Stazione di FIUMICINO AEROPORTO
Ammodernamento infrastrutturale Piano Sicurezza
REALIZZAZIONE DI NUOVO IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA
PROTEZIONE AZIENDALE
Area Tecnica:
Project Manager: DE MURO Stefano
Progettazione: ALBANESE Alfredo, CURIALE Giuseppe, PAZIENTE Roberto
Coordinatore della Sicurezza: CURIALE Giuseppe
PROGETTO DEFINITIVO
Progetto impianto di videosorveglianza
Piano di Sicurezza e Coordinamento
Febbraio 2012
CURIALE
IACOBUCCI
DE MURO
FIORENTINO
PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 n° 81
OGGETTO:
REALIZZAZIONE IMPIANTO DI SECURITY PRESSO LA STAZIONE DI
ROMA FIUMICINO AEROPORTO
Il Committente
Franco Fiumara
Il Responsabile dei Lavori
Stefano De Muro
Il Coordinatore
Giuseppe Curiale
1 di 98
SOMMARIO
1
PREMESSA DEL COORDINATORE PER LA SICUREZZA
2
2.1
2.2
2.3
2.4
2.5
2.6
2.7
2.8
DATI GENERALI
Caratteristiche dell’opera
Valutazione entità uomini-giorno
Committenti
Responsabili
Imprese
Documentazione
Documentazione a carico del committente
Documentazione a cura dell’impresa
8
8
9
10
11
13
13
14
14
3
3.1
3.2
IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL’OPERA
Descrizione del contesto in cui è collocata l’area di cantiere
Descrizione sintetica
15
15
16
7
L’INTERVENTO CONSISTE ESSENZIALMENTE IN:
16
4
ATTIVITA’ LAVORATIVE IN CANTIERE
16
5
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
16
6
6.1
6.2
6.3
6.4
6.5
6.6
6.7
6.8
6.9
6.10
RELAZIONE SU SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE, PROCEDURE,
MISURE PREVENTIVE E DI COORDINAMENTO
17
Considerazioni generali
17
Richiami generali
17
Richiamo agli appaltatori su prescrizioni di carattere generale
18
Compiti delle imprese e dei lavoratori
19
Dispositivi di protezione individuale, pronto soccorso, vigilanza sanitaria 21
Modalità di controllo dell’aggiornamento
22
Sorveglianza in materia di sicurezza
22
Contemporaneità dei lavori
23
Interferenza dei lavori con altre attività
23
Programma dei lavori
23
7
ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLE EMERGENZE
8
8.1
8.2
8.3
8.3.1
8.3.2
8.3.3
8.3.4
8.4
8.4.1
8.4.2
8.4.3
8.4.4
8.4.5
8.4.6
8.4.7
ORGANIZZAZIONE, ALLESTIMENTO ED IMPIANTI DI CANTIERE
25
Cartello di Cantiere
25
Opere preliminari di demolizione
26
Area di Cantiere
26
Caratteristiche dell’area di cantiere
26
Locali di cantiere
27
Presenza di fattori esterni che comportano rischi per il cantiere
27
Rischi che le lavorazioni di cantiere possono comportare per l’area circostante 27
Organizzazione Area di Cantiere
28
Accesso dei mezzi di fornitura dei materiali
28
Dislocazione zone di carico e scarico
28
Zone di deposito attrezzature e di stoccaggio materiali e dei rifiuti
28
Smaltimento rifiuti
28
Zone di deposito dei materiali con pericolo di incendio o di esplosione
29
Modalità da seguire per la recinzione del cantiere
29
Modalità da seguire per gli accessi
29
24
3 di 98
Realizzazione Impianto di security – Roma Fiumicino Aeroporto
8.23
Modalità da seguire per le segnalazioni
30
Protezione o misure di sicurezza contro possibili rischi provenienti dall’ambiente
esterno
30
Servizi igienico – assistenziali e sanitari
31
Servizi igienico - assistenziali
31
Servizi sanitari e di pronto intervento
31
Gestione delle emergenze
31
Protezioni o misure di sicurezza connesse alla presenza nell’area di cantiere di
linee aeree e condutture sotterranee
32
Viabilità di cantiere
32
Impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas ed energia di
qualsiasi tipo
33
Reti principali di elettricità
33
Reti principali di acqua
34
Impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche
34
Misure generali di protezione contro il rischio di seppellimento da adottare negli
scavi
34
Misure generali da adottare contro il rischio di annegamento
35
Misure generali di protezione da adottare contro il rischio di caduta dall’alto35
Misure per assicurare la salubrità dell’aria nei lavori polverosi al chiuso 35
Misure per assicurare la stabilità delle pareti e della volta nei lavori in galleria
35
Misure generali di sicurezza da adottare per le estese demolizioni o manutenzioni
35
Misure generali di sicurezza da adottare nella demolizione
35
Misure generali di sicurezza da adottare nel caso di manutenzioni
35
Misure di sicurezza contro possibili rischi di incendio o esplosione
36
Misure di sicurezza contro possibili rischi di incendio
36
Misure di sicurezza contro possibili rischi di esplosione
36
Dispositivi di attuazione a quanto previsto dall’Art. 14 - consultazione
36
Disposizioni per dare attuazione all’Art. 5, comma 1, lettera C - coordinamento
36
Disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall’Art. 5, comma 1, lettera D
36
Valutazione delle spese prevedibili per l’attuazione dei singoli elementi del piano
37
Misure generali di protezione da adottare contro gli sbalzi eccessivi di temperatura
37
Illuminazione delle aree di servizio e di lavoro
37
9
9.1
9.1.1
9.1.2
9.1.3
9.1.4
9.1.5
9.1.6
9.1.7
ANALISI DEI RISCHI
37
Analisi dei rischi presenti, con riferimento anche all’Art. 100 D.Lgs 81/200837
Rischio di investimento da veicoli circolanti nell’area di cantiere
38
Rischio di elettrocuzione
38
Rischio di rumore
38
Rischio di vibrazioni
38
Rischio dall’uso di sostanze chimiche
39
Rischio connesso alla movimentazione manuale dei carichi
39
Rischio di caduta dall’alto e caduta di materiale dall’alto
39
8.4.8
8.5
8.6
8.6.1
8.6.2
8.6.3
8.7
8.8
8.9
8.9.1
8.9.2
8.10
8.11
8.12
8.13
8.14
8.15
8.16
8.16.1
8.16.2
8.17
8.17.1
8.17.2
8.18
8.19
8.20
8.21
8.22
4 di 98
Realizzazione Impianto di security – Roma Fiumicino Aeroporto
10
10.1
10.2
10.2.1
11
11.1
11.2
12
12.1
12.2
PRESCRIZIONI OPERATIVE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE,
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE, IN RIFERIMENTO ALLE
INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI
40
Generalità
40
Prescrizioni operative
40
Misure di tipo generali sull’uso delle attrezzature di lavoro
41
MISURE DI COORDINAMENTO RELATIVE ALL’USO COMUNE DA PARTE DI
PIU’ IMPRESE E LAVORATORI AUTONOMI, DI APPRESTAMENTI,
ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE
COLLETTIVA
41
Generalità
42
Prescrizioni operative
42
MODALITA’ ORGANIZZATIVE DELLA COOPERAZIONE E DEL
COORDINAMENTO, DELLA RECIPROCA INFORMAZIONEFRA I DATORI DI
42
LAVORO E TRA QUESTI ED I LAVORATORI AUTONOMI
Generalità
42
Prescrizioni operative generali
43
13.1
13.2
13.3
13.4
13.5
ORGANIZZAZIONE PREVISTA PER IL SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO,
ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE DEI LAVORATORI
43
Generalità
43
Prescrizioni operative
44
Schede di sicurezza delle singole attività lavorative
44
Informazioni e numeri telefonici
45
Documentazione da conservare in cantiere
45
14
14.1
14.2
14.3
FASI E SUB FASI DI LAVORAZIONE
Elenco attività e fasi
Cronoprogramma
Stima dei costi della sicurezza
46
46
46
46
15
15.1
15.2
15.2.1
15.2.2
15.2.3
15.2.4
15.2.5
15.2.6
15.2.7
15.2.8
15.2.9
15.2.10
15.2.11
15.2.12
15.2.13
RISCHI FERROVIARI
Prescrizioni particolari
Prescrizioni operative
Precauzioni di carattere generale
Presenza dell’esercizio ferroviario
Lavori lungo linea
Vicinanza di linee aeree sotto tensione
Precauzioni da osservare negli spostamenti lungo linea
Precauzioni per l’uso di attrezzi manuali
Precauzioni per l’uso delle attrezzature motorizzate
Manipolazione di materiali pesanti
Impiego di sega a disco
Esecuzione di saldature alluminotermiche
Precauzioni per il personale alle attrezzature meccaniche
Personale addetto alla protezione del cantiere
Condotta di automezzi su strada
51
53
54
54
54
54
94
94
94
95
95
95
95
96
97
97
16
16.1
POS (PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA)
97
Procedure complementari e di dettaglio al PSC connesse alle scelte autonome
dell’impresa esecutrice, da espletare nel POS
97
Contenuti minimi del POS
97
13
16.1
5 di 98
Realizzazione Impianto di security – Roma Fiumicino Aeroporto
17
ALLEGATI
98
6 di 98
Realizzazione Impianto di security – Roma Fiumicino Aeroporto
1
PREMESSA DEL COORDINATORE PER LA SICUREZZA
Il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento è stato redatto al fine di coordinare le attività relative all’ installazione
e manutenzione dell’impianto di videosorveglianza e sicurezza passiva per la stazione di Roma Fiumicino Aeroporto.
E’ redatto in forma generale ed analizza genericamente i rischi presenti all’ interno dell’ ambito ferroviario in relazione
alle attività previste nell’appalto in questione, indicandone le contromisure da adottare per ridurre al minimo tali rischi.
Gli interventi relativi ai lavori di cui sopra sono regolati dal presente Piano di Sicurezza e Coordinamento in quanto all’
interno dell’area ferroviaria si prevede esista sempre la possibilità di interferenza con una o più imprese, anche in caso
di modesto impegno valutato in termini generali di uomini / giorno.
Il comma 5 dell’art. 100 del D. Lgs 9 Aprile 2008 n. 81 consente alle imprese che eseguiranno i lavori di presentare al
Coordinatore per l’esecuzione dei lavori proposta di integrazione al Piano di sicurezza, ove ritengano di poter meglio
garantire la sicurezza nel cantiere sulla base della propria esperienza.
In nessun caso tali integrazioni potranno essere in contrasto con le linee guida ed i criteri espressi nel Piano di sicurezza
redatto dal Coordinatore.
Eventuali integrazioni proposte dalle Imprese sono comunque soggette ad approvazione da parte del Coordinatore per
l’esecuzione dei lavori.
In nessun caso, le eventuali integrazioni potranno giustificare modifiche o adeguamenti dei prezzi pattuiti.
7 di 98
Realizzazione Impianto di security – Roma Fiumicino Aeroporto
2
2.1
DATI GENERALI
Caratteristiche dell’opera
Natura dell'Opera:
Opere Civili e impiantistiche per la realizzazione di un
impianto di security presso la stazione di Roma Fiumicino
Aeroporto
Indirizzo del cantiere:
Stazione ferroviaria di Roma Fiumicino Aeroporto
Numero imprese in cantiere (presunto):
2
Numero massimo lavoratori (presunto):
6
Importo dei lavori:
510.893,50 euro
Data inizio lavori (presunta):
1 settembre 2012
Data fine lavori (presunta):
30 marzo 2013
8 di 98
Realizzazione Impianto di security – Roma Fiumicino Aeroporto
2.2
Valutazione entità uom ini-giorno
È indispensabile poter stimare un valore che permetta di valutare la fascia, rispetto ai parametri del D. Lgs. n° 81/2008 e
s.m., dove inserire l’opera in oggetto.
La stima appresso riportata individua il valore in uomini-giorno (U-G) relativo all’opera in oggetto, ai fini della
predisposizione del Piano di Sicurezza e Coordinamento (art. 100, D. Lgs. n. 81/2008).
Tale valutazione è ovviamente di stima, resta comunque l’elemento base per l’attivazione delle procedure contemplate
dal D. Lgs. n. 81/2008 e s.m. (artt. 90 e 91).
CATEGORIE
TOTALE
Incidenza
mano
d'opera
Importo fornitura Importo mano Costo
medio Mano d'opera
in opera
d'opera
mano d'opera totale
%
€
€
€/operaio x gg
uomini x gg
6,00
510.893,51 euro
30.653,61
200,00
153
uomini x gg = 150 U-G
Nonostante la stima porti ad identificare un valore inferiore ai 200 U-G, si reputa necessaria la predisposizione del PSC
in quanto potrebbero esserci lavori che saranno sub appaltati.
9 di 98
Realizzazione Impianto di security – Roma Fiumicino Aeroporto
2.3
Com m ittenti
DATI COMMITTENTE:
Ragione sociale:
Indirizzo:
Città:
Telefono / Fax:
RFI- Protezione Aziendale
______________________
______________________
______________________
Piazza della Croce Rossa, 1
ROMA (RM)
__________ ___________
Nella persona di:
Nome e Cognome:
Qualifica:
Indirizzo:
Città:
Telefono - Fax:
C.F.
P. Iva
Franco Fiumara
Direttore Protezione Aziendale FS
Piazza della Croce Rossa 1
Roma (Rm)
06/44103540
01585570581
01008081000
10 di 98
Realizzazione Impianto di security – Roma Fiumicino Aeroporto
2.4
R esponsabili
Progettisti:
Nome e Cognome:
Qualifica:
Indirizzo:
Città:
Telefono - Fax:
Alfredo Albanese
Ingegnere
Piazza della Croce Rossa 1
Roma (RM)
3138016826
Nome e Cognome:
Qualifica:
Indirizzo:
Città:
Telefono - Fax:
Giuseppe Curiale
Ingegnere
Piazza della Croce Rossa 1
Roma (RM)
3138015384
Nome e Cognome:
Qualifica:
Indirizzo:
Città:
Telefono - Fax:
Roberto Paziente
Perito elettronico
Piazza della Croce Rossa 1
Roma (RM)
3138043880
Direttore dei Lavori:
Nome e Cognome:
Qualifica:
Indirizzo:
Città:
Telefono - Fax:
Daniele Iacobucci
Ingegnere
Piazza della Croce Rossa 1
Roma (RM)
3138019701
Responsabile dei Lavori:
Nome e Cognome:
Qualifica:
Indirizzo:
Città:
Telefono - Fax:
Stefano De Muro
Ingegnere
Piazza della Croce Rossa 1
Roma (RM)
3138063376
Coordinatore Sicurezza in fase di progettazione:
Nome e Cognome:
Giuseppe Curiale
Qualifica:
Ingegnere
Indirizzo:
Piazza della Croce Rossa 1
Città:
Roma (RM)
Telefono - Fax:
3138015384
Coordinatore Sicurezza in fase di esecuzione:
Nome e Cognome:
Giuseppe Curiale
Qualifica:
Ingegnere
Indirizzo:
Piazza della Croce Rossa 1
Città:
Roma (RM)
Telefono - Fax:
3138015384
Direttore Tecnico Cantiere:
Nome e Cognome:
Qualifica:
Indirizzo:
Città:
Telefono - Fax:
_______________
_______________
_______________
_______________
_______________
Capocantiere:
Nome e Cognome:
Qualifica:
Indirizzo:
Città:
_______________
_______________
_______________
_______________
11 di 98
Realizzazione Impianto di security – Roma Fiumicino Aeroporto
Telefono - Fax:
_______________
Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza:
Nome e Cognome:
_______________
Qualifica:
_______________
Indirizzo:
Città:
Telefono - Fax:
_______________
_______________
_______________
Responsabile servizio PP:
Nome e Cognome:
Qualifica:
_______________
_______________
Indirizzo:
Città:
_______________
_______________
Telefono - Fax:
_______________
Componente Servizio Prevenzione e Protezione:
Nome e Cognome:
_______________
Qualifica:
_______________
Indirizzo:
_______________
Città:
_______________
Telefono - Fax:
_______________
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nome e Cognome:
_______________
Qualifica:
_______________
Indirizzo:
_______________
Città:
_______________
Telefono - Fax:
_______________
Lavoratore incaricato gestione Emergenze:
Nome e Cognome:
_______________
Qualifica:
_______________
Indirizzo:
_______________
Città:
_______________
Telefono - Fax:
_______________
Medico competente:
Nome e Cognome:
Qualifica:
Indirizzo:
Città:
Telefono - Fax:
_______________
_______________
_______________
_______________
_________ _________
12 di 98
Realizzazione Impianto di security – Roma Fiumicino Aeroporto
2.5
Im prese
DATI IMPRESA:
Impresa:
Ragione sociale:
Località:
Città:
Telefono - Fax:
Iscrizione alla A.N.C.:
Registro Imprese (C.C.I.A.A.):
Categoria ISTAT:
Classificazione INAIL:
_______________
_______________
_______________
_______________
_______________
_______________
_______________
_______________
_______________
Tipologia Lavori:
Importo Lavori da eseguire:
Realizzazione Impianto di Videosorveglianza
510.893,51
RESPONSABILI IMPRESA:
Datore di lavoro:
Direttore/i di cantiere:
Assistente/i di cantiere:
Capocantiere/i:
Rappr.lavoratori sicurezza:
Responsabile SPP:
Medico competente:
_______________
_______________
_______________
_______________
_______________
_______________
_______________
DATI IMPRESA:
Impresa:
Ragione sociale:
Località:
Città:
Telefono - Fax:
Iscrizione alla A.N.C.:
Registro Imprese (C.C.I.A.A.):
Categoria ISTAT:
Classificazione INAIL:
_______________
_______________
_______________
_______________
_______________
_______________
_______________
_______________
_______________
RESPONSABILI IMPRESA:
Datore di lavoro:
Rappr.lavoratori sicurezza:
Responsabile SPP:
Medico competente:
_______________
_______________
_______________
_______________
2.6
Docum entazione
RECAPITI TELEFONICI UTILI
(da completare a cura del coordinatore per l'esecuzione dei lavori- da fotocopiare ed appendere nei pressi del telefono di
cantiere)
Polizia
113
Carabinieri
112
Polizia municipale
06/6502631
Pronto Soccorso
118
Guardia Medica
06/58201030
Vigili del fuoco
115
ASL Poliambulatorio Fiumicino via Coni Zugna, 17 - Tel. 06/65025623
13 di 98
Realizzazione Impianto di security – Roma Fiumicino Aeroporto
Ospedale
Grassi di Ostia - Tel. 06.56481
Ispettorato del Lavoro
tel. 06 43261-1 / fax 06 4394492
Acquedotto (segnalazione guasti)
06 / 9428681
Elettricità (segnalazione guasti)
ACEA 800-130332 / ENEL 16441 / 800-900120
Gas (segnalazione guasti)
06 / 9428681
Direttore dei Lavori
3138019701
Responsabile di cantiere
Capo Cantiere
Responsabile Servizio di Prevenzione
Coordinatore Esecuzione Lavori
2.7
•
•
2.8
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
3138015384
Docum entazione a carico del com m ittente
Copia della notifica agli organi di vigilanza territorialmente competenti;
Copia del “Piano di sicurezza e di coordinamento”.
Docum entazione a cura dell’im presa
Accettazione del PSC/Dichiarazione per ricevuta del PSC;
Consegna del PSC al Rappresentante dei Lavoratori;
Dichiarazione di ricevuta informazione sui rischi presenti in cantiere da parte di ogni lavoratore presente;
Applicazione contrattuale e contributiva e iscrizione alla REA;
Piano Operativo di Sicurezza – POS (D. Lgs 81/08 art. 96)
Iscrizione alla C.C.I.A.A.;
Denuncia di nuovo lavoro all’INAIL/INPS per l’apertura delle perizie di assicurazione del personale contro gli
infortuni sul lavoro e le malattie professionali;
Libro matricola dei dipendenti aggiornato;
Registro degli infortuni e delle presenze;
Certificati di regolarità contributiva (DURC) di INPS, INAIL e Casa Edile;
Dichiarazione di cui all’art. 90, comma 9, lett. a) e b) del D. Lgs 81/08 (rispetto agli obblighi assicurativi e
previdenziali, organico medio annuo, attestato di idoneità alla mansione di ogni lavoratore presente);
Registro vaccinazioni antitetanica, ove applicabile;
Cartello di identificazione del Cantiere con indicazione dei soggetti interessati dal procedimento;
Planimetria del cantiere con l’ubicazione di tutti i servizi e le aree di lavorazione fuori opera e di stoccaggio;
Dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico di cantiere (Decreto n. 37 del 22 Gennaio 2008);
Libretti d’uso delle macchine ed attrezzature;
Schede manutenzione macchinari, impianti ed attrezzature;
Collaudi e verifiche periodiche per attrezzature soggette (ove presenti);
Libretti di omologazione degli impianti di sollevamento ad azione non manuale di portata superiore a 200 Kg;
Schede di sicurezza sostanze pericolose o nocive esistenti;
Scheda verifica periodica estintori portatili;
Nomina del Direttore Tecnico di cantiere;
Nomina del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione;
Nomina del Medico Competente;
Elezione del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza;
Nomina degli addetti alle emergenze;
Attestato corso antincendio ex DM 10-3-1998 degli addetti alle emergenze;
Attestato corso primo soccorso ex DM 388/03 degli addetti alle elergenze;
14 di 98
Realizzazione Impianto di security – Roma Fiumicino Aeroporto
•
Attestati di formazione o attestazione per il preposto e gli addetti al montaggio, smontaggio e trasformazione del
ponteggio (art. 136 c. 6 del D.Lgs 81/08);
Documenti attestanti la formazione e l’informazione;
Dichiarazione di presa in consegna dei Dispositivi di Protezione Individuale da parte di ogni lavoratore presente;
Verbali di riunioni periodiche;
Relazione (rapporto) sulla valutazione del rischio rumore;
Schede di sicurezza dei prodotti tossici, ecc.;
Programma sanitario (con cartelle sanitarie se sussistono gli obblighi);
Eventuali lettere di richiamo (controfirmate) a lavoratori inosservanti le norme di sicurezza;
Eventuali “verbali di ispezioni” effettuate dai funzionari degli enti di controllo che abbiano titolo in materia di
ispezioni dei cantieri (Azienda ASL, Ispettorato del lavoro, ISPESL, VVF, ecc.);
Eventuali comunicazioni agli organi di vigilanza, ecc.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Quanto sopra fatta salva tutta la documentazione acquisita dal Committente in fase di scelta/affidamento dell’appalto in
accordo al precetto di cui all’art. 90 comma 9 del D.Lgs 81/08.
I datori di Lavoro, per quanto previsto dall’art. 18 comma 1 lett. u) del D.Lgs 81/08, devono munire il personale
occupato di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e
l’indicazione del datore di lavoro. I lavoratori sono tenuti ad esporre detta tessera di riconoscimento.
Tale obbligo grava anche in capo ai lavoratori autonomi.
Di tale obbligo, nei casi in cui siano presenti contemporaneamente nel cantiere più datori di lavoro o lavoratori
autonomi, ne risponde solidalmente anche il committente.
3
IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL’OPERA
3.1
Descrizione del contesto in cui è collocata l’area di cantiere
Gli interventi saranno realizzati presso la stazione di Roma Fiumicino Aeroporto in edifici ed aree di proprietà di Rete
Ferroviaria Italiana (R.F.I.). In particolare gli interventi riguarderanno le seguenti aree:
•
•
•
•
•
•
•
•
Area binari: banchine a servizio dei tre binari di stazione;
Zona tornelli;
Atrio principale di stazione;
Percorsi pedonali/corridoi interni al fabbricato viaggiatori posti al piano del ferro;
Scale di accesso ai percorsi pedonali/corridoi;
Area del fabbricato viaggiatori posta al piano terra;
Area parcheggio RFI limitrofa al piano terra del fabbricato viaggiatori;
Accesso lato parcheggio delle scale di emergenza.
I lavori, pertanto, saranno effettuati in zone frequentate da utenti delle ferrovie; risulta, pertanto necessario che l’ area di
cantiere sia recintata in maniera da impedire l’accesso al personale non addetto ai lavori e contemporaneamente
proteggere i passanti da eventuali cadute di materiali dall’alto, ed ogni eventuale altro pericolo di cantiere.
Per i lavori di manutenzione degli apparati del Fabbricato Viaggiatori, marciapiedi e altre zone di pertinenza ferroviaria,
l’ eventuale scelta del mezzo meccanico di intervento più idoneo dovrà essere individuata di volta in volta a seconda
della configurazione dei luoghi e dell’ampiezza del cantiere, situazione che dovrà essere tenuta presente anche al fine
della movimentazione dei materiali in ingresso ed in uscita dal cantiere, dell’individuazione dell’idonea zona di carico e
scarico materiali, di ingresso e accosto automezzi.
L’area oggetto dei lavori dispone di zone/locali da destinare alla cantierizzazione, accessibili dalla viabilità ordinaria.
Il progetto non modifica la viabilità ordinaria ma la realizzazione deve tenere conto della interferenza con essa,
eventualmente predisponendo segnaletica stradale/pedonale appropriata. Ancorato agli edifici può esserci il cavo
telefonico in esercizio. Prima di intervenire sugli impianti sarà necessario utilizzare tutte le precauzioni d’obbligo per
preservare i sottoservizi presenti. L’approvvigionamento idrico dovrà avvenire tramite collegamento all’impianto idrico
di stazione. Il quadro elettrico di cantiere sarà alimentato tramite collegamento alla cabina elettrica di stazione sita al
piano terra dei fabbricato viaggiatori. La rete degli scarichi da dismettere dovrà essere completamente isolata e separata
da ogni tipo di adduzione, asportata lasciata inutilizzata in loco se non interferente con i lavori da realizzarsi o con
lavori contemporanei.
