre un
“entertainer”.
AA.VV.
OPERE ORCHESTRALI
I Musici
SC-PH835096 (LP da 180 grammi)
O. Respighi: Antiche Arie e
Danze per liuto S. Barber:
Adagio per archi op. 11 B.
Bartók: Danze popolari
romene per orchestra Sz. 68
B. Britten: Simple Symphony op. 4
Nati a Roma nel 1952 (ebbene sì, il prossimo anno
celebreranno il loro sessantesimo compleanno!),
I Musici sono stati uno degli ensemble cameristici italiani più
importanti della seconda metà del XX secolo e le loro interpretazioni permisero al grande pubblico di scoprire i tesori del
repertorio barocco del Belpaese, primi tra tutti i lavori di Antonio Vivaldi e di Tomaso Albinoni. Per dare un’idea della loro
importanza, basti dire che la loro acclamatissima incisione delle
Quattro Stagioni fu la seconda registrazione mai realizzata del
capolavoro di Vivaldi e per decenni costituì un imprescindibile
modello di stile, oltre a raggiungere volumi di vendite oggi assolutamente impensabili. In questo disco I Musici si discostano
un po’ dal loro repertorio d’elezione, presentando con la loro
consueta aristocratica eleganza una bella silloge di autori del
Novecento. Una vera delizia!
IMPEX RECORDS
JOHNNY CASH
THE FABULOUS JOHNNY CASH
IMP6008 (LP da 180 grammi)
Terzo album del celebre
cantante country Johnny
Cash, The Fabulous Johnny
Cash venne pubblicato nel
1959 dalla Columbia poco
dopo la rescissione del contratto con la Sun Records.
Questo disco può essere
descritto alla perfezione
con le parole di Tom Waits,
che dichiarò: «Quando la
radio trasmette una canzone di Johnny Cash, potete star certi che
nessuno si sognerà di cambiare stazione. La sua voce è veramente straordinaria, possiede un’anima in grado di varcare tutti i
confini e in cui tutti noi crediamo ciecamente. La voce di Cash
canta sia per i santi sia per i peccatori ed è come un balsamo per
l’anima. Possa tu cantare a lungo, Johnny. Sempre forte».
BILLY JOEL
52ND STREET
IMP6006 (LP da 180 grammi)
Galvanizzato dal successo
ottenuto con The Stranger,
Billy Joel fece ritorno in
sala di registrazione per registrare 52nd Street. Invece
di allontanarsi dal sound
che aveva utilizzato in The
Stranger, Joel decise di
espanderlo, dando vita a
una scrittura più sofistica e
vagamente jazz. Con questo album Joel mise in mostra tutto il suo talento melodico e uno
stile esecutivo molto grintoso. Se giudicato canzone per canzone, 52nd Street potrebbe sembrare inferiore a The Stranger, tuttavia tutti i brani in programma sono di buon livello - in effetti
“Honesty”, “My Life” e “Until the Night” sono considerate tra
le canzoni più belle di Joel - e si ascoltano sempre con grande
piacere. Non si può che rimanere ammirati nel notare che con
appena tre album al suo attivo, Joel era riuscito a trovare la formula giusta per produrre dischi di successo, una formula che non
lo rese solo uno degli artisti più venduti della sua epoca, ma anche l’interprete più apprezzato del mainstream.
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SERVIZIO NOVITÀ
TUTTI I DISCHI IN ARRIVO NEL TUO NEGOZIO DI FIDUCIA
Analogico
Hi-Q Records
HIQLP008
Hi-Q Records
HIQLP009
OMR
MOFI1-016
Pure Pleasure
PPBST81357
Speakers Corner
SC-CS8377
Speakers Corner
SC-LSP2362
Speakers Corner
SC-PH835096
Impex
IMP6006
Pure Pleasure
PPBST91528
Digitale
Reference Recordings
RR703CD
Reference Recordings
RR510CD
LSO Live
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JVC XRCD24
JVCXRNT009
Reference Recordings
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LSO Live
LSO0668
Columns - OTTOBRE 2011
I più premiati
I dischi del catalogo Sound and Music
che hanno ricevuto i più prestigiosi premi nazionali e internazionali
Premiati con 5 Stelle dalla rivista MUSICA OTTOBRE 2011
AA.VV.: THE BALLAD SINGER
G. Finley, baritono; J. Drake, pianoforte
CDA67830 (CD alto prezzo)
JOHANN SEBASTIAN BACH
INTEGRALE DELLE SONATE
PER FLAUTO
L. Beznosiuk, flauto; P. Nicholson, clavicembalo
R. Tunnicliffe, violoncello; R. Brown, flauto
E. Kenny, arciliuto
CDD22077 (2 CD al prezzo di 1)
C. M. GIULINI
DIRIGE HAYDN E MAHLER
Berliner Philharmoniker, C.M. Giulini
TES1462 (2 CD prezzo speciale)
FRYDERYK CHOPIN
OPERE PER PIANOFORTE
I. Moravec, pianoforte
SU4059 (CD alto prezzo)
GRAMOPHONE Editor’s Choice OTTOBRE 2011
SIR EDWARD ELGAR
OPERE CAMERISTICHE
P. Lane, piano; Goldner String Quartet
CDA67857 (CD alto prezzo)
EDVARD GRIEG
INTEGRALE DELLE OPERE
ORCHESTRALI - VOL. 1
WDR Sinfonieorchester Köln; E. Aadland
AUD92651 (SACD alto prezzo)
GAETANO DONIZETTI
LUCIA DI LAMMERMOOR
N. Dessay, Orchestra e Coro
del Teatro Mariinsky
di San Pietroburgo; V. Gergiev
MAR0512 (2 SACD prezzo speciale)
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Columns - OTTOBRE 2011
25 anni di stile italiano
nella musica classica
36
Sound and Music Columns - OTTOBRE 2011