DO OCUMEN A NTO DI D NNO 201 DIRETTIV 15 VE

Reegione del Veneto - A
AZIENDA
A U.L.SS. N.
N 8 ASOL
LO
DO
OCUMEN
NTO DI DIRETTIV
D
VE
ANNO 201
15
(art. 14
4 legge regio
onale 14 settembre 1994, n. 55)
Allegato allla deliberazio
one n. 90 dell 29 gennaio 2015
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PARTE GENERALE
II
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Premessa
L’anno 2014 si è caratterizzato per l’approvazione da parte della Regione Veneto di
due importanti documenti di programmazione aziendali:
-
L’atto aziendale, approvato con decreto del direttore generale dell’area sanità e sociale
della Regione del Veneto 17 aprile 2014, n. 77 e recepito dalla nostra azienda con
deliberazione del direttore generale 23 aprile 2014, n. 471;
-
Il piano attuativo delle schede ospedaliere e territoriali, approvato dalla Regione con la
deliberazione 9 settembre 2014, n. 1632 e recepito dalla nostra azienda con
deliberazione del direttore generale 18 dicembre 2014, n. 1612.
Nel corso del 2014 la direzione strategica ha iniziato a dare attuazione alla nuova
riorganizzazione ospedaliera e territoriale adottando delle specifiche delibere che hanno
coinvolto le tre strutture operative dell’azienda: il distretto socio-sanitario, il dipartimento di
prevenzione e, in parte, l’ospedale. Nel corso di quest’anno verrà completata la
riorganizzazione dell’ospedale e dei servizi generali e attivate le prime strutture intermedie
territoriali.
La metodica di budget
Allo scopo di pervenire, su arco annuale e con sistematico riferimento alle scelte della
programmazione, alla formulazione di articolate e puntuali previsioni relativamente ai risultati da
conseguire, alle attività da realizzare, ai fattori operativi da utilizzare, alle risorse finanziarie da
acquisire e da impiegare ed agli investimenti da compiere, è obbligatoria l’adozione della
metodica di budget, la quale si sviluppa secondo una struttura che comprende:
-
il documento di direttive;
il budget generale;
i budget delle strutture;
i budget di centro di responsabilità.
Il documento di direttive è formulato dal direttore generale allo scopo di realizzare il
raccordo sistematico tra gli strumenti della programmazione e del budget, in aderenza ai
contenuti ed alle scelte di pianificazione adottate dall'azienda e al nuovo piano socio sanitario
regionale 2012-2016 adottato con Legge Regionale n. 23 del 29 giugno 2012 e
successivamente modificato con Legge Regionale n. 46 del 3 dicembre 2012.
Il budget generale riguarda l'intera attività dell'unità locale socio-sanitaria e si articola
nelle seguenti parti: budget economico, budget finanziario e budget patrimoniale; esso
costituisce allegato necessario del bilancio economico preventivo.
I budget delle strutture, formulati con riguardo all'ospedale, ai distretti socio-sanitari, al
dipartimento di prevenzione ed ai servizi generali, ed i budget di centro di responsabilità,
strutturati con riguardo alle unità organizzative inserite nel piano dei centri di responsabilità,
sono articolati in modo da consentire la rappresentazione degli aspetti economici, rendendo
possibile l'attribuzione della responsabilità di gestione e di risultato, mediante l'individuazione
dei risultati da conseguire, delle attività da svolgere e delle risorse assegnate.
La procedura di programmazione - budgeting
La direzione dell’ospedale, di ciascuno dei due distretti socio-sanitari, del dipartimento
di prevenzione e, per i servizi generali, la direzione amministrativa e sanitaria, debbono
provvedere alla elaborazione, per la successiva adozione da parte della direzione generale
III
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dell’azienda, della proposta di programma - budget annuale della propria struttura, negoziando
preliminarmente con ogni centro di responsabilità in essa rientrante il relativo programma e
budget.