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3.2
Descrizione sintetica
L’intervento consiste essenzialmente in:
• fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature e relativi sistemi accessori, quali telecamere, cavi di
collegamento e relative vie cavo, che costituiscono il sistema terminale sul campo atto a trasmettere le immagini
al sistema di videosorveglianza, installato nel locale tecnico dedicato sito al piano inferiore rispetto al piano del
ferro;
• fornitura delle apparecchiature necessarie al collegamento al GSMR Aziendale RFI;
• realizzazione della postazione di gestione del sistema di security presso i locali del posto Polfer;
• realizzazione della postazione di visualizzazione presso il locale del Dirigente Movimento;
• realizzazione di un locale tecnico, per alloggiamento degli apparati di videocontrollo e registrazione, localizzato
al piano inferiore al piano del ferro;
• impianto elettrico di alimentazione di tutti i terminali di campo, compreso il quadro elettrico di alimentazione del
sistema di videosorveglianza;
• realizzazione di impianto di antintrusione costituito da contatti magnetici, lettori di badge e sirene da installare su
porte di locali ed aree sensibili della stazione;
• realizzazione di impianto di antintrusione costituito da contatto magnetico, lettore di badge e sirena da installare
a protezione del locale tecnico in cui alloggiare gli apparati di gestione del sistema di security;
• realizzazione di impianto di antintrusione costituito da contatti magnetici e sirene da installare nelle porte di
emergenza poste al piano terra da cui si accede ai marciapiedi di stazione;
• installazione di molle di richiamo da applicare alle porte di emergenza poste al piano terra da cui si accede ai
marciapiedi di stazione;
• motorizzazione del cancello di ingresso al parcheggio.
4
ATTIVITA’ LAVORATIVE IN CANTIERE
Le attività da svolgere sono sinteticamente le seguenti:
• Allestimento del cantiere (realizzazione di recinzioni ed accessi, allestimento servizi di cantiere, allestimento
deposito materiali, installazione impianti tecnici di cantiere);
• Opere civili ed impiantistiche per la realizzazione del locale tecnico (opere civili, posa cavidotti e realizzazione
impianti elettrici);
• Predisposizione all’installazione delle telecamere nelle zone di stazione da monitorare (opere civili, posa cavidotti,
posa cavi di alimentazione e di fibra ottica);
• Installazione di impianto di antintrusione (contatti magnetici, lettori di badge e sirene);
• Interventi di protezione passiva (motorizzazione cancello di ingresso al parcheggio ed installazione molle di
richiamo su porte delle uscite di emergenza);
• Installazione apparati attivi presso il locale tecnico;
• Realizzazione control room polfer e DM;
• Posa delle telecamere;
• Collegamento al GSM-R;
• Smobilitazione, smaltimento reflui e ripristino aree di cantiere.
Sulla base del progetto definitivo, sarà compito delle imprese esecutrici redigere e trasmettere al committente ed al
coordinatore per l’esecuzione un crono programma operativo di dettaglio delle attività lavorative in cantiere.
5
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Nella redazione del presente documento si è fatto riferimento alle normative regolamentari e legislative vigenti in
materia di sicurezza ed igiene del lavoro.
Di seguito si riportano alcune delle suddette norme, da non ritenersi elenco esaustivo:
D.P.R. 302/56 ‘Norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro integrative di quelle generali emanate con D.P.R.
27/4/55 n° 547’;
• Art. 64 del D.P.R. 303/56 ‘Norme generali per l’igiene del Lavoro’;
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•
D.M. 10/03/1998, contenente i criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione delle emergenze nei luoghi
di lavoro;
D.Lgs. 65/03 e D.Lgs. 52/97 in materia di sostanze pericolose;
D.M. 388/03, regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale;
L. 123/07 “Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la
riforma della normativa in materia.”
D.M. 37/08 ‘Norme per la sicurezza degli impianti’;
D.Lgs 81/08 “Decreto legislativo di attuazione dell’articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela
della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”
Circolare n. 30 del 03.11.06 - Art. 36-quater, D.Lgs. n. 626/94 e s.m.i. – Obblighi del datore di lavoro relativi
all'impiego dei ponteggi – Chiarimenti concernenti i ponteggi su ruote (trabattelli) ed altre attrezzature per
l'esecuzione di lavori temporanei in quota in relazione agli obblighi di redazione del piano di montaggio, uso e
smontaggio (Pi.M.U.S.) e di formazione.
Norme C.E.I.;
Norme UNI.
•
•
•
•
•
•
•
•
6
6.1
RELAZIONE SU SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE, PROCEDURE,
MISURE PREVENTIVE E DI COORDINAMENTO
Considerazioni generali
Il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento, che nel seguito viene indicato come “PSC”, contiene, come disposto
nell’art. 100 del D.Lgs. n. 81/2008, sue modifiche e integrazioni, le misure generali e particolari relative alla sicurezza e
salute dei lavoratori che dovranno essere utilizzate dalle Imprese Appaltatrici e subappaltatrici nell’esecuzione dei
lavori oggetto dell’appalto a cui si riferisce.
Il PSC viene redatto anche in attuazione Titolo IV d. lgs. 81/2008, i contenuti del PSC sono conformi a quanto indicato
nell’ ALLEGATO XV di detto d.lgs. e sono riorganizzati in modo da seguire la traccia generale offerta dalla
Normativa.
Gli argomenti sono evidentemente collegati e per maggior garanzia si è preferito ripetere alcune prescrizioni in più
paragrafi senza preoccuparsi della ridondanza.
Il PSC riporta l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi, e le conseguenti procedure esecutive, gli
apprestamenti e le attrezzature atti a garantire per tutta la durata dei lavori il rispetto delle norme per la prevenzione
degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori nonché la stima dei relativi costi.
Il piano contiene altresì le misure di prevenzione dei rischi risultanti dall’eventuale presenza simultanea o successiva
delle varie imprese ovvero dei lavoratori autonomi ed è redatto anche al fine di provvedere, quando ciò risulti
necessario, all’utilizzazione di impianti comuni quali infrastrutture, mezzi logistici e di protezione collettiva.
Le prescrizioni contenute nel presente PSC non dovranno in alcun modo essere interpretate come limitative al processo
di prevenzione degli infortuni e alla tutela della salute dei lavoratori, e non sollevano l’appaltatore dagli obblighi
imposti dalla normativa vigente.
Prima dell'accettazione del piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 100 e delle modifiche significative
apportate allo stesso, il datore di lavoro di ciascuna impresa esecutrice consulta il rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza e gli fornisce eventuali chiarimenti sul contenuto del piano. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ha
facoltà di formulare proposte al riguardo. E' facoltà e dovere del Coordinatore in fase di esecuzione, ove egli stesso lo
ritenga necessario per il verificarsi di mutate condizioni nel corso delle lavorazioni o perché lo reputi comunque
indispensabile, apportare eventuali modifiche al fine di integrare e migliorare il presente Piano.
Il Piano stesso potrà essere modificato, integrato od aggiornato dal Coordinatore anche in accoglimento di eventuali
proposte da parte delle imprese o dei lavoratori autonomi coinvolti nelle lavorazioni.
Tutti i lavoratori presenti in cantiere, sia quelli dipendenti dell'impresa appaltatrice che quelli autonomi, dovranno
seguire i contenuti e prescrizioni del presente Piano.
6.2
R ichiam i generali
Il Coordinatore in materia di sicurezza e salute durante la esecuzione dell'opera è tenuto agli obblighi di cui all'art. 92
del D.Lgs. 81/2008. I Lavoratori autonomi sono tenuti agli obblighi di cui all'art. 94 del D.Lgs. 81/2008. I Datori di
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lavoro per le Imprese Appaltatrici sono tenuti agli obblighi di cui agli artt. 94 e 97 del D.Lgs. 81/2008 ed a quelli che
discendono dal D.Lgs. 626/94 e dalle successive norme armonizzate.
In particolare, il Direttore Tecnico di Cantiere, che dirige l'impresa è tenuto ad attuare il presente Piano di sicurezza e di
coordinamento e ad adottare tutte le misure di prevenzione e protezione che si rendono necessarie a garantire, per tutta
la durata dei lavori, il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori.
Il Direttore Tecnico di Cantiere o il Capocantiere per conto dell'impresa è tenuto a rendere edotti i lavoratori circa i
rischi specifici cui sono esposti in funzione delle mansioni loro affidate; ad assicurare l'affissione di idonei cartelli
monitori in cantiere; ad esigere dai lavoratori il rispetto delle norme e misure di prevenzione e protezione vigenti e
previste dal Piano di Sicurezza e Coordinamento e dal proprio Piano Operativo; a verificare le omologazioni, i collaudi
e le verifiche dei macchinari, attrezzature ed impianti di cantiere.
I lavoratori subordinati sono tenuti in particolare agli obblighi di cui all'art. 5 del D. Lgs. 626/94.
Ciascun lavoratore è tenuto a prendersi cura della propria sicurezza e salute, nonché di quella delle altre persone
presenti sul luogo di lavoro e sulle quali possano ricadere gli effetti delle sue azioni od omissioni; ad utilizzare i
macchinari, attrezzature e dispositivi di protezione collettiva ed individuale conformemente alle istruzioni ricevute ed
alle norme di sicurezza; a non modificare in alcun modo i suddetti macchinari, attrezzature e dispositivi di protezione
collettiva ed individuale; a segnalare tempestivamente ai propri superiori qualunque difetto o carenza dei suddetti
macchinari, attrezzature e dispositivi di protezione collettiva ed individuale; a sottoporsi ai controlli sanitari previsti; a
rispettare e contribuire all'applicazione del presente Piano di Sicurezza e Coordinamento, come eventualmente
aggiornato dal Piano Operativo di Sicurezza e nel corso d'opera.
L'Impresa, con adeguato anticipo rispetto all'inizio dei lavori, è tenuta a trasmettere al Committente il proprio Piano
Operativo di Sicurezza, una dichiarazione dell’organico medio annuo, distinto per qualifica, con generalità dettagliata
(fotocopia carta d’identità delle maestranze presenti in cantiere) corredata dagli estremi delle denunce dei lavoratori
all’INPS, all’INAIL e alle Casse Edili, nonché da una dichiarazione relativa al contratto collettivo di lavoro applicato ai
lavoratori dipendenti; a rilasciare al Coordinatore in materia di sicurezza e salute durante l'esecuzione dell'opera una
dichiarazione circa il possesso e la regolarità normativa e funzionale di tutte le attrezzature e dispositivi individuali di
protezione previsti dal presente Piano, o comunque necessari all'esecuzione delle opere nel rispetto delle norme per la
prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori, nonché sulle attività di informazione e formazione dei
propri lavoratori sul tema generale della sicurezza e con specifico riferimento all'illustrazione e spiegazione del presente
Piano.
Ai fini dell’attuazione del presente Piano, il Direttore Tecnico di cantiere o il Capocantiere dell’impresa assume il
compito e la responsabilità del coordinamento delle imprese e dei lavoratori autonomi presenti contemporaneamente in
cantiere, e di attuazione della appropriate misure atte a minimizzare i rischi derivanti dalla contemporaneità delle
lavorazioni.
Le decisioni prese in materia di coordinamento dovranno essere tempestivamente comunicate al Coordinatore in
materia di sicurezza e salute durante l'esecuzione dell'opera, e da questi approvate, prima dell'esecuzione delle relative
attività anche ai fini dell'aggiornamento ed adeguamento del presente Piano.
6.3
R ichiam o agli appaltatori su prescrizioni di carattere generale
Si ritiene necessario, riportare di seguito, alcuni richiami a quanto già citato nel PSC che si riterranno accettati
esplicitamente dalle imprese e dai loro subappaltatori.
• Alle imprese che eseguono i lavori, per affidamento avuto con regolare contratto, si fa obbligo di osservare tutte
quelle misure di prevenzione predisposte dal Committente per tramite dei Coordinatori per la Sicurezza e della
Legislazione vigente in materia.
• Grava sul titolare dell’impresa (Datore di Lavoro) l’obbligo di assicurare ai propri dipendenti la massima sicurezza
sul lavoro, sostanzialmente, le misure di tutela previste dal D.Lgs. 81/2008 costituiscono obbligo aggiuntivo
rispetto a quello già posto a suo carico dal complesso delle disposizioni di cui al D.Lgs. 626/94 nella versione
integrata dal D.Lgs. 242/96 e sue successive modificazioni ed integrazioni.
• Qualora le imprese appaltatrici eseguissero le proprie lavorazioni con tecniche di costruzione e mezzi d’opera non
contemplati nel PSC, conseguendone dei rischi non previsti, simili circostanze, qualora dovessero verificarsi,
implicano prima dell’inizio delle attività, l’integrazione del PSC a cura delle imprese appaltatrici ed il loro obbligo
a comunicare al CSE tutte le modifiche apportate, motivandone le ragioni, che saranno oggetto di valutazione da
parte del Coordinatore dal quale dipende l’accoglimento o meno delle proposte apportate. In questo caso, ed ad
ogni mutamento che le imprese dovessero apporre al proprio processo produttivo dovrà essere oggetto di revisione
del POS da consegnare prima dell’inizio lavori al CSE.
• Comunque sia, qualsiasi modifica e/o integrazione, qualora proposta ed accettata nei termini di cui sopra, in nessun
caso potrà essere oggetto di modifiche o adeguamento dei prezzi pattuiti.
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•
In fase esecutiva, in qualsiasi momento vige l’obbligo, a carico delle imprese di adeguare il processo produttivo
alle disposizioni ad esse impartite dal CSE, il quale a carico degli inadempienti, può assumere ogni provvedimento
sanzionatorio ritenuto a suo giudizio necessario.
In materia di sicurezza sul lavoro, il Datore di Lavoro ha l’obbligo di adeguarsi alle acquisizioni della migliore
tecnologia ed è quindi tenuto a dotare le macchine utilizzate dei nuovi e più sofisticati presidi infortunistici, ed in
generale ad aggiornare la strumentazione aziendale per renderla più sicura e protettiva (Cass. Penale, Sez. IV, 27
settembre 1994, n. 10164), viste le dimensioni dell’area di cantiere si ritiene non obbligatoria l’installazione dei sensori
di prossimità e della ripetizione in cabina dei mezzi d’opera, ancorché limitata dalla fattibilità tecnica per le macchine
da utilizzare.
6.4
Com piti delle im prese e dei lavoratori
IMPRESA AFFIDATARIA
L’impresa affidataria, definita dall’art. 89 c. 1 lett. i) del D.Lgs 81/08 è l’impresa titolare del contratto d’appalto con il
committente che, nell’esecuzione dell’opera appaltata, può avvalersi di imprese subappaltatrici o di lavoratori autonomi,
come previsto dall’art. 97 del D.Lgs 81/08 ha l’obbligo di vigilare sulla sicurezza dei lavori affidati e sull’applicazione
delle prescrizioni previste nel presente Piano di Sicurezza e Coordinamento.
Inoltre deve:
a)
coordinare gli interventi di cui agli art. 95 e 96 del D.Lgs 81/08;
b)
verificare la congruenza dei POS delle imprese esecutrici rispetto al proprio, prima della trasmissione dei
suddetti piani operativi di sicurezza al coordinatore per l’esecuzione.
Per l’adempimento di cui alla lettera b) è riportato in allegato un apposito format che potrà essere utilizzato dall’impresa
affidataria per la verifica del POS il quale dovrà essere trasmesso al CSE unitamente al POS del subappaltatore.
IMPRESE ESECUTRICI
Ogni impresa esecutrice dovrà inserire nel rispettivo Piano Operativo di Sicurezza, i cui contenuti minimi devono essere
conformi all’allegato XV del D.Lgs 81/08, il proprio organigramma in materia di sicurezza, riportante per ognuna delle
figure sottoindicate il nominativo delle persone che andranno a ricoprire le diverse funzioni.
RUOLO
Datore di lavoro
Direttore tecnico di cantiere/capo cantiere
Capo cantiere / Assistente di cantiere
Responsabile del servizio PPS
Medico Competente
Rappresentante dei lavoratori
Il POS dovrà essere consegnato all’impresa affidataria la quale, previa verifica di congruenza dello stesso
rispetto al proprio, lo trasmetterà al CSE per la verifica di idoneità (come previsto dall’art. 92 c. 1 lett. b) del
D.Lgs 81/08).
I lavori hanno inizio solo dopo l’esito positivo delle suddette verifiche che saranno effettuate tempestivamente e
comunque non oltre 15 giorni dall’avvenuta ricezione.
Il Datore di lavoro dell’impresa esecutrice, svolge tutte le attribuzioni di legge in materia di prevenzione, protezione e
sicurezza.
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Operando in accordo al presente PSC, egli deve:
• predisporre una organizzazione del lavoro sicura osservando le misure generali di tutela di cui all’art. 15 del D.Lgs
81/08;
• accettare e gestire di conseguenza il presente PSC, oppure proporne modifiche o integrazioni;
• redigere il Piano Operativo di Sicurezza (POS), inteso come il documento riferito alle lavorazioni oggetto del
presente appalto, ai sensi dell’art. 96 comma 1 lett. g) del D.Lgs 81/08
• consultare preventivamente i propri rappresentanti dei lavoratori riguardo il contenuto del presente piano, dei
successivi aggiornamenti e del POS, fornendo loro i necessari chiarimenti e prendendo in considerazione eventuali
proposte e suggerimenti;
• curare il mantenimento del cantiere in condizioni ordinate e di soddisfacente salubrità;
• curare la scelta dell'ubicazione di posti di lavoro tenendo conto delle condizioni di accesso a tali posti, definendo
vie o zone di spostamento o di circolazione;
• curare le condizioni di movimentazione dei vari materiali;
• curare la manutenzione, il controllo prima dell’entrata in servizio e il controllo periodico degli impianti e dei
dispositivi al fine di eliminare i difetti che possono pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori;
• curare la delimitazione e l’allestimento delle zone di stoccaggio e di deposito dei vari materiali, in particolare
quando si tratta di materie e di sostanze pericolose;
• curare l’adeguamento, in funzione dell'evoluzione del cantiere, della durata effettiva da attribuire ai vari tipi di
lavoro o fasi di lavoro;
• curare la cooperazione tra datori di lavoro e lavoratori autonomi;
• curare le interazioni con le attività che avvengono sul luogo, all’interno o in prossimità del cantiere.
• procurare i mezzi necessari a garantire la sicurezza dei lavoratori, ivi compresi i mezzi personali di protezione;
• provvedere affinché venga effettuato il controllo sanitario dei lavoratori, nei casi previsti dalle vigenti disposizioni
di legge, facendo eseguire, da parte del medico competente opportunamente designato, le relative visite mediche
preassuntive e periodiche;
• disporre affinché siano resi edotti i lavoratori dei rischi specifici cui sono esposti nello svolgimento della loro
attività in cantiere;
• disporre affinché venga assicurata la vigilanza per la verifica del pieno rispetto del PSC e del POS predisposto e per
l’effettivo uso da parte dei lavoratori dei dispositivi di protezione individuale (DPI);
• adottare a carico dei trasgressori, in caso di mancata osservanza delle norme contenute nel piano di igiene e
sicurezza del cantiere, i provvedimenti ritenuti più opportuni (richiamo al rispetto delle norme, allontanamento dal
luogo di lavoro, ecc.);
• fornire al Committente copia dell’iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato;
• fornire al Committente o al Coordinatore per l’esecuzione una dichiarazione dell’organico medio annuo, distinto
per qualifica, la dichiarazione relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali
comparativamente più rappresentative, applicato ai lavoratori dipendenti, il certificato di regolarità contributiva
(DURC);
• effettuare agli enti competenti le eventuali comunicazioni e le denunce previste dalle vigenti norme di legge;
• stabilire, sulla base della normativa vigente quali macchinari, impianti ed attrezzature debbano essere sottoposti ad
omologazione, collaudo, verifica;
• verificare l’idoneità e le capacità delle imprese subappaltatrici e lavoratori autonomi, eventualmente presenti;
• fornire agli stessi informazione sui rischi specifici esistenti negli ambienti dove si troveranno ad operare, le misure
di prevenzione e di emergenza adottate
• cooperare sull’attuazione delle misure di prevenzione e protezione sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto
• prima dell’inizio dei lavori l’impresa aggiudicataria trasmette il PSC alle imprese esecutrici e ai lavoratori
autonomi.
• nel caso di subappalti (imprese/lavoratori autonomi) inserire clausole contrattuali alla figura ed ai poteri di
intervento del Direttore Tecnico di cantiere (sospensione attività; allontanamento persona o/e imprese, risoluzione
del contratto) in caso di non rispetto delle norme di prevenzione e sicurezza.
• i datori di lavoro delle imprese esecutrici e i lavoratori autonomi sono tenuti ad attuare quanto previsto nel presente
PSC e nel POS.
• i datori di lavoro delle imprese esecutrici mettono a disposizione dei rappresentanti per la sicurezza copia del
presente PSC e del POS almeno dieci giorni prima dell’inizio dei lavori.
• l’impresa che si aggiudica i lavori può presentare al coordinatore per l’esecuzione proposte di integrazione al piano
di sicurezza e di coordinamento, ove ritenga di poter meglio garantire la sicurezza nel cantiere sulla base della
propria esperienza. In nessun caso le eventuali integrazioni possono giustificare modifiche o adeguamento dei
prezzi pattuiti.
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Ogni impresa esecutrice presente in cantiere avrà tra il proprio personale una squadra di addetti alla gestione delle
situazioni di emergenza il cui numero sarà tale da assicurare la copertura continua delle varie fasi lavorative, sia
contemporanee che su più turni di lavoro, ove questa ultima ipotesi ricorra.
Tale personale dovrà aver ricevuto una formazione particolare.
I compiti degli addetti, nei limiti delle loro capacità, sono in sintesi:
• Gestione di eventi imprevisti causati da fattori legati alle attività lavorative, quali crolli, incendi, ecc.
• Attività di primo soccorso ad eventuali infortunati, nell’attesa dell’arrivo di un medico.
LAVORATORI AUTONOMI
Eventuali lavoratori autonomi che esercitassero direttamente le proprie attività nel cantiere sono tenuti a:
• attuare quanto previsto nel presente piano di sicurezza e coordinamento;
• utilizzare le attrezzature di lavoro in conformità alle disposizioni del titolo III del D.Lgs 81/08;
• utilizzare i dispositivi di protezione individuale conformemente a quanto previsto dal titolo III del D.Lgs 81/08;
• adeguarsi alle indicazioni fornite dal coordinatore per l'esecuzione dei lavori, ai fini della sicurezza.
6.5
Dispositivi di protezione individuale, pronto soccorso, vigilanza sanitaria
L’uso dei DPI da parte dei lavoratori, DPI che dovranno essere conformi a quanto indicato nel Decreto Legislativo
475/92 e succ. modifiche, è disciplinato nel presente piano in relazione alle varie fasi lavorative e sarà oggetto di
integrazione e/o adeguamento nel P.O.S. della Ditta Appaltatrice (soprattutto nelle schede delle singole lavorazioni
accluse al P.O.S.); l’utilizzo dei DPI stessi potrà comunque essere controllato e indicato anche dal Coordinatore in fase
di esecuzione in relazione allo specifico svolgimento delle lavorazioni e alle contingenze del cantiere.
Prima dell’inizio dei lavori, i lavoratori dovranno essere portati a conoscenza delle modalità di pronto intervento, degli
obblighi e competenze degli specifici addetti e del comportamento da tenere singolarmente in caso si verifichi un
incidente; dovrà inoltre essere assegnato specificatamente il compito di chiamata telefonica in caso di emergenza
sanitaria. Dovrà inoltre essere nota a tutti i lavoratori la dislocazione della cassetta di pronto soccorso, la quale sarà
conservata a norma di legge e dotata di tutti i presidi previsti dalla legge stessa (il pacchetto delle medicazioni deve
essere conforme a quanto previsto dal D.P.R 303/56 e successive modifiche); inoltre i lavoratori dovranno aver ricevuto
adeguata informazione sulla formazione degli addetti al pronto intervento, sui procedimenti relativi alle operazioni di
pronto soccorso immediato in caso degli incidenti che possono verificarsi in cantiere onde garantire un uso adeguato dei
presidi medici in attesa dei soccorsi.
La ditta dovrà fornire e conservare i dati del medico competente (nominativo, numero di telefono) e in relazione alla
tipologia delle lavorazioni dovrà garantire la sorveglianza sanitaria sulle maestranze stesse, compreso accertamenti
sanitari preventivi e periodici di cui al d.lgs. 81/2008, e successive modifiche ed integrazioni.
Il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) sarà fornito in doppio originale (uno in cantiere ed uno presso il
Coordinatore della Sicurezza per la Esecuzione), è strutturato in capitoli distinti, tutte le pagine sono progressivamente
numerate, l'indice consente di individuare le singole parti che lo compongono.
