Estratto da pag. Sabato 01/08/2015 7 Direttore Responsabile Diffusione Testata Marco Travaglio 45.694 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Banche, le strane mosse sui Btp Italia Indagine del Tesoro su chi ha avuto davvero U premio "per le famiglie' I numeri Vertice Maria Cannata, capo del servizio del debito LaPresse » STEFANO FELTRI Dal ministero del Tesoro e dall'Associazione delle banche italiane assicurano che "nessuna irregolarità" è stata riscontrata. Però la reputazione delle banche e del Btp Italia, il primo titolo del debito pubblico venduto direttamente alle famiglie, escono un po' offuscate da questa storia. NEL 2012 AL TESORO Maria Cannata e la sua squadra di tecnici del dipartimento del debito studiano un sistema per ridurre il rischio che il debito dell'Italia sia in mano a speculatori pronti a venderlo al primo sussulto dei mercati, come era successo nel 2011 con la crisi dello spread. Inventano il Btp Italia: debito venduto direttamente alle famiglie invece che alle aste riservate alle banche. Sono titoli indicizzati all'inflazione, quattro anni di durata, interesse fisso, taglio minimo di soli mille euro. E, grande innovazione, un "premio di fedeltà" per le persone fisiche che acquistano il titolo all'emissione e lo tengono fino a scadenza: unbonusdel4permillechevasoltanto agli investitori retail, non alle banche o ai fondi. Il primo collocamento è un successo: 7,3 miliardi di euro piazzati ai risparmiatori, più del doppio dei 3 attesi, gli investitori istituzionali (che non hanno il premio) chiedono soltanto 1,7 miliardi. I primi Btp Italia stanno per arrivare a scadenza, si avvicina il momento di incassare il bonus del 4 per mille. Il 24 giugno scorso il vice direttore generale dell'Associazione delle banche italiane, Gianfranco Torriero, scrive agli Dal ministero del Tesoro e dall'Associazione delle banche italiane assicurano che "nessuna irregolarità" è stata riscontrata. Però la reputazione delle banche e del Btp Italia, il primo titolo del debito pubblico venduto direttamente alle famiglie, escono un po' offuscate da questa storia. NEL 2012 AL TESORO Maria Cannata e la sua squadra di tecnici del dipartimento del debito studiano un sistema per ridurre il rischio che il debito dell'Italia sia in mano a speculatori pronti a venderlo al primo sussulto dei mercati, come era successo nel 2011 con la crisi dello spread. Inventano il Btp Italia: debito venduto direttamente alle famiglie invece che alle aste riservate alle banche. Sono titoli indicizzati all'inflazione, quattro anni di durata, interesse fisso, taglio minimo di soli mille euro. E, grande innovazione, un "premio di fedeltà" per le persone fisiche che acquistano il titolo all'emissione e lo tengono fino a scadenza: unbonusdel4permillechevasoltanto agli investitori retail, non alle banche o ai fondi. Il primo collocamento è un successo: 7,3 miliardi di euro piazzati ai risparmiatori, più del doppio dei 3 attesi, gli investitori istituzionali (che non hanno il premio) chiedono soltanto 1,7 miliardi. I primi Btp Italia stanno per arrivare a scadenza, si avvicina il momento di incassare il bonus del 4 per mille. Il 24 giugno scorso il vice direttore generale dell'Associazione delle banche italiane, Gianfranco Torriero, scrive agli Vertice Maria Cannata, capo del servizio del debito LaPresse I numeri per mille. Il premio attribuito ai piccoli risparmiatori che detengono i Btp Italia fino alla scadenza (durano 4 anni) 7,3 miliardi. La prima emissione di Btp Italia nel 2012 è stata u n grande successo Dal ministero del Tesoro e dall'Associazione delle banche italiane assicurano che "nessuna irregolarità" è stata riscontrata. Però la reputazione delle banche e del Btp Italia, il primo titolo del debi associati che il ministero dell'Economia "ha avviato un'attività di verifica presso gli intermediari coinvolti nell'attività dell'attività di collocamento del Btp Italia che hanno presentato domande di modifica del codice Isin". Tradotto: i Btp Italiahanno un loro codice identificativo, gli "Isin Cum" sono destinati ai piccoli risparmiatori, e pagano il premio. Quelli "Isin Ex" vanno agli istituzionali e non 10 pagano. TRA 2012 E 2014 molte banche hanno chiesto di cambiare il codice di titoli da loro intermediati, cioè di trasformarlo da Ex a Cum (nessuna l'inverso) per far pagare 11 premio a