A tale scopo, verrà predisposto un calendario di incontri negoziali tra le direzioni delle
strutture stesse ed i responsabili dei centri di responsabilità. Tale incontro deve intendersi, per
quanto di competenza, quale momento ultimo e conclusivo della procedura annuale di
programmazione - budgeting e deve essere preceduto da una adeguata attività istruttoria che
coinvolga tutti gli attori interessati.
La negoziazione relativa ai centri di responsabilità rientranti in un dipartimento
strutturale avviene alla presenza del direttore del dipartimento stesso e del coordinatore
infermieristico.
La proposta del programma - budget annuale dei singoli centri di responsabilità deve
essere elaborata non prevedendo il ricorso a risorse aggiuntive rispetto all’anno precedente.
Ciascun responsabile, nella formulazione della proposta di programma - budget, deve
prioritariamente:
-
-
prevedere la realizzazione delle direttive individuate dalla direzione generale dell’azienda
con il presente documento; in particolare è obbligatorio inserire nella scheda di budget gli
obiettivi strategici assegnati alle aziende ULSS del Veneto dalla Regione con la DGRV n.
2525 del 23 dicembre 2014;
indicare con quali modalità intende assicurare il complessivo raggiungimento degli obiettivi
aziendali inseriti nel presente documento;
attenersi alle linee guida, criteri, vincoli e parametri, indicati dalla direzione generale
dell'azienda e riportati successivamente.
linee guida
-
-
-
-
-
-
-
-
orientamento ai risultati: l’eccellenza di una azienda è condizionata dalla capacità di
conciliare e soddisfare i bisogni dei diversi portatori di interessi che fanno capo
all’organizzazione;
attenzione rivolta all’utente: la centralità della persona, quale portatrice di bisogni sociosanitari, richiede una chiara messa a fuoco degli stessi rispetto alle azioni tecniche ed
organizzative dei servizi. Si richiama l’importanza di una costante attenzione alle risultanze
dell'indagine epidemiologica, per assicurare la rispondenza delle prestazioni socio-sanitarie
alle esigenze dell'utenza;
leadership e coerenza negli obiettivi: il comportamento dei leader dell’azienda deve creare
chiarezza ed unità di intenti e dare vita ad un ambiente in cui l’organizzazione ed i suoi
componenti possano eccellere;
gestione in termini di processi e fatti: l’organizzazione opera più efficacemente quando tutte
le attività interrelate sono chiaramente comprese e gestite sistematicamente e tanto le
decisioni relative alle attività correnti quanto la pianificazione dei miglioramenti avvengono
sulla base di informazioni che tengano conto anche delle percezioni dei diversi portatori di
interessi;
coinvolgimento e sviluppo delle persone: la piena espressione delle potenzialità delle
persone si ottiene attraverso la condivisione di valori comuni e la promozione di una cultura
della fiducia e della delega in grado di incoraggiare il coinvolgimento di ogni singolo
individuo;
apprendimento, innovazione e miglioramento continui: la performance dell’organizzazione
viene massimizzata se la si fonda sulla gestione e sulla condivisione della conoscenza
nell’ambito di una cultura dell’apprendimento, dell’innovazione e del miglioramento continui;
sviluppo della partnership: l’azienda opera con maggiore efficacia se instaura con i suoi
partner rapporti di mutuo vantaggio, fondati sulla fiducia, sulla condivisione delle
conoscenze e sulla reciproca integrazione;
responsabilità pubblica: gli interessi di lungo termine dell’unità locale socio-sanitaria e del
IV
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suo personale sono meglio garantiti se si adotta un approccio etico e ci si sforza di
conformarsi alle attese e ai requisiti normativi della comunità in cui si opera.
