ATTIVITA’ SCIENTIFICA Le pubblicazioni scientifiche effettuate hanno conseguito diversi primati. Le pubblicazioni effettuate in merito al glaucoma hanno evidenziato risultati considerevoli. Per la prima volta al mondo l’autore ha constatato la presenza di una proteina autocontrattile simil-miosina a livello del corpo mioide dei fotorecettori retinici e di alcune strutture del trabecolato corneo-sclerale di cane e di uomo, argomento di attuale interesse per la ricerca e per nuovi possibili trattamenti farmacologici di questa malattia (vedere nuovi farmaci sull’inibizione della Rho Chinasi). L'ipotesi di un'attiva partecipazione del trabecolato al processo di deflusso dell'umor acqueo sembra essere ulteriormente avvalorata da sue ulteriori indagini condotte sull'attività enzimatica rilevata in tale distretto. Anche la via uveo-sclerale è stata oggetto di attività di ricerca evidenziando istochimicamente numerosi meccanismi biochimici che vengono attivati in varie condizioni sperimentali. In un modello sperimentale, messo a punto nei laboratori dell’Università di Roma “Sapienza”, ha evidenziato i meccanismi di degenerazione delle cellule astrocitarie nel nervo ottico dopo ipertono sperimentale: apoptosi e necrosi. Questi studi, tutt’ora argomento di ricerca nel laboratori internazionali, hanno portato ad evidenziare come lo stress ossidativo sia elemento di primaria importanza nell’attivazione del danno degenerativo. Tutto ciò mediante la stimolazione della via intrinseca dell’apoptosi di cui il fulcro è il mitocondrio. Tutta l’attuale terapia sulla neuro protezione del glaucoma è basata anche su questi lavori. Seguono numerose ricerche cliniche sull'azione farmacologica e sull'efficacia di farmaci adrenergici ed adrenolitici nel trattamento del glaucoma e su alcuni tests di provocazione per questa malattia quali il "test delle palpebre chiuse", esame da Lui introdotto in clinica, per lo studio dello stato bioenergetico del segmento anteriore oculare come importante valutazione dell’indice di rischio per la malattia glaucoma tosa al pari del test dell’ipobamina e del test dell’"ipobarismo orbitario", proposto tra l'altro per la diagnosi precoce del glaucoma a bassa pressione in quanto valuta la produzione di umor acqueo escludendo le vie di deflusso pressione-dipendenti. Sempre in tema di malattia glaucomatosa si è interessato dell'ipertono oculare indotto da farmaci psicotropi, dell'importanza dei riflessi neurovegetativi sulla patogenesi del danno glaucomatoso,del ruolo dei riflessi a partenza oculare nella regolazione neurovegetativa della pressione arteriosa sistemica,della variazione del tono oculare indotta da lenti a contatto ed dell'indice di perfusione papillare (PAOm-Po), parametro per la valutazione di un fattore di rischio nell'ipertensione oculare confrontandolo con il gradiente Pof-Po/Po per decidere quale dei due test offra la migliore attendibilità per prevenire i danni da glaucoma. Il flusso oculare pulsatile in questa malattia è stato ancora oggetto di studio ed ha valutato in primum la modificazione indotta da vari farmaci come gli α-litici ed i ß-bloccanti e da una loro combinazione. I test elettrofisiologici per una diagnosi precoce di glaucoma sono stati oggetto di ricerca e la pubblicazione di due volumi sull’argomento. Si è interessato anche di studi teorici sulla visco-elasticità delle tuniche oculari, argomento con notevoli risvolti clinici sia per lo studio della pressione oculare che di malattie degenerative come la miopia degenerativa. Indubbi primati li ha ottenuti con le pubblicazioni scientifiche rivolte alla superficie oculare alla cui conoscenza ha apportato originali e notevoli contributi clinico-sperimentali valutando: - tutti gli elementi inorganici presenti nel film lacrimale (per la prima volta al mondo); - l'effetto della pressione osmotica sulle alterazioni micro-strutturali dell'epitelio corneale per cui gli è stato assegnato dall'A.I.O. il Premio Nazionale "Ugo Fasolo" I984 e a cui sono seguiti brevetti e preparazioni farmacologiche di prossima uscita commerciale. - le modifiche delle cellule di sfaldamento dell'epitelio corneale presenti nelle lacrime in soggetti portatori o meno di lenti a contatto; - la concentrazione degli elementi inorganici nel film lacrimale in soggetti con breve BUT; - gli elementi inorganici del film lacrimale in soggetti portatori di lenti a contatto. Ha proposto, sempre in ordine a tale argomento, una nuova metodica del test di Jones ottenendo una migliore riproducibilità dei risultati e si è interessato alla ricerca della carta ottimale per eseguire il test di Schirmer, mettendo in dubbio, con originali e notevoli contributi, l'attendibilità del test effettuato con la carta Watman