Frittata co' ji vitacchi (Frittata con le vitalbe**) Ingredienti pe' 4 sfonnati: 6 ova, 'na ciambata de sfischi de vitacchi, 1 cianca de agliu, 2 cucchiare de oglio. Comme se tenarria fa'. Quanno se vete 'nu macchio' de spini oppure 'na fratta, ci stau sicuramente la piante de vitacchi. Se cugliu 'na ciambata de sfischi de vitacchi, quiji begli verdi e paccuti. Quanno so' stati sciacquati, allessati e scolati, se taglianu a pizzitti. Se piglia la patella e co' nu criu de oglio e 'na cianca de aju se fa' sfrizzola'. Se piglianu sei ova de caglina (senza scorza) e le sbattemo ventro a 'nu piattu cupputu. Quanno j'agliu s'è coloratu se leva. Se mittu l'ova, ji vitacchi e 'nu pizzicu de sale. Quanno s'è cotta sotto, la giremo sottosopre. Pronta la frittata, se mette a 'nu piattu e collo pa' friscu e 'nu brau picchiero de vinu... sinti che tte magni! Atru che le robbe tranziggeniche che se sintu alla tilivisio'. 2M *** Ingredienti per 4 affamati 6 uova , una manciata di punte di vitalbe** 1 spicchio d'aglio, 2 cucchiai di olio. Come si fa Quando si vede un cespuglio di rovi o una siepe , ci sono sicuramente le piante di vitalbe. Si colgono una manciata di punte di vitalbe, quelli belli verdi e grossi. Dopo esse stati lavati , lessati e scolati, si tagliano a pezzetti. Si prende la padella e con poco olio e uno spicchio d'aglio si fa friggere. Si prendono 6 uova di gallina (senza guscio) e le sbattiamo dentro un piatto fondo. Quando l'aglio si è colorato si toglie. Si mettono le uova , le vitalbe e un pizzico di sale . Quando è cotta sotto la giriamo sottosopra. Pronta la frittata , si mette in un piatto con il pane fresco e un buon bicchiere di vino …...senti che mangi!!!!! Altro che la roba transgenica che senti alla televisione. 2M **Tratto da Wikipedia l'enciclopedia Libera Clematis vitalba La clematide (Clematis vitalba L.) è una pianta arbustiva delle Ranunculaceae a distribuzione oloartica nota anche col nome comune di vitalba che deriva da vite alba (vite bianca). In Italia è presente su tutto il territorio sino a circa 1300 m in incolti, boschi di latifoglie, macchie temperate. Mostra un comportamento rampicante (la sua forma biologica secondo Raunkiaer è P lian - fanerofite lianose) con fusti ramificati, che si allunga anche oltre i 20 metri sugli alberi, sviluppando alla base tronchi legnosi anche piuttosto grossi. Il profumo, quasi impercettibile, è vagamente simile a quello del biancospino. Fiorisce tra maggio ed agosto a seconda della quota. È una pianta velenosa per la presenza di alcaloidi e saponine (in particolare la protoanemonina), sostanze presenti anche in altri generi della famiglia, che si accumula soprattutto negli organi più vecchi. Può provocare irritazioni cutanee al contatto. È considerata una pianta infestante del bosco. Infatti, specialmente in associazione con i rovi, la vitalba crea dei veri e propri grovigli inestricabili a danno della vegetazione arborea che viene letteralmente aggredita e soffocata. Tali presenze sono infatti quasi sempre l'espressione di un degrado boschivo.