Due correnti: il misticismo ed il razionalismo

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Due correnti: il misticismo ed il
razionalismo
Durante i cinque secoli della filosofia
scolastica si sviluppano due grandi correnti:
il misticismo ed
il razionalismo.
Il misticismo si ispira al principio
dell’interiorità proclamato da Agostino ed
afferma che l’uomo può conoscere Dio
soltanto con uno slancio di fede e di amore
perché Dio è assoluta libertà e volontà e
quindi si manifesta liberamente, senza essere
limitato da alcun principio di necessità che lo
costringa a rivelarsi in forme determinate e
prevedibili.
Di conseguenza, la ragione non è adatta a
cogliere
Dio;
pertanto,
deve
essere
subordinata alla fede e considerata come
momento
preparatorio
all’esperienza
mistica, attraverso la quale l’anima si congiunge
direttamente e immediatamente con il divino in
una estatica unione.
Il razionalismo si collega al pensiero
classico, soprattutto aristotelico e si sviluppa nel
sistema di Tommaso d’Aquino.
Esso riconosce che la perfezione assoluta di
Dio oltrepassa le capacità conoscitive
dell’uomo, al quale occorre senza dubbio la
Rivelazione, ma, nello stesso tempo, afferma
che l’essenza divina è razionalità per cui Dio
non può non manifestarsi in forme razionali.
Per questo aggiunge che le verità di fede sono
semplicemente sovrarazionali (cioè al di sopra
della ragione, nel senso che la mente umana
non può conoscerle pienamente solo perché
limitata) e non antirazionali (cioè opposte
decisamente alla ragione, nel senso che la
mente umana non può conoscerle perché
contrarie alla sua essenza), per cui l’uomo
con la sola attività razionale può conoscere
Dio, anche se in modo limitato.
Tuttavia, queste due correnti, pur nella loro
contrapposizione, non sono irriducibili l’una
all’altra, ma piuttosto si completano a vicenda
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perché ciascuna, pur accettando come
fondamento o la fede o la ragione, non
esclude totalmente il presupposto che l’altra
sostiene.
I principali rappresentanti della Scolastica sono:
Anselmo d’Aosta, Bonaventura da Bagnoregio,
Tommaso d’Aquino, Giovanni Duns Scoto,
Guglielmo d’Ockham.
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