criteri
Generalmente, i problemi presenti in un contesto sono molti e le possibilità di risposta
limitate. E’ necessario perciò stabilire priorità tra i problemi al fine di scegliere quello o quelli da
cui partire. Per scegliere bisogna avere dei criteri, intesi come norme, regole per giudicare
secondo un principio coerente. Conseguentemente, ai fini della individuazione dei progetti da
proporre per la parte a) della scheda di programma – budget, si riportano di seguito i seguenti
criteri:
-
coerenza/compatibilità con gli indirizzi e le prescrizioni
programmazione;
quantità di popolazione interessata;
conseguenze della mancata soluzione del problema;
fattibilità tecnologica;
rapporto costo/efficacia;
quantità di risorse implicate nella soluzione;
disponibilità di risorse;
legami con altri problemi;
rilevanza per le generazioni future;
conformità ai valori prevalenti nella cultura locale;
coinvolgimento della comunità;
accettazione da parte della comunità delle soluzioni possibili.
dei
livelli
superiori
di
vincoli
I vincoli di seguito riportati rappresentano i necessari punti di riferimento nella
formulazione della proposta di programma – budget da parte di ogni responsabile di centro di
responsabilità:
-
necessità di assicurare per il 2015 i livelli assistenziali raggiunti nel corso del 2014;
necessità di assicurare l'equilibrio di bilancio, mantenendo inalterati i livelli di assistenza;
necessità di assicurare le prestazioni previste dai livelli essenziali di assistenza;
riduzione della penalizzazione, in termini di risorse, generata dalla mobilità sanitaria passiva,
attraverso l'individuazione delle cause della stessa e la loro eliminazione, nei limiti in cui ciò
non contrasti con il rispetto dovuto alla scelta fatta dall'utente di un determinato
professionista operante presso altra azienda, per quanto attiene le prestazioni comunque
ottenibili presso le strutture dell'unità locale socio-sanitaria n. 8.
parametri
I parametri sono le variabili operative, ossia gli indicatori da assumere per misurare i
fenomeni oggetto dei programmi e relativi budget. Ciascun responsabile deve proporre degli
indicatori in grado di assicurare informazioni selezionate allo scopo di misurare i cambiamenti
nei fenomeni riguardanti gli obiettivi e le attività.
Tali indicatori devono presentare essenzialmente due requisiti:
-
pertinenza ed affidabilità rispetto ai fenomeni da misurare;
fattibilità rispetto ai dati necessari per il calcolo.
V
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La scheda di programma - budget
Al fine di rendere i processi di programmazione e budgeting paralleli e fortemente
correlati e di valorizzare l'impegno complessivo del personale, rivolto sia al mantenimento che
al miglioramento continuo dei livelli di efficienza ed efficacia in essere, l’azienda applica una
apposita scheda, articolata in tre parti - a) budget delle risorse, b) sistemi di controllo, c)
progetti per conseguire gli obiettivi regionali assegnati con la DGRV n. 2525 del 23 dicembre
2014 – attraverso la cui compilazione progressiva sono possibili le seguenti operazioni:
-
prevedere le risorse umane e materiali assegnate (scheda R.1: risorse umane; scheda R.2:
risorse materiali);
-
individuare gli obiettivi e le principali azioni che concorrono al loro raggiungimento (scheda
C: controllo); nella stessa scheda vengono individuati degli indicatori oggettivi relativi alle
attività più significative e direttamente controllabili dai responsabili che andranno monitorati
periodicamente attraverso proiezioni e analisi degli scostamenti.
-
formulare per ciascun obiettivo regionale e per alcuni specifici obiettivi aziendali, individuati
dai responsabili delle strutture operative, un progetto che descriva le azioni che vengono
poste in essere per la sua realizzazione (scheda progetto);
L’importanza assunta dalla procedura di programmazione - budgeting comporta la
necessità che ogni centro di responsabilità ponga in essere iniziative per la condivisione con
tutto il personale degli obblighi derivanti allo stesso dalla procedura in questione.
Ai fini dell’applicazione degli istituti incentivanti previsti dai contratti collettivi nazionali di
lavoro del personale dipendente, si rimanda a quanto stabilito dalla DGRV n. 2205 del 6
novembre 2012 e, in particolare, al documento sul sistema di misurazione e valutazione della
performance disponibile nel sito internet dell’azienda al seguente indirizzo:
https://www.ulssasolo.ven.it/Legal/Amministrazione-trasparente/Performance/Sistemi-dimisurazione-e-valutazione-della-performance. Gli obiettivi individuali dei dirigenti devono
essere assegnati e sottoscritti al massimo entro trenta giorni dalla data della negoziazione del
budget.