titoli che erano identificati come non aventi diritto. Il ministero, scrive Torriero dell'Abi, "sebbene abbia sinora riscontrato una sostanziale correttezza nell'operato delle banche nella gestione di tali operazioni di storno, ritiene che esse rivestano carattere di eccezionaiità e non debbano rappresentare la norma". Il o pubblico venduto direttamente alle famiglie, escono un po' offuscate da questa storia. NEL 2012 AL TESORO Maria Cannata e la sua squadra di tecnici del dipartimento del debito studiano un sistema per ridurre il rischio che il debito dell'Italia sia in mano a speculatori pronti a venderlo al primo sussulto dei mercati, come era successo nel 2011 con la crisi dello spread. Inventano il Btp Italia: debito venduto direttamente alle famiglie invece che alle aste riservate alle banche. Sono titoli indicizzati all'inflazione, quattro anni di durata, interesse fisso, taglio minimo di soli mille euro. E, grande innovazione, un "premio di fedeltà" per le persone fisiche che acquistano il titolo all'emissione e lo tengono fino a scadenza: unbonusdel4permillechevasoltanto agli investitori retail, non alle banche o ai fondi. Il primo collocamento è un successo: 7,3 miliardi di euro piazzati ai risparmiatori, più del dopp passaggio da Isin Ex a Cum, l'attribuzione del premio a un titolo che non l'aveva, non era neppure prevista dalle regole del Btp Italia. Non si sa cosa significhi la "sostanziale correttezza", Tesoro e Abi negano che ci siano stati abusi e che le banche siano riuscite ad attribuire il premio atitoli in mano a investitori istituzionali, dunque non legittimati a riceverlo. Anche perché, spiegano, c'è un doppio controllo: si può incrociare il tipo di titolo con l'anagrafica del cliente. E chi fa questo controllo? Ovviamente la banca stessa SECONDO L'ABI, questo caos sarebbe dovuto al fatto che erano le prime volte in cui si vendeva debito al mercato retail e quindi, in pratica, bisognava adeguare la classificazione dei titoli che tendevano a essere attribuiti agli investitori istituzionali cui vanno di solito. Anche se ci fossero state irregolarità, nell'ipotesi cioè che ci sia chi abbia fatto il furbo provando ad attribuire il premio fedeltà (milioni di euro in ballo) abusivamente a qualcuno, o a se stessi, nessuno avrebbe l'incentivo a rivelarlo. Le banche perché sarebbero loro le colpevoli, il Tesoro perché dovrebbe ammettere che il suo Btp Italia ha regalato soldi alle banche. La linea ufficiale è che non è successo nulla. I fatti sono che c'è stata un'indagine e che, dall'aprile 2014, il Tesoro ha cambiato le procedure, offrendo in giorni diversi i titoli al retail e agli investitori istituzionali. Per rendere tutto più efficiente, ma anche per eliminare la possibilità di fare i furbi. © RIPRODUZIONE RISERVATA o dei 3 attesi, gli investitori istituzionali (che non hanno il premio) chiedono soltanto 1,7 miliardi. I primi Btp Italia stanno per arrivare a scadenza, si avvicina il momento di incassare il bonus del 4 per mille. Il 24 giugno scorso il vice direttore generale dell'Associazione delle banche italiane, Gianfranco Torriero, scrive agli Vertice Maria Cannata, capo del servizio del debito LaPresse I numeri per mille. Il premio attribuito ai piccoli risparmiatori che detengono i Btp Italia fino alla scadenza (durano 4 anni) 7,3 miliardi. La prima emissione di Btp Italia nel 2012 è stata u n grande successo Dal ministero del Tesoro e dall'Associazione delle banche italiane assicurano che "nessuna irregolarità" è stata riscontrata. Però la reputazione delle banche e del Btp Italia, il primo titolo del debi associati che il ministero dell'Economia "ha avviato un'attività di verifica presso gli intermediari coinvolti nell'attività dell'attività di collocamento del Btp Italia che hanno presentato domande di modifica del codice Isin". Tradotto: i Btp Italiahanno un loro codice identificativo, gli "Isin Cum" sono destinati ai piccoli risparmiatori, e pagano il premio. Quelli "Isin Ex" vanno agli istituzionali e non 10 pagano. TRA 2012 E 2014 molte banche hanno chiesto di cambiare il codice di titoli da loro intermediati, cioè di trasformarlo da Ex a Cum (nessuna l'inverso) per far pagare 11 premio a titoli che erano identificati come non aventi diritto. Il ministero, scrive Torriero dell'Abi, "sebbene abbia sinora risco Credito: scenari e commenti Pag. 1