TIPO DPI
ZONA PROTETTA
MANSIONE
Elmetto di protezione
Testa
Tutte
Occhiali di sicurezza
Occhi
Tutte
Maschera antipolvere prot. FFP3
Vie respiratorie
Operatori lungo linea
Gilet ad alta visibilità di colore giallo
Corpo
Operatori lungo linea
Guanti da lavoro
Mani
Tutte
Guanti in gomma prodotti chimici
Mani
Muratore; Addetti
sigillature; Operatori lungo
linea
Scarpe con puntale e lamina
Piedi
Tutte
Stivali con strappo a coscia
Piedi
Operatori lungo linea
Archetti o tappi
Apparato uditivo
Tutte
Cuffie
Apparato uditivo
Lavorazioni > 87 dB(A);
Operatori lungo linea
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Imbracatura di sicurezza
Corpo
Lavori in quota
Tuta da lavoro
Corpo
Tutte
Di seguito si danno le indicazioni sulle caratteristiche principali che compongono il Piano di Sicurezza e
Coordinamento in maniera da motivare le scelte che hanno indirizzato la struttura che lo caratterizza.
6.6
M odalità di controllo dell’aggiornam ento
Modalità di gestione del PSC - Piano di Sicurezza e Coordinamento
Il PSC è parte integrante della documentazione contrattuale, che l’appaltatore deve rispettare per la buona riuscita
dell’opera.
Il PSC viene consegnato a tutte le imprese (a cura dell’impresa appaltatrice) che partecipano alla realizzazione
dell’opera almeno 20 giorni prima dell’effettivo inizio delle lavorazioni relative, sia per il perfetto coordinamento che
per permettere la formulazione di un offerta che tenga conto anche delle necessità organizzative e del costo della
sicurezza.
L’impresa appaltatrice, prima dell’inizio dei lavori, può presentare proposte di integrazione al piano della sicurezza,
qualora ritenga di poter meglio tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori presenti in cantiere. Il Coordinatore in fase
di esecuzione valuterà tali proposte e, se ritenute valide, le adotterà integrando o modificando il PSC. Nel caso di
interventi di durata limitata, l’appaltatore può consegnare al subappaltatore la sola parte del PSC relativa alle
lavorazioni che si eseguono in cantiere durante il periodo di presenza dello stesso.
Revisione del piano
Il PSC potrà essere rivisto, in fase di esecuzione, in occasione di:
• Presentazione del POS da parte delle impresa esecutrice nel caso in cui siano presenti:
− modifiche organizzative;
− modifiche progettuali;
− modifiche procedurali;
− introduzione di nuova tecnologia non prevista all’interno del presente piano;
− introduzione di macchine e attrezzature non previste all’interno del presente piano;
• Varianti in corso d’opera;
• Integrazione / Aggiornamento del POS da parte delle impresa esecutrice per l’inserimento di nuove ditte
Subappaltrici
Aggiornamento del piano
Il PSC è fornito in doppio originale (uno da tenersi nell’ufficio di cantiere ed uno da conservarsi a cura del
Coordinatore). Il coordinatore consegnerà l’originale da conservarsi in cantiere all’appaltatore attraverso comunicazione
scritta. L’appaltatore provvederà affinché tutte le imprese ed i lavoratori autonomi presenti o che interverranno in
cantiere, ricevano una copia del PSC.
Il PSC è predisposto per il controllo dell'aggiornamento in cantiere, di conseguenza si avrà un unico originale (quello
presente in cantiere), con cadenza mensile sarà effettuato, se necessario, l’aggiornamento informatico e
conseguentemente la riedizione in doppio originale del Piano. Ogni singola modifica, oltre ad essere trascritta in fase di
sopralluogo, sarà comunicata per Ordine di Servizio relativo alla Sicurezza.
6.7
Sorveglianza in m ateria di sicurezza
In occasione della sua presenza in cantiere, il coordinatore in fase di esecuzione eseguirà dei sopralluoghi assieme al
responsabile di cantiere dell’impresa appaltatrice o ad un suo referente (il cui nominativo sarà comunicato all’atto della
prima riunione) per verificare l’attuazione delle misure previste nel piano di sicurezza ed il rispetto della legislazione in
materia di prevenzione infortuni ed igiene del lavoro da parte delle imprese presenti in cantiere.
In caso di evidente non rispetto delle norme, il coordinatore farà presente la non conformità al responsabile di cantiere
dell’impresa inadempiente e se l’infrazione non sarà grave rilascerà un verbale di non conformità sul quale annoterà
l’infrazione ed il richiamo al rispetto della norma. Il verbale sarà firmato per ricevuta dal responsabile di cantiere che ne
conserverà una copia e provvederà a sanare la situazione.
La non conformità sarà trattata e risolta secondo le procedure di assicurazione di qualità; seguendo il consueto iter
procedurale che si esplicita sommariamente in:
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a) Apertura della Non Conformità (Procedurale od Esecutiva) direttamente dall’impresa appaltatrice (l’apertura di N.C.
determinata da specifico Ordine di Servizio può considerarsi negligenza nella conduzione dei lavori da parte della ditta
esecutrice, e può determinare successive azioni di segnalazione all’A.V.L.P.),
b) Proposta formale per la risoluzione della NC da parte della ditta esecutrice,
c) Approvazione della proposta da parte del CSE,
d) Azione della ditta esecutrice e risoluzione della NC,
e) Verifica della rimozione della NC e formalizzazione della Risoluzione da parte del CSE.
Il coordinatore in fase di esecuzione ha facoltà di annotare sul giornale dei lavori sue eventuali osservazioni in merito
all’andamento dei lavori.
Se il mancato rispetto dei documenti e delle norme di sicurezza può causare un pericolo grave ed imminente il
coordinatore in fase di esecuzione richiederà l’immediata messa in sicurezza della situazione e, se ciò non fosse
possibile procederà all’immediata sospensione della lavorazione comunicando la cosa al committente in accordo con
quanto previsto dall’art. 92 del D.Lgs. 81/2008.
Qualora il caso lo richieda, il coordinatore in fase di esecuzione potrà concordare con il responsabile di cantiere
dell’impresa istruzioni di sicurezza aggiuntive non previste dal piano di sicurezza e coordinamento. Tali istruzioni
saranno date sotto forma di comunicazioni scritte che verranno firmate per accettazione dal responsabile dell’impresa
appaltatrice.
6.8
Contem poraneità dei lavori
Nello specifico le attività previste saranno quelle elencate ai paragrafi precedenti, tuttavia allo stato delle informazioni
attuali i lavori in oggetto non sono gli unici prevedibili nel fabbricato, essi dovranno essere quindi coordinati evitando
sovrapposizioni di lavorazioni ed in caso non fosse possibile prevedendo le attività in zone logisticamente distaccate e
separate le une dalle altre, per evitare che attività con rischi differenti interferiscano tra di loro in maniera che
l’operatore del caso si trovi in ambiente con rischi diversi da quelli a cui sia stato preparato. Le attività dovranno quindi
essere gestite separatamente, facendo in modo che ogni attività diversa possa utilizzare gli apprestamenti, attrezzature,
infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva ad essa necessari.
Il presente piano, è stato quindi organizzato in modo tale da assicurare che non vi siano attività contemporanee. Le fasi
di lavoro, indicate nel programma lavori, temporalmente contemporanee, dovranno essere fisicamente separate, in
quanto svolte in luoghi distinti. L’analisi delle tipologie di attività lavorative, ha evidenziato numerose sovrapposizioni
che possono essere ricondotte in due differenti tipologie:
1) lavorazioni a servizio della lavorazione principale, in questo caso la contemporaneità non introduce alcun rischio
aggiuntivo;
2) lavorazioni completamente disgiunte, in questo caso le lavorazioni si devono sviluppare in postazioni fisicamente
separate, pertanto la contemporaneità è solo apparente ed anche in questo caso non vengono introdotti rischi aggiuntivi;
in conseguenza NON sono presenti sovrapposizioni di attività lavorative che necessitano di valutazioni specifiche
aggiuntive.
Le modalità operative da seguire per garantire un perfetto coordinamento delle attività sono indicate di seguito, al cui
interno sono indicate anche le procedure da seguire per assicurare l'inserimento in sicurezza, di qualsiasi nuovo
lavoratore (dipendente neoassunto, artigiano, lavoratore autonomo o dipendente di altra ditta).
Le contemporaneità previste ed analizzate nel programma lavori sono da considerarsi congrue senza prescrizioni, in
quanto le attività dovranno poter generalmente coesistere senza pregiudizio per la salute e sicurezza dei lavoratori, fatte
salve, come già detto, le indicazioni poste anche alla successiva voce Coordinamento.
6.9
Interferenza dei lavori con altre attività
Nell’atrio principale posto al piano del ferro dovranno essere effettuati lavori per la realizzazione dell’impianto oggetto
del presente appalto. In tale area sono presenti numerosi esercizi commerciali. I lavori non interferiranno con tali attività
commerciali in quanto le canaline per il passaggio dei cavi non saranno installate sopra le insegne dei negozi. Le
canaline, infatti, saranno posizionate in spazi retrostanti o al di sopra dei negozi. Per quanto riguarda il montaggio delle
telecamere, esso non dovrebbe comportare il posizionamento del trabattello in modo da non consentire l’accesso e
l’uscita dai negozi. Qualora non esistesse la possibilità di non interferire con le attività commerciali, si dovrà prevedere
l’installazione delle telecamere durante le ore notturne ovvero quando i negozi chiuderanno.
Tale paragrafo è sostitutivo del DUVRI.
6.10 Program m a dei lavori
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Adempimenti generali
Il programma dei lavori deve essere preso a riferimento dall’ impresa principale per l’organizzazione delle proprie
attività lavorative e per gestire il rapporto con i propri subappaltatori e fornitori. In fase di assegnazione del singolo
incarico dovranno essere realizzati i cronoprogrammi di dettaglio da allegarsi al presente piano.
Prima dell’inizio effettivo dell’attività di cantiere, l’impresa appaltatrice dovrà consegnare al coordinatore per
l’esecuzione, un proprio programma di dettaglio dei lavori con la tempistica di svolgimento delle attività comprendente
il cronoprogramma grafico (GANTT), con individuazione dei percorsi critici e subcritici ed eventuali dettagli di
approfondimento specifici. Tale programma dovrà essere verificato ed aggiornato in funzione dei dettagli singoli che
ciascun subappaltatore presenterà prima dell’inizio delle proprie attività.
Il coordinatore verificherà i programmi dei lavori e nel caso in cui nella successione delle diverse fasi lavorative non
siano presenti situazioni di interferenza ulteriori rispetto a quelle contemplate nel programma dei lavori allegato al
piano, li adotterà per la gestione del cantiere.
Nel caso in cui il programma lavori aggiornato comporti una diversa organizzazione esecutiva con modifiche sostanziali
al normale svolgimento delle attività la necessaria approvazione dovrà coinvolgere espressamente il Direttore dei
Lavori ed il Responsabile del Procedimento. Nel caso in cui il programma dei lavori dell’impresa esecutrice offra una
diversa successione delle fasi lavorative rispetto a quanto individuato nel cronoprogramma allegato a tale Piano, dovrà
essere compito dell’impresa esecutrice fornire al coordinatore per l’esecuzione la proposta delle misure di prevenzione e
protezione che si intendono adottare per eliminare i rischi di interferenza introdotti; il coordinatore, valutate le proposte
dell’impresa, potrà accettarle, formulare delle misure di prevenzione e protezione integrative a quelle dell’impresa
oppure richiamare la stessa al rispetto del piano di sicurezza originale.
L’aggiornamento proposto dalla ditta esecutrice (complessivo o relativo alla parte dalla ditta subappaltatrice) avrà
effetti solo successivamente alla espressa approvazione della stazione appaltante (Coordinatore in esecuzione, Direttore
dei Lavori e Responsabile del Procedimento).
Integrazioni e modifiche al programma dei lavori
Ogni necessità di modifica del programma dei lavori deve essere comunicata al coordinatore per la sicurezza in fase di
esecuzione prima dell’inizio delle attività previste.
L’integrazione/modifica proposta dall’impresa esecutrice diverrà efficace solo dopo formale accettazione del
Coordinatore per la Sicurezza in Esecuzione.
Le modifiche al programma dei lavori approvate dal coordinatore in fase di esecuzione costituiscono parte integrante
del piano di sicurezza e coordinamento. Sarà cura dell’impresa esecutrice distribuire le integrazioni a tutte le imprese /
lavoratori autonomi interessati.
7
ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLE EMERGENZE
Di seguito si riportano le indicazioni minime per l’organizzazione e la gestione delle emergenze a carico di ciascuna
impresa esecutrice.
NUMERI DI TELEFONO UTILI E PRESIDI SANITARI
L’Ospedale con Pronto Soccorso più vicino all’area di cantiere è “ospedale g. b. grassi, via g. c. passeroni, 28, Ostia
Lido – 00122 Roma – tel. 0656481.
Al fine di gestire in modo adeguato le situazioni di emergenza verificabili presso il cantiere, sono stati identificati i
numeri di telefono di riferimento, riportati in allegato.
Allo scopo di informare i lavoratori, sarà cura del datore di lavoro delle imprese esecutrici rendere disponibile nel
cantiere copie della predette documentazioni, per tutta la durata dei lavori.
Inoltre i lavoratori devono avere disponibili adeguati mezzi di comunicazione per la segnalazione rapida in caso di
emergenza.
I lavoratori devono essere informati che, in caso di malore o infortunio, potrà essere chiesto l’intervento degli Addetti al
Primo soccorso presenti, i quali valuteranno la necessità di un eventuale ricorso a personale del Servizio sanitario
urgente (ARES 118).
Le imprese esecutrici, dovranno avere a disposizione, in prossimità delle aree di lavoro o nel locale spogliatoio, una
cassetta di pronto soccorso oppure pacchetto di medicazione, a seconda del Gruppo di appartenenza (in funzione del
gruppo tariffario INAIL relativo all’indice infortunistico di inabilità permanente), per un primo intervento in caso di
infortunio, allestiti secondo le indicazioni del DM 15 luglio 2003, n. 388.
La cassetta di primo soccorso e/o il pacchetto di medicazione dovranno essere installati in posti facilmente accessibili e
segnalati. Data la logistica del cantiere, si ritiene che il locale adibito a spogliatoio sia il luogo più adatto.
Il datore di lavoro ha l’obbligo di nominare “addetti alle emergenze di primo soccorso” in numero sufficiente ed
idoneamente formati come previsto dall’art. 3 del DM 15 luglio 2003, n. 388. Inoltre il cantiere dovrà essere dotato di
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idonee attrezzature atte a recuperare, in tutte le lavorazioni possibili, i lavoratori che dovessero essere soggetti ad
infortunio.
PREVENZIONE INCENDI
I lavoratori dovranno avere a disposizione nella zona di lavoro almeno 1 estintore portatile a polvere omologato,
conforme al D.M. 20.12.1982 (norme relative agli estintori soggetti ad approvazione ministeriale), debitamente
posizionato per evitare intralcio ai lavori e opportunamente segnalato con apposita cartellonistica di colore rosso.
Si deve prevedere la presenza di idoneo estintore durante le lavorazioni con fiamme libere (ad es. posa della guaina di
impermeabilizzazione).
Un altro estintore omologato, dovrà essere posizionato in corrispondenza di tutti i luoghi adibiti a deposito/magazzino
(in particolare quello dove saranno sistemati i materiali infiammabili).
Riassumendo, quindi, nel cantiere dovranno essere presenti 2 estintori che saranno verificati da ditte qualificate, almeno
ogni sei mesi, e debitamente segnalati.
L’appaltatore, così come i datori di lavoro subappaltatori, dovrà aver designato, tra i propri lavoratori un numero
adeguato di addetti alla gestione dell’emergenza incendio, adeguatamente formati.
Nello specifico cantiere, in considerazione dell’ubicazione, dei materiali combustibili e infiammabili utilizzati e della
tipologia delle lavorazioni si ritiene che possa essere attribuito un livello di rischio incendio BASSO. A fronte di tale
valutazione gli addetti dovranno effettuare un corso di 4 ore come previsto dal D.M. 10 marzo 1998.
Il Preposto di cantiere dovrà verificare a fine turno di lavoro che:
• tutti i materiali combustibili e infiammabili siano tenuti lontano da possibili sorgenti d’innesco (lampade, cavi
elettrici, prese elettriche);
• dopo eventuali lavori a caldo non siano presenti braci o materiale incandescente a contatto con materiale
combustibile;
• i materiali infiammabili (solventi, ecc.) siano chiusi all’interno dei rispettivi recipienti e posizionati in idoneo
armadio metallico;
• i rifiuti siano stati smaltiti;
• sia tolta tensione al quadro elettrico di cantiere.
I controlli di cui sopra dovranno essere verbalizzati in appositi moduli a disposizione del CSE.
8
8.1
ORGANIZZAZIONE, ALLESTIMENTO ED IMPIANTI DI CANTIERE
Cartello di Cantiere
In corrispondenza della zona di cantiere dovrà essere posizionato, a cura dell’impresa affidataria, il cartello di cantiere
riportante al minimo:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Committente
Progettisti
Direttore lavori
Coordinatore per l’esecuzione
Data di inizio lavori
Data di fine lavori
Importo complessivo dei lavori
Entità in uomini/giorno del cantiere
Impresa Affidataria/Esecutrice
Imprese subappaltatrici (eventuali)
Numero e data del contratto di appalto
Direttore Tecnico della ditta affidataria
Preposto alla sicurezza della ditta affidataria
L’impresa affidataria avrà cura di mantenere sempre aggiornati e leggibili i dati riportati sul cartello.
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8.2
Opere prelim inari di dem olizione
La demolizione parziale di fabbricati esistenti, essendo di modesta complessità non necessita di un programma di
demolizione come previsto dall’art. 151 del dlgs. 81/2008. Le indicazioni che seguono sono comunque redatte secondo
quanto previsto dal detto Articolo.
• Prima di procedere alle operazioni dovranno essere individuati tutti i materiali speciali eventualmente presenti
(amianto, canalizzazioni e /o tubazioni di impianti speciali, cisterne, …) in funzione dei rinvenimenti dovranno
essere organizzate le operazioni di bonifica e smaltimento.
• Gli edifici interessati sono in buone condizioni strutturali, in muratura portante e telaio in C.A., solaio di copertura
tradizionale e/o in carpenteria. Prima di procedere alle demolizioni sarà eseguita una recinzione dell’intera area
idonea ad assicurare la protezione contro le proiezioni verso l’esterno degli elementi frantumati. Vista la vicinanza
di aree ad accesso pubblico e/o di proprietà terze si dispone di concordare con le proprietà vicine modalità di
protezione che prevedano la segregazione di tutte le zone soggette a rischio.
• Prima di procedere alle demolizioni si dovranno rimuovere tutte le parti di pregio e/o riutilizzabili, mediante
smontaggio e stoccaggio nelle pertinenze del cantiere (salvo il deposito dei materiali pregiati in altre aree messe a
disposizione dal Committente).
• Per maggior sicurezza gli edifici a distanza ravvicinata dovranno essere liberati e disalimentati per tutta la durata
della demolizione (dovranno essere presi accordi specifici con gli utilizzatori a confine per il coordinamento dei
tempi di demolizione).
La demolizione seguirà le seguenti operazioni:
a) Disalimentazione / smontaggio / rimozione di tutta l’impiantistica interna;
b) Realizzazione di rinforzi ed irrigidimenti temporanei;
c) Demolizione manuale degli elementi strutturali in aderenza con altre parti da non demolire;
d) Rimozione con ditta specializzata di tutti i materiali inquinanti;
e) Disgaggio degli eventuali elementi strutturali da rimuovere;
f) Sollevamento con autogrù degli eventuali elementi strutturali resi liberi;
g) Frantumazione degli elementi in C.A. e delle murature portanti con uso di pinza idraulica;
h) Demolizione di tramezzi, pavimenti, solai;
i) Annaffiamento delle porzioni da demolire per ridurre la produzione di polveri;
j) Allontanamento delle parti frantumate e/o deposito provvisorio in area predisposta in adiacenza al cantiere;
k) Separazione dei detriti per consentirne un agevole riutilizzo in cantiere / conferimento in discarica.
Come più volte espresso le operazioni di demolizione dovranno procedere dall’alto verso il basso. Nessuno potrà
avvicinarsi all’area di cantiere, né all’area prevista di segregazione, che saranno delimitate mediante opportune
segnalazioni. In caso di necessità dovrà essere previsto un sistema di sorveglianza con addetti dislocati nei punti
principali che tengano a distanza di
sicurezza eventuali curiosi.
8.3
8.3.1
Area di Cantiere
Caratteristiche dell’area di cantiere
L’area oggetto dei lavori e del cantiere non presenta caratteristiche tali da comportare rischi specifici.
• Falde – i lavori non interessano la falda;
• Fossati e/o alvei fluviali – i lavori non interessano fossati e/o alvei fluviali;
• Alberi – in prossimità dell’area di cantiere od al suo interno non sono presenti piante di alto fusto.
Piano di Sicurezza e Coordinamento
• manufatti interferenti alcuni edifici adiacenti interferiscono con la realizzazione dei ponteggi. Che saranno in alcuni
casi di tipo a ponte o in appoggio diretto su coperture esistenti.
• infrastrutture (strade, ferrovie, …) – i lavori non interessano la stabilità e la viabilità della adiacente strada.
L’accesso al cantiere dovrà essere regolamentato sia che si tratti dell’accesso provvisorio (che rimarrà come
accesso per emergenza), sia che si tratti del normale accesso carrabile attraverso la viabilità ordinaria. Le modalità
di segnalazione e di regolamentazione saranno direttamente concordate con il locale Comando dei Vigili Urbani.
• edifici da tutelare (scuole, ospedali, case di riposo, abitazioni): assenti. Vi sarà comunque l’obbligo di una
protezione contro la produzione di rumore e di polveri. Si ritengono sufficienti normali precauzioni di
coordinamento e/o di protezione.
Annaffiare le aree di cantiere in terra battuta, effettuare le lavorazioni rumorose in periodi concentrati fuori delle
ore destinate al riposo (notturne dalle 20:00 alle 07:30 e diurne dalle 13:30 alle 14:30). Con tali prescrizioni, viste
le lavorazioni che dovranno svolgersi si può assicurare l’assenza di rischi particolari;
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Realizzazione Impianto di security – Roma Fiumicino Aeroporto
•
•
linee aeree: non presenti;
condutture sotterranee di servizi: esistono, in quanto dotazioni dell’edificio esistente, le seguenti conduttore
sotterranee:
• tubazioni di collegamento dai contatori di metano alle utenze interne: prima di fare qualsiasi tipo di intervento
occorre che l’attuale fornitura di gas metano venga completamente disattivata direttamente all’esterno dell’aria di
cantiere
• tubazioni di collegamento dai contatori dell’acqua sanitaria alle utenze interne; prima di fare qualsiasi tipo di
intervento occorre che l’attuale fornitura di acqua venga completamente disattivata direttamente all’esterno
dell’aria di cantiere
• tubazioni di collegamento dai contatori dell’energia elettrica alle utenze interne: prima di fare qualsiasi tipo di
intervento occorre che l’attuale fornitura di energia elettrica venga completamente disattivata direttamente
all’esterno dell’aria di cantiere
• tubazioni di scarico delle acque pluviali e delle acqua biologiche: occorre che, prima delle operazioni di scavo sotto
il livello di campagna tali tubazioni vengano perfettamente individuate;
• serbatoio interrato del gasolio e tubazioni di collegamento dalla cisterna del gasolio alla caldaia: occorre che, prima
delle operazioni di scavo sotto il livello di campagna si proceda allo smaltimento, nei termini di legge, del serbatoio
e delle tubazioni.
Altre indicazioni specifiche possono trovarsi anche in altre parti del PSC.
8.3.2
Locali di cantiere
Nell’area di cantiere dovranno essere al minimo presenti:
•
•
•
Un locale adibito a spogliatoio
Un locale bagno
Un’area magazzino/stoccaggio attrezzature e materiali.
I locali suddetti saranno ubicati in posizione limitrofa al cancello di ingresso all’area dei parcheggi posta in adiacenza al
fabbricato viaggiatori. Per maggiore comprensione si rimanda all’allegato “Layout di Cantiere”.
Tutti i locali rispondono a quanto previsto nell’allegato XIII al D.Lgs 81/08.
Per quanto riguarda la consumazione dei pasti, in considerazione della presenza nelle vicinanze di diversi locali di
ristorazione, sarà cura delle imprese effettuare apposita convenzione.
8.3.3
Presenza di fattori esterni che comportano rischi per il cantiere
Non vi sono rischi aggiuntivi proveniente dall’area esterna.
• In base alla data di inizio dei lavori non si prevede la concomitanza con altri cantieri / insediamenti produttivi ;
• viabilità carrabile e perdonabile: dovrà essere regolamentato l’accesso al cantiere evitando l’accesso nelle aree di
lavoro o di stoccaggio del materiale da parte di persone non autorizzate;
Altre indicazioni specifiche possono trovarsi anche in altre parti del PSC.
8.3.4
Rischi che le lavorazioni di cantiere possono comportare per l’area circostante
Il cantiere prevede interventi di significativa durata ed impatto in termini generali.