Si fa presente fin d’ora che interverranno nel processo di misurazione e valutazione dei
risultati il direttore generale dell’Azienda, l’Organismo Indipendente di Valutazione e i dirigenti
apicali/responsabili.
VI
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DIRETTIVE PER IL 2015
VII
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PRINCIPALI ATTI REGIONALI DI PROGRAMMAZIONE CHE HANNO CONTRIBUITO
ALLA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI AZIENDALI
OBIETTIVI REGIONALI 2015
DGR 2525/2014 e DGR 2718/2014
La deliberazione 23 dicembre 2014, n. 2525 assegna alle Aziende ULSS del Veneto,
all’Azienda Ospedaliera di Padova, all’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona e all’IRCCS
“Istituto Oncologico Veneto” gli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi per l’anno 2015.
La deliberazione 29 dicembre 2014, n. 2718 determina il finanziamento provvisorio 2015 da
trasferire alle Aziende Sanitarie del Veneto ai fini dell’erogazione dei livelli di assistenza e fissa
i limiti di costo in materia di personale, spesa farmaceutica, dispositivi medici (DM), dispositivi
medici diagnostici in vitro (IVD), assistenza integrativa e assistenza protesica, medicina
convenzionata, assistenza specialistica ambulatoriale degli erogatori privati accreditati.
NORME IN MATERIA DI PROGRAMMAZIONE SOCIO SANITARIA
DGR 2122/2013 e DGR 1632/2014
La deliberazione n. 2122 del 19 novembre 2013 ha approvato le schede di dotazione
ospedaliera delle strutture pubbliche e private accreditate e definito le schede di dotazione
territoriale delle unità organizzative dei servizi e delle strutture di ricovero intermedie. Per dare
attuazione agli indirizzi previsti dal provvedimento il direttore generale ha formulato un proprio
piano aziendale di attuazione, approvato dalla Regione con la deliberazione n. 1632 del 9
settembre 2014.
Con il decreto del direttore dell’area sanità e sociale 17 aprile 2014, n. 77 è stato dato il visto di
congruità all’atto aziendale della nostra azienda. Le osservazioni fatte dalla Regione sono state
recepite con la deliberazione del direttore generale 23 aprile 2014, n. 471. Le successive
delibere aziendali di attuazione dell’atto aziendale sono salvate nella home page dell’intranet
aziendale.
LINEE DI INDIRIZZO IN MATERIA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEI
DIPENDENTI
DGR 2205/2012
La deliberazione approva le linee generali di indirizzo riguardanti la misurazione e la
valutazione dei dipendenti del servizio sanitario regionale e la trasparenza dell’attività
amministrativa, volte a favorire un’applicazione omogenea da parte delle aziende ed enti dello
stesso SSR delle disposizioni in materia contenute nel D.Lgs. 150/2009.
VIII
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ATTIVITA’ DI WEEK SURGERY: INDIRIZZI OPERATIVI REGIONALI
DGR 2688/2014
La deliberazione approva gli indirizzi operativi per l’attività di week surgery (ricovero ordinario
breve) e l’elenco degli interventi e delle procedure diagnostiche che possono essere eseguite in
tale attività. Con questo provvedimento la Regione intende rafforzare il modello chirurgico per
intensità di cure in cui le attività di media e bassa complessità, erogate a pazienti non critici,
possono essere espletate in un continuum tra week surgery e day surgery con personale
dedicato ed in ambienti separati dalle attività di urgenza/emergenza e da quelle ordinarie
complesse.
ISTITUZIONE DELLA RETE ONCOLOGICA VENETA E ATTIVAZIONE
DELLE BREAST UNIT
DGR 2067/2013 e DGR 1173/2014
Al fine di dare attuazione al Piano Socio-Sanitario Regionale 2012-2016 la deliberazione n.
