Large Animals Review, Anno 8, n. 2, Aprile 2002 39 IL MONITORAGGIO DELL’IBR NEI PAESI BASSI. RISULTATI DELL’ERADICAZIONE* T.J.G.M. LAM De Graafschap Veterinary Services, Het Hoge 9, 7251 XT Vorden K. FRANKEN Animal Health and Reproduction Department, Wageningen Institute of Animal Sciences, Agricultural University, Wageningen M.C.M. DE JONG Department of Epidemiology, Statistics and Modelling, Institute of Animal Science and Health, Lelystad A. VONK NOORDEGRAAF Department of Social Sciences, Farm Management Group, Wageningen University, The Netherlands P. FRANKEN Animal Health Services, Deventer, The Netherlands Riassunto Vengono illustrati i risultati del programma di monitoraggio dell’eradicazione dell’IBR durante il 1999 e l’inizio del 2000 nei Paesi Bassi. Gli allevamenti sono stati distinti in indenni da IBR (certificati) e non indenni da IBR ed in allevamenti da latte e non da latte. Quelli non indenni sono stati obbligati a vaccinare i loro animali due volte all’anno. In seguito al riscontro di una contaminazione da BVD del vaccino anti-IBR la vaccinazione obbligatoria è stata sospesa. Ciò nonostante, l’eradicazione dell’IBR sembra aver avuto successo. Summary Results are shown of the program monitoring the IBR eradication during 1999 and early 2000 in The Netherlands. Herds were divided in IBR-free (certified) herds and not IBR-free certified, and in dairy and non-dairy. Herds that are not IBR-free certified are obliged to vaccinate their animals twice per year. After a BVD contamination of the IBR vaccine was found, the obliged vaccination was stopped. Nevertheless the IBR eradication seems to be successful. INTRODUZIONE Nel maggio del 1998, nei Paesi Bassi è stato avviato un programma obbligatorio di eradicazione dell’IBR (BHV1). Sulla base dei risultati dei modelli di simulazione epidemiologici ed economici 1 ci si aspettava che la sua realizzazione richiedesse circa 5 anni ed avesse un costo totale diretto di 300 milioni di fiorini olandesi. Durante l’attuazione del programma, è stato effettuato il monitoraggio del progresso di eradicazione dell’IBR su tutti i differenti tipi di allevamento. Quelli in cui gli esami sierologici effettuati sui singoli animali avevano dimostrato l’assenza dell’infezione hanno ottenuto la qualifica di indenni da IBR *Relazione tratta dal “3° Congresso Nazionale Multisala SIVAR - 1-2-3 giugno 2001”. (certificazione). Il programma di eradicazione della malattia ha senso soltanto se è possibile salvaguardare lo status di indennità. Di conseguenza, il nostro interesse è stato rivolto principalmente agli allevamenti indenni dall’infezione. Questi devono partecipare ad un programma di sorveglianza che sia stato realizzato in modo tale da consentire, in media, l’identificazione dell’introduzione del virus nell’allevamento prima che venga diffuso ad altri. Gli allevamenti da latte sono stati monitorati mediante un esame obbligatorio a cadenza mensile sul latte di cisterna tramite ricerca degli anticorpi anti-gE 2. Gli allevamenti non da latte sono stati monitorati con un campionamento obbligatorio, effettuato con criteri di casualità, mediante prelievo di sangue su tre animali due volte all’anno. I principali episodi di malattia sono stati rilevati in questo modo, perché i campioni di latte di cisterna o di sangue erano gEpositivi3. Quelli minori possono essere sfuggiti, ma hanno 42 Il monitoraggio dell’IBR nei Paesi Bassi. Risultati dell’eradicazione un’importanza inferiore per il programma di eradicazione. Gli allevamenti privi di qualifica non sono stati monitorati obbligatoriamente, ma sono ugualmente interessanti per lo studio del progresso del programma di