SCOMPORRE E RICOMPORRE
IL CARTELLONE COLLETTIVO
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Dopo aver proceduto con
lo “smontaggio” della
spiga individualmente, si
costruisce un cartellone
collettivo che contenga le
parti
scoperte
della
pianta esaminata:
semi,
gambo,
foglie,
bucce,
”pelini”.
IL LAVORO INDIVIDUALE
Un nuovo passaggio interessante è
stato sicuramente quello di far
ricostruire ad ognuno la spiga di grano
dopo averla smontata in tanti “pezzi”.
Abbiamo sistemato in contenitori
/classificatori
le varie parti e
successivamente, su di un cartoncino,
abbiamo provato collettivamente a
ricostruire una spiga partendo da
un’osservazione dal vero. Il lavoro
procede poi con la richiesta di una
ricostruzione
individuale:
questa
attività ha permesso ad ognuno di
ripensare alle varie parti che
compongono la spiga, di poter
accorgersi di alcune parti che non
erano state notate, di saperle
ricollocare nella giusta posizione e
successivamente
iniziare
a
denominarle.
FORMULIAMO IPOTESI
Dopo l’esperienza
della
semina
i
bambini
vengono
invitati,
attraverso
conversazioni
collettive a provare a
formulare ipotesi su
cosa
potrebbe
succedere ai semi del
grano.
Ognuno disegna e
verbalizza il proprio
pensiero
LE VERBALIZZAZIONI
• IL SEMINO è NELLA TERRA NON LO SO COSA
GLI SUCCEDE!
• SUCCEDE CHE IL SEME CHE HO MESSO IN
TERRA DIVENTA UNA PIANTINA!
• HO DISEGNATO LA TERRA, C’E’ IL
SEME…DIVENTA FARINA!
• DALLA SPIGA PRENDO IL SEME E FACCIO LA
FARINA….NELLA TERRA NON FA NIENTE!
VERIFICA DELL’IPOTESI
COSA E’ REALMENTE SUCCESSO
AL SEME DI GRANO?
Alla fine del percorso
abbiamo provveduto a
verificare quanto avevamo
ipotizzato.
Ogni bambino dopo
l’esperienza della semina
all’aula verde ha registrato
le proprie osservazioni e
verbalizzazioni sul
calendario personale e nel
mese di giugno ha anche
disegnato e verificato cosa
è successo al seme di
grano.
LA REGISTRAZIONE INDIVIDUALE
La registrazione mensile
ha riguardato ogni
diverso tipo di semina:
• nel bicchiere
• nel vasetto con il
terriccio
• nella terra all’aula verde
I bambini disegnano e
verbalizzano
IL LAVORO DI REGISTRAZIONE
I BAMBINI AL LAVORO ALL’AULA VERDE