• In base alla data di inizio dei lavori non si prevede la concomitanza con altri cantieri / insediamenti produttivi ;
• viabilità: vale quanto indicato al par. 8.3.3 rimarcandone il livello di importanza;
• rumore – l’impatto di rumore sull’area esterna sarà mitigato attraverso l’uso di macchine di recente costruzione con
ridotta produzione di rumore. L’impresa dovrà porre la massima cura nell’evitare rumori inutili (tenere i motori
accessi anche se non necessari, ridurre al minimo i percorsi in retromarcia, …), nel caso il Coordinatore per
l’Esecuzione potrà richiedere la valutazione dell’impatto acustico del cantiere e disporre la mitigazione (Attiva /
Passiva) della rumorosità in eccesso; come già detto sarà cura dell’impresa richiedere l’eventuale autorizzazione in
deroga per attività temporanee rumorose, compresa la redazione della specifica relazione tecnica che illustra le
lavorazioni che si svilupperanno; in ogni caso l’impresa dovrà richiedere l’autorizzazione in deroga per attività
temporanee con produzione di rumore inserendo all’interno della relazione tecnica le seguenti prescrizioni minime:
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- coordinamento delle lavorazioni rumorose con le autorità pubbliche in modo da impedire lo svolgimento delle
lavorazioni rumorose in orario notturno,
- coordinamento con tutte le attività all’intorno per la verifica della compatibilità delle lavorazioni,
- relazione sviluppata da tecnico competente,
• polveri – l’impatto da polveri sarà limitato attraverso l’innaffiamento generale dell’area in base alle specifiche
esigenze ed all’andamento stagionale;
• fibre – non si prevede l’uso di prodotti che possano liberare fibre;
• fumi – i macchinari da utilizzare saranno dotati di marmitta catalitica, il loro uso sarà saltuario sia nello sviluppo
temporale del cantiere che nella singola giornata, pertanto non si ritiene di dover analizzare il rischio fumi;
• vapori, gas, odori o altri inquinanti aerodispersi – non si prevede l’uso di prodotti che possano liberare vapori, gas,
odori o altri inquinanti;
• caduta di materiali dall'alto – le operazioni di manovra per carico e scarico con la gru dovranno essere eseguite in
sicurezza e con i dovuti apprestamenti.
• Detriti e materiale di risulta: il personale della ditta dovrà eliminare continuamente e tempestivamente tali depositi
e ripristinare la sicurezza ed il decoro dei luoghi, secondo le modalità operative concordate direttamente con le
proprietà interessate.
Altre indicazioni specifiche possono trovarsi anche in altre parti del PSC.
8.4
8.4.1
Organizzazione Area di Cantiere
Accesso dei mezzi di fornitura dei materiali
L’area di cantiere non è accessibile da estranei. I fornitori potranno essere ammessi all’interno dell’area di cantiere
esclusivamente per espletare le attività di carico e scarico, e solo sotto la diretta sorveglianza del Responsabile di
cantiere.
Nel caso di forniture particolari che prevedano l’ingresso del fornitore all’interno dell’area si prescrive che le
lavorazioni in corso al momento dovranno essere interrotte e che le operazioni siano assistite da moviere a terra. L’area
destinata all’accesso per le operazioni di carico e scarico è situata all’interno dell’area baraccamenti posta in adiacenza
al cancello di ingresso al parcheggio limitrofo al fabbricato viaggiatori. (Vedi planimetria “Layout di Cantiere”).
8.4.2
Dislocazione zone di carico e scarico
L’area destinata all’accesso per le operazioni di carico e scarico è situata all’interno dell’area baraccamenti posta in
adiacenza al cancello di ingresso al parcheggio limitrofo al fabbricato viaggiatori. (Vedi planimetria “Layout di
Cantiere”).
In caso di lavorazioni di entità particolare per cui sarà necessario prevedere situazioni differenti da quelle programmate
si provvederà ad effettuare un aggiornamento delle schede integrative.
8.4.3
Zone di deposito attrezzature e di stoccaggio materiali e dei rifiuti
L’ area di deposito e stoccaggio di materiali e rifiuti è situata all’interno dell’area baraccamenti posta in adiacenza al
cancello di ingresso al parcheggio limitrofo al fabbricato viaggiatori. (Vedi planimetria “Layout di Cantiere”).
Per i rifiuti è ammesso esclusivamente lo stoccaggio temporaneo di materie di demolizione previa preparazione
dell’area per impedire l’imbrattamento e la percolazione nelle aree limitrofe.
Il materiale ed i rifiuti dovranno essere stoccati in modo da non recare pericolo ed intralcio ai percorsi di cantiere.
8.4.4
Smaltimento rifiuti
L’esercizio all’interno del cantiere delle attività in oggetto dà origine alla produzione di rifiuti che debbono essere
smaltiti.
I rifiuti speciali pericolosi che potrebbero risultare presenti sono tutti quelli che provengono dall’uso dei prodotti
chimici (acque di lavaggio, barattoli e contenitori vuoti, ecc..).
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Realizzazione Impianto di security – Roma Fiumicino Aeroporto
I rifiuti non pericolosi dovranno essere raccolti in apposito cassone mentre i rifiuti pericolosi saranno raccolti in
contenitori, muniti di coperchio e chiusura a tenuta, sui quali deve essere presente l’indicazione del contenuto.
L’impresa esecutrice sarà responsabile del corretto stoccaggio, nonché dell’evacuazione, dei detriti, delle macerie e dei
rifiuti prodotti dal cantiere ai sensi dell’art. 96 del D.Lgs 81/08. Nella categoria dei rifiuti rientrano tutti i materiali di
scarto la cui presenza si concretizza in cantiere dopo l’inizio dell’attività lavorativ.
I rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi possono originare rischi per il personale presente in cantiere e danni
ambientali; pertanto, dovranno essere raccolti e stoccati separatamente in contenitori specifici ed idonei ai rischi che il
rifiuto presenta nonché ubicati in zone ben individuate del cantiere. I rifiuti liquidi pericolosi dovranno essere stoccati in
recipienti etichettati posti al coperto e all’interno di un bacino di contenimento per evitare spandimenti.
L’impresa esecutrice dovrà provvedere all’allontanamento dei materiali di demolizione e di quanto non riutilizzabile in
sito.
Il responsabile di cantiere dell’impresa esecutrice assicurerà :
• il corretto deposito e allontanamento dei materiali di risulta,
• gli spostamenti di uomini e materiali in condizione di ordine e salubrità,
così come previsto dagli art. 95 del D. Lgs. n. 81/08, dal D.Lgs n. 152/06 e s.m.i. e da altre norme, regolamenti,
ecc. vigenti al momento dell’inizio dei lavori.
I rifiuti dovranno essere conferiti a soggetti specificatamente autorizzati allo smaltimento così come previsto dal D.Lgs
n. 152/06 e s.m.i.; il responsabile di cantiere dell’impresa esecutrice assicurerà che gli stessi vengano accompagnati dal
Formulario di identificazione provvedendo anche alla tenuta del registro di carico e scarico.
Si fa assoluto divieto di smaltire qualsiasi tipo di rifiuto in luogo non autorizzato.
A completamento dei lavori e prima della consegna dell’opera al Committente, l’intera area sarà libera da ingombri e
bonificata di ogni rifiuto o refluo di lavorazione.
8.4.5
Zone di deposito dei materiali con pericolo di incendio o di esplosione
Nel cantiere in esame non sono previsti depositi di materiali con pericolo d’incendio o esplosione, in ogni caso
successivamente qualora dovesse presentarsi l’eventualità saranno individuate zone idonee ed effettuata l’integrazione
del PSC.
8.4.6
Modalità da seguire per la recinzione del cantiere
L’area sarà recintata con pannelli mobili preferibilmente in acciaio zincato con rete a maglia su blocchetti in PVC o
cemento e con inserimento di rete plastificata ad alta visibilità (eventualmente saranno ammesse porzioni di recinzione
con pali in legno infissi nel terreno e rete plastificata alta 2 m ad alta visibilità).
Il cantiere sarà dotato di cancello carrabile e pedonale prospiciente la strada di servizio di accesso al lotto, con apertura
verso l’area di cantiere (vedi Lay-Out di cantiere); nella medesima planimetria si sono indicate le aree a servizio del
cantiere.
Particolare cura dovrà essere posta nella realizzazione della recinzione sui fronti verso la viabilità in modo da impedire
l’accessibilità delle aree di cantiere ad estranei. La cura e l’attenzione dovranno essere di misura superiore nella
gestione della manutenzione della recinzione di cantiere.
Non potranno essere utilizzate (per deposito temporaneo materiale di risulta scavo, in parte da riutilizzare per il
ritombamento degli scavi) aree esterne alla recinzione del cantiere.
8.4.7
Modalità da seguire per gli accessi
L'ingresso in cantiere sarà consentito solo ai lavoratori dipendenti, oltre che al Progettista, al Direttore dei lavori, al
Coordinatore in fase di Esecuzione, al Committente ed all'Imprenditore. Per consentire l'accesso ai subappaltatori e loro
dipendenti, agli artigiani e/o ai lavoratori autonomi dovranno essere eseguite preliminarmente le operazioni previste in
sede di coordinamento operativo (Accettazione del PSC, integrazione del PSC, attuazione del coordinamento, verifica
della idoneità tecnico amministrativa). La responsabilità dell'attuazione di tale misura, nonché dell'apposizione e della
verifica della permanenza della relativa cartellonistica, ricade sul responsabile tecnico di cantiere (Direttore di cantiere).
Ciascun dipendente dovrà indossare il cartellino identificativo, non sarà ammessa la presenza in cantiere di personale
dipendente non iscritto nei documenti di sicurezza (PSC e POS). La segnalazione di ingresso in cantiere di personale di
nuova assunzione dovrà essere iscritta nell’aggiornamento del POS dell’impresa con almeno 3 giorni di anticipo prima
dell’effettivo ingresso in cantiere. Le modalità di verifica dell’attuazione del coordinamento e della verifica
dell’idoneità tecnica del personale in ingresso dovrà essere sottoscritta per accettazione da parte del CSE.
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Realizzazione Impianto di security – Roma Fiumicino Aeroporto
L’accesso alla zona di cantiere avviene dalla viabilità pubblica provenendo da via Francesco Aurelio Di Bella passando
attraverso un varco protetto da sbarra a livello. Gli operai saranno dotati di tessera tramite la quale sarà possibile
accedere da tale varco gestito da ADR (Aeroporti di Roma). Nel Layout di cantiere sono indicate le viabilità e gli
accessi.
La presenza di macchine operatrici in movimento va segnalata con la cartellonistica prevista. I DPI da impiegare, in
relazione alle attività effettivamente svolte, dovranno essere distribuiti a tutto il personale che accede al cantiere. Il
Direttore di cantiere è tenuto ad impedire l'accesso a tutte le persone che, pur avendone titolo fossero sprovviste dei DPI
necessari. Per consentire una più agevole gestione delle attività è consentita l'utilizzazione dei DPI di scorta presenti
nella baracca di cantiere.
Il Direttore di cantiere, prima dell'inizio quotidiano dei lavori, e comunque prima della ripresa dei lavori dopo una pausa
significativa (la significatività della pausa è determinata dalle effettive condizioni meteorologiche intervenute durante la
pausa (Copiose piogge (mezza giornata), - Temperatura inferiore a 0°C (una ora), ....), è tenuto ad eseguire specifico
sopralluogo al fine di verificare le condizioni del sito, la stabilità delle strutture e delle attrezzature, condizioni dei
camminamenti, quant'altro reso necessario dalle condizioni atmosferiche intercorse nel periodo di chiusura del cantiere.
Particolare attenzione dovrà
essere prestata:
- alla stabilità delle scarpate dopo piogge intense e/o prolungate;
- alla percorribilità dei camminamenti in caso di gelo, pioggia o neve;
- altri casi consimili.
8.4.8
Modalità da seguire per le segnalazioni
Sarà presente in cantiere adeguata segnaletica di sicurezza di cui al Titolo V D.Lgs. 81/2008. Essa verrà posizionata
stabilmente negli specifici punti del cantiere ove è necessaria la presenza di un determinato cartello in relazione al tipo
di lavorazione svolta, alla sua pericolosità, alla presenza impianti, attrezzature o macchine operatrici che inducano
rischio. In generale si dovrà evitare di raggruppare la segnaletica in un unico grande cartello fatta eccezione per quello
infisso all’ingresso del cantiere. Ogni lavoratore della Ditta appaltatrice e il rappresentante per la sicurezza, così come
ciascun lavoratore autonomo deve essere a conoscenza del significato dei segnali (divieto, prescrizione, salvataggio,
prescrizione).
In particolare, come indicato nella planimetria allegata, si evidenzia la necessità di porre in opera la seguente
cartellonistica minima:
Lungo la viabilità ordinaria: attenzione lavori in corso, pericolo generico, limite di velocità 30 km/h, uscita automezzi
e autocarri (in prossimità dell’accesso al cantiere).
All'ingresso del cantiere: divieto di ingresso ai non addetti; indossare scarpe antinfortunistiche ed elmetto, divieto di
avvicinarsi al ciglio scavi; divieto di avvicinarsi all'escavatore in funzione; divieto di depositare materiali sui cigli,
automezzi a passo d’uomo.
All'uscita del cantiere: dare la precedenza; (di fianco ad ogni cancello di uscita).
Sulle singole macchine: non avvicinarsi alle macchine; vietato pulire o oliare organi in moto; non riparare né registrare
la macchina in movimento; norme di sicurezza relative a ciascuna macchina; DPI richiesti
Sui quadri elettrici: tensione di esercizio
La cartellonistica stradale va collocata secondo le disposizioni del Codice della Strada e secondo gli accordi di dettaglio
con la Polizia Municipale. Sulla baracca di cantiere dovrà essere posto un cartello che riepiloghi in modo ben visibile i
numeri di telefono utili.
8.5
Protezione o m isure di sicurezza contro possibili rischi provenienti dall’am biente
esterno
L’area di baraccamenti si trova all’interno di un parcheggio. Si dovrà prestare, dunque, attenzione alle macchine che
entreranno nel parcheggio. Si raccomanda quindi la massima cautela.
Quando si dovranno effettuare i lavori di installazione della palina e della posa di canaline e cavi relativi alla telecamera
posta a sorveglianza del cancello del parcheggio, si dovrà sospendere l’accesso al parcheggio ai non addetti ai lavori. In
alternativa si potranno effettuare tali lavori durante le ore notturne. Lo scopo è quello di evitare interferenze tra i lavori
e l’ambiente esterno.
In ogni caso dovrà porsi particolare attenzione alle modalità organizzative e comportamentali, in modo da IMPEDIRE
l'insorgere di qualsiasi danno verso terzi né lamentele da parte di chiunque possa subire disturbo.
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8.6
8.6.1
Servizi igienico – assistenziali e sanitari
Servizi igienico - assistenziali
E’ prevista l’installazione di bagni di cantiere da installare all’interno dell’area dei baraccamenti. (Vedi planimetria
“Layout di Cantiere”).
8.6.2
Servizi sanitari e di pronto intervento
Le ditte devono essere fornite di pacchetto di medicazione.
Restano comunque valide le seguenti prescrizioni minime:
− Tutto il personale dovrà essere in possesso di attestato di partecipazione a specifico corso di formazione professionale
per pronto soccorso in cantieri edili,
− Sarà a disposizione, per tutta la durata del cantiere almeno un automezzo efficiente,
− Sarà a disposizione, per tutta la durata del cantiere almeno un telefono cellulare,
− I lavoratori presenti saranno SEMPRE almeno 2.
8.6.3
Gestione delle emergenze
Anche se in presenza di modeste condizioni di rischio si riportano le prescrizioni di sicurezza previste per la gestione
delle emergenze
• Le procedure
La dimensione del cantiere non comporta l’obbligo della redazione del Piano di Emergenza. Si danno comunque, di
seguito le indicazioni che ne garantiscono comunque il risultato operativo.
Chiunque ravvisi una emergenza di qualsiasi tipo all’interno del cantiere deve segnalarla agendo sui dispositivi di
allarme acustico, se esistenti, o a voce e contattare direttamente gli addetti all’emergenza.
Il responsabile dell’emergenza dovrà valutare la natura e l’entità dell’emergenza. Dovrà dare l’ordine di evacuazione in
caso di pericolo grave ed immediato.
Dovrà censire i lavoratori presenti ed eventualmente, localizzare i lavoratori non presenti, senza addentrarsi nella zona
pericolosa.
Provvederà a chiamare telefonicamente i soccorsi: vigili del fuoco, pronto soccorso, ecc. Provvederà ad informarli
sull’accaduto: fattori che lo hanno determinato, le condizioni del luogo e degli eventuali feriti. Provvederà a fornire
indicazioni chiare e complete per permettere ai soccorsi di raggiungere il cantiere, a tenere sgombra una via di accesso,
ad accompagnare i soccorsi nel luogo dell’incidente. Dovrà dichiarare la fine dell’emergenza.
• I segnali convenuti
Il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione dovrà stabilire dei segnali acustici di emergenza, validi per le
maestranze di tutte le aziende presenti in cantiere, ad esempio:
− in caso di evacuazione: un suono prolungato di sirena;
− in caso di incendio: due suoni prolungati di sirena;
− in caso di pronto soccorso: tre suoni prolungati di sirena.
• I percorsi di fuga e i luoghi sicuri di ritrovo
I percorsi di fuga verticali ed orizzontali, per l’allontanamento dai luoghi di lavoro nel caso si ravvisi una situazione di
emergenza, sono rappresentati sull’elaborato grafico planimetrico.
Viste le dimensioni ridotte del cantiere il ritrovo sarà direttamente al piano stradale.
• Le procedure di evacuazione
I lavoratori avvisati dell’emergenza con il segnale acustico convenuto o, dove ciò non è possibile, a voce, devono
mantenere la calma, disattivare le attrezzature sino ad allora adoperate, allontanarsi dal luogo di lavoro, facendo
attenzione a non abbandonare oggetti e attrezzi che possano intralciare il percorso di fuga.
Devono raggiungere il luogo sicuro convenuto seguendo il percorso di fuga previsto dal piano e non lo abbandoneranno
fino alla fine dell’emergenza.
• Le procedure in caso di infortunio o malore
Chiunque si trovi ad assistere ad un infortunio, salvo impedimento per causa di forza maggiore, deve richiedere
immediatamente l’intervento del responsabile per il pronto soccorso.
Deve astenersi da qualsiasi intervento sull’infortunato.
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Nel caso di un infortunio causato dall’elettricità, dovrà immediatamente interrompere il circuito elettrico a monte
dell’infortunato agendo sull’interruttore di emergenza del quadro di zona o del quadro generale, oppure, nel caso in cui
la procedura sia più rapida, separare l’infortunato dalla fonte energetica usando del materiale isolante (legno, plastica).
Solo nel caso la situazione del luogo dell’infortunio risulti pericolosa dovrà spostare la persona infortunata.
Il responsabile per il pronto soccorso deve valutare il tipo di infortunio e l’entità del danno, controllare il luogo
dell’infortunio ed evitare situazioni di pericolo, attuare le procedure di primo soccorso previste, conformemente alla
formazione ricevuta, chiedere l’intervento del pronto soccorso, oppure, organizzare il trasporto in ospedale.
Nelle procedure di primo soccorso deve:
− accertare che il luogo sia sicuro;
− accertare se la vittima sia cosciente, se abbia le vie respiratorie aperte, si stia respirando, se abbia polso, se abbia
un’emorragia;
− controllare le funzioni vitali ed eseguire un esame dalla testa ai piedi;
− in caso di ferita è necessario scoprire la ferita, tagliando gli indumenti se necessario, pulire con acqua e sapone,
disinfettare con soluzione antisettica e fasciare con garze sterili; se la ferita è grave, è necessario arrestare l’emorragia
comprimendo la ferita con forza, oppure, solo in presenza di frattura stringere a monte con laccio emostatico; attivarsi
per un rapido trasporto in ospedale;
nel caso di frattura ad un arto è necessario scoprire la parte lesa, tirare l’arto per allinearlo lungo l’asse e immobilizzarlo
con struttura rigida; se si sospetta una frattura alla colonna vertebrale bisogna agire in modo da evitare il rischio di
paralisi lasciando l’infortunato nella sua posizione, attivandosi per un rapido intervento dell’ambulanza;
− nel caso di trauma cranico, in seguito a contusione alla testa, è necessario accertarsi dello stato di conoscenza
dell’infortunato; se è privo di conoscenza e respira, lo si lascerà in posizione sicura e si chiamerà immediatamente
l’ambulanza; se non respira, è necessario procedere preventivamente alla respirazione artificiale e alla pratica del
massaggio cardiaco;
− qualora l’infortunato sia cosciente, ma accusi mal di testa, sonnolenza, nausea e vomito è necessario accompagnarlo
in ospedale per fornirgli i necessari controlli sanitari;
− in caso di folgorazione, il primo intervento è teso a bloccare l’erogazione della corrente, agendo sugli interruttori a
monte dell’infortunato e più vicini a questi; successivamente si procederà con cautela al distacco dell’infortunato
dall’elemento che gli ha trasmesso la corrente, utilizzando del legname o altro materiale isolante; prima di chiamare il
soccorso è fondamentale praticare la respirazione artificiale, operazione che se compiuta nei primi tre minuti dalla
folgorazione aumenta la possibilità di salvezza dell’individuo;
− nel caso si verifichi una ustione grave, bisognerà scoprire le parti interessate, tagliando i vestiti se necessario, versare
acqua in abbondanza, salvo che l’ustione non sia stata causata da acido muriatico (Hcl) o acido nitrico (HNO) o acido
solforico (H2S04); completare l’operazione fasciando le parti con garze sterili e trasportare urgentemente all’ospedale
con l’ambulanza.
• Le procedure in caso di incendio
Chiunque veda un principio di incendio deve avvisare immediatamente il responsabile per la prevenzione incendi, il
quale deve valutare l’entità e il tipo di incendio, intervenire nel caso di incendi di modesta con l’aiuto degli addetti alla
prevenzione, con estintori adatti alla tipologia di incendio.
Nel caso di incendi di vaste dimensioni, dovrà avvisare il responsabile dell’emergenza, avvisare i Vigili del fuoco,
interrompere tutte le alimentazioni (elettrica e gas), provvedere ad allontanare tutti i possibili materiali infiammabili
dalla zona. In ogni caso per la singola stazione l’impresa dovrà adeguarsi al piano di emergenza vigente.
8.7
Protezioni o m isure di sicurezza connesse alla presenza nell’area di cantiere di
linee aeree e condutture sotterranee
Come già detto non vi sono linee elettriche aeree interferenti.
Dovranno comunque essere prese le normali precauzioni prima di effettuare gli scavi (verifica con rilevatori di condotte
interrate, particolari cautele durante le operazioni di scavo, ecc.).
Il responsabile del cantiere è tenuto a verificare il rispetto delle prescrizioni e la effettiva esecuzione degli allacciamenti
o sconnessioni programmate prima dell'inizio dei lavori.
8.8
Viabilità di cantiere
All’area di cantiere si accede da via Francesco Aurelio Di Bella. I mezzi dovranno oltrepassare un varco protetto da
sbarra a livello ampio quasi 3 metri. I mezzi di trasporto non dovranno essere quindi di elevato ingombro. Si consiglia
l’uso, al massimo, di un furgoncino.
La velocità dei mezzi d’opera nei percorsi di servizio e di lavoro non dovrà essere superiore a 10 Km./h.
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La viabilità di accesso dovrà essere mantenuta durante l'esecuzione dei lavori e restituita in condizioni di perfetta
efficienza alla fine dei lavori. La rispondenza delle condizioni a fine lavori dovrà essere attestata prima dello svincolo
delle trattenute a garanzia. L’area interna al cantiere potrà essere percorsa solo se perfettamente percorribile (assenza di
buche, di zone scivolose).
Il responsabile di Cantiere è tenuto a verificare prima dell'inizio delle operazioni giornaliere, la perfetta efficienza della
viabilità, sia interna al cantiere, sia nella strada di servizio.
8.9
8.9.1
Im pianti di alim entazione e reti principali di elettricità, acqua, gas ed energia di
qualsiasi tipo
Reti principali di elettricità
L’impresa esecutrice delle opere di cantierizzazione dovrà realizzare l’impianto elettrico di cantiere conformemente alla
regola dell’arte e alle norme tecniche in materia (CEI 64-8, CEI 64-17, CEI 17-13/4) fornendo le certificazioni attestanti
la conformità (DM 37/08).
Dal quadro generale ciascuna impresa esecutrice realizzerà un proprio sottoquadro di cantiere per l’alimentazione delle
proprie attrezzature.
Nello stendere eventuali linee elettriche integrative, fisse o mobili, dovranno essere tenuti presenti i pericoli da contatto
e da passaggio, pertanto i conduttori dovranno avere caratteristiche tali da resistere alle abrasioni ed agli urti.