eradicazione, perché le informazioni così ottenute possono portare ad un adattamento della strategia impiegata. Quindi, è stato avviato un programma di prelievo di campioni e monitoraggio anche da questi allevamenti. All’inizio del 1999, il piano di eradicazione è stato interrotto a causa del riscontro di una contaminazione da BVD nel vaccino anti-IBR. Ciò nonostante, il monitoraggio dell’eradicazione della malattia è continuato, perché le ragioni economiche dell’eradicazione stessa erano ancora presenti e valide. In questo lavoro, viene illustrata e discussa la situazione dell’IBR nei differenti tipi di allevamento durante il 1999 ed all’inizio del 2000. vedere alla vaccinazione degli animali due volte all’anno. In questi allevamenti non esiste alcun obbligo di monitoraggio dello status dell’IBR. Inoltre, poiché possono già essere gE+, non è possibile servirsi dei campionamenti singoli per misurare l’incidenza delle nuove infezioni. Questa può essere determinata soltanto mediante ripetuti campionamenti di tutti gli animali nello stesso allevamento. Per questa ragione, sono stati scelti col criterio di casualità 100 allevamenti ogni semestre. In essi sono stati effettuati prelievi individuali di latte da tutte le bovine in lattazione. Gli stessi allevamenti sono stati nuovamente sottoposti a campionamento dopo un anno. Gli allevatori non sono stati informati dei risultati degli esami perché ciò avrebbe potuto influenzare la loro gestione dell’allevamento, al fine di cercare di ottenere la qualifica di indenne da IBR. Questa parte del programma è stata avviata nell’estate del 1999. MATERIALI E METODI I dati relativi alle aziende sono stati resi disponibili da una banca dati centrale del Servizio di Sanità Animale, contenente tutti gli allevamenti bovini olandesi con l’indicazione dello status relativo a BHV-1 (per questo virus erano previsti 10 stati codificati, i più importanti dei quali per quanto riguarda il numero delle aziende erano la qualifica di indenne da IBR e la vaccinazione). Allevamenti con qualifica di indenne da IBR Negli allevamenti con qualifica di indenne da IBR, i vari parametri sono stati valutati in occasione di 16 date durante il periodo di studio: 19-01-1999; 24-02-1999; 18-031999; 14-04-1999; 04-05-1999; 04-06-1999; 01-07-1999; 24-08-1999; 01-09-1999; 19-11-1999; 15-12-1999; 14-012000; 11-02-2000; 10-03-2000; 14-04-2000; 01-05-2000. Quindi, sono stati valutati 15 periodi di differente lunghezza. L’incidenza a livello di allevamento è stata espressa come numero di nuovi allevamenti positivi per settimana per cento allevamenti qualificati. La presentazione dei valori del tasso di perdita della qualifica rende possibile confrontare i differenti periodi, perché il denominatore non è lo stesso in ognuno di essi, a causa della loro differente durata e del diverso numero di allevamenti qualificati. In questi dati è stato visualizzato il numero degli allevamenti che hanno perso la qualifica (LC, lost certificate). Poiché questo evento può essere dovuto a diverse ragioni, sono stati esaminati anche i risultati di laboratorio. Gli allevamenti con campioni gE-positivi (LC+) sono stati ulteriormente valutati, per stabilire se fosse stata dimostrata o meno al loro interno la circolazione del virus (LC+VC). Le ragioni della perdita della qualifica di tutti gli allevamenti sono state interpretate dalla stessa persona per ottimizzare la qualità dei dati. Allevamenti da latte privi di qualifica di indenni da IBR La maggior parte degli allevamenti da latte non possiede la qualifica di indenne da IBR e, quindi, si deve prov- Allevamenti non da latte non qualificati come indenni da IBR Negli allevamenti