2067 del 19 novembre 2013 ha istituito, secondo il modello delle reti Hub&Spoke, la Rete
Oncologica Veneta (ROV), che si articola in una serie di Poli Oncologici di riferimento
provinciale, che hanno il compito di indirizzare e coordinare le attività svolte dalle strutture
sanitarie insistenti nell’ambito del proprio territorio di riferimento. La nostra ULSS è stata
inserita nel Polo Oncologico dell’Ospedale di Treviso con le Aziende ULSS 1, 2, 7 e 9.
Con la deliberazione n. 1173 dell’8 luglio 2014 è stata istituita la rete regionale dei Centri di
Senologia (Breast Unit), unità interdisciplinari specialistiche finalizzate alla prevenzione, alla
diagnosi ed al trattamento medico e chirurgico della patologia senologica.
LINEE GUIDA REGIONALI PER LA GESTIONE DEL PAZIENTE DEL
PRONTO SOCCORSO
DGR 74/2014 e DGR 1513/2014
Con la deliberazione n. 74 del 4 febbraio 2014 la Regione Veneto ha approvato un documento
di Linee Guida per la realizzazione, da parte delle Aziende ULSS ed Ospedaliere, di un
progetto atto a migliorare la gestione della comunicazione con i pazienti nelle sale d'attesa del
Pronto Soccorso. Successivamente, con la deliberazione n. 1513 del 12 agosto 2014, sono
stati forniti gli indirizzi operativi per la gestione ed il monitoraggio dell'attività svolta all'interno
dei Pronto Soccorso definendo i criteri per l’attribuzione del codice priorità e del codice di
appropriatezza.
MANTENIMENTO DEI REQUISITI PREVISTI NELL’AMBITO DEI
PROCEDIMENTI ATTUATIVI DELLA L.R. 16 AGOSTO 2002, N.22
DGR 1145/2013, DGR 3013/2013 e DGR 2694/2014
Le deliberazioni assegnano alle aziende ULSS le fasi di accertamento del possesso e verifica
del mantenimento dei requisiti previsti nell’ambito dei procedimenti attuativi della Legge
Regionale 16 agosto 2002, n.22. Nel corso del 2015 verranno effettuate le verifiche per il
cosiddetto “rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio”, essendo ormai trascorsi 5 anni dalla
precedente autorizzazione (decreto n. 97/2009 del Segretario regionale sanità e sociale).
IX
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IL SISTEMA A.C.G. PER LA VALUTAZIONE E GESTIONE
DEL CASE-MIX TERRITORIALE
DGR 439/2012 e DGR 498/2013
La Regione Veneto sta sperimentando dal 2012 un progetto, denominato “ACG” (Adjusted
Clinical Groups), che si propone di censire la distribuzione delle patologie nel territorio
regionale, con l’obiettivo primario di migliorare la salute dei pazienti. Il sistema ACG, utilizzando
dati provenienti dai flussi informativi aziendali (esenzioni, spesa farmaceutica, ecc.), misura lo
stato di salute della popolazione raggruppando le diagnosi di malattia e l’uso di farmaci in
gruppi clinicamente coerenti, assegnando ciascun individuo ad una singola categoria o gruppo
ACG, che rappresenta una misura relativa del consumo atteso di risorse sanitarie.
X
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OBIETTIVI REGIONALI
Osservanza delle linee guida ed indirizzi in materia di controllo e di programmazione
dell’organizzazione degli uffici
A1
adeguamento della organizzazione distrettuale agli indirizzi previsti dalla L.R. n.
23/2012 PSSR 2012-2016;
A2
sviluppo delle cure primarie e partecipazione alla governance;
A3
adeguamento della organizzazione ospedaliera agli indirizzi previsti dalla L.R. n.