Si riportano di seguito delle prescrizioni di carattere generale che dovrà possedere l’impianto elettrico di cantiere:
• derivazioni a spina per alimentazioni di potenza superiore a 1000 watt, provviste di interruttore a monte della presa
per permettere l’inserimento ed il disinserimento a circuito aperto;
• utilizzazione di prese e spine a norma CEI per usi industriali, montate sui quadri del cantiere;
• tutti gli utensili elettrici portatili (esclusi quelli a doppio isolamento garantito dal Marchio di Qualità), le macchine
e gli apparecchi mobili con motore incorporato (betoniere, ecc.), dovranno avere l’involucro di metallo collegato a
terra;
• nei luoghi molto umidi e nei lavori a contatto con grandi masse metalliche, tutti gli utensili e le lampade portatili
saranno alimentati rispettivamente con tensione non superiore a 50 e 25 volt verso terra;
• dovranno essere installate protezioni magnetotermiche differenziali proporzionate in funzione di quelle montate
sull’impianto principale;
• la scelta del cavo e dei materiali sarà fatta tenendo conto delle azioni meccaniche, termiche, chimiche, alle quali il
cavo stesso potrà essere sottoposto durante la posa o nelle successive condizioni di funzionamento;
• per la posa diretta di cavi su materiale combustibile (in particolare legno) saranno utilizzati solamente cavi
appositamente previsti allo scopo;
• per i cavi fissati a parete mediante staffe, mensole, ganci o dispositivi analoghi, deve essere curata la forma dei
sostegni e la loro distanza, che sono tali da non dar luogo, con l’andar del tempo, a rotture del rivestimento isolante
del cavo stesso;
• gli organi di comando, i dispositivi e gli strumenti montati sui quadri devono portare una chiara indicazione dei
circuiti ai quali si riferiscono. Di conseguenza sul quadro fisso del complesso da cui è stata realizzata la
derivazione principale, una targhetta dovrà indicare a quale quadro di cantiere fa riferimento, così come sul quadro
di cantiere dovranno essere indicati gli utensili collegati;
• per la realizzazione dell’impianto di cantiere, ai sensi di quanto previsto dal DM 37/08, non è obbligatoria la
redazione del progetto né il certificato di collaudo, mentre è obbligatorio il rilascio, da parte dell’installatore
abilitato, della “dichiarazione di conformità” cui dovrà essere allegata una relazione contenente la tipologia dei
materiali impiegati; tale dichiarazione costituisce adempimento anche ai fini dell’omologazione dell’impianto
elettrico di messa a terra.
Le linee principali porteranno ai quadri di distribuzione di cantiere contenenti le prese per l’alimentazione delle
macchine, delle attrezzature e degli impianti presenti in cantiere e i dispositivi di protezione contro le sovracorrenti e
contro i contatti indiretti.
Ai quadri di distribuzione resi operativi dall’impresa appaltatrice, si collegheranno anche le imprese subappaltatrici
chiamate a svolgere parte dei lavori previsti nell’appalto. Ciascuna impresa subappaltatrice che intenderà collegarsi ai
quadri di cantiere dovrà collegare agli stessi un suo “sotto-quadro” (ASC) e prelevare energia elettrica direttamente da
questo.
Per le prolunghe di alimentazione saranno ammesse solo prese incorporate in avvolgicavo oppure prese mobili conformi
alla norma CEI 23-12; in ogni caso, per motivi di sicurezza, dovrà essere limitato al minimo l’utilizzo delle prolunghe.
Si ricorda, inoltre, l’assoluto divieto di connessione agli apparecchi utilizzatori con altri sistemi diversi dalla presa a
spina o dalle morsettiere con serraggio a vite (tipo antitranciamento).
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I quadri elettrici dovranno essere posizionati, se non del tipo “a parete”, con apposito supporto su un piano orizzontale e
dovranno esser muniti, per consentirne lo spostamento, di punti di fissaggio o di presa.
Le linee di alimentazione e distribuzione, anche se per i cantieri edili non sussiste l’obbligo del progetto dell’impianto
elettrico, dovranno essere dimensionate con particolare attenzione alla caduta di tensione e alla portata nominale del
cavo in riferimento al carico da alimentare. Inoltre, l’installazione dovrà essere effettuata in modo tale da eliminare il
rischio di sollecitazione sulle connessioni dei conduttori e il rischio di danneggiamento meccanico.
Per le apparecchiature di tipo “trasportabile”, “mobile” o “portatile”, potranno essere utilizzati solo cavi con conduttore
flessibile tipo H07RN-F o equivalente purché in grado di assicurare l’adeguata resistenza all’acqua e all’abrasione. Per
le apparecchiature di tipo “fisso”, invece, è possibile utilizzare altre tipologie di cavi che non necessitano, visto l’uso, le
stesse caratteristiche (H07V-K, H07V-R, ecc.). L’impresa appaltatrice assicurerà l’utilizzo dell’impianto elettrico in
conformità alle norme di legge e di buona tecnica vigenti; qualunque modifica significativa all’impianto dovrà essere
autorizzata dal responsabile di cantiere dell’impresa appaltatrice in quanto sarà necessaria l’emissione di una nuova
dichiarazione di conformità, per la parte di impianto modificata/sostituita, da parte di soggetti abilitati.
Il materiale e le attrezzature elettriche utilizzate dalle imprese esecutrici, così come detto precedentemente, dovranno
essere conformi alla normativa vigente ed alle norme CEI applicabili; nel caso in cui il coordinatore per l’esecuzione
verificasse l’utilizzo di materiale non conforme, vieterà immediatamente l’utilizzo delle attrezzature e dei materiali
elettrici fino a che l’impresa inadempiente non abbia sanato la situazione pericolosa.
8.9.2
Reti principali di acqua
La distribuzione dell’acqua per usi di cantiere avverrà con tubazione in gomma da punto di presa provvisorio, messo a
disposizione dalla società erogatrice del servizio, previa pattuizione separata (a carico dell’impresa) degli oneri
accessori.
8.10 Im pianti di terra e di protezione contro le scariche atm osferiche
L’impianto di terra sarà necessario per le postazioni fisse di lavoro dotate di macchine od attrezzature (ponteggi, gru,
betoniera, sega circolare, …) vedi Schede integrative di cantiere.
L’impianto elettrico a servizio del cantiere dovrà essere collegato a terra, così come eventuali masse metalliche e la
struttura metallica delle attrezzature elettriche, mediante impianto dedicato opportunamente collegato a terra, coordinato
con quello esistente, in modo da costituire un unico sistema equipotenziale.
Si fa presente quanto segue :
• l’impianto di terra non può essere messo in servizio prima della verifica eseguita dall’installatore, che deve
rilasciare la dichiarazione di conformità;
• entro trenta giorni dalla messa in servizio, il Datore di lavoro invia la dichiarazione di conformità all’ISPESL ed
all’ASL o all’ARPA territorialmente competenti;
• il Datore di lavoro è tenuto ad effettuare regolari manutenzioni dell’impianto, nonché a far sottoporre lo stesso a
verifica periodica ogni due anni, rivolgendosi all’ASL o all’ARPA o ad eventuali organismi individuati dal
Ministero delle attività produttive. Il verbale rilasciato dal verificatore, deve essere conservato dal Datore di lavoro
ed esibito a richiesta degli organi di vigilanza;
Saranno comunque garantite le seguenti caratteristiche:
• i materiali avranno adeguata solidità, in funzione delle influenze esterne, sia meccaniche che climatologiche;
• tutti i collegamenti a terra saranno facilmente ispezionabili e la sezione del conduttore di terra non sarà inferiore a
50 mmq.;
• sarà messa a disposizione degli Uffici competenti di controllo una planimetria indicante i vari punti di
allacciamento alla rete di terra.
Per la tipologia di cantiere non risulta necessario installare impianti di protezione contro le scariche atmosferiche.
8.11 M isure generali di protezione contro il rischio di seppellim ento da adottare negli
scavi
Non si hanno scavi che possano presentare particolare rischio di seppellimento.
In caso di lavorazioni non previste con profondità di scavo superiore a 1,50m bisognerà provvedere all’ integrazione del
presente piano con le opportune predisposizioni atte a garantire la sicurezza dal rischio di seppellimento
(sbadacchiature, palancole …..)
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8.12 M isure generali da adottare contro il rischio di annegam ento
Non vi sono scavi tali da presentare rischio di annegamento.
8.13 M isure generali di protezione da adottare contro il rischio di caduta dall’alto
Ogni postazione di lavoro e comunque ogni luogo che si trovi ad altezza superiore ad 1,5 metri dal suolo (dal piano
sicuro sottostante) dovrà essere protetto contro la caduta, anche accidentale, di chiunque possa trovarcisi. I ponteggi
saranno montati da Ditta specializzata tramite personale specificatamente addestrato, tutto il processo di gestione
relativo al ponteggio dovrà essere specificato all’interno del PiMUS (Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio del
ponteggio), conforme al Art. 134-136, sez. V, Titolo IV D.Lgs. 81/2008 e Allegato XXII. La sottoscrizione del PiMUS
da parte della ditta Appaltatrice costituisce anche obbligo di sorveglianza sul corretto uso e sulla perfetta trasmissione
delle informazioni a tutto il personale interno al cantiere, per ciascun ponteggio ne dovrà essere garantita e certificata la
manutenzione periodica. I ponteggi, tra battelli ed i ponteggi mobili a castello sono soggetti ad omologazione e devono
essere accompagnati in cantiere dai relativi libretti. Il responsabile per le operazioni di montaggio, smontaggio e
verifica del ponteggio è il Direttore Tecnico di Cantiere.
8.14 M isure per assicurare la salubrità dell’aria nei lavori polverosi al chiuso
I detriti dovranno essere allontanati continuamente senza che possano determinare accumuli con produzione di polvere.
E’ necessario che la presenza di polvere venga ridotta irrorando di acqua le parti da demolire ed i detriti risultanti. Sarà
comunque necessario l’utilizzo di idonee mascherine.
8.15 M isure per assicurare la stabilità delle pareti e della volta nei lavori in galleria
Il cantiere in oggetto non ha gallerie.
8.16 M isure generali di sicurezza da adottare per le estese dem olizioni o m anutenzioni
8.16.1 Misure generali di sicurezza da adottare nella demolizione
Il cantiere in oggetto non presenta demolizioni consistenti. Si sottolinea comunque l’importanza di verificare
preventivamente la presenza, con idonea apparecchiatura elettronica, di linee elettriche ed idrauliche da sezionare. Le
prescrizione già poste sono sufficienti ad assicurare la sicurezza dei lavori di demolizione. È evidente che la conduzione
delle lavorazioni non può discostarsi dalle prescrizioni poste, il direttore tecnico di cantiere è tenuto a sorvegliare con la
massima attenzione le operazioni e di interromperle non appena si individui qualsiasi anomalia.
Le seguenti indicazioni generali sono ripetute per maggior cautela. I lavori di demolizione devono procedere con
cautela e con ordine dall'alto verso il basso e devono essere condotti in maniera da non pregiudicare la stabilità delle
strutture portanti o di collegamento e di quelle eventuali adiacenti, ricorrendo, ove occorra, al loro preventivo
puntellamento. La successione dei lavori deve risultare da apposito programma il quale deve essere firmato
dall'imprenditore e dal direttore dei lavori e deve essere tenuto a disposizione degli ispettori del lavoro.
8.16.2 Misure generali di sicurezza da adottare nel caso di manutenzioni
Ogni lavorazione eseguita dovrà essere mantenuta per tutto il periodo di durata dei lavori e fino a collaudo generale
avvenuto.
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8.17 M isure di sicurezza contro possibili rischi di incendio o esplosione
8.17.1 Misure di sicurezza contro possibili rischi di incendio
Visti i modesti carichi di incendio si ritiene sufficiente l’installazione di n° 2 estintori di incendio a polvere ABC del
peso di 5 Kg. da porre all’interno della recinzione di cantiere, accanto alla baracca di cantiere, protetti da apposita
cassetta di lamiera.
8.17.2 Misure di sicurezza contro possibili rischi di esplosione
Considerate le lavorazioni si ritiene che non vi siano possibili rischi di esplosione.
8.18 Dispositivi di attuazione a quanto previsto dall’Art. 14 - consultazione
La consultazione preventiva dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sui contenuti dei piani dovrà essere
effettuata e verbalizzata prima dell’effettivo inizio dei lavori in modo da poter apportare le modifiche o gli
aggiornamenti che venissero in tale sede proposti. Per garantire la corretta informazione e consultazione dei lavoratori
da parte dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, si stabilisce di consegnare gli elaborati costituenti il Piano di
Sicurezza e Coordinamento immediatamente dopo gli aggiornamenti resi necessari. La consegna dei lavori dovrà essere
subordinata alla accettazione del P.S.C. da parte di tutti gli interessati.
8.19 Disposizioni per dare attuazione all’Art. 5, com m a 1, lettera C - coordinam ento
Il presente piano è organizzato in modo tale da assicurare che non vi siano attività contemporanee. Tuttavia alcune fasi
di lavoro, come indicate nel programma lavori sono previste temporalmente contemporanee ma fisicamente separate in
quanto svolte in luoghi distinti. L’analisi del cronoprogramma delle lavorazioni evidenzia la presenza di numerose
sovrapposizioni che possono essere ricondotte in due differenti tipologie:
1) Lavorazioni a servizio della lavorazione principale, in questo caso la contemporaneità non introduce alcun rischio
aggiuntivo;
2) Lavorazioni completamente disgiunte, in questo caso le lavorazioni si sviluppano in postazioni fisicamente separate,
pertanto la contemporaneità è solo apparente ed anche in questo caso non vengono introdotti rischi aggiuntivi.
Si prescrive comunque che il Direttore di Cantiere organizzi la produzione di cantiere in modo che le lavorazioni nelle
varie zone siano sempre disgiunte. Per fare ciò si potrà dividere la zona di lavoro all’interno del fabbricato in aree
separate divise fisicamente (due o tre per piano). Per quanto sopra si può asserire che NON sono presenti
sovrapposizioni di attività lavorative che necessitano di valutazioni specifiche aggiuntive. Non viene allegato il
prospetto di riepilogo delle tipologie di sovrapposizione in quanto si può tutto classificare come “Assenza di
sovrapposizioni” ovvero “Sovrapposizioni senza rischi aggiuntivi”.
L’impresa potrà utilizzare il cronoprogramma per proporre eventuali modifiche e verificare l’eventuale necessità di
prescrizioni specifiche. Comunque in considerazione delle possibili evoluzioni del cantiere si prevede che il Direttore
del Cantiere debba organizzare una riunione di pianificazione preferibilmente settimanale (di norma il venerdì a fine
orario) o almeno quindicinale nella quale dovranno essere pianificate sia le azioni a breve periodo che le azioni di
dettaglio della settimana successiva e gli eventuali aggiustamenti necessari per vietare o coordinare le attività che
dovessero risultare sovrapposte od interferenti.
8.20 Disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall’Art. 5, com m a 1, lettera D
Le modalità e la tempistica della verifica dell'attuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali, saranno
direttamente concordate tra le parti interessate.
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8.21 Valutazione delle spese prevedibili per l’attuazione dei singoli elem enti del piano
Il costo complessivo della sicurezza è inteso come stima dei costi derivanti dall'adozione di procedure esecutive
particolari e dall'impiego di apprestamenti ed attrezzature atti a garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli
infortuni e la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. La stima dei costi della sicurezza, come da conteggio analitico
allegato, è pari ad 17.802,32 euro.
8.22 M isure generali di protezione da adottare contro gli sbalzi eccessivi di
tem peratura
Si ritiene che le normali precauzioni proprie della vita quotidiana siano sufficienti ad eliminare il rischio. In caso di
ambienti climatizzati si dispone che tra ambiente interno ed ambiente esterno non possa aversi uno sbalzo termico
superiore a 5°C; in caso di temperature eccezionali saranno date opportune integrazioni su specifica richiesta da parte
dei lavoratori.
8.23 Illum inazione delle aree di servizio e di lavoro
Dove e fino a quando possibile, con la garanzia di poter operare in sicurezza, sarà utilizzata l’illuminazione naturale.
Mentre per le fasi lavorative in luoghi con insufficiente illuminazione (piano seminterrato), ovvero che richiedono
estrema precisione di intervento, l’illuminazione sarà effettuata a cura dall’appaltatore mediante l’utilizzo di fari o
lampade elettriche portatili di adeguata potenza collegati al quadro di cantiere e che dovranno avere le caratteristiche di
sicurezza indicate nel seguito.
I cavi saranno sistemati in maniera tale da non subire danneggiamenti per causa meccanica, non dovranno costituire
intralcio per la movimentazione delle persone e dei mezzi e, preferibilmente, non dovranno essere posizionati a terra.
La scelta del cavo e dei materiali sarà fatta tenendo conto delle azioni meccaniche e termiche alle quali il cavo stesso
potrà essere sottoposto durante la posa o nelle successive condizioni di funzionamento.
I portalampade saranno costruiti in maniera tale che il montaggio e lo smontaggio delle lampade possa essere fatto
senza toccare parti in tensione e, a lampada montata, non vi sia possibilità di contatto con le parti in tensione scoperte.
E’ inoltre curato che i portalampade utilizzati in luoghi umidi, abbiano le parti esterne costruite in materiale isolante non
igroscopico, oltre che a soddisfare i requisiti precedentemente esposti.
9
9.1
ANALISI DEI RISCHI
Analisi dei rischi presenti, con riferim ento anche all’Art. 100 D.Lgs 81/ 2008
La realizzazione delle opere previste non è stata suddivisa in fasi. Le attività sono individuate separatamente e ciascuna
individua le specifiche modalità di protezione e/o prevenzione. PSC. Il livello di rischio risulta determinato attraverso le
analisi previste dai disposti normativi DM 10/03/1998 le disposizioni normative specifiche degli ambienti ferroviari, la
procedura P13.2 di RFI per la redazione dei Piani Generali delle Emergenze e da quanto richiamato nelle Istruzioni
Tecniche per le Stazioni Ferroviarie 04/04/2005 (allegate al presente PSC).
In base a quest’ultimo documento di origine interna al Gruppo Ferrovie, tenendo conto di superfici ed affollamento
contemporaneo delle stazioni oggetto del presente PSC il livello di rischio è determinato come MEDIO.
Pertanto le imprese operanti dovranno uniformarsi a tale livello di rischio relativamente alle dotazioni di prevenzione e
protezione ed alla formazione/informazione specifica agli addetti all’emergenza e primo soccorso.
Le singole lavorazioni dovranno essere dettagliatamente analizzate nel Piano Operativo di Sicurezza della Ditta
Esecutrice dei lavori, nello stesso documento dovrà essere specificatamente descritto il modello organizzativo con il
quale s’intende svolgere l’opera. Anche ai sensi dell’Art 7 della 626 e successive norme armonizzate, si individuano i
rischi particolari che possono essere presenti e si danno le indicazioni minime di valutazione
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9.1.1
Rischio di investimento da veicoli circolanti nell’area di cantiere
Come già indicato la viabilità interna al cantiere, completa delle postazioni di carico e scarico, delle aree di stoccaggio,
dei percorsi pedonali e dei percorsi carrabili di servizio e di lavoro è riportata nella acclusa planimetria del Schede
integrative di cantiere.
Per il cantiere in esame, in alcune particolari fasi lavorative (scavi …) non è possibile individuare e mantenere una
viabilità strutturata, i mezzi meccanici / automezzi che dovranno percorrere l’interno dell’area di cantiere potranno farlo
solo a passo d’uomo e se assistiti da operatore a terra (moviere), che opererà secondo le dirette istruzioni del
responsabile di cantiere. Gli obblighi dell’impresa per assicurare la perfetta efficienza della viabilità interna sono già
stati evidenziati.
9.1.2
Rischio di elettrocuzione
Nel pieno rispetto dei punti precedenti il rischio di elettrocuzione è ridotto al minimo. I rischi generali dipendenti
dall’uso di energia elettrica dovranno essere presenti nel POS; di seguito si riepilogano le principali precauzioni che
devono essere costantemente seguite per assicurare la necessaria protezione contro il rischio elettrocuzione.
• L’impianto di terra dovrà essere del tipo TN, ovvero un punto collegato elettricamente a terra e le masse
dell’installazione collegate a quel punto per mezzo di conduttori di protezione;
• L’impianto elettrico dovrà essere protetto con dispositivi differenziali coordinati con l’impianto di terra;
• Saranno usate esclusivamente prese a spina per usi industriali montate esclusivamente nei quadri elettrici del
cantiere;
• Per l’alimentazione di macchine ed apparecchiature di potenza superiore a 1000 Watt saranno predisposte linee
specifiche provviste, a monte delle prese, di interruttore per permettere l’inserimento ed il disinserimento della
spina a circuito aperto (disalimentato);
• Tutti gli utensili elettrici portatili e le macchine con motore elettrico incorporato (seghe circolari, betoniere, gruppi
elettrogeni, ecc. ecc.) avranno involucro metallico collegato a terra tramite spinotto ed alveolo supplementari
facenti parte della presa di corrente;
• Nei luoghi bagnati o molto umidi e nei lavori a contatto o entro grandi masse metalliche le lampade elettriche
portatili saranno alimentate rispettivamente a tensione non superiore a 50V. o 25V. verso terra;
Tutte le macchine dovranno essere costantemente controllate, verificate e mantenute in perfetta efficienza.
Il responsabile di cantiere deve assicurare il necessario controllo ed ottemperanza alle precedenti prescrizioni.
9.1.3
Rischio di rumore
Il rischio rumore è analizzato dalla ditta esecutrice in relazione alle proprie caratteristiche specifiche nella relazione
specifica disponibile presso la sede aziendale. A livello generale si sottolinea che, nel cantiere in esame non saranno
utilizzate macchine che produrranno un rumore tale da imporre l’uso di dispositivi di protezione sia per l’operatore che
per l’assistente a terra, (escavatore, pala meccanica, rullo compattatore, …). Prima dell’inizio dei lavori il Coordinatore
per la Sicurezza in Esecuzione dovrà verificare il documento di valutazione sul rischio rumore (rapporto di valutazione),
(redatto in ottemperanza con il DPR 277/91) ed il suo eventuale aggiornamento / integrazione riferita al cantiere
specifico. Su richiesta dovrà essere prodotta la documentazione che attesti l’idoneità fisica e la formazione del personale
sull’argomento specifico.
Come già detto, si sottolinea che l’impresa esecutrice dovrà, sulla base delle proprie analisi, in funzione dell’effettivo
superamento dei limiti di immissione di rumore prescritti dal PCCA del territorio oltre che dai regolamenti edilizi,
richiedere l’eventuale autorizzazione in deroga per attività rumorose temporanee.
9.1.4
Rischio di vibrazioni
Il rischio vibrazioni è analizzato dalla ditta esecutrice in relazione alle proprie caratteristiche specifiche nella relazione
specifica disponibile presso la sede aziendale. A livello generale si sottolinea che, nel cantiere in esame saranno
utilizzate macchine per movimento terra che produrranno vibrazioni interessanti il Corpo Intero (WBV) ed utensili che
produrranno vibrazioni interessanti il sistema Mano Braccio (HAV) che potranno imporre l’uso di dispositivi specifici
di protezione.
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Prima dell’inizio dei lavori il Coordinatore per la Sicurezza in Esecuzione potrà verificare il documento di valutazione
sul rischio vibrazioni (rapporto di valutazione), (redatto in ottemperanza con il D.Lgs 187/2005) ed il suo
aggiornamento riferito al cantiere specifico.
Su richiesta dovrà essere prodotta la documentazione che attesti l’idoneità fisica e la formazione del personale
sull’argomento specifico.
9.1.5
Rischio dall’uso di sostanze chimiche
Per il cantiere in esame è previsto l’uso di cemento, disarmina, silicato di sodio oltre ai materiali chimici per i normali
prodotti per la pulizia. I materiali contenenti composti chimici naturali o di sintesi sono solo quelli connessi ad alcune
lavorazioni specifiche (sverniciatura, cementi, pitture con additivi particolari, asfalti, prodotti speciali, …). Ciascun
materiale potrà entrare in cantiere solo se provvisto della specifica scheda di sicurezza (dove saranno descritte le
precauzioni specifiche da adottare per la preparazione e l’uso del prodotto. Comunque dovranno essere sempre richieste
le caratteristiche tecniche e le modalità di utilizzo dei prodotti speciali e/o additivi alla ditta produttrice o distributrice.
In mancanza di dati sicuri e/o certificati è VIETATO l’uso di qualsiasi prodotto chimico (naturale o di sintesi)
sconosciuto.
Sarà cura del Responsabile del cantiere assicurare che le anzidette prescrizioni siano efficaci. Su richiesta dovrà essere
prodotta la documentazione che attesti l’idoneità fisica e la formazione del personale sull’argomento specifico.
9.1.6
Rischio connesso alla movimentazione manuale dei carichi
La movimentazione manuale di carichi DEVE essere assistita con mezzi meccanici, in ogni caso la movimentazione a
mano viene eseguita con le normali cautele, dal personale specificatamente istruito, esperto che non ha mai, ad oggi,
manifestato problemi di idoneità fisica.
Sarà cura del Responsabile del cantiere assicurare che la detta prescrizione sia efficace. Su richiesta dovrà essere
prodotta la documentazione che attesti l’idoneità fisica, la formazione del personale sull’argomento specifico.
9.1.7
Rischio di caduta dall’alto e caduta di materiale dall’alto
Il rischio di caduta dall’alto ed il rischio di caduta del materiale dall’alto sussiste nell’uso di tra battelli o ponti su ruote.