non da latte privi di qualifica di indenni da IBR gli animali devono essere vaccinati due volte all’anno. Gli allevamenti in cui tutti i capi vengono avviati direttamente al macello, come quelli da carne e da carne bianca, sono esclusi da questo obbligo. In tutti gli altri allevamenti, si deve prelevare in inverno un campione di sangue da tutti i bovini di età pari o superiore ad un anno, per monitorare lo status relativo a brucellosi e leptospirosi. In circa 100 allevamenti scelti a caso ogni anno, su questi campioni è stata effettuata anche la ricerca della presenza di anticorpi anti-gE per stimare la prevalenza delle infezioni da BHV-1. I dati sono stati confrontati con i risultati dei campioni precedenti, prelevati nel 1996. Gli allevamenti in cui si trovavano soltanto tori sono stati monitorati mediante prelievo di campioni di sangue al macello. Poiché ogni giorno viene macellato solo un piccolo numero di animali per allevamento, la prevalenza di BHV-1 in questo tipo di aziende è stata stimata a livello di popolazione. Il prelievo di campioni di sangue viene effettuato due volte all’anno su circa 300 tori. I dati sono stati confrontati con i risultati di quelli precedenti, prelevati nel 1996. RISULTATI Allevamenti da latte con qualifica di indenni da IBR Su circa 30.000 allevamenti da latte, 8420 hanno presentato la qualifica di indenni da IBR in qualche momento del periodo di studio. Nel corso dei 15,5 mesi della ricerca, 152 allevamenti (1,8%) hanno perso la qualifica (1,4% su base annuale). In 79 di essi (0,94%) sono state rilevate prove della circolazione del virus (0,7% su base annuale). I tassi di perdita della qualifica vengono presentati nella Tabella 1 e nella Figura 1. Nel periodo 11, tali tassi sono bassi perché in prossimità del cambio di millennio una gran quantità di lavoro è stata rinviata all’anno nuovo. Large Animals Review, Anno 8, n. 2, Aprile 2002 43 Tabella 1 Numero di allevamenti da latte con qualifica di indenne da IBR, numero di allevamenti che hanno perso tale qualifica (LC, LC+ ed LC+VC) e tasso di perdita della qualifica per periodo di valutazione Periodo 1: 19/01-24/02 2: 24/02-18/03 3: 18/03-14/04 4: 14/04-04/05 5: 04/05-01/06 6: 01/06-01/07 7: 01/07-24/08 8: 24/08-01/09 9: 01/09-19/11 10: 19/11-15/12 11: 15/12-14/01 12: 14/01-11/02 13: 11/02-10/03 14: 10/03-14/04 15: 14/04-01/052 Durata numero degli del periodo allevamenti (giorni) qualificati 36 22 27 20 31 27 54 8 79 26 30 28 28 35 17 7459 7567 7628 7647 7663 7637 7683 7545 7526 7423 7463 7547 7620 7724 7819 numero di allevamenti che hanno perso la qualifica LC LC+ LC+VC 19 14 13 4 10 13 13 1 25 8 3 15 5 8 1 19 12 10 2 6 8 6 0 16 5 1 11 5 4 0 18 8 6 2 4 6 3 0 13 3 0 10 4 2 0 152 105 79 % di perdita della qualifica dagli allevamenti già ritenuti indenni LC LC+ LC+VC 0,050 0,059 0.044 0,018 0.029 0,044 0,022 0,012 0,029 0,029 0,009 0,050 0,016 0,021 0,005 0,050 0,050 0.034 0,009 0.018 0,027 0,010 0,000 0,019 0,018 0,003 0,036 0,016 0,010 0,000 0,0471 0,034 0.020 0,009 0.012 0,020 0,005 0,000 0,015 0,011 0,000 0,033 0,013 0,005 0,000 1 18 allevamenti su 7459 hanno perso la qualifica a causa della circolazione del virus; ciò significa 18/74,59 per 100 allevamenti; il periodo 1 è di 36 giorni, cioè 36/7settimane. La percentuale di perdita della qualifica per 100 allevamenti indenni per settimana è (18/74,59)/(36/7) = 0,047. 