Estetica in odontoiatria. Il tema Estetica viene trattato nei seguenti 8 Files. 1) Introduzione all’Estetica in Odontoiatria (in questo File). 2) Nozioni cliniche di estetica del sorriso, utili al paziente. 3) Analisi del sorriso del paziente e proposta delle migliorie possibili. 4) Soluzioni estetiche realizzate direttamente sul dente (compositi, sbiancamenti), 5) Soluzioni estetiche di laboratorio consegnate dall’odontoiatra al paziente con denti, 6) Soluzioni estetiche di laboratorio consegnate dall’odontoiatra al paziente senza denti. 7) Estetica rosa (delle gengive). 8) Cosmetica, ovvero vezzi giovanili. Introduzione all’Estetica in Odontoiatria. L’Estetica del Sorriso. Un bel sorriso è un biglietto da visita che può fare la differenza tra l’ottenere o meno il successo in molte situazioni della nostra vita! Il sorriso, migliora il timbro della nostra voce (possiamo arguire anche al telefono se il nostro interlocutore sta sorridendo o meno!), facilita i rapporti interpersonali. Spesso con un sorriso si possono ottenere risultati che non avremmo immaginato di ottenere altrimenti: la promozione, l’aumento ma anche il consenso di chi ci circonda o il sorriso della persona amata, un bel sorriso sano dà il senso di pulizia, di un alito fresco e di affidabilità, in altre parole ci rende simpatici! Un bel sorriso nasce dagli occhi, si estende sul piacevole atteggiamento della muscolatura mimica del nostro viso, arrivando al leggero movimento del labbro superiore nel sorriso accennato, ma è solo quando poi il labbro si solleva completamente nel sorriso franco, che potremo, grazie alla esibizione di denti belli, essere sicuri di avere “un bel sorriso”. Noi odontoiatri abbiamo ben presente le situazioni di “pudore della bocca”, in cui un paziente alla prima visita sorride asimmetricamente, o non sorride proprio, per nascondere problemi di estetica dentale (ho un brutto sorriso!). Ricordiamo tante situazioni in cui il paziente si raccomandava di avere denti bellissimi entro il giorno del colloquio per la eventuale assunzione, oppure per essere bellissimi nelle foto del matrimonio! E’ evidente come dopo il ripristino della Estetica della dentatura orale, vengono recuperati il sorriso, la sicurezza della propria presenza fisica, assieme ad un miglioramento del’autostima ! Non è compito dell’Odontoiatra di trattare la componente occhi, guance e labbra del sorriso estetico (compito del chirurgo plastico) e ci limiteremo ovviamente a parlare di denti estetici belli. Cosa intendiamo per denti belli? Secondo Hegel: l’estetica non è una scienza esatta, ed è quindi soggettiva, e questo concetto corrisponde il saggio andante popolare “non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace”! Alcune regole di base non sono però soggettive, e anche se non ne siamo coscienti, hanno valore oggettivo. In genere il concetto di “sorriso estetico” viene abbinato al concetto di “denti bianchi” (della famosa attrice, attore preferiti per esempio), e questo non è sbagliato, ma non è certo sufficiente, come vedremo nel prossimo file 2) Nozioni di Estetica utili al paziente.. Un sorriso aperto piacevole deve comunque avere non solo denti belli ma anche sani, intendendo con ciò che sano deve essere il tessuto osseo che li sorregge . Denti belli ma non sani, se non curati possono essere candidati alla estrazione, con i problemi estetici conseguenti. Ricordiamo che il concetto di “dente sano”, si riflette sulla estetica, ma non è valutabile con la vista. Infatti possiamo avere denti bellissimi, non cariati con parodonto sano, se il tessuto osseo che li sorregge è sano, e quindi garanzia di un sorriso estetico a vita, ma possiamo anche avere denti bellissimi non cariati con parodonto non sano, candidati alla caduta con compromissione della estetica. Le malattie del parodonto sono essenzialmente due: la gengivite, o malattia del parodonto superficiale, di per se non grave se