23/2012 PSSR 2012-2016;
A4
adeguamento della organizzazione delle strutture intermedie agli indirizzi previsti alla
LR n.23/2012 PSSR 2012-2016;
A5
valutazione e monitoraggio dell’attuazione del Piano di Zona;
A6
governo degli erogatori privati accreditati;
Corretta ed economica gestione delle risorse attribuite ed introitate
B1
riduzione prezzi di acquisto all’interno delle soglie di prezzo unitario di riferimento
Regionale, come indicato dai documenti dell’Osservatorio Prezzi (OPRVE);
B2
raccogliere dati analitici di consumo delle risorse nelle aziende;
B3
applicare le nuove politiche di assicurazione;
Obiettivi di salute e funzionamento dei servizi
C1
copertura vaccinazioni già obbligatorie e screening oncologici;
C2
integrazione Ospedale - Territorio;
C3
appropriatezza delle cure ospedaliere;
C4
ottimizzazione della rete oncologia ed attivazione delle Breast Unit;
C5
aderenza alle disposizioni operative per l'attività di pronto soccorso (DGR
1513/2014);
C6
aumento dell'efficienza nell'impiego delle sale operatorie;
C7
organizzazione dell'attività chirurgica;
C8
indicatori di appropriatezza prescrittiva;
C9
sperimentazione clinica ed aumento delle segnalazioni ADR per farmaci e vaccini;
C10
messa a regime del sistema ACG;
XI
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Equilibrio Economico
D1
rispetto della programmazione regionale sui costi;
D2
equilibrio economico-finanziario;
Liste d’attesa
E1
piena implementazione delle modalità organizzative ed erogative per il contenimento
dei tempi d’attesa secondo le disposizioni della DGR 320/2013;
E2
ottimizzazione del numero di prestazioni per abitante;
Rispetto dei contenuti e delle tempistiche dei flussi informativi ricompresi nel Nuovo
Sistema Informativo Sanitario
F1
adempimenti questionario LEA;
F2
implementazione del fascicolo sanitario elettronico (DGR 1671/2012);
F3
dematerializzazione della ricetta cartacea (decreto MEF del 2 novembre 2011);
F4
qualità dei flussi informativi relativi ai beni sanitari;
F5
adempimenti in materia di gestione informatica della residenzialità extraospedaliera
(anziani e disabili) come da DGR regionali;
F6
implementazione del flusso informativo delle cure domiciliari secondo il tracciato
della DGR 2372;
ALTRI OBIETTIVI DI INTERESSE COMUNE ALLE STRUTTURE OPERATIVE
COM1 adeguamento dell’organizzazione aziendale al nuovo atto aziendale e al piano
attuativo delle schede ospedaliere e delle schede delle strutture intermedie
territoriali;
COM2 miglioramento della qualità della vita del paziente affetto da malattia inguaribile ed
in stadio terminale;
COM3 potenziamento dell'integrazione tra ospedale e territorio per favorire la continuità
assistenziale del paziente, in particolare con la piena implementazione della
centrale operativa territoriale;
COM4 riduzione del rischio cardiovascolare attraverso l’applicazione del piano aziendale
per la prevenzione come da indicazioni regionali e avvio del progetto regionale
“cardio50”;
XII
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COM5 miglioramento della sicurezza del paziente e degli operatori: analisi e valutazione
dei rischi strutturali (ambientali e organizzativi) e della prevenzione degli errori in
medicina;
COM6 predisposizione di nuovi percorsi clinico-assistenziali o attuazione e valutazione di
quelli predisposti negli anni precedenti;
COM7 estensione del progetto regionale “Guadagnare salute – rendere facili le scelte di
vita salutari”;
COM8 ricondurre, secondo criteri di appropriatezza clinica, economicità ed efficienza
nell’utilizzo delle risorse, le prestazioni sanitarie ad un regime di erogazione più
appropriato, nel rispetto della sicurezza dei pazienti e degli operatori;
COM9 mantenimento dei tempi di attesa per gli esami di secondo livello dei programmi di
screening oncologico secondo gli standard obbligatori per l’accreditamento;
COM10 riduzione del residuo ferie del personale dipendente;
COM11 mantenimento entro i limiti di norma dei tempi medi di attesa per la visita di
accertamento dello stato di invalidità civile, minorazioni sensoriali, handicap,
disabilità;
COM12 applicazione della DGR 2205/2012 in merito alla valutazione del personale con
compilazione delle schede di valutazione individuale dei dipendenti;
COM13 applicazione della nuova metodologia nei progetti di educazione alla salute nella
scuola;
COM14 acquisizione della nuova autorizzazione all’esercizio per l’azienda ULSS n. 8;
COM15 predisposizione del nuovo regolamento per la libera professione e sua
applicazione;
COM16 estensione dell’informatizzazione dei processi clinico-assistenziali.