2 Al momento della stesura del presente lavoro, non sono stati valutati tutti i dati relativi al periodo 15. FIGURA 1 Percentuale di allevamenti da latte che hanno perso la qualifica di indenni da IBR per periodo di valutazione. Allevamenti non da latte con qualifica di indenni da IBR Negli allevamenti non da latte, 8443 possedevano la qualifica di indenni da IBR. Durante il periodo dello studio, 854 (10,1%) l’hanno persa (7,8% su base annuale). In 34 allevamenti (0,40%) è stata accertata la circolazione del virus (0,31% su base annuale). I tassi di perdita della qualifica sono presentati nella Tabella 2 e nella Figura 2. Durante il periodo dello studio, 152 allevamenti da latte ed 854 non da latte hanno perso la qualifica di indenni da IBR. Nella Tabella 3 vengono presentate la frequenza di distribuzione delle ragioni di tale perdita. Nella maggior parte degli allevamenti da latte il problema non è stato dovuto alla circolazione del virus, mentre in quelli non da latte le ragioni sono state principalmente amministrative. I capi acquistati da allevamenti privi di qualifica devono essere sottoposti al test sierologico e risultare gEnegativi. Se questo esame non viene effettuato, o se vengono riscontrate delle positività, l’allevamento perde la propria qualifica. Allevamenti da latte privi di qualifica di indenni da IBR Il prelievo dei campioni è stato avviato nell’estate del 1999. Quindi, al momento della stesura di questo lavoro non si dispone di un numero sufficiente di prelievi ripetuti per effettuare l’analisi. Per questa ragione possono essere illustrati soltanto i dati relativi alla prevalenza. Du- 44 Il monitoraggio dell’IBR nei Paesi Bassi. Risultati dell’eradicazione Tabella 2 Numero di allevamenti da latte con qualifica di indenne da IBR, numero di allevamenti che hanno perso tale qualifica (LC, LC+ ed LC+VC) e tasso di perdita della qualifica per periodo di valutazione Periodo 1: 19/01-24/02 2: 24/02-18/03 3: 18/03-14/04 4: 14/04-04/05 5: 04/05-01/06 6: 01/06-01/07 7: 01/07-24/08 8: 24/08-01/09 9: 01/09-19/11 10: 19/11-15/12 11: 15/12-14/01 12: 14/01-11/02 13: 11/02-10/03 14: 10/03-14/04 15: 14/04-01/051 1 Durata del periodo (giorni) numero degli allevamenti qualificati 36 22 27 20 31 27 54 8 79 26 30 28 28 35 17 5374 5776 5894 5985 6000 6053 6114 6146 5877 5861 5782 5834 6105 6707 7324 numero di allevamenti che hanno perso la qualifica LC LC+ LC+VC 34 44 53 54 94 57 87 26 136 15 21 13 13 33 174 27 20 17 8 24 14 30 5 23 6 5 3 1 1 5 3 6 6 1 1 1 5 3 6 0 1 1 0 0 0 854 189 34 % di perdita della qualifica dagli allevamenti già ritenuti indenni LC LC+ LC+VC 0,12 0,24 0,23 0,32 0,35 0,24 0,18 0,37 0,21 0,07 0,08 0,06 0,05 0,10 0,98 0,10 0,11 0,07 0,05 0,09 0,06 0,06 0,07 0,03 0,03 0,02 0,01 0,00 0,00 0,03 0,01 0,03 0,03 0,01 0,00 0,00 0,01 0,04 0,01 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Al momento della stesura del presente lavoro, non sono stati valutati tutti i dati relativi al periodo 15. FIGURA 2 Percentuale di allevamenti da latte che hanno perso la qualifica di indenni da IBR per periodo di valutazione. rante il primo giro di campionamenti del 1999, si sono verificati alcuni problemi logistici a causa dei quali è possibile disporre del calcolo della prevalenza soltanto dei dati relativi a 78 allevamenti. Nel 2000, questi sono saliti a 112 (Tabella 4). Allevamenti di tori Allevamenti non da latte e privi di qualifica di indenni da IBR I campioni sono stati prelevati al macello due volte all’anno. Per confronto, nella Tabella 6 vengono presentati anche i dati precedenti relativi al 1996. Il prelievo dei campioni è stato effettuato durante l’inverno 1998-1999 e 1999-2000. La prevalenza media dell’allevamento è stata di 0,13 (SD 0,22) nel primo anno e 0,09 (SD 0,18) nel secondo. Per confronto, nella Tabella 5 vengono presentati anche i risultati precedenti. Le dimen- sioni medie degli allevamenti non da latte erano di 8,3 capi nel 1996, 9 nel 1999 and 12 nel 2000. DISCUSSIONE