n.1. Ulteriore campo di ricerca sono state le lenti a contatto su cui ha valutato i depositi inorganici utilizzando tecniche istochimiche, la spettrofotometria di assorbimento atomico e la spettroscopia a raggi X e traendo conclusioni originali. Si è ancora interessato dei depositi mucoproteici sulle lenti a contatto idrofile proponendo un test biologico per la loro valutazione. Sempre in tema di pulizia delle lenti a contatto ha valutato teoricamente e sperimentalmente la disinfezione di esse utilizzando sistemi fisico-termici. Le caratteristiche dei polimeri impiegati nelle lenti a contatto sono state oggetto di particolari studi al MES sia prima che dopo l'uso. Ha così messo in evidenza le profonde alterazioni sul polimero indotte dai trattamenti "rigeneranti" e dalla contaminazione batterica. Notevoli e originali successi scientifici li ha ottenuti con pubblicazioni e inviti a congresssi internazionali inerenti la contattologia. È seguito la nomina di “Distinction of Member European Contact Lens Ophtalmologist (ECLSO)” negli anni 1993, 2004-2005, lettura ufficiale Kersley a memoria attribuita dall’ECLSO (2003). Per la prima volta al mondo dall’autore è stata utilizzata la Risonanza Magnetica Nucleare a bassa risoluzione sia per la valutazione dei tempi di rilassamento e l’autodiffusione dell’acqua presente in una lente a contatto in idrogel che per la cinetica di disidratazione. Sono seguiti risvolti industriali per lo studio dei polimeri in idrogel. Sempre in tema di contattologia si è interessato alla composizione dei liquidi per la pulizia e conservazione delle lenti a contatto valutandone i componenti inorganici presenti e l'interazione di questi con il polimero e l'importanza del sistema di pulizia e disinfezione per lenti a contatto per prevenire patologie oculari. Le sostanze mucomimetiche sono state oggetto di sue più recenti ricerche valutandone la differenza dell’interazione con polimeri idrogel attraverso al Risonanza Magnetica Nucleare a bassa risoluzione In tema di farmacologia oculare ha ottenuto notevoli successi scientifici con pubblicazioni inerenti la sostanza L-Carnitina somministrata per via locale o sistemica e alle cui pubblicazioni sono seguiti brevetti e due prodotti commerciali (Carfactor, Carnidrop) e un terzo prodotto in via di completamento. Utilizzando la Risonanza Magnetica ad alta risoluzione ha studiato l'effetto sul metabolismo del cristallino di farmaci antiglaucoma ed il meccanismo di formazione della cataratta da corticosteroidi. In tema di medicina sociale ha eseguito uno studio clinico-statistico sul personale di un'Azienda dei Trasporti in merito all'incidenza dello pterigio in funzione dell'attività svolta, per poterlo considerare o meno malattia ergoftalmologica; si è interessato della fisiopatologia oculare negli operatori ai videoterminali; della validità ed affidabilità della cheratotomia radiale; della pressione oculare media in una popolazione lavorativa e della correlazione tra pressione oftalmica ed oculare, del comportamento della funzionalità visiva alle alte velocità e della prevenzione oculare dei danni indotti dalle radiazioni ultraviolette e blu. La chirurgia refrattiva ha ancora attratto il suo interesse scientifico valutando, per la prima volta, con la Risonanza Magnetica Nucleare a bassa risoluzione lo stato dell'acqua nella cornea di conigli in relazione all'epoca dell'intervento di cheratotomia radiale. I farmaci topici da impiegare dopo cheratotomia radiale sono stati ancora motivo di sue ricerche ed ha inoltre eseguito studi al MES di alcuni materiali idrofili usati come lentine intracorneali (impianto alloplastico). Gli eventi riparatori dopo PRK sono stati ancora oggetto del suo interesse. Con l’evoluzione delle metodiche di chirurgia refrattiva si è interessato ai rapporti epitelio-stroma corneale e sta svolendo ricerche in tal senso. Sull’argomento ha un brevetto internazionale riguardante il trattamento dell’apoptosi stromale post-chirurgia refrattiva In tema di medicina del traffico viene considerato, per i numerosi lavori sull’argomento, esperto scientifico da parte del ministero della salute e quindi designato da vari direttori generali idoneo alla stesura della regolamentazione della visita oculistica sia per la patente nautica da diporto che per quella automobilistica, le cui patenti ottemperano ai parametri proposti dal sottoscritto. È stato selezionato ed ha partecipato ad importanti convegni internazionali con argomento la medicina aereo-spaziale presentando lavori scientifici a cui sono seguiti importanti pubblicazioni internazionali a: Boston(2008), Budapest(2008), Los Angeles(2009), Kuala Lumpur (2009), Phoenix (2010), Anchorage (2011), Atlanta (12-15 maggio 2012), Chicago (2013).