subito intercettata perché di per se non distrugge l’osso (il paziente se la può autodiagnosticare, in quanto vede il sanguinamento delle gengive), ma è grave se si associa alla malattia parodontale profonda. la malattia parodontale profonda, grave perché la formazione delle tasche parodontali attorno al dente produce la progressiva distruzione del tessuto osseo di sostegno, (della quale il paziente non si accorge se non nelle fasi più avanzate per il vacillamento e lo spostamento dei denti) . Se intercettata questa malattia (la cosiddetta piorrea) può essere ottimamente trattata, e tanto meglio quanto più precoce è la fase di intercettazione. Solo un esame clinico e radiografico da parte dell’odontoiatra, potranno escludere questa patologia e garantire il mantenimento di un bel sorriso estetico, o intercettarla nelle forme non avanzate. Una ottimale Igiene Orale Meccanica Domiciliare, facendo cioè un buon uso sia dello spazzolino da denti che del filo interdentale, per la rimozione quotidiana della placca batterica ( causa sia della malattia cariosa e della malattia parodontale superficiale e profonda) e una Igiene Orale meccanica Ambulatoriale ogni 6 mesi (associata ad una visita di controlla della bocca), sono la base diella Prevenzione sia della malattia parodontale che della malattia cariosa. Generalmente una buona igiene e salute orale si accompagnano altresì a un alito non pesante. Ricordo di un caso penoso dei primissimi anni della mia vita professionale. Una bellissima signora, di media età, (non aveva 50 anni), apparentemente molto benestante, arrivò allo studio del mio maestro, con denti bellissimi e bianchissim, però quasi tutti vacillanti (da anni), e non aveva il coraggio di chiederne la ragione. Per anni era stata complimentata per la bellezza radiosa del suo sorriso da amici e dentisti. Era stata evidentemente lusingata e malinformata con i complimenti sulla sua splendida dentatura. Non avendo mai avuto carie ne dolori, non aveva mai rilevato radiografie, che forse qualcuno le avrà proposto, non aveva mai eseguita una visita clinica (completa di sondaggio parodontale) . La malattia parodontale aveva lentamente distrutto tutto il parodonto, il supporto osseo, a livelli tali da rendere inutile qualsiasi intervento di chirurgia parodontale di salvataggio dei denti stessi, e impossibile (parliamo dell’anno 1977) la inserzione di impianti. La signora in lacrime, dovette subire la mutilazione di tutto il suo apparato dentario, di ciò si tratta, per ricevere due dentiere. Oggi con la maggiore informazione auspicabilmente non si dovrebbe arrivare a questi livelli di malattia parodontale, e comunque, la Implantologia si è evoluta, avvalendosi di tecniche di rigenerazione ossea e di studio degli spessori ossei con TC (vedi a Terapie: Implantologia), in modo tale che la povera signora avrebbe potuto probabilmente comunque ricevere una protesi fissa su impianti e non una penosa anchese estetica dentiera. Tutte le problematiche estetiche sono risolvibili dal professionista, che le sappia “vedere”, e che abbia nelle sue mani, o nelle mani dei colleghi del team, le specializzazioni odontoiatriche necessarie che possono essere: l’ortodonzia, per il riallineamento dei denti, la conservativa, per la ricostruzione con resine fotopolimerizzabili dei difetti volumetrici dei denti e la otturazione delle cavità cariose, la riparazione di zone fratturate, come pure lo sbiancamento dei denti, la protesi fissa, per la ricopertura con corone in ceramica oppure con faccette in ceramica dei denti distrutti oppure per la loro sostituzione se mancanti, la protesi removibile, per la sostituzione di tutti i denti mediante protesi totali (dentiera), quando mancano denti per sostenere protesi fisse oppure il paziente non voglia/possa inserire impianti nell’osso, oppure di alcuni denti con protesi removibili che si attacchano ai denti sani residui, l’implantologia, per