Alla ricerca del Dna come Indiana Jones

Cronaca piacentina
LIBERTÀ lunedì
Lunedì 15 giugno 2015
IL GENOMA SVELATO
ALLE FRONTIERE DELL’INNOVAZIONE INTERNAZIONALE
La prima azienda Delledonne è a
capo della prima azienda italiana che offre
lettura e interpretazione per le persone
Il professor
Massimo
Delledonne, 52
anni, ritratto
nel suo
laboratorio di
Verona. Sotto a
sinistra, al
centro della
fila, mentre
avanza nella
giungla della
Tanzania. Sotto,
in canoa,
specialità che
ama svolgere
soprattutto in
Valtrebbia
di SIMONA SEGALINI
D
irettore scientifico della
Personal
Genomics,
spin-off dell’Università
di Verona, oltre che ricercatore e docente.
«Siamo i primi e unici in Italia a
fornire l’analisi completa del Dna di una persona. Altre aziende
qui sono in grado di sequenziare,
ma non ce ne sono altre in grado
di interpretare: leggere il Dna è
la cosa più difficile, è come leggere una Stele di Rosetta. Questa
è la nostra specializzazione».
Massimo Delledonne, 52enne
docente e ricercatore all’Università di Verona, originario di San
Martino in Olza (comune di Cortemaggiore), un passato (recente) di attività alla Facolta di Agraria della Cattolica di Piacenza, ha
appena concluso una missione
alla Indiana Jones, e per lui che
ama le discese in canoa lungo il
Trebbia il paragone non è neppure troppo ardito: è appena tornato dalla Tanzania, dove ha sequenziato il Dna di una rara specie di rane nella giungla africana. L’innovazione è di portata
globale, ed è firmata Italia: il Dna
Field Lab portato nella foresta sotto al vulcano Rungwe - per sequenziare in loco il Dna animale, è un progetto del Museo
Scientifico-Muse di Trento e dell’Università diVerona, con la collaborazione di Oxford Nanopore
Technologies e Biodiversa Trento. Quella trasmissione di dati a
doppia elica comunicata via
smartphone è il simbolo di un
nuovo inizio. Quattro ricercatori
italiani sono volati là per provarlo e tra loro anche Delledonne,
professore ordinario di genetica.
Il nome del ricercatore piacentino di recente è salito alla ribalta delle cronache nazionali per
un altro motivo: è a capo della
prima azienda italiana ad offrire
- a pagamento - la lettura e l’interpretazione del genoma, la
Personal Genomics con sede a
Verona.
Professore, leggere il Dna di
una persona a che scopo, prima
di tutto?
«Leggere il Dna significa anche
e soprattutto lanciare uno sguardo in avanti sulle malattie che mi
potrebbero colpire. Sì, si può vedere se un soggetto ha predisposizione a determinate malattie,
ma non necessariamente. Si può
vedere come lei risponde ai farmaci, oppure semplicemente
quello che è lei. Può per esempio
scoprire di possedere il gene dell’insoddisfazione matrimoniale.
Sa cos’è? »
Lo dica lei, professore.
«Ne hanno parlato i giornali,
giocandoci. Diciamo che è un
gene legato al trasportatore della serotonina, l’ormone del buon
umore. Chi ha questa variante
difficilmente ha il buon umore,
per cui è generalmente insoddisfatto, soffre di depressione, i- sequenziare parti di popolaziostinti suicidi, non riesce a smet- ne nell’attesa di sequenziare tuttere di fumare, ha problemi di al- ti gli individui di un determinato
colismo. Sapere di avere quel ge- Paese. La Danimarca sta sequenne variato è importante: se an- ziando 50mila persone, l’Islanda
dassi in depressione, il medico ha sequenziato 2.500 persone,
curante non mi
l’Inghilterra ha
prescriverà mai
un progetto di
un antidepres- Costo da 3 a 7mila euro sequenziamensivo che funzio- E’ oggi la spesa per
to di 100mila
na inibendo i
persone, gli Stasottoporsi alla lettura e ti Uniti due mitrasportatori
della serotoni- interpretazione del Dna lioni. L’Italia zena, perchè il
ro, come al solimio tipo di deto. In diversi capressione è dovuto, all’opposto, si la malattia è collegata comunal fatto che i miei trasportatori di que ad una predisposizione geserotonina già non funzionano. netica forte, il caso di Angelina
Un farmaco antidepressivo di Jolie ha fatto il giro del mondo.
quel tipo potrebbe peggiorare la Sapere qual è la base genetica
situazione, paradossalmente».
della malattia che la persona
Qual è attualmente il grado di manifesta, aiuta anche a trovare
interesse per farsi leggere il D- la cura».
na?
