ACCOPPIAMENTI CINEMATICI Finora si è considerato il moto di un singolo punto materiale o corpo rigido nel piano. Più frequentemente occorre affrontare il problema dello studio del moto di sistemi complessi, costituiti da più corpi (in genere deformabili) ed in moto relativo tra loro. In meccanica applicata, quando è possibile, si trascurano gli effetti della variazione della geometria dei corpi e la cinematica dei sistemi complessi è basata sulla modellazione delle possibilità di moto relativo tra i corpi: gli accoppiamenti tra corpi rigidi. Ovviamente, come tutte le modellazioni, le coppie cinematiche costituiscono una approssimazione più o meno fedele del comportamento reale del sistema. In biomeccanica, specie nelle applicazioni che interessano direttamente i sistemi biologici (es: apparato muscolo-scheletrico), tali approssimazioni sono ancora più evidenti. ACCOPPIAMENTI CINEMATICI Durante il “funzionamento” di un sistema complesso, le interazioni tra i corpi si sviluppano nelle regioni superficiali in cui essi sono in contatto reciproco (superfici coniugate). Dalla forma delle superfici coniugate dipende il tipo di moto relativo: esse costituiscono una coppia cinematica. In genere si classificano gli accoppiamenti cinematici in: • coppia prismatica • coppia rotoidale • coppia cilindrica • coppia elicoidale • coppia sferica •… ACCOPPIAMENTI DI FORZA Sono coppie cinematiche in cui la garanzia dell’accoppiamento è affidata all’azione delle forze scambiate tra i corpi. GRADI DI LIBERTÁ E VINCOLI Un corpo rigido libero di muoversi nel piano possiede 3 gradi di libertà Un corpo rigido libero di muoversi nello spazio possiede 6 gradi di libertà Sono necessarie 3 informazioni per determinare univocamente la sua posizione in un SDR (es: xA, yA, ϑ) Sono necessarie 6 informazioni per determinare univocamente la sua posizione in un SDR (es: xA, yA, zA , α, β, γ) Y yA γ A α q xA X A β coppia rotoidale o cerniera 1 2 ϑ, ω ... Consente la rotazione relativa (un grado di libertà) coppia prismatica 1 2 x, x& ... Consente la traslazione relativa (un grado di libertà) coppia cilindrica x, x& ... 1 2 coppia elicoidale x, x& ... ϑ, ω ... Consente sia la traslazione che la rotazione relativa (due gradi di libertà) coppia sferica α,α& ... γ,γ& ... β,β& ... Consente la rotazione intorno al centro del giunto nello spazio (tre gradi di libertà) 1 2 ϑ, ω ... Consente sia la traslazione che la rotazione relativa. I due moti sono legati dal passo dell’elica (un grado di libertà) ϑ= x ⋅ 2π P ω= v ⋅ 2π P GRADI DI LIBERTÁ E VINCOLI: vincoli ESTERNI INCASTRO: blocca tutti i movimenti Se libero da vincoli, un corpo nel piano ha 3 Gradi di Libertà (GdLiniz.= 3) x(A)=0 y(A)=0 3 equaz. q=0 GdV = N° eq. = 3 GdL = GdLiniz.- GdV = 0 CERNIERA: blocca le traslazioni di un punto x(A)=xA y(A)=yA 2 equaz. GdV = N° eq. = 2 GdL = GdLiniz.- GdV = 1 q= libero CARRELLO: consente la rotazione e la traslazione lungo un asse. x(A)=libero y(A) =yA q= libero 1 equaz. GdV = N° eq. = 1 GdL = GdLiniz.- GdV = 2 GRADI DI LIBERTÁ E VINCOLI: vincoli ESTERNI INCASTRO: blocca tutti i movimenti Se libero da vincoli, un corpo nel piano ha 3 Gradi di Libertà (GdLiniz.= 3) x(A)=0 y(A)=0 3 equaz. q=0 GdV = N° eq. = 3 GdL = GdLiniz.- GdV = 0 CERNIERA: blocca le traslazioni di un punto x(A)=xA y(A)=yA q= libero 2 equaz. GdV = N° eq. = 2 GdL = GdLiniz.- GdV = 1 GRADI DI LIBERTÁ E VINCOLI: vincoli ESTERNI CARRELLO: consente la rotazione e la traslazione lungo un asse. x(A)=libero y(A) =yA 1 equaz. q= libero GdV = N° eq. = 1 GdL = GdLiniz.