Dovranno essere rispettate le seguenti caratteristiche di sicurezza e misure di prevenzione e protezione:
• i ponti a torre su ruote vanno realizzati a regola d’arte, utilizzando buon materiale, devono risultare idonei allo
scopo ed essere mantenuti in efficienza per l’intera durata del lavoro
• la stabilità deve essere garantita anche senza la disattivazione delle ruote - prescindendo dal fatto che il ponte sia o
meno ad elementi innestati - fino all’altezza e per l’uso cui possono essere adibiti
• nel caso in cui invece la stabilità non sia assicurata contemporaneamente alla mobilità - vale a dire non è necessario
disattivare le ruote per garantire l’equilibrio del ponte - rientrano nella disciplina relativa alla autorizzazione
ministeriale, essendo assimilabili ai ponteggi metallici fissi
• devono avere una base sufficientemente ampia da resistere, con largo margine di sicurezza, ai carichi ed alle
oscillazioni cui possono essere sottoposti durante gli spostamenti o per colpi di vento ed in modo che non possano
essere ribaltati
• l’altezza massima consentita è di m 15, dal piano di appoggio all’ultimo piano di lavoro
• per quanto riguarda la portata, non possono essere previsti carichi inferiori a quelli di norma indicati per i ponteggi
metallici destinati ai lavori di costruzione
• i ponti debbono essere usati esclusivamente per l’altezza per cui sono costruiti, senza aggiunte di sovrastrutture
• sull’elemento di base deve essere applicata una targa riportante i dati e le caratteristiche salienti del ponte, nonché
le indicazioni di sicurezza e d’uso di cui tenere conto
• i ponti con altezza superiore a m 6 devono essere corredati da piedi stabilizzatori
• il piano di scorrimento delle ruote deve risultare compatto e livellato
• le ruote devono essere metalliche, con diametro non inferiore a cm 20 e larghezza almeno pari a cm 5, corredate di
meccanismo di bloccaggio. Col ponte in opera devono risultare sempre bloccate dalle due parti con idonei cunei o
sistema di bloccaggio oppure con stabilizzatori
• il ponte va corredato alla base di dispositivo per il controllo dell’orizzontalità
• per impedirne lo sfilaggio va previsto un blocco all’innesto degli elementi verticali, correnti e diagonali
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•
•
l’impalcato deve essere completo e ben fissato sugli appoggi
il parapetto di protezione, perimetrale al piano di lavoro deve essere regolamentare e corredato sui quattro lati di
tavola fermapiede alta almeno cm 20
• per l’accesso sono consentite botole di passaggio, purché richiudibili con coperchio praticabile
• all’esterno e per altezze considerevoli, i ponti vanno ancorati alla costruzione almeno ogni due piani
• verificare che il ponte su ruote sia realmente tale e non rientri nel regime imposto dall’autorizzazione ministeriale
• rispettare con scrupolo le prescrizioni e le indicazioni fornite dal costruttore
• verificare il buon stato di elementi, incastri, collegamenti
• montare il ponte in tutte le parti, con tutte le componenti
• accertare la perfetta planarità e verticalità della struttura e, se il caso, ripartire il carico del ponte sul terreno con
tavoloni
• verificare l’efficacia del blocco ruote
• usare i ripiani in dotazione e non impalcati di fortuna
• predisporre sempre sotto il piano di lavoro un regolare sottoponte a non più di m 2,5
• verificare che non si trovino linee elettriche aeree a distanza inferiore a m 5
• non installare sul ponte apparecchi di sollevamento
• non effettuare spostamenti con persone sopra
Sono consigliabili i ponti su ruote realizzati secondo la norma UNI EN 1004 la cui rispondenza alle norme è stata
riconosciuta dal DM 27.03.98; vedere allegato XXIII al D.Lgs 81/08. Tali attrezzature possono essere installate secondo
le istruzioni del fabbricante che prevede, tra l’altro, la possibilità di installare gli stabilizzatori che garantiscono
un’idonea stabilità anche senza ancoraggi alla struttura.
10 PRESCRIZIONI OPERATIVE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE,
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE, IN RIFERIMENTO ALLE
INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI
10.1 Generalità
- Il cronoprogramma dei lavori evidenzia la separazione fisica e/o temporale tra singole lavorazioni, pertanto non vi
sono interferenze che necessitino di specifica analisi.
- Il termine utile massimo di esecuzione dei lavori a base del cronoprogramma sarà individuato per ogni assegnazione
sulla base della formula di seguito indicata T = 60 + ( I / 2’500,00€) con i seguente significato dei simboli:
- T = termine utile
- I = importo dei lavori (arrotondato per eccesso all’unità)
- Tale valore non dovrà essere superato nella redazione del Programma Lavori
- Nel caso in cui l’impresa esecutrice (per propria scelta organizzativa) ritenesse di dover modificare il cronoprogramma
inserendo attività lavorative contemporanee dovrà richiedere specifica modifica del Piano di Sicurezza e
Coordinamento, proponendo le soluzioni e le integrazioni che ritiene necessarie.
- Per verificare e monitorare l’effettivo andamento dei lavori, in caso di interferenze tra le lavorazioni, dovranno essere
effettuati i sopralluoghi e le verifiche che il Coordinatore in Esecuzione riterrà opportune. Si prescrive almeno un
incontro collegiale alla settimana (alla presenza del Responsabile di cantiere, del responsabile operativo di ogni ditta /
lavoratore autonomo coinvolto, del Coordinatore della Sicurezza in Esecuzione ed, eventualmente, del direttore dei
Lavori).
- Prima dell’effettivo inizio delle lavorazioni che presentino la criticità in esame dovrà essere formalizzata la modifica
del PSC, del Cronoprogramma e di ogni altro documento necessario.
10.2 Prescrizioni operative
- Il cantiere dovrà essere realizzato come indicato nelle schede integrative;
- I lavori di scavo dovranno iniziare solo dopo il completamento della cantierizzazione e quindi solo dopo che sarà posta
in opera la paracinta di delimitazione;
- Prima di attivare l’alimentazione elettrica la Ditta dovrà aver provveduto all’installazione del quadro generale di
cantiere ad opera di impiantista specializzato;
- Il getto con autopompa non e’ compatibile con altre lavorazioni;
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- Vietato eseguire lavorazioni sui piani sostenuti dai puntelli e dai cristi;
- La connessione cronologica tra le varie attività lavorative risultante dal cronoprogramma (diagramma di Gantt
allegato) è prescrizione operativa vincolante.
10.2.1 Misure di tipo generali sull’uso delle attrezzature di lavoro
Nel presente capitolo sono riportate le misure di tipo generale per l’uso delle attrezzature di lavoro, fermo restando, che
sarà cura delle imprese esecutrici definire all’interno del proprio POS le misure specifiche relative alle attrezzature
effettivamente utilizzate.
Le misure di prevenzione di seguito indicate sono da ritenersi misure generali da integrare con quelle contenute nel POS
delle imprese esecutrici.
• Gli automezzi saranno in regola con la documentazione di circolazione. In particolare verranno periodicamente
controllati i freni, i pneumatici, i dispositivi di segnalazione acustica e luminosa.
• Ai fini della riduzione dell’esposizione al rumore dei lavoratori l’impresa dovrà attuare le misure e gli accorgimenti
tecnici necessari per la riduzione alla fonte del rumore e comunque per il suo contenimento nell’ambito delle norme
di legge applicabili.
• I mezzi di sollevamento, ove previsto, dovranno essere sottoposti a collaudo I.S.P.E.S.L. e dovranno rispettate le
scadenze periodiche per le revisioni ed il controllo trimestrale delle funi. Il personale responsabile dovrà ricevere
precise disposizioni da rispettare (tabelle di portata massima sia per quanto riguarda i carichi che per gli
imbracaggi).
• Le attrezzature riportate nell’allegato VII del D.Lgs 81/08 devono eseguire le verifiche periodiche con cadenza
riportata nello stesso allegato.
• I mezzi noleggiati a caldo dovranno essere a norma di legge e i conducenti o manovratori dovranno essere
informati dei rischi specifici presenti nell’area di cantiere; gli stessi dovranno essere in possesso di procedure o
istruzioni di lavoro scritte fornite dal loro datore di lavoro, cui dovranno attenersi scrupolosamente.
• Tutti gli organi in movimento dei macchinari verranno adeguatamente protetti con dei carter.
• I dispositivi di blocco in caso di emergenza verranno periodicamente controllati.
• Sarà fatto divieto di eseguire manutenzioni su macchine in funzione.
• Non verranno eseguiti lavori su condutture elettriche ad alta tensione (ove presenti) e nelle loro immediate
vicinanze senza aver prima tolto la tensione.
Tutte le attrezzature elettriche utilizzate dovranno rispettare le prescrizioni che seguono
• Nei luoghi umidi gli utensili elettrici portatili saranno alimentati a tensione non superiore a 50 volt verso terra se in
corrente continua e 25 Volt se in corrente alternata.
• Gli utensili elettrici a mano quali trapani, frullini, ecc. dovranno avere il “doppio isolamento” quale misura di
protezione dai contatti indiretti. Sono ammesse tensioni di alimentazione in c.a. fino a 220V.
• Dovrà essere collegato alla rete di terra l’involucro metallico delle attrezzature elettriche trasportabili alimentate
con tensioni superiori a 50V, come misura di protezione dai contatti indiretti. In alternativa è possibile adottare
attrezzature dotate di “doppio isolamento” o alimentate da trasformatori di isolamento.
• Tutte le prese a spina dovranno essere di tipo idoneo per usi industriali, provviste di protezioni contro i contatti
accidentali con gli elementi in tensione.
• I cavi di alimentazione danneggiati dovranno essere sostituiti immediatamente con altri del tipo equivalente.
• L’esecuzione di impianti di alimentazione ed eventuali riparazioni di apparecchiature elettriche dovrà essere
affidato a personale specializzato.
• È fatto divieto assoluto alle maestranze di effettuare operazioni su impianti e apparecchiature di alimentazione per
gli utensili sotto tensione, che non siano le normali manovre di inserzione e disinserzione.
• É vietato utilizzare utensili e apparecchiatura con mani o piedi bagnati, o dopo che gli stessi siano rimasti
accidentalmente sotto l’azione dell’umidità o della pioggia.
• È obbligatorio indossare i mezzi di protezione personale, quali guanti idonei, durante l’uso degli utensili elettrici.
11 MISURE DI COORDINAMENTO RELATIVE ALL’USO COMUNE DA PARTE DI
PIU’ IMPRESE E LAVORATORI AUTONOMI, DI APPRESTAMENTI,
ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE
COLLETTIVA
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11.1 Generalità
- La semplicità delle lavorazioni e/o della loro struttura realizzativa non prevede la presenza di attrezzature che possono
essere utilizzate da più ditte.
- Nel caso in cui l’impresa esecutrice (per propria scelta organizzativa) ritenesse di dover modificare l’organizzazione
delle lavorazioni inserendo attrezzature, apprestamenti, infrastrutture o mezzi di protezione collettiva che potranno
essere utilizzate da più ditte dovrà richiedere specifica modifica del Piano di Sicurezza e Coordinamento, proponendo le
soluzioni e le integrazioni che ritiene necessarie e sufficienti.
- Prima dell’effettivo inizio delle lavorazioni che presentino la criticità in esame dovrà essere formalizzata la modifica
del PSC, del Cronoprogramma e di ogni altro documento necessario.
11.2 Prescrizioni operative
- L’allestimento del cantiere avverrà ad opera della Ditta Appaltatrice;
- Per l’impianto elettrico comprensivo di messa a terra dovrà essere effettuato un controllo prima della fase di finitura e
del subentro in cantiere di altre ditte o lavoratori autonomi;
- Il ponteggio ed i trabattelli, come previsto dal PSC, se confermato dal POS, saranno montati dalla Ditta Appaltatrice
tramite personale specificatamente addestrato, tutto il processo di gestione relativo al ponteggio dovrà essere specifica
to all’interno del PiMUS (Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio del ponteggio), conforme al Sez. V, titolo IV D.Lgs.
81/2008.
- La sottoscrizione del PiMUS da parte della ditta Appaltatrice costituisce anche obbligo di sorveglianza sul corretto uso
e sulla perfetta trasmissione delle informazioni a tutto il personale interno al cantiere, per ciascun ponteggio ne dovrà
essere garantita e certificata la manutenzione periodica; durante lo svolgimento dei lavori (specie per le finiture),
ciascuna ditta o lavoratore autonomo presenti nel cantiere diversi dalla Ditta Appaltatrice, prima dell’utilizzo dei
ponteggi dovranno acquisire dichiarazione scritta da parte della Ditta Appaltatrice di idoneità del ponteggio o del
trabattello; tale utilizzo dovrà inoltre essere coordinato e dovrà seguire le prescrizioni riguardanti l’uso di attrezzature
comuni in generale;
- In caso di interventi di riparazione o manutenzione straordinaria di ogni tipo di attrezzatura o infrastruttura, mezzo di
protezione collettiva la Ditta o il lavoratore autonomo avrà cura di verbalizzare tali interventi e di trasmettere tale
verbalizzazione al Coordinatore per l’esecuzione;
- In caso di uso comune le imprese ed i lavoratori autonomi presenti in cantiere dovranno segnalare alla ditta
appaltatrice l’inizio d’uso, le eventuali anomalie riscontrate nel funzionamento e l’interruzione o cessazione dell’uso
comune;
- Il Quadro Elettrico Generale al termine serale delle lavorazioni viene disattivato e viene verificato che non vi siano
elementi in tensione.
12 MODALITA’ ORGANIZZATIVE DELLA COOPERAZIONE E DEL
COORDINAMENTO, DELLA RECIPROCA INFORMAZIONEFRA I DATORI DI
LAVORO E TRA QUESTI ED I LAVORATORI AUTONOMI
12.1 Generalità
- Come già indicato, la semplicità delle lavorazioni e/o della loro struttura realizzativa non comporta la necessità di
operare attività di cooperazione e/o coordinamento.
- Le altre Ditte (in associazione con la Ditta Appaltatrice e/o fornitrici di componenti in subappalto e/o comunque altre
ditte diverse dalla Ditta Appaltatrice) entreranno all’interno del cantiere solo dopo aver effettuato una specifica riunione
per l’organizzazione del Coordinamento operativo.
- Si prescrive che la lavorazione di fornitura e posa degli elementi da parte di altre Ditte è incompatibile con qualsiasi
altra lavorazione e che la Ditta Appaltatrice dei lavori debba fornire la dovuta assistenza per la corretta realizzazione
delle opere di altre Ditte, che debba assicurare la perfetta accessibilità del cantiere e la continua manutenzione dello
stesso durante i lavori,
- Nel caso in cui l’impresa Appaltatrice (per propria scelta organizzativa) ritenesse di dover modificare l’organizzazione
delle lavorazioni realizzando opere o parti di opere con la presenza contemporanea di altre ditte oltre a quanto già
previsto dovrà indicare quelle prescrizioni che ritiene opportune per assicurare il coordinamento e la cooperazione.
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Prima dell’effettivo inizio delle lavorazioni che presentino la criticità in esame dovrà essere formalizzata la modifica del
PSC, del Cronoprogramma e di ogni altro documento necessario. In ogni caso si indicano di seguito quelli che dovranno
essere gli adempimenti minimi per assicurare il rispetto delle norme di sicurezza.
12.2 Prescrizioni operative generali
Il Direttore di Cantiere deve sincerarsi che ciascun nuovo ingresso in cantiere (artigiano, lavoratore autonomo,
dipendente neoassunto o dipendente di altra ditta) sia conforme alle disposizioni di legge e del P.S.C.
A tal fine deve presiedere una specifica riunione di coordinamento con la partecipazione di :
• Imprenditore della ditta in ingresso
• Direttore di Cantiere
• Responsabile della sicurezza della ditta in ingresso
Nella riunione dovranno essere illustrate :
− Le principali caratteristiche del Piano di Sicurezza e Coordinamento;
− Le fasi lavorative attualmente in corso e le fasi lavorative che si prevedono in corso per tutta la durata dei lavori
affidati alla ditta in ingresso;
− I principali rischi correlati alle fasi suddette;
− Le modalità di utilizzazione di impianti fissi già presenti in cantiere e disponibili;
− Le modalità di utilizzazione di macchine già presenti in cantiere e disponibili;
− Le modalità di utilizzazione di apprestamenti già presenti in cantiere e disponibili;
Nel caso in cui il nuovo ingresso sia dovuto a ditta artigiana o lavoratore autonomo, questi dovrà:
− Confermare le caratteristiche delle lavorazioni previste nel P.S.C. ed eventualmente illustrare le modifiche da
apportare al P.S.C. per tenere di conto delle specificità delle lavorazioni non previste;
− Illustrare i rischi correlati alle proprie lavorazioni;
− Illustrare i rischi aggiuntivi introdotti con le macchine, i materiali e le attrezzature che verranno introdotte ed
utilizzate.
Al termine della riunione verrà redatto apposito verbale nel quale dovranno essere indicati i tempi di consegna dei
documenti per l’aggiornamento del P.S.C. e per ogni altro documento che il Coordinatore avrà stabilito di acquisire.
La ditta artigiana o il lavoratore autonomo in ingresso dovrà sottoscrivere il P.S.C.
Il Direttore Tecnico di Cantiere è tenuto a verificare se l’accesso di qualsiasi nuovo lavoratore (dipendente neoassunto,
artigiano, lavoratore autonomo o dipendente di altra ditta) è stato preventivamente e sufficientemente valutato sia in
relazione alle compatibilità tra le lavorazioni, sia in relazione alla compresenza fisica, sia alle possibili interazioni tra le
attrezzature, materiali o persone. Nel caso che tale ingresso non sia previsto nel presente Piano di Sicurezza e
Coordinamento dovrà essere redatto specifico documento riepilogativo di valutazione, secondo le disposizioni già
dettagliate e sottoscritte da tutti i lavoratori autonomi presenti in cantiere e confermato dal Responsabile della Sicurezza
per l’Esecuzione.
Durante la realizzazione delle opere di finitura e di completamento o di qualsiasi altro raggruppamento di lavori durante
il quale potrebbero lavorare contemporaneamente più ditte, i responsabili tecnici o i capocantieri delle varie ditte si
contattano, prima dell'inizio dei lavori, in modo da garantire una efficace separazione tra le aree in cui ciascuna ditta
dovrà operare; se, per qualche motivo, fosse necessaria la compresenza di addetti, occorre verificare preliminarmente
ogni possibile interferenza (la posizione degli stoccaggi provvisori dei materiali e delle attrezzature, il transito dei cavi e
quant'altro possa recare disturbo o intralcio alle altrui lavorazioni).
Il Direttore Tecnico di Cantiere o il Capo Cantiere di ciascuna impresa appaltatrice o subappaltatrice presente in
cantiere, deve coordinare le movimentazioni al fine di evitare interferenze fra transiti pedonali e meccanici e fra
movimentazioni dei vari mezzi meccanici; deve essere contattato dai mezzi dei fornitori prima dell'accesso all'area del
cantiere ed è responsabile dell'individuazione del percorso da compiere e della postazione sicura nella quale far sostare i
fornitori durante lo scarico dei mezzi.
Il Responsabile di Cantiere coordina gli spostamenti reciproci dei mezzi; comunica all'autista del camion l'ubicazione
della postazione sicura.
13 ORGANIZZAZIONE PREVISTA PER IL SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO,
ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE DEI LAVORATORI
13.1 Generalità
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Come già indicato, data la dimensione del cantiere, la tipologia delle opere realizzate e la relativa vicinanza a posti
pubblici permanenti di pronto soccorso, per assicurare la massima rapidità nell’intervento di emergenza è sufficiente
che all’interno della baracca di cantiere sia presente il pacchetto di medicazione.
Il PSC/POS di dettaglio dovrà individuare la necessità o meno di osservare precauzioni sanitarie necessarie al pronto
intervento in caso di grave infortunio, nel caso in cui dai cantieri non sia possibile raggiungere la più vicina Azienda Usl
di competenza, bisognerà prevedere all’ interno dell’ aria di cantiere un’ infermeria presenziata. Tale situazione non
sembra essere nella gran parte dei lavori molto probabile, motivo per cui non è prevista in tale Piano generale di
Coordinamento, in tal caso ci si potrà riferire al regolare funzionamento del servizio Emergenza sanitaria “118”.
13.2 Prescrizioni operative
Restano comunque valide le seguenti prescrizioni minime:
− Tutto il personale dovrà essere in possesso di attestato di partecipazione a specifico corso di formazione professionale
per pronto soccorso in cantieri edili,
− Sarà a disposizione, per tutta la durata del cantiere almeno un automezzo efficiente,
− Sarà a disposizione, per tutta la durata del cantiere almeno un telefono cellulare,
− I lavoratori presenti saranno SEMPRE almeno 2.
− il cartello contenente le informazioni ed i numeri telefonici utili per assicurare la sicurezza ed il pronto intervento
oltre che per coordinare la conduzione dei lavori DEVE essere affisso, ben visibile, alla baracca. (I dati sono elencati di
seguito).
− Tutti i documenti di rilievo per la corretta conduzione dei lavori, la verifica delle responsabilità e competenze,
l’assicurazione della sicurezza, il controllo, devono essere conservati in cantiere in luogo sicuro ed asciutto. (L’elenco
dei documenti che, al momento si ritengono indispensabili è riportato di seguito)
13.3 Schede di sicurezza delle singole attività lavorative
La redazione delle schede delle singole attività è demandata alla ditta esecutrice, sia per la personalizzazione dell’
organizzazione, specifica della ditta, sia per le proprie disponibilità di macchine ed attrezzature, sia per la reperibilità di
strumenti informatici con ampia disponibilità di descrizioni correttamente compilate. All’interno delle schede di
sicurezza delle singole attività lavorative dovrà essere effettuata la valutazione specifica del rischio connesso (le
procedure automatiche più comuni contengono un interfaccia specifica). Il livello di rischio nel cantiere dovrà essere
quantificato conformemente alle definizioni CEE:
Pericolo: proprietà o qualità intrinseca di una determinata entità avente potenzialità di causare danno.
Rischio: probabilità che sia raggiunto il livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego e/o di esposizione
nonché possibili dimensioni del danno stesso.
Di seguito si illustra un criterio con cui può essere definita la scala delle probabilità:
Bassa (Improbabile o poco probabile): la mancanza rilevata può provocare un danno per la concomitanza di più
eventi poco probabili indipendenti o solo in circostanze sfortunate di eventi
Media (Probabile o altamente probabile): la mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo
automatico e diretto o esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il danno ipotizzato per i lavoratori.
Alta (Quasi certo): esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il danno ipotizzato.
E’, inoltre, possibile stabilire una scala dell’entità del danno:
Lieve: Infortunio o episodio di esposizione acuta o cronica con inabilità rapidamente reversibile
Medio: Infortunio o episodio di esposizione acuta o cronica con inabilità reversibile
Grave: Infortunio o episodio di esposizione acuta o cronica con effetti irreversibili o letali e parzialmente o totalmente
invalidanti.
E’ a questo punto possibile una valutazione del livello di rischio relativo ad ogni singolo fattore:
R= P x D
dove: R = livello di rischio;
P = probabilità dell’evento;
D = quantificazione del danno
In questo modo è possibile individuare le operazioni più rischiose, definite fasi critiche.
Nella redazione del presente PSC il Coordinatore ha predisposto una organizzazione esecutiva che rimuove le
sovrapposizioni di lavorazioni che possono generare occasioni di rischio con lo scopo di migliorare la sicurezza,
riducendo il livello di rischio iniziale. L’impresa dovrà adottare tutte le misure di prevenzione e protezione nel suo
Piano Operativo di Sicurezza (Valutazione dei rischi D. Lgs. 81/2008)
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13.4 Inform azioni e num eri telefonici
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Carabinieri tel. 112
Vigili del Fuoco tel. 115
Emergenza sanitaria: tel. 118
Telecom (guasti) tel. 182
Enel guasti (guasti)
Progettisti: ing. Giuseppe Curiale Tel. 3138015384; ing. Alfredo Alberto Tel. 3138016826; dott. Roberto Paziente
Tel. 3138043880
Coordinatore in fase di progettazione: ing. Giuseppe Curiale Tel. 3138015384
Ditta appaltatrice: Impresa:
Coordinatore in fase di esecuzione: ing. Giuseppe Curiale Tel. 3138015384
13.5 Docum entazione da conservare in cantiere
In cantiere devono essere presenti i seguenti documenti:
1. Copia della concessione edilizia
2. Piano di sicurezza e di coordinamento ai sensi dell’art. 100 titolo IV D. Lgs. 81/2008;
3. Copia della Notifica agli organi di vigilanza territoriale competenti ai sensi dell’art. 99, titolo IV, D. Lgs. 08/2008
(Azienda U.L.S.S. - Direzione Provinciale del Lavoro);
4. Dichiarazione di conformità ai sensi della normativa vigente dell’installatore degli impianti elettrici di messa a terra e
dei dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche. La dichiarazione di conformità equivale a tutti gli effetti ad
omologazione dell’impianto (capo II, art. 2, comma 1, D.P.R. 462/2001);
5. Comunicazione del datore di lavoro all’ISPESL ed all’Azienda U.L.S.S. o all’ARPA, entro trenta giorni dalla messa
in esercizio degli impianti elettrici di messa a terra e dei dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche (capo
II, art. 2, comma 2, D.P.R. 462/2001);
6. Verbale di verifica periodica biennale degli impianti elettrici di messa a terra e dei dispositivi di protezione contro le
scariche atmosferiche. Per l’effettuazione della verifica, il datore di lavoro si rivolge all’Azienda U.L.S.S. o all’ARPA o
ad eventuali organismi individuati dal Ministero delle attività produttive (capo II, art. 4 D.P.R. 462/2001);
7. Dichiarazione di conformità ai sensi della normativa vigente dell’installatore dell’impianto elettrico di cantiere (art. 9
L. 5/3/90 n. 46);
8. Copia conforme dell’autorizzazione ministeriale all’impiego del ponteggio metallico fisso, le generalità e la firma del
responsabile del cantiere (sez. V, titolo IV d.lgs 81/2008);
9. Disegno esecutivo del ponteggio: indicante il tipo, i sovraccarichi massimi a mq di impalcato, gli appoggi e gli
ancoraggi (sez. V, titolo IV d.lgs 81/2008);
10. Progetto firmato da un Tecnico abilitato per ponteggi fuori standard o maggiori di 20 m di altezza (sez. V, titolo IV
d.lgs 81/2008)
11. Copia dell’istanza di autorizzazione del costruttore per impalcature automatiche autosollevanti (Circ. 39/80
Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale);
12. Libretto di immatricolazione e collaudo per scale aeree, ponti sospesi muniti di argano, ponti sviluppati su carro,
ponti autosollevanti (sez. IV, titolo IV d.lgs 81/2008);
13. Denuncia all’ufficio territoriale competente (all’Azienda U.L.S.S. o all’ARPA) prima della messa in servizio della
gru o di altri apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 Kg (art. 7 D.M. 12/9/59);
14. Dichiarazione, su carta intestata, della ditta che ha realizzato i lavori di corretta installazione della gru;
15. Verbale di verifica periodica annuale per la gru o altri apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 Kg (art.