Naturalmente prima che la
«L’interesse è soprattutto me- pratica diventi popolare esiste
dico. Oggi diversi Paesi hanno il nodo dei costi.
compreso l’importanza di af«L’indagine costa da 3mila a
fiancare il dato genetico con il 7mila euro, i costi non si abbasdato clinico. Numerosi Paesi seranno. In questo campo c’è già
hanno avviato progetti pilota per stata una forte democratizzazio-
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AllaricercadelDna
comeIndianaJones
occhi, capelli, o predisposizione
a malattie non è facile. Stiamo
cominciando a farlo. Il sequenziamento del Dna oggi non è ancora una cosa perfetta, così come i computer nel 1985. Ma chi
ha abbracciato i computer dall’inizio, è cresciuto insieme a loro.
Chi ha rifiutato quella tecnologia
per qualche anno, alla fine l’ha
dovuta subire».
So che lei lavora al fianco con
tanti suoi giovani ricercatori,
cosa racconta loro?
«Ho solo un giovane indiano a
bordo, siamo al momento tutti italiani, una quindicina di persone, tra Personal Genomics, che è
uno spin-off, e il mio laboratorio
universitario. In questo momento preferisco investire sugli italiani. Gli stranieri non mi portaConoscere il proprio Dna è u- no nulla di più di quanto non sia
na scommessa di “immorta- in grado di offrire con i miei ralità”?
gazzi. I miei ricercatori non fan«Attenzione, rivolgersi al Dna no in tempo ad andare all’estero
non è dire di aver trovato per for- che me li rubano. Dico loro che il
za una cura. Non tutte le malat- genomico, come sono io, è come
tie hanno una
l’astronauta che
base genetica,
vede la Terra
intanto. Le ma- Un aiuto a trovare la cura dallo spazio. Io
lattie che hanno Conoscere la base genetica vedo il globo
una base geneterrestre, vedo
tica sono tra 5 e di una malattia può
dov’è posiziona10mila. E, an- aiutare a trovare la cura
ta l’Italia nello
che quando c’è
spazio, magari
la base genetiin maniera sfoca, non è detto che con le cono- cata ma vedo. Il genetista invece
scenze che abbiamo riusciamo a è colui che si muove nella città
identificare la base di quella ma- con la mappa delle strade. Vede
lattia. La percentuale di successo benissimo le singole strade, ma
è attorno al 40-50 per cento. I- non sa dove si trova nel mondo.
noltre, se riusciamo a trovare la Mi sono convinto in questi anni
variante del Dna responsabile a sviluppare una nuova generadella malattia, non è detto che si zione di genetisti con capacità di
riesca a trovare la cura. Nel no- genomica, in grado di orientare i
stro manuale di istruzioni io e lei genetistici, che lavorano sul sinabbiamo 3 miliardi di lettere, ma gole gene, nei loro studi. Insomtra me e lei ci sono tre milioni di ma, abbiamo incominciato a
varianti. Scoprire quale di questi guardare i genomi "dall’alto",
3 milioni di diversità è responsa- come si guarda la Terra nello
bile della differenza dei colori spazio».
Il professor Massimo Delledonne inTanzania
ne del sequenziamento, nel 2007 no legate alla ricerca. Poi, natucostava due milioni di dollari per ralmente, l’intenzione era di ofdire. I costi di oggi non si abbas- frire a tutti la possibilità di acceseranno in questo momento dere a questo servizio. Se lei aperchè c’è un’azienda sola al vesse un parente con una malatmomento operativa che produce tia rara e decidesse di sottoporsi
questa tecnoloa questo tipo di
gia, e perchè il
analisi, dove va?
costo dei chimi- «Siamo come astronauti» Può prendere
ci è elevato. Ma, Delledonne: il genomico l’aereo, andare
come dico ai
negli Stati Uniti,
miei studenti, il guarda dall’alto nella
e pagare 9mila
sequenziamen- sua complessità il Dna
dollari ciò che
to del Dna è coqui offriamo a
me un diaman5mila.
Costa
te, è per sempre. In questo mo- meno farla in Italia che negli Stamento il sequenziamento è un ti Uniti, per assurdo. Per offrire a
servizio che non viene offerto, se chi ne ha bisogno il servizio, abnon in due regioni».
biamo deciso di aprirci al pubQual è il vostro mercato?
blico. Nonostante la legge con«Abbiamo sequenziato finora senta di interagire direttamente
nell’ambito di progetti europei. con i singoli, ho deciso di non inLa Personal Genomics ha parte- teragire mai con le persone ma
cipato ad un progetto europeo solo con i medici, perchè esistosulle leucemie, dove abbiamo no implicazioni etiche forti. Le
sequenziato 200 pazienti. Ades- associazioni di malattie rare si
so siamo in un secondo progetto stanno raccogliendo intorno a
mirato ai malati di Parkinson. noi per dare la possibilità agli iPer cui la maggior parte delle at- scritti di accedere a questo tipo
tività di Personal Genomics so- di tecnologie».