Nome comune: BIACCO (Inglese: western whip snake) Nome scientifico: Coluber viridiflavus Famiglia: Colubridi (Colubridae) Ordine: Squamati (Squamata) Classe: Rettili (Reptilia) A cura di Stefania Busatta CARATTERISTICHE: Il biacco presenta un corpo piuttosto slanciato con il capo ovoidale. Le squame presenti sul dorso sono lisce. I colori di questo ofide (o serpente) sono piuttosto variabili: il giallo è interrotto da macchie nere più o meno estese disposte a scacchiera. Verso l’estremità della coda queste macchie si fondono formando delle strisce longitudinali. I giovani e si subadulti (fino al terzo anno di età) sono distinguibili, dagli individui adulti, per il dorso grigio-bruno chiaro macchiettato qua e là di scuro, e dal capo nerastro con delle strisce debolmente macchiettate di giallo. Il colore varia molto con l’ambiente colonizzato: ad esempio in Sicilia e in altre isole mediterranee, il biacco è completamente nero. Il biacco può essere lungo 200 cm, anche se la maggior parte delle volte raggiunge i 150 cm. VITA ED ABITUDINI: Il biacco è una specie diurna e prevalentemente terricolo. Occupa rocce, cespugli, pietraie, coltivi, radure e margini dei boschi. Predilige gli ambienti secchi, soleggiati e con una buona vegetazione. Tra aprile e giugno avviene l’accoppiamento e a luglio sono deposte 5-15 uova. Tra fine agosto e settembre le uova schiudono e nascono dei piccoli biacchi lunghi 20-25 cm. Esso si sposta velocemente ed agilmente, cacciando a vista ed inseguendo la preda. Questa, una volta cattura, viene ingollata (ossia ingoiata) ancora viva. Gli adulti di biacco si nutrono di lucertole, di piccoli Mammiferi, di alcuni nidiacei, di rane o di altri serpenti. I giovani, invece, limitano la caccia alle lucertole e alle cavallette. DOVE E’ POSSIBILE INCONTRARE IL BIACCO: Questo Rettile è diffuso dalla Grecia alla Bulgaria; nel Caucaso; nel nord-est della Spagna; nell’ex-Yugoslavia; in Italia; in alcune isole del Mediterraneo; nelle regioni sud occidentali dell’Asia. CURIOSITA’: Il biacco è piuttosto aggressivo e mordace. Infatti, in caso di cattura, il morso è la miglior arma di difesa. Esso non teme né i propri simili né le vipere, delle quali si nutre (in questo caso si parla di specie ofidiofaga).