L’herpes virus bovino di tipo 1, agente eziologico dell’IBR, ha la proprietà di indurre infezioni latenti. Di conse- Large Animals Review, Anno 8, n. 2, Aprile 2002 Tabella 5 Prevalenza dell’IBR negli allevamenti non da latte privi di qualifica di indennità Tabella 3 Frequenza di distribuzione delle ragioni della perdita della qualifica allevamenti da latte allevamenti non da latte n n Periodo Prevalenza dell’IBR Ragioni % 1995/1996 1998/1999 1999/2000 numero % numero % numero % % 1. Circolazione del virus 79 52,0 34 4,0 2. Acquisto non ammesso di animali 54 35,5 502 58,8 0% 1 t/m 20% 21 t/m 40% 41 t/m 60% 61 t/m 80% 81 t/m 100%1 66 18 13 15 10 23 45,5 12,4 9 10,3 6,9 15,9 64 20 20 4 2 4 56,1 17,5 17,5 3,5 1,8 3,5 81 17 7 3 3 1 72,3 15,2 6,3 2,7 2,7 0,9 1 3. Mancata effettuazione del prelievo di campioni casuali 3 2,0 219 25,6 4. Cessazione volontaria 9 5,9 83 9,7 5. Eliminazione di tutti gli animali dell’allevamento 0 0,0 9 1,1 6. Capi posti insieme ad altri non indenni 2 1,3 7 0,8 7. Altre ragioni 5 3,3 0 0,0 152 100,0 854 100,0 Totale 45 Durante l’inverno 98/99 in tre allevamenti è stata riscontrata una prevalenza del 100%; durante l’inverno 99/00 questo evento si è verificato in 1 allevamento. Tutti e 4 questi allevamenti erano costituiti da una sola bovina. Tabella 6 Prevalenza dell’IBR in tori macellati Periodo 1996 1e metà 1999 2e metà 1999 1e metà 2000 Numero di animali campionati 772 Prevalenza di 510 gE-positivi (66,1%) Tabella 4 Prevalenza dei campioni di latte gE+ in allevamenti da latte non indenni da IBR scelti con il criterio della casualità Periodo Allevamenti numero di allevamenti numero medio di bovine (SD) range numero totale di bovine Prevalenza numero di bovine positive prevalenza media (SD) mediana range Estate 1999 Primavera 2000 78 50,74 (26,42) 12 – 170 3958 112 50,98 (26,99) 13 – 181 5710 1312 (33,14%) 0,30 (0,27) 0,19 0,00 – 0,93 1782 (31,21%) 0,26 (0,25) 0,17 0,00 – 0,95 guenza, una volta infetti da BHV-1 gli animali costituiscono una potenziale fonte di virus. Nei Paesi Bassi, nel 1998 è stato avviato un programma obbligatorio di eradicazione dell’IBR basato sull’impiego di vaccini marcati mediante geni deleti (gE-deleti) in associazione con l’esecuzione di test diagnostici4. Le scelte effettuate sono state basate su modelli in cui erano presi in considerazione il rapporto costo:beneficio e la valutazione del rischio. Gli animali vaccinati con questi vaccini marcati possono essere distinti da quelli infetti da BHV-1. Questi ultimi sono detti gE-positivi, ad indicare che sono stati infettati da BHV-1 o vaccinati con un vaccino convenzionale. Nel febbraio 1999, nel vaccino marcato anti-IBR è stata riscontrata una contaminazione da BVD di tipo II. Questo lotto contaminato ha portato a risultati dramma- 203 306 324 73 (36,0%) 141 (46,1%) 171 (52,8%) tici, dal momento che tutti gli animali sono morti entro pochi giorni dalla vaccinazione. Fortunatamente, questo specifico lotto è stato utilizzato soltanto in un piccolo numero di allevamenti. All’epoca, la vaccinazione obbligatoria anti-IBR è stata interrotta. In seguito, venne riscontrata una contaminazione da BVD di tipo I in altri 7 lotti che erano stati utilizzati durante il 1998 ed all’inizio del 1999. Sino al momento della stesura del presente lavoro (luglio 2000) la vaccinazione obbligatoria non è stata ripresa. Poiché il numero degli allevamenti vaccinati è molto più basso di quello che sarebbe stato se il programma fosse continuato, ci si aspettava che l’incidenza delle infezioni da BHV-1 sarebbe aumentata, sia negli allevamenti con qualifica di indenni che in quelli che ne erano privi. Invece, il numero di allevamenti