- GdV = 2 COPPIA PRISMATICA: consente x(A)=f(s) y(A)=f(s) q= fisso 2 equaz. GdV = N° eq. = 2 GdL = GdLiniz.- GdV = 1 GRADI DI LIBERTÁ E VINCOLI: vincoli INTERNI Se libero da vincoli, ciascun corpo nel piano ha 3 Gradi di Libertà. I gradi di libertà di un sistema costituito da N corpi rigidi sono N×3 (in caso di 2 corpi: GdLiniz.= 2×3 = 6) INCASTRO: blocca tutti i movimenti relativi xA,1= xA,2 yA,1= yA,2 3 equaz. q2-q1=cost GdV = N° eq. = 3 GdL = GdLiniz.- GdV = 3 CERNIERA: consente la rotazione relativa tra i due corpi intorno ad un punto xA,1= xA,2 yA,1= yA,2 q1=libero q2=libero 2 equaz. GdV = N° eq. = 2 GdL = GdLiniz.- GdV = 4 GRADI DI LIBERTÁ E VINCOLI COPPIE CINEMATICHE I vincoli considerati finora costituiscono degli accoppiamenti cinematici. Il moto relativo tra il riferimento (es: telaio) ed il corpo rigido oppure tra due corpi rigidi è determinato unicamente dalla geometria delle superfici di contatto (superfici coniugate). ACCOPPIAMENTI DI FORZA Sono detti accoppiamenti di forza quegli accoppiamenti in cui il moto relativo tra le superfici coniugate non dipende solo dalla geometria, ma anche dalle forze applicate ai membri della coppia. ω F Esempi di accoppiamenti di forza: camma - punteria, ruota - manto stradale F Quadrilatero articolato 1 = manovella 2 = bilanciere 3 = biella E 3 B 1 α α β δ β ω1 N° corpi rigidi = 3 Vincoli = 2 cerniere esterne + 2 interne GdL = 3×3-(2+2)×2=1 2 δ Si supponga di conoscere la velocità angolare ω1 della manovella 1 e la geometria (lunghezze dei segmenti e posizioni angolari nella configurazione in esame). D A Si vuole determinare la velocità angolare ω2 del bilanciere r r r r r v B = v A + v B/A = v B/A = ω1 ∧ AB r vE r r r r r v E = v B + v E/B = v B + ω3 ∧ BE r vE M D V ? ⊥ ED ? = r vB ω1 ⋅ AB δ r v E/B + ⊥ BE → ω1 ? 90 + β − δ α r vB ? = ω3 ⋅ BE ⊥ AB δ r vB β r v E/B 90 − α − β α r v E/B r vE = = sin (90 + β − δ ) sin (α + δ ) sin (90 − α − β ) r r sin (90 − α − β ) vE = vB ⋅ sin (90 + β − δ ) r r v E = ω2 ∧ DE r vE r ω2 = DE Il verso di ω2 si determina analizzando il verso di vE Si può determinare la cinematica del meccanismo ricorrendo al Centro di Istantanea Rotazione: dalla geometria è nota immediatamente la direzione della velocità di due punti della biella. Il CIR si trova immediatamente dall’intersezione del prolungamento dei segmenti manovella e bilanciere. AD AC DC = = sin(α + δ ) sin(90 − δ ) sin(90 − α ) AD AC = ⋅ sin(90 − δ ) sin(α + δ ) AD DC = ⋅ sin(90 − α ) sin(α + δ ) AC ⋅ cosα = DC ⋅ cosδ = HC La biella è in rotazione intorno a C. C α La velocità del punto B può essere scritta come r r v B = ω3 ∧ BC r v B = ω3 ⋅ BC = ω3 ⋅ (AC − AB) δ da cui : r vB ω3 = BC r nota ω3 si calcola facilmente v E r v E = ω3 ⋅ EC = ω3 ⋅ (DC − DE) r v E = ω2 ⋅ DC E 3 B 1 α A α β δ β ω1 2 δ uguagliando : D H ω 2 = ω3 (DC − DE) DC Quadrilatero articolato r 3 B r n1 1 ω3 , ω& 3 r τ 3 τr 2 n3 r n2 E Una volta calcolate le velocità, si possono calcolare le accelerazioni. A tale fine, può essere conveniente associare dei sistemi di riferimento ai corpi rigidi 2 ω2 , ω& 2 ω1 D A ( ) r r r r 2 2 a B = ω1 ∧ ω1 ∧ AB = −ω 1 AB = ω 1 AB ⋅ n1 considerando il punto E come appartenente al corpo 3 si trova ( ) r r r r r r r r r r r 2 a E = a B + a E/Bt + a E/Bn = a B + ω& 3 ∧ EB + ω3 ∧ ω3 ∧ BE = a B + ω& 3 BE ⋅τ 3 + ω3 BE ⋅ n3 considerando il punto E come appartenente al corpo 2 si trova ( ) r r r r r r r r r 2 a E = a D + a E/Dt + a E/Dn = ω& 2 ∧ DE + ω2 ∧ ω 2 ∧ DE = ω& 2 DE ⋅τ 2 + ω2 