OBIETTIVI SPECIFICI PER L’OSPEDALE
OSP1
rispetto dei tempi previsti dalla DGRV 863/2011 per i ricoveri ospedalieri (interventi
di protesi d’anca e cataratta; coronarografie, interventi chirurgici per neoplasie
della mammella, prostata, colon retto, utero);
OSP2
miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia nell’utilizzo delle risorse riorganizzando
l’assistenza ospedaliera;
OSP3
attività di vigilanza e controllo, per gli aspetti sanitari, nella gestione dei servizi in
concessione;
OSP4
miglioramento della percentuale di pazienti residenti nell’ULSS assistiti presso
strutture dell’azienda per le sole specialità presenti (saldo mobilità con particolare
attenzione alla mobilità passiva);
XIII
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OSP5
contenere l’utilizzo dell’istituto del lavoro straordinario anche attraverso la
riorganizzazione delle unità operative e dei dipartimenti.
OBIETTIVI SPECIFICI PER IL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO
DSS1 attuazione del piano di zona 2011-2015 dei servizi alla persona sulla base delle
linee guida regionali, in particolare sviluppo di nuove forme di assistenza diurna e
residenziale per l’autismo minorile ed adulto, anche in area vasta;
DSS2 attuazione dei previsti percorsi di consulenza a giovani condivisi tra i vari servizi
nell’area degli adolescenti;
DSS3 completamento della riorganizzazione del servizio età evolutiva;
DSS4 mantenimento dell’attività di assistenza per le persone dipendenti dal gioco
d’azzardo e delle attività di contrasto al tabagismo in integrazione tra servizi;
DSS5 revisione di un percorso aziendale in applicazione delle linee guida del ministero
della salute sulla gestione della gravidanza fisiologica e sua applicazione;
DSS6 revisione dei criteri di priorità e delle procedure per l’inserimento in strutture
residenziali per disabili e psichiatrici;
DSS7 estensione dell’attività del laboratorio regionale per le reti di solidarietà familiare e
implementazione di gruppi di auto-mutuo aiuto per le famiglie affidatarie.
OBIETTIVI SPECIFICI PER IL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
DIP1
attuazione dei progetti e degli obiettivi relativi alla programmazione regionale in
materia di prodotti fitosanitari, con riferimento al Piano Regionale fitosanitari 2015
ed alle verifiche in base al D.Lgs. 150/2012, sui venditori di prodotti fitosanitari;
DIP2
riorganizzazione logistico operativa dei servizi di sanità umana conseguente
all’adozione del nuovo atto aziendale;
DIP3
attuazione operatività sottesa allo Sportello Unico Funzionale per le Attività
Produttive;
DIP4
valutazione e controllo dei rischi legati ad esposizione a radon negli insediamenti
produttivi;
DIP5
valutazione e controllo dei fattori di rischio negli ambienti confinati degli
insediamenti produttivi;
DIP6
attuazione dei progetti regionali in materia di sicurezza alimentare e piani regionali
di prelievo;
XIV
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DIP7
adeguamento della organizzazione alle “Linee guida per il funzionamento ed il
miglioramento dell’attività di controllo ufficiale da parte del Ministero della Salute,
delle Regioni e delle AASSLL in materia di sicurezza degli alimenti e sanità
pubblica veterinaria”;
DIP8
riduzione dell’incidenza delle zoonosi e delle malattie infettive degli animali
domestici e lotta al randagismo.
OBIETTIVI SPECIFICI PER I SERVIZI GENERALI
GEN1 rispetto delle procedure e dei tempi per l’acquisizione di beni e servizi.
XV