qualificati in cui si è verificata una circolazione del virus è basso. Soltanto lo 0,7% degli allevamenti da latte ha perso la propria qualifica per questa ragione durante il periodo di studio. La perdita della qualifica ha interessato un numero molto maggiore di allevamenti non da latte piuttosto che da latte. Tuttavia, soltanto nello 0,31% degli allevamenti da carne è stata dimostrata la circolazione del virus. La maggior parte degli allevamenti non da latte ha perso la qualifica per ragioni amministrative. In questa situazione, l’eventuale circolazione del virus non si riscontra perché non si effettua il prelievo di campioni. Teoricamente, la circolazione del virus si è verificata in un massimo del 7,8% degli allevamenti da carne. In quelli da latte, i campioni (latte di cisterna) vengono prelevati automaticamente. Il valore dello 46 Il monitoraggio dell’IBR nei Paesi Bassi. Risultati dell’eradicazione 0,7% per i casi di circolazione del virus su base annuale negli allevamenti da latte indenni da IBR è quindi probabilmente prossimo alla realtà. Non sono ancora disponibili dati relativi all’incidenza per gli allevamenti privi di qualifica. Per quelli da latte si prevede che tali dati siano disponibili entro 1 anno. Per quelli non da latte, non si ritiene possibile effettuarne la raccolta. Al momento attuale, la situazione dell’IBR negli allevamenti non qualificati come indenni deve essere stimata utilizzando i dati relativi alla prevalenza. Negli allevamenti da latte scelti con il criterio di casualità, questa è diminuita dallo 0,30 del 1999 allo 0,26 del 2000. In quelli non da latte la prevalenza dell’IBR negli allevamenti scelti con il criterio di casualità è diminuita dallo 0,13 dell’inverno 98/99 allo 0,08 nell’inverno 99/2000. La prevalenza negli allevamenti di soli tori non è in diminuzione. Anche se i riscontri sono inferiori a quelli del 1996 (quando si utilizzavano frequentemente in vaccini convenzionali gE+), i dati più recenti indicano che più del 50% dei tori risulta gE+ al macello. Un numero molto elevato di tori viene importato nei Paesi Bassi come vitelli. Non è possibile escludere che questi animali siano stati vaccinati all’estero con un prodotto convenzionale gE+. Nonostante i problemi relativi alla vaccinazione, la prevalenza dell’IBR è diminuita più del previsto. Ciò può essere dovuto ad una migliore gestione degli allevamenti, con l’adozione di migliori misure igieniche, al mancato acquisto di animali e così via. Un’altra possibilità è che il vaccino stia lavorando meglio del previsto. Attualmente sono in corso studi per confrontare i modelli di simulazione1 con i dati riscontrati in questa ricerca. Parole chiave IBR, BHV-1, eradicazione, monitoraggio. Key words IBR, BHV-1, eradication, monitoring. Bibliografia 1. Vonk Noordegraaf A, Buijtels JAAM, Dijkhuizen AA, Franken P, Stegeman JA, Verhoeff J, An epidemiological and economic simulation model to evaluate the spread and control of infectious bovine rhinotracheitis in The Netherlands. Preventive Ve t e r i n a ry Medicine (1998) 219-238. 2. Wellenberg GJ, Verstraten ERAM, Mars MH, Van Oirschot JT, Detection of bovine herpesvirus 1 glycoprotein E antibodies in individual milk samples by enzyme-linked immunosorbent assays. Journal of Clinical Microbiology (1998) 409-413. 3. 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Si occupano in particolare della diagnosi e dell’attività di ricerca relativa alla malattia di Newcastle ed all’influenza aviaria nell’ambito delle competenze del centro di Referenza Nazionale per la malattia di Newcastle e per l’influenza Aviaria, che nel 2001 è stato nominato Laboratorio di Referenza O.I.E.