DE ⋅ n2 uguagliando le due espressione di aE si trova: r r r r r 2 2 & & a B + ω3 BE ⋅τ 3 + ω3 DE ⋅ n3 = ω2 DE ⋅τ 2 + ω2 DE ⋅ n2 È possibile risolvere il problema considerando nota la geometria e le velocità angolari trovate precedentemente Quadrilatero articolato r r τ 3 τr 2 n3 r n2 E 3 B r n1 1 ω3 , ω& 3 2 r ω2 , ω& 2 ω1 r n1 r aB r D A r r r r a E = a B + a E/Bt + a E/Bn r a E/Bt r r r r a E = a D + a E/Dt + a E/Dn r r r r r a B + a E/Bt + a E/Bn = a E/Dt + a E/Dn r r r r r r r r ω1 ∧ ω1 ∧ AB + ω& 3 ∧ EB + ω3 ∧ ω3 ∧ BE = ω& 2 ∧ DE + ω2 ∧ ω2 ∧ DE ( ) ( r r ) r ( r r τ3 n3 r a E/Bn τ2 r n2 r a E/Dn r a E/Dt ) r ω12 AB ⋅ n1 + ω& 3 BE ⋅τ 3 + ω3 2 BE ⋅ n3 = ω& 2 DE ⋅τ 2 + ω2 2 DE ⋅ n2 gli elementi ancora incogniti sono i termini che contengono le accelerazioni angolari, si può risolvere costruendo il poligono delle accelerazioni. meccanismo biella – manovella l2 l1 A β B r G q ω O ω= 1500 giri/min r = 125 mm l1 = 250 mm l2 = 100 mm ϑ = 60° Determinare VA , VG , β& meccanismo biella – manovella l2 l1 ωgm= 1500 giri/min Definisco: r G q β A B ω O ω= 1500 giri/min r = 125 mm l1 = 250 mm l2 = 100 mm ϑ = 60° Determinare VA , VG , β& ωrad = ωgm∙2π/60 rad/s = 1500 ∙2π/60 =157 [s-1] ltot = l1 + l2 =250+100 = 350 mm = 0.350 [m] Si analizza prima la manovella, per la quale i dati sono sufficienti a caratterizzare completamente il moto: r r r r r r r v B = v O + v B/O = v B/O = ω ∧ rB→O La v O è nulla perchè in O c' è una cerniera r r v B = v B/O = ω ⋅ r r 125 v B = ω ⋅ r = 157 ⋅ = 19.63 [m/s] 1000 r r La direzione di v B è ortogonale a OB e verso concorde con ω meccanismo biella – manovella B q r G r vB q β A r vB p/2-q ω O γ r vA r = vB M ? ω⋅r D // OA ⊥ OB V ? →ω + r v A/B ? ⊥ AB p/2-q r vB β β a ? (l1 + l 2 ) ⋅ sinβ = r ⋅ sinϑ r 125 125 ⋅ sinϑ = asin β = asin ⋅ sin60 = asin ⋅ 0.866 = asin(0.309) = 18° 250 + 100 250 + 100 l1 + l 2 α= π − β = 90 − 18 = 72° 2 γ = 180 − α − (90 − ϑ ) = 90 − α + ϑ = 90 − 72 + 60 = 78° r vB meccanismo biella – manovella B G r vB A q r q β p/2-q ω O Sono noti tutti gli angoli: si può applicare il teorema dei seni al triangolo… v A/B vB v vB 19.63 = = A = = 20.64 sinα sin 72 sinα sin (90 - ϑ ) sinγ v v 20.64 = A/B = A sin 30 sin78 v A/B = 20.64 ⋅ sin 30 = 20.64 ⋅ 0.5 = 10.32 [m / s ] r vB p/2-q r vA v A = 20.64 ⋅ sin 78 = 20.64 ⋅ 0.978 = 20.189 [m / s ] r& r r v A/B = β ∧ ltot → r& r v A/B = β ⋅ ltot → r& β = r v A/B ltot γ = 10.32 = 29.5 [ s −1 ] 0.350 r r Il verso di si deduce dal verso di v A/B : poichè v A/B è dato dal prodotto r& r r r vettoriale β ∧ ltot , ed il risultato ( v A/B ) è diretto verso il basso, si deduce che ω è uscente dal piano di moto. r v A/B a meccanismo biella – manovella r vB r vG G r v G/B r r r r v G = v B + v G/B O A r v A/B r r l 100 v G/B = v A/B ⋅ 1 = 10.32 ⋅ = 2.94 [m/s] l tot 350 r r r v G/B = ω2 ∧ l1 r v G/B = ω2 ⋅ l1 resta da calcolare la velocità del punto G: si applica ancora la legge fondamentale della cinematica al corpo 2 (biella): r r& con ω2 = β r r l 100 v G/B = v A/B ⋅ 1 = 10.32 ⋅ = 2.94 [m/s] l tot 350 Dati D = 26” (diametro ruote) L = 175 mm (lungh. pedivelle) v = 18 km/h i = ω1/ω2 = 15/46 r v Determinare la posizione del centro di Istantanea rotazione del blocco pedivelle n° denti moltipliche 28 38 46 Rapporto di trasmissione = ω ruota / ω pedali Rapporto di trasmissione = n° denti moltiplica / n° denti pignone \n° denti pignoni 28 25 22 19 17 15 1.000 1.120 1.273 1.474 1.647 1.867 1.357 1.520 1.727 2.000 2.235 2.533 1.643 1.840 2.091 2.421 2.706 3.067 13 2.154 2.923 3.538