la sostituzione mediante impianti delle radici di alcuni o tutti i denti mancanti, la parodontologia, per la terapia delle malattie di gengiva ed osso (il parodonto superficiale e il profondo), onde evitare la estrazione dei denti. Sia che si possegga un sorriso estetico, come dono della naturaa, sia che lo si recuperi dopo adeguate terapie, è basilare di effettuare la prevenzione delle malattie che lo possono compromettere (carie e malattia parodontale profonda). Ricordiamo che il paziente dà giustamente importanza alla estetica dei denti anteriori (incisivi e canini). Essi sono protetti però dall’ indispensabile presenza dei denti posteriori (premolari e molari), in assenza dei quali la masticazione, cui essi sono deputati, sarà necessariamente effettuata dai denti anteriori, con minore efficacia e causandone la precoce distruzione/perdita Un sorriso estetico è costoso? Esistono molteplici soluzioni alle problematiche che possono compromettere il nostro sorriso. Molto spesso una discussione franca con il professionista di fiducia può aprire gli orizzonti a piani di trattamento adatti alle esigenze di ogni paziente ed a prezzi ragionevoli in base alle aspettative del paziente. Alcuni casi. Caso 1. Sbiancamento di un dente e ricostruzione con resina composita dei due incisivi centrali. Caso 2. Sbiancamento di tutti i denti e ricostuzione con resina composita dei due incisivi centrali. Caso 3. I denti sono già bianchi, semplice allungamento dei due incisivi centrali, per dare le giuste proporzioni estetiche. Caso 4. La paziente non sorride, i denti sono brutti. Ora sorride, dopo che tutti sono stati protesizzati in ceramica. Caso 5. Il paziente, anni 77, non sorride, i denti sono brutti. Ora sorride, dopo che tutti sono stati protesizzati in ceramica. Caso 6. La paziente sorride con difficoltà, i denti sono brutti. Ora sorride, dopo che tutti sono stati protesizzati in ceramica. Caso 7. Difficile da risolvere perché la paziente non voleva impianti per la sostituzione dei 8 denti mancanti, e aveva solo 4 denti, che tra l’altro le avevano consigliato di estrarre per fare una dentiera. Dopo la riabilitazione. I 4 denti sono stati operati, eliminando la malattia parodontale, e protesizzati con 4 corone estetiche in metallo ceramica. Tutti gli altri denti sono stati sostituiti con una protesi removibile estetica, ancorata ai 4 denti residui del paziente (la signora farà gli impianti, per eliminare la protesi removibile quando ne avrà la possibilità). Ora la paziente sorride volentieri. Caso 8. La paziente, 31 anni, non sorride (le due foto qui sotto). Foto sopra: Due settimane dopo. Tutti i denti sono stati estratti, la riabilitazione (una protesi totale = una dentiera ) è provvisoria, ma la paziente già sorride serena, la mano non copre più la bocca, la paziente recupera autostima, sicurezza e sorride serena. Chi è il paziente che viene dall’Odontoiatra a chiedere migliorie estetiche? Il paziente con bocca devastata che, chiedendo una ricostruzione della funzione masticatoria, coglie l’occasione per recuperare il sorriso “dei vent’anni“, “della fotografia del matrimonio”, e abbiamo un esempio nei tre casi visti sopra! Ma soprattutto: il paziente che, pur avendo una funzione masticatoria e una Estetica pressochè perfetta, vuole comunque fare un ulteriore miglioramento, spesso invogliato (a) dalle esigenze imposte dai media nelle immagini pubblicitarie “voglio i denti bianchissimi”. Rapporto tra Estetica ed età. L’età influisce per lo più sulla estetica del sorriso, ma un odontoiatra può facilmente restituire al paziente un sorriso più fresco sano e in definitiva ….giovane! Estetica = Gioventù? Non Estetica = Anzianità? Indubbiamente si…… ma quanto si può fare per ridurre questa involuzione! La Estetica interessa ai giovani, ma anche questa signora di 82 anni ne è stata contenta. Faremo vedere cosa interessa ai giovani e cosa interessa agli anziani!