8 D.M. 12/9/59);
16. Verbali di verifica periodica trimestrale delle funi e catene degli impianti e apparecchi di sollevamento (art. 11 D.M.
12/9/59);
17. Omologazione del sistema radio comando per gru o apparecchi di sollevamento ai sensi del D.M. 374/88 e della
Circolare ISPESL n. 72/88;
18. Libretti d’uso delle macchine ed attrezzature;
19. Verbali di verifica periodica degli apparecchi e serbatoi a pressione (R.D. 824/27-D.M. 21/5/74);
20. Autorizzazione del Sindaco per utilizzare macchinari e impianti rumorosi in deroga al D.P.C.M. 1/3/91;
21. Schede tecniche di sicurezza dei prodotti e delle sostanze chimiche pericolose (DIR. 91/155/CEE);
22. Piano antinfortunistico per trasporto e il montaggio di elementi prefabbricati (art. 22 Circolare Ministero del lavoro
n. 13/1982);
23. Programma delle demolizioni (Sezione VIII d.lgs 81/2008);
24. Piano di lavoro per demolizione e rimozione dell’amianto Capo III (art.256. d. Lgs. 08/2008);
45 di 98
Realizzazione Impianto di security – Roma Fiumicino Aeroporto
25. Notifica dei lavori in sotterraneo (art. 7 D.P.R. 20/3/56 n. 320);
26. Comunicazione agli enti erogatori dell’energia elettrica, del gas, dell’acqua o quanto altro di lavori eseguiti in
prossimità di linee elettriche (art. 67 d. Lgs. 08/2008) e di condutture.
27. Cartellonistica infortuni
28. Certificazione fonometrica e rapporto valutazione rischi rumori
Ed inoltre la seguente DOCUMENTAZIONE RIGUARDANTE TUTTE LE IMPRESE ESECUTRICI
29. Certificato di iscrizione alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura (titolo IV d. Lgs. 08/2008);
30. Denuncia di nuovo lavoro, dei Datori di lavoro, all’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul
Lavoro (art. 12 D.P.R. 1124/65) (Mod. 66 DL INAIL);
31. Libro matricola, qualifica delle maestranze e registro delle presenze (D.P.R. 1124/65, R.D. 1422/24, Circ. INPS
27.50875/053 del 30-6-1967);
32. Registro degli infortuni ( art. 403 D.P.R. 547/55, D.M. 12-9-1958 artt. 1-2, Allegato B);
33. Nomine dei soggetti referenti per la sicurezza (artt. 4-18 D. Lgs. 626/94):
34. Responsabile del servizio di prevenzione e protezione,
35. Responsabile per la prevenzione incendi,
36. Responsabile per il pronto soccorso,
37. Responsabile dell’emergenza,
38. Rappresentante per la sicurezza;
39. Piano operativo di sicurezza (art. 100. d Lgs. 81/2008);
40. Copia del Piano di sicurezza e di coordinamento firmata per presa visione dal Datore di lavoro e dai Rappresentanti
per la sicurezza;
41. Documenti attestanti la formazione dei referenti per la sicurezza (art. 8-13-15 D. Lgs. 626/94, D.M. 16/1/97);
42. Dichiarazione dell’organico medio annuo, distinto per qualifica, da cui desumere la corrispondenza con il costo
sostenuto per il personale dipendente corredata dagli estremi delle denuncie dei lavoratori effettuate all’IMPS,
all’INAIL e alle Casse Edili (art. 90 D. Lgs. 81/2008);
43. Dichiarazione relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più
rappresentative, applicato ai lavoratori dipendenti (art. 90 D. Lgs. 81/2008).
44. Documento Unico di Regolarità Contributiva
14 FASI E SUB FASI DI LAVORAZIONE
14.1 Elenco attività e fasi
L’elenco delle attività lavorative è riportato per esteso al Paragrafo 3.2, come già detto le valutazioni sulle fasi nel loro
dettaglio saranno presenti nelle schede integrative in affiancamento alle valutazione dei rischi.
14.2 Cronoprogram m a
Il cronoprogramma dovrà essere accluso al PSC di dettaglio, nella redazione di esso si dovrà tenere conto che la
percentuale di impegno dell’impresa che potrà arrivare anche al 70% del totale dei lavori in periodo intermedio.
14.3 Stim a dei costi della sicurezza
Il costo della sicurezza, inteso come stima dei costi derivanti dagli argomenti del successivo elenco:
a) degli apprestamenti previsti nel PSC (come ponteggi, trabatelli ecc.) ;
b) delle misure preventive e protettive e dei dispositivi di protezione individuale eventualmente previsti nel PSC per
lavorazioni interferenti;
c) degli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, degli impianti antincendio, degli impianti di
evacuazione fumi;
d) dei mezzi e servizi di protezione collettiva;
e) delle procedure contenute nel PSC e previste per specifici motivi di sicurezza;
f) degli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni
interferenti;
46 di 98
Realizzazione Impianto di security – Roma Fiumicino Aeroporto
g) delle misure di coordinamento relative all'uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di
protezione collettiva. è stato determinato attraverso una analisi dettagliata delle singole lavorazioni / prestazioni
richieste attraverso la redazione di apposito computo metrico accluso alle singole schede integrative per nuove
istallazioni e per le attività di manutenzione a canone ed extra canone. Di seguito si allega uno schema riassuntivo degli
importi della sicurezza:
Lavori € 17.802,32 (diciassettemilaottocentodue,32)
L’elenco prezzi utilizzato è individuato utilizzando il tariffario RFI.
Num. Ord.
TARIFFA
DIMENSIONI
DESIGNAZIONE DEI LAVORI
par.ug.
LAVORI A CORPO
OS.AP.A.0102.A RECINZIONE
SOMMANO m2
lung.
larg. H/peso
50,00
OS.AP.A.0103.A TRANSENNA QUADRILATERA
(PER ASSIMILAZIONE)
Quantità
2,00
40,00
1,00
SOMMANO m2
OS.AP.A.0106.A DELIMITAZIONE AREE DI
LAVORO - DOPPIO NASTRO
2,00
600,00
SOMMANO m
OS.AP.A.0112.C barriera in ferro estensibile
20,00
SOMMANO cadauna al mese
OS.AP.I.0101.A
CANCELLO PEDONALE
CANCELLO CARRABILE
SOMMANO m2
1,00
1,00
TRABATTELLI
SOMMANO cadauno
BA.NO.A.813.A Grù autocarrate
SOMMANO gg
Funzionamento di grù
BA.NO.A.814.A
autocarrate
SOMMANO h
2,00
OS.AP.C.0102.A
OS.MP.I.0102.C IMBRACATURA
ANTICADUTA
SOMMANO gg
OS.MP.I.0104.A
OS.MP.I.0105.A
FUNE DI SICUREZZA
SOMMANO gg
CORDA DI ANCORAGGIO
SOMMANO gg
OS.AP.O.0101.A SPOGLIATOI E UFFICI
SOMMANO mesi
5,00
2,00
2,00
2,00
1,00
6,00
1,20
4,00
2,00
2,00
unitario TOTALE
100,00
100,00
26,48
2648,00
40,00
40,00
20,26
810,40
0,44
528,00
1,13
135,60
39,28
408,51
400,25
800,50
41,63
208,15
40,00
40,00
16,56
662,40
308,00
308,00
1,31
403,48
308,00
308,00
0,87
267,96
0,20
61,60
436,29
436,29
1200,00
1200,00
120,00
120,00
2,40
8,00
10,40
2,00
2,00
5,00
5,00
8,00
154,00
154,00
154,00
1,00
IMPORTI
308,00
308,00
1,00
1,00
47 di 98
Realizzazione Impianto di security – Roma Fiumicino Aeroporto
OS.AP.O.0101.B
OS.AP.O.0106.A
OS.AP.O.0106.B
OS.AP.O.0110.A
OS.AP.O.0110.B
OS.IF.A.0101.B
SPOGLIATOI E UFFICI
SOMMANO mesi
1,00
BAGNI CANTIERE
SOMMANO mesi
1,00
BAGNI CANTIERE
SOMMANO mesi
1,00
MAGAZZINO
SOMMANO mesi
1,00
MAGAZZINO
SOMMANO mesi
1,00
RIUNIONI DI
COORDINAMENTO
1,00
5,00
1,00
5,00
1,00
5,00
11,00
SOMMANO h
OS.IF.A.0102.A RIUNIONI DI
COORDINAMENTO
2,00
5,00
SOMMANO cadauno
OS.MP.D.0101.B
DPI- CUFFIE
SOMMANO gg
OS.MP.F.0104.A DPI - GUANTI MONOUSO *
(par.ug.=5*8)
SOMMANO gg
OS.MP.A.0101.C DPI - CASCO DI PROTEZIONE
SOMMANO gg
OS.MP.E.0101.A
OS.MP.G.0101.A
5,00
5,00
DPI - MASCHERA
SOMMANO gg
5,00
DPI - STIVALI
SOMMANO gg
5,00
OS.MP.H.0102.A DPI - GILET AD ALTA
VISIBILITA'
SOMMANO gg
OS.MS.F.0101.E
5,00
ESTINTORI
SOMMANO mesi
5,00
8,00
154,00
154,00
154,00
154,00
154,00
154,00
1,00
5,00
5,00
176,51
882,55
1,00
1,00
364,20
364,20
5,00
5,00
101,93
509,65
1,00
1,00
167,81
167,81
5,00
5,00
75,82
379,10
11,00
11,00
59,04
649,44
10,00
10,00
231,07
2310,70
770,00
770,00
0,12
92,40
0,15
115,50
0,40
308,00
770,00
770,00
0,97
746,90
770,00
770,00
0,31
238,70
770,00
770,00
0,05
38,50
8,00
8,00
0,99
7,92
770,00
770,00
770,00
770,00
48 di 98
Realizzazione Impianto di security – Roma Fiumicino Aeroporto
OS.MS.F.0101.F
OS.MS.A.0101.A
OS.MS.A.0102.B
ESTINTORI
SOMMANO mesi
4,00
SEGNALI DI CANTIERE
SOMMANO gg
15,00
TABELLA LAVORI 200x150
cm
(PER ASSIMILAZIONE)
SOMMANO gg
1,00
5,00
8,00
0,14
2,80
0,21
485,10
154,00
154,00
0,19
29,26
1,00
1,00
31,45
31,45
48,00
48,00
38,62
1853,76
10,00
10,00
10,80
108,00
154,00 2310,00
2310,00
154,00
ARMADIETTO METALLICO
OS.MS.D.0101.A COMPLETO DI PRESIDI
CHIRURGICI E
FARMACEUTICI
SOMMANO cadauno
OS.PR.B.0101.B APERTURA E CHIUSURA
CANTIERE
SOMMANO h
20,00
20,00
6,00
S5.1.20.0
prezziario
Regione Umbria
- Elenco
regionale dei
costi della
sicurezza per
Cartellini elettronici
l'esecuzione di
opere pubbliche
- Deliberazione
n.
1482 del 25
ottobre 2010 –
Edizione 2010)
10,00
SOMMANO cadauno
49 di 98
Realizzazione Impianto di security – Roma Fiumicino Aeroporto
S3.1.10.1
(prezziario
Regione Umbria
- Elenco
regionale dei
costi della
sicurezza per
Impianto di terra
l'esecuzione di
opere pubbliche
- Deliberazione
n.
1482 del 25
ottobre 2010 –
Edizione 2010)
1,00
1,00
SOMMANO cadauno
S3.1.10.3
(prezziario
Regione Umbria
- Elenco
regionale dei
costi della
sicurezza per
l'esecuzione di
opere pubbliche
- Deliberazione
n.
1482 del 25
ottobre 2010 –
Edizione 2010)
393,00
33,70
235,90
299,79
299,79
Collegamento ad una massa
metallica, per la durata dei
lavori (3 baracche + 4 per la
recinzione)
7,00
EI.QE.B.1 01.C
393,00
SOMMANO cadauno
Quadro elettrico da cantiere
SOMMANO cadauno
1,00
7,00
7,00
1,00
1,00
50 di 98
Realizzazione Impianto di security – Roma Fiumicino Aeroporto
S3.2.10
(prezziario
Regione Umbria
- Elenco
regionale dei
costi della
sicurezza per Protezione contro le
l'esecuzione di scariche atmosferiche.
opere pubbliche
- Deliberazione
n.
1482 del 25
ottobre 2010 –
Edizione 2010)
1,00
SOMMANO cadauno
1,00
1,00
181,00 181,00
TOTALE
17802,32
15 RISCHI FERROVIARI
Valutazione dei rischi specifici ferroviari di carattere generale esistenti nell'ambiente in cui si può sviluppare il cantiere
di lavoro, nonché le relative misure generali di prevenzione da adottare:
Rischio generale per permanenza e spostamento sui piazzali e in linea
o Rischio Investimento da veicoli ferroviari in manovra.
o Rischio Investimento da treni in transito, in arrivo, in partenza.
o Rischio Investimento da altri veicoli ferroviari.
La tipologia di lavorazioni non prevedere la permanenza e lo spostamento sui binari ferroviari. Tuttavia di indicano di
seguito le principali misure di prevenzione da adottare.
Misure generali di prevenzione:
La permanenza in linea deve limitarsi esclusivamente alla zona interessata all'intervento. E' vietato usare durante gli
spostamenti biciclette, ciclomotori, autoveicoli, motocarri se non previa specifica autorizzazione a norma dell’art. 13
Legge 191/74 (art. 10 e 11 dei DPR 468/79).
E' vietato attraversare i binari in esercizio. Si dovrà ricorrere ai sottopassi per passare da un marciapiede ad un altro.
La permanenza nelle immediate vicinanze dei binari in esercizio e lo spostamento lungo gli stessi è un'operazione a
rischio di investimento e pertanto occorre prestare la massima attenzione.
La circolazione a piedi sui piazzali ferroviari è regolamentata da specifiche disposizioni emanate dai Responsabili del
Committente territorialmente competente con apposito ordine. Sullo stesso sono inoltre indicati i luoghi ove sono
esposte e disponibili le planimetrie indicanti gli itinerari idonei a spostarsi con sicurezza rispetto alla circolazione dei
rotabili (art. 8 Legge 191/74 - art. 6 DPR 469/79).
Prima di effettuare in casi eccezionali l’attraversamento dei binari in esercizio dovranno essere sempre assunte a cura
dell'interessato preliminari notizie circa la circolazione dei treni, i movimenti di manovra o altri convogli ferroviari. A
tal proposito si potranno chiedere informazioni al Dirigente Movimento presente in stazione.
Quando si eseguono lavori su binari in esercizio e nelle immediate adiacenze che comportino l'occupazione con uomini,
mezzi e attrezzi dei binari stessi o anche della sola sagoma libera di transito, deve essere predisposta apposita
organizzazione protettiva per le persone addette ai lavori per assicurare l'incolumità degli stessi al passaggio dei treni.
L'organizzazione protettiva deve rispettare i criteri e le indicazioni presenti nell'istruzione per la Protezione dei Cantieri
di Lavoro (IPCL - redatta a cura delle Ferrovie dello Stato S.p.A. ed acclusa in copia). Il personale adibito alla
protezione dei cantieri di lavoro, ovunque operante, nonché gli agenti preposti alla conduzione e scorta dei carrelli e dei
treni materiali, devono essere in possesso di apposita abilitazione, rilasciata dal Committente (sono ammesse comunque
abilitazioni rilasciate da organi equiparabili).
Stando sui bordi dei marciapiedi o in prossimità dei binari, seppure a distanza di sicurezza, vigilare costantemente per
evitare possibili investimenti da movimenti di rotabili.
51 di 98
Realizzazione Impianto di security – Roma Fiumicino Aeroporto
Rischio incuneamento dei piedi o degli arti inferiori fra l'ago e il contrago dei deviatoi manovrati elettricamente a
distanza.
Misure generali di prevenzione:
E' vietato attraversare i binari in prossimità dei deviatoi elettrici manovrati a distanza.
Per lo spostamento o l'attraversamento utilizzare le norme di cui al punto 1).
Utilizzare sui piazzali ferroviari scarpe antinfortunistiche con dispositivo per lo sfilamento rapido. Adottare sempre la
massima attenzione e cautela personale.
Rischio di indebito lancio di oggetti dai treni in transito; proiezione di corpuscoli e scorie di frenatura.
Misure generali di prevenzione:
Al momento del transito dei treni o al passaggio di manovre o altri convogli ferroviari, ripararsi o voltare le spalle al
convoglio per evitare possibili infortuni accidentali agli occhi e al viso.
Rischio scivolamento
Su superfici di appoggio dei piede sdrucciolevoli, con particolare riferimento alle traverse ove normalmente sostano i
locomotori diesel.
Misure generali di prevenzione:
E' vietato attraversare i binari in esercizio. Non poggiare mai i piedi su traverse coperte di olio o grasso rilasciato
accidentalmente dai locomotori onde evitare il rischio di caduta per scivolamento. Per lo spostamento sui piazzali
ferroviari utilizzare scarpe antinfortunistiche munite di suola antiscivolo.
Rischio dovuto a Ostacoli fissi o mobili lungo le zone di passaggio
Misure generali di prevenzione:
La sede ferroviaria deve essere tenuta sgombra da ogni oggetto rimovibile fino alla distanza di m. 1,75 dalle rotaie.
Fanno eccezione gli attrezzi e materiali per lavori alla sede stessa purché non impediscano il libero e sicuro transito dei
rotabili. Oltre il limite suddetto gli oggetti devono essere sistemati in modo da non costituire pregiudizio alla regolarità
dell'esercizio e alla incolumità delle persone. Nel percorrere le zone di passaggio o dove è in corso la lavorazione
prestare attenzione alla natura dei suolo e alla presenza di eventuali ostacoli fissi o mobili che possono essere causa di
urti o cadute.
Rischio Rumore.
Misure generali di prevenzione:
Sui piazzali ferroviari esiste una rumorosità di "fondo" dovuta alla normale attività ferroviaria stimata mediamente in un
Leq di 65 dB(A). L'esatta intensità della rumorosità ambientale può comunque variare da impianto a impianto. Il
relativo valore dovrà pertanto essere richiesto di volta in volta al Responsabile territorialmente competente.
Elettricità (rischio elettrocuzione).
Misure generali di prevenzione:
Tutte le condutture elettriche di trasporto, di alimentazione, di contatto e di distribuzione ed in genere le linee sotto
tensione nonché le apparecchiatura alle stesse connesse devono considerarsi permanentemente sotto tensione. Il loro
contatto, anche indiretto, oppure il solo troppo avvicinarsi ad esse deve ritenersi mortale.
Prima di avvicinarsi o mettersi in contatto con le suddette parti è rigorosamente prescritta un'adeguata protezione.
Non avvicinarsi mai con la persona o con gli attrezzi a distanza inferiore a quella di sicurezza (mt.1 per tensioni fino a
25 Kv e mt.3 per tensione oltre 25 Kv. e fino a 220 Kv.) dai conduttori, isolatori ed accessori.
Non toccare qualsiasi filo metallico pendente potendo essere questo sotto tensione.
Durante la manipolazione o il trasporto di oggetti alti assicurarsi che questi non vadano ad interferire con la linea di
contatto entro il limite di sicurezza. Il trasporto in parola deve essere eseguito, per quanto possibile, disponendo
l'oggetto in posizione orizzontale.
Nel caso si debbano eseguire scavi, sondaggi o quant'altro si rende necessario conseguire preventiva autorizzazione del
responsabile competente del Committente e dopo che sia stata verificata la eventuale presenza di cavi interrati e sotto
tensione.
In caso di incendio non usare acqua in presenza di linea di contatto elettrica e dare subito avviso al personale ferroviario
secondo il piano di emergenza predisposto.
E' vietato usare getti di acqua a qualsiasi scopo nelle vicinanze di linee di contatto elettriche.
Non accendere o bruciare erbe o quant'altro nelle vicinanze di linee elettriche.
Dovrà essere effettuata una preventiva ricognizione congiunta dei luoghi interessati alle lavorazioni al fine di consentire
a tutti gli agenti impegnati nell'esecuzione dei lavori:
di avere compiuta conoscenza della condizione e degli ulteriori rischi di carattere particolare dell'ambiente nel quale i
lavori stessi andranno ad essere eseguiti;
della organizzazione complessiva dei cantiere e delle eventuali specifiche cautele da adottare;
52 di 98
Realizzazione Impianto di security – Roma Fiumicino Aeroporto
di conoscere ulteriori specifiche norme di sicurezza o modalità comportamentali;
Le risultanze dei sopralluogo dovranno essere verbalizzate e recepite nel piano di sicurezza.
Nel caso di associazione temporanea di imprese o di consorzio, i precedenti obblighi incombono all'impresa mandataria
o designata quale capogruppo.
15.1 Prescrizioni particolari
Si provvederà a far abilitare alla protezione cantieri propri dipendenti in un numero tale da garantire lo svolgimento dei
lavori in condizioni di "effettiva sicurezza" e comunque nel rispetto, sia delle prescrizioni specificamente impartite, dal
responsabile del Committente per l'organizzazione della protezione stessa. I nominativi delle persone abilitate dovranno
essere inserite nel piano di sicurezza. L’eventuale custodia dei cantieri sarà affidata a persona provvista della qualifica
di "guardia particolare giurata", ai sensi dell'articolo 22 della Legge 13 settembre 1982 n. 646
Disposizioni generali per la protezione dal rischio di folgorazione.
Per la protezione dei personale dai rischi di folgorazione si dovrà sempre e comunque attenersi a quanto in materia
disposto.
Inoltre, in ragione di quanto detto ai precedenti paragrafi, al fine di assicurare la protezione dal rischio di folgorazione,
si dovranno rendere edotti i soggetti sopra individuati (anche con specifici corsi di formazione) che operano in
prossimità di linee ed apparecchiatura ad alta tensione.
Il rispetto scrupoloso oltre che della Legge 26 Aprile 1974 n.191 e del relativo Regolamento di attuazione di cui al DPR
n.469 dell'1/6/1979 e di tutte le istruzioni e norme di sicurezza per l'esercizio delle linee elettriche comporta che,
qualora per l'esecuzione di lavori su condutture o attrezzature elettriche il personale debba venire in contatto con
condutture e attrezzature od anche solamente debba avvicinarsi ad esse ad una distanza inferiore a quella di sicurezza, i
lavori dovranno essere eseguiti solamente se sia possibile togliere la tensione alle condutture ed attrezzature.
In tal caso i lavori potranno essere iniziati solo dopo aver ottenuto la necessaria dichiarazione scritta dell'avvenuta tolta
tensione dalle attrezzature e dalle condutture e della loro messa a terra, e con l'indicazione esatta della tratta o tratte
sulle quali dovrà lavorare e dei limiti di tempo concessi per l'esecuzione dei lavori.
Prima della scadenza del tempo la persona designata dovrà accertarsi che, per quanto lo riguarda, in dipendenza dei
lavori da lui eseguiti, nulla si oppone a ridare tensione e dopo fatta tale constatazione, restituirà la dichiarazione scritta
rilasciatagli per la tolta tensione, completandola con l'annotazione: “nulla osta da parte dell'impresa per la rimessa in
tensione delle linee su indicate, avendo accertato, per quanto di competenza, che nulla si oppone a ridare tensione;
ore........ dei giorno...........”
A partire dal momento di detta restituzione le condutture e le attrezzature elettriche dovranno considerarsi di nuovo
regolarmente in tensione.
Qualora, invece, si dovesse lavorare in prossimità di attrezzature o condutture elettriche che debbano essere
necessariamente mantenute in tensione, occorrerà verificare che il lavoro può essere eseguito a distanza di sicurezza,
tenuto anche conto dei mezzi d'opera da impiegare.
In aggiunta alle citate Norme, si stabilisce che, all'atto della tesatura o dei recupero dei conduttori, un estremo dei
medesimi deve essere sicuramente collegato a terra.
Ciò nonostante, la decisione circa la possibilità o meno di eseguire un determinato lavoro, come ad esempio
stendimento e tesatura di conduttori, sostituzione di mensole ecc., spetta esclusivamente all'Appaltatore che decide sotto
la sua diretta responsabilità.
Pertanto, rimanendo unico responsabile, a tutti gli effetti, di quanto possa accadere al personale ed a terzi per
l'inosservanza delle norme o per la inadeguata valutazione dei rischi correlati al lavoro da eseguire, procedere con
ESTREMA cautela prima di:
- stabilire o concordare procedure esecutive,
- accettare nuovi lavori o modifiche di quelli concordati, soprattutto se sono interessate aree soggette al “Pericolo”
elettrico.
Qualora infine si giudicasse di non poter eseguire il lavoro mantenendosi a distanza di sicurezza dalle attrezzature o
condutture elettriche in tensione occorrerà richiedere la tolta tensione, secondo le modalità anzidette.
Macchine circolanti sul binario.
Non si prevede l’utilizzo di macchine circolanti sul binario.
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15.2 Prescrizioni operative
15.2.1 Precauzioni di carattere generale
Si raccomanda di fare uso dei dispositivi di protezione individuale: il casco per evitare rischi di lesioni alla testa in caso
di urto, caduta o proiezione di materiali ed in particolare durante le operazioni di carico e scarico di materiali con gru; le
calzature protettive alte con lamina, puntale di acciaio e protezione delle caviglie per evitare rischi di punture,
schiacciamento e slogature;
i guanti per evitare i rischi di punture, scottature od escoriazioni; gli occhiali ogni qualvolta sussista rischio di radiazioni
luminose o di proiezione negli occhi di scintille o schegge; tappi o cuffie per ridurre l’esposizione al rumore sempre in
ambito di stazione; tute ovvero indumenti appropriati per assicurare la massima libertà di movimento; maschere in
presenza di polveri; fasce luminescenti. I mezzi di protezione assegnati individualmente sono strettamente personali ed
è fatto divieto di scambiarseli. Eventuali difetti di costruzione o anomalie dovute a circostanze varie che possano
rendere i mezzi di protezione
inidonei o anche soltanto inefficienti devono essere segnalati ai superiori affinché si provveda alla loro sostituzione. Si
raccomanda la massima attenzione durante la circolazione negli impianti poiché spesso nel terreno si trovano ostacoli
quali buche, cavi, rotaie, traverse e ecc. che aumentano il rischio di scivolamento e cadute accidentali. E’ sempre
incombente il pericolo di treni e dei veicoli manovrati soprattutto nel caso delle locomotive elettriche più silenziose e
più rapide, per cui è necessaria la massima attenzione ed il rispetto delle procedure. Prima di inoltrarsi lungo la linea
farsi autorizzare ed accompagnare da un agente dell’Esercente, con le funzioni di scorta ed attenersi alle norme di
generali di sicurezza. Il personale dei diversi mezzi operativi che si reca sul luogo di lavoro alla guida dei mezzi stessi,
deve partire dal piazzale di ricovero già scortato dal personale dell’Esercente. Attenersi scrupolosamente agli ordini dati
dal responsabile della squadra, nonché dal Capo Cantiere. Indossare l’elmetto ove sussista il pericolo di caduta di gravi
ed in particolare in prossimità della macchina risanatrice durante le operazioni di carico e scarico materiale con gru,
nonché di carico della terra con nastri trasportatori.
Allorché un lavoratore, per esigenze lavorative deve introdursi, anche solo con parte del corpo tra gli organo rotabili che
possono porsi in movimento, occorre adottare le misure e le cautele necessarie affinché i mezzi stessi non possano
essere messi in moto da altre persone o mezzi (blocchi meccanici ed elettrici secondo le procedure). Utilizzare i mezzi
individuali di protezione dal rumore quando previsto dalle procedure; tuttavia in presenza di esercizio ferroviario,
quando si lavora sui binari o si circola in loro prossimità, non coprirsi le orecchie con indumenti che possono impedire
la percezione del rumore. Si ricorda che tutte le macchine operatrici e i mezzi di trasporto, (come le baracche di
cantiere) sono dotate di cassette di medicazione e di indicazione dei primi soccorsi da prestare a chi dovesse
infortunarsi. Nell’eventualità di principi di incendio, utilizzare, per soffocarlo, gli estintori a polvere (e anche a sabbia e
coperte) presenti sulle macchine.
15.2.2 Presenza dell’esercizio ferroviario
In merito ai lavori da effettuare presso le banchine ferroviarie si dovrà prestare la massima attenzione agli arrivi dei
treni in stazione assicurando di non oltrepassare la linea gialla e non ostacolare la discesa dei viaggiatori.
15.2.3 Lavori lungo linea
Per i lavori lungo linea sarà necessario seguire le prescrizioni previste nel documento di SISTEMA INTEGRATO
DELLA GESTIONE DELLA SICUREZZA, di cui si inserisce uno stralcio e delle Istruzioni di Protezione Cantiere in
ambiente ferroviario che si inseriscono integralmente nel presente paragrafo.
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15.2.4 Vicinanza di linee aeree sotto tensione
Se si opera su linee a trazione elettrica non avvicinarsi mai con la persona o gli attrezzi a meno di m. 1 dai conduttori,
isolatori e accessori, costituenti la linea di contatto. Non toccare le persone infortunate che sono ancora in contatto con i
conduttori sotto tensione; prima di soccorrerle accertarsi che sia stata tolta la tensione. Non salire sul tetto dei veicoli o
sul carico dei carri scoperti posto sotto binari elettrificati. Non toccare qualsiasi filo elettrico pendente, potrebbe essere
in tensione.
Quando si opera sotto regime di “tolta tensione” attendere conferma del personale incaricato prima di iniziare i lavori
che hanno richiesto la tolta tensione. Non dirigere getti d’acqua verso conduttori aerei, che si devono sempre
considerare in tensione.
Nel caso in cui, per l’esecuzione dei lavori, il personale possa venire in contatto con condutture e/o attrezzature sotto
tensione, o anche solamente avvicinarsi ad esse ad una distanza inferiore a quella di sicurezza e cioè: o per linee a
tensione fino a 25 Kv, o per linee a tensione superiore a 25 Kv e fino a 220 Kv, i lavori dovranno essere eseguiti solo
dopo aver tolto la tensione alle condutture e/o alle attrezzature, e potranno essere iniziati solo dopo che il Capo
Cantiere, o persona da lui designata, abbia ottenuto dall’agente FS della Dirigenza, la dichiarazione scritta dell'avvenuta
tolta tensione delle attrezzature e delle condutture e della loro “messa a terra”, con l’indicazione esatta della tratta, o
tratte sulle quali si dovrà lavorare e dei limiti di tempo concessi per l’esecuzione del lavoro (Scambio Moduli).
Un’analoga dichiarazione scritta sarà consegnata dal Capo Cantiere all’agente FS, a lavori ultimati, per consentire la
riattivazione delle linee. Occorre effettuare la disalimentazione e la messa a terra di tutte le sezioni di impianto alle
quali ci si può, anche accidentalmente, avvicinare con il corpo, con gli attrezzi, o con i materiali oltre la Distanza di
Sicurezza (1 m per le linee FS a 3 Kv). Prima di operare è necessaria l’esatta conoscenza delle sezioni di impianto
disalimentate, oltre le quali non è consentita la lavorazione.
15.2.5 Precauzioni da osservare negli spostamenti lungo linea
Poiché gli interventi saranno localizzate lungo le banchine di stazione si vieta l’attraversamento dei binari. Qualora si
debba abdare da una banchina ad un’altra si dovrà passare per la testa dei binari.
Non invadere la sagoma limite con materiale o attrezzi trasportati.
15.2.6 Precauzioni per l’uso di attrezzi manuali
Utilizzare gli attrezzi unicamente per l’uso cui sono destinati. Assicurarsi che i manici degli attrezzi (martelli, falcetti e
ecc.) siano integri e fissati solidamente. Assicurarsi che i martelli, le mazze, le trance e simili non abbiano sbavature o
rincalcature che possano staccarsi nell’uso. Assicurarsi che gli attrezzi momentaneamente non utilizzati siano sistemati
in posizione opportuna da non impedire i movimenti propri e quelli dei compagni e che soprattutto non interferiscano
con la sagoma limite.
Assicurarsi che gli attrezzi con parti taglienti o appuntite siano sistemati in posizione non pericolosa. Non apportare
modifiche alle attrezzature senza autorizzazione, in particolare non applicare prolunghe alle leve, alle chiavi, agli
estrattori.
Nell’uso delle attrezzature assumere la posizione più adatta tenendo conto anche dei compagni vicini. Nell’uso della
chiave a “T”, assumere una posizione stabile tenendo conto che la presa può sfuggire. Nel taglio con trance e scalpelli
assicurarsi che le schegge che si distaccano non vadano a colpire altre persone. Nell’uso delle asce, delle accette, delle
mazze e dei martelli assumere e far assumere ai compagni la posizione più opportuna per non essere colpiti da detti
attrezzi in caso di sfilamento dal manico. Analoga precauzione deve adattarsi nell’uso dei paletti e leve, assumendo una
posizione che non possa recare danno in caso sfugga la presa. Non appoggiare gli attrezzi sulle rotaie. Non lasciare i
paletti e le leve piantati verticalmente sul terreno. Nel trasporto del materiale a spalla camminare distanziati dai
compagni. Assicurarsi che le chiavi a “T” e le chiavi d’armamento non siano sboccolate. Per avvitare e svitare le
chiavarde, tirare la chiave d’armamento sempre verso l’alto senza usare prolunghe. Provvedere senza indugio alla
riparazione delle attrezzature difettose e chiedere la sostituzione di quelle non riparabili.
Assicurarsi che gli attrezzi momentaneamente non utilizzati siano sistemati in posizione tale da non impedire i
movimenti propri o quelli dei compagni e che soprattutto non interferiscano con la sagoma limite. Assicurarsi che gli
attrezzi con parti taglienti o appuntite siano sistemati in posizione non pericolosa. Durante il lavoro sistemare i propri
attrezzi sempre lontano dal binario, in ordine, e per quanto possibile, fuori dalle piste e con la parte tagliente rivolta
verso terra.
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Per lo sbloccaggio dei dadi ossidati usare preventivamente adatti solventi e lubrificanti per evitare scatti pericolosi.
Nelle borse o cassette porta attrezzi tenere gli attrezzi acuminati (trincetti, coltelli, punte da trancio, ecc.) nelle addette
guaine per evitare lesioni alle mani, alle spalle e ai fianchi. Quando si usano scale, verificare preventivamente che siano
integre e siano provviste di appoggi antisdrucciolo. Utilizzarle con l’inclinazione adeguata. Durante l’uso della scala,
non indossare guanti che potrebbero compromettere la necessaria sicurezza di presa. Durante i lavori su scala, o
comunque in alto, tenere gli attrezzi in appositi contenitori atti ad evitare la caduta, che potrebbe provocare il ferimento
di persone a terra. Durante i lavori Piano di Sicurezza e Coordinamento in alto è obbligatorio l’uso del casco sia per chi
opera in alto (per proteggere la testa in caso di caduta) sia per chi opera in basso (per proteggersi dalla caduta di gravi).
15.2.7 Precauzioni per l’uso delle attrezzature motorizzate
Controllare che dalle apparecchiature a motore (motoforatrice, motoincavigliatrice, smerigliatrice, ecc.) non vengano
tolte o manomesse le protezioni antinfortunistiche. Effettuare i rifornimenti a motore spento e non fumare nel corso di
tale operazione.
Provvedere periodicamente alla pulizia delle macchine in modo da rilevare a vista eventuali perdite di olio o carburate,
bulloni allentati e altri piccoli inconvenienti. Prima di tirare la funicella di messa in moto portare il motore nella fase di
compressione; si evitano così pericolosi riavvolgimenti della fune stessa; tenersi a distanza da ostacoli posti alle spalle,
almeno doppia della lunghezza della funicella. Prima di avviare il motore dei trapani e sega rotaie, fissare l’attrezzatura
stabilmente alla rotaia. Prima di azionare l’incavigliatrice e la foratraverse, appoggiare stabilmente la macchina sulle
rotaie. Non toccare la marmitta con le mani durante e dopo il funzionamento del motore. Per lo spostamento delle
macchine impugnare le apposite maniglie. Accertarsi che le mole siano munite di cuffia parascintille. Utilizzare
mascherina e occhiali durante i lavori di smerigliatura, troncatura o foratura di rotaia.
15.2.8 Manipolazione di materiali pesanti
Per sollevare un carico piegare le ginocchia tenendo la schiena dritta, senza divaricare le gambe in modo che lo sforzo
sia sopportato dai muscoli delle gambe stesse. Nello spostare un carico pesante con una leva, non esercitare lo sforzo
stando cavalcioni sulla leva stessa. Non trasportare un carico camminando all’indietro. Nel trasportare un carico in
gruppo sincronizzare i movimenti con i colleghi. Nel trasporto a spalla camminare distanziati dai compagni. Evitare di
passare in luoghi poco praticabili o ingombri. Disporre i materiali e gli attrezzi in modo ordinato, senza ingombrare i
passaggi. Nell’attraversare i binari non poggiare i piedi sulle rotaie ma scavalcarle, poggiando i piedi sulla massicciata,
facendo attenzione anche alle traverse bagnate o coperte di ghiaccio. Non lasciar cadere il carico dalla spalla o dalle
mani, ma depositarlo a terra con cautela posizionando bene le mani e i piedi per evitare che rimangano schiacciati.
Sistemare con cura i carichi in modo da evitare la loro caduta. Non depositare i materiali sul bordo dei binari o dei
marciapiedi, ma tenerli a distanza regolamentare. Sono vietate operazioni di carico e scarico su veicoli in movimento.
E’ vietato scendere dai veicoli saltando dal piano dei veicoli stessi.
Nella manipolazione di casse occorre fare attenzione alle punte, ai perni a nastro, nonché alle schegge ed asperità di
qualsiasi natura. Nel manipolare un recipiente, assicurarsi della natura del liquido che potrebbe essere corrosivo,
infiammabile, tossico o volatile. Evitare di respirare le esalazioni di liquidi volatili. Analogamente ci si deve regolare in
caso di danni agli involucri dei colli con fuoriuscita del contenuto di cui non è conosciuta la pericolosità. Manipolando
oggetti di vetro occorre prestare attenzione agli spigoli taglienti e ai frammenti di oggetti scheggiati.
15.2.9 Impiego di sega a disco
Prima di iniziare il lavoro si deve controllare che gli schermi e le protezioni siano efficienti e al loro posto. Le
protezioni e i dispositivi di sicurezza delle macchine non devono essere rimossi. Prima di effettuare il montaggio del
disco dentato occorre esaminarlo accuratamente, per accertarsi che sia esente da fessurazioni o incrinature. Oltre
all’esame visivo è necessario sottoporre il disco ad una prova di percussione per rilevare l’eventuale presenza di lesioni
interne. La cuffia di protezione del disco dentato deve essere registrata in relazione allo spessore del particolare da
tagliare. Si devono adottare le necessarie precauzioni affinché, al termine dell’operazione di taglio, il pezzo,
staccandosi, non abbia a recare danno a persone.
15.2.10 Esecuzione di saldature alluminotermiche
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Prima di eseguire il taglio delle rotaie nelle linee a trazione elettrica, richiedere sempre l’assistenza di un responsabile
degli impianti elettrici per lo shuntaggio della zona interessata al taglio. Prima di stuccare le forme accertarsi che non vi
siano spigoli taglienti né sulla rotaia, né sul lamierino, se del caso eliminarli. Prima di iniziare le operazioni di
preriscaldamento assicurarsi
che la zona sottostante il giunto da costituire sia ben asciutta, che il crogiuolo ed i pozzetti raccogliscorie siano
anch’essi perfettamente asciutti e che la porzione saldante da usare sia esente da umidità. Ciò allo scopo di evitare
pericolose esplosioni che avvengono durante o immediatamente dopo la reazione se il metallo liquido entra in contatto
con tracce d’acqua. Le porzioni saldanti devono essere tenute lontane da fiamme o metalli incandescenti ed anche dalle
candelette di accensione. Queste ultime vanno tenute in tasca e soprattutto non devono essere depositate in prossimità
del crogiuolo durante la saldatura. Prima di innescare la reazione, l’operaio addetto a tale operazione deve controllare
che non vi siano altri operai nel raggio di m. 4,00-5,00 dal crogiuolo. In presenza di forte vento gli operai si devono
mettere sopra vento rispetto al crogiuolo. Ciò vale anche per l’addetto all’innesco che deve avvicinarsi al crogiuolo
nella stessa direzione in cui spira il vento e deve allontanarsi procedendo in senso inverso dopo l’innesco. In ogni caso
l’addetto all’innesco deve mentalmente stabilire il percorso di allontanamento per raggiungere la posizione di sicurezza
prima di innescare la reazione. Soltanto un operaio, munito di occhiali scuri, deve avvicinarsi al crogiuolo per sturarlo
dopo aver verificato il completamento della reazione. Eseguita tale operazione, si allontana e non deve avvicinarsi
prima che sia finita la fuoriuscita di parti incandescenti. Usare i guanti per rimuovere il crogiuolo e la rimanente
attrezzatura. Dopo la rimozione del crogiuolo allontanare dal posto di lavoro la scoria raccolta negli appositi pozzetti,
avendo sempre cura di depositarla in luogo asciutto. Non sformare il giunto prima che siano trascorsi gli intervalli
previsti nelle istruzioni, ad evitare fuoriuscite di metallo fuso. Prima di iniziare la tranciatura
gli operai non interessati all’operazione devono allontanarsi. I materiali risultanti dalla tranciatura devono essere
allontanati dal posto di lavoro con le stesse precauzioni usate per le scorie, facendo uso delle tenaglie per evitare
scottature.
Non toccare con le mani i frammenti metallici (scorie, materozza) e le attrezzature, che pur non essendo visibilmente
incandescenti, rimangono per lungo tempo ad elevate temperature.
15.2.11 Precauzioni per il personale alle attrezzature meccaniche
Assicurarsi che i macchinari siano in perfetta efficienza, verificando: freni, luci, dispositivi di segnalazione acustici e
luminosi, nonché tutti i comandi ed i circuiti di manovra con particolare attenzione agli interruttori di arresto per
emergenza. Accertarsi dei limiti di visibilità dal posto di guida o di manovra. Durante l’uso, richiedere l’aiuto del
personale a terra quanto la visibilità è incompleta o per eseguire manovre in spazi ristretti. Prima di muoversi dare
sempre un segnale di avviso acustico. Non avvicinarsi a parti meccaniche in movimento. Non salire né scendere dai
mezzi in movimento. Non salire sui mezzi se non autorizzati, e comunque, non trasportare persone se non all’interno
della cabina di guida, purché idonea allo scopo. Nelle linee a doppio binario non scendere dalla parte dell’intervia.
Chiudere e bloccare la porta lato intervia, ove non vi fosse, abbassare l’apposita sbarra. Prestare la massima attenzione
ai cartelli monitori. Non manomettere né modificare i dispositivi esistenti sulle macchine, se non autorizzati. Prima di
iniziare i lavori con attrezzature il cui impiego richieda la tolta di tensione, accertarsi che la stessa sia stata confermata
(scambio moduli). Non dimenticare i guanti, le calzature di sicurezza, il casco con la cuffia antirumore. Durante il
passaggio del treno sul binario attiguo in esercizio, interrompere le operazioni di lavoro.
Nelle linee a doppio binario nell’uso di attrezzature che possono impegnare la sagoma del binario attiguo, premunirsi
mediante l’inserimento degli appositi fermi di bloccaggio o fermi automatici, onde evitare rischi. Nel passare dalla porta
anteriore a quella posteriore della macchina, o per qualsiasi altro spostamento transitare sempre sulla banchina e mai
nell’intervia.
Nei trasferimenti:
Accertarsi che i sistemi di frenatura siano in posizione corretta. Verificare che tutte le parti mobili del macchinario siano
assicurate mediante appositi fermi spinotti. Accertarsi che i materiali caricati siano ben assicurati e non superare mai la
portata massima ammissibile. Chiudere tutte le porte prima che il treno parta. Contenere la velocità nei limiti fissati in
cantiere. In ogni caso transitare a passo d’uomo al di fuori dei percorsi stabiliti ed in prossimità dei posti di lavoro.
Durante l’uso del binario: ottemperare rigorosamente alle istruzioni degli agenti di scorta FS; non saline e non scendere
mai dal lato dell’interbinario; non lasciare il mezzo senza averlo frenato con sicurezza. Non abbandonarlo mai in linea.
Durante le manutenzioni e la sosta:
Eseguire la manutenzione con i motori spenti. Assicurarsi che non vi siano organi in movimento prima di togliere
qualunque tipo di protezione. Assicurarsi, prima di mettere in moto, che nessuno esegua lavori nei meccanismi. Non
lasciare i mezzi incustoditi e con motore acceso. Durante le soste spegnere il motore, azionare il freno di stazionamento
e chiudere le porte con chiave prima di lasciare il mezzo. Se la sosta avviene in binari con pendenza, oltre le operazioni
di cui sopra, aggiungere staffe fermacarri. Avvertire, nei modi d’uso, il Capo Stazione, della presenza delle attrezzature
nella stazione.
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15.2.12 Personale addetto alla protezione del cantiere
Rispettare tutte le norme dell’struzione per i servizi di vigilanza e di protezione dei cantieri. Portare sempre al proprio
seguito una copia della “Abilitazione per la protezione cantiere con mansioni ridotte” da esibire all’organizzazione della
protezione.
Prima di iniziare ogni periodo lavorativo, di volta in volta, verificare che siano completi ed in buono stato tutti i mezzi
di segnalamento costituenti il proprio equipaggiamento:
tromba a tracolla;
bandiere rosse;
bandiera a scacchi;
torcia e fiamme rosse;
lanterna a tre colori (di notte o in galleria).
Gli agenti addetti alla protezione cantiere debbono assolvere ai compiti e alle mansioni loro assegnate dall’agente
dell’Esercente, abilitato all’organizzazione della protezione. Ricevere sempre per iscritto, mediante modello M 40 o
equivalente, tutti gli ordini riguardanti la protezione, impartiti dall’organizzatore.
15.2.13 Condotta di automezzi su strada
Può essere adibito alla guida di automezzi dell’Impresa soltanto il personale in possesso della prescritta patente di
guida.
Prima dell’impiego controllare l’efficienza dei due sistemi di frenatura e il funzionamento dei dispositivi di
segnalazione ottici e acustici, nonché il funzionamento dell’impianto di illuminazione.
Durante la guida devono essere rispettate le seguenti norme: non portare sull’automezzo un numero di persone
superiore a quello previsto dal libretto di circolazione; non trasportare materiali che superino la portata massima
dell’automezzo e rispettare i limiti di sagoma imposti dal Codice della Strada; osservare scrupolosamente in ogni
circostanza le norme del Codice della Strada; attenersi nella guida alla massima prudenza; non lasciare il veicolo
incustodito senza aver provveduto prima a garantire la sua stabilità; non sottoporre gli automezzi a sollecitazioni
anormali tali da compromettere il buon funzionamento e/o la sicurezza di marcia; qualsiasi anomalia riscontrata
sull’automezzo impiegato deve essere segnalata al superiore diretto.
16 POS (Piano Operativo di Sicurezza)
16.1 Procedure com plem entari e di dettaglio al PSC connesse alle scelte autonom e
dell’im presa esecutrice, da espletare nel POS
La ditta appaltatrice, le eventuali ditte subappaltrici ed ogni altro lavoratore autonomo dovranno fornire le informazioni
riepilogate di seguito in modo da assicurare il rispetto delle norme di sicurezza ed ottemperare ai vari punti presenti nel
Piano di Sicurezza e Coordinamento
16.1
Contenuti m inim i del POS
Il POS e' redatto a cura di ciascun datore di lavoro delle imprese esecutrici, ai sensi dell'articolo 17 del decreto
legislativo 15 maggioe 2008, in riferimento al singolo cantiere interessato; esso contiene almeno i seguenti elementi:
a) i dati identificativi dell'impresa esecutrice, che comprendono:
1) il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere;
2) la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall'impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi
subaffidatari;
3) i nominativi degli addetti al pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori e, comunque, alla gestione
delle emergenze in cantiere, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o
designato;
4) il nominativo del medico competente ove previsto;
5) il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione;
6) i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere;
7) il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell'impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi operanti
in cantiere per conto della stessa impresa;
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Realizzazione Impianto di security – Roma Fiumicino Aeroporto
b) le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall'impresa
esecutrice;
c) la descrizione dell'attività' di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro;
d) l'elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza, delle macchine e
degli impianti utilizzati nel cantiere;
e) l'elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere con le relative schede di sicurezza;
f) l'esito del rapporto di valutazione del rumore;
g) l'individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel PSC quando previsto,
adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere;
h) le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto;
i) l'elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere;
j) la documentazione in merito alla informazione e formazione fornite ai lavoratori presenti in cantiere.
k) ove non sia prevista la redazione del PSC, il PSS, quando previsto, e' integrato con gli elementi del POS.
l) Elementi essenziali minimi da considerare nel POS
− apprestamenti: ponteggi; trabattelli; ponti su cavalletti; impalcati; parapetti; andatoie; passerelle; armature delle pareti
degli scavi; gabinetti; locali per lavarsi; spogliatoi; refettori; locali di ricovero e di riposo; dormitori; camere di
medicazione; infermerie; recinzioni di cantiere;
− attrezzature: centrali e impianti di betonaggio; betoniere; gru; autogrù; argani; elevatori; macchine movimento terra;
macchine movimento terra speciali e derivate; seghe circolari; piegaferri; impianti elettrici di cantiere; impianti di terra
e di protezione contro le scariche atmosferiche; impianti antincendio; impianti di evacuazione fumi; impianti di
adduzione di acqua, gas, ed energia di qualsiasi tipo; impianti fognari;
− infrastrutture: viabilità principale di cantiere per mezzi meccanici; percorsi pedonali; aree di deposito materiali,
attrezzature e rifiuti di cantiere;
− mezzi e servizi di protezione collettiva: segnaletica di sicurezza; avvisatori acustici; attrezzature per primo soccorso;
illuminazione di emergenza; mezzi estinguenti; servizi di gestione delle emergenze.
17 ALLEGATI
• A1_Scheda integrativa
• A2_Schede di valutazione dei rischi
• A3_Cronoprogramma